(sonoro)

da LUCE E FORZA del Gennaio 1930

Vita Parrocchiale
I resoconti annuali

        E' la rubrica questa che tornerà più gradita ai nostri lettori e con ragione perché contiene in breve la storia di un anno di vita nostra, intima, famigliare: ci da agio a far delle utili riflessioni e ci serve per efficaci propositi.
        Cominciamo dalla Chiesa.
        Quest'anno sono state collocate le nuove finestre in sostituzione delle vecchie che domandavano davvero il collocamento a riposo. La popolazione pare essere stata soddisfatta; ci fu invero chi trovò qualchecosa a ridire, ma, abbiamo lasciato dire pensando che se si da mente alle critiche si finisce di fare nulla. Restano ancora da collocare in questo ordine le tre finestre del coro e quella grande della facciata. Verranno in seguito le otto della cupola, dopodiché la Chiesa si potrà dire per questa parte finita. Ora abbiamo rivolta alquanto l'attenzione ai vasi sacri (pissidi, ostensori, calici, ecc.) di cui alcuni difettano ed altri abbisognano di riparazione. Per questo abbiamo fatto anche una colletta di rottami d'oro e d'argento fuori uso che ha fruttato discretamente e che allieverà di assai la spesa.
        Le entrate per la Chiesa quest'anno sono diminuite assai e restano di molto inferiori alle uscite (riparazioni, cera, servizio, funzioni, ecc.) lasciando un residuo passivo di circa L. 6000, oltre alcune note da saldare. Qualcuno direbbe di fermarsi alquanto nelle spese: Noi lo riteniamo un vero disastro questo metodo di non spendere per due motivi: 1°. Se la gente non vede spendere non da e con ragione. 2°. Lasciando passare un tempo più o meno lungo senza far nulla, il lavoro si accumula e verrà il giorno in cui le spese dovranno essere enormi. Invece se ogni anno si fa qualchecosa, il lavoro non pesa e la Chiesa è sempre mantenuta in buon ordine. Questa è una regola che vale per tutti e per tutto.
        Che cosa rimarrebbe a fare?
        Parecchie cose che sebbene non urgenti sono tuttavia necessarie. Ripetiamo ciò che abbiamo già detto altre volte. Lasciando a parte le finestre, un primo lavoro di riparazione va fatto ai banchi che cominciano a cigolare ed a sfasciarsi. Vorremmo porre sotto a tutti i banchi un palchetto in legno che tornerebbe assai gradito specie in questi giorni ! in cui i piedi non stanno per nulla , volentieri sulle fredde piastrelle di cemento.
        Se poi non costasse tanto potessimo collocare un po' di calorifero che almeno nelle domeniche più rigide rompesse alquanto l'aria, credo sarebbe una spesa non criticata da quelli che vanno in Chiesa. Speriamolo.
        Terminiamo la lista delle offerte per la Chiesa non più pubblicate dal mese di Maggio:

Taricco Marco-Rostagni L. .30 Cogno Giuseppe 10 Alessandria Giuseppe (Prator.) 50
V. P. 5 F. P. 10 Fam. Camia 10
Cogno Francesca 10 Tarditi Gius. 10 Montanaro Gius. 10
Fam. Tarditi Marco 10 Abio Michele (Torino) 10 Famiglia Davico 10
Fam. Piovano IO Passone Michele 10 Fam. Rapalino 50
M. L. 15 Cogno-Rinaldi Paola 50 Fam. Grimaldi (Bori) 15
V. O. L. 25 Fam. Alessandria (Fasana) 15 S. G. 40
Priori del Carmine 1000 Taricco Luigi 30 Coniugi Settime 100
Prof. Tarditi 50 Tarditi Sebastiano 50 Con. Pirra (Torino) 10
Tarditi Gius. f. Stef. 20 P. G. 10 M. Cometto 25
S. A. L. G. 500 S. G. 50 Ravera Luigi 20
Marrone Maddalena 10 Audisio Cav. Anselma P. 315 Tarditi Maddalena ved. 50
Ravera Carlo 25 Fam. Sturpino 35 Fam. Taricco S. 20
Fam. Agosto 28 C. A. 16 N. N. 50
Tarditi-Vigliecca Quintina 100 Borio Francesca 10 B. M. F. 38.

         La signora Tarditi-Vigliecca Quintina, Priora delle Umiliate, ha anche offerto una magnifica copritovaglia.

Dalle cassette delle elemosine in tutto l'anno L. 4216.85.
        Proventi per sepolture e funerali (levata, addobbo, tumulo, lampadari elettr. ecc.) L. 1156.
        L'attivo di tutto quest'anno per la Chiesa è di L. 15346,25; il passivo di L. 15585,25.
        Siccome però nell'attivo figurano le somme prese a mutuo dalla Cappella di S. Lucia (L. 2371,40), dalla Compagnia del Carmine (L. 228,40) e dalla Compagnia delle Figlie di Maria (L. 548,15) e rimangono alcune note a saldare così è facile vedere il debito di cui abbiamo parlato sopra.
        Ciò che impressiona anche qui è la grave differenza verificatasi tra l'attivo dell'anno scorso (L. 21091) e quello di quest'anno tenuto conto che l'attivo al 1 Gennaio 1929 contava già L. 2969,60.
        Sono circa 9000 lire che sono diminuite e quale sarà la causa? L'annata più scarsa? Non pare. La benedizione del Signore non è mancata sulle nostre campagne, e se altre disgrazie sono venute per la malizia degli uomini non dovrebbe portarne la pena la Chiesa. Eppure è così. Se qualcosa va male il primo a pagarla è il Signore a cui non si da più anche dopo aver promesso e verso il quale a volte non si risparmiano nemmeno le bestemmie.
        Ma questo, cari parrocchiani, è un cattivo sistema di cui non tarderemo a sentire le tristi conseguenze.

Resoconto morale

        Accanto al resoconto materiale della Chiesa vorremmo dare quello morale che è assai più importante ed istruttivo. Vorremmo cioè dare i dati che dimostrano la nostra Parrocchia non s'è soltanto abbellita materialmente, e cioè nelle mura e negli arredi, ma anche e specialmente in quelle che ai chiamano le pietre vive della Chiesa: le anime dei fedeli che dovrebbero anno per anno progredire in bontà, carità e opere buone, specialmente colla frequenza alla Chiesa ed ai SS. Sacramenti. Le occasioni e la comodità non sono mancate. Ricordiamo qui a titolo di riassunto le predicazioni straordinarie avute nello scorso anno:
        20 - 29 Gennaio - Esercizi Spirituali.
        15 - 19 Marzo - Triduo agli uomini.
        25 - 28 Marzo - SS. Quarantore di Pasqua.
        26 Maggio - Chiusura mese della Madonna.
        30 Luglio - 2 Agosto -Triduo alla Crocetta.
        29 Agosto - 1 Sett. - Triduo Luigini.
        12 - 15 Settembre - Triduo Figlie di Maria.
        1 - 4 Novembre - SS. Quarantore dei Santi.
        5 - 8 Dicembre - Triduo Umiliate e Giubileo.
         Come si vede, le occasioni non sono mancate: quasi un corso al mese. E la pietà è cresciuta? A questo lasciamo che ciascuno risponda a se stesso. A giudicare dalle Comunioni si direbbe di sì. Esse sono aumentate nel corrente anno di qualche migliaio. Da 30.000 circa dell'anno scorso sono salite a circa 36.000. Ma quanti devono dire che non ne fatta una di più? E per quanti la Comunione anche frequente lascia il tempo che trova? Per questo noi siamo persuasi che il numero delle Comunioni non è criterio sufficiente per giudicare della religiosità di una Parrocchia.
        Da noi lascia alquanto :a desiderare la santificazione della festa nel senso di venire in Parrocchia per tempo a Messa ed a Vespro. come si potrebbe fare qualchecosa di più per l'assistenza più frequente alla Santa Messa nei giorni feriali. Quanti cristiani potrebbero specie in questa stagione venire a sentirsi una Messa al mattino e non lo fanno!

