(sonoro)

da LUCE E FORZA dell'Aprile 1931

Una preghiera ed un ringraziamento ai portalettere

        Questo mese abbiamo ricevuto indietro i seguenti bollettini: Chiavazza Concetta C. Firenze 55 Torino (trasferito); Goletti Secondo C. Moncalieri 281 Torino (al mittente); Demaria Giuseppe, Piontone, Farigliano (sconosciuto al portalettere).
        Siamo riconoscenti ai bravi portalettere del gradito servizio che ci fanno notificandoci così le spedizioni inutili e vorremmo poterli ringraziare personalmente. Lo facciamo qui pubblicamente pregandoli a volerci continuare questa carità; di notificarci, tornandoci indietro il bollettino, tutti quegli indirizzi a cui torna inutile spedire.

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Agli Uomini
UN ARGOMENTO DI ATTUALITÀ

        Un ottimo e valoroso Bollettino Parrocchiale della nostra Diocesi ha stampato di questi giorni un magnifico articolo che vorremmo riprodurre per intiero se non fosse troppo locale. Mi limito a rubargli l'argomento che anche a Novello diventa di attualità, ed alcuni pensieri a cui aggiungerò qualche riflessione tutta nostra.
        Tutti parlano di crisi, oggi, della crisi che si fa sentire in tutto il mondo.
        Noi cristiani però e sopratutto noi preti non dovremmo parlarne, perché al disopra della fiducia che noi più che gli altri, abbiamo in chi regge le sorti del nostro governo e pensa con vista lungimirante al bene ed alle necessità delle popolazioni, ci sostiene la ferma fede nella Divina Provvidenza che governa il mondo colla sua infinita Sapienza, e che non vuole il male e che se lo tollera dagli uomini sa a suo tempo togliere dal male il bene.
        Sì, cari parrocchiani, oggi più che mai è bene ricordare e meditare quel tratto del Vangelo in cui Gesù ci anima alla confidenza ed alla preghiera: "Chi pensa agli uccelli dell'aria ed ai pesci dell'acqua, chi veste i gigli de! campo non dimenticherà i suoi figli. E se noi, che siamo cattivi, sappiamo dare dei nostri beni a chi ne ha bisogno, tanto più il Padre Celeste darà a noi suoi figli il necessario oggi e sempre".
        E allora?
        Negheremo che esista una crisi e che siamo in tempi in cui più che mai occorre guardare in faccia all'avvenire e prendere tutte le precauzioni per tirare avanti?
        No. Se ricordate, cari parrocchiani, non è da oggi che il Parroco predica su questo argomento e raccomanda e avverte e insiste, prendendosi anche da qualcheduno dell'esagerato e del pessimista.
        Oggi però le cose non si possono più negare e la crisi va estendendosi ed acuendosi anche nelle nostre campagne, con un carattere che pare assumere quasi dell'ingiustizia. "Abbiamo speso un mondo di soldi in zolfo, solfato, in mano d'opera per produrre un po' di vino ed ora l'abbiamo nelle nostre cantine, bisognosi di venderlo, e non c'è un cane che lo cerchi, o se qualcuno c'è, pretende darci una canzone. Le tasse anziché calare sono aumentate e mentre a noi contadini hanno diminuito tutto, vino, grano, bestie, bozzoli, uova, pollame, ec., per quel che abbiamo bisogno, carne, paste, stoffa, concimi, solfato ecc. la riduzione non è sensibile o almeno non è proporzionata. Che ne avviene? Ne avviene che quest'anno molti non han preso tra uve e vino il sufficiente per pagare le imposte ed i debiti fatti per il solfato e lo zolfo. Di qui uno scoraggiamento che si riduce in deliberazioni dannose: il grano non s'è più concimato a sufficienza, di impianti razionali di viti per la lotta contro la filossera se ne son fatti pochissimi, le viti americane non valgon più nulla, ed i nuovi acquisti per la campagna incipiente subiscono delle riduzioni impressionanti... e se alla terra non i si da... " Questi e altri i ragionamenti che si sentono dai nostri contadini.
        Cari Parrocchiani, Dio sa se il Bollettino che ha pure per compito di sollevare come può, sia pure con una buona parola, le vostre rniserie spirituali e materiali, desidera venirvi incontro in queste annate di tristezza speciale. E' per questo che egli inizia dal presente numero !una specie di campagna ai questo scopo, una serie di articoli in cui cercherà di darvi pratici consigli, utili suggerimenti, opportune istruzioni onde aiutarvi a traversare questo periodo di dura prova per voi e per le vostre famiglie.
CORAGGIO!
        E prima di tutto occorre non perdersi di coraggio e non lasciarsi disanimare. Il soldato che posa le armi è un soldato vinto e l'agricoltore che guarda la terra con occhio di stanchezza è sulla via della rovina. Il soldato anche combattendo non sa se vincerà la battaglia: ma noi, o cari contadini, persistendo, siamo sicuri che la vittoria sarà nostra. Occorre perciò che, animati da questa certezza, che ci viene anche dalla nostra fede, noi non rallentiamo nel lavoro intrapreso così volonterosamente negli anni in cui la campagna pagava così bene. Anzi, secondo un nostro modo di vedere, occorrerebbe fare anche di più. Se allora un quintale di grano, una brenta di vino, un capo di bestiame ci dava quanto oggi non ci danno più due, è necessario che noi, invece di uno, ne abbiamo due da vendere. E allora non stanchiamoci: dissodiamo, piantiamo, seminiamo ricordando che mai come oggi è necessario mettere in pratica il detto agricolo: Ove hai un posto disponibile pianta un albero. Attacchiamoci a tutto: grano, biada, patate, fagiuoli, orzo, uva da tavola e specialmente frutta che nel nostro paese deve avere ancora un fulgido avvenire. Cosi intensifichiamo la coltura dei prati artificiali, abbondiamo in medica, facendo dei profondi scassi, ove possa gettare buone radici e darci possibilità di aumentare In nostra stalla, che è il motore delle nostre cascine, senza ricorrere per fieni altrove.
LAVORO ORDINATO
        Ma permettete anche, cari agricoltori, che io chiuda questo primo articolo con un suggerimento che sta meglio in bocca al Parroco di quanto lui detto sopra. j Cari uomini, se vogliamo che torni, anche guadagnando meno, la prosperità nelle nostre famiglie, santifichiamo di più la festa. Ricordiamoci: dopo tutto e prima di tutto noi, le nostre campagne, i nostri traffici, abbiamo bisogno della benedizione del Signore. Il lavoro è una cosa buona, ma se esso non è ordinato non serve. Se alla festa si distrugge quanto s'è fatto lungo la settimana, non faremo mai un passo innanzi. E come si distrugge? Si distrugge lavorando senza necessità, facendo diventare la festa giorno del demonio coi ritrovi, colle bettole, coi giuochi che tengono lontano dalla Chiesa, coi divertimenti illeciti, colle compagnie cattive, colle bestemmie, colle ubbriacature, con tutto quello insomma che è contro alla vita cristiana che dovrebbe viversi sempre, ma in modo speciale alla festa. E purtroppo, abbiamo il coraggio di riconoscerlo, amhe nella nostra Parrocchia non ancora tutti santificano come si deve la festa. C'è ancora chi avora, magari solo fino a mezzogiorno, c'è chi giuoca fuori tempo, c'è chi parla male, chi attende la festa per divertimenti e compagnie cattive o pericolose. Mettete insieme, cari agricoltori, tutti i peccati che si commettono a Novello di festa e poi dite: ecco un'altra filossera, un'altra crisi, un'altra siccità; la siccità delle benedizioni di Dio, che qualche volta manda in aria tutti i nostri lavori.
        Perciò: primo rimedio per la soluzione della crisi, un lavoro più intenso e ordinato che cresca la produzione; secondo rimedio, più importante del primo, santificazione delle feste.

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Girovaghi pericolosi

        Ci consta che anche nella nostra Parrocchia son passati dei girovaghi che vendevano per prezzi irrisori la Bibbia ed il Vangelo.
        Avvertiamo che si tratta di un grave pericolo e di una insidia alla buona fede. Quelle Bibbie e quei Vangeli sono protestanti. Basta consultare in prima pagina sotto il titolo la tipografia dove sono stati stampati. Si tratta di edizioni britanniche o forestiere, di società bibliche che sono tutta roba protestante. Il dovere perciò è di non comprare neppure per un soldo, non accettare neppure gratuitamente i loro libri, non sentire !e loro discussioni e chiudere loro la porta in faccia intimando che se ne vadano.
        Se hanno voglia di discutere, mandateli a discutere col Parroco. State sicuri che non verranno.

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Questue

        Così pure capita qualche volta che passano alle case frati o monache a domandare l'elemosina. In linea generale non si deve loro credere, a meno che si conoscano personalmente. A tutti i questuanti domandate se hanno un biglietto od almeno una firma del Parroco. Se no, mandateli a farsela fare. E ciò perche non è la prima volta che furfanti in falsa veste hanno defraudato la buona fede dei nostri campagnuoli portando via somme non indifferenti che, invece d'opere buone, vanno a sussidiare la mala vita.

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Superstizioni

        Sappiamo pure che sono tornate in giro delle preghiere che vengono spedite ad una persona coll'imposizione, sotto pena di disgrazie, di recitarle e di farle avere per posta ad altre nove persone. Si tratta di vera superstizione. Obbligo unico buttare la lettera al fuoco.

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Cronaca Religiosa
Avvisi

        Raccomandiamo: 1. che il Giovedì Santo sia scelto in modo speciale per la Pasqua delle donne e delle figlie.
        2. Che si portino fiori e verdura per il S. Sepolcro.
        3. Che ogni famiglia si faccia un dovere che nessun membro manchi all'adorazione del S. Sepolcro al Giovedì ed al bacio della Croce al Venerdi. E' un'usanza che in nostra Parrocchia lascia un po' a desiderare ma che deve entrare nelle nostre tradizioni religiose. Sapere che in Chiesa è preparato il S. Sepolcro e non farvi una visita dinota che non si pensa ai giorni in cui siamo, ed ai misteri che si celebrano.

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Pasqua delle Scuole

        A differenza degli altri anni abbiamo pensato bene, anche per seguire i suggerimenti delle autorità scolastiche, di dare a questa funzione un carattere più solenne. Perciò allo scopo di poter dare comodità a tutte le Signore Insegnanti di accompagnare i loro alunni in forma ufficiale stabiliamo la Pasqua delle Scuole (Capoluogo e Frazioni) per il mercoledì santo alle ore 8,30. Gli alunni si confesseranno martedì e quei delle frazioni anche al mercoledì mattino, purché arrivino per tempo prima della funzione. Raccomandiamo la cosa alle Egregie Signore Insegnanti, di cui conosciamo tutto lo spirito cristiano e confidiamo nella loro cooperazione, per la riuscita di questa funzione.
        Al Giovedì Santo, in memoria dell'istituzione delia SS. Eucarestia, sarebbe bene ripetessero la Comunione tutti i fanciulli ed in modo speciale il Piccolo Clero, i Fanciulli Cattolici, i Crociatini tutti in divisa.

La Festa di S. Giuseppe

        L'hanno celebrata in modo speciale giovedì 19 Marzo i nostri cari uomini con un intervento numeroso alle prediche del triduo fatto da Rev. Parroco di Barolo Can. Merlo e più numerosi ancora alla Comunione Generale ed alla predica della festa detta dal Prof. Rev. D. Sandrone del Collegio di Barolo, ai quali mandiamo il nostro ringraziamento.
        Diamo volentieri una parola di lode ai nostri bravi uomini che hanno dato un così bello spettacolo che sarà certo esempio alle altre Compagnie. Solo ci duole che qualcuno mancasse ed esprimiamo l'augurio e la speranza che questi disertori dall'esercito cristiano dei nostri uomini vadano sempre diminuendo in modo che si possa presto dire che tutti gli uomini della nostra Parrocchia sono un cuor solo ed un'anima sola.
        A sera fu fatta l'elezione del nuovo Sotto-Priore e risultò eletto all'unanimità il Sig. Tarditi Giuseppe fu Stefano cui mandiamo le nostre congratulazioni. L'amministrazione della Compagnia resta così fatta per l'anno in corso: Priore uscente: Alessandria Sebastiano; Priore entrante: Tarditi Benedetto f. Marco; Sotto-Priore: Tarditi Giuseppe f. Stefano.

Nelle Compagnie Religiose

        Da qualche tempo notiamo qualche inconveniente nelle Compagnie religiose, specie in occasione di processioni o sepolture: diminuzione di vestiti in divisa, abiti qualche volta alquanto indecenti, confusioni e disordini al momento della vestizione e svestizione dei medesimi. Desideriamo vivamente, per il decoro delle sacre funzioni e l'onore delle Compagnie stesse, che detti disordini non avvengano più e siccome la causa consiste per lo più nella mancanza di locali per tenere in ordine detti vestiti e insieme vestirli comodamente, così pensiamo fare un favore alle Compagnie cercando di venire loro in aiuto. Perciò d'ora in avanti i Luigini troveranno posto nella stanza accanto alla Sacrestia del locale nuovo della Casa dei Giovani. Le figlie di Maria avranno il posto loro nella sala del laboratorio dell'Asilo ove saranno portate le loro divise e tenute in ordine in apposita guardaroba sotto la sorveglianza delle Signore Priore e delle Suore. Allo scopo poi di aver una divisa più adatta e meglio confezionata sarebbe bene che ogni figlia avesse il proprio abito col nome, di cui sia interessata ad avere cura.
        Perciò raccomandiamo alle mamme di favorire questa piccola spesa che potrà farsi anche a rate presso la compagnia che provvede la stoffa a mitissimo prezzo. Col tempo speriamo poter fare altrettanto anche nelle altre Compagnie, almeno nel limite del possibile.

Per l'Asilo infantile

        Nuovi Azionisti: Pregliasco Carlo (1 azione); Coniugi Adolfo e Rosina Borio (1 azione). " La Famiglia Tarditi in occasione del funerale di trigesima per la compianta madre Sig.ra Tarditi-Genesio Teresa, che ebbe luogo il giorno 20 Marzo e che fu una nuova imponente dimostrazione della parte che paese e forestieri presero al dolore della stimata Famiglia, oltre alla abbondante distrihuzione di pane ai poveri, volle fare all'Asilo l'offerta generosa di L. 150.
        A nome dei Pio Istituto beneficato ringraziamlo sentitamente la distinta Famiglia segnalando il loro esempio all'imitazione di quanti in luttuose o liete circostanze potrebbero dedicare un pensiero all'infanzia bisognosa.

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Per il Bollettino

N. N. L. 5 Quarone Maria 2 Rag. G. Tarditi (Francia) fr. 50 (lire 37,30)
F.F. B. 2 Stra-Camera Ernestina (Serralunga) 10 Alessandria Catterina 5
Tarditi Battista 10 Fam. Blengino 3 D. Milanesio Michele (Alba) 4
Sorelle Santianò (Pinerolo) 5 Famiglia Camia 3 Zegna-Bozzone Lucia (Torino) 5
Fam. Gatti 3 T. A. 6 Tarditi Guido 10

        Ai generosi sostenitori del nostro modesto e caro foglio i più sentiti ringraziamenti ed il merito del bene che fa il bollettino.

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Il biglietto di Pasqua ed il S. Cuore di Gesù

        Abbiamo già parlato tante volte della " Grande Promessa " del S. Cuore di Gesù. Ne abbiamo fatto argomento per tutto il mese di Gennaio nelle brevi meditazioni del mattino, leggendo il bel libro di questo titolo, libro che si trova in vendita per poco, presso le Suore dell'Asilo e che dovrebbe entrare in tutte le famiglie. Ora viene anche il " Biglietto di Pasqua " a ricordarci questo dovere che è poi invece un nostro interesse. Il " Biglietto di Pasqua " di quest'anno è stampato appositamente per incamminare tutti e specialmente gli uomini alla bella pratica dei nove primi Venerdì del mese. Porta nella prima pagina una bella immagine del Sacro Cuore colla scritta " Ricordo della Comunione Pasquale ". All'interno in due pagine riporta la " Grande Promessa " del Sacro Cuore e brevi, belle preghiere relative, che servono come preparazione e ringraziamento. Infine nell'ultima pagina ha la cosidetta " Tessera del Paradiso "° e cioè nove spazi vuoti in cui ciascuno segnerà la data delle nove. Comunioni fatte per nove primi Venerdì consecutivi e termina con una bella preghiera di ringraziamento.
        È quanto di meglio si poteva pensare per un biglietto di Pasqua ed è, cari parrocchiani, a mio parere, il miglior regalo che possa farvi il Parroco in questa occasione: la tessera pel paradiso. Qualcuno sorriderà e dirà che sarebbe forse meglio un biglietto da mille. Se ne avessi a profusione darei volentieri a chi ne abbisogna anche questo. Però alziamoci un poco dalla materia, cari parrocchiani, e finiamo con un pensiero, sul quale son certo saremo tutti d'accordo. Quanto a me sarei contento che il biglietto di Pasqua di quest'anno colla data delle Comunioni dei nove Venerdì e cioè questa tessera del Paradiso me lo ponessero fra le mani o nella cassa da morto e non un biglietto da mille. Fate così anche voi, carissimi: Fate le nove Comunioni dei primi Venerdì del mese, ponete la data volta per volta sul biglietto, all'ultima recitate la preghiera in fondo, fatevi la firma e nascondete il foglio insieme alle carte più importanti della casa, nella vostra guardaroba, unendovi un biglietto che dica: mettetemelo fra le mani nella cassa. Superstizioni? Io non credo. Del resto lasciamo a tutti la libertà di pensare e di fare come vogliono, persuasi però che sarà maggiore il numero di chi ci pensa sopra, che di chi ci ride.

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Avviso.

        In questo mese un solo bollettino è tornato indietro colla scritta : trasferito, cioè : Chiavazza Concetta, Corso Firenze 55, Torino. Attendiamo di conoscere il nuovo indirizzo onde poter continuare l'invio del bollettino per ora sospeso.


 

da LUCE E FORZA del Maggio 1931

Agli uomini (continuazione)

ARGOMENTO DI ATTUALITA': LA CRISI

        Le poche parole scritte nell'ultimo numero su questo importante argomento hanno interessato assai i nostri uomini. Speriamo anche che siano piaciuti i rimedi di carattere morale che abbiamo suggerito e se vogliamo essere sinceri possiamo dire che cominciano ad essere applicati, almeno da qualcuno. Da un po' di tempo in qua notiamo un certo qual senso di maggior serietà, specie nei nostri uomini. Più frequenza alle funzioni religiose, specie ai Vespri ed alla istruzione parrocchiale, meno sbornie e sopratutto più senso di dignità specie nelle feste famigliari e delle Borgate, come abbiamo avuto occasione di constatare nella recente festa di Panerole. Con questo non vogliamo dire che tutto quanto abbiamo lamentato nell'ultimo numero sia di un tratto scomparso. Purtroppo le abitudini in certi uomini sono così inveterate che occorrerà del tempo e della pazienza per correggerle, se pure saremo ancora in tempo. C'è ancora troppa gente che prende le cose alla leggera e c'è troppa gente che è leggera essa stessa. Vogliamo alludere in modo speciale ad un certo numero di ragazze che paiono perdere un'oncia di giudizio man mano che s'avvicinano alla maturità. Povere disgraziate che non pensano, ma fanno pensare al loro domani!
        Continuando ora, come abbiamo promesso, a sviluppare il nostro argomento sulla crisi, non crediamo di dover insistere oltre a provare che la crisi e cioè il disagio economico esiste e si acuisce.
        Certe cose è meglio non dirle o almeno parlarne il meno possibile. Piuttosto cerchiamo di levare dalla tristezza dei tempi qualche considerazione che ci faccia del bene. Si dice che l'uomo non vive di solo pane. Io dico che se la Provvidenza dispone così, è segno che è bene che qualche volta il pane manchi o almeno scarseggi. Il valore delle cose si sa soltanto quando non si hanno più. Purtroppo: si stima la salute da tanti, ma quando? Quando sono malati, come oggi da tanti si stima il denaro perché non ne hanno più. Ma diciamocelo un po' in un orecchio. Il denaro si è sempre stimato da tutti anche a Novello e fu sempre usato per quei soli fini onesti e santi per il quale il Signore ce l'ha dato? Non parliamo del mondo operaio, del mondo della città, dove si guadagnava a palate, ma si spendeva anche a palate. Se tanti poveri operai avessero ancora oggi i denari che hanno spiccato alla festa in automobili, in gite, in pranzi, in festini, in lusso, in teatri, in disordini ecc., oggi f'orse non dovrebbero ancora ricorrere a certe manovre umilianti per vivere e non avrebbero bisogno di fare la coda per prendere una gavetta di brodo o la pagnotta che il provvido governo dispensa a chi ha fame.
        Ma lasciando da parte queste cose che non ci interessano, domandiamoci un po' cari uomini: A Novello non se ne sono sprecati tanti denari, che, oggi, starebbero bene nello vostre tasche? Ricordiamo un po' qualche episodio. Quante ribobte costose di cui si sarebbe potuto fare di meno con guadagno immenso della borsa e dell'anima. Tipiche quelle dei coscritti. Ed i bambini? Non ne ricordiamo delle mamme che spendevano magari due lire per mattina per riempire di ghiottonerie il cestino del bambino che, più furbo della mamma, non voleva andare all'Asilo se non aveva e cioccolatte e ciliegie e bomboni e zucchero e mille altre golosità.
        Non parliamo poi dei denari sprecati malamente dai fanciulli e dai giovani.
        Non ne avete visti voi (io si), dei mocciosi alti un soldo di toma togliere fuori biglietti da 50 e da 100 per comprare sigarette o pagare una partita perduta o per cercare spiccioli da buttare in aria? E giovani che si recavano in città con biglietti da mille in tasca che qualche volta fondevano in veglioni, in notti di peccato? Basta, cari uomini, non ricordiamo più certe cose, che oggi paiono un sogno. Ci siamo convertiti? Sì, forse, perché non ce n'è più.
        Ma intanto da tutte queste dolorose constatazioni viene o almeno dovrebbe venire fuori un'utile considerazione, buona in tutti i tempi e che purtroppo tanti, nei tempi andati hanno dimenticato: Che il denaro si governa; che Iddio ce lo da per servircene bene; che sovente quando vede che non sappiamo servircene ce lo toglie, ecc.
        La morale di questa chiacchierata alla buona? - Eccola: Essere più uomini e cioè più ragionevoli. Capire che in tante cose abbiamo fatto male e non avviare più su questa strada la nuova generazione.
        Certi principii che furono applicati su vasta scala : bere perché vi è del vino : farla andare perché ci sono soldi : divertirsi perché ne abbiamo la possibilità: coronarsi di rose perche è primavera, ecc. non devono più formare il fondamento dell'educazione dei nostri giovani. Occorre più spirito di sacrificio, più senso di sana economia (non avarizia o grettezza); via ciò che non é necessario e non è bene; un bel taglio all'ambizione; più severità coi fanciulli e coi giovani: svago limitato, onesto e pochi soldi (una volta bastavan quattro soldi alla festa ed io ricordo di essere andato ad una festa da fanciullo con tre soldi e col comando espresso della mamma di portarne ancora a casa); ai bambini pane e minestra e grazie averne; sonno a sufficenza, ma non troppo.
        Sopratutto le ragazze vanno educate allo spirito dell'economia, della serietà, della disciplina, del sacrificio.
        Per tutti in conclusione una vita più modesta, più sobria, più cristiana.

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Gli Anniversari di Maggio

        In questo mese ricordiamo i seguenti defunti nostri :
        Anno 1930: Grimaldi Sebastiano. 18 Maggio: Tarditi Lorenzo fu Giuseppe. 14 Maggio.
        Anno 1929 : Borio Cav. D. Giov. Arcipr. 21 Maggio.
        Anno 192S : Stroppiana Giuseppe, 8 Maggio; Barroero-Ellena Domenica. 24 Maggio.
        Anno 1927 : Cucco-Galvagno Camilla. 5 Maggio: Voersio-Rosso Francesca. 7 Maggio.
        Anno 1926: Pregliasco Domenico, 7 Maggio: Sangiano-Pirra Anna M.. 22 Maggio; Quarone-Tarditi Maddalena. 23 Maggio: Barberis-Tarditi Caterina. 24 Maggio: Viglione-Taricco Brigida. 25 Maggio . Vaira Pietro, 28 Maggio : Abrigo Antonio. 28 Maggio.
        Anno 1925 : nessuno.
        Anno 1924 ; Abrigo-Manzone Catterina, 16 Maggio.
        Anno 1923 : Ravera-Danusso Catterina, 9 Maggio.
        Anno 1922 : Marengo Giacomo, 20 Maggio; Tarditi-Alessandria Agnese, 24 Maggio: Oberto-Pirra Margherita, 24 Maggio.
        Anno 1921; Abrate Lucia, 3 Maggio: Scarzello Giovanni, 7 Maggio; Scarzello Giuseppe, 17 Maggio.

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La Festa di Panerole
MADONNA DEL BUON CONSIGLIO

        Si svolse con molto ordine ed edifìcante pietà il giorno 27 Aprile. A messa prima vi furono numerose Comunioni. Alle ore 10,30 cantò Messa solenne il M. R. Can. Don Merlo Arcip. di Barolo ed eseguì egregiamente la Messa degli Angeli, con accompagnamento d'armonio, un bel affiatato gruppo di ragazze della Borgata. Assai gustata la bella lode nuova " Alla Madonna del Buon Consiglio ". Fece gli onori della festa con vera solennità il Priore Sig. Alessandria Giulio della Ravera. Affollatissima la Cappella dinuovo a sera per la benedizione e per la predica di circostanza detta dal Parroco.
        Nonostante tale indirizzo religioso, anzi appunto per questo la festa piacque anche ai numerosissimi forestieri e noi possiamo dire che l'allegria cristiana non ebbe mai a Panerole una più vivace manifestazione.
        Fu veramente la festa delle famiglie, della Borgata, che non vuole, che non cerca manifestazioni mondane, chiassose, illecite che lasciano sempre del malumore e del malcontento.
        Facciamo le dovute lodi ai bravi Capi-famiglia, alla gioventù, a tutta la borgata ed in modo speciale al Priore, additando volentieri la festa di Panerole a modello delle feste campestri cristiane.
        Non dimentichiamo nella lode le brave cantore che hanno cosi bene sostenuta la loro parte, lasciando il desiderio di riudirle maggiormente istruite e perfezionate nella non facile e divina arte del canto soventi altre volte.
        Entra Priore per l'anno prossimo il Sig. Manzone Giuseppe e fu nominato Sottopriore il Sig. Boggione G.
        A tutti i ringraziamenti e gli auguri, comprese le brave persone che hanno lavorato cosi artisticamente il bellissimo lenzuolo destinato alla Cappella.

PER L'ASILO

        Fam. Gervasone-Stella in occasione del funerale della Sig.a Boglietti Adelaide, L. 25; Sig. Galfrè Maria L. 10 ; Sig. Tarditi-Prioli Giovanni in occasione delle proprie nozze L. Constatiamo con piacere il diffondersi della pia usanza di offerte all'Asilo in occasione di feste o di lutti, e ringraziamo sentitamente quanti ne danno il buon esempio.

PER IL BOLLETTINO

Fam. Cappellari (Lonigo) 5 Salvano Lucia (Torino) 2 Con. Penna (Torino) 10
Carosso Bina (Nichelino) 5 A. A. 4 Fam. Montanaro (Chiarene) 5
Con. Prioli-Tarditi (Torino) 5 Giordano-Avenati (Torino) 15 Rosso A. 5
Tarditi Seb. (Chiarene) 5 Giachello Fr. 5 Abbona Antonio (Brig.) 5
M. Luisa Cometto (Boves) 10 Scarzello Sabino 5 L. Zegna-Bozzone (Torino) 5
Alessandria Giov. (Ravera) 5 Raviola Matteo 5 Raviole Lorenzo (Torino) 5
Marengo-Abbona Angiolina (Bra) 5 Famiglia Boetti (Casello) 5 C. A. M. (Torino) 10
Saccato Teresa 3 Cane-Gallo Adelaide (Baldissero) 3 Conterno Mattia 5
Con. Settime 10 Fam. Abbona (Fracchia) 5

        Ai generosi sostenitori del modesto e caro nostro foglio le più vive espressioni di grazie.

Avviso importante

        II bollettino ha pure il suo conto corrente postale che porta il N. 2-82, intestato al Parroco Graneris D. Bernardo, Arciprete Novello d'Alba. Perciò per i forestieri tornerebbe comodo fare l'offerta portandola alla posta e chiedendo di metterla sul conto corrente Numero 2-S2 a favore del bollettino.

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PER LA S. SINDONE

        Tutti sanno che nel mese di Maggio si organizzano da ogni Parrocchia pellegrinaggi per Torino ove è esposta la S. Sindone (il lenzuolo in cui fu avvolto il corpo morto di Gesù Cristo). Speriamo poter organizzare pure una comitiva da Novello. Chi intende prendervi parte converrà farsi prenotare presso l'Asilo od in Canonica. Per intanto avvertiamo che da Alba si fa un pellegrinaggio il giorno 10 Maggio a cui possono prendere parte tutti. Costa da Alba in treno L. 14,50 e da Bra 11,60 (andata-ritorno). Partenza da Alba circa le 7,30. Ritorno ore 20.

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La Pagina dei Giovani

        Per mancanza di spazio e... di tempo, negli ultimi tre o quattro numeri del bollettino si era lasciato quest'ultima pagina.
Pensavamo che nessuno se ne sarebbe accorto, o almeno nessuno ne avesse fato caso, e invece vi furono subito delle persone, non solo tra giovani, che notarono la cosa e se ne lagnarono col dire : " perché non parlano più dei giovani ? se ne sono forse dimenticati?... "
        Bene. benissimo!. Si vede che il problema della gioventù interessa, che si legge volentieri ciò che si scrive al riguardo, ed eccoci perciò pronti a ripigliare la Pagina dei Giovani a costo anche di lasciare altre cose e... di scrivere di notte !
        Che se invece di una, questo mese sarà anche una e mezza, servirà a riparare la dimenticanza degli ultimi numeri !

Gita a Monforte e Merendina

        Ebbero luogo, la prima fin dal 15 marzo, la seconda il lunedì dopo Pasqua, 16 Aprile. Tanto a Monforte, dove i nostri giovani si recarono sulla macchina del Sig. Podestà. Cav. Anselma per assistere alla bellissima films religiosa " CHRISTUS ", divertente ed istruttiva, come al Podio, dovei essi consumarono quest'anno la loro merendina in perfetta e sana allegria col loro Assistente Ecclesiastico. I Giovani del Circolo furono perfettamente soddisfatti.
        Questo per la cronaca e... per coloro che hanno paura che nel Circolo li teniamo sempre a mani giunte e li vogliamo fare tutti preti e frati!

Esame di Religione

        Esame di Religione nel Circolo '?... ai giovani alti ?.... Sissignori. Anche l'Esame di Religione seppero e vollero dare quest'anno i Giovani del Circolo S. Paolo. Segnale questo che il Circolo non è morto, come ha detto malignamente qualcuno, ma che vive, e che anzi ha fatto anche quest'anno un passo avanti, che speriamo non sia ! l'ultimo.
        Venne per tale Esame da Alba, la sera del 10 Aprile, a nome della Presidenza Federale, il Rev.mo e per noi amat.mo Signor D. Basso, incaricato Diocesano per gli Aspiranti, il quale si dimostrò abbastanza contento e soddisfatto.
        Si presentarono a detto esame 9 Soci Aspiranti, dei 12 attualmente a casa e che avrebbero potuto prendervi parte, e 12 Soci Effettivi, dei 19 di cui si compone oggi il nostro Circolo.
        Potevano essere di più? ! Non lo neghiamo, anzi diciamo anche noi che qualcun altro ancora avrebbe potuto, e con molto minor sforzo di tanti altri, prepararsi e dare tale esame... : con tutto questo però non si può negare che l'aver incominciato a prendere parte alla Gara Diocesana Annuale di Religione non sia per il nostro Circolo un passo avanti.
        Risposero meglio di tutti alle domande che loro furono rivolte, tra gli Aspiranti, i giovanetti: Roggia Emilio, Tarditi Stefano e Montanaro Lorenzo, e tra gli Effettivi i giovani: "Pirra Benedetto, Roggia Enrico, Degiorgis Mario, Tarditi Enrico e Vaira Carlo.
        Ai bravi Giovani, che, sebbene, già assorbiti e stanchi per i lavori di campagna seppero imporsi il non lieve sacrificio di prepararsi alla sera all'esame di Religione (come al venerdì santo seppero fare quello di astenersi dal fumare), le nostre più vive congratulazioni, l'augurio del premio diocesano, colla promessa della certa ricompensa da parte del Signore.
        Oltre i Giovani del Circolo, (lo ricordiamo giacché siamo in argomento), diedero pure l'esame di Religione, come a chiusa del Catechismo di Quaresima, anche i Ragazzi delle Elementari. Vinsero il 1.o premio della gara, che si fece nelle singole classi: in V.o Pirra Teresa di Giovanni, in IV.o Cristino Anna Maria di Giuseppe, in III.o Tarditi Sebastiano di Giuseppe, in ll.o Rosso Antonia di Andrea, in 1.o Giacchino di Giacomo, i quali portarono a casa ciascuno una bellissima statua.
        Anche a questi bravi ragazzi, che seppero rispondere molto bene, una parola di lode.

Chiusura Scuola Serale

        Sebbene le lezioni fossero già cessate da alcuni giorni per causa dei lavori di campagna, tuttavia la Chiusura Solenne della ScuoIa Serale Invernale avveniva solo dopo l'esame di Religione, e cioè domenica 12 aprile. E come il giorno dell'Immacolata, 8 dicembre 1930, tutti i Soci del Circolo si accostavano ai Sacramenti della Confessione e della Comunione per incominciare con Gesù la Scuola Serale, così il giorno della Chiusura tutti non uno eccettuato, sia gli Effettivi come gli Aspiranti, per ringraziare Gesù di quanto avevano imparato al Circolo nelle lunghe serate invernali, e domandare le Sue Benedizioni sui propositi di bene che vi avevano fatti.
        Speriamo che i quattro mesi di scuola, le 36 lezioni di Religione, 19 agli Affettivi e 17 agli Aspiranti, le lezioni di Musica, quelle di cultura varia, i buoni libri della Biblioteca che hanno letto, le famigliari conversazioni col Sacerdote, i savi consigli, gli amorevoli avvertimenti, nonché i sani, onesti ed allegri divertimenti abbiano loro fatto del bene, siano rimasti loro impressi nel ouore e li abbiano a mantenere buoni per tutto il periodo dei lavori in cui non li potremo più avvicinare tanto.
        E voi, o bravi Giovani Cattolici, nelle speranze dei prostri Amatissimi Superiori Ecclesiastici vogliate vedere e gradire i migliori auguri che vi si possano fare.
        N. B. - Vi è qualcuno che ha ancora dei libri della Biblioteca ; si faccia un dovere di restituirli quanto prima.

Offerte per la casa dei Giovani

        Sono diminuite un tantino, ma non sono cessate. Pubblichiamo le ultime con viva riconoscenza : Passone Alessandria Catterina lire 10. Tarditi Battista L. 10; S. S. L. 20; Abbona Antonio Brigadiere L. 5: G. G. L. 15.


 

da LUCE E FORZA del Giugno 1931

IN PARROCCHIA

La Prima Comunione

        E' la seconda funzione della bella mattinata. I bambini fortunati in n. 32 preparati con cura veramente materna dalle brave Maestre e Suore, raggianti e belli come angioli, attendono con impazienza il momento solenne. Il Parroco distribuisce loro la Comunione che essi ricevono con trasporto e serietà che stupisce. Poi ognuno si raccoglie un istante nel suo cuoricino e chissà che sia passato in quel momento tra quelle piccole anime e Gesù Sacramentato.
        Sono sempre cose che fanno una santa invidia.
        [ piccoli pregano ancora per le loro famiglie, le loro Insegnanti, i benefattori ecc. poi passano all'Asilo dove trovano preparata una buona ed eccezionale colazione coi dolci regalati da un loro compagno: il piccolo neo-comunicando Tarditi Givannino del Prof. Alfonso che da Genova volle pensare ai suoi piccoli colleghi, che lo ringraziano sentitamente. La rinnovazione dei voti battesimali e l'ammissione nella Compagnia della Madonna del Carmine pongono fine alla bella e suggestiva funzione.
        Ecco l'elenco dei 32 piccoli fortunati:
Abbona Giacomo di Ant.
Alessandria Sebastiano di Giac.
Allaria Ezio di Gius.
Cogno Giovanni di Nat.
Giacchino Antonino di Giac.
Marengo Vitale di Franc.
Manzone Mario f. Luigi
Pirra Alessandro di Antonio
Roggia Felice di Gius.
Sangiano Massimiliano di Lor.
Scarzello Giuseppe di Carlo
Tarditi Luigi di Franc.
Taricco Luigi di Ant.
Vietto Arcangelo di Giacomo
Audisio Rita di Gius.
Allaria Olga di Matteo
Cogno Letizia di Giac.
Fornasero Rosa di Luigi
Marengo Margherita di Bartol.
Manzone Adriana di Gius.
Marengo Angiolina di Bernardo
Roggia Olga di G. B.
Roggia Teresa di Franc.
Scarzello Catterina di Pietro
Stra Maria di Luigi
Tarditi Catt. di Ambr.
Gallo Maria di Michele
Gallo Irma di Luigi
Marengo Orsola di Franc.
Saccato Teresina di Michele
Tarditi Maria di Giov.
Saccato Luigi di Giov.
        Raccomandiamo alle Mamme di prendersi ora più che mai cura di questi piccoli Angioletti, vero tesoro delle loro case, di accompagnarli sovente alla Comunione, onde la grazia di Dio continui a regnare nei loro cuori e crescano in età ed in sapienza cristiana, consolazione della famiglia, speranza della Chiesa e della Patria.

La Musica

        La parte musicala della bella festa fu sostenuta come sempre egregiamente dalla brava Scuola femminile che eseguì, magistralmente accompagnata all'organo dall'ottimo M.o Ghigo la Messa a due voci, " Te Deum laudamus,, del Perosi, il Vespro, le litanie e il Tantum Ergo, di vari autori.

La Conferenza

        Chiuse a sera la bella giornata una nutrita conferenza di P. Giaccone illustrata da numerose e magnifiche proiezioni a colori sulla Missione salesiana del Rio Negro, ove il bravo Missionario ha già passato sei anni e dove ritornerà nel prossimo Agosto. Possiamo dire che poche volte c'è occorso di sentire e vedere cose così interessanti.
        Al caro missionario ringraziamenti ed auguri.
        Ed ora una parola di chiusa. Noi vorremmo che questa bella giornata tornasse ogni anno con sempre maggior solennità e divozione.
        Qualche cosa a dir vero s'è già fatto, ma molto rimane ancora a fare prima di arrivare al punto a cui sono già giunte altre Parrocchie, per es. Diano e specialmente Montà ove, leggevamo su quel bollettino, i giovani del Circolo furono l'anima della festa preparando di loro iniziativa ed a loro spese l'illuminazione della facciata della Chiesa e l'accademia della sera celebrata sulla pubblica piazza e dove la Comunione fu veramente Generale e come dice il bollettino interminabile ed il triduo frequentatissimo.

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II Corpus Domini

        Quest'anno per la nota proibizione della Processione solenne e per le dolorose notizie che in tal giorno si appresero, la cara festa del Corpus Domini parve assumere un carattere di tristezza. Non fu tuttavia nulla trascurato per rendere a Gesù Cristo in Sacramento l'omaggio dovuto, anzi la giornata diventò sacra alla preghiera in una forma più toccante ed intensa. La Processione si fece in Chiesa e riuscì impressionante: fu limitata al Piccolo Clero, ai Bimbi della Prima Comunione ed a pochi rappresentanti delle quattro compagnie. In compenso per tutta la giornata stette solennemente esposto il SS. Sacramento e la popolazione passò quasi tutta in devoto raccoglimento a domandare la benedizione di Dio sulla nostra Italia travagliata.

La Festa del Carmine

        L'annunziamo fin d'ora perché non siamo sicuri se il bollettino potrà ancora uscire prima. Sarà celebrata con la massima solennità la domenica 19 luglio e siamo certi che il nostro popolo vi prenderà quella parte attiva e devota che sempre caratterizza questa bella festa nostra. Quest'anno ne sono Priori degnissimi gli stimatissimi Signori Coniugi Tarditi Giovanni Batt. e Clara Tarditi-Novo ai quali anticipiamo i migliori auguri.
        Speriamo far precedere la festa da un triduo di predicazione ed avere aiuto sufficiente per le funzioni religiose.
        Raccomandiamo fin d'ora a tutti gli ascritti alla numerosa Compagnia di mettersi in regola cogli annuali e disporre le cose in modo da poter santificare quel giorno.

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La pagina dei Giovani

Giovani Militari

        Nel mese di aprile partirono per la vita militare sette giovani della nostra Parrocchia. Vorremmo avere l'indirizzo di tutti sette, per spedire ad ognuno il nostro bollettino; due soli però ce l'hanno finora fatto avere: Passone Giovanni e Roggia Enrico.
        Lo pubblichiamo, sicuri di fare cosa gradita ai numerosi loro compagni ed amici, che in occasione della i loro partenza, avvenuta rispettivamente lunedì e martedì, 13 e 14 aprile, hanno voluto dare ai medesimi una bellissima prova di stima e di affetto, facendo per loro la S. Comunione alla Domenica, passando con essi tutto quel giorno ed il dì appresso ancora, e non lasciandoli che a Monchiero, quando il treno li tolse ai loro occhi. Attualmente il loro indirizzo è: Soldato Passone Giovanni, 1.o Reggimento Alpini, Battaglione di Mondovì, 10.a Compagnia, Distaccamento di Valdieri. Soldato Roggia Enrico, 2.o Reggimento Alpini, Plotone Comando, Vinadio.
        Non è il caso di raccomandare agli amici loro, rimasti a casa, di ricordarli sovente colle preghiere e cogli scritti: già sappiamo che lo fanno molto volentieri.
        Piuttosto a voi, bravi Giovani, che anche per il servizio militare voleste partire in compagnia di Gesù ricevuto il giorno prima nella S. Comunione, a voi Cari Amici Giovanni ed Enrico, dell'ex nostro Circolo, che tanto vi dimostrate affezionati ai vostri Superiori e Compagni collo scrivere sovente delle bellissime lettere, a voi nonché ai vostri cinque compagni di leva, giungano anche dalle pagine del bollettino i nostri più affettuosi saluti uniti agli auguri più sinceri che abbiate sempre a diportarvi da buoni e valorosi soldati, come a casa foste sempre ottimi e generosi Giovani Cattolici.

Pellegrinaggio alla S. Sindone

        Come premio per i bravi giovani che quest'inverno hanno frequentato la scuola di religione e ne hanno dato l'esame dinanzi alla Presidenza Federale, si è deciso di condurli, pagando loro in parte le spese, in pellegrinaggio alla S. Sindone a Torino.
        La gita ebbe luogo domenica, 17 maggio, giornata dei giovani.
        Partirono da Novello verso le sette sulla macchina di Manzone di Barolo, dopo aver fatto tutti la Santa Comunione a Messa prima ed una piccola refezione in canonica, a Torino si recarono direttamente all'Ausiliatrice, luogo di convegno della gioventù dove data causa la pioggia si fermarono fin verso l'una: non fu però quello tempo perso, che i bravi giovani seppero occuparlo benissimo nel visitare il Santuario di Maria Ausiliatrice, l'Urna del Beato D. Bosco, le Sue camere, tutto il Collegio e l'Oratorio Salesiano e nel far pranzo.
        Verso l'una finalmente, cessata la pioggia uscirono accompagnati sempre dal loro Ass. Eccles. a visitare un po' la bella Torino. Andarono anzitutto, all' Insigne Reliquia di Gesù, alla S. Sindone, scopo principale del pellegrinaggio.
        Visitarono in seguito il Palazzo e l'Armeria Reale, fecero un giro per le vie e piazze principali di Torino, come via Garibaldi, via Roma, piazza Castello e piazza Vittorio, ed eccoli alle quattro e mezza circa anche al Campo Mirafiori di corso Stupinigi per appagare anche questa loro curiosità, e farsi un'idea di quell'ampia area, delle corse dei cavalli, dello sport. Prima delle sei, col tram, erano già di nuovo all'Ausiliatrice, dove consumarono tosto la loro merenda, e poi tutti in chiesa a ricevere la Benedizione di Gesù. Visitarono ancora, prima di partire, la Casa del Beato Cottolengo per oltre un'ora, e poi verso le sette e mezza, salutando di passaggio la Mole Antonelliana, la Gran Madre, il Monte Cappuccini, ecc, via per Moncalieri, Poirino, Montà. Quivi fecero una tappa di due ore per visitare la famiglia del Vice-Curato e consumare una buona cena e verso le undici ancora una volta sulla macchina per Canale, Alba e Novello.
        Vi giungono dopo la mezzanotte stanchi e pieni di sonno, ma senza il minimo incidente di viaggio ed augurandosi tutti un'altra simile gita, dove sempre si impara qualche cosa... E noi speriamo di poterli di nuovo accontentare presto.

Tra i più piccoli
Esame di Religione

        Lo diedero il giorno 7 maggio, alla presenza della Signora Delegata Stra Felicina e del Signor Vicecurato che li interrogava.
        Ecco i voti che riportarono i singoli, tenuto conto anche della frequenza alla Chiesa, della diligenza in iscuola, della condotta a casa:
classe V.a: Tarditi Angelo 10;
classe lV.aAnselma Giuseppe 9, Cogno Giovanni 9, Galliano Oreste 9, Roggia Davide 10, Ravera Giovanni 9;
classe III.a: Alessandria Giacolino 10, Cogno Guglielmo 10, Giacchino Giuseppe 10, Musso Paolo 9, Sangiano Luigi 8, Tarditi Domenico 10 lode, Tarditi Oreste 9;
classe II.a: Audisio Claudio 10, Cogno Giuseppe 10, Dotta Mario 8, Galvagno Battista 10, Perno Giovanni 9, Tarditi Marco 9.

Gara Diocesana

        Per la Gara Diocesana di coltura religiosa.che si fece in Alba il giorno 28 Maggio, tenuto conto di tutto, si decise di presentare quest'anno il giovinetto Tarditi Domenico di Giuseppe (Chiabotto). Lo accompagnarono la Signora Delegata Stra Felicina ed il Signor Vice-Curato, i quali furono perfettamente soddisfatti delle belle e sicure risposte che il bravo e vispo Domenico seppe dare agli esaminatori, che lo interrogarono sul Catechismo, sulla Storia Sacra, sulle note di Organizzazione e sulla Liturgia. Venne infatti, allo scrutinio dei punti, classificato tra i primi tre nella terna tra cui si doveva sorteggiare il premio Roma. Tira egli stesso, come il più piccolo dei tre, ma la sorte assegna questa volta il premio Roma venuto già per due anni consecutivi a Novello, ad un ragazzo della Schiera di Govone. Al nostro piccolino venne tuttavia assegnato dalle Dirigenti Albesi un piccolo premio, che posto insieme al viaggio in Alba ed alla bella, varia ed istruttiva giornata ivi trascorsa non poteva fare a meno di mandarlo a casa allegro e contento.
        Ed io son certo che il piccolo Domenico, appena novenne, non dimenticherà mai il Santuario della Moretta coll'adiacente Oratorio, S. Paolo colla cartiera e le tipografie, il Duomo col ricchissimo Coro, S. Damiano e la Maddalena colla Beata Margherita di Savoia, il Seminario ed il Vescovado, l'Oratorio delle Luigine e quello di S. Secondo, cose tutte che egli potè visitare insieme a tante altre, e che sempre si ricorderà dell'udienza avuta dal nostro Veneratissimo Vescovo, a cui baciò pure l'anello, delle buone mamme di Alba e dei Fratellini delle altre Schiere che gli furono per un giorno compagni ed amici.
         Non è vero, Caro Domenico?

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IL RITORNO del Dott. Dagnino

        Dopo tre anni di permanenza in Africa, nell'inospitale regione del Gim-a (Abissinia) in qualità di medico di quella Missione Cattolica, è tornato tra noi il Dott. Vincenzo Dagnino, accolto festosamente dall'intera popolazione che da tempo lo attendeva, la sera di domenica 17 maggio.
        Un simpatico e cordiale ricevimento in Municipio nel quale dissero brevi parole il Podestà ed il Parroco, ricordò al Dott. Dagnino ed alla Sua degna Consorte come anche lontani, Novello non li avesse mai dimenticati e come oggi tutta la popolazione gioisce nel rivederli sull'antico campo di lavoro. Al caro amico il bollettino, che spera riaverlo a prezioso collaboratore, presenta gli auguri dì lunga permanenza.

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