(sonoro)

da LUCE E FORZA di Gennaio 1932

LA NOTA DEL MEDICO
IL TABACCO

        E' il tabacco una sostanza così comune oggigiorno, e son tanti i fumatori di tabacco, i quali tutti, più o meno, hanno dovuto nel tempo del loro noviziato al fumo, provare la sua azione tossica, che si può fare a meno di descriverla.
        All'analisi il tabacco contiene, oltre ad altre sostanze, la nicotina, sostanza liquida oleosa, quella stessa che trovasi nel deposito che ha la pipa.
        Questa nicotina è un potentissimo veleno che agisce con una rapidità straordinaria: basta una goccia sola depositata sull'occhio di un coniglio per determinarvi prontamente fenomeni d'intossicazione e la morte dell'animale in poco tempo!
        Con tutto questo non si vuol spaventare i fumatori. Nel tabacco conciato vi è una dose piccolissima di nicotina, perché quando il tabacco vien conciato a dovere perde molte delle sue sostanze velenose, che trovansi in abbondanza nella foglia fresca. Ma è poi così innocuo il tabacco come il fumo ce lo farebbe supporre? Abituandovisi la sua azione tossica vien sempre più mite, più fugace e più tollerabile; smette completamente di provocare fenomeni di intossicazione acuta, perché l'organismo vi si abitua con una facilità sorprendente. Gli individui però che ne abusano molto o con la masticazione od anche col fumo, un be! giorno, senza aspettarselo, sono assaliti da tutti i terribili fenomeni di un'intossicazione per nicotina. Vi sono pertanto esempi di individui morti per fumare, come avvenne di due fratelli, ch'ebbero il barbaro gusto di fumarsi in un'ora e mezza 18 pipe di buon tabacco che corrispondono quasi ad un'oncia.
        Quindi moderazione, molta moderazione nel fumare, ed assoluto divieto per quanto riguarda la masticazione, poiché, oltre ad essere una sconvenienza, reca al corpo i maggiori danni.
        V. D.

°°°°°O°°°°°
IN PARROCCHIA - Nelle nostre Compagnie Religiose.

        LE UMILIATE - Hanno celebrata, con divozione e con frequenza proprio consolante, la loro festa martedì 8 Dicembre giorno dell'Immacolata Concezione cui è dedicata la fiorente Compagnia. Diciamo fiorente perché ormai comprende la totalità delle donne della Parrocchia e le eccezioni si contano sulle dita di una mano. Questa è la più bella prova che la riforma che, non ostante qualche critica, abbiamo creduto necessario di fare nell'anno 1931, ha incontrato la piena approvazione delle donne, dando subito pel primo anno i suoi frutti di bene.
        Abbiamo anche data una scorcia al registro nuovo delle iscrizioni ed abbiamo constatato con piacere come quasi tutte le consorelle, comprese le lontane di Moriglione e Fornaci, han volentieri pagata l'annualità. Le poche eccezioni vanno attribuite a dimenticanza, perché ci ripugna pensare che vi sia qualche donna che faccia la guerra alla sua Compagnia, anche semplicemente coll'ostinarsi a non esservi iscritta. Il numero delle iscritte è oggi esattamente di 413. Del buon esito di quest'anno va data ampia lode e merito alle Signore Ufficiali e specie alla Priora sig. Borio Cogno Rosa che non risparmiò fatiche e viaggi e spese, ed alle sue degne Compagne sigg. Marenco Roggia Margherita e Vietto Moscone Giuseppina che succede nella carica. Fu nominata a Sotto-Priora la sig. Rosso Rostagno Maria cui presentiamo i migliori auguri e congratulazioni.
        Predicò il triduo e la festa il clero locale; la Cantoria femminile sostenne al mattino e al Vespro la parte del canto colla Messa " Te Deum laudamus" del Perosi e musica di altri eccellenti autori. Chiuse le solennità il funerale per le Consorelle defunte celebratosi mercoledì mattino con numerose Comunioni.
        Intanto il Capitolo della Compagnia radunato la domenica 20 dic. discusse ed approvò le nuove tariffe per le sepolture. Anche questa innovazione contribuirà al maggior ordine e rifiorimento della Compagnia, con qualche punto di regolamento.
        Alle brave Umiliate diciamo una parola sola: continuate a far parte e sostenete col vostro appoggio morale e materiale la benemerita e vecchia Compagnia. Il bene che essa vi fa non consiste semplicemente nell'accompagnarvi gratuitamente alla sepoltura, come qualcuno erroneamente crede. Questa è l'ultima cosa e dirò anche quella che vale di meno. La Compagnia ha un campo di bene assai più vasto, fatto di tutte le preghiere, di tutte le opere buone, di tutti i sacrifici, di tutti i meriti che si fanno in pubblico ed in privato dalle Consorelle, secondo il consolantissimo dogma di nostra santa Religione "La Comunione dei Santi". Deve essere perciò impegno massimo di tutte le donne, dice lo statuto, non solo di appartenere alla Compagnia, ma di fare in essa il maggior bene possibile e in pubblico e in privato, essendo la partecipazione proporzionata al proprio concorso. E' superfluo poi ricordare come anche per la semplice iscrizione sono concesse tante indulgenze.

        Nelle Cappelle. Abbiamo di questi giorni ricevuti ed approvati i conti delle Cappelle Campestri presentati in fine anno, come al solito, dai solerti Rettori o Massari e constatiamo con piacere come ovunque sia un zelante impegno a curare sempre più il decoro della propria Cappella, interessandosi in ogni modo, anche a costo di sacrifici di tempo e di fatica, ad aumentare i fondi e dotare !a Cappella di nuove suppellettili e di nuove riparazioni ove occorrono.

        A BERGERA.Quest'anno sotto i bravi Massari Giachello Francesco e Gallo Michele si è ristorato il Campanile e riparato il montaggio della campana per una spesa di circa lire 1000. Veramente si dovette intaccare alquanto il fondo della Cappella, però è doveroso dire che le varie collette e sottoscrizioni hanno fruttato abbastanza e fanno onore alle brave famiglie di quella importante borgata cui, si vede, sta a cuore l'avvenire dlla propria Cappella. Abbiamo dato una scorsa al registro su cui figurano per l'anno 1931 45 offerenti e per qualcheduno abbiamo constatato una diminuzione dalle offerte antecedenti, notiamo però che quasi tutti hanno capito il vantaggio della Messa festiva e la convenienza e diremo quasi il dovere di concorrere nella spesa anche a costo di qualche sacrificio. Sarebbe certo una bella cosa poter fare un riparto esatto per famiglie in ragione delle giornate di terreno, ma per ora non pare ancora necessario. La spesa media annuale è di circa L 2000, che divise per le 45 famiglie circa danno una media di L. 45 caduna, somma che se a prima vista e pagata in una volta pare un po' grave, rappresenta appena L. 0,75 per ogni famiglia ogni festa.
        Qual è quella famiglia o quel!'individuo che non preferisce pagare 15 soldi e avere la Messa in casa piuttosto che correre altrove o peggio perderla?
        Perciò noi daremmo alle singole famiglie che possono sopportare questa spesa questo consiglio: pagate almeno L. 10 ogni volta che i Massari passano alle vostre case e cioè due volte all'anno; poi fatevi un dovere di mai lasciare di fare l'elemosina ogni volta andate alla Cappella, riservando le offerte straordinarie per quando occorreranno nuovi lavori. Così penso anche in questi tempi di crisi la Cappella non sarà per voi un grande peso, si potrà continuare il servizio religioso ogni festa e la Madonna vi pagherà il lieve sacrificio.

        A S. GRATO Anche i Sig.ri Massari di questa Cappella (Famiglia Galvagno Donato) hanno presentati i loro conti regolari per l'anno 1931 ed anche qui abbiamo volentieri una parola di lode per l'impegno messo ed i sacrifici sostenuti onde raccogliere offerte per il decoro della Cappella. Raramente S. Grato ha avuta una colletta come quest'anno.
        Senza intaccare il piccolo fondo vecchio furono acquistati parecchi oggetti di abbellimento, tra cui alcuni quadri ottimo effetto ed altre suppellettili. Sarebbe desiderio di tutti poter ampliare alquanto la piccola Cappella chiudendo il portico e abolendo l'attuale parete della porta. Si aumenterebbe di circa un terzo la capacità della Chiesa e si potrebbe trasportando un po' avanti l'altare fare un piccolo coretto per gli uomini che servirebbe pure per sacrestia.

        NOTA - Cogliamo l'occasione per i ripetere a tutti gli Amministratori delle Cappelle il dovere di presentare al Parroco i conti annuali per l'approvazione e ciò entro il mese di Gennaio.
        Inoltre ricordiamo ai medesimi, a scanso di fastidi e dispiaceri, lo strettissimo obbligo di non fare mai alcuna spesa di una qualche importanza per conto della Cappella senza prima averne parlato col parroco e da lui ottenuta l'autorizzazione. Ouesto non perché il Parroco voglia essere riverito o sia contrario alle spese, ma perché essendo il Parroco l'Amministratore legale e responsabile delle Cappelle è giusto sappia ciò che in esse si fa. E poi perché troppo sovente capita che comprando cose di chiesa, chi non se ne intende, o compra male o paga il doppio del valore, restando vittima di ingordi speculatori che approfittano dell'occasione.

NELL'ASILO

        L'Amministrazione dell'Asilo in sua seduta del 30 Dicembre, conforme a deliberazione già presa tempo fa, ha decìso di chiudere l'Asilo per tutto il mese di Gennaio. Il provvedimento, oltre che da motivi di economia, è suggerito da ragioni di carattere pedagogico riflettenti le finalità dell'Asilo stesso che deve essere un aiuto alle famiglie. I bambini specie dalla campagna, non vengono all'Asilo in questa rigida stagione perché le mamme han tempo a governarli e non li vogliono esporre al freddo. Per altra parte il tempo, diciamo così, perduto ora, sarà ampiamente e fruttuosamente guadagnato ritardando la chiusura e anticipando l'apertura nel periodo estivo.

°°°°°O°°°°°
Per il bollettino

°°°°°O°°°°°

Pirra Vigliecca Teresa (Dogliani) 2O F. F. 2 Suor Tarditi Luigina (Genova) 10
Fam. Passone Lorenzo 5 Avv. Prof. L. Ferrari 100 Dott. Tarditi Elia e fam. 10
Manzone Giuseppe (Pan) 5 Manzone Giuseppina (Pan) 1 Fam. Sobrero (Piano) 5
Alessandria Andrea (Cherasco) 5 Tarditi Francesco 5 Tarditi Ambrogio 5
Pirra Pietro (Serra) 3 A. G. G. 100 Fam. Ved. Passone 3
Bo Costanzo (Narzole) 10 Gallo Battista 5 ved. Manzone (Pan.) 4
Vietto Pietro (Pan.) 10 N. N. 5 Giachello Francesco (Pezz) 4
Con. Pressenda 4 Fam. Borello 2 Tarditi Belli Chiarina (Monforte) 5
Abio Giovanni 2 T. G. 5 Alessandria Pietro V. Brigad. (Riesi) 15
Conterno Silvio (Genova) 5 Settime Isabella 5

        Ringraziamo le generose persone che colle loro offerte permettono la vita al nostro Bollettino ed in modo speciale ringraziamo il Prof. Ferreri ed il Sig. A. G. G. della munifica strenna fattaci pervenire per il nostro modesto foglio.
        Leggiamo in queste offerte, specie in quelle del Prof. Ferreri, già ripetuta da anni, tutto il loro interessamento per il bene del paese e tutto il desiderio che il Bollettino, che per il bene del paese è sorto e vive, continui l'opera sua modesta e volenterosa.
        A Loro e a tutti ripetiamo i più commossi e sinceri sensi di riconoscenza uniti ai più cordiali auguri di "Buon Anno".
        Ecco intanto un piccolo resoconto delle entrate ed uscite del Bollettino: il totale delle offerte dello scorso anno 1931 è stato di L. 1296. E le spese? Calcolando solo tra posta e stampa L. 100 al mese (pei numeri a 6 pagine od a colori costa di più la sola stampa) sono già L. 1200 a cui se si aggiungono altre piccole spese di mancie, di trasporto, di commissioni, di telefono ecc. si tocca con mano come il bilancio del Bollettino cammini sui rasoi e sia in pericolo di naufragare, per poco che venga meno la carità dei lettori. E sì che il parroco coi suoi collaboratori senza pretendere nulla per il lavoro di composizione (qual è quel giornalista che lavora a gratis?) vorrebbe almeno poter dare un po' di premio alle brave distribuitrici che da tanto tempo compiono bene e senza pretese l'opera loro benefica. Speriamolo dalla generosità dei lettori, mentre per ora diciamo loro tutta la nostra riconoscenza.
        Ricordiamo poi sempre ai lontani che per pagare la strenna al Bollettino basta recarsi alla posta e domandare di versare la offerta sul Conto Corrente N. 282 intestato al Parroco Graneris D. Bernardo, Arciprete - Novello d'Alba.

°°°°°O°°°°°
RACCOMANDAZIONI

        Ripetiamo ai genitori l'esortazione a far venire a casa per detta epoca i loro figli e figlie lontane, se ciò è possibile.
        Ai padroni e padrone di servi o lavoranti rivolgiamo la preghiera a voler lasciare libero il loro personale, specie per le prediche fatte per loro.
        Ricordiamo infine che per gli Esercizi non ci sono per ora fondi sufficienti riducendosi il tutto all'oblazione di pie persone di L. 2000 già versate alla Chiesa, che fruttarono L. 100 all'anno. Le vecchie rendite sono insignificanti. Sarebbe certo un gran merito se una o più persone a poco a poco provvedessero ad assicurare alla Chiesa almeno ogni triennio il bene degli Esercizi. Noi temiamo grandemente che, continuando I'attuale crisi, si possa ancora, senza fondi, continuare nella via intrappresa.

°°°°°O°°°°°
Onore ai Merito

        Veniamo informati che nel Concorso provinciale per la Battaglia del Grano 1931 il 2° premio, della Cassa di Risparmio di Cuneo, assegnato alle grandi aziende, consìstente in diploma e somma in denaro, fu attribuito ai Fratelli Avv. e Dott. Giordano di Novello. I munifici Signori hanno devoluto l'intero premio in denaro ai coloni quale attestato della loro soddisfazione ed incitamento a sempre nuove migliorie dell'importante azienda.
        Il meritato premio viene a riconoscere ufficialmente una lunga serie di meriti che la distinta famiglia Giordano ha nel ramo dell'Agricoltura, mentre da tutti è risaputo che da tempo i fondi delle tenute Giordano fanno scuola orientando così anche il resto del paese verso sistemi di coltura moderna che danno i loro fruttuosi risultati.
        Alla distinta famiglia, che alle altre benemerenze unisce anche questa, le più sincere congratulazioni e vivi auguri.
        Un altro importante premio di altra categoria nel medesimo concorso del grano è stato concesso all'azienda del Sig. Abbona Antonio della Fasana, al quale ripetiamo congratulazioni e auguri.


 

da LUCE E FORZA del Febbraio 1932

Per la Chiesa

        Come abbamo promesso diamo qui un breve resoconto materiale sulle condizioni della nostra Parrocchia per l'anno testé decorso.
        Non possiamo dire che l'anno 1931 materialmente parlando sia stato un anno disastroso. Anno di crisi sì, ma non cosi allarmante da doversi dare alla disperazione. E dove non v'è la crisi oggi ? Per altro, se si lavora, se si tien da conto e sopratutto se si cerca di meritare le benedizioni di Dio colla vita cristiana, stiano sicuri che tireranno innanzi.
        Anche la chiesa ha avuto la sua crisetta, anzi si deve dire, è forse stata la prima a sentirne gli effetti. Assai diminuite le entrate, che sono scese in totale a L. 8504 contro L. 11463 nel 1930, L. 15548 nel 1929, L. 18121 nel 1928, ecc. Perciò i debiti sono rimasti da pagare, pur avendo fatto tutto ciò che abbiamo potuto per limitare le spese, restringendosi al puro necessario. Certo se pensiamo che questa spesa al puro necessario ed all'ordinaria amministrazione ha importato quest'anno la somma di! L. 8010 è facile comprendere come se vogliamo fare dei restauri (e ce ne sono ancor tanti necessari ! ), occorrono entrate straordinarie. Da chi ce le potremo aspettare?
        Anzitutto dalla nostra buona popolazione che come ci ha sostenuti per gli anni scorsi, in cui la spesa è andata oltre alle 50.000 lire, così non mancherà di aiutare le opere che abbiamo in animo di continuare poco per volta. Comincia ad entrare nelle famiglie cristiane nostre la buona tradizione di destinare ogni anno una data somma (più o meno notevole) per la chiesa come atto di riconoscenza a Dio per le benedizioni dell'annata e caparra di un miglior anno nuovo. Vorremmo che questa doverosa offerta fosse fatta da tutte le famiglie, non essendo altro che l'adempimento del 4° precetto della Chiesa : " Sovvenire alle necessità della Chiesa". E neppure vogliamo insistere, in tempi di crisi, sopra una offerta notevole.
        Se ogni famiglia in media offrisse L. 10, oltre il soldino che si dà in Chiesa ogni festa si potrebbe già fare qualche cosa ogni anno e col tempo, poco alla volta, portare la nostra Chiesa a quello stato di decoro che merita il suo valore artistico.
        In secondo luogo, vogliamo essere schietti, di offerte straordinarie noi ne attendiamo dal Comune che è per natura il sostenitore delle opere pubbliche. I restauri straordinari delle Chiese, non gli abbelllimenti, sono per legge, come tutti sanno, obbligatori per il Comune. Ed il nostro Comune, che sa il suo dovere, ha fatto fare fin dalla prima denunzia del Parroco nel 1925, un sopraluogo ed un preventivo dal proprio perito il Geom. Ohisolfi di Monforte. Il preventivo per i lavori più urgenti (tetto e cupolino) fu fatto in L. 25.000 sulle quali a tutt'oggi furono pagate dal Comune appena L. 10.000. Restano L. 15.000 che siamo certi verranno col tempo ad estinguere i debiti, essendo stato il resto (e cioè da 25 a 60 mila) pagato dalla popolazione.
        Non è il caso di enumerare i lavori fatti, nessuno dei quali entra nella categoria che la legge chiama "abbellimenti". Il tetto pericolante, il cupolino fracassato dal fulmine, la posa del parafulmine, la nuova copertura di tegole e di zinco, le grondaie, la sostituzione delle finestre che cadevano a pezzi furono tutti lavori di prima necessità la cui spesa avrebbe dovuto gravare per legge sul Comune per intero come è capitato in altri Comuni non lontani.
        Ecco intanto l'elenco delle ultime -offerte entrate ancora nel conto 1931:
F. F- L. 10; R. M. 10; R. L. 10; Stupino Teresa 5; Pirra Pietro 10; Fam. Giordano 250 (off. di L. 500 divise tra la Chiesa e la Casa dei Giovani); Tarditi Matteo 10; M. T. C. 100.br>         Le elemosine in Chiesa furono di L. 2844,50 (nel 1930 furono 3625), il provento funerali e sepolture 881 {nel 1930 L. 1284), le famiglie offerenti una somma di almeno L. 10 appena 43 contro 300 e più famiglie della parrocchia, per un importo totale di L. 3387.
        Così pure ricordiamo come molte famiglie si sono dimenticate (e si dimenticano da anni) di pagare l'annuo canone di L. 5 per la sedia in Chiesa. Ed a questo proposito ripetiamo che non è lecito portare in chiesa sedie senza darne prima avviso al Parroco ed averne ottenuta la licenza, come pure non si può portare in chiesa una sedia qualunque, ma occorrono sedie apposite.

Per la Casa dei Giovani

        Il numero di dicembre u. s. che dava il resoconto della Casa dei Giovani è occorso in un errore. Dava un passivo di L. 26835 ed un attivo di L. .2927. Queste cifre hanno potuto forse allarmare qualcuno e primo il parroco se rispondessero a verità.
        Ecco invece il vero stato delle cose alla chiusura dei conti 1931:
        Passivo L. 16.835,40
        Attivo L. 3.177,-         Res. Passivo L. 13.658,40
        per quanto non sia una gran somma sarebbe preoccupante se più nessuno pensasse ad aiutarci a colmare il passivo di questa istituzione pur così necessaria che, senza strepito, va continuando fra la nostra gioventù maschile la sua opera di bene. Perciò non ci stanchiamo di raccomandarla alla generosità delle anime buone, specie a quelle che apprezzano il valore dell'apostolato cristiano in mezzo ai giovani.
        Ecco l'elenco delle offerte a tutto j il gennaio 1932:
Fam. Giordano L. : 250, T. S. 30, Abbona Antonio (in sufr. della Mamma) 50.

°°°°°O°°°°°

Anniversari di Febbraio

        Nel mese di Febbraio ricorrono gli anniversari dei seguenti defunti dei quali ci ricorderemo nelle nostre preghiere:
Anno 1931 - Barberis Maria fu Luigi, 24 Febbraio;
        Tarditi Gallizio Catterina 12 Febbraio;
        Teodoro-Gallizio Teresa 13 Febbraio;
        Tarditi-Genesio Teresa 20 Febbraio.
Anno 1930 - Barberis Francesco fu Michele 13 Febbraio.
Anno 1929 - Alessandria Giacomo fu Francesco 4 Febbraio;
        Seghesio-Dellavalle Catterina 10 Febbraio.
Anno 1928 - Grisotto Giuseppe di Gius. 8 Febbraio;
        Piovano Giuseppe fu Gius. 9 Febbraio.
Anno 1927 - Salomone Giovanni 1 1 Febbraio.
Anno 1926 - Manzone Domenico fu Giorgio 15 Febbraio.
Anno 1925 - Alessandria Matteo Francesco 13 Febbr.;
        Taricco Margherita fu Bartol. 22 Febbr.;
        Roella Benedetto fu Giov. B. 24 Febbraio.
Anno 1924 - Ferrero Simeone fu Giuseppe 12 Febbraio.
Anno 1923 - Dotta-Alessandria Giacinta 17 Febbr.:
        Tarditi Serafino di Seb. 22 Febbraio;
        Dotta-Vigna Delfina 23 Febb.
        Tarditi-Fossati Teresa 26 Febb.
Anno 1922 - Cogno Giacomo fu Bernardo 2 Febbraio;
        Marengo G. Batt. fu Michele 2 Febb.
        Olocco-Gallo Antonia 25 Febb.
Anno 1921 - Gancia-Dogliani Rosa 23 Febbr.;
        Tarditi Gaspare fu Paolo 24 Febbraio.

°°°°°O°°°°°

Delle Cappelle campestri

ALLA CROCETTA

        Anche di questa Cappella fu chiuso il conto 1931, constatando con piacere come i debiti incontrati per i suoi restauri e decorazione vanno man mano diminuendo.
        Di ciò dobbiamo dir grazie anzitutto alla nostra buona popolazione che non dimentica mai la sua Madonnina e continua sempre a dare l'obolo della sua elemosina. In modo speciale però dobbiamo dir grazie all'ottima e veneranda Suor Tarditi Luigia Superiora delle Suore della Misericordia a Genova che si può dire fu l'anima del nostro Santuarietto, che ne vive la vita anche da lontano e nella sua povertà trova mezzi per soccorrere generosamente la sua Madonna di Novello di cui è entusiasta.
        Nello scorso anno 1931 trovò modo di arricchire la Cappella di due cartelle al portatore del valore complessivo di L. 600. Con la buona Suora poniamo pure la famiglia dei suoi nipoti i Tarditi della Fracchia che generosamente continuano ad assumersi il disturbo della cura della Cappella e insieme anticipano il denaro per le spese della medesima.
        Notiamo pure a titolo di riconoscenza l'offerta di due magnifici asciugatoi offerti da pia persona in occasione della festa, che fruttarono alla Cappella una discreta somma.
        A tuttoggi rimane alla Cappella un passivo di L. 4Q9.

A MORIGLIONE

        Siamo stati in quella lontana Cappella per la chiusura dei conti 1931 e per la benedizione della fonte battesimale provvisto per cura di quell'ottimo Cappellano Rev. Sig. D. Marino Enrico. Schiettamente ci pare che quella buona borgata, se sa capire il suo tornaconto spirituale è sulla via della propria ristorazione.
        La Cappella è decorata a nuovo, presenta un aspetto di grazia e di pulizia che fa piacere, le supellettili necessarie non difettano, il Cappellano è pieno di zelo e di buona volontà, la Maestra religiosa e praticante coadiuva quanto può le buone iniziative e infine un gruppo di brave donne e ragazze si prestano volentieri per la Chiesa.
        I buoni borghigiani di Moriglione hanno già capito che da tempo la loro Cappella non si è trovata in condizioni cosi fortunate per un proficuo lavoro al bene loro e della loro gioventù. E' necessario però che tra loro regni la buona amonia e la buona volontà di fare anche qualche sacrificio onde le possano continuare bene.
        Ricordino le esortazioni fatte loro dal Parroco in occasione dell'ultima visita nella quale, a dir la verità, si aspettava più concorso in chiesa. Vedano di rendere possibile la vita al Cappellano concorrendo volentieri nelle offerte, lavorando la piccola vigna e procurando ogni famiglia qualche Messa cantata ; ma sopratutto cerchino di corrispondere alle cure ed alle esortazioni che loro si fanno. Pensino che in tempi di tanta scarsità di clero è somma fortuna poter avere un bravo sacerdote che si sacrifichi per il nostro bene e non aspettino ad apprezzare i benefici quando non si hanno più.
        II Parroco anche da lontano, o cari parrocchiani di Moriglione, vi segue nella vostra vita cristiana e gode quando sul bollettino potrà dire ogni bene di voi e della vostra Cappella. Ecco intanto l'elenco delle offerte principali fatte nello scorso anno:
Baroero Antonio L. 104
Baudino Giacomo L. 50
Bozzone Sebastiano L. 10
Antonione Benedetto L. 10
Civallero Giuseppe L. 5
Maestra Troja L. 7.

°°°°°O°°°°°

Per il bollettino - DICEMBRE-GENNAIO

Viglino Andrea 5 Stra - Olivero Catterina 5 Cogno Ernesto 10
Iberti Giuseppe 2 Manzone Maria 5 Gallo Michele fu Giovanni 5
F. A. M. 5 Pirra Francesco (Torino) 5 Alessandria Teresa (Torino) 10
Gallo Michele 5 Fam. Gallo (Bergera) 6 Grimaldi Ernesto 5
A. F. 10 Porasso Cristina (Sanfrè) 3 Fam. Cogno Moscone 10
Fam. Rapalino 10 Fam. Viglione (La Morra) 5 Borio Francesca 3
Montanaro Giuseppe 5 Fam. Saccato 5 Roggia Pietro 5
Roggia Giuseppe 5 S. M. R. 15 Saccato Giovanni (Bergera) 5
Fam. Dotta (Corini) 4

        Raccolte in Moriglione dal Signor Rinaldi Tommaso:

Rinaldi Tommaso 5 Maestra G. Troja 5 Abbona Michele 2
Bozzone Carlo 3 Baroero Antonio 2 Baroero Giuseppe 1,50
Bozzone Maria 2 Delorto Sebastiano 1 Baroero Mario 1
Baroero Mario fu Giovanni 2 Mondino Giuseppe 3 Civallero Giuseppe 2
Rovella Battista 2 Rovella Domenico 1,25 Marenco Battista 3
Marenco Michele 2 Marenco battista fu Gius. 3 Marenco Carlo 2
Marenco Battista fu Mich. 4 Baudino Giacomo 2 Porro Francesco 2
Porro Giacomo 2 Antonione Benedetto 1,50 Roggero Battista 2
Roella Antonio 2

        NOTA - Abbiamo qualche lagnanza che a volte qualche famiglia della Parrocchia non riceve il Bollettino.
        Ciò non dipende da noi che desideriamo che il bollettino vada in tutte le famiglie e offerenti e non offerenti.
        Raccomandiamo perciò alle brave persone distributrici di provvedere a tutte le famiglie, anche a quelle che stessero fra noi solo pochi giorni ed a tutti quelli che desiderano avere il ! Bollettino. A tale scopo raccomandia1 mo di provvedersi di qualche copia in più.
        Alle famiglie poi che eventualmente non lo ricevessero raccomandiamo di farcelo subito sapere, senza stare a fare mille sospetti temerari infondati.
        Noi non sospendiamo il Bollettino a nessuno, neppure a quelli che lo ricevono con disprezzo e lo pongono senza leggerlo sul fuoco o sotto la pentola.


 

da LUCE E FORZA del Marzo 1932

LA NOTA DEL MEDICO - IL VINO

        Molti domandano: Ma è proprio vero che il vino fa male alla salute? Certamente anche l'abuso del vino è nocivo all'individuo e alla razza. Ma non è forse nocivo anche l'abuso dell'acqua? Non si vuole quindi impedire l'uso moderato dell'uno e dell'altra.
        In quantità moderata il vino, che accompagna il pasto igienico di una persona parca e ragionevole, aiuta la digestione perché stimola la secrezione gastrica e nei limiti normali, preserva dalle malattie intestinali.
        Per un uomo adulto tale quantità non deve superare il litro e mezzo e se lavora molto, anche fino a due litri al giorno, non di più.
        Il vino bevuto in quantità eccessiva cagiona all'organismo gravi danni locali e generali: locali perché coll'irritazione continua delia mucosa gastrica determina catarro gastrico cronico con la conseguenza di digestioni difficili, di inappetenza, di eruttazioni, accompagnate da mal di capo specie notturno, svogliatezza, vomiti mattutini; generali perché l'alcool corrode le arterie e le indurisce togliendo l'elasticità necessaria per la buona aerazione del sangue, indebolisce il sistema nervoso, impedisce i rapporti familiari e sociali con danno non sempre lieve.
        Il danno poi non si ferma al bevitore, ma si estende purtroppo alla prole, la quale nascerà con ben noti caratteri di inferiorità, di scarsa volontà, tutte manchevolezze che rendono il futuro cittadino inadatto ai suoi doveri.
        Infine, non c'è cosa peggiore che far bere vino ai bambini e ai fanciulli. Un individuo non dovrebbe assaggiare vino prima dei quattordici anni. Più presto si comincia a bere vino più presto si invecchia.
        Facciamone dunque un saggio e moderato uso, consideriamolo come un potente farmaco che può a dose inopportuna trasformarsi in un veleno.

°°°°°O°°°°°

IN PARROCCHIA

A Panerole

        Abbiamo parlato nei numeri scorsi delle altre Cappelle. E' giusto perciò dire anche una parola al riguardo della Cappella di Panerole che ha pure nello scorso mese di Gennaio presentati i suoi conti per mano dei sigg. Priori Alessandria Giulio e Manzone Giuseppe fu Sabino accompagnati dal tesoriere sig. Vietto Pietro.
        Diciamo anzitutto che abbiamo molti motivi di rallegrarci con quella buona popolazione che fatte rare eccezioni e nonostante il pessimo stato della strada e dei sentieri quasi ostruiti è abbastanza assidua alla Parrocchia e della Parrocchia ne vive volentieri la vita dando magnifico esempio di attaccamento al paese, che, francamente, dovrebbe sentire di più il dovere di dotare quella povera borgata di una strada più breve e più comoda.
        A tutto questo contribuisce assai la modesta Cappella che, si può dire, è il centro della vita della Borgata. Con lodevole frequenza anche più volte a! mese i buoni borghigiani procurano colà la celebrazione d'una Messa, in cui non manca mai una numerosa Comunione. specie di piccoli ed una buona parola del Celebrante.
        Il resoconto finanziario quest'anno nota con compiacenza all'attivo parecchie offerte: Pavia Michele L. 20, Germano Giacomo 20, Vivalda Michele in occasione delle sue nozze con Alessandria Giulia ... . Notata inoltre l'entrata di L. 230 proveniente dalla vendita di un lenzuolo riccamente e gratuitamente lavorato dalle sorelle Vietto e dalla signora Blengino Vietto Catterina. La spesa per la tela ha consumato in parte le elemosine, ma in compenso è un bellissimo lavoro dovuto alla fatica delle brave lavoranti in modo da accrescere il fondo della Cappella con una nuova cartella di L. 500. Di spese gravose nel passato anno non ce ne furono, ma non è lontano il giorno in cui occorrerà pensare a dare maggiore stabilità al muro del Coro ed una sistemazione alla casa annessa che non frutta nulla alla Cappella, pur gravando per una non indifferente tassa di fabbricato.
        A tutti i buoni borghigiani che hanno a cuore il decoro e l'onore della loro Cappella le benedizioni della Madonna del Buon Consiglio.

Anniversari di Marzo

        Nel mese di Marzo ricorderemo nelle nostre preghiere i seguenti defunti di cui ricorre l'anniversario della morte.
Anno 1931 - Arnulfo Stefano, 22 marzo.
Anno 1930 - Barberis Antonio, 10 marzo
        Rinaldi Tarditi Luigia. 17 marzo
        Alessandria Sebastiano 20 marzo.
Anno 1929 - Tarditi Frontiniano, 8 marzo
        Voersio Cogno Margherita, 18 marzo
        Porro Giovanni, 25 marzo
        Cucco Tarditi Felicita, 25 marzo.
Anno 1928 - Tarditi Maria di Vinc.- 5 marzo
        Marengo Musso Maria 18 marzo.
Anno 1927 - Bollito Giacomo. 2 marzo.
Anno 1926 - Taricco Galvagno Maddalena, 15 marzo.
Anno 1925 - Pirra Francesco, 7 marzo
        Vietto Giuseppe, 26 marzo.
Anno 1924 - Tarditi Giovanni, 8 marzo
        Cristino Sottimano Rosa, 10 marzo.
Anno 1923 - Novo Domenico, 19 marzo
        Tarditi Lorenzo, 25 marzo
        Manzone Carlo, 29 marzo
        Roggia Giuseppe, 29 marzo.
Anno 1922 - Abrate cav. Bernardino, 11 marzo
        Fontana Beatrice, 22 marzo.
Anno 1921 - Farinetti Catterina, 19 marzo.
        Nota. Le Messe cantate anniversarie hanno, oltreché speciali preghiere, la precedenza e la preferenza sulle altre. Inoltre sono più facilmente concesse da! Calendario liturgico. Raccomandiamo perciò a quelle famiglie che hanno la lodevole usanza di ricordare i loro Morti col suffragio di una Messa, di scegliere possibilmente il giorno anniversario.

°°°°°O°°°°°

La Pagina della Carità

Per il Bollettino

R. C. L. 3 - Cogno Giuseppe 5 - Tarditi Franc.e. (Veneria) 4 - Vietto Clemente 5 - M. Carla Borio Tarditi 10 - Borio Anna 5 - Strasia Rosa 5 - Goletti Secondo ('Torino) 5 - Pavia D. Luigi 10 - Cav. Uff. Ciravegna Geom. Pietro (Narzole) 10 - Ciravegna Lucia 2 - Alessandria Giuseppe (Br. Neri) 8 - Ornato Rartolomeo (Tagliata-Fossano) 5 - Tarditi Guido Segret. 10 Gallo Teresa (Torino) 5 - Musso Carlo e Lucia (Tarantasca) 5 - Dotta Matteo 5 - Borio Lodovico 9 - Borio Adofo 5 - Fam. Rostagno Sebastiano 5 - Sangiano Sandro 8 - Tarditi - Sarzotti Clelia 10 - Passone Giacomo (Aosta) 5 - Taricco Domenico (Rost.) 5 - Rag. Piovano Lorenzo (Monchiero) 10 - Manzone Giuseppe (Pan.) 5 - Tarditi Giovanni (Bra) 5 - Pirra Rrnesto 5 - Taricco Angiolina 3 - Manzone Giuseppe 10 - Tarditi Matteo 5 - Tarditi Angela (Pinerolo) 2 - Gallo Ludovico 5 - Gariboni Maria (Torino) 5 - Famiglia Gallizio 4 - Musso Matteo 5 - Gallo Virginio 4 - Gallo Rosalia (Torino) 2 - Corino Lucia (Monforte) 3 - Galfrè Maria 5 - Costamagna Rita 2 - Gallo Cagnazzi Anna 2.

        A tutti i sostenitori della modesta opera nostra a cui il bollettino deve i mezzi per la propria vita, i più sentiti ringraziamenti e la benedizione del Signore.

Per l'Asilo

        Anche l'Asilo è tra le opere che vivono della pubblica beneficenza e compie silienzioso l'opera sua di bene in mezzo ai bìmbi ed alla gioventù femminile.
        Lasciando sottointeso chie tra i ringraziamenti e le preghiere che si hanno per i benefattori sono sempre compresi i due massimi sostenitori: il Comune e la Congregazione di Carità, diamo anche qui la nota delle offerte non pubblicate dal mese di Maggio 1931.
        Cominciamo perciò da quella data dai Coniugi Tarditi per per le loro nozze L. 50 - Fam. Stella Gervasone in memoria della Sig. Boglietti (in vece di fiori) L. 30 - Galfré Maria 10 - Costamagna - Alessandria Secondina nella festa di nozze 50 (continua).

torna a Novello
torna all'indice
indietro
avanti