Il Catechismo

        Anche su questo grande dovere che incombe ai genitori bisogna fare un po' di esame di coscienza al principio dell'anno.
        Il Catechismoi si fa regolarmente ogni domenica alle ore 10 prima di Messa grande. Ci sono genìtori che si fanno un impegno a che i loro figli manchino mai: ma ci sono anche genitori i cui figli non sono neppure iscritti al Catechismo o che vi hanno lunghe file di assenze. Ciò capita specie per quelli delle borgate. Sono a posto in coscienza questi genitori? No. Il Catechismo è un dovere grave e non serve dire che lo imparano nella scuola, dato anche che nella scuoia lo si insegnasse tutto e bene. Ma la scuola, lo sappiano i genitori, ha tante altre cose da insegnare e il programma scolastico di religione è molto incompleto e assai lontano dall'essere sufficiente.

Nel Circolo Maschile

        Il resoconto di questa istituzione tanto necessaria e comandata dalle superiori autorità come programma di azione cattolica, non è purtroppo troppo consolante, per quest'anno. Pochi gli ascritti, più pochi i frequentanti, non ostante si faccia ciò che si può por aiutarli e incoraggiarli con la scuola serale e con onesti divertimenti. Si nota un'apatia per parte dei genitori e dei giovani che scoraggia alquanto Forse di queste cose non se ne misura ancora l'utilità.
        Intanto ricordiamo a quanti hanno a cuore la santa causa della gioventù che la Casa dei giovani che il Parroco non ha fatto per sè e che morendo non si porterà appresso, chiude il bilancio del 1929 con un attivo di L. 4052,10 e un pativo di L. 19.629,90 e cioè un residuo passivo di L. 12071,80 per cui spera nell'aiuto dei buoni.

Movimento della Popolazione
NATI

        Ecco gli ultimi non ancora pubblicati :
31 - Saccato Giovanni Lodovico di Giacomo e dì Gallo Donata ( Bergera) nato il 9 e battezzato il 15 Settembre. Padrini: Gallo Giovanni e Saccato Margherita.
32 - Girardi Michele di Michele e di Garino Maria (Tarditi Sott.) nato il 13 e batt. il 17 Sett. Padrini: Girardi Michele e Girardi Lucia.
33 - Marengo Maddalena di Virginio e di Bordizzo Catterina (Bricco Neri) nata il 27 e battezz. il 30 Sett. Padrini: Bordizzo Giulio e Marengo Maddalena.
34 - Sanino Giacomo Giovanni di Giov. Batt.e di Abio Carolina (Pasinotti) nato il 27 Sett.e batt. il 1° Ott. Padrini: Pirra Giovanni e Sanino Maria.
35 - Alessandria Michele di Sebastiano e di Scavino Maria (Paese) nato il 29 e battezz. il 29 Sett.
36 - Cogno Luigi di Antonio e di Porasso Angela (Corini) nato il 15 e battezz. il 20 Ott. Padrini: Cogno Luigi e Taricco-Cogno Giovanna.
37 - Roella Enrico di Giov. Batt. e di Cane Lucia (Moriglione) nato il 30 Ott.e battezz. il 13 Nov. Padrini: Roella Antonio e Roella Catterina.
38 - Stra Pierino Matteo di Pasquale e di Busso Catterina (Loschetti) nato il 7 e battezz. l'11 Novembre. Padrini: Stra Luigi e Garesio Francesca.
39 - Mascarello Giulio Giovanni di Guglielmo e di Borgogno Laura ( Colera) nato il 2 e battezz. il 10 Nov. Padrini: Borgogno Lorenzo e Ciravegna Mascarello Catterina.
40 - Pirra Severino Giovanni di Vittorio e di Stroppiana Margherita (Paese) nato il 3 e battezz. il 10 Novembre. Padrini: Pirra Giovanni Garibaldi e Stroppiana Antonia.
41 - Alessandria Giuseppe di Francesco e di Cogno Catterina (Pratorotondo) nato il 22 e battezz. il 28 Novembre. Padrini: Cogno Luigi e Marengo Maria Alessandria.
42 - Bozzone Franco Luciano di Angelo e di Gatti Teresa (Paese) nato il 23 Novembre e battezz. il 1° Dic. Padrini: Gatti Giovanni e Bozzone Zegna Lucia.
43 - Marrone Maria Maddalena di Angelo e di Audisio Felicita (Paese) nata il 25 Nov. e battezz. il 1° Dic. Padrini: Audisio Giuseppe e Bernocco Marrone Maddalena.
44 - Cogno Guglielmo Valerio di Giacomo Natale e di Canta Pasqualina (Corini) nato il 20 e battezz. il 28 Novembre. Padrini: Quaranta Giov. Batt. e Roggia Secondina.
45 - Tarditi Serafina di Natale e di Tarditi Albertina (Belmonda) nata il 29 e battezz. il 29 Nov.
46 - Taricco Luciano Giuseppe di Antonio e di Scotto Margherita (Paese) nato il 13 e battezz. il 14 Dicembre.

        Sono 46 nuovi novellesi (purtroppo non più tutti vivi) che hanno aperto gli occhi alla luce del nostro bel paese dei quali 31 maschi e 15 femmine. Le nascite a Novello sono in aumento sensibile. Del dopoguerra l'anno 1929 è quello che registra maggior numero di nati con una eccedenza fortissima sui morti ( 17 in più). Inteso che parliamo solo di Novello, cioè della nostra Parrocchia.
        L'aumento della natalità così raccomandato dal Governo nazionale è indice di elevata moralità di un paese e di amore alla famiglia, due fattori di benessere e di progresso. In questo campo della demografia il nostro paese ha le sue benemerenze e certamente non è degli ultimi.
        Senza tema di essere smentiti possiamo affermare che Novello potrebbe stare nel numero dei paesi che hanno meritato all'albese il primo posto della provincia nella gara indetta dalla Gazzetta del Popolo.         E se l'inviato della Gazzetta di Torino che s'è stupito nel visitare in un paese dell'albese vincitore del concorso di trovare una famiglia con otto figli fosse venuto a Novello noi l'avremmo condotto in famiglie che di figli ne hanno 13, 12. 11, 10 e tutti vivi.
        Citiamo ad onore le famiglie Rostagno, Degiorgis, Roggia di Ermiglione e ci riserviamo di parlare di altre di cui oggi ci sfugge il nome.
        Però si potrebbe andare avanti ancora e conquistare al nostro paese quel primato e quel posto a cui può faustamente aspirare. Se pensiamo che paesi vicini con metà del nostro territorio hanno più del doppio di popolazione, se pensiamo che le nostre vigne ed i nostri campi possono dare pane e vino abbondante a numerose famiglie nuove, e che le case del nostro paese sono per metà vuote, ci viene da ripetere l'augurio a tanta nostra gioventù, che diserta il matrimonio per andare incontro ad una vita senza scopo e ad una vecchiaia povera e senza affetti o che preferisce rintanarsi in una città senza sole e senza gioie, di voler più bene a questo lembo di terra benedetta che è il loro paese ove lavorando si vive onestamente e dove solamente dai più si possono godere le pure gioie della famiglia cristiana. Sarà un sogno che noi certo non vedremo realizzato e sarà forse più facilmente una utopia, ma noi amiamo pensare qualche volta un Novello, popolato di almeno il doppio di abitanti coi suoi dolci e solatii declivii temperati di bianche ville e casette col suo ospedale, col suo asilo popolato di vispi bambini e tutto il resto che è inseparabile e necessario ad un paese che primeggia per la sua posizione, per la sua ricchezza, per il numero e l'attività dei suoi abitanti. Lo merita il nostro paese di salire, lo può e lo deve volere. Chi si ferma muore e il giocatore che avendo tre carte ne gioca soìo due deve imputare a sé la causa della sua perdita. Se. come ha detto il Duce, la forza sta nel numero, Novello attende ancora dai suoi figli la forza che lo deve spingere in alto.

MORTI

        Ecco l'ultimo elenco:
19 - Galliano Romana Maria di Pietro di mesi 16 morta il 10 Settembre.
20 - Gervasone Dott. Onorina di Alessandro di Genova, d'anni 23, morta il 14 Sett.
21 - Tarditi Teresa di Giovanni di mesi 8 morta il 25 Sett.
22 - Tarditi Elvira Assunta di Giuseppe di mesi 3 morta il 26 Sett.
23 - Alessandria Michele di Sebastiano di giorni 1 morto il 18 Sett.
24 - Saccato Ettore di Michele di mesi 10 morto il 10 Ottobre.
2ó - Scala Maria di N. N. di giorni 16 morta il 18 Ottobre.
26 - Ascheri Bozzone Teresa di fu Matteo di anni 63 morta il 23 Ottobre (Moriglione).
27 - Vecchio Teresa di N. N. di giorni 12 morta il 4 Novembre.
28 - Borio Antonio fu Giuseppe di anni 69 (Pianderle) morto il 23 novembre.
29 - Tarditi Serafina di Natale di giorni due morta il 1 Dicembre.
30 - Garabello Lorenzo di anni 84. morto improvvisamente il 29 Dicembre.
        Totale morti N. 30 di cui
        14 Bambini sotto i 7 anni
        1 dai 20 ai 30 anni
        7 dai 60 ai 70 anni
        3 dai 70 agli 80 anni
        5 da 80 a 90 anni
        Divisi per sesso sono 15 maschi e 15 femmine.
        Dei 13 adulti morirono improvvisamente 5. Alcuni di essi poterono ancora ricevere i Sacramenti: altri no. Tutti gli altri ricevettero tutti i Sacramenti disponendosi con fede ad una santa morte.
        Da notare con pena la spaventosa percentuale dei bambini morti. Che muoia un vecchio è cosa che addolora, ma è anche cosa naturale, che più che vecchi non si viene: ma che partano in così gran numero i bambini che dovranno essere gli uomini del domani e che sono le speranze della Patria e della Chiesa rincresce doppiamente come rincresce il frutto che il temporale schianta in primavera. Perciò stiano attenti i genitori ad aver per sè e per i bambini le cure necessarie onde se si può sia salva la vita delle innocenti creature.

MATRIMONI

17. Tarditi Enrico fu Giovanni (Bergera) con Cabutto Margherita di Domenico (Barolo!. Maggio 1929.
18. Mantovani Attilio di Alessandro (Derendinigen, Svizzera) Projetti-Duca Maria nata a Verona e domic. a Novello (Cas. f'err.) .
19. Marrone Domenico fu Vincenzo di Novello con Abbona Maria fu Michele ( Monchiero).
20. Vietto Fiorenzo di Celso (Panerole) con Manzone Vittoria di Giuseppe (Panerole).
21. Parusso Giuseppe fu Stefano nato a Novello e res. a Tripoli con Cogno Domenica Palmira di Giuseppe (Novello-Paese).
        Parlando di gente nostra sono 11 Figlie e 9 Giovani delle nostre famiglie che nell'anno 1929 sono passati a matrimonio. Numero in verità un po' esiguo se si guarda alla gioventù che dovrebbe nel proprio interesse decidersi a questo passo.
        Più specificatamente delle 11 figlie sposate, 9 sono andate fuori paese e dei 9 giovani che hanno formata una nuova famiglia solo 7 si sono fermati in paese. Sono così appena 7 nuove famiglie che si aggiungono al numero delle famiglie nostre mentre forse in eguale numero e forse maggiore sono le famiglie scomparse.
        Morale: dice un proverbio a cui noi non vogliamo dare troppa importanza e che non si può applicare sempre: moglie e buoi dei paesi tuoi. Certo però che è da farsi l'augurio: che la nostra gioventù che, (è doveroso dirlo), nella gran maggioranza è buona, resti in paese.
        Le famiglie nostre si conoscono di più e non sono così facili le sorprese che vengono tante volte quando non è più tempo. Poi le nostre ragazze fatte spose conservano l'amore all'Oratorio, alla Chiesa, senza bisogno di scappare alla festa altrove e ne guadagna la famiglia, l'asilo, la vita parrocchiale.

Il Bollettino

        Anche il Bollettino dovrebbe dare il suo resoconto, ma questo non è così facile, specie per il morale. Come si fa a dire se il Bollettino ha fatto del bene, è sempre piaciuto, non ha offeso nessuno, ecc.? Purtroppo delle lagnanze ne arrivano: chi non lo riceve, chi lo riceve in ritardo. chi non è stato ricordato, senza dire degli articoli criticati: quello non doveva pubblicarlo, quello è male espresso, questo non si capisce, qui vuol dire a me e andate dicendo.
        Cari lettori. Chi scrive il Bollettino è un povero uomo come voi che ha anche i suoi difetti come ha i suoi giorni tristi e lieti (questi un po' rari). Come si fa ad interpretare il desiderio ed a soddisfare il gustlo di tutti?
        Candidamente il Bollettino vi confessa che qualche volta avrebbe voglia di scomparire. Ma poi pensa che delle cose senza difficoltà non ve ne sono e che se si vuoi fare qualche cosa bisogna pur soffrire e ripiglia animo e si trascina (è il termine adattato a qualche numero) avanti nell'attesa di tempi migliori. Ecco perché qualche volta è povero, stanco, insipido... Non tutti i giorni sono uguali. Chiede perciò scusa se non sempre ha corrisposto all'aspettazione dei lettori, se qualche volta s'è fatto compatire e se forse senza volerlo avesse offeso qualcuno. L'anno nuovo lo trova anche lui con propositi espliciti di rinnovarsi e di fare quanto potrà per corrispondere all'aspettativa dei cari lettori.
        Finanziariamente parlando il Bollettino non ha a lamentarsi. Le offerte sono state di circa L.1500 e le spese circa L. 1300. Il di più andrà per la casa dei giovani, ché la fatica non si conta. Però il Bollettino se per una parte ha da ringraziare le generose persone che lo sostengono e in special modo quelle che non lesinano l'offerta e pagano in un anno ciò che basterebbe per 20 (ricordiamo ancora con riconoscenza tra tutte le altre l'annua offerta di L. 100 del Prof. Avv. Ferreri) deve però avere un dolce rimprovero per tante persone del paese e fuori che in parecchi anni hanno ancor dato poco o nulla. Il Bollettino sarebbe riconoscente a queste persone se. dato che loro non interessa, lo volessero rimandare scrivendo semplicemente sopra « respinto ».
        Ecco l'ultima lista di benefattori:

N. N. L. 5 Fam. Rinaldi (Panerole) 10 Marengo Luigi 5
Piovano Lorenzo 5 Barberis Clemente (Savona) 6 Fam. Giachello 5
Fam. Giaccardi (Morigl.) 2 Abbona Antonio V. Brig. 10 Ved. Passone (Merli) 4
Boglietti Alessandro (La-Morra) 10 Tarditi Guido Segr. 5 Tarditi Lodovico 5
Giordano Dott. Pietro 10 Fam. Mazzetti (Torino) 5 Sig. Manzone (Torino) 5
Pirra Francesco (Torino) 5 Suor Luigia Tarditi (Genova) 10 Dott. A. Balocco 10
Salvano G. L. 2 Bagetti Bartol. (Narzole) 5 Galvagno Francesco 5
Giachino Giacomo (Sampejre) 5 Baroero M. 2 Abbona Onorato 10
Zanoni Giustina (Clavesana) 5 Fam. Taricco Batt. 5 Tarditi Pasquale 5
Ferrero Pietro (Bonvicino) 5 Tarditi Giov. B. 2 M. Brovia (Bergera) 10
Passone Michele 5 Alessandria Luigi 5 Germano Giovanni 5
Cogno Rinaldi Paola 5 Saccato Michele 4 Prof. Ciravegna Marino (Lodi) 10
Raviola Matteo 5 Raviola Lorenzo (Torino) 5 Tarditi Virginia 5
Camia Rosa 5 Alessandria Lorenzo 5 Veglio Giovanni (Torino) 5
Sobrero Anna 5 N. N. 10 Fam. Sacchi (Mede) 5
Fam. Borsani (Vigevano) 5 Fam. Damiani (S. Nlazzaro d. B.) 5 Fam. Remotti (id) 5
Carosso Rina (Nichelino) 5 Fam. Tarditi Gaspare 10 Porf. Tarditi Alfonso 10
Montanaro Margherita (Bra) 5 Rinaldi Domenica (Torino) 5 Tarditi Maria Ved. Hirsch (Milano) 10
Marengo Pierina (Scarnafigi) 10 Tarditi Elia S. P. 15 Chiuminatti Luigi 5
Chier. Milanesio 5 Con. Pirra (Torino) 10 Dott. Giordano Pietro 25
Suor Colli Sec. 5 Abio Gius. (Torino) 5 N. N. 5
N. N. 10 Ravera Giuseppina 3 Borio Laura (Torino) 5
Astore Filiberto (Torino) 5 Pirra Giov. f. Bernardo 4 Abio Michele di Giov. 2
Fam. Sobrero 5 P. A. 5 Ravera Luigi 5
Fam. Audisio G. 5 Cav. Anselma 14 Tarditi Giuseppe (Chiahottol) 5
Fam. Sturpino (Torino) 5 Fam. Massaia (id.) 5 Fam. Taricco Silvio 5
Prof. Avv. Ferreri 100 C. R. 2 Avv. Stra ( Montiglio) 10
Stra-Camera Ernestina 10 Fam. Boglietti-Viglino 10 Alessandria Luigi 6
Famiglia Agosto 3 Raviola Francesco 3 Manzone Maria Ved. 5
Vigliecca Teresa 20 Veglio Marianna (Perno) 5. Vietti Fiorenzo 5
Manzone Vittorina 5 Con. Penna-Tarditi (Torino) 10 Settimo Ferdin. 5
Saccato Giovanni 5 N. N. 2 Alessandria Annetta 2
Vaira Lucia 10 Piovano Celso 2 Zegna-Bozzone Lucia 5
Passone Pio 10 Borio Adolfo 3 Tarditi Gius. calz. 5
Conterno Silvio (Genova) 5 Suor Andreina Stra (Boves) 5 Fam. Saccato C. 2
M. Daniele Maria 5 Ved. Porro Antonia 5 Viglione Petronilla ( La-Morra) 5
Borio Francesca 3 Borio Vittorio Carlo (America) 10 Musso Carlo (Tarantasoa) 5
Bo Bernardo (Narzole) 5 Suor Tarditi Luigia (Genova) 20 Pregliasco Carlo 5
Fam. Iberti 2 Gallo Teresa (Torino) 5 Gallo Rosalia (id.) 5
Gallo Giuseppe 4 Sangiano Alessandro 2

Laboratorio femminile

        E' una istituzione da cui ci aspettavamo di più. Non sappiamo il perché ma lo vediamo scarsamente frequentato non ostante i sacrifici fatti per dotarlo di una bella stanza ampia, sana, riscaldata. Forse si prega troppo? Forse non si può parlare con quella libertà un po' licenziosa che si potrà avere in altri luoghi? Forse non si insegna a sufficienza? Forse si paga troppo? O forse l'unico motivo è un po' troppa apatia delle mamme che non pensano al dovere che hanno di dare alle loro figliuole quell'istruzione professionale, che metterà le loro figliuole in grado di saper fare le cose più necessarie per la famiglia? Noi saremmo riconoscenti se qualcuno ci indicasse il motivo di questa diserzione per poter all'occorrenza rimediare e mettere il laboratorio in grado di fare tutto il bene a cui è destinato.
        Intanto lo raccomandiamo alle mamme ed alle ragazze specie per questi mesi in cui in campagna non si lavora.

PICCOLA POSTA

        A quanti hanno inviato in questi giorni auguri e preghiere il Parroco risponde contraccambiando e ringraziando, domandando scusa se in questi giorni di intenso lavoro non gli è possibile rispondere a tutti in particolare.
Chieric. Passone Evaristo, America (Panamà). - Se avessi spazio vorrei pubblicare la tua bellissima lettera di cui ti ringrazio e che mi ha fatto tanto piacere. Bravo, preparati a dilatare il regno di Cristo in coteste sconfinate regioni ed a far onore al tuo paese. I tuoi tutti bene e ti salutano con me.
Chier. Marengo. - Anche a te grazie delle buone notizie di cui godo infinitamente. Si vede che il Signore ti vuol bene e sa che la salute che t'ha ridato la impiegherai tutta a Sua gloria. Congratulazioni per la tua ascesa agli ordini e auguri di toccare presto la meta.
Chier. Roggia, Cuorgnè. - I tuoi auguri insieme a quelli dei tuoi amici e colleghi mi sono giunti graditissimi e te li ricambio di tutto cuore. Dal campo ove lavori e in mezzo alla gioventù che forma il tuo manipolo quotidiano, manda anche qualche volta un pensiero ed una preghiera per la nostra gioventù che ha tanto bisogno di un po' di spirito del B. D. Bosco. Buon Anno!
D. P. G. - Mi domandi notizie della festa e fiera di S. Lucia? Ecco in due parole: Tempo splendido, un mondo di forestieri, banco di beneficenza, visite e funzioni alla Cappella. Questo il solito: oltre il solito ballo pubblico ove si ballò con furore tre giorni (non sapevo che la festa a Novello durasse tre giorni) facendo un chiasso notturno indiavolato e smentendo in pieno la leggenda che a onore del nostro paese si era venuta creando da qualche anno: che a Novello non si balla.

Per la borsa di studio

        In uno degli scorsi numeri del Bollettino avevamo lanciata l'idea di I fondare a Novello, come è avvenuto in tanti altri paesi, una borsa di studio da mettersi a disposizione di un giovane povero che avesse intenzione di abbracciare lo stato ecclesiastico: e ciò per ovviare alla deficienza nel nostro paese veramente grave di vocazioni al Seminario. Si vede che nessuno ha letto o dato importanza all'invito. Eppure la cosa deve riuscire perché è di onore a Novello e di grande utilità spirituale alle persone che vi hanno concorso. Formare un sacerdote che dedichi la sua vita a bene delle anime e poter dire: questo è anche merito mio, deve esser una cosa ambita. Noi ripetiamo l'invito e vi ritorneremo.

ASILO

        Il resoconto dell'Asilo si fa una volta più semplice e breve e questo può voler dire due cose: che l'Asilo vive ormai di vita propria o che l'Asilo stenta perché pochi più ci pensano. Nel nostro caso vuol dire uin po' l'una e l'altra cosa. Grazie a Dio ed ai generosi oblatori il nostro Asilo non si trova più nelle strettezze di pochi anni fa quando per vivere aveva bisogno del teatro o delle offerte settimanali. Ora respira alquanto e se non è nell'abbondanza e nell'agiatezza ma litiga ancora colla miseria, tuttavia può già far fronte ai suoi impegni più gravi. Il bilancio dell'Asilo annuo si aggira sulle L. 7000 di entrata e qualche cosa di più di uscita.
        Finora si è fatto fronte. Constatiamo però da un po' di tempo una notevole diminuzione nelle offerte e nelle azioni. Gli azionisti sono scesi a 80 dei quali appena 33 hanno pagate le azioni per il 1929. Le offerte sono pure diminuite. Eccone l'elenco per tutto il 1929:
        Sig. Devalle Francesco L. 25;
        Sig. Stra Matteo 50;
        Con. Molina 100;
        Con. Settime 100;
        Fam. Gervasone 100;
        Vancini M. Teresa 10;
        Sussidio legato Audifredi (Cuneo) 200.

        Sono così appena L. 585 contro le migliaia degli altri anni, specie dei primi. Che vuol dire questo?
        Il Bollettino che chiama la carità per tutti ricorda in questa occasione non senza un senso di pena le necessità del nostro Asilo e più il pericolo che esso diventi un dimenticato. Costerebbe così poco un'azione per famiglia! Cinque lire all'anno non sbilanciano le finanze di nessuno. E questo dovrebbero pigliarselo a cuore le donne che maggiormente sanno apprezzare i benefici dell'Asilo.
        Così ripetiamo il consiglio di ricordarsi dell'Asilo in occasione di battesimi, di nozze, di sepolture, di anniversari. Si spendono tanti denari in queste occasioni e non sempre in cose strettamente necessarie che una piccola offerta all'Asilo troverebbe facilmente il suo posto.

E l'Ospedale?

        Di questo speravamo dare l'annunzio dell'apertura al primo dell'anno. Invece bisognerà rimandare a tempo indeterminato e forse attendere tempi migliori. L'ultima adunanza del Comitato « Pro Maternità e Infanzia » eretto in amministrazione provvisoria, tenutasi il 27 Dic. ha potuto deciere nulla, per motivi indipendenti dalla propria buona volontà.
        E questo, che diciamo con senso di profondo dolore per i nostri poveri che attendevano, serva per avviso a loro ed a quanti dell'Ospedale si occupavano con senso di carità.
        Le offerte versate a tutt'oggi e cioè quelle annunziate nel numero scorso, più le L. 500 promesse allora e oggi versate (in tutto L. 525), verranno depositate su libretto postale intestato « Pro Ospedale di Novello » e, in caso secondo la volontà degli oblatori, destinate ad altro. Il che non ci auguriamo.


 

 

da LUCE E FORZA del Febbraio 1930

IN PARROCCHIA - NELLE CAPPELLE

        Abbiamo dato nell'ultimo numero un resoconto della vita religiosa in parrocchia; non parrà fuor di luogo se dedichiamo una breve colonna del presente numero ad un po' di resoconto della vita nelle singole Cappelle che della Parrocchia sono o dovrebbero essere lle succursali, le aiutanti.
        Come si vede parliamo unicamente delle Cappelle campestri dove si compiono almeno qualche volta le funzioni religiose.

MORIGLIONE

        E' l'unica l'appella dove risiede ancora stabilmente il Cappellano che è ora il Rev. D. Carlo Cerrino. Una visita fatta poco tempo fa a quella buona popolazione, ci ha lasciata la migliore delle impressioni. Sistemati a dovere i conti, fatte le elezioni per le nuove cariche che sono stale affidate a persone di buona volontà come i loro antecessori, quella lontana borgata pare sentire un soffio di vita nuova. Grazie alla generosità degli eredi del compianto Cav. D. Borio la Cappella è ora sutficientemente fornita di arredi sacri e può fare comodamente le sue funzioni. Anche il Cappellano è pieno di zelo e di buona volontà e. incontra l'approvazione dei borghigiani che sentono tutto il bisogno di un prete fra loro.
        Con piacere abbiamo visto iniziati i lavori per la sistemazione di una strada per la quale quei buoni borghigiani prestano con ardore I opera loro disinteressata ed a questo pruposito abbiamo ammirato la loro buona volontà neìl'offrirsi a lavorare doppiamente perché la strada, contro quanto era stato consiglialo, non venisse a rovinare l'unico pezzo di vigna della Cappella.
        Anche il ponte che toglierà Moriglione dall'isolamento pare a buon punto e noi. pur trovando nei nostri rapporti al ponte un grave difetto che è quello di portare la popolazione sempre più lontana dalla Parrocchia, per il bene se non spirituale, certo materiale della borgata auguriamo che questo sia presto un fatto compiuto. Mancherebbe solo più una cosa da fare dopo tutto questo di Moriglione una bella e comoda borgata: un bell'edificio scolastico.
        Sappiamo che sono in giro per le bocche parecchi progetti i quali tutti trovano la loro difficoltà nel fatto che la borgata di Moriglione comprende cittadini di tre paesi: Novello, Narzole, Lequio e sappiamo anche che c'è il progetto e questo assolutamente inattuabile di sopprimere quella scuola per avviare i bimbi a Monchiero.
        Speriamo che questo non avvenga perché sarebbe per Moriglione una vera disgrazia.
        Quei bambini non avrebbero più scuole perché anche col ponte per andare a Mondiiero dovrebbero percorrere oltre tre Km. il che è impossibile esigere da un bambino e in certe stagioni. Rinnoviamo a quella buona popolazione il consiglio di studiare il problema che è grave e vedere se non è possibile con poca spesa adattare ad aula scolastica mediante opportuni lavori una parte dell'ampio caseggiato della Cappella.

A BERGERA

        Anche quella buona borgata va da un po' di tempo affezionandosi alla Parrocchia ed alla sua Cappella. Notiamo con piacere la maggior frequenza domenicale alle funzioni della Parrocchia ed è poi una vera soddisfazione vedere la frequenza, il rispetto e l'attenzione che si ha per le funzioni della Cappella. E' questo il motivo che ci spinge, anche a costo di sacrifici, a non privare quella Cappella della Messa festiva che ora si porta dalla Parrocchia. Certo facciamo volentieri l'augurio che i buoni borghigiani trovino quanto prima un buon sacerdote che si prenda cura di loro e uffici, almeno alla festa, la loro bella chiesetta a cui essi si sentono tanto legati e che curano con senso di delicata attenzione.
        Una cosa raccomandiamo, specie alla cara gioventù maschile, lasciarsi vedere un po' di più alla domenica a vespro in Parrocchia.

A PANEROLE

        L assenza assoluta di strade poiché quella che esiste non merita tal nome essendo impraticabile, taglia quella buona borgata che pure è la più affezionata alla Parrocchia, fuori della nostra vita religiosa e ci impedisce per lunghi mesi di recarci, come sarebbe nostro desiderio, con più frequenza a celebrare in quella Cappella Vediamo perciò con piacere come non ostante le difficoltà, specie la parte femminile è abbastanza assidua alle funzioni della domenica e qualche volta anche nei dì feriali.
        Possa questo servire di esempio ai pochi, specie uomini e giovani, che si fanno vedere troppo di rado e che pare abbiano eletto domicilio religioso in altre Parrocchie.
        La parrocchia è una famiglia di cui bisogna viverne la vita per sentirne i benefizi.

E AI FORNACI?

        Abbiamo letto di questi giorni sulle memorie antiche di Novello che anche Fornaci, unica borgata che ora è senza Chiesa, aveva la sua brava Cappella. Era dedicala a S. Agostino e fu demolita per far luogo allo stradale provinciale. Benedetta strada! Avrebbe ben potuto deviare alquanto e rispettare la Cappella come rispettó tanti beni di figli di papa. Avrebbe avanzata a quella importante borgata una grave questione che ancor oggi non ha trovata la sua soluzione.
        Noi siamo intimamente persuasi che Fornaci al par di tutte le altre borgate ha bisogno di una Cappella se si vuol vedere la vita religiosa rifiorire alquanto tra quella buona popolazione che sente il bisogno di maggior avvicinamento alla propria Parrocchia.
        Ci consenta perciò la buona popolazione dei Fornaci di fare ancora una volta e non sarà l'ultima l'augurio che abbia presto a .sorgere in mezzo alle sue case una anche modesta Cappella ove il Parroco possa qualche volta vedervi e parlare dei mutui interessi, invitare i loro bambini alla Comunione, partire accompagnalo dai borghigiani a portare gli estremi Sacramenti ai moribondi. Sarà tanto di guadagnato per l'anima e anche per il corpo perché Dio benedice quelle popolazioni ohe lo cercano.
        Purtroppo oggi altri progetti hanno attraversato la via alle cose che parevano già bene incamminate e reso più difficile il lavoro. Pazienza! Non ci perdiamo però di coraggio. Speriamo e preghiamo.
        Intanto non crediamo fuori di luogo raccomandare alle famiglie dei Fornaci i loro doveri religiosi e ricordare che anch'essi hanno un'anima da salvare. Qualche volta qualcuno si fa vedere alla Parrocchia ma troppo di rado. Noi speriamo che tutti santifichino le feste, se non in Parrocchia, altrove; non nascondiamo però che questo fatto ci e potremmo ricordare a quella buona popolazione che ci sono borgate molto più lontane di loro dalla Parrocchia e che pure sono assidue alle funzioni. L'anima merita bene un po' di sacrificio.

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La pagina della carità

Per il Bollettino

C. L. 5 C. M. 5 Abio Giov. 5
Gallo Batt. 3 Ribotta Giuseppina (Bra) 5 N. N. 5
Montanaro Giuseppe (Cioch.) 5 Stra Matteo 5 Marengo Angelo 5
Cagnasso Giuseppe 10 Fam. Marengo (Pilone) 5 Costamagna Seb. 5
Tarditi Ambrogio (Chiar.) 5 Ravera Michele (Savona) 5 C. M. Rinaldi (Barolo) 5
Fam. Saccato G. (Piano) 5 Fam. Sandrone (Ravera) 3 M. M. Ghigo 10
Fam. Pavia 5 Tarditi Ernesto 2 Fam. Schellino 6
N. N. 5 Astore Filiberto 5 Maria Mallè-Giordano 10
N. N. 5 Marengo Pietro (La-Morra) 5 Dealle Franc. (Cherasco) 5
Fam. Montanaro (Chiar.) 5 C. F. 5 Stra-Olivero Teresa 5
Tarditi Gioacchino (S. Vittoria) 10 Rinaldi Tomaso (Moriglione) 5 Bozzone Lorenzo 5
Bozzone Antonio 5 Marengo Antonio 2 Baroero Luciano 2
Roggero Battista 2 Spinardi Giuseppe '2 Bozzone. Maria Ved. 2
Bozzone Carlo F. 2 Baroero Giulio 2 Baroero Giuseppe 2
Baroero Antonio 2 Rovella Gio. Battista 2 Rovella Domenico 1,50
Marengo Gio. Battista 5 Marengo Michele 2 Marengo Carlo 2
Marengo Battista f. G. 2 Abbona Michele 2 Antonione Benedetto 3
Dallorto Secondina 2 Marengo Gio. Battista f. Gius. 5 (raccolte per gentile iniziativa del Sig. Rinaldi Tomaso)

