(sonoro)

da LUCE E FORZA di Luglio 1934

IN PARROCCHIA

Notizie brevi

        La prima Comunione - Fu fatta il 27 maggio, in occasione della festa di Maria SS. Ausiliatrice e chiusura del mese a Lei consecrato. Funzione sempre suggestiva, resa anche più solenne dalla solita coincidenza della vestizione ed accettazione delle effettive ed aspiranti della Compagnia delle Figlie di Maria.
        Diamo semplicemente l'elenco dei neo - comunicati, perché le famiglie leggendo ne rievochino la giornata, i propositi ed i doveri. Della prima elementare - o Capoluogo: Alessandria Bernardo, Borio Sebastiano, Degiorgis Felice, Ferrero Luigi, Fornasero Secondo, Giachino Secondo, Florio Maggiorino, Ravera Giuseppe, Stra Elio, Tarditi Giovanni, Abbona Margherita, Cogno Francesca, Cogno Lucia, Costa Elena, Cristino Quintina, Ferrerò Candida, Mantello Giuseppina, Mascarello Maddalena, Pirra Pierina, Rinaldi Teresa, Roggia Maria, Stra Ernesta, Tarditi Anna Maria.
        Dall'Asilo: Boffa Maria, Alessandria Maria, Mantello Maria, Pirra Vittorina, Rosso Letizia, Marenco Franco, Tarditi Luciano.
        Di Panerole : Allaria Aldo, Rinaldi Adelina, Vietto Gabriele.
        Dei Fornaci : Bovetti Bartolomeo, Ferrua Pietro, Gallizio Franco, Bozzone Jolanda.
        Di Bergera : Saccato Maria.
        Inutile dire che i piccoli fortunati furono veramente i Re della giornata, resa loro maggiormente bella dalla generosità della Maestra Borio - Tarditi che preparò per tutti nell'Asilo abbondante colazione e dolci.
        Ebbero poi dall'Arciprete una grande immagine - ricordo.

        Nella Compagnia delle Figlie di Maria furono accettate fra le aspiranti : Alessandria Rina, Abbio Rina, Cogno Letizia, Manassero Angiolina, Mascarello Giovanna, Rinaldi Anna, Aivano Lucia, Ricca Domenica, Stra Maria, Roggia Lidia, Roggia Teresa, Tarditi Francesca, Tarditi Catterina; e fra le effettive : Manzone Carmela, Vaira Maria, Gallo Maria, Ricca Lidia, Tarditi Giuseppina, Cogno Catterina, Roggia Rosa, Tarditi Emilia di F., Stroppiana Clelia, Roggia Olimpia.
        Le promesse solenni fatte con tanta buona volontà ci dispensano dal ripetere alle brave figliuole le raccomandazioni già fatte. Certo si perde assai meno non essere in una Compagnia, che essendovi, rendersene indegne ed esserne radiate.

        Nelle Compagnie Religiose
        Per deliberazione dei relativi Capitoli resta stabilito in tutte le Compagnie Religiose l'obbligo della Compagnia stessa di far cantar una Messa per ogni Confratello o Consorella defunta possibilmente entro il mese della morte.
        Inoltre si desidera che molti dei Confratelli e Consorelle abbiano la loro divisa. Per chi non potesse fare questa spesa (che poi non è grave) la Compagnia concorre per metà.

        Lega di Perseveranza
        L'ultima adunanza fu tenuta in occasione della chiusura del Mese di Maggio e fu abbastanza numerosa. Continueremo così certi di incontrare l'approvazione generale. La prossima adunanza della Lega sarà Venerdì sera 13 Luglio in preparazione delia festa de! Carmine.

        Il Corpus Domini
        Impedita al Giovedì dal cattivo tempo, la processione solenne del Corpus Domini ha avuto luogo la domenica seguente 3 Giugno. Siccome il tempo era ancora alquanto indeciso l'abbiamo fatta prima di Messa grande. Conviene fare così anche negli anni venturi per parecchi motivi: 1° Perché gli addobbi restano meno tempo esposti ai pericoli e possono essere ritirati prima di mezzogiorno; 2° Perché rimane più comodità per sentire la Messa. Non ricordiamo un Corpus Domini che abbia avuto una Messa grande cosi numerosa e devota come quest'anno.
        Una parola di lode e di ammirazione la merita l'addobbo del percorso. Via Vitt. Em., P. S. Anna, Castello, Muretto, Strada Nuova erano tutto un trionfo di biancheria, di pizzi, merletti, tempestati di fiori e giaculatorie. Bene! Onore e grazie a tutti, specie a quei di campagna che ebbero maggior disturbo. Notati i Fornaci, Bivio, Fassana, Linetti, Ermiglione, Belmonda, Podio, Tardirotti, Corini, Gavetta, Fracchia, Arbi, Rostagni, ecc. Qualche borgata mancò. Sarà per un'altra volta. Ricordare sempre che il culto a Gesù Sacramentato è il primo ed essenziale e noi speriamo che rendendo una volta più solenne la processione del Corpus Domini speriamo ottenere col resto la liberazione delle nostre campagne dalia grandine. E dev'essere così. Ottime le Processioni delle Rogazioni e di Penitenza, ma assai superiore quella del Corpus Domini. Là siamo solo noi che andiamo in processione, quì è Lui, il Signore in persona che noi accompagniamo.

        Nelle nostre scuole
        Gli alunni delle nostre scuole hanno chiuso l'anno scolastico con un riuscitissimo saggio ginnastico svoltosi domenica 10 giugno alla presenza delle Autorità e di numeroso popolo. La precisione dei movimenti, la spigliatezza e la grazia dei piccoli e piccole ginnaste fruttarono numerosi applausi. Istruttori il M.o Ferrero e la M.a Baron cui va il merito della bella manifestazione.

        Nell'Asilo - Anche i bimbi dell'Asilo si produssero domenica 17, davanti ad un numeroso e scelto pubblico nel loro bellissimo saggio finale. Chi sa quanta pazienza ci vuole per infondere qualche cosa di buono in quelle tenere creature ancora incapaci di tutto, si fa un'idea del lavoro continuo, amorevole, materno che le nostre brave Suore svolgono attorno al nostro mondo piccino. A loro la nostra riconoscenza ed all'Asilo tutta la nostra stima ed appoggio. Le buone Patronesse poi, che non hanno mai dimenticato l'Asilo, hanno voluto coronare l'opera, regalando i bravi piccoli artisti di abbondanti dolci.

        Giovedì 21 festa di S. Luigi G. i nostri bimbi fecero numerosi la S. Comunione che offrirono cogli auguri al Vescovo di cui ricorreva l'onomastico. La funzione servì pure come chiusura dell'anno scolastico.

        In Confraternita abbiamo celebrata domenica la festa de! titolare S. Giovanni B. preceduta da un triduo. La Per la festa del Papa - Le nostre organizzazioni cattoliche si preparano per la festa del Papa (29 giugno) che vogliono solenne il più possibile. La Cantoria delle Piccole eseguirà per la prima volta la bella Messa ad una voce del Campodonico.

IL CARMINE

        La bella e caratteristica festa sarà celebrata quest'anno la domenica 15 luglio ed è superfluo dire che faremo ogni nostro possibile per renderla solenne. Precederà la novena durante la quale gli uomini avranno Ia funzione della Lega di Perseveranza (13-14 Luglio).
        La sera del 13 alle ore 16 il Predicatore parlerà alle Donne, ed alla mattina del 14 alle ore 7 alle Figlie.
        Per tutto il triduo vi sarà un confessore forestiero.

La festa di S Anna.

        Per la prima volta celebreremo con solennità in parrocchia la festa della cara Santa, la Madre della Madonna.
        Con lodevole pensiero il capitolo della Compagnia delle Umiliate ha deliberato di eleggersi in S. Anna una nuova protettrice della compagnia e di celebrarne con solennità la festa ogni anno, come festa della Compagnia. Pur non togliendo alla Immacolata la propria solennità che da qualche anno s'è anzi fatta maggiore e generale, specie perché festa delle Organizzazioni Cattoliche, Santa Anna si presta meglio per la festa della Compagnia, potendosi avere in detta epoca e gli Esercizi per le donne e la processione della festa, due cose raramente possibili in dicembre.
        E cogli Esercizi alle donne sarà appunto inaugurata questa prima festa. Ne daremo avviso ancora, ma possiamo già fin d'ora quasi assicurare che saranno dettati da un valente predicatore e comincieranno la sera del 25 luglio alle ore 17.
        Un plauso alle brave donne che si accingono a risuscitare in Parrocchia una divozione già fiorente presso i nostri antenati. Novello infatti aveva nei tempi andati una Cappella dedicata a S. Anna, nel luogo ove ora è la piazza che ne porta ancora il nome, cappella che fu abbattuta nel 1870 circa per fabbricarvi l'attuale palazzo Comunale.

Anniversari di Luglio

1932 - Giacosa-Cogno Luigia 22.
1930 - Tarditi Lorenzo Messo C. 25 - Pirra Abbona Domenica 29.
1928 - Abbona Giovanni Gius. 15.
1927 - Passone Pietro 20 - Cucco Lorenzo 28.
1926 - Vigna Schellino Ligorina 3.
1924 - Voersio Antonio 6 - Alessandria Cristina 14 - Allara Comm. Angelo 20 - Taricco Giacomo 28.
1923 - Damilano - Alessandria Margherita 28.
1922 - Tarditi Giuseppe 19 - Pozzetti Castella Catterina 26.
1921 - Cogno Stefano 9 - Pirra Giachino Maria 15 - Fontana Giuseppe 27.

Ricovero - Oratorio

        Eccoci finalmente ai fatti. Nel corrente mese di Luglio, cessati un po' i lavori più gravi, ii Parroco, come ha promesso, accompagnato dai Priori delle Compagnie da membri dell' Azione Cattolica, e nelle borgate dai Rettori delle Cappelle, farà un giro per tutte le case della Parrocchia. Raccoglierà offerte ? Se glie ne daranno sì; ma sopratutto raccoglierà adesioni ed approvazioni per l'importante opera che porterà tanto vantaggio al paese. Ed è naturale: c'è gente che di soldi subito non ne può dare. Se l'annata andrà bene forse quest'autunno o l'anno venturo si potrà dare qualche cosa La buona volontà c'è. Ed il Parroco si accontenta di questo. Troverà bene chi gli farà credito e poggiato sulle promesse dei buoni andrà avanti nel nome del Signore. Perciò, niente carta da bollo, niente firme impegnative, niente sottoscrizioni. La carità non ha bisogno di burocrazie o di Cambiali.
        Ciò premesso diciamo ancora una volta ciò che vogliamo fare.
1 - Abbattere (e ne abbiamo già l'autorizzazione) il vecchio e pericolante edificio colonico del Beneficio, dando occasione, se piacerà agli interessati, di sistemare l'entrata del paese da quella parte.
2 - Costruire da sud a nord, lungo la proprietà Rostagno un edificio semplice fatto per ora di un poligono rettangolare a due piani (terreno e sopra) che potrà poi essere diviso secondo il bisogno. Del salone sotto ci serviremo per l'Oratorio festivo: il piano superiore convenientemente adattato servirà di ricovero ai pochi bisognosi che la Provvidenza non mancherà di inviarci per darci il merito della carità. Quella carità ohe è la banca più sicura per i nostri risparmi.
        Come si vede non intendiamo impegnarci in spese balorde ed esagerate che, come qualcuno dice, rovinano il paese. No, no, stiano sicuri i timidi, il Parroco vuoi beneficarlo il paese, non rovinarlo. Del resto come parlare di rovina quando da chi non vuole non si prende neppure un soldo?
        Aiutare le opere di Dio è una grazia che il Signore non fa a tutti: se no, quanti sono che comprerebbero il Paradiso coi soldi! La verità è che c'è gente - per fortuna pochi - cui rincresce dare e rincresce anche più far brutta figura.
        Comunque, siccome una rondine non fa primavera, e perl 'assenza di un soldato non si lascia di fare la guerra, non conviene attendere che tutti siano d'accordo per dar principio a queste cose: non lo saremo mai. Conforta però il vedere che anche da lontano giungono incoraggiamenti ed offerte.
        Ecco le ultime: G. L. R. (Bra) 100 - M. T. S. una cartella al port. Cons. 5, valore nom. L. 200 - Interessi cart. p. p. L. 150. Totale a tutt'oggi L. 2428.
        Ai lontani il Parroco invierà una lettera-domanda. Certo però che se vorranno prevenirlo coll'offerta avranno più merito e gli risparmieranno un discreto lavoro di cui ringrazia anticipatamente. Le offerte possono anche essese versate sul c. c. intestato al Parroco N. 2-82 indicando lo scopo. Saranno pubblicate col nome o colle semplici iniziali a seconda del desiderio. Sono anche accettate con riconoscenza offerte di alberi di qualsiasi legno e dimensioni.

Per il Bollettino

        Tarditi Giov. (Bra) 5 - M. Brovia Elvira 10 - Maestra A. Baron 10 - Fam. Tallone - Baron (Cuneo) 10 - sig. Gariboni (Torino) 5 - M. A. 5 - Rosso Andrea 5 - Tarditi Belli Chiarina ( Monf.) 5 - fam. Tarditi E. 5 - Germano Giacomo 5 - Grisotto Domenico 5 - Tarditi Filippo (Chiar.) 2 - F. B. 2 - Fam. Boetti 3 - Famiglia Bozzone (Forn.) 2,50 - Fam. Gallo Forn. 10 - fam. Marengo (Forn.) 5 - Fam. Abbona C. 5 - Borio Giovanni Piand. 5 - Alessandro Gius. (Bricco) 5 - ved. Passone (Merli) 3 - G. B. 4 - C. P. A. 3 - Ciatti M. 5 - fam. Tarditi Fr. (Veneria) 4 - Abrate Irene ved. (Bengasi) 10 - S. M. 3 - Sold. Abbona Onorato 5.
        Ai generosi oblatori della modesta nostra pubblicazione il nostro sentito ringraziamento e il merito del bene che il Bollettmo fa in Parrocchia e fuori.

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RESOCONTO
Scuola Parrocchiale di Catechismo 1933 - 1934
CLASSE I ELEMENTARE

Insegn: Scuola: M.a Carla Borio Tarditi Domenica: Suor Bacolla, Direttrice II primo voto è la media del!a domenica; il secondo della Scuola; il terzo l'esame, il quarto le assenze dal catechismo domenicale.
Alessandria Bernardo 10 10 10 4
Borio Sebastiano 9 10 10 3
Degiorgis Felice 9 9 10 2
Ferrero Luigi 8 9 9 6
Fornasero Secondo 10 10 10 6
Florio Angelo 10 10 10 6
Giachino Secondo 10 10 10 1
Manassero Luigi 10 10 10 3
Ravera Giuseppe 10 10 10 5
Ricca Francesco 7 8 8 9
Schellino Vincenzo 10 10 10 0
Stra Elio 10 10 10 0
Taricco Angelo 10 10 10 2
Tarditi Benedetto 9 8 8 1
Tarditi Giovanni 9 8 8 1
Tarditi Sebastiano _ _ _ _
Tarditi Luigi 8 7 8 5
Abbona Margherita 10 10 10 3
Cogno Francesca 8 7 8 5
Cogno Lucia 10 10 10 2
Costa Elena 10 10 10 1
Cristino Quintina 8 _ 8 2
Ferrero Candida 8 9 9 2
Filiberto Maria 9 8 8 1
Mantello Giuseppina 10 10 10 2
Marengo Maggiorino 10 10 10 3
Mascarello Maddalena 10 10 10 1
Pirra Pierina 10 10 10 0
Rinaldi Teresa 10 10 10 0
Roggia Maria 8 9 _ 2
Stra Ernesta 9 8 9 1
Tarditi Anna Maria 9 9 10 5

CLASSE II
Insegnante: M.a Angiola Ida Baron
Alessandria Angelo 10 10 10 4
Boffa Giovanni 10 10 10 0
Galliano Giuseppe 7 7 8 0
Mascarello Giuseppe 4 4 6 2
Sangiano Federico 10 10 10 0
Sereno Regis Ernesto 4 4 _ 2
Scarzello Giuseppe 8 8 8 4
Stra Filippo 9 9 8 2
Tarditi Eugenio 10 10 10 1
Tarditi Sebastiano 9 9 10 2
Cogno Lucia 8 8 9 0
Costamagna Rita 10 10 10 0
Galvagno Maddalena 10 10 10 0
Marenco Rita 10 10 10 3
Mantello Amalia 10 10 10 3
Perno Teresa 8 8 8 1
Ponchione Maddalena 10 10 10 7
Rinaldi Catterina 10 10 10 5
Rinaldi Maria 8 8 9 2
Roggia  Adele 10 10 10 1
Torrengo Maria 10 10 10 8
Sanino Luisa 10 10 10 0
Scarzello Angiolina 9 9 9 8
Tarditi Fernanda 10 10 10 0
Tarditi Mariuccia 10 10 10 1

Movimento demografico della Provincia di Cuneo

MESE DI APRILE 1934
  Capoluogo Provincia Totale
Nati 60 1007 1067
Morti 47 634 681
Aumento 13 373 386

MESE DI MAGGIO 1934

  Capoluogo Provincia Totale
Nati 73 976 1049
Morti 47 582 629
Aumento 26 394 420


 

da LUCE E FORZA dell'Agosto 1934

IN PARROCCHIA

Il Carmine

        Ne parliamo brevemente anche se già siamo lontani , per dare le solite notizie che interessano specie i nostri lontani.
        Lasciando di accennare alla solennità esterna del giorno sempre caro ai Novellesi che considerano la festa della Madonna del Carmine come una delle principali in Parrocchia, diciamo la parola di ringraziamento e di lode ai benemeriti Signori Priori, Coniugi Tarditi Giuseppe ed Emma della Zora che offrirono la bella somma di L. 500 per la costruzione dell'aliare in marmo alla Cappella del Cannine, lavoro che da anni è in progetto e che non aspetta altro che la somma sia completa per essere fatto, non potendosi addossare tale spesa alla Parrocchia già onerata di debiti.
        Il nome di tutti i Priori offerenti verrà inciso sulla pietra accanto all'altare stesso.
        Furono eletti Priori per l'anno venturo i Coniugi Roggia Giuseppe e Giovanna di Ermiglione, che celebreranno la festa del loro Priorato insieme alla Prima Messa del loro figlio Fiorenzo salesiano che ha ricevuto di questi giorni l'ordine de) Suddiaconato.
        Auguri per tutti e due i fausti avvenimenti, certo non ordinarti nella storia di una famiglia.

Lega di Perseveranza

        Ha avute due funzioni mensili in questo frattempo, una i! 14-15 Luglio per la festa del Carmine e l'altra il 1-2 Agosto per la Porziuncola.
        Meno numerosa la prima (75 uomini alla Comunione); assai più la seconda (oltre 200).
        Coll'occasione hanno pure avuto luogo l'annunziata adunanza e conferenza alle donne e fàglie che sono intervenute in numero di oltre 160 complessivamente.
        Per chi vuole la Lega è sempre una bella e comoda occasione per mettere a posto le cose della coscienza, per farsi un po' di bene, così come il bucato provvede all'ordine ed alla pulizia della biancheria. Che o diventerebbe una casa senza bucato5 E che diventa una coscienza senza confessione mensile?

S.ANNA

        Le nostre brave donne hanno celebrato il 29 Luglio per la prima volta con vera edificazione !a Festa di S. Anna chiamata a Compatrona della loro Compagnia.
        Ha predicato il il triduo il Rev. D. Luigi Bovo, Parroco di Serralunga, molto pratico ed efficace.
        Ha fatto bene la sua parte di Priora la Sig. Pavia Emilia cui porgiamo i nostri ringraziamenti e preghiamo le benedizioni del Signore e fu eletta a Sotto - Priora della Compagnia la Sig.ra Sangiano - Musso Giuseppina cui presentiamo i rallegramenti ed auguri.

ALLA MADONNINA

        La Festa della Porziuncola (2 Agosto) alla Crocetta quest'anno è stata caratterizzata da un crescendo consolantissimo di visitatori, anche forestieri, desiosi di acquistare la preziosa Indulgenza.
        Predicò il triduo e la festa il M. R. P. Giustino Turco, Guardiano del Convento di Benevagienna. Tema dei suoi facili ed efficaci discorsini la storia della Porziuncola e del Terzordine francescano.
        L'invito del pio figlio di S. Francesco a far rivivere a Novello il terzordine già una volta (circa 100 anni fa) così fiorente in Parrocchia, pare abbia trovata la via dei cuori. Le giovani di Azione Cattolica si sono offerte a formare il primo nucleo di ascritti rivendicando così alla loro attiva Associazione l'onore della bella iniziativa. Plaudiamo di cuore alla buona volontà delle nostre Circoline e siamo sicuri che il loro esempio sarà seguito da altre anime generose.
        Riparleremo in altro numero del Terzordine, dei suoi vantaggi e delle condizioni per esservi ammessi.
        Riepilogando ora le impressioni della bella festa del 2 Agosto non possiamo che benedire il Signore e la Madonna degli Angeli di averci mandato questo bel pensiero. La Crocetta è diventata un centro di bene. Lo dicono le numerosissime Comunioni fattesi con speciale divozione in quella mattina (oltre 500), le ripetute visite per l'acquisto dell'indulgenza, per cui il piccolo santuarietto rigurgitò di gente per quasi tutta la giornata, la folla di gente che ancora a sera tardi s'è raccolta a cantare all'aperto le lodi della Madonna. Una cosa riuscita.
        Superfluo dire che le Messe al mattino si susseguirono quasi ininterrottamente a cominciare dalle 4,40 in cui oltre 200 uomini fecero la S. Comunione.
        Sostenne lodevolmente come sempre la parte del canto la Scuola Femminile che eseguì musica del Perosi, Reimberger, Grassi ecc.

A MORIGLIONE

        La popolazione di Moriglione ha celebrato la tradizionale festa annuale in onore dei suoi Santi Protettori il 13 Agosto. Celebrò la Messa prima con numerose Comunioni il Cappellano Can. Carezzo di Bene e cantò la Messa solenne l'Arciprete, che disse pure brevi parole a Vespro, esortando quella parte del suo gregge alla vita cristiana e specialmente alla santificazione della festa.
        Dopo la Benedizione ci fu una riuscita adunanza di uomini ai quali il Parroco parlò di diverse cose riguardanti gli interessi della Borgata, tra cui la Cappella, la Scuola ecc. e non dimenticò di raccomandare di tener viva l'idea della futura Parrocchia, termine a cui si deve aspirare a tendere come ad unica soluzione dei probblemi che s'impongono da tempo a quella lontana Borgata.
        Se da cinquantanni in qua, disse il Parroco, l'idea fosse stata seminata e coltivata, la Parrocchia di Moriglione forse sarebbe già un fatto compiuto e la storia di quella frazione registrerebbe tanto bene in più e tanto male in meno.
        Cerchiamo di fare noi ciò che non hanno fatto gli altri. Per es. se ogni persona che può lasciasse per testamento o consegnasse al parroco almeno 100 lire da depositarsi in Curia a questo scopo, la Parrocchia, pensiamo, non aspetterebbe 50 anni a sorgere. E avrete fatto o cari borghigiani di Moriglione un monumento a voi stessi ed il più grande beneficio ai vostri figliuoli. La Parrocchia sarebbe il principio della fortuna per la vostra Borgata.
        Dopo di essa col tempo verrebbe l'Asilo, il Camposanto, l'Oratorio, ecc. cosi come vediamo avverarsi altrove.
        Coltivate quest'idea nel cuore dei vostri figliuoli e, se non noi, essi certamente vedranno il miracolo. Sopratutto cercate di meritare una tanta grazia collia vita cristiana.

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CONGEDI DOLOROSI

La Direttrice del nostro Asilo

        suor Paola Bacolla è partita di questi giorni. Ha compiuto il sessennio di permanenza in mezzo a noi e gli statuti della Congregazione, come tutti sanno, non le permettono di rimanere oltre. Noi diciamo a suor Paola tutto il nostro rincrescimento per la sua partenza, mentre abbiamo visto sul suo ciglio le lacrime provocate dal distacco dai suoi bambini dell'Asilo, dalle sue Figlie dell'Oratorio, del Circolo, dalle Zelatrici, dalle Suore, sue fide compagne di lavoro, da tutto il paese che la stimava e l'amava, cui Ella ha dato in sei anni tanta parte di se stessa, profondendo al bene di tutti il suo cuore generoso e la sua mente eletta.
        Che Dio la ricompensi del bene fattoci e la ricolmi, nel nuovo posto cui sarà destinata, di quelle consolazioni che si possono provare in mezzo a gente cui si vuol bene e che ci vuol bene.

Il Dott. Dagnino

        Purtroppo anche il Dott. Dagnino colla sua degnissima Consorte è partito di questi giorni ed a quest'ora sono già sul piroscafo che li riporta verso l'Africa, cui sono destinati.
        Ancora una volta il magliardo continente nero ci ruba il carissimo professionista che tanta ammirazione aveva suscitato in questi ultimi anni e non solo tra noi.
        E forse fu precisamente questa ammirazione che varcò i confini della piccola condotta medica quella che determinò la sua nuova partenza. Il Ministero degli Esteri e delle Colonie pose gli occhi su di lui, medico di valore indiscusso, scrittore competente e cosciente di problemi coloniali, conoscitore delle lingue galla e amanche che parla speditamente e gli affidò con regolare contratto !a importante e delicata mansione di medico consolare nell'importante provincia abissina del Goggiam e Debra mARCOS.
        Novello sa e saprà una volta di pIù la perdita che ha tatto, perché è sempre così: le persone e le cose si amano maggiormente quando se ne sente la mancanza.
        Senza voler entrare in merito a tante cose che non spetta a noi rilevare, diciamo solamente che la partenza del dott. Dannino dovrebbe insegnarci un maggior spirito di solidarietà, di amore al paese, di interesse per le cose nostre, in una parola di campanilismo ben inteso, mentre pare che per tanti Novellesi, e non solo in questo campo, non è buono se non ciò che è forestiero.
        Al carissimo amico, all'ottimo e valente Dottore, al cristiano convinto e praticante che lascia tra noi tanti esempi di virtù cristiane e civili ed alla sua degna consorte, che tanto si occupò delle nostre istituzioni, noi diciamo a nome di tutta la parrocchia la più profonda riconoscenza, il più nostalgico ed affettuoso saluto, la più i sincera promessa di ricordo imperituro. Novello scriverà nelle sue pagine, col nome di tanti altri benemeriti, il nome del dott. Dagnino, cui segue orgoglioso nella carriera che non potrà mancare, mentre colla preghiera e coll'augurio lo accompagna nel lungo e pericoloso viaggio, verso l'Africa rapace.

Il nostro Vicecurato

        Purtroppo anche questa notizia, che già si è sparsa nella popolazione è vera, ed insieme alle altre persone care, anche il nostro Vicecurato Don Ghione, ci lascierà tra poco, colla sua partenza il colmo ai distacchi dolorosi.
        Avremo tempo a riparlarne, perché detta separazione non è imminente.
        Tuttavia non possiamo parlare di congedi senza sentire sopra ogni altro l'amarezza di questo specie per parte dei nostri giovani che a Don Ghione tanto devono ed ai quali egli affezionatissimo da circa sei anni va dedicando le sue migliori energie.
        Il pensiero che anch'egli segue !a sua strada ascensionale, che sarebbe egoismo impedire, e che dal posto cui è assegnato potrà meglio ed in breve tempo prepararsi alla missione che l'attende, potrà temprare il dolore del distacco.
        A Lui, come alle altre persone che ci hanno lasciato, noi anticipiamo la espressione della più viva riconoscenza pel bene compiuto e l'augurio di copiosi manipoli di bene nel nuovo campo delle sue attività.
        Per noi poi facciamo l'augurio ed innalziamo la preghiera che le persone destinate a riempire i vuoti lasciati dai partenti siano degne dei loro antecessori e possano lasciare, quando Iddio le chiamasse altrove, il rimpianto ed il nome da essi lasciato.

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La pagina della carità

PER IL BOLLETTINO

        Ravera Gìuseppina L. 2, Fam. Fiorio 2,50, Alessandria Lorenzo 3, Bergamino 2, Alessandria P. 2, Fam. Principiano 5, Fam. Ciravegna (Narzole) 5, Borio Adolfo 5, Fam. Gatti 3, Ved. Passone 2, F. S. 5, Bersano Marianna (Torino) 6, Prof. Ciravegna (Vicenza) 10, Cav. P. Anselma 10, Dott. Stella 10, Fam. Dott. Gervasone 10.
        A tutti i generosi oblatori esprimiamo la. più profonda riconoscenza.

FARINA PER OSTIE

        Hanno offerta farina per confezionare le ostie, numerose famiglie di cui per ora non pubblichiamo il nome. Non si tratta di grandi quantità (1-2 Kg. per famiglia) ma ciò che vale è il significato, l'atto di religione ammesso a questa modestissima offerta. E' come ha detto il Parroco, un pezzo di pane che ci togliamo dalla bocca per convenirlo nella S. Eucarestia, il pane spirituale delle anime nostre: una gocca del nostro sudore regalata a Gesù Ostia, una piccola parte delle nostre fatiche impiegate per !a più santa delle cose di questa terra: un manipolo di spighe che santifica tutto il nostro lavoro.
        Le Zelatrici del S. Cuore si sono assunto con gioia l'onorifico incarico di pensare a questa offerta tra !e numerose famiglie ascritte all'Apostolato della preghiera e noi siamo certi che la bella usanza non cadrà più.
        Dopo tutto è anche un modo facile per procurare un risparmio alla nostra Chiesa che nelle ostie spendeva quasi L. 400 all'anno.
        L'offerta si può fare alle Zelatrici stesse o in Chiesa sull''altare, come una volta si faceva con i bozzoli, od anche presso le Suore dell'Asilo che si sono assunto volentieri il non lieve disturbo di confezionare le ostie colla macchina elettrica appositamente acquistata.

PER.IL RICOVERO

        Bisogna credere che le cose sono più facili a dirsi che a farsi. Così è del nostro Ricovero Oratorio di cui più volte abbiamo parlato. Difficoltà impreviste hanno reso finora impossibile quanto abbiamo proposto di fare.
        Dice però il provverbio: Quod differtur, non aufertur, che vuol dire: Ciò che si differisce non si abbandona.
        E Dio ci scampi da abbandonare di sì benefica istituzione di cui ogni giorno più si sente il bisogno e per cui ogni giorno riceviamo approvazioni, incoraggiamenti e sovente anche offerte.
        A dir la verità non ci siamo sentito il coraggio di iniziare la visita alle famiglie per le offerte nei giorni scorsi mentre, per i continui temporali e notizie di grandini, il cuore di tutti era piccolo piccolo. Ora, speriamo, il pericolo si fa minore e la gente comincia a respirare con maggior speranza che la promettente vendemmia ci sarà conservata.
        Perciò il Parroco spera di trovare la gente più di buon umore e più disposti ad aiutarlo nell'impresa che esige la buona volontà di tutti.
        Possiamo però dire che l'idea cammina. Di questa settimana è venuto su dal Parroco un ottimo suo amico e collega, praticissimo in costruzioni del genere, che ha dato preziosi consigli.
        Ecco intanto le ultime offerte: Rinaldi Paola ved. Cogno L. 20 (1^ offerta) - o S. G. M. 300 - C. S. L. 30. Totale a tutt'oggi L. 2778.
        Ci fu domandato quanto importerebbe la fondazione di un letto col nome della persona fondatrice. Se parliamo di semplice spesa materiale penso non occorrerà gran cosa, se invece vogliamo intendere la rendita di un povero certo occorrerà assai di più. Per ora, onde non aggravare di troppo chi forse vedrebbe volentieri il nome suo o di una persona cara legata alla benefica istituzione, proponiamo di intitolare un letto a quanti offriranno L. 1000 (mille).
        I nomi poi dei benefattori distinti saranno a suo tempo incisi sul marmo a perpetua memoria e riconoscenza.
        NOTA - I Coniugi Dagnino, in occasione della loro partenza, hanno regalato per il Ricovero tutti gli attrezzi di cucina e tavola: stoviglie, posate, piatti, casseruole, stufa elettrica, ecc. Una bella spesa avanzata si può dire totalmente. Così pure hanno dato al Parroco perché se ne servisse per le Istituzioni Cattoliche e specialmente per la Casa dei Giovani il magnifico apparecchio radio che funziona a perfezione. Che Dio accetti per i generosi oblatori la preghiera della no stra riconoscenza.

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Anniversari di Agosto e Settembre

1933 - Taricco Maria (2 agosto) - Giachino Giuseppe (10 agosto) - Galvagno Filippo (22 settem.).
1932 - Borio Ferrero Barbara Maria ( 24 settembre).
1931 - Sobrero-Veglio Scarzello Anna (3 settembre) - Parusso Giuseppe (21 settembre).
1930 - Vietti Celso (4 agosto) - Boschis Galvagno Clara (30 agosto) - Baroero - Abbona Maria (19 settembre).
1929 - Grisotto Giuseppe fu Giuseppe (15 agosto) - Gervasone Dott. Onorina (14 settembre).
1928 - Marenco Teresa di Carlo (1 agosto) - Abbona Onorato (4 agosto) - Giordano Comm. Avv. Luigi (30 agosto) - Tarditi Marco (13 sett.) - Scarzello Catterina (20 sett.) - Balocco Boglietti Maddalena (20 sett.).
1927 - Cucco Lorenzo (28 agosto) - Abbona - Boggione Vittoria (6 settembre).
1926 - Tarditi Luigi (10 agosto) - Pirra Giovanni (25 agosto) - Tarditi Pietro (2 sett.).
1925 - Cagnasso Michele (12 agosto) - Roggia Maria (13 agosto) - Grimaldi Iberti Maria (18 sett.).
1924 - Bozzone Antonio (5 sett.)
1923 - Ravera Maria (7 agosto) - Gallo Michele (23 sett.) - Gioffredo Cogno Domenica (24 sett.) - Taricco Matteo Luigi (29 sett.).
1922 - Gallo Bartolomeo di Gius. (14 sett.) - Cogno Michele (29 sett.).

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Movimento demografico della Provincia di Cuneo
MESE DI MAGGIO 1934
 Capoluogo Provincia Totale
Nati 73 976 1049
Morti 47 582 629
Aumento 26 394 420

MESE DI GIUGNO 1934
 Capoluogo Provincia Totale
Nati 60 910 970
Morti 43 584 628
Aumento 16 326 342


 

da LUCE E FORZA di Ottobre 1934

IN PARROCCHIA

Nelle Compagnie Religiose
I Luigini

        La cronaca delle feste delle nostre Compagnie ci riporta alquanto indietro e cioè alla festa dei Luigini celebratasi la domenica 3 Settembre u. s.
        Preceduta da un triduo di Esercizi predicato dal nuovo Vicecurato Teol. Antonio Toppino, ebbe il suo epilogo la domenica 3 Sett. che vide una numerosissima Comunione generale di giovani ed una imponente procesione attorno alla statua del Santo dei giovani.
        Fu Priore zelante ed attivo il giovane Passone Giovanni fu Luigi che a sera volle a casa sua per un'abbondante bicchierata gli ufficiali della Compagnia, i portatori ed il Clero; gli succede il giovane Roggia Enrico di Ermiglione e fu nominato Sotto Priore il giovane Tarditi Valerio di Pasquale.
        Notiamo con piacere nella Compagnia dei Luigini un risveglio consolante di vita cristiana e di frequenze alle processioni. Bravi Luigini! Tenete alto l'onore ed il decoro della vostra Compagnia, più che centenaria e continuate a fare in modo che nessuno di voi abbia a dire: Se facessero tutti come faccio io la Compagnia dei Luigini andrebbe per terra in un anno. Sarebbe una grave responsabilità davanti a Dio e davanti al Paese.

Le Figlie di Maria

        Celebrarono la loro festa la domenica 16 Settembre. La settimana precedente fu dedicata tutta ad un corso di Esercizi, abbastanza frequentato, predicato da quel valente predicatore che è il Can. Sacco di Novara, ottimo amico del Parroco che si degnò disturbarsi da tanto lontano.
        Superfluo dire che anche le Figlie si fecero onore e, fatte poche eccezioni, hanno celebrata la loro festa in forma degna della Compagnia che, lo diciamo a loro onore, è la più ben organizzata delle quattro.
        Come per i Luigini la festa ebbe Messa solenne, parata, con musica e, come i bravi Priori per i giovani, così le buone Suore per le ragazze concorsero con giochi e gare, svoltesi nell'Oratorio, a rendere più gradita e solenne la festa.
        Fu priora degnissima ed attiva la Sig.na Cogno Maria fu Luigi dei Corini che pure volle ricordare il suo priorato con un cordiale servizio di dolci e vini alle compagne; le succede la Sig.na Tarditi Maddalena di Giuseppe (Podio) e fu eletta Sotto priora la Sig.na Anselma Maria di Pasquale.

IL VESCOVO A NOVELLO

        Diamo con piacere la bella notizia. S. E. Mons. Luigi Grassi, nostro amatissimo Vescovo verrà per la prima volta in visita pastorale a Novello la domenica 11 novembre p. v.
        Mons. Vescovo si fermerà qualche giorno tra noi per visitare la nostra artistica parrocchia, le Cappelle campestri, di cui vedrà pure i conti, amministrerà il Sacramento della Cresima ai nostri fanciulli e prenderà visione delle opere nostre catechistiche e di azione cattolica.
        Anticipiamo fin d'ora all'Eccellentissimo Pastore il più cordiale benvenuto a nome di tutta la popolazione, mentre invitiamo tutta la Parrocchia, grandi e piccoli, autorità e popolo, a prepararsi per dare all'Angelo della Diocesi l'attestato di devozione e di attaccamento che è dovere di figli verso il Padre.

Per il Ricovero

        Eccoci finalmente all'inizio di quest'opera tanto necessaria e tanto attesa, che dovrà essere il ricordo di quest' Anno Santo ed il tributo di riconoscenza a Dio che è stato largo di benedizioni alle nostre campagne. Dio ha dato a noi perché noi diamo ai suoi poveri.
        Nella prossima settimana il Parroco inizierà la visita alle case e spera trovare presso tutti quell' accoglienza cordiale che è tradizionale nelle nostre famiglie e quegli aiuti morali e materiali che gli daranno la possibilità di realizzare quanto ora è in voti.
        Se pensiamo che pochi minuti di grandine sulle nostre vigne avrebbero nello scorso estate portato via il capitale sufficiente per fare non uno ma dieci e più dei nostri ricoveri e che pur dando generosamente ci rimane ancora da ringraziare il Signore che a noi ha dato molto di più, non si troverà gravoso concorrere nella misura delle nostre possibilità a questa opera veramente necessaria che s'aggiunge alle altre a vantaggio dei nostri poveri che attendono.

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RESOCONTO
Scuola Parrocchiale di Catechismo 1933 - 1934

(Continuazione)

        Ultimiamo il resoconto del Catechismo Parrocchiale di cui parte ( cl. 1° e 2° ) fu pubblicato nel numero di Luglio u. s.
        Crediamo far cosa grata ai genitori che in questo inizio di anno scolastico possono farsi un'idea del profitto dei loro bambini e prendere se è il caso, i dovuti provvedimenti.
        Il primo voto è la media della domenica; il secondo della Scuola; il terzo l'esarne; il quarto le assenze dal catechismo domenicale.

CLASSE III ELEMENTARE
Insegn.: Scuola: M.a E. Abbo
Domenica : Suor A. Oberti

Alessandria Sebastiano 10 10 10 3
Bergamino Pierino 10 10 10 2
Borio Pasquale 5 4 4 8
Cogno Giovanni 8 8 9 11
Ferrero Enrico 9 8 8 6
Marenco Maggiorino 9 8 8 2
Marenco Michele 10 10 9 5
Perno Giuseppe 9 9 9 4
Pirra Alessandro 10 10 20 10
Sangiano Massimiliano 8 9 9 1
Tarditi Giuseppe 10 10 20 13
Tarditi Luigi 8 7 7 1
Taricco Luigino 8 8 8 1
Audisio Rita 10 10 10 3
Cogno Lidia 10 10 10 2
Degiorgis Giuseppina 10 10 10 1
Filiberto Esterina 10 10 10 2
Grimaldi Redenta 10 10 10 3
Manzone Adriana 10 10 10 6
Marenco Angiolina 10 10 10 4
Pirra Ernestina 10 10 10 2
Roggia Olga 10 10 10 4
Tarditi Catterina 10 10 10 5
           
  CLASSE IV      
Insegn.: Scuola: M.a Tarditi Serafina  
  Domenica Suor Pierina Vaula  
           
Abbona Giacomo 7 8 8 8
Abbona Giuseppe 8 8 8 7
Degiorgis Giovanni 9 9 10 4
Dotta Mario 10 10 10 7
Foglio Michele 10 10 10 6
Giachino Antonio 10 10 10 1
Galvagno G. Battista 8 8 9 3
Marengo Vitale 10 10 10 3
Roggia Eugenio 9 9 10 1
Roggia Felice 10 10 10 1
Sanino Guido 10 10 10 3
Tarditi Michele 10 10 10 7
Tarditi Sebastiano 10 9 10 5
Tarditi Vincenzo 10 9 10 4
Tarditi Virginio 8 8 10 3
Abbio Catterina 10 9 10 0
Aivano Lucia 8 8 10 0
Alessandria Rina 10 10 10 0
Borio Annetta 10 8 10 8
Cogno Letizia 9 8 9 2
Fornasero Rosa 10 10 10 3
Ponchione Lucia 10 9 10 4
Ricca Domenica 9 9 10 2
Roggia Teresa 10 9 10 2
Stra Maria 9 9 9 6
           
  CLASSE V      
Insegn.: Scuola: M.o Ferrero Michele  
  Domenica Rev. D. Ghione Vic.to  
           
Cogno Giuseppe 10 10 10 1
Cogno Guglielmo 10 10 10 4
Degiorgis Giuseppe 10 10 10 9
Galliano Bonifacio 9 9 9 0
Passone Secondo 7 7 8 11
Perno Giovanni 9 10 as. 9
Sandrone Francesco 8 9 9 2
Sangiano Luigi 10 10 10 2
Schellino Giuseppe 10 10 10 4
Tarditi Angelo 10 10 10 3
Tarditi Oreste 8 8 8 3
Aivano Iolanda 10 10 10 1
Alessandria Maria 9 10 10 4
Ferrero Maria 9 10 10 17
Galliano Teresa 9 9 10 1
Giachino Maria 10 10 10 1
Grimaldi Anna Maria 8 8 9 8
Iberti Lucia 10 10 10 7
Mascarello Giovanna 9 10 10 5
Pirra Giuseppina 8 9 10 4
Roggia Lidia 10 9 9 2
Rosso Antonina 10 10 10 2
Tarditi Caterina 10 10 10 0
Tarditi Franceschina 10 10 10 3
Tarditi Teresa 10 10 10 6

        Mancano poi ancora i voti dei frazionisti che, verranno pubblicati al p. n.

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Anniversari di ottobre

1933 - Stroppiarla Catterina 20.
1932 - Vietto Pietro 8.
1929 - Ascheri-Bozzone Teresa 23.
1928 - Borio Lodovico 12 - Abbona Onorato 27.
1927 - Tarditi Luigi f. Seb. 17.
1925 - Gallo-Ravera Caterina 2 - Costamagna Sebast. 30 - Stra-Ravera Elvira 31.
1924 - Tarditi Giovanni 2 - Blengino Giuseppe 10 - Tarditi-Scarz. Agnese 20 - Rostagno Antonina 29.
1923 - Pressenda - Baroero Giacinta 12.
1921 - Marenco Catterina di Antonio 24.

R. I. P.

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Movimento demografico della Provincia di Cuneo

MESE DI LUGLIO 1934 XII
 Capoluogo Provincia Totale
Nati 51 922 973
Morti 53 668 721
Aumento -2 -254 252

MESE DI AGOSTO 1934
 Capoluogo Provincia Totale
Nati 56 834 890
Morti 46 552 598
Aumento 10 282 292

Per il Bollettino

        Cogno Ernesto da Torino 5. Manzone D. Giov. 4. Fam. Tarditi 10. Abbio Luigi da Torino 5. Dott. Giordano 25. Ved. Giordano Santonè 25. Avv. prof. L. Ferreri da Torino 100. Fam. Tarditi Farm. 10.
        Ai pochi offerenti di questo mese e specie a quelli che colla generosità hanno compensato l'esiguo numero, in modo specialissimo poi al prof. Ferreri, diciamo la nostra riconoscenza e la promessa di speciali preghiere.

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COMUNICATO importante

        La spettabile " SOCIETÀ' REALE MUTUA DI ASSICURAZIONE" ci comunica quanto segue che noi pubblichiamo volentieri, sicuri di fare un servizio e dare un buon consiglio ai soci della nostra Mutua incendi ed a quanti hanno a cuore di fare una buona assicurazione.
        "Col R. Decreto di legge 12 luglio 1934 n. 1290, tutte le Società Mutue di Assicurazione sono obbligate entro il 1935 a versare un capitale di riserva di circa due milioni. Le Mutue che non costituiranno questo fondo sono considerate sciolte e potranno disporre dei loro capitali come vorranno".
        Pensiamo che la nostra Mutua difficilmente potrà essere in grado di mettersi a posto colla suddetta disposizione di legge e perciò come tante altredel genere, dovrà forse sciogliersi.
        Raccomandiamo ai Soci ed agli altri tutti che desiderano una buona assicurazione di non precipitare e di non lasciarsi facilmente cogliere da Società di Assicurazione non ben conosciute. La Società Reale che ha pure carattere di Mutua e che ha un capitale versato di oltre 200 milioni si è impegnata a farci buone proposte più vantaggiose ancora di quelle. che fa oggi la Mutua stessa.
        Occorre però che i Soci non agiscano isolatamente e non facciano nulla senza domandare consiglio ai dirigenti la Mutua. A suo tempo in un'adunanza sarà data comunicazione dello stato di cose e tutti insieme si studierà il modo migliore di risolvere la questione.
        Il dott. comm. P. Giordano, amministratore della REALE e già tante volte benefattore del nostro paese ci aiuterà certamente a risolvere il problema del nostro interesse.

W Maria Ausiliatrice - W D. Bosco Santo!

        Diamo relazione di una singolare e preziosissima grazia ottenuta, per intercessione di S. Giovanni Bosco al giovane Mario Ghetti di Faenza studente universitario.
        II 22 marzo ebbe inizio al labbro inferiore un gravissimo antrace che subito guadagnò quello superiore e tutta la guancia sinistra con febbre settica altissima. I più eminenti chirurghi dichiaarono il caso gravissimo, mortale, ed il 28 marzo le condizioni dell'infermo erano disperate. La famiglia, i parenti, numerosissimi amici elevarono fervide preghiere a Don Bosco, unica àncora di salvezza; ed infatti il 1° aprile, canonizzazione del medesimo, la febbre cominciò a diminuire, le condizioni generali si videro alquanto sollevate e dopo appena otto giorni il malato era in via di guarigione.
        Nulla di più dimostrativo è scolpito nel cuore di chi contornava l'infermo che senza intercessione di Maria Ausiliatrice e di Don Bosco la vita del giovane sarebbe stata perduta. E questo si desidera sia conosciuto dalla grande famiglia salesiana e da tutti quelli che amano e venerano don Bosco Santo.
        Faenza, luglio 1934 - Famiglia Ghetti


 

da LUCE E FORZA di Novembre 1934

RESOCONTO
Scuola Parrocchiale di Catechismo 1933-1934
Ultima parte - Frazioni

    BERGERA      
Insegn.: M.a Brovia Elvira    
C. 1 Scuola Esame Assenze    
  Cabutti Maria 9 9 2
  Saccato Maria 10 10 0
Cl. 2 Marengo St. 9 10 0
  Rapalino Giovanni 8 10 3
Cl. 3 Gallo Maria 10 10 0
  Saccato Teresa 10 10 0
  Saccato Luigi 7 9 1
  Tarditi Lor. 10 10 0
Cl. 4 Cabutto Ang. 8 9 0
  Tarditi Attilio 8 8 1
  Vaira Vin. 10 10 0
  Gallo Irma 10 10 1
  Marengo Ors. 9 10 0
  Tarditi Maria 9 10 0
  Vaira Dom. 10 10 2
           
    PANEROLE      
Cl. 1 Allaria Aldo 10 10  
  Rinaldi Adele 10 10  
  Vietto Maria 10 10  
Cl. 3 Allaria Olga 8 8  
  Allaria Clementina 9 10  
  Manzone Lorenza 8 9  
  Manzone Mario 10 10  
Cl. 4 Allaria Costantino 9 8  
  Vietto Arcangelo 9 9  
  Vietto Pierino 10 10  
  Astri Armanda 10 10  
Cl. 5 Allario Ezio 10 9  
  Boggione Luigi 9 8  
  Iberti Bianca 10 10  

        Da Moriglione non ci è stato possibile avere il risultato, dato che la scuola è stata trasportata in territorio di Narzole. Sappiamo però che quella brava insegnante si occupa per l'insegnamento religioso e che ogni domenica l'ottimo Rettore festivo can. Garezzo fa il catechismo in Chiesa.
        Dei Fornaci invece purtroppo non possiamo sapere nulla,. Quei poveri ragazzi vanno scuolia fuori parrocchia e alla domenica non sappiamo se e dove vadano al Catechismo. Quelli che vengono al Catechismo ed all'Oratorio sono pochissimi. E gli altri? Ci pensino i genitori su cui grava tutta la responsabilità. Se al Catechismo ed all'Oratorio si viene dai Bergera, da Panerole, da Piano e da altri cascinali lontani e scomodi, si può anche venire da Fornaci che hanno la strada più breve e più comoda.
        E chiudendo questo su cui torneremo quando e se Dio ci aiuterà, faremo l'assegnazione dei premi e non possiamo tacere le raccomandazioni già altre volte ripetute.
        A molti genitori vada la parola di lode per l'interssamento e la cooperazione che danno per l'opera del Catechismo; ad altri genitori diciamo che potrebbero fare qualcosa di più ; ai pochi che dimenticano il loro dovere ripetiamo con dolore la terribile minaccia dello Spirito Santo: Animam eius de manu tua requiram - Cerchèrò l'animo loro (dei bambini) fra le vostre mani (dei genitori). E guai a coloro che dovranno dire: Signore, le anime che m'hai date io le ho lasciate scappare -.
        Un ringraziamento particolare al Corpo Insegnante, alle Rev. Suore, a quanti hanno cooperato con noi a questo grande lavoro: il Catechismo.

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Cronaca religiosa.

OTTOBRE

        Domenica 14 - Fu tra noi il Rev. D. Cerruti, Prof. in Seminario, delegato diocesano per le Missioni. Parlò a tutte le funzioni in preparazionie alla Giornata Missionaria e tenne dopo Vespro una riuscitissima ed interessante adunanza alla Commissione Missionaria Parrocch. alle Zelatrici del S. C. ed alle organizzazioni cattoliche.
        Domenica 21 - Giornata Missionaria. Comunione numerosissima, specie delle associazioni cattoliche. Ora di adorazione, promossa dal Gruppo Donne dalle 14 alle 15. Altra ora di adorazione con predica missionaria a Vespro. Riuscita accademia con raccolta di offerte per Ie Missioni. Totale inviato al centro diocesano L. 99,65. Un po' poco a paragone di altre parrocchie.
        Domenica 28 - Solenne festa di Cristo Re e chiusura mese del Rosario. Numerose comunioni e solenne processione. La cantoria maschile rinata a nuova vita per opera del nuovo Vicecurato Teol. Toppino si ripresentò colla Messa del Ravanello e promette ampio lavoro pel prossimo anno. Auguri!

NOVEMBRE

        Tutto il mese. Funzioni di suffragio pei nostri morti. Al mattino, ore 6,30, messa, meditazione, benedizione. Sera, ore 19,30 Rosario.
        Giovedì 1° nov. - Festa di tutti i Santi. Solenne e numerosa Cominione accompagnata da canti della Scuola Femm. A sera un numero nuovo della cantoria masch.: un bellissimo Tantum Ergo a tre voci dispari. Piacque assai.
        Numerosissimo corteo ordinato e orante si recò al Camposanto ove il Parroco fece la chiamata dei morti dell'anno mentre ad ogni nome il popolo rispondeva: Requiem aeternam dona ei Domine. Il Camposanto si è abbellito di nuovi lavori.
        Qualche iscrizione lascia un po' a desiderare. In caso è bene domandare prima.

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Movimento demografico della Provincia di Cuneo

MESE DI LUGLIO 1934 XII
         Capoluogo Provincia Totale
51 922 973
Morti 53 668 721
Aumento - 2 254 252

MESE DI AGOSTO 1934 XII
         Capoluogo Provincia Totale
56 834 890
Morti 46 552 598
Aumento 10 282 292

 


 

da LUCE E FORZA di Dicembre 1934

La prima Visita Pastorale del nostro Vescovo L. M. Grassi a Novello

Note e ricordi

        La prima Visita Pastorale del nostro arnatissimn Vescovo alla nostra Parrocchia effettuatasi nmei giorni 11 - 12 - 13 Novembre u. s. ha lasciato in tutti la più gradita delle impressioni e dei cari ricordi che non si cancelleranno, speriamo, così presto.
        lì Vedovo è arrivato tra noi nel pomeriggio di Domenica 11 Nov. proveniente da La Morra, sopra l'elegante macchian del Comm. Virgilio Abbona di Torino, oriundo novellese, della Famiglia del vecchio Re dei Fornaci, che forse ancora qualche vecchio ricorda. L.'Ill.mo Signore, che fu per molti anni Podestà di Moncalieri, ove aveva contratta intima relazione ed amicizia col nostro Vescovo, allora Rettore del famoso collegio dei PP. Barnabiti, si è partito apposta da Torino per venire a dare al suo antico e grande amico questa attestazione del suo ncordo e noi, mentre ammiriamo il pensiero gentile che certo ha fatto piacere al Vescovo ringraziamo sentitamente il Comm. Abbona del regalo e dell'onore fattoci.
        Accompagnava il Vescovo come convisitatore il M. R. Can. Matteo Novo, Cancelliere della Curia, nostro caro amico e vecchio conoscitore della nostra parrocchia e delle cose nostre. Anche a lui vada la nostra sentita riconoscenza.

Il ricevimento

        Il ricevimento avvenuto alle ore 15 non poteva essere più solienne. Una interminabile fila di Confratelli e Consorelle delle quattro Compagnie Religiose formava l'ossatura del lungo corteo, completato dai sodalizi civili in divisa e con bandiera, dalle Scuole del Capoluogo e delle Borgate, dai membri delle Associazioni Cattoliche e da una fiumana di popolo ordinato.
        Il Vescovo attraversò il numeroso corteo acclamante e sostò alla Lovera accolto dal Clero e dalle Autorità e salutato a nome di tutti dal piccolo Tarditi Filippo con indovinate e commosse parole.
        Al canto del Benedictus di Lourdes ci avviammo alla Parrocchia, ove il Vescovo, dopo la benedizione all'ingresso ebbe un secondo magnifico colpo d'occhio. La nostra Chiesa pulita, vestita a festa, illuminata a giorno dai grandiosi lampadari elettrici, mentre dall'organo scendevano solenni note di un bellissimo «Tu es sacerdos» a tre voci dispari, composto per l'occasione dal nostro Vicecurato Teol. Toppino. assumeva un aspetto veramente suggestivo ed imponente.
        - Bella! - ha esclamato il Vescovo e confermò in seguito, dietro una visita minuziosa, questo giudizio, dicendo che di chiese cosi armoniche, così artistiche nelle sobrie linee, così appaganti l'occhio di chi, come lui, si intende di arte, ce ne sono poche. Noi possiamo aggiungere che la nostra Chiesa, forse più unica che rara, aggiunge al bello l'utile e risponde perfettamente a tutte le esigenze del ministero parrocchiale, prima fra tutte la perfetta acustica.
        Questa prima funzione terminava. anzi culminava nella commovente, pratica e pastorale predica di Mons. Vescovo che, dicendosi lieto di essere in mezzo a noi, dava i primi consigli paterni perché la visita potesse ottenere copiosi frutti di bene.

Le altre funzioni

        Si sono svolte tutte colla massima solennità ed ordine, servite dal Piccolo Clero al completo che fece del suo meglio per disimpegnare le numerose e non facili mansioni.
        Lunedì mattina ebbe luogo la prima Comunione generale veramente numerosa. Celebrò la S. Messa e distribuì la S. Comunione Monsignore, mentre la Cantoria femminile, che ebbe pure i meritati elogi dal Vescovo, distinto conoscitore della musica, accompagnata all'organo dal venerando M.o Ghigo eseguiva musica classica polifonica.

La S. Cresima

        Fu amministrata alle ore 10 di lunedì a 117 cresimandi (53 bambini e 64 bambine). Con dispiacere abbiamo notato che qualche cresimando mancò all'ultima ora. Se ciò fosse per incuria dei genitori sarebbe cosa grave.
        Abbiamo notato con piacere che ogni bambino e bambina erano accompagnati dal proprio padrino o madrina che regalarono generosamente i loro nuovi figliocci dell'immagine - ricordo.
        Qualcuno, credendo far cosa buona suggerita dal Parroco, comprò anche la medaglia con nastrino, pagandola un prezzo veramente esagerato a tutto vantaggio di speculatori. Attenti per un'altra volta.

La Lega di Perseveranza

        Rare volte, anzi mai per il passato, capita alla nostra Lega di Perseveranza l'onore fattole questa volta dall'amatissimo Pastore che volle riservato a sè il piacere di predicare e di dirigere le funzioni della Lega svoltesi lunedì a sera e martedì mattina.
        Il Vescovo parlò con vera effusione di cuore ai 310 uomini e giovani che erano venuti ad udirlo e disse loro tante cose che solo un padre sa dire. In seguito, come un umile prete, si cacciò in confessionale per sentire la confessione di quella parte eletta del suo gregge, dai quali apprese, come si espresse in seguito, che a Novello si vive, in massima, la vita religiosa. Al mattino del martedì riservò per loro la S. Messa, distribuì !a S. Comunione (310 esattamente) ed ebbe sentite parole di compiacenza e di esortazione.

Le visite

        Come abbiamo detto la prima accurata visita il Vescovo la fece alla Chiesa Parrocchiale.
        Non ripetiamo le espressioni di ammirazione per l'imponente opera d'arte che è la nostra Parrocchia. Il Vescovo è un esteta, un profondo conoscitore dell'arte e ci diede suggerimenti preziosissimi per i lavori fatti e da farsi, lavori che se possono passare altrove, non sarebbero compatibili nella nostra Chiesa qualora non rispondano a tutte !e esigenze dello stile e della grandiosità artistica della nostra Parrocchia.
        E' questo il motivo per cui il Parroco sovente ripete che la manutenzione della nostra Parrocchia costa più che per tante altre.
        Approvò in linea di massima l'internamento dei confessionali, suggerendo però un lavoro che certo sarebbe bello, se non avesse il difetto di costare alquanto. Così pure ebbe parole di approvazione per la Cappelletta di S. Giovanni Bosco, Cottolengo e S. Teresina, facendo però osservare che quei quadri sono soverchiamente grandi per una cosa sì piccola e che occorrerebbe pensare più che a statue, a un bel trittico portante in un quadro solo (diviso in tre) un'artistica imagine dei tre Santi. Facciamo tesoro del consiglio, e appena la generosità delle anime pie ce lo consentirà vedremo di rimediare anche a questo inconveniente!
        Altro consiglio datoci dal Vescovo o per meglio dire altra cosa trovata ancora incompiuta sono le finestre del coro e della cupola, lo zoccolo in marmo e gli altari laterali che vorrebbero essere sostituiti con altri di marmo. Per uno di essi però, disse il Vescovo potrebbe servire benissimo l'altare bellissimo di S. Sebastiano che, portato in parrocchia farebbe una bellissima figura, mentre laggiù nella cripta finisce di marcire.
        In ultimo approvò l'idea di portare il Battistero nella Cappelletta rispondente a quella di D. Bosco, verso la Canonica, abolendo la cancellata che dà l'aria di una prigione ed il bruttissimo rilievo in stucco che raffigura il Battesimo di Gesù.
        E se vogliamo aggiugere ancora una cosa fu approvata l'idea di consacrare i due altari laterali alle due divozioni principi delia pietà di oggi: il S. Cuore e la Madonna (Carmine, Ausiliatrire, Rosario) con due nicchie veramente artistiche, che non attendono che l'ultima mano, mentre oggi anche l'ultimo profano che entra nella nostra chiesa rileva che ci sono quattro altari dedicati alla Madonna e nessuno al S. Cuore, relegato in un angolo.
        Come si vede il programma è vasto e degno della nostra Parrocchia. Noi ringraziamo il Vescovo dei preziosi e sapienti consigli e poco alla volta vedremo di ridurre la nostra Chiesa nello stato a cui aspira e merita.

Anche la Confraternita

        ebbe la visita di Mons. Vescovo che la trovò pure bellissima e degna della Parrocchia. Colpì lo sguardo indagatore di Monsignore la magnifica statua in legno dell'Immacolata e se vogliamo dire tutta la verità, queste furono le parole del Vescovo: "Perché lascia una statua così bella, la più bella di tutte, qui nascosta, e non la porta in Parrocchia, ove tutti la possono vedere e venerare ?..."

Alle Cappelle

        Il pomeriggio di lunedì, col tempo favorevole, tu consecrato alla visita alle Cappelle. Su elegante auto del Podestà Cav. Anselma, cui diciamo un grazie sentito, il giro fu iniziato da Panerole. Quei buoni borghigiani si trovarono tutti all'ora fissata presso la loro Cappella ed accolsero il Vescovo con interminabili evviva e spari di mortaretti. Il Vescovo visitò la Cappella, la Sacrestia, le Scuole, disse sentite parole di elogio e d'incoraggiamento, fece alcune piccole raccomandazioni, impartì la Sua Benedizione e ripartì fra i ripetuti evviva di quella buona gente che non sapeva capacitarsi come un Vescovo avesse fatto un tanto onore alla loro Cappella. Il grazie lo disse per tutti un bimbo della scuola: Vietto Arcangelo.

        A S. Grato: Anche qui arco trionfale, saluto d'un bimbo, avviva di tutti i borghigiani, visita e brevi parole del Vescovo, che ricordò a quei buoni borghigiani come S. Grato, Vescovo, e S. Valentino, