(sonoro)

da LUCE E FORZA dell'Aprile 1929

Per le sepolture dei bambini

        La sepoltura dei bambini è sempre qualche cosa di profondamente doloroso e commovente.
        La Chiesa, che venera nel cadaverino dei bambini quasi reliquie di santi, raccomanda ai Parroci di interessarsi perché essi non siano seppelliti confusamente tra gli altri, ma abbiano nel Cimitero un posto speciale riservato per loro.
        In secondo luogo, desidera che il i piccolo feretro sia ornato di fiori e di erbe aromatiche. in segno dell'innocenza e verginità e consiglia che tutto il clero della Parrocchia l'accompagni alla sepoltura, suonandosi a festa le campane.
        Per questo deve essere impegno dei genitori cui tocca la disgrazia (che davanti alla fede è una ventura) della morte di un bambino, procurare che la sepolturina sia, per quanto si può. solenne.
        Nella nostra Parrocchia da un po' di tempo' le sepolture dei bambini vanno prendendo questo carattere di solennità. Ordinariamente i piccoli innocenti sono accompagnati dai bimbi dell'Asilo, che mentre suona la tribaldetta cantano " Beati immaculati in via". E' un corteo che ha sempre del patetico e del commovente, e più d'una volta abbiamo visto le mamme piangere al passaggio della bianca processione.
        Allo scopo di promuovere sempre più questa santa usanza, pur augurandoci di farne il più raramente possibile, crediamo bene ricordare ciò che da un po' di tempo già si fa per le sepolture dei bambini:
        1. Si suonerà a distesa per qualche minuto la campanella di S. Sebastiano in segno del transito. (Se la sepoltura si farà alla sera, il segnale si darà in mattinata: se si farà al mattino, si suonerà nel pomeriggio antecedente).
        2. Un'ora prima della sepoltura si darà di nuovo avviso colla stessa campanella, coi richiami alle Compagnie, seguito poi dai lunghi e dai cinque.
        3. Anche le sepolture dei bambini sono, come quelle degli adulti, di tre classi: semplice (un sacerdote solo, quattro torcie, croce e secchiello); solenne (uno o due sacerdoti, sei torcie, ecc. e bimbi dell'Asilo); speciale (Parroco in mozzetta e altri sacerdoti, più torcie e accompagnamento dell'Asilo, dei Crociatini in divisa e stendardo, e delle Figlie di Maria).
        4. Dieci tocchi dati dopo il suono del transito significano che alla sepoltura è pure invitato l'Asilo.
        Venti tocchi invitano oltre l'Asilo anche le Figlie di Maria.
        Trenta tocchi con intervallo ogni dieci, invitano Asilo, Figlie di Maria e Crociatini.
        Per le Figlie si deve sempre avvisare la Priora.
        5. In ultimo si ricorda, per queste e per tutte le sepolture che per aver diritto all'intervento gratuito delle Compagnie religiose occorre esservi iscritti da almeno cinque anni.

Nelle Compagnie Religiose

Compagnia delie Figlie di Maria

        Passata a nozze, accompagnata dai voti e dagli auguri di tutta la Compagnia la Priora Sig. Rostagno Emma, è succeduta nella carica di Priora la Sig. Protto Maddalena di Angelo, Sottopriora. A coprire la carica di Sottopriora fu eletta la Sig. Tarditi Metilde, che nelle ultime elezioni aveva riportato in secondo numero maggior numero di voti.
        Auguri!

Compagnia dei Disciplinanti

        Ha celebrata la sua festa il giorno di S. Giuseppe, con una numerosa Comunione di uomini e una riuscitissima processione. Fu Priore quest'anno il Sig. Roggia Giuseppe, che sarà sostituito per l'anno venturo dal Sig. Tarditi Matteo. A Sotto priore fu eletto il Sig. Alessandria Sebastiano. A tutti il bollettino invia ringraziamenti e auguri.

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In giro per le Cappelle di Campagna

A Bergera

        Purtroppo la povera Cappella dei Bergera. nella quale quei buoni borghigiani dedicano tante cure e attenzioni e alla quale sono così cordialmente affezionati, ha perduto di questi giorni il suo Cappellano festivo, il Rev. Sig. Prof. D. Carlo Boeris, morto il giorno 22 Marzo nel collegio di Barolo, ove era apprezzato e valoroso Insegnante.
        Una numerosa rappresentanza di borghigiani prese parte ai funerali, svoltisi in forma solenne il giorno di dom. 24 Marzo, in Barolo. La Borgata ricorderà il suo zelo nel portare la Messa festiva e la sua parola calda e semplice di Sacerdote buono e dotto.
        Ora la povera Cappella è nuovamente senza sacerdote. Speriamo per qualche tempo provvedere dalla Parrocchia nella fiducia di trovare la soluzione del servizio religioso a quell'importante e buona borgata.

A Panerole

        II giorno 26 Marzo, con giubilo di quella ottima popolazione, fu benedetta la nuova campana. Compì la funzione il Sig. Arciprete, che disse brevi parole di circostanza. Per l'occasione quasi tutti i bambini di quelle scuole fecero la S. Comunione e la popolazione, non ostante gli urgenti lavori della campagna, si trovò numerosa in Chiesa.

Nuova Maestra

        A sostituire la Maestra Isaia Emilia passata a matrimonio, venne da Tortona la nuova Insegnante Sig.na Massobrio che ha incontrato il gradimento dei borghigiani. Il bollettino si unisce nei saluti e negli auguri della borgata.

S. Rocco

        È forse la più interessante delle Cappelle campestri per le sue pitture di stile bizantino, rappresentanti i dodici Apostoli ne! semicerchio dell'abside.
        Buona parte di esse pero sono ormai rovinate dall'umidità colata attraverso i muri dal tetto, che ogni anno vien messo a soqquadro dai piccoli monelli a caccia di nidiate. Anche la facciata minaccia di cadere, e se si ritardano i lavori, certamente fra non molto tempo !a Cappella dedicata ad uno dei più popolari Santi sarà un mucchio di rovine.
        A chi il pietoso incarico francescano di ridare al culto la veccnia Cappella? Il Parroco lo farebbe volentieri se lo potesse, ma si trova nell'assoluta impossibilità, date le enormi spese che portano e i restauri della Chiesa Parrocchiale e la costruzione della casa dei giovani. Il Parroco è orgoglioso di poter dire che, venuto a Novello con un discreto peculio, frutto dei suoi risparmi, si trova oggi con una più che discreta quantità di debiti da saldare. La povertà però non è peccato.
        Ad ogni modo, come ogni buon Novellese, è ricco di buona volontà e lancia volentieri dalle colonne de! bollettino, anche a scarico di responsabilità, l'appello ai buoni: ristoriamo S. Rocco!
        La sottoscizione è aperta ai divoti del Santo protettore contro le malattie.

S. Giuseppe

        Anche questa Cappella dedicata al grande Santo di cui è tradizionale la divozione attende dei lavori più che necessari. Essa è chiusa dal 1922 e fu dichiarata interdetta dal Vescovo Mons. Re in occasione dell'ultima sua Visita Pastorale. Anche per questa ripetiamo quanto sopra. Ci fu un momento in cui parve che l'idea di ristaurarla dovesse avere immediata attuazione; poi tutto ricadde nel silenzio. Certo è che. come per S. Rocco, non si può pretendere questo sacrificio dalle famiglie più vicine, che sono troppo poche. Anche qui attendiamo l'aiuto dall'alto, desiderosi come siamo di rivedere il più caro dei Santi onorato nell' antica sua cappella.

S. Nicola

        E' la leggendaria chiesetta sospesa fra cielo e terra, come un nido di aquila sulle rocce del Rio Rataldo. La sua durata in quelle condizioni ha quasi del mistero, per non dire dei miracolo. Il Santo taumaturgo, che vi è dipinto su un antico quadro di discreto valore, vi riceve numerose visite, a giudicare dai nomi che si moltiplicano fino alla confusione sulle pareti. Vero è che le visite non sono tutte gradite, tanto più quando il suo portico serve a ritrovi ambigui di sono visitatori notturni che scassinano le porte o rovinano i muri per impadronirsi di poca elemosina.
        Pensare a ridare alla leggendaria chiesa di S. Nicola la sua popolarità e il suo concorso di devoti, è follia sperarlo, data l'impossibilità di un convegno anche piccolo di gente in località tanto pericolosa e la responsabilità tremenda a cui andrebbe incontro chi volesse tentarlo Non c'è perciò che da lasciare che il tempo compia l'opera sua demolitrice e da augurare lontano ii giorno in cui la storica Cappella, meta di tanti pellegrinaggi e oggetto di tanti sogni, sia assorbita inesorabilmente negli enormi e paurosi burroni che aprono ai suoi piedi le loro fauci colossali.
        Una cosa però vogliamo ricordare. La Cappella di S. Nicola, si dice, è la Cappella dei Fornaci. Sarebbe ridicolo pr'etendere che quella buona e numerosa popolazione pensasse a ristorare o rifare la Cappella lassù a S. Nicola, lontana com'è dalla loro frazione.
        Non è però fuori di luogo ricordare coll'occasione nuovamente ai buoni borghigiani dei Fornaci e dintorni la convenienza e l'utilità che a loro portebbe la costruzione di una piccola Cappella vicina alle loro case. La cosa non sarebbe impossibile con un po' di buona volontà, e ciò che non si fa in un anno, si rimanda all'anno venturo. Senza gravi sacrifizi, un po' per volta, tra pochi anni la Cappella sarebbe un fatto compiuto, e la numerosa popolazione vi potrebbe trovare la comodità di una Messa festiva o almeno il vantaggio di una Messa di tanto in tanto a cui si radunano specie i fanciulli, che oggi sono sbandati, che si può dire non hanno parrocchia, che non conoscono quasi i loro preti e che sono obbligati coi grandi ad elemosinare un po' di bene spirituale altrove, ove la campana non suona per loro e dove non possono dire: qui è la mia Parrocchia.
        Oggi in cui i! Papa, attraverso l'Azione Cattolica, raccomanda tanto lo spirito di parrocchialità, la Cappella vostra, o buoni borghigiani di Fornaci, che sostituisca almeno in parte la parrocchia lontana, assume un carattere d' disciplinata obbedienza ai voleri dei nostri Superiori.
        Coraggio adunque per l'impresa che sarà un vostro vanto e la gloria più bella della vostra borgata. La sottoscrizione è aperta e voi sapete che fu iniziata da un vostro conterraneo, il 'Comm. Dott. Virgilio Abbona, che ha versato a questo scopo nelle mani del Parroco la somma di L. 100.
        La Cappella di S. Nicola ha poi un altro piccolo fondo che ammonta a L. 578.75, frutto di elemosine, di cui bisogna dar merito al Sig. Saccato Giovanni, fedele custode e massaro perpetuo della gloriosa Cappella.

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In Paese

L'Automobile Novello - Monchiero

        La benemerita Ditta Testa e Rossino di Gallo-Grinzane ha prolungato di questi giorni, e precisamente col 1 aprile, il servizio automobilistico Alba-Novello fino alla stazione di Monchiero. Mentre plaudiamo alla bella iniziativa, che allaccia il nostro paese alla linea Torino-Savona, constatiamo con piacere che la nuova linea ha iniziato con successo il suo percorso. Abbiamo sentito persone che, passando pel nostro paese per la prima volta, hanno esclamato: Tó. che bel paese! che case pulite! che magnifico panorama! che aria ossigenata! E pensare che noi si credeva che Novello fosse un borgo di nessuna importanza, perduto fra le Langhe!
        Noi siamo persuasi che l'apertura della nuova linea, che è il primo tratto per la direttissima Alba-Cuneo, da tempo sognata, e la più breve tra Alba e Monchiero, porterà una nuova vita a! nostro paese, nel senso che molti viaggiatori amanti delle Langhe vorranno, senza costo di spesa, transitare e fermarsi alquanto per ammirare le bellezze di cui la natura fu larga per Novello nostra.
        Ecco intanto l'orario delle diverse corse, che fanno del nostro paese uno dei più comodi e serviti delle Langhe. Avviso ai compratori di vino e a suo tempo di uve.
Novello-Alba: ore 6-9-14.20.
Novello-Monchiero: ore 8,25-18,40.
Monchiero-Novello-Alba: ore 8,45.
Monchiero-Novello: ore 21,15.
Alba-Novello: ore 10,40.
Alba-Novello-.Monchiero: ore 7,26-17,40.
        Recapiti: Monchiero-Stazione.
        Novello, Garage.
        Alba, Stazione-Albergo Regina.


 

da LUCE E FORZA del Maggio 1929

In Paese

Il dissesto del Piccolo Credito

        È purtroppo la dolorosa e inaspettata notizia che ci ha riservato il mese testè scorso. Novello insieme agli altri 62 comuni della Provincia, era anche sede di una figliale non di grande entità di detta Banca che pareva dare tutte le migliori garanzie di stabilità e che purtroppo tradì le aspettative. Era venuta a stabilirsi in paese dopo la cessazione della Cassa Rurale e noi siamo certi che allora le condizioni del Piccolo Credito erano buone. Cosi almeno ci avevano assicurato le vaste e serie informazioni assunte. Ma chi può prevedere e star garante per l'avvenire? Non è mai accaduto a voi contadini di comprare una bestia sana che domani vi muore nella stalla? Perciò fa male quella gente che con questo pretesto sparla e critica a destra e sinistra, se la piglia con questo e con quello e inveisce a base di calunnie e accuse contro la religione ed i sacerdoti, giungendo fino a disertare la Chiesa e i doveri religiosi. Comprendiamo e compatiamo facilmente questo stato di animo che ha bisogno di un bersaglio da colpire, un capro espiatorio da maledire, bersaglio e capro che, in questa come in tutte le occasioni, è sempre lo stesso: il prete. È cosa fatale: Gesù Cristo fu accusato di voler distruggere il tempio di Gerusalemme, e se domani scomparirà la luna sarà il prete che l'avrà mangiata. Con tutto ciò vorremmo poter far qualche cosa a sollievo dei colpiti e specialmente dei più poveri e impossibilitati a far di più ci mettiamo volentieri a disposizione per qualsiasi pratica, raccomandando la cosa alle preghiere di tutti i buoni affinchè il Signore compensi con la sua generosità ciò che la malizia o l'imperizia degli uomini ci ha tolto. Una giornata di sole a tempo, come una giornata di pioggia, un temporale sventato o una brina risparmiata sono capaci a darci assai più di quanto si è perduto. Perciò è ragionato il nostro invito alla calma e sopratutto al silenzio ricordando che il maledire e l'imprecare, il calunniare e mormorrare non risolve nulla, ma solo aggiunge danno a danno.
        A scanso poi di dicerie inutili e di paure infondate teniamo a dichiarare che la Chiesa Parrocchiale non ha depositi né a questa né ad altre Banche: anzi bisognosa com'è in questi anni di lavori straordinari ha preso ancora a mutuo i fondi della Cappella di S. Lucia, del Carmine e della Compagnia di San Luigi che restano così assicurati contro ogni pericolo, perche la Chiesa non farà mai fallimento. Così pure nulla perde l'Asilo che ha esauriti i suoi pochi risparmi negli ultimi restauri, che non sono ancora del tutto finiti e pagati.

Edilizia

        Vediamo con piacere l'aumentarsi delle case nel nostro paese. A quella riuscitissima del signor Marrone Giuseppe si aggiunge in costruzione quella del sig. Tarditi Luigi che promette asssa bene. Sappiamo che altri attendono i muratori che non san più che fare pel primo. Ovunque in paese e nelle borgate è un fervore di ricostruzione, di ampliamento, di abbellimento intorno alle vecchie case ohe veramente ne hanno bisogno.
        Non possiamo che approvare e lodare questa bella iniziativa. Una casa pulita e comoda è la prima cosa a cui si deve mirare anche a costo di sacrifici. Dove entra il sole non entra il medico, dice il proverbio, e sole, aria e luce sono le ricchezze di una casa.
        Noi consigliamo che ogni casa, ogni famiglia abbia almeno una stanza, non grande ma finita, pulita, colle volte e pareti bianche, col pavimento in cemento, o meglio in legno, che si possa chiudere bene ove in caso di malattie si possa porre un letto, una stufa e tenere l'ammalato in quelle condizioni di calore e di pulizia tanto necessarie, specie per certe malattie. Quanti malati forse non sarebbero morti se in casa si fosse trovato l'ambiente adatto per la malattia!

A proposito di sepolture

        Allo scopo di evitare possibili malintesi e conseguenti malumori crediamo bene ricordare alcune norme di diritto ecclesiastico che regolano le sepolture religiose.
        Il Sinodo Diocesano e il Concilio Plenario Piemontese ordinano che il percorso delle sepolture sia il più breve possibile e solo permette un giro più largo se il corteo, per la troppa vicinanza alla Chiesa, non si potesse distendere. Resta perciò stabilito che in caso di sepoltura, le Compagnie ed il Clero vanno a fare la levata del cadavere a casa solo se si tratta di famiglia abitante nel concentrico del paese, e cioè non lontano dalla Chiesa. È considerato concentrico a questo fine il gruppo di case che va a mezzodì fino al Castello, a levante al Giuoco del Pallone e casa Alessandria, a mezzanotte alla Lovera e a ponente i Ramelli e la Fracchia.
        Il gruppo Le-Strette fa corpo col paese se la sepoltura può passare per via Le-Strette. Diversamente si farà la levata del cadavere alla Lovera.
        Per tutti gli altri che vengono dalla campagna la levata del cadavere si fa: 1.o Davanti alle scuole per quei che giungono dalle strade di Barolo, di Panerole e Corini. 2.o Nel giuoco del Pallone per la Veneria e Chiabotto ecc. 3.o Sulla strada provinciale al secondo giro e precisamente rimpetto alla casa Tarditi per quelli che arrivano dalla strada di Monchiero e dalla Via Crosa. Formuliamo qui l'augurio che col tempo venga adattato a questo scopo il tratto di suolo comunale adiacente che pare proprio fatto per questo.
        Queste piccole modificazioni, se cosi si possono chiamare, sono reclamate dal fatto che, invitandosi ormai a quasi tutte le sepolture l'Asilo, non si può pretendere dai bimbi un viaggio lungo specie in certe giornate, né obbligarli per vie malagevoli e fangose.
        Nello stesso capitolo poi il Concilio raccomanda di non abbondare nelle sepolture in fiori e corone, ma di pensare di più a mandare al povero defunto dei suffragi.

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I nostri coscritti

        La classe del 1909 vien chiamata in questi giorni a compiere il proprio dovere ed anche i nostri giovanotti, pochi alla volta, rispondono alla chiamata e partono. Forse questo partire alla spicciolata, se per una parte è un bene, ha il suo male nei senso che impedisce da qualche anno il ripetersi di quella bella e cara funzione religiosa che radunava ogni anno i coscritti davanti all'altare per la S. Messa, prendere la benedizione di Dio e sentire le paterne esortazioni ed i salutari consigli del parroco. Da qualche anno questa funzione non si fa più perché i coscritti non la richiedono e perché c'è un grave disordine da correggere tra i coscritti: le feste incomposte, troppo lunghe, rovinose e diciamo pure la parola, scandalose e con balli, canzoni, intemperanze ecc. che da un po' di tempo e non solo a Novello, formano la triste, moda dei vent'anni. È un po' di lotta che si combatte non tra i Parroci ed i coscritti, ma tra il bene ed il male, tra i principi del Vangelo che dicono che il male è mai lecito in nessun tempo e per nessun motivo e un certo spirito di irreligione moderna ch'entra anche nelle famiglie cristiane e che tenta di far credere e ai giovani e ai genitori che certe cose, cattive e condannabili in altri tempi, diventano lecite e quasi doverose a vent'anni. Gli altri hanno fatto così, si dice, e non si pensa che han fatto male e non vanno imitati. E ciò che rincresce e addolora è che a creare questo stato di cose e a continuare lo scandalo non sono estranee le donne e specie le ragazze le quali, (per ridere dicono loro,) canzonano i coscritti perché non sanno farsi onore e... organizzare un ballo... Guai a quelle persone che si macchiassero di questo delitto. A chi stenta a tenersi in piedi non bisogna dare l'urto che lo atterra, ma stendere pietosa la mano per aiutarlo. E l'aiuto ai poveri coscritti, tentati già in mille modi, si può dare in tante maniere. Anzitutto tocca ai genitori il parlar chiaro e dire per tempo che non permetteranno disordini a nessun costo. Poi tutti possono mettere una buona parola: che si può far festa senza spropositare; festa allegra, composta, seria che sarebbe ben vista e approvata da tutti come si fa in tanti paesi; che l'andazzo seguito oggi non è degno di un giovane che si rispetta, che certe incompostezze, parole, canzoni, intemperanze sono male, rovinano la salute, la borsa e rendono ridicoli, che non bisogna convertire i vent'anni in un carnovale e il coscritto in un pagliaccio, ecc.
        È una santa lotta a cui tutti dovrebbero portare il loro contributo, E noi speriamo che quest'anno in cui il Circolo porta i suoi primi coscritti, la brutta usanza scompaia o diminuisca assai, e ritorni, a decoro e onore del nostro paese, quella serietà e onestà che sola fa gustare le feste perché sa d'incontrare l'approvazione di tutti. Ci pensino per tempo i genitori.

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La Pagina d'Oro
Per il Bollettino

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Fam. Daniele 5 Avv. Prof. Ferreri 100 Manzone Giorgio 2
Ved. Manzone M. 4 Monchio Catterina 3 Ravera Giuseppina 5
Fam. Davico 5 F. E. 5 Fam. Montanaro (Chiar.) 5
Suor Andreina, Boves 5 Conterno Silvio 5 Abrate Guglielmo 10
Avv. Prof. Ferreri 100 Tarditi Gius. 3 Fam. Borio Tarditi 10
Fam. Gariboni 5 Fam. Stroppiana 5 Fam. Costamagna
Cogno Luigi 10 Ved. Passone D. 12 Fam. Tarditi Sor. 10
Saccato Giov. 5 Tarditi Giov. 5 Tarditi Franc. 5
Marengo Ang. 10 Fam. Blengino 3 Fam. Pavia 65
Fam. Camia 5 Fam. Tallone, Baron 10 M.a I. Baron 10
Scarzello Sal. 5 Famiglia Roggia Ermigl. 5/td> N. N. 5
Bernocco Emma 5 Fam. Roggia, Corini 5 Tarditi Nat. 5
Chiarla Fiorentina 10 Tarditi Giov. 5 Cabutti Dom. 5
Bersano, Raviola Con. 10 Fam. Avenati 10 Fam. Burzio 10
Fam. Dotta 5 Fam. Balzi 5 Fam. Zanoni 5
Saccato Luigina 5/td> D. Basso 10 Tarditi A. 3
Rosso M. 5 Fam. Stra 5 Tarditi Lucrezia 5
Giriodo Gius. 6

        A tutti i sostenitori della modesta opera nostra il commosso ringraziamento e il monito del bene che il Bollettino fa.

Per la Chiesa Parrocchiale

        Diamo anche qui l'elenco delle offerte da Marzo in qua:
Cogno Maria 20 Taricco Matteo 52 Tarditi Giovanni 15
Passone Lorenzo 25 Tarditi Franc. 10 N. N. 20
A. M. 20 Ved Marrone 10 N. N. 100
E. D. 10 M. S. T. 50 N. N. L. 100

        Per Sedie L. 20, S. G. 8.

        Delle spese non ne parliamo: la chiesa da tempo non chiude più il bilancio in attivo e se ora i lavori sono sospesi è soo perche i muratori si fan sospirare. I telai sono pronti da tempo e attendono e con i loro attendonsi cento altre cose che occorre fare a cui oggi bisognerebbe aggiungere le porte, specie quelle di S. Sebastiano che domandano ormai la giubilazione.

Per la Casa dei giovani

Sorelle Stra L. 10
        Rev. Dott. D. Basso L. 300
        Off. varie L. 74,80
Totale L. 384,80
Off. precedenti L. 2650.00
Totale off. a tutt'oggi L. 3043,80
Totale spese a tutt'aggi L. 10956.
        Rimanenza passiva L. 7912,20 più diverse note da saldare.
        Nota. A benefìcio della casa dei giovani si è aperta nel negozio delle Sorelle Stra una piccola rivendita di oggetti religiosi artistici ! a modico prezzo. La raccomandiamo a chi fosse nel caso di provvedersi tali oggetti per regali di nozze, di 1.a com. ecc. mentre ringraziamo di cuore le buone Signorine Stra della carità che fanno alle nostre opere.

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RINGRAZIAMENTO

        La famiglia Devalle sentitamente ringrazia quanti, specie dei paesi vicini, congiunti e amici, hanno voluto dare al defunto padre.Devalle Siovanni la dimostrazione di stima e di affetto riuscita cosi solenne in occasione dei funerali.

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I nostri Alpini a Roma

        Tra gli Alpini recatisi a Roma negli scorsi giorni c'era anche una buona rappresentanza del nostro paese. Partiti lieti i vecchi militari sono tornati entusiasti di quanto hanno visto e sentito e particolarmente orgogliosi per aver veduto i due personaggi che si possono dire i primi del mondo in questo momento: il Papa e il Duce.

Le Oratoriane a Torino

        Sono partite in gruppo di oltre 60 giovedì 2 maggio di buon mattino su due eleganti macchine della Ditta Testa, fra evviva di festa accompangnate dalle nostre brave Suore. È il primo pellegrinaggio di quest'anno ed è anche il modesto premio dell'assiduità all'Oratorio. A Torino hanno pregato per tutti noi alla tomba di D. Bosco a all'altare dell'Ausiliatrice e sono tornate a sera liete e soddisfatte.


 

da LUCE E FORZA del Giugno 1929

IN CASA NOSTRA

        Acqua potabile. Acqua Potabile. Notiamo con piacere un vero risveglio per quanto riguarda l'abbellimento e le comodità per le nostre case. Dopo l'esempio del Sig. Sardo altre cascine e borgate hanno cercata e trovata nel nostro sottosuolo l'acqua potabile. Così abbiamo ammirato un altro bel getto d'acqua alla Ravera por opera del proprietario, il Cav. Anselma, Podestà: un terzo ai Tarditi per merito del Sig, Tarditi Ludovico e altri di cui oggi ci sfugge memoria. E' certo questo, dare acqua sana e abbondante alle nostre case, una delle più belle opere da farsi a beneficio delle nostre famiglie e la cosa merita tutto l'incoraggiamento e aiuto.
        È una nuova ricchezza che va sfruttata e che accrescerà notevolmente il valore delle nostre campagne.

        Opere desiderate. La stagione dei fieni ha fatto risentire più intenso il bisogno del lavoro già progettato e forse approvato dell'ampliamento della strada d'accesso al paese, transitante sotto la torre-campanile. Più di un carro v'è nuovamente rimasto impigliato tra un chiasso assordante di grida, di botte alle povere bestie e a volte di bestemmie, tutte cose che non fanno piacere a nessuno e che auguriamo siano quanto prima eliminate. Ne guadagna il commercio oggi assai aumentato e ne guadagna anche l'estetica del paese. Sta così male quel casotto dell'automobile addossato alla Chiesa!

        Nelle scuole. Fu compiuta in questi giorni da Monsignor Dallorto Arcipr. di Monforte, delegato diocesano, la visita alle scuole per l'insegnamento religioso. L'esimio Visitatore ha trovate le inostre scolaresche molto ben preparate su questo punto ed ha avuto parole di lode per tutti.

Una bella iniziativa. La Federazione Provinciale dell'Opera Nazionale per la protezione della Maternità e Infanzia per il tramite e dietro domanda del Comitato locale di cui è Presidente il Parroco, ha concesso dal 1.o Aprile un sussidio mensile di L. 100 per sei mesi alla Vedova Manzone Berchialla Giuseppina per l'allevamento dell'ultima bambina. In conseguenza di questo e quasi a titolo di riconoscenza per l'atto generoso della benemerita Istituzione è sorto in quella Borgata dietro consiglio del Parroco e per opera di quella brava Insegnante Sig.ra Tina Massobrio un gruppo di soci aderenti all'Opera Nazionale Maternità ed Infanzia che versarono il contributo annuale di L. 2.
        A titolo d'onore e d'incoraggiamento diamo il nome dei primi iscritti, persuasi che le Superiori autorità apprezzeranno non l'offerta, che non merita, ma il significato che essa ha di approvazione e di riconoscenza per il bene che la provvidenziale Opera va facendo a pro della Maternità ed Infanzia bisognosa.
        Ecco la prima lista: Cagnasso Maria L. 2: Vietto Francesca 2; Manzone Maria 2; Blengino Margherita 2; Tina Massobrio M. 5; Rinaldi Teresa 2; Vietti Giuseppina 2; Manzone Francesca 2; Iberti Giuseppina 2; Manzone Berchialla Giuseppina 2; Vivalda Maria 2.
        Totale L. 2 che dedotte le spese del Comiato saranno inviate alla Federazione Provinciale.
        Sarebbe bene che tutte le madri di famiglia fossero iscritte in questa pattriotica e umanitaria Associazione, anche perchè così riuscirà più facile in caso di bisogno ottenere quegli aiuti che sono nel programma dell'Opera.

        Pro Balilla. I nostri bravi artisti hanno dato nelle scorse domeniche una riuscitissima recita a favore del gruppo locale dell'Opera Nazionale Balilla, portando sulla scena il bellissimo ma non facile dramma: " Sulle vie dell'abisso".
        Riuscirono ottimamente e persone competenti ne furono veramente ammirate. Bravi ai loro Direttori: il Segretario Politico Sig. Tarditi ed il M.o Ghigo Michele.

        Pro dote scuola. Anche nelle borgate di Fornaci e di Panerole i piccoli alunni guidati dalle Egregie Insegnanti si sono fatti applaudire nel loro piccolo trattenimento a favore delle loro scuole.

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IN PARROCCHIA LA MORTE del Rev. Cav. D. Borio Giovanni

        Lo ha sorpreso sul campo del lavoro, mentre da tempo sognava un meritato riposo qui tra noi dove s'era comperata una casetta e contava di passare gli ultimi anni.
        Era venuto via un po' per forza da Moriglione dietro viva insistenza del Medico e del Parroco ed aveva salutata quella buona popolazione a cui s'era tanto affezionato e che lo ricambiava di pari affetto, con certezza di ritornarvi: invece non fu così e il giorno 21 scorso Maggio si spegneva serenamente dopo essere stato ripetutamente confortato nella breve malattia dai conforti della nostra S. Religione. Ripetuti colpi di paralisi progressiva ne avevano rovinato e abbattuto la fibra eccezionale. Ai funerali svoltisi in modo solenne Giovedì 23 Maggio convenne oltreché una larga partecipazione di novellesi e una numerosissima rappresentanza da Moriglione colla scuola e bandiera, anche un folto stuolo di lontani specie di sacerdoti dimostrando quanta stima il Defunto godesse nei paesi della diocesi e fuori dove nella lunga sua carriera s'era recato per oltre ottanta Corsi di Missioni e infinite predicazioni.
        Notiamo i Parroci di Monforte, di Dogliani (S. Paolo) col Vic. di Narzole, di Somano, di S. Nazzario, di S. Bartolomeo, di Lequio Tanaro, di Monchiero (che cantò la Messa esequiale) col Vic. Don Cenino. Da Alba rappresentanti del Capitolo e della Curia erano il M. R. Can. Conterno ed il Rev. Dott. Don Basso, e da La-Morra Mons. Castagnotti. Il clero novellese aveva i suoi rappresentanti in Don Pavia e Ch. Marengo. Al camposanto ringraziò tutti a nome dei parenti l'Arciprete che ricordò pure il tanto bene operato in lunghi anni di vita parrocchiale e in continue predicazioni, in cui era da molti ricercato, dall'Arciprete Car. D. Borio.
        Affezionatissimo al suo paese natio, volle che un terzo della sua modesta sostanza sia destinata in beneficenza alle opere più bisognose.
        Riposa ora nel nostro Cimitero nella tomba del Clero e Novello ricorderà lungamente il suo nome.
        Per mezzo del Bollettino i parenti ringraziano quanti e con scritti e colla presenza hanno nella luttuosa circostanza preso parte al loro dolore e pregato pace al caro Defunto.
        Salvo avviso contrario il funerale di trigesima sarà celebrato Giovedì 20 Giugno alle ore 9,30.

Esame di catechismo

        Avranno luogo per tutte, le scuole del Capoluogo e delle frazioni, secondo il solito, nel corrente mese di Giugno.
        Siccome però non sappiamo il giorno della chiusura delle scuole. così non sappiamo fissar per ciascuna classe il giorno dell'esame di Catechismo.
        Perciò onde evitare confusioni stabiliamo che per tutte le scuole l'esame di Catechismo avrà luogo due giorni dopo gli altri esami o scrutini.
        Preghiamo perciò le Egregie Signore Insegnanti a volerci comunicare per tempo i! giorno in cui la !oro scuola finirà i suoi lavori onde, poter prendere caso per caso gli opportuni accordi.
        A chi avrà superato bene l'esame e risulterà meritevole per studio e per frequenza al catechismo domenicale sarà dato quest'anno come premio il viaggio gratuito in automobile a Verduuo per le feste centenarie del Beato Valfrè.

Atto gentile di carità verso il nostro circolo

        L'hanno compiuto di questi giorni gli III. Coniugi Perego Proprietari del Castello, regalando per le finestre del Circolo le persiane occorrenti che giacevano da tempo inutili e di cui una parte era stata regalata dal Comm. Allara per le finestre dell'Asilo. Le ampie persiane in ottimo stato dopo un piccolo lavoro di adattamento saranno quanto prima collocate a riparo delle finestre e del mobilio del circolo. E' anche questa una bella spesa evitata, della quale noi rendiamo sentite grazie ai Munifici Donatori, sempre sensibili a tutte le forme di bene, assicurandoli della riconoscenza e delle preghiere dei nostri giovani.

Pellegrini Novellesi a Roma

        È tornato da Roma pieno di santo entusiasmo il gruppo delle nostre pellegrine recatosi a Roma per le feste della beatificazione di D. Bosco. Il tempo non ci permette di riferire qualcuna delle cose meravigliose che raccontano. Se mai lo faremo un'altra volta.

NELL'ASILO

        La famiglia Giordano sempre generosa col nostro Asilo ha in questi giorni a suffragio dell anima del compianto Papà Comm. Luigi e a compimento delia sua volontà aggiunte altre lire trecento alla generosa oblazione già fatta. Alla munifica Famiglia giunga ancora una volta l'espressione della nostra riconoscenza e la preghiiera dei nostri bambini.

Tra i Novellesi all'Estero

        A Bagnolo Piemonte il giorno 12 dello scorso mese furonc fatte solenni onoranze con pubblico pranzo al nostro concittadino Dott. Graziano Mattia, chimico farmacista, nominato prima Commissario Prefettizio poi Podestà di quell'importante Comune. Il tempo impedì ad una rappresentanza di Novello che pure era stata invitata di prendere parte alla Simpatica cerimonia. Spedì per tuttiun telegramma l'Arciprete, suo compagno di scuola, cui rispose commosso il festeggiato ringraziando per suo mezzo tutta Novello. All'ottimo e valoroso concittadino che onora così altamente la sua patria rinnoviamo le espressioni di cordialissimi auguri e fervidi voti.
        A Salon in Francia è morto di questi giorni il Sig. Conterno Carlo f. Domenico, (Maurizio) novellese e da tempo domiciliato in quella cittadina e impiegato come operaio in una vetreria. Contava appena 48 anni e lascia nel pianto la vecchia madre e una ancor tenera famiglia. Condoglianze e preghiere.
        Da Cartagena (Columbia - America) la novellese Suor Maria Manzone delle Figlie di Maria Ausiliatrice addetta all'Ospedale dei lebbrosi scrive una lunga ed affettuosa lettera all'amica Sig.na Felicina Stra, ricordando con nostalgia il paese natio e raccomandandosi per avere il nostro bollettino. Contentiamo molto volentieri l'eroica Suora che nelle lontane terre d'America onora col sacrificio di se stessa la sua divisa ed il suo paese e segnaliamo all'ammirazione i suoi alti sentimenti patriottici che come dice nella bella lettera, la fanno piangere di consolazione quando dall'alto del suo Lazzaretto confinato in un'Isola dell'Oceano vede passare un vapore con bandiera italiana.

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