Per la Chiesa

        Non parliamo più delle offerte in danaro di cui abbiamo dato la nota l'altro numero. Vogliamo invece accennare ad una cosa sfuggitaci nel resoconto di Gennaio e che pure è una bella carità fatta alla Chiesa. Vogliamo dire l'offerta d'oro e d'argento fuori corso o rotto per dotare la Chiesa di servizio di argenteria e riparare l'esistente. Vorremmo dare l'elenco delle generose persone che hanno compiuto dei veri atti meritori e qualche volta forse eroici distaccandosi per amor del Signore da oggetti di oro e d'argento che erano per loro delle care memorie, ma troppi ce l'hanno proibito. Il Signore che avrà nei loro doni la Sua casa nel SS. Sacramento ricompenserà certo la loro generosità. Intanto abbiamo cominciato il lavoro di riparazione e a giorni ritornerà alla Chiesa il primo ostensorio riparato a nuovo coll'oro e coll'argento offerto. Continueremo in seguito per il resto che abbisogna di riparazione e speriamo avere tanto che basti da fare confezionare una bella pisside d'argento nuova che inaugureremo, speriamo, colla venuta del Vescovo per la S. Cresima. Intanto ripetiamo la domanda a nome della Chiesa a quanti hanno ancora rottami d'oro o d'argento, catene o spille fuori uso, orecchini, anelli, casse da orologi, ecc. e specialmente ciò che è più facile, lire d'argento vecchie e fuori corso. Sarà per loro un lieve sacrificio e per la Chiesa una bella carità.

Per l'Ospedale

        Continuiamo a pensare e ad occuparci di questa istituzione che siamo certi finirà di trionfare di ogni difficoltà e figurare tra non molto tra le cose belle del nostro paese. Un'altra goccia è caduta in questi giorni. Una riuscitissima festicciuola fatta Domenica 12 Gennaio nell'Asilo Infantile per commemorare la fausta data delle nozze dei Principi di Piemonte, ha fruttato insieme agli evviva ed agli auguri per gli Augusti Sposi, anche una discreta sommetta, L. 93,05, per l'erigendo Ospedale-Ricovero. Sono così in tutto L. 61805 che attendono il loro impiego a favore dei nostri poveri.
        Per la cronaca della festa aggiungiamo che gli Augusti Sposi hanno risposto con un bel telegramma di ringraziamento diletto al nostro Segretario Politico al telegramma inviato a nome della popolazione.

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Corso di Agraria

        II Prof. Ferraris, Direttore della Cattedra Ambulante di Agricoltura di Alba, ci comunica ohe terrà il corso promesso agli agricoltori di Novello per l'innesto e l'impianto delle viti americane nei giorni 17, 18, 19, 20 Febbraio, dalle ore 9 alle 11,30. Appositi manifesti indicheranno il locale.
        Qualcuno dirà: perché non di sera? Perché trattandosi di innesti che esigono precisione di lavoro è più consigliabile la luce del giorno. Pensino però i nostri agricoltori che non sarà tempo perduto e procurino di approfittare numerosi della fortunata occasione.

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Vita Parrocchiale

BATTESIMI (Mese di Gennaio)

1. Vivalda Pietro di Celso e di Bianco Maggiorina (Panerole), n. il 6 Gennaio e battezzato il 12 nella Parrocchia di Monforte, data l'impraticabilità della strada. Padrini: Vivalda Valerio Michele e Bianco Giuseppina.
2. Tarditi Ferdinando Alfonso di Benedetto e di Rostagno Carolina (Paese), nato l'11 e battezzato il 16 Gennaio. Padrini: Rostagno Giov. Battista e Tarditi Maddalena.
3. Giachino Elsa Maria di Antonio e di Rama Esterina (Loschetti), nata il 18 e battezzata il 23 Gennaio. Padrini: Mazzoleni Alfredo e Giachino-Mazzoleni Antonietta.
4. Bonino Libera lrma di Battista e di Tavella Pelagia (Moriglione), n. il 17 e battezzata il '21 Gennaio. Padrini: Tavella Felice e Tavella Irma.

MATRIMONI E DENUNZIE

1. Audisio Giacomo di Giuseppe e Sobrero Maria di Giuseppe, ambi residenti a Novello.
'1. Corino Sabino di Giovanni da Monforte e Gallo Lucia di Giuseppe (Bricco).
3. Maccagno Antonio Bernardo da Cherasco e Tarditi Maria di Giovanni (Bergera).
4. Grimaldi Giovanni B. di Giacomo (Novello) e Marengo Maddalena di Virginio (Cherasco - S. Bartolomeo).
5. Rapalino Giuseppe di Giovanni (Berbera) e Saccato Margherita di Ottavio (id.).
6. Denegri Giovanni f. Giuseppe (Roddino) e Perno Maria di Giovanni (id.).
7 Taricco Pasquale di Giacomo (Novello) e Sangiano Luigia fu Luigi (id.).
8. Sobirero Domenico di Giuseppe (Piano) e Viglione Rosa di Michele (Tomalini).

MORTI

1. Cattaneo Maddalena Ved. Montanaro, di anni 75, nativa di Cerretto L., morta il 14 Gennaio con tutti i Sacramenti.

Il mese di Gennaio si è presentato bene: molti sposi, discreto numero di battesimi, pochi morti. Auguriamo così e meglio tutti gli altri mesi.


 

 

da LUCE E FORZA del Marzo 1930

IN PARROCCHIA
Orario delle Funzioni

        Coll'occasione del mutamento d'orario solito a farsi in principio del mese stimiamo non inutile dare l'orario delle funzioni festive e feriali per tutto l'anno.
Giorni festivi:
        Gennaio e Febbraio, Messa 1.a ore 7; Messa 2.a ore 9; Messa 3.a ore 11; Vespro ore 15.
        Marzo e Ottobre, Messa 1.a ore 6,30; Messa 2.a ore 8,30; Messa 3.a ore 11; Vespro 15,30.
        Aprile e Settembre, Messa 1.a ore 6; Messa 2.a ore 8,30; Messa 3.a ore 11; Vespro 16.
        Maggio e Agosto, Messa 1.a ore 5,30; Messa 2.a ore 8; Messa 3.a 11; Vespro 16.30.
        Giugno e Luglio, Messa 1.a ore 5; Messa 2.a ore 8; Messa 3.a ore 11; Vespro 17.
        Novembre e Dicembre, Messa 1.a ore 7; Messa 2.a ore 9; Messa 3.a ore 11; Vespro ore 15.

Nei giorni feriali la Messa 1.a alla stessa ora che i festivi, la seconda un'ora dopo.

L'Ave Maria del mattino suona da Aprile a Ottobre un'ora prima della messa; nell'inverno mezz'ora.

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Mese di S. Giuseppe

        Cominciato il 17 scorso Febbraio lo termineremo colla festa del caro Santo il giorno 19 Marzo. Ogni mattina alle ore 6,30 all'altare di S. Giuseppe vi ha la S. Messa, un breve pensiero sulle virtù e grandezze del Santo Patriarca e la. benedizione del SS. preceduta dal canto delle litanie proprie. Buon numero di divoti e specie di uomini frequentano la pia pratica; molti però potrebbero farsi questo bene, specie fra la gioventù che dovrebbe abituarsi a cominciare bene la giornata. E' così importante questo punto di vita cristiana, l'abitudine cioè di cominciare la giornata possibilmente colla S. Messa che non ci stancheremo mai di ripeterlo.
        La festa di S. Giuseppe sarà preceduta da un triduo di predicazione al mattino per tutti, alla sera per soli uomini. Confidiamo poter avere un predicatore forestiero.

La Quaresima

        Avrà inizio col giorno delle ceneri il 5 Marzo. È tempo di penitenza in preparazione alla Pasqua.
        A che cosa ci obbliga la Quaresima?
        1. In quaresima sono proibite le nozze solenni. Per nozze solenni si intendono quelle feste di nozze con pranzi sfarzosi., musiche, addobbi, spari ecc, che stonerebbero col carattere della quaresima.
        2. In quaresima è viglia tutti i Venerdì e Sabati fino a mezzogiorno del Sabato Santo. Di più è vigilia il mercoledì delle ceneri e il mercoledì delle Tempora 12 Marzo. In tutti gli altri i giorni anche se nella settimana santa, non è vigilia. In queste vigilie però si possono usare le uova, i latticini e il condimento di grasso. Alla vigilia sono obbligati tutti coloro che hanno compiuto il 7° anno di età e sono in salute.
        3. In quaresima c'è inoltre l'obbligo del digiuno per tutti quelli che sono dai 21 anni compiuti ai 60 incominciati e non hanno cause scusanti. Il digiuno si deve fare tutti l giorni della quaresima eccetto le domeniche e consiste nel fare un pasto solo al giorno; si può però al mattino ed alla sera prendere qualche po' di cibo.
        La Quaresima è stabilita per darci un'occasione di fare un po' di penitenza per i nostri peccati. Ne sono dispensati perciò solo quelli che di peccati non ne hanno fatti mai o che vogliono rinunziare al perdono dei medesimi. Pensiamoci.

Corso di Religione

        Abbiamo iniziato da qualche giorno nell'Asilo un corso di religione per le ragazze che non vanno più a scuola, senza limitazione di età. Il corso si tiene tutti i giorni, eccetto il giovedì e la domenica, alle ore 16 e durerà finché i lavori della campagna non impediscano alle ragazze di frequentarlo. Oggi in cui diventa tanto necessario alle mamme cristiane l'istruzione religiosa, dovrebbe essere impegno di ogni mamma e di ogni ragazza approfittare delle occasioni per procurarsela.

La chiusura del mese del Sacro Cuore e la Festa del B. D. Bosco

        Quest'anno la chiusura del mese del S. Cuore ha assunto un carattere speciale e particolarmente caro. Il triduo di preparazione predicato, in assenza del predicatore forestiero, dall'Arciprete e dal Vicecurato, trattò delle relazioni tra il S. Cuore ed il B. D. Bosco, che in questa divozione specie in senso eucaristico, fu maestro efficace. Abbiamo notato con piacere come la divozione al Santo dei giovani, associata a quella del S. Cuore, riesca tanto.popolare, specie fra la gioventù e fra i genitori coscienti della loro missione. Furono numerose le Sante Comunioni, lieti e festosi i canti, alcuni dei quali preparati appositamente dal bravo M.o Ghigo ex allievo salesiano e alunno del Beato a cui più volte ebbe la fortuna dì baciare la mano, toccante la ressa al Bacio della S. Reliquia che con squisita bontà, di cui siamo riconoscenti, il Rettor maggiore dei Salesiani D. Rinaldi volle regalarci. Evidentemente il B. D. Bosco vuol bene alla nostra Parrocchia ed alla nostra gioventù e noi ci ripromettiamo di propagarne sempre più la divozione, insieme a quella del S. Cuore e di Maria Ausiliatrice, sicuri di vedere, come diceva D. Bosco stesso al Missionario D. Cagliero, che cosa sono i miracoli.

Il Catechismo Quaresimale

        Secondo il solito degli altri anni ricordiamo ai Genitori l'obbligo di mandare i loro figli al Catechismo quaresimale e di esigere che lo studiino. Coll'occasione rivolgiamo una calda preghiera alle Ottime Signore Maestre delle Frazioni a voler nella prossima Quaresima, anche a costo di un po' di sacrificio, che il Signore compenserà largamente, intensificare l'opera loro tanto benemerita, perché i loro alunni abbiano quelle lezioni di Catechismo che riesce impossibile poter loro impartire in Parrocchia. Saremmo poi Loro doppiamente riconoscenti se a queste lezioni volessero invitare anche quelli che non vanno più a scuola che purtroppo hanno ancor tanto bisogno.di istruzione religiosa. Non appena il tempo lo permetta speriamo poterci recare qualche volta nelle frazioni e constatare i progressi dei cari bambini nella scienza che sopratutto è loro necessaria.
        Nel Capoluogo, come gli altri anni, la scuola di Catechismo verrà fatta tutti i giorni nelle aule scolastiche.

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Corso di agraria

        Annuendo al desiderio ripetutamente espresso dei nostri agricoltori il valente ed umile Prof. Ferraris, Direttore della Cattedra Ambulante di Alba, tenne un corso di agraria dal giorno 17 al 25 Febbraio, nel locale del Circolo Giovanile. Una ottantina di giovani furono assidui alle interessantissime lezioni dell'Ill. Professore e del Suo bravo collaboratore Sig. Bocca, ottima speranza del domani. L'insegnamento si svolse quasi esclusivo sulla cultura delle viti americane per la lotta contro la filossera che comincia ad infestare i nostri vigneti. Appresero così i nostri giovani in modo facile quali sono le varietà di viti americane che più si confanno alle nostre terre, i vari innesti con cui si possono trattare, i sistemi di piantamento e di ricostruzione delle nostre vigne, e l'interessantissimo corso terminò con una prova pratica di innesto in cui buon numero di giovani diede prova di aver a perfezione approfittato delle belle lezioni sentite.
        Vorremmo dare delle bellissime lezioni un ampio sunto che giovi a ricordare in pratica gli utili insegnamenti. Ci manca lo spazio per farlo tutto in una volta, e speriamo poterlo fare poco per volta. Oggi ci limitiamo a rivolgere agli Ottimi Insegnanti i nostri più sentiti ringraziamenti che sono pure i ringraziamenti di tutti gli agricoltori di Novello.
        Gli alunni della classe IV e V ai quali il Prof. Ferraris tenne una praticissima lezione sulla battaglia del grano, inviarono con gentile pensiero una bella lettera di ringraziamento; gli allievi del Corso esternano il loro grato animo a mezzo del bollettino lieti della promessa avuta che altri corsi si svolgeranno nei prossimi anni a favore della nostra agricoltura.
        Ecco intanto uno schema della prima lezione:
        Premesso un accenno all'inutilità e inefficacia dei pretesi rimedi contro la filossera; scartati come non resistenti alla medesima tutti gli ibridi che oggi vengono messi in vendita sotto vari nomi e dei quali gli agricoltori devono diffidare se non vogliono lavorare inutilmente, il Professore fece un chiaro elenco delle varietà americane adatte ai nostri terreni. Esse si riducono alle seguenti:
        Nelle terre bianche (tufo) solatie cioè esposte al sole: (Es. Seviano, Sottocastello. Colera, ecc.) la 420A se terra buona; o la 17-37 se terra più arida e asciutta. Nelle terre come sopra ma esposte a mezzanotte (aivè): la 34E o la Teleki (8 bb. 5 bb.).
        Nelle terre sabbiose, sassose, aride. magre ma non umide: la Rupestiris du Lot (foglie piccole).
        Nelle terre rosse che crepano: (Es. Palaretta, ecc): la 106-8.
        Nelle terre rosse, fondenti che non crepano ma ben esposte: la 101-14. In queste stesse terre, ma più fresche: la Riparia gloria di Mompellier.
        Raccomandiamo ai nostri contadini di non stupirsi se sentono nomi nuovi. È naturale, l'agraria è una scienza che progredisce e tutti i giorni trova nuove varietà più adatte. Si fa così in tutti i campi.
        In secondo luogo crediamo di dare un consiglio da fratello esortando alla ricostruzione lenta ma costante dei nostri vigneti in modo da non lasciarci sorprendere in un non lontano avvenire dalla rovina completa senza aver provvisto. Cento, duecento cinquecento viti all'anno, secondo la nostra proprietà è cosa possibile a tutti, mentre non sarà possibile la ricostruzione intiera, quando non raccoglieremo più nulla e dovremo invece sottostare ad enormi spese di imposte, di scasso e di impianto.

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Nell'Asilo
Assemblea degli Azionisti

         La domenica 9 Marzo avrà luogo l'assemblea degli azionisti nel salone dell'Asilo alle ore 6,30 (dopo Vespro) per il resoconto morale e finanziario, la nomina alle cariche e le varie proposte a bene dell'Asilo stesso.
        Coll'occasione mentre raccomandiamo a tutti gli azionisti di non mancare, porgiamo un vivo ringraziamento a tutti quelli che hanno già pagata la loro quota di azione per il 1930 e rivolgiamo calda preghiera a quelli che possono a volerlo fare con cortese premura, dato che l'Asilo, per la poca frequenza, causata anche dal tempo cattivo, si trova in condizioni finanziarie poco floride.
        A questo proposito rivolgiamo anche una viva esortazione alle mamme a voler mandare di più i loro bambini all'Asilo. Pensino i genitori all'utilità morale e materiale che l'Asilo porta ai bambini, pensino che non è economia tenerli a casa perché certo consumano più di quanto si spende all'Asilo e in cibo e in vestiario.

Ringraziamento

        Ai Coniugi Taricco-Sangiano e in special modo alla sposa gentile Sig.ra Luigia Sangiano che in occasione delle sue nozze volle regalare abbondantemente i bambini dell'Asilo di riso, salsiccia, paste e dolci, i più sentiti ringraziamenti del piccolo mondo infantile che, associato alla loro festa, ha pregato per la loro felicità.

Nella Casa dei Giovani

        Nell'ultimo numero del Bollettino, se ben vi ricordate, o cari Fanciulli, ho promesso di parlare di voi: ebbene, voglio essere di parola, e sebbene ci sia già di nuovo qualcosa già da dire dei vostri fratelli maggiori del Circolo, questa volta però li lascierò stare da parte, e tratterò unicamente ciò che riguarda voi piccoli: siete contenti?... Faremo vedere così come la schiera dei Fanciulli Cattolici non sia in Parrocchia morta e nemmeno dimenticata, come ha pensato e detto qualcuno, ma continui invece a vivere e, speriamo, a crescere.
        E prima di tutto una bella notizia. E' tornata in mezzo di voi, dopo circa due mesi di assenza, la Signora Delegata Stra Felicita. Essa non pensa che a voi, non si occupa che di voi, e nell'adunanza di domenica l'altra, 16 c. m. avete potuto vedere quanto vi ami e quanto anche spenda per voi per rendervi buoni. Ebbene: siatele riconoscenti, ascoltatela e vedrete che sarete contenti...
        Vi furono nei giorni scorsi dei genitori i quali manifestarono il desiderio che si iscrivessero anche i loro fanciulli nella schiera dei Piccoli Cattolici, si rivolgano tali genitori alla Signora Delegata: essa, che di ciò ha l'incarico, prenderà nota di quelli che fanno domanda, e prima di Pasqua si spera di poter organizzare una bella festicciuola. Alcuni dei Piccoli Cattolici, i più grandicelli, faranno il loro passaggio nel gruppo Aspiranti, ed i nuovi che avranno fatto domanda saranno formalmente inscritti e riceveranno la loro tessera col distintivo. Speriamo in tal occasione aumentare il numero dei Fanciulli Cattolici, che per ora, come già dissi altra volta, è ridotto a 15, e così avere un bel gruppo di ragazzi, che, stretti attorno alla loro bella bandiera e vestiti della loro bianca divisa, diano maggior decoro ed imponenza alle manifestazioni religiose, sappiano tener alto il prestigio di Novello in qualunque adunanza dei piccoli, e sopratutto imparino ad essere bravi ragazzi, ubbidienti sempre ai loro genitori e superiori.
        E perché più facilmente possiate diventare buoni, o cari ragazzi, si è pensato di fare giungere tra di voi, oltre il vostro giornaletto mensile "In Alto,,, anche il "Giornalino,, illustrato, settimanale.
        L'avete già visto tutti come è bello quest'anno? Qualcuno sì, perché si è fatto abbonare: altri però non ancora. Orbene, compratelo e leggetelo tutti: troverete in esso tante cose belle, imparerete tante cose buone, vi abituerete sempre più a leggere ed a studiare, e farete un'opera buona perché darete così anche il vostro piccolo contributo all'opera della buona stampa... Per averlo non avete che da chiederlo nella Casa dei Giovani, ed invece di dieci copie ne faremo arrivare anche cento e vi accontenteremo tutti.

        Ed ora ancora una parola del Piccolo CIero.
        Ecco un'altra associazione dei piccoli in Parrocchia, associazione assolutamente necessaria per il decoro delle funzioni sacre, associazione quindi che ci sta tanto a cuore, e che certo piace anche tanto a Gesù. Conta ora essa dieci iscritti. Di questi alcuni mancano quasi mai alla S. Messa del mattino ed alla scuola di cerimonie: ed io sento il bisogno di dire loro una parola doverosa di lode: continuate sempre così, ed il Signore vi premierà certo dei vostri piccoli sacrifici... Altri però pare si siano dimenticati di essere iscritti al Piccolo Clero, e non prendono più parte alla scuola di cerimonie che al giovedì mattina si fa per tutti, non vengono più nei giorni loro assegnati a servire la S.Messa, specialmente la seconda: a questi vorrei tirare le orecchie, ma dato che si era in una brutta stagione, li perdono, e mi limito ad invitarli ad essere più diligenti d'ora in avanti. Spero si metteranno di buona volontà, perché altrimenti verranno cancellati, e allora addio merendine, addio passeggiate, ecc...
        Siccome però anche qui è necessario il vostro appoggio, o brave mamme di famiglia, mi raccomando anche a voi: fate il possibile di mandarli sempre, e non temete, non dite che venendo in chiesa non hanno più tempo a fare i doveri di scuola: li abituerete così ad occupare bene il loro tempo, perché se vogliono (e lo devono volere tutti!) hanno tempo a far tutto, e poi Gesù certo non lascia di aiutare, anche in iscuola, i suoi Piccoli e Veri Amici.
        E quelli che non hanno bambini da mandare a servire la S. Messa, pensino che al "Piccolo Clero,, mancano tante e tante cose ancora, e che non si aspetta che l'aiuto di qualche brava persona per poterla provvedere.

A. T.

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NELLA PAMIGLIA PARROCCHIALE

BATTESIMI

5. Sangiano Maria Clara di Giovanni Lorenzo e di Musso Giuseppina (Paese), nata il 26 Gennaio e battezzata il 3 Febbraio. Padrini: Musso Giuseppe e Pavia Maria.
6. Alessandria Francesco di Raviola Maria (Rivoglio), nato il 28 Gennaio e battezzata il 2 Febbraio. Padrini: Morra Lorenzo e Ferrero-Alessandria Elisabetta.
7. Galliano Giacomo Franco di Pietro e di Quarone Edvige (paese) nato il 1° e battezzato il 6 Febbraio. Padrini: D. Giacomo Hoffer e Hoffer Beppina.
3. Tarditi Lanfranco di Angelo Guido e di Raviola Agostina (paese) nato il 18 Gennaio e battezzato il 9 Febbraio. Padrini: Ragioniere Sarzotti Francesco e Raviola Marianna.
9. Roggia Giuseppe di Francesco e di Morra Margherita (Font. Olmo) nato il 31 Gennaio e battezzato l'8 Febbraio. Padrini: Arnolfo Michele e Roggia Rosina.
10. Costa Irma Agnese di Giuseppe e di Calzia Anna (paese) nata il 15 e battezzata il 13 Febbraio. Padrini: Mantello Stefano Sabino e Ricca Agnese.
        Ai neonati auguri di salute ed ai genitori auguri di consolazioni.

MATRIMONI E DENUNZIE

9. Marengo Lorenzo di Antonio (Moriglione) e Diamissa Virginia di Emilio (Dogliani).
10. Borio Giuseppe di Sebastiano e Songia Maria di Lorenzo (Verduno).
11. Dotta Giacomo di Matteo (Corini) e Pirra Luigia di Pietro (Dogliani).
        Agli sposi novelli auguri di felicità e vita cristiana.

MORTI

2. Barberis Francesco fu Michele d'anni 83 da Verduno morto improvvisamente senza sacramenti il 13 Febbraio.

        Riposi in pace.

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Per il Bollettino

Vietto Pietro 5 Fratelli Moscone (Monforte) 5 Vietto Angelo (Bra) 5
Strasia Rosa 5 Tarditi Giuseppe (Podio) 5 M. Emma Bo (Narzole) 5
Dellatorre Giacomo (Narzole) 5 Fiandini Lorenzo (Narzole) 5 Taricco Giuseppe (Rost.) 10
Sorelle Saccato (Govone) 5 Saccato Maddalena (Mussotto) 5 Famiglia Galfrè 5
Famiglia Tarditi Francesco (Podio) 10 Ved. Alessandria (Arbi) 5 N. N. 5
Cogno Giuseppe 5 Famiglia Gariboni (Torino) 5 Vaira Luigi 5
P. E. 20 Famiglia Roggia 2 Roggia Giuseppe (Erm.) 5
Prof. Ettore Roggero (Borgomanero) 15 Gallizio Giuseppe (Torino) 5 Vedova Cortese (Grinzane) 5
Famiglia Davico 5 M. Ida Baron 10 Demaria Giuseppe (Castellino) 5
T. B. 5 Piovano Clara 3 Ferrero Pietro 2
Rosso Andrea 5 Bello Angiolina 2,50.         

A tutti i più sentiti ringraziamenti.

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