(sonoro)

da LUCE E FORZA di Ottobre 1931

LE NOSTRE FESTE
II Carmine

        Veramente siamo un po' lontani per parlarne ancora. Ma siccome gli ultimi numeri del bollettino, occupati in altro, hanno taciuto il resoconto di questa festa sempre, cosi ci teniamo a ricordare parecchie cose che crediamo interessanti. Anzitutto siamo grati ai sigg. Priori coniugi Tarditi G. Batt. e Clara per quanto han fatto per la buona riuscita della festa, non risparmiando disturbi e spese, e questi ringraziamenti li facciamo a nome della Chiesa, della Cantoria femminile, del Clero e di tutta la Compagnia del Carmine.
        A Priori nuovi per il 1932 sono stati chiamati i sigg. coniugi Cogno Luigi e Giovanna dei Corini, cui facciamo i più cordiali e sinceri auguri. Con questo abbiamo inteso dare un segno di stima non solo alla brava famiglia Cogno, ma anche a tutta la Borgata dei Corini che dà tanti motivi di vera consolazione.

La prima Messa di D. G. Marengo

        Dopo quanto abbiamo detto sull'ultimo numero e quanto ha pubblicato in merito la "Gazzetta d'Alba" crediamo poterci dispensare da un lungo articolo ohe rievochi le dolci emozioni della bella e solenne giornata. Basti dire che raramente Novello visse una giornata di vita religiosa così intensa, con una partecipazione veramente totale.
        Il Bollettino facendo la cronaca della riuscitissima festa si limita a ricordare poche cose ed in modo speciale quelle non mai abbastanza rilevate. Ricorda:
        1° il | valore spirituale della suggestiva funzione. Possiamo assicurare che l'impressione lasciata da tutto il complesso della festa, dalla Comunione distribuita al mattino a tutte le Messe dal neo sacerdote, alla Messa solenne con l'esecuzione di ottima musica per parte della Cantoria maschile e col breve e sentito discorso del Parroco, dal pranzo servito con signorilità in casa Marengo, seguito dai relativi discorsi, alla simpatica accademia organizzata e quasi improvvisata nell'Asilo, fu profonda in grandi e piccoli. E la fatica sarebbe pagata se il Signore volesse servirsi di questa giornata per scuscitare altre vocazioni tra i nostri buoni ragazzi.
        Una seconda cosa abbiamo con piacere rilevato in questa occasione: la patecipazione veramente generale della nostra gente alla bella giornata. Da Asti e da Porto Maurizio i superiori della Casa dei Giuseppini, cui appartiene il neo sacerdote e che furono rappresentati alla festa dai M. R. D. Nota e D. Masante e dal Fratel Benedetto, ci vollero esprimere tutta la loro ammirazione e soddisfazione e noi per parte nostra ringraziamo la Pia Congregazione dei Giuseppini di Asti per lo spirito veramente sacerdotale e Ia soda coltura con cui sa preparare i suoi preti, spirito e coltura che più volte e specie in questa occasione abbiamo potuto ammirare. Certo è che in detto giorno la benemerita Congiegazione ha fatto un gran passo nell'estimazione del numeroso popolo che ha festeggiato ed ammirato il neo Giuseppino.
        Infine vogliamo dare un cenno dei numerosi regali offerti al neo sacerdote in detta occasione considerandoli, più che nel loro valore, nel significato: M.a C. Tarditi breviario in zigrino e labbro oro (4 volumi) - M.a A. Ida ! Baron Monsabre-introduzione al dogma cattolico (22 volumi) - Monti vangeli (6 volumi) - Sig. Quintina Vìgliecca Tarditi ricca stola ricamata in seta e oro - sig. Carlo Ecclesia di Asti padrino di Cresima penna stilografica in oro - cav. Anselma Pasquale, Podestà, stilografica da tavolo - Suor Maria Scarsi direttrice R. Orfanotrofio fem. di Asti ricca scatola con teca e catenelle argento per SS. Viatico, aspersorio, ritualino - sigg. Luigi e Cristina Tarditi elegante fazzoletto ricamato per l'ordinazione - fam. Pavia lini finissimi e ricamati per calice - P. Francesco Grosso M. C. rituale completo - Arcip- B. Graneris, Berthier, le prétre dans le ministére de la predication (2 volumi).
        Da notare per il loro significato altamente educativo il regalo delle due prime maestre del neo sacerdote. Dopo quanto le medesime hanno dato d'aiuto materiale e morale nel lungo e provato periodo degli studi, questo loro premio dato colla semplicità con cui un giorno nell'umile scoletta davano un bravo ed una carezza per il compito ben fatto e la lezione studiata, assume un valore pedagogico di primo ordine e dice quanto è vasta, nobile e grande, anche fuori scuola, la missione dell'insegnante cristiana. Quante sante vocazioni non si perderebbero se la tenera pianticella, forse trascurata a casa, trovasse nella scuola il suo evangelico coltivatore!
        Al neo sacerdote il Bollettino ripete gli auguri di messe copiosi.

La Festa di S. Grato (7 settem.)

        Quest'anno la festa di S. Grato alla Borgata dei Ciocchini e Loschetti volle assumere un carattere del tutto particolare. I bravi borghigiani fieri dell'onore che viene al loro rione dall'ordinazione sacerdotale di uno dei loro, il M. R. D. Giorgio Marengo di quella frazione, vollero servirsi dell'occasione della festa annuale per dargli una dimostrazione di stima e di affetto. E la festa, semplice e modesta, intonata a schietto carattere rurale, riuscì degna delle tradizioni della borgata, che unica fra le nostre frazioni, annovera fra i suoi borghigiani un sacerdote ed un avvocato.
        Il neo sacerdote cantò nella graziosa Cappella addobbata con gusto la Messa solenne eseguita in gregoriano da un gruppo di ragazze della borgata ed a sera, prima di dare la benedizione disse assai bene le lodi del Santo, prendendo occasione per ringraziare. Dopo Messa il neo-sacerdote fu ricevuto in casa Stra al cui ingresso, pavesato da festoni ed iscrizione, lo salutava, a nome di tutti i borghigiani, un grazioso bambino.
        Il pranzo offerto dai borghigiani al neo-sacerdote fu quanto mai signorile e intonato a lieta concordia.
        Vi presero parte tutti i capi-famiglia della frazione ed al termine, dopo gli auguri presentati in bella forma poetica dallo scolaro Musso Paolo, inneggiarono alla lieta occasione l'Arciprete, l'Avv. Stra, venuto appositamente da Montiglio ed il Sig. Stra Matteo. Rispose commosso il festeggiato. Approviamo e lodiamo la bella iniziativa dei borghigiani di Ciocchini e Loschetti e diamo loro tutto il merito della bella giornata.
        Peccato però che qualche spirito bislacco abbia avuta la disgraziatissima idea di finire a notte la festa di un prete con un ballo improvvisato e peggio che più d'uno e una abbiano seguito l'errore banale che ha gettato una macchia sulla riuscitissima festa. Ciò non ha fatto certo piacere né a S. Grato né al novello sacerdote. Tanto per la franchezza e per il nostro dovere

II Neo Sacerdote ai Novellesi

        Riceviamo e pubblichiamo:
        "Ripartendo per il mio caro Istituto di Imperia, rivolgo il mio pensiero commosso alle giornate del 16 Agosto e del 7 Settembre nelle quali ho sentito tutta la vivezza e la forza del vostro affetto per me. I festeggiamenti ai quali, sotto la guida preziosa ed efficace del mio amatissimo Sig. Arciprete, avete dato vita per onorarmi, sono giunti alle più segrete fibre dell'anima mia e mi hanno profondamente commosso.
        II mio grazie semplice ma sentitissimo valga da queste colonne ad esprimere a tutti la mia gratitudine.
        A tutti, poiché è lungo ricordare i più degni ed i più distinti in questa gara di affetto.
        Ad ogni modo io rendo grazie ai promotori delle mie feste, ed ai miei benefattori ai quali debbo la gioia purissima della mia situazione attuale.
        Il ricordo delle dimostrazioni avute da voi, miei diletti Novellesi, mi sarà presente ovunque e mi darà uno sprone continuo a prodigare le mie energie per Cristo".
        Novello, 21 Settembre 1931
        II vostro dev.mo D. Giorgio Marenco

La Festa dei Luigini

        Ebbe il suo triduo nei giorni 3 4 5 e fu celebrata solenne la domenica 6 Settembre. Fu predicatore efficace il M. R. D. Vigolungo, Arciprete di Vezza d'Alba e recitò il panegirico nel giorno della festa il M. R. P. Franc. Grosso, nostro graditissimo ospite per qualche giorno. I bravi Luigini corrisposero abbastanza e furono numerosi alle funzioni ed in modo speciale alla Comunione. Certo si potrebbe desiderare, almeno da qualcuno, qualchecosa di più o almeno più serietà e più coerenza e carattere in modo da non vedere, come si vede oggi, alcuni di questi giovani che allora hanno celebrata la festa di S. Luigi ed ora sono già passati all'altra sponda, facendosi organizzatori e frequentatori di balli. Come si possono conciliare le due cose?
        A Sottopriore della Compagnia fu eletto con unanimità di voti il giovane Cristino Felice di Francesco al quale presentiamo le nostre congratulazioni. Esprimiamo poi la riconoscenza nostra e della Compagnia al Priore uscente Sig. Musso Giuseppe di Agostino per la diligenza ed assiduità portata nel disimpegno dell'importante ufficio, mentre nutriamo speranza che la Compagnia dei Luigini, rimessa a nuovo con criteri più moderni, troverà, specie per opera dei genitori cui incombe il dovere di favorire lo sviluppo delle compagnie religiose per il bene della loro famiglia, nuove energie e maggiore vitalità.
        Per ora raccomandiamo, specie alle madri, di curare l'iscrizione alla Compagnia di tutti i loro figliuoli.
        Anche la festa esteriore ebbe il suo regolare sviluppo tradizionale con giuochi e gare indette, per comune accordo, dalla locale Sezione del Dopolavoro e riservate ai dopolavoristi ed ai luigini del paese, che si divertirono un mondo.
        Peccato che le assurde pretese di qualche giocatore abbiano impedito il termine della partita finale che si presentava interessante.
        Certo che, dopo avere, con sacrifici ed umiliazioni, cercato di procurare ai nostri giovani qualche ora di onesto divertimento, non ci aspettavamo una paga di questo genere, fatta di critiche ed insinuazioni maligne, che tolgono la voglia di occuparci di tante cose, che pur sarebbero buone se tenute nei loro giusti limiti.
        E non vogliamo finire queste brevi note di cronaca senza 'dare una parrola di lode e di ringraziamento ai bravi filodrammatici di Narzole -per squisita produzione regalataci a sera, riuscitissimo e promettente lavoro del Ch. Isaia.
        La bella serata oltre ad un onesto e nobile sollievo ha giovato assai agli organizzatori della festa, luigini e dopolavoristi, cui ha dato mezzo di sopperire, almeno in parte, alle spese incontrate per le gare.

La Festa delle FIGLIE di MARIA

        Potremmo ripere quanto sopra almeno per ciò che riguarda le funzioni religiose aggiungendo però che le figlie, conforme al loro spirito ed alla loro vocazione a maggior religiosità, hanno saputo fare più onore al loro triduo di preparazione predicato loro in forma di esercizi spirituali dal M. R. Sig. Can. Dalpozzo, Direttore Spirituale del Seminario di Alba, nei giorni 10 11 12 Settembre.
        Anche per loro, specie per le più piccole, le buone Suore dell'Asilo provvidero a rallegrare la festa con giuochi e gare, senza però gli inconvenienti sopra lamentati.
        Anche alle brave figlie nostre raccomandiamo di far tesoro di quanto hanno sentito e proposto nei giorni del santo ritiro. I pericoli anche pei loro non mancano, anzi si sono già verificati e sappiamo che qualcuna ha già tentennato e qualche altra anche già fatto naufragio.
        Sappiano le brave figliuole, mentre pur troppo non mancano gli scandali, tenere alto il loro nome e la loro dignità di figlie di Maria, con una vita intemerata e pura, anche se per questo occorre qualche sacrificio.
        Essere oggi alla Comunione e domani sul ballo o in compagnie equivoche se è deplorevole in un giovane, lo è assai più in una ragazza che si dimostra così senza testa e senza cuore, senza convinzioni e senza carattere, tutt'altro che preparata a quella sublime missione a cui la Provvidenza per mezzo della religione la vuole preparare.
        Sostituì degnamente la Priora Sig. Costamagna Secondina, passata a matrimonio nell'anno del suo priorato, la Sotto-Priora Sigg. Pavia Maria entrata così in carica prima del suo turno. A Lei perciò i ringraziamenti nostri e della Compagnia per quanto ha già fatto in antecedenza e per quanto il suo zelo la porterà a fare al bene della Compagnia. Fu eletta Sotto Priora ad unanimità di voti e con una cordialità insolita la Sig. Daniele Gemma che sarà certo una degna collaboratrice della Priora.
        Avvertiamo che anche per la Compagnia delle Figlie di Maria, come per le altre compagnie abbiamo iscritte tutte le figlie della Parrocchia grandi e piccole, dividendole in 4 categorie: partecipanti, per cui basta la semplice iscrizione e in questa categoria potrebbero e dovrebbero essere anche le bambine di pochi giorni; angioletti, per cui è necessaria la vestizione della medaglia che facciamo nella festa di Maria Ausiliatrice; aspiranti, che sono le figlie che si preparano ad essere effettive Figlie di Maria ; Figlie di Maria, effettive.
        In una di queste quattro categorie dovrebbero essere iscritte tutte le figlie della Parrocchia, procurando di fare onore alla loro Compagnia, onde non avvenga di obbligare a scrivere sul registro che sarà conservato negli archivii ed all'occorrenza fatto vedere come documento di informazione a chi di ragione scritte come queste : non ammessa alla categoria superiore; espulsa per indegnità ; ecc.
        Questo apostolato lo raccomandiamo in modo speciale alle madri che capiscono il loro dovere e la loro responsabilità.

Per la Cappella di S. Giuseppe
Conti dei restauri.

        Come tutti sanno quest'anno abbiamo rimesso all'onore del mondo e riaperta al culto dopo parecchi anni dacché era chiusa la Cappella dedicata al grande Patriarca S. Giuseppe. Diamo qui, come abbiamo promesso, la nota delle entrate e delle uscite per i detti lavori di restauro, dicendo subito che la realtà ha superato le previsioni e nelle une e nelle altre.
        Specie per le spese si credeva in un primo tempo di poter fare con una modesta somma, poi invece si fecero avanti delle vere sorprese. Il tetto fu trovato tutto rovinato, i muri dovettero essere in qualche parte rinforzati, le porte e le finestre da rifarsi.
        Compì il lavoro il bravo capo-mastro sig. Giuseppe Marrone che purtroppo aspetta ancora il pagamento di buona parte del suo lavoro; compì il lavoro di decorazione della statua il dilettante pittore Oreste Tarditi che volle del suo lavoro fare omaggio a S. Giuseppe.
        Ecco intanto per primo l'elenco delle entrate.
        Raccolte dai collettori membri del Comitato sigg. Tarditi Luigi e Ricca Loienzo L. 640,10 così ripartite: Tarditi Luigi L. 50 -Ricca Lorenzo 20 - Sciamengo Giuseppe 10 - Galvagno Giuseppe 50 - Fam. Pressenda 1,40 - Borio Carlo A. 2 - Pregliasco Luigi 1 - Passone Dom. ved. 2 - Barberis Michele 2 - Alessandria Matteo 5 - Tarditi Cristina 1 - Passone Giacomo 2 - Passone Giuseppe 5 - Fam. Tarditi (Fracchia) 40 - Castella Giuseppe 1 - Costamagna Giuseppe 1 - Passone Lorenzo 2 - Grisotto Domenico 2 - Piovano Clara 8 - Audisio Battista 0,50 - Viberti Giacomo 2 - Saccato Giuseppe 3 - Sangiano Lorenzo 50 - Settime Bartolomeo 0,50 - Veglio Francesco 1 - Denegri Giuseppe 10 - Ravinale Battista 2 - Dott. Oreglia 2 - Stella Gervasone Lucia 20 - Tarditi Ernesto 2 - Gazzera Carlo 2 - Rosso Andrea 5 - Bozzone Angelo 2 - M. Tarditi Serafina 10 - Abbio Michele 2 - Cogno Luigi 5 - Vietti Giuseppe 2 - Taricco ved. 2 - Musso Agostino 50 - Costa Giuseppe 4 - Taricco Pasquale 2 - Settimo Ferd. 1 - Alessandria Sebastiano 1,10 - Tarditi Giuseppe 4 - Costa Pietro 5 - Raviola Luigi 5 - Tarditi Giuseppe (Zora) 20 - Tarditi Giuseppe (Podio) 5 - Tarditi Giovanna 25 - Davico Giuseppe 10 - Raviola Matteo 5 - Dott. Balocco 10 - Conterno Mattia 10 - Tarditi Pasquale 5 - Cogno Giuseppe 50 - Tarditi frat. f. Vinc.10 - Abbona Michele 1 - Passone Giuseppe (Merli) 5 - Scotto Michele 6 - Ravera Carlo 20 - Novo frat. 40 -Schellino Michele 2 - S. B. 10 - Bo Costanzo (Narzole) 5 - Totale L. 640,10.
        Raccolte dai collettori Sig. Marrone Giuseppe e Tarditi Giuseppe pure del Comitato L. 388,50 così ripartite: Borio Francesca L. 2 - Costamagna Seb. 2 - Iberti Giuseppe 5 - Strasia Rosa 1 - Sor. Stra 2 - Daniele Deograzia 3 - Tarditi Elia 5 - Ved. Stra 2 - Rostagno Seb. 5 - Barale Guglielmo 2 - Scarzello Antonio 5 - Nino (Narzole) 0,50 - Galliano Pietro 2 - Protto Fr. 2 - Cristino Fr. 0,70 - Tarditi Caterina ved. 1 - Ravera Luigi 1 - Manzone Giuseppe 1 - Pirra Antonio 2 - Pirra Annetta 0,50 - Conterno Giuseppe 0,60 -Marrone Angelo 2 - Veglio Anna 0,20 - Costamagna Luigi 1 - Morando Magg. 1 - Tarditi Angelo 20 - Alessandria Giuseppe 5 - Giacchello Giuseppe 0,60 - Alessandria Giulio 1 - Boffa Valentino 3 - Scarzello Sabino 2 - Cogno Ernesto 1 - Raviola Francesco 10 - Taricco Marco fu Silvio 10 - Tarditi Benedetto 10 - Famigl. Cogno (Gavetta) 10 - Roggia Battista 4 - Dotta Matteo 2 - Iberti Giovanni 5 - Perno Celso 2 - Cogno Luigi (Cor) 5 - Conterno Domenica 1 - Tarditi Albertina 1 - Sardo Giuseppe 10 - Abbio Michele 2 - Taricco Battista 10 - Ciravegna Lucia 1 - Grisotti Angela 1 - Rostagno G. B. 10 - Alessandria Giov. (Podio) 2 - Passone Pietro 2 - Aiessandria Seb. 2 - Taricco Gius. 5 - Parusso Gius. 1 - T. E. 4,S0 - Tarditi Franc. (Podio) 5 - Giaccardi Pietro 1 - Abbona Antonio 5 - Montanaro Gius. 10 - Pirra Giov. 4 - Ravera Giuseppe 5 - Roggia Gius. (Ermigl.) 25 - M. Ghigo Michele 5 -. Tarditi Giuseppe di Sebastiano 5 - Montanaro Gius. fu Seb. 50 - Tarditi Ambrogio fu Gius. 1 - Tarditi Sebastiano 10 - Grimaldi Giacomo 5 - Colonna Fr. 1 - Levi Camillo 3 - Gallo Battista (Berg.) 2 - Costa Edoardo 1 - Borio Antonio 1 - Taricco Franc. 1 - Marrone Domenico 1 - Alessandria Bartolomeo 6 - Stroppiana Nicola 10 - Totale Lire 3S8,5O.
        Raccolte dal Parroco: Arciprete: L. 50 - Sangiano Gioffredo Maria 10 - B. F. 50 - Toschi Angela 10 - B.F. 50 - Alessandria Giuseppe 100 - Grimaldi Antonia ved. Porro 6 - Saccato Teresa 10 - Fam. Pavia (paese) 10 - Tarditi Carlo Lodovico 10 - B. R. 30 - Rostagno Giuseppina ved. Tarditi (Perno) 10 - B.C. 40 - Vietti Pietro 10 - P. P. 5 - Taricco Giov. 6 - B. F. 25 - Alessandria Giusep. (Br. Neri) 50.
        Elemosine varie alla Cappella 66,35.
        Totale L. 499 S5.
Totale generale delle entrate L. 1528,45.

        Ed ecco l'elenco delle uscite :
A Marrone Giuseppe acconto lavori L. 488,55
A Tarditi Giuseppe per 20 listelli L. 40,-
A Tarditi Ernesto, faleg. L. 178,-
A Pregliasco Carlo, fabbro L. 90,-
Per colori, pennelli, e spese varie L. 25,-
Per cera e cassetta elem. L. 34,-
Per 2 saliscendi alla porta L. 14,-
Per la celebrazione della festa L. 30,-
Alla Ditta Masante e Devalle (Dogliani) acconto forniture L. 500,-
Per il saldo alla preced. L. 302,-
Per il saldo al muratore L. 1035,20
Per saldo fornitura legname L. 222,80
____________
Totale passivo L. 2959,50

        RIEPILOGO
Totale passivo L. 2959,50
" attivo " 1528,45
___________
Rimanenza passiva L. 1431,05

        Come si vede restano a tutt'oggi a coprire L. 1431 di debiti incontrati per il restauro della devota Cappella che ne aveva tanto bisogno. Non dubitiamo che anche S. Giuseppe si pagherà i suoi debiti. Le Chiese non hanno mai fatto fallimento.
        A questo scopo i primi Massari della Chiesa che quest'anno sono stati nominati nelle persone dei Signori Tarditi Luigi e Ricca Lorenzo, faranno, dopo la vendemmia, un nuovo giro per raccogliere offerte.
Raccomandiamo fin d'ora di essere generosi verso S. Giuseppe e intanto, poiché sarebbe bene poter pagare subito le note che ancora sono insoddisfatte, se qualcuno potesse dare ad imprestito a S. Giuseppe il denaro necessario farebbe opera buona ed avrebbe assicurato capitale ed interesse.

Avvisi a pagamento
II sottoscritto Geometra F. GALLO rende noto al pubblico che ha aperto un ufficio di geometra-agrimensore in Novello - Piazza Vitt. Eman. N. 4 (Casa Congregazione di Carità), ove riceve tutte le domeniche dalle ore 9 alle 11. Prezzi modici.
F, GALLO - Geometra

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CONTINUAZIONE
Resoconto Catechismo parrocch.

Scuola di Bergera

(Dei due voti il primo è dell'esame, il secondo la media del profitto annuale in scuola).

CLASSE I
         Esame Scuola
Gallo Irma 10 10
Marengo Orsola 9 9
Saccato Luigi 8 8
Saccato Teresa 8 7
Tarditi Maria 10 9

 

CLASSE II
         Esame Scuola
Cabutto Angelo 7 8
Tarditi Attilio 8 7
Vaira Domenica 8 8

 

CLASSE III
         Esame Scuola
Vaira Maria 10 10

 

CLASSE IV
         Esame Scuola
Cabutto Lino 8 -
Gallo Domenico 10 10
Gallo Felice 9 9
Marengo Riccardo 9 8
Tarditi Luciano 10 9
Vaira Giuseppe 9 7
Saccato Giuseppina 10 -

 

Scuola dei Fornaci

Classe I
         Esame Scuola
Alessandria Sebastiano 7 8
Gallizio Ernesto 7 8

Classe II
         Esame Scuola
Gallo Pasquale 7 6
Bertola Mario 6 6
Ellena Catterina 9 8

Classe III
         Esame Scuola
Cappellino Francesco 8 6
Roggia Lidia 8 6

Classe IV
Gallizio Mario
         Esame Scuola
6 6
Roggia Michele 7 8
Prandi Giovanni 8 6
Bertola Maddalena - -

Classe V
         Esame Scuola
Abbona Agostino 7 6
Abbona Giuseppina 9 8
Allario Eugenia 8 8
Cappellino Francesca 9 8

Scuola di Panerole
(L'unico voto è un po' d'esame da noi dato in fine d'anno).
Classe I
         Esame
Manzone Mario 8
Vietto Arcangelo 9
Allaria Clementina 10 lode
Allaria Olga 9

Classe II
         Esame
Allaria Costantino 8
Vietto Pierino 9
Boggione Luigi 7
Allaria Ezio ass.
Iberti Bianca 8

Classe III
         Esame
Manzone Francesco 8
Rinaldi Annetta 8

Classe IV
         Esame
Allaria Ernesto assente
Allaria Rosa assente
Cagnasso Rosa assente
Manzone Carmela 9

        Per queste disgraziatissime scuole di campagna non possiamo avere che una parola di doloroso compianto. Non parliamo del valore civile, di cui non spetta a noi occuparci, per quanto sia facile capire che cosa possa fare una povera maestra a cui si appioppano ben 5 scuole per fare con 5 diversi programmi.
        Occorrerebbe far miracoli e noi ammiriamo queste povere martiri condannate per il pane ad un sì lento e doloroso supplicio. Religiosamente parlando (per quanto la religione sia oggi materia scolastica) abbiamo constatato la disastrosa deficienza della maggior parte di quei poveri bambini.
        Di chi la causa ? Delle Maestre ? No, perché ripetiamo le Maestre non possono far miracoli, per quanto se ne trovino di vere apostole che fanno stupire e non è necessario far nomi. La causa vera è della maggioranza dei genitori che non se ne curano. Se il bambino non sa la lezione della scuola forse si dà ancora importanza e si esige, ma se non sa il Catechismo o se nella scuola non vi si da troppa importanza che importa? Genitori, ve lo ripetiamo per la centesima volta, così non siete a posto in coscienza ed al tribunale di Dio troverete un terribile conto da rendere.
        Le prime maestre dei vostri bambini, o madri, siete voi e non vi deve bastare mandarli a scuola se con questa non siete sicuri abbiano una completa istruzione religiosa. Intanto ripetiamo la solita domanda: Perché, almeno i più grandicelli, non vengono al Catechismo alla domenica ? e attendiamo da voi, madri, la risposta.

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Ai Giovani

        Non mi dilungo questa volta perché lo spazio non me lo permette. Riservando però ad un altro numero del bollettino il programma di lavoro per il prossimo inverno, non posso aspettare fino allora a comunicarvi la bella notizia che in principio del mese di settembre rallegrava il cuore di ogni cattolico italiano: voglio dire l'accordo tra il Governo e la S. Sede a proposito dell'Azione Cattolica. Si, sia lodato Dio! perché mediante tale accordo si è dissipata completamente la nube che da tre mesi si addensava sull'Italia, ed anche il nostro Circolo ha già dinuovo riaperto i sui battenti, e quest'inverno si potrà nuovamente lavorare! Ricordate però, o amatissimi giovani, ciò che vi si disse domenica scorsa nell'adunanza generale: Silenzio Attività e Preghiera!
        ...e guai al socio che per domenica ventura, 27 settembre, mancherà alla Comunione Generale che si è stabilita per singraziare Iddio della glande grazia fatta all'Italia ed al nostro Circolo S. Paolo.
        Questo per voi!... E per i vostri genitori? per gli amici e benefattori della Casa dei Giovani?... Una parola sola, che vuol essere una preghiera: mandate tutti i vostri figli al Circolo... dove non si cerca che di fare un po' di bene... e sostenete colle vostre offerte la Casa dei Giovani, la quale nei tre mesi che fu chiusa non ha certo pagato i suoi debiti... che sono ancora tanti!...
        Ed ecco, a proposito, l'elenco delle ultime offerte non ancora pubblicate sul bollettino: P. P: L. 400; Stra Felicina L. 32. Ai generosi oblatori, amanti dei giovani, il nostro grazie vivo e sincero.

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Asilo, Laboratorio, Scuola di taglio

        L'Asilo è riaperto fin dal principio di Settembre e pare che non tutte le mamme se ne siano accorte perché sono ancor pochi i bambini che lo frequentano, pare impossibile che si stenti tanto a riconoscere i benefici che l'Asilo fa alla nostra infanzia: vitto, assistenza, educazione cristiana, istruzione, visite del medico e tutto ciò per... poche lire al mese.
        Coll'occasione annunziamo che e come apertura dell'anno scolastico ed in omaggio alla festa di Gesù Cristo Re, giornata che deve diventare solenne in tutte le Parrocchie, i bimbi dell'Asilo daranno nella domenica 28 Ottobre dopo i vespri il breve trattenimento che per cause diverse non si potè dare in fine anno.
        Col 15 Ottobre si riaprirà pure il LABORATORIO per le ragazze adulte. Quest'anno anche questa importante opera avrà altri miglioramenti onde renderla sempre più atta alla formazione di brave massaie capaci di dirigere una casa. Sarà perciò aperta una speciale SCUOLA DI TAGLIO in cui la nuova Suora Direttrice del laboratorio è particolarmente provetta. Saranno destinate giornate apposite a questo scopo in ogni settimana e avuto riguardo al bisogno ed alle presenti condizioni economiche di tante famiglie sarà anche ridotta la quota mensile a L. 8.

        


 

da LUCE E FORZA del Novembre 1931

LA NOTA DEL MEDICO
Gli Orecchini

        La perforazione del lobulo dell'orecchio, per appendervi dei pendagli, viene generalmente eseguita senza alcuna regola dell'arte chirurgica, cioè; disinfezione dalla parte, degli strumenti adoperati e delle mani di chi eseguisce il piccolo intervento.
        Ed è per questa ragione che qualche volta si vedono seguire alla perforazione del lobulo dell'orecchio: exemi, infiammazioni, adeniti, ecc. Si può persino temere di aver inoculato alla paziente una malattia contagiosa. Se poi la bambina è un soggetto linfatico ed il lobulo dell'orecchio è molle, friabile, gonfio si rischia di veder la piccola ferita operatoria ulcerarsi, approfondirsi fino a sezionare in due parti il lobulo dell'orecchio sotto il peso, pur ben leggero di un orecchino.
        Lontano dal prevedere questi danni, le madri immaginano che la perforazione del lobulo dell'orecchio, oltre un vantaggio estetico, ne abbia anche uno igienico di prevenire cioè alcuni disturbi di cui soffrono certi bambini: exemi, impetigine, otiti, ecc.
        Purtroppo il medico vede questi disturbi succedere alla perforazione del lobulo dell'orecchio. Questa piccola operazione non ha né valore profilattico, né tanto meno curativo. Tutto ciò che possiamo domandare è che l'intervento sia reso innocuo.
        Per assicurarci di ciò bisognerebbe ottenere da chi è chiamato a praticare questa piccola operazione di seguire le regole enunciate più sopra: disinfezione del lobulo dell'orecchio con alcool iodato, degli strumenti adoperati facendoli bollire e delle mani usando spazzolino acqua e sapone.
        E' buona regola non eseguire questa piccola operazione nelle bambine al disotto dei tre anni.
                                V. D.

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La Pagina dei Giovani

        E' veramente con un senso di dolore e di scoraggiamento che prendo questa volta la penna in mano! Dolore e scoraggiamento causati dalla poca corrispondenza alle nostre sollecitudini da parte di tanti giovani ed anche - spero che la schiettezza non abbia ad offendere alcuno - di tanti genitori, i quali, nonché non aiutare, positivamente si oppongono al bene che si vorrebbe fare ai loro figli; dolore e scoraggiamento che mi avevano persuaso per un istante a lasciare la presente pagina, ma poi ho visto pensando che tutte le opere di Dio passano attraverso a mille difficoltà, che se tanti non si curano del problema dell'educazione della gioventù, ci son però pure quei pochi cui sta a cuore la Pagina dei Giovani, e che a forza di insistere, come la goccia buca la pietra, gutta cavat lapidem, così..... eccomi quindi pronto a scrivere, sia pure per quei pochi!

Adunanze della Presidenza

        Avvicinandosi all'inverno, e quindi alla riapertura della scuola serale, la Presidenza dell'Ass. Giov. Cattolica " S. Paolo" ha tenuto due adunanze per combinare il da farsi nella prossima stagione invernale.
        La 1.a ebbe luogo mercoledì, 28 ottobre, in cui si combinò la circolare da inviarsi ai singoli soci, alla quale purtroppo non tutti posero la firma, e non pochi per opposizione dei genitori.
        La 2.a fu tenuta giovedì, 5 Novembre, ed in essa si trattarono i seguenti, che credo sia bene pubblicare sul Bollettino.

I^ Riapertura della Casa dei Giovani
        Sistemata ormai ogni cosa; scale, finestre, bigliardo, biblioteca, ecc. essa avrà luogo domenica, 8 Novembre. Credo non sia il caso di dire ai soci, pochi per ora, ma decisissimi a far bene, di venire alla Comunione Generale che avrà luogo a messa prima alle ore 6,30, e di prendere parte alla conferenza che subito dopo, non potendosi fare alla sera dopo vespro, avrà luogo nel salone della Casa dei Giovani.

II^ Orario e Programma della Scuola Serale

        La Casa dei Giovani, salvo ulteriori decisioni, sarà aperta per ora solo tre giorni della settimana, e cioè martedì, mercoledi e venerdì. L'orario sarà quello degli anni scorsi: apertura alle ore 19 e chiusura alle ore 22.
        Dalle 19 alle 20 divertimento; dalle 20 alle 21 scuola; dalle 21 alle 22 trattenimenti vari: lettura, traforo, filodrammatica, musica e canto, ecc.
        Al martedì e venerdì ci saranno due lezioni di religione, al mercoledì una lezione di igiene e galateo, tenuta dal nostro bravo Dott. Vincenzo Dagnino.
        Per quanto riguarda ai Soci Aspiranti, essi non potranno venire dopo cena: avranno nondimeno anche loro le due lezioni di religione obbligatorie al lunedì ed al giovedì, dalle ore 4,30 alle 5.30 di sera.
        Spero che tanto gli Effettivi, come gli Aspiranti, si faranno un dovere di non mancare.

III^. Comunione e ritiro mensile

        Sono stati fìssati la prima alla seconda domenica del mese, ed il secondo al giovedì che precederà il 1° Venerdì di ogni mese. Credo che anche a queste lodevolissime pratiche religiose si cercherà da tutti di essere fedeli.

III^ Iscrizione di nuovi Soci

        Per dare comodità a quei bravi giovani che ancora non fanno parte della nostra Ass. Giovanile di iscriversi alla medesima e poter così frequentare la scuola serale, sarà spedita loro nella prossima settimana una Circolare, colla domanda belle fatta: non hanno che da firmarla, e farla firmare dai loro genitori e rinviarla alla Presidenza del!.'Associazione.
        Anche qui però sentiamo il bisogno di dire a tali giovani ed ai loro genitori una calda parola, che vuol essere una preghiera: non resistete più oltre alla grazia di Dio, ascoltate chi non cerca che di farvi del bene, accorrete tutti nel prossimo inverno alla Casa dei Giovani!

Nel Piccolo Clero

        Anche per questa Associazione, di cui ci riserviamo di parlare più a lungo nel prossimo numero del bollettino, si sono stabilite due lezioni di cerimonie liturgiche: una al martedì, dopo la scuola della sera, e l'aitra al giovedì, dopo la messa seconda.
        Cercate, o cari genitori, che avete la fortuna di avere i vostri bambini iscritti alla medesima, di far in maniera che non vi abbiano mai a mancare: le belle funzioni fanno piacere non solo a chi si occupa di loro ed a voi, ma a tutto il paese.

I Nostri Studenti

        Nei primi giorni dello scorso mese di ottobre sono ripartiti per gli studi: Abbona Marziano ed Alessandria Pietro, che fanno la 2.a Ginnasio nel Seminario Vescovile di Alba, Roggia Ernesto, che fa la 3.a Istituto nel Collegio di Barolo; Uccio Viglino, cha fa la 2.a Ginnasio nel Collegio: " Casa e Famiglia " di Don Maiolo in Alba, Ad essi se ne sono aggiunti tre nuovi : Gallo Domenico e Gallo Felice di Rergera, e Tarditi Angelo di Elia. Il primo di Vergne è pure al Seminario di Alba, il secondo dai Somaschi a Cherasco, ed il terzo con Uccio Viglino in Alba.
        A tutti i migliori auguri del Bollettino per un buon anno scolastico.

Per la Casa dei Giovani

        In questo mese nessuna offerta! Ci raccomandiamo però alla generosità delle brave persone, perché rimangono ancora da coprire gravissimi debiti.

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Onoranze al Podestà.

        Domenica 8 Novembre, in forma privata ma che però superò le previsioni di tutti si svolsero le onoranze improvvisate, dalla popolazione al nostro ottimo Podestà sig. Anselma che in occasione delle sue nozze d'argento fu decorato dalla S Sede dell'alta onorificenza "Croce Pro Ecclesia et Pontifice". Malgrado non siano stati diramati inviti, popolazione e forestieri presero parte numerosissimi alla simpatica festa che ebbe tre momenti solenni : 1° la Messa grande durante la quale il bravo M.tro Ghigo accompagnò all'organo un riuscitissimo concerto vocale da lui preparato eseguito da tre delle nostre migliori cantorine, ed il celebrante prendendo lo spunto dalla parabola del seminatore additò agli uomini il festeggiato come seminatore di buoni esempi, civili e religiosi; 2° il pranzo servito con signorilità ed abbondanza dal sig. Manzone a cui intervennero oltre 60 commensali, tra cui parecchie notabilità di Monchiero, di Monforte e paesi vicini. Notato l'avv. cav. Giordano, l'on. Stella cugino del festeggiato, oltre tutte le autorità e notabilità di Novello e numerosi amici. Lesse le numerose adesioni l'arciprete e dissero belle parole il rev. D. Grosso prevosto di Mohchiero e l'on. Stella cui rispose commosso il festeggiato; 3° l'accademia nell'Asilo dopo Vespri che si può chiamare il centro della riuscitissima giornata. L'Arciprete a nome della popolazione presentava ed appendeva al petto del neo-cavaliere fra la generale commozione e gli applausi della numerosissima folla tra cui notate le autorità di Barolo la croce "Pro Ecclesia et Pontifice" leggendo e consegnando il relativo diploma di cui spiegò il significato. Seguì un indirizzo del Segretario Politico sig. Taricco Pasquale dopo il quale in una vera gara di canti e di recite i bambini delle scuole e dell'asilo si alternarono per un magnifico saggio di voti e di auguri. Ralleggrava la bellissima serata l'orchestrina locale e chiuse la simpatica riunione ringraziando per i coniugi Anselma, profondamente commossi e sepolti sotto una valanga di fiori, il cugino on. Stella. Il bollettino unisce a tutte le altre la sua povera voce e con profondo senso di vera compiacenza grida, con tutti : Viva il neo cavaliere del Papa; Viva il Papa del neo-cavaliere.

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In Parrocchia

ORARIO DELLE FUNZIONI DEL MESE

Festive:
Messa I ore 6,30 - Messa II ore 8.30 - Messa III ore 11 - Catechismo ore 10 - Vespro ore 15.

Feriali:
Messa I ore 6,30 - Messa II ore 7,30 - Rosario ore 18,30.

IL MESE DEI MORTI

        Lo abbiamo cominciato colle SS. Quarantore o meglio col triduo Eucaristico (legato sig. Tarditi Ambrogio dei Chiarene) predicato con tanta unzione ed efficacia dal bravo P. Francesco Fabri dei PP. Sacramentini di Torino. Numerosissime le Comunioni anche degli uomini e devotissime le tre ore di adorazione a suffragio dei nostri morti fatte nelle tre sere delle Quarantore a notte. Il mese dedicato alla memoria ed al suffragio dei nostri cari continua con funzioni speciali ogni mattina e noi vorremo vedere finalmente le nostre buone popolazioni dare anche in questo esempio di fede e di carità cristiana verso coloro che attendono i nostri suffragi, come Io danno le popolazioni della Lombardia e della Liguria dove il culto dei morti è tale da non reggere al paragone colle nostre freddezze. Eppure anche noi abbiamo voluto bene ai nostri morti e non vorremmo ci dicessero che li abbiamo dimenticati.

AL CAMPOSANTO

        Anche questo doveroso annuale pellegrinaggio alla casa del nostri morti ha assunto quest'anno un'importanza eccezionale per numero e devozione. Disse brevi parole l'Arciprete che lesse fra la commozione generale, il nome dei defunti venuti nell'anno ad abitare il Cimitero. Espresse la sua compiacenza nel vedere come il nostro bel camposanto va arricchendosi di artistici monumenti che fanno onore a! sentimento estetico della nostra gente; disse però che sarebbe uno stridente contrasto ed una crudele ironia se crescendo i fiori, i marmi, le corone, diminuissero i suffragi, unica cosa gradita e giovevole ai nostri morti.

NELL'ASILO - LABORATORIO-INVERNALE

        Abbiamo già accennato nell'ultimo numero alla scuola di lavoro femminile che si intende fare per il prossimo inverno nel nostro asilo a vantaggio della nostra gioventù femminile. Diamo ora più dettagliati particolari sulla lodevole istituzione a cui dovrebbero essere ascritte tutte le nostre ragazze che intendono prepararsi seriamente alla vita.
        Il laboratorio che già ha aperto i suoi battenti, comprende lezioni di cucito, di ricamo, di taglio, oltre a lezioni di religione e di buon reggimento della casa.
        Ecco l'orano distinto:
Ingresso ore 6 di tutti i giorni della settimana, eccetto i festivi.
Dalle 8 alle 10 lezione e lavoro.
Dalle 10 alle 10.30 sollievo.
Dalle 10,30 alle 11 lettura (lavorando) o lezione di religione.
Dalle 11 alle 12, lavoro, visita breve al SS. Sacramento, libertà per il pranzo.
Dalle 13,30 alle 16 lezione e lavoro.
Dalle 16 alle 16,30 lezione di galateo o di cucina.
        Le lezioni di taglio sono fissate al giovedì e sono facoltative con un minimo aumento sulla retta mensile che é di L. 8 da pagarsi in quindicine anticipate.
        Vogliamo sperare che come in altri paesi anche a Novello si sappia apprezzare tutta l'importanza di questa istituzione destinata a fare del gran bene fra la nostra gioventù femminile. Oggi, colle esigenze della vita e colla crisi che minaccia, non è più possibile: allevare una ragazza coi criteri di una volta. Occorre siano formate nel vero senso della parola e non basta neppure che sappiano dare quattro punti. Una scorsa al programma ed all'orario sovraesposto basterà a convincere le mamme della convenienza e del dovere di appoggiare la lodevole istituzione delle nostre suore, mandando al laboratorio dell'asilo le loro figliuole che hanno compiuto le scuole elementari. Le porranno così in grado di fare un corredo di cognizioni religiose, domestiche e sociali che non trovano certamente in altri lavoratori, oltre ad una seria preparazione professionale. Vedano le mamme se conviene loro tenersi le figliuole a casa ove nulla imparano o non piuttosto, con lievissima spesa, che può essere facilmente compensata dai lavori che fanno per loro conto, dare ad esse un'educazione ed istruzione che sarà il più bel corredo per quando il Signore le chiamerà a formare una nuova famiglia. Ai nostri giorni una donna che in casa sappia farsi un po' di tutto, compresa una buona ed economica cucina, é la fortuna d'una famiglia. Per alleviare la spesa, le suore sono disposte a prendere anche roba in natura come uova, farina, frutta ecc.

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PER IL BOLLETTINO

(Maggio-Novembre)

        M. Tarditi Serafina 10, Girodo Giuseppe (Torino) 10, Tarditi Catterina 5, Fam. Ravera (Savona) 5, Passone Michele (Merli) 5, Camia Rosa 5, Rev. D. Manzone (Carignano) 5, Protto Angelo 10, Pressenda Giuseppe (Torino) 3, Fam. Mellè-Giordano (Torino) 10, Salvano Lucia (Torino) 3, Giacosa Lucia (Bra) 5, Cuniberti Emilio (Murazzano) 5, Ornato Bartolomeo (Tagliata) 5. Raimondo T. 10, Con. Bosco (Lanzo) 6, Fam. Camia (Dogliani) 5, Roggia Giov. (Bivio) 4, Abbio Modesta (Torino) 5, M. Daniele Maria (Farigliano) 5, Prof. Tarditi Alfonso 5, Fam. Imberti Giov. 10, Fam. Bergamino 2, Dott. G. P. 25, Fam. Sturpino 5, Fam. Massaia 5, S. M. 2, Marenco Abbona Angela 30, Bergamino Michele 5, Piovano Celso 5, Marengo G. B. 5, Canavosio Ermenegilda 5, Ravera Giuseppina 5, Rossotto Isabella (Savona) 5.
        Un piccolo commento, insieme al ringraziamento più vivo ai generosi oblatori per la vita del nostro foglio per cui domandiamo nulla per noi, ma solo i mezzi per farlo vivere. Sono circa 250 lire (comprese alcune offerte forse dimenticate) per 6 mesi e cioè meno di 50 lire al mese di offerte mentre il bollettino per sola stampa e posta ci costa circa L. 150 al mese Se anche quest'opera andrà giù per mancanza di aiuto, non ne avremo tutti un po' di responsabilità? Se ogni tamiglia desse in media almeno due lire per le 800 copie che si distribuiscono! Ma quanti sono che non si sono fatti vivi mai!

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ANNIVERSARI di OTTOBRE

        Nello scorso mese abbiamo ricordato i seguenti defunti di cui corre l'anniversario della morte.
Anno 1929: Ascheri Bozzone Teresa (23 Ottobre).
Anno 1928: Borio Lodovico (12 ott.); Iberti Maria (23 Ottobre); Abbona Onorato (25 Ottobre).
Anno 1927: Tarditi Luigi fu S. (17 Ott.).
Anno 1925: Gallo - Ravera Catterina (13 Ott.); Costamagna Seb. (30 Ott.); Stra - Ravera Elvira (31 Ottobre).
Anno 1924: Tarditi Giovanni (2 Ottobre); Blengino Giuseppe (10 Ott.); Tarditi Scarzello Agnese (20 Ottobre); Graziano - Rostagno Antonia (29 Ottobre).

        


 

da LUCE E FORZA del Dicembre 1931

In Parrocchia
Il Mese di Novermbre

        Non lo ricordiamo più, ora che è passato, per dire a chi non l'ha fatto che è il mese dedicato ai nostri morti. Vogliamo invece dire una parola di lode e di incoraggiamento a quanti (e non furono pochi anche di uomini) hanno seguite e frequentate le pie pratiche solite a farsi tutte le mattine in Chiesa a suffragio dei nostri cari morti.
        Noi vorremo che non solo il mese di Novembre, ma tutto l'inverno diventasse una buona occasione per farci del bene, per pregare un po' di più ; per frequentare la Chiesa ove insieme al resto possiamo farci un corredo di cognizioni religiose ascoltando attentamente e meditando ciò che si legge e si dice ogni mattina nei brevi minuti dedicati a questa pia pratica. Abbiamo visto infatti con quanta attenzione era seguita la lettura ed il commento fatto nel mese di Novembre del bellissimo libro del P. "II Purgatorio". Sono istruzioni che raramente si sentono e che mentre ci allargano le idee ci fanno del ! bene.
        Nel mese di Dicembre continueremo la pia pratica della lettura di un altro libro di valore per lasciare poi il posto nel mese di Gennaio all'esercizio quotidiano in onore del S. Cuore di Cesù.
        Siamo anzi lieti di annunziare fin d'ora che il mese del S. Cuore finirà quest'anno con otto giorni di Esercizi Spirituali predicati da due ottimi e valenti predicatori di cui uno vero specialista per le conferenze agli uomini. Raccomandiamo la cosa fin d'ora alle preghiere delle anime buone ed in modo speciale alle Zelatrici del S. Cuore ed agli ascritti ali'Apostolato della Preghiera.

La Festa di S. Lucia.

        Insistiamo a chiamarla FESTA perché per noi è e deve rimanere tale. Purtroppo deploriamo subito che Novello, unico tra i paesi dei dintorni, voglia ostinarsi a chiamare fiera il giorno di S. Lucia, provocando i soliti incovenienti che da qualche anno, dopo giustissimo divieto dei Vescovi, vanno verificandosi or qua or là.         E' fiera, (dice qualcuno, che non ha scrupoli di moralità e che non sa che il male è sempre vietato se non dalla legge civile dalla coscienza) e perciò niente vieta di celebrarla come nei paesi vicini dove oggi, a differenza di una volta, l'occasione è sfruttata per un nuovo genere di affari.
        Per altra parte non si può dar torto a quelli che il giorno di S. Lucia lo chiamano festa, perché le fiere non hanno bisogno di essere intestate ad un santo e perché l'esperienza dimostra abbastanza come a Novello in tal giorno non è la fiera che ha importanza ma la festa, come non si può dar torto all'Autorità Ecclesiastica che vieta la festa se in tal giorno nel circuito della Parrocchia vi sono balli pubblici. Che volete farci se il decreto c'è e si vuol rispettato ? Perciò ecco il problema che qualcuno s'è già prospettato nei riguardi di S. Lucia.
        Quest'anno la festa di S. Lucia capita in domenica e la fiera il giorno dopo. Come faremo? Ecco subito la risposta : Dato che è assolutamente necessario (per motivi facilmente ovvi) tenere distinte le due cose e chiamare festa di S. Lucia il giorno 13, noi quest'anno ne celebreremo la festa in tal giorno e cioè la domenica. Naturalmente, dovendosi provvedere alle funzioni in Parrocchia, alla Cappella di S. Lucia si potrà far poco.
        Ecco perciò il programma:
Domenica 13: Le Messe tutte in Parrocchia; la Messa grande sarà cantata in musica in onore di S. Lucia, con accompagnamento d'organo.
A sera alle ore 15: Vespro, Panegirico e Benedizione alla Cappella di S. Lucia.
A notte e cioè alle 18: Rosario e Benedizione in Parrocchia.
Al lunedì alla Cappella di S.Lucia una sola Messa alle ore 8 per consumare, secondo il solito degli altri anni. A sera nulla.
        E' inteso che se vi saranno divertimenti proibiti e nei giorni in cui vi saranno, non si farà nulla né in parrocchia né alla Cappella.

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Anniversari di Dicembre

        Nel mese di Dicembre ricorre l'anniversario dei seguenti defunti che ricorderemo nelle nostre preghiere:
Anno 1930 - Alessandria Sebastiano (Pezzole) 7 Dicembre.
Anno 1929 - Garanello Lorenzo (Piano) 29 Dicembre.
Anno 1928 Marrone Vincenzo (paese) 6 Dicembre.
Anno 1927 Sardo Bartolomeo (Sardo) 27 Dicembre.
Anno 1925 Stra Maria (Loschetto) 21 Dicembre; Costamagna Angela (Fornaci) 17 Dicembre.
Anno 1922 Tarditi-Marengo Margherita (Bricco-Croce) 12 Dicembre; Scarzello Sebastiano (paese) 17 Dicembre.

        Ricordino i parenti che, desiderando di far celebrare per i loro cari la S. Messa, é meglio scegliere il giorno anniversario perché più facilmente si può celebrare e perché esiste una Messa speciale per detta circostanza che si chiama apunto: Messa anniversaria.

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PER IL BOLLETTINO - NOVEMBRE

        Pirra Giovanni 5, Capra Catterina (Pezzole) 5, Tarditi Filippo 2, Fam. Marenco (Pilone) 10, Sorelle Pascale (Bene) 10, N. N. (Narzole) 5, Gallo Geom. Franc. (La Morra) 10. Totale L. 47 (contro oltre L. 100 di spesa).

Per la Casa dei Giovani

        Speriamo ormai di aver finiti i lavori e le spese per la casa dei giovani. Non diciamo che sia completa che tante cose mancano ancora se la paragoniamo ad altre case del genere di altre parrocchie. Ciò che impressiona ed addolora è piuttosto il poco interessamento che essa desta.
        Se in altri paesi anche più grandi del nostro si avesse per la gioventù un localino bello, pulito, comodo come il nostro... chissà quanta festa. Noi l'abbiamo... e pochi se ne curano. Sappiamo però che anche qui, come in tutte le opere buone, c'è l'inimicus homo che semina la zizzania. Che Dio gli abbia misericordia !
        Intanto anche perché questa opera buona sia ricordata alla Provvidenza ecco lo stato delle cose a tutt'oggi. Spese L. 16835. Offerte L. 2927, comprese le ultime oblazioni che qui elenchiamo: P, P. in occasione di sue nozze L. 400, Giordano Santonè Giuseppina Ved. L. 100, Piovano Clara L. 10, A. M. 10.
        Siamo certi che anche quest'opera riuscirà a poco a poco a consolidarsi a vantaggio della nostra gioventù cui raccomandiamo di prendersela più a cuore.

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NELLA CHIESA PARROCCHIALE

        Riservandoci di dare altra volta (e possibilmente nel numero seguente) il resoconto specificato dell'annata, crediamo bene dare un piccolo elenco dei benefattori della nostra Chiesa e dello stato delle sue finanze. Purtroppo anche questi elenchi vanno sottigliandosi e mentre anni fa tutti i mesi avevamo lunghe liste di offerenti da pubblicare, oggi conteniamo in breve spazio le offerte da Marzo in qua. Anche questo è doloroso mentre tutti sanno che la Chiesa ha ancora assai debiti da pagare ed altre spese urgono da fare. Ecco intanto ad edificazione ed esempio di chi potesse averne bisogno le ultime offerte: Maggio: N. N.- (in occasione nozze) 400; P. P. a mano Sig. S. T. 400; Giugno: Taricco Marco 15; Famiglia Principiano 12; Fam. Rinaldi (Corini) 1,50; Luglio: Con. Gio. Batt. e Clara Tarditi (Priori Carmine) 500; Fam. M. G. 10; Calzia-Costa Anna 10; Fam. Alessandria (Fasana) 30, Strasia Rosa 30; G. L. 10; M.T. S. 20; Settembre: Protto Angelo 30; Tarditi Giuseppe fu Gaspare 20; S. A. L. G. 250; Tarditi Pasquale 40; Ottobre: Tarditi Gius. f, St. 15; Stra-Olivero Teresa 10; Tarditi Prof. Alfonso 50; Novembre: T. G. 100; P. D. 30; Pirra Giovanni 10; Fam. A. O. 50; Fam. Alessandria 20; Tarditi Lodovico 25; Con. Cav. Pasquale e Madide Anselma (in occasione nozze d'Argento) 100; Fam. Alessandria Bart. (Fasana) 25; Paruzzo Tomaso 100; Foglio Luigi 100.
        I debiti vecchi della Chiesa salgono ancora, come abbiamo già detto, a L. 7000. Quest'anno abbiamo fatto il possibile per non farne di nuovi per quanto le entrate siano appena sufficienti per pagare le spese ordinarie di manutenzione.
        Anche la Chiesa purtroppo risente della tristezza dei tempi e come si vede le offerte diminuiscono spaventosamente.
        Non si pretende tanto! Se ogni famiglia desse in media L. 10 all'anno come offerta straordinaria si potrebbe andare avanti benissimo e fare tante cose.
        E pensare che a Novello si sprecano ancora tanti denari in fumo, in vino, in profumeria, in dolciumil

L'Ospedale

        Si dice che le idee, come le piante, dopo averle seminate occorre coltivarle. E noi vediamo di coltivare questa che da tempo è stata seminata anche se la nascita sarà difficile e lontana ancora. Non averla lasciata morire sarà già una cosa, un fondamento su cui altri con miglior fortuna potrà edificare.
        Certo a quanto pare l'idea non'è ancor matura e trova ancor troppe diffidenze e contrarietà.
        Per altra parte mai come oggi si è sentita la convenienza e quasi la necessità di un locale dove i nostri poveri che nulla hanno, né persone né cose, trovino un po' di carità. A questo scopo abbiamo pensato di iniziare comunque la beneficienza, mettendo a disposizione di qualche povero nostro sprovvisto per il prossimo inverno di tetto la vecchia casa del Beneficio Parrocchiale. Se perciò qualcuno si troverà in condizioni da averne bisogno non ha che a parlarne col Parroco. La Provvidenza poi anche a mezzo degli stessi poveri provvederà quanto sarà necessario nella stessa maniera con cui non manca di provvedere loro oggi. Se non altro non avranno più il fastidio dell'alloggio. Chissà che in seguito, come da cosa nasce cosa, non si possa, coll'aiuto dei buoni, fare di più.

Nell' ASILO.

        Seguiamo da un po' di tempo il lavoro silenzioso ma efficace che a beneficio del nostro Asilo va svolgendo il benemerito Comitato delle Patronesse sotto la modesta ma abiledirezione della sig. Stra Felicina. Le brave signore, che appartengono a tutte le classi sociali, dal paese alla campagna, in mirabile fusione di sentimenti di carità cristiana, si sono divisi i mesi dell'anno per la loro visita profìcua all'asilo e tutti i mesi econdo il turno eccoti affluire all'Asilo, paste, riso, legumi ecc., secondo il bisogno, il tutto condito da un sorriso, da una carezza ed un dolce ai vispi frugolini e, come dice il poeta:

con quel tacer pudico
che accetto il don ti fa.

        Additiamo volentieri quest'opera di carità all'ammirazione ed all'esempio della popolazione che è sempre orgogliosa del suo Asilo e che ama vederlo vivere e prosperare.
        Alle brave e buone sigg. Patronesse diciamo tutta la soddisfazione dell'Amministrazione che si vede cosi non poco sollevata nel duro compito di provvedere, in tempi tanto difficili al fabbisogno per la cara istituzione.
        L'Asilo è appena sulla via della sua ristorazione. E' vero che qualcosa s'è fatto, ma il lavoro s'è troppo presto fermato per il sopravvenire dei tempi tristi che corrono e troppe cose attendono ancora il loro compimento. La sala del laboratorio dovrebbe essere continuata con due altre simili per le quali è necessario alzare il pavimento di oltre mezzo metro, ampliando così i vani del piano terreno adibiti finora a legnaia e magazzeno. Occorre poi ripassare e rifare in parte il tetto, ormai vecchio e pericolante e pensare a molte altre riparazioni urgenti e molte altre spese indispensabili.

Nelle nostre Scuole di Canto.

        L'inverno dovrebbe essere il tempo per rimettere in ordine queste due istituzioni e per preparare materiale nuovo per le varie occasioni. Purtroppo quest'anno abbiamo ancora potuto far poco, specie per la scuola maschile che avrebbe bisogno oltreché di un frequente esercizio anche di elementi nuovi, ridotta com'è ai minimi termini per la partenza e il ritiro di parecchi validi cantori. I pochi rimanenti paiono però pieni di buona volontà come hanno sempre dimostrato e come hanno riaffermato domenica scorsa in occasione della festa di S. Cecilia in cui radunatisi per loro iniziativa a fraterno banchetto hanno ricordato le tradizioni della scuola e ripetuto il loro proposito a decoro delle sacre funzioni ed onore del paese. Prendiamo atto volentieri di queste ottime disposizioni e per parte nostra, per quanto il tempo ce lo permette, accettiamo di buon grado la fatica che questo insegnamento impone, corrisposti dalla buona bolontà ed anche dalla buona condotta dei nostri giovani.
       Certo che ci resta ancora a fare del grande cammino.
       Nella cantoria femminile le cose paiono essersi messe alquanto meglio. Il numero delle canterine s'è accresciuto coll'entrata di elementi nuovi e giovani, fanciulle anch'esse di piena volontà e dotate di capacità al non facile compito. A loro insieme alle loro compagne anziane, ormai ben preparate per un proficuo progresso nell'arte divina del canto, facciamo i migliori auguri. Diciamo però subito schiettamente che noi, negli elementi che accettiamo nelle scuole di canto, ed in modo particolarissimo, nella femminile, più che alla voce ed all'abilità cerchiamo ed esigiamo la serietà della vita e l'esemplarità dei costumi. Sappiamo che ci sono in paese tante belle voci, che non andremo mai a cercare perché non accompagnate dalle qualità indispensabili. Per questo facciamo ai cantori e specie alle cantore la calda raccomandazione di non farsi mai dire appresso: Vedi? Sai?... eppure è della scuola di canto! Sono poche parole, ma vogliono dir tutto, e voi mi capite.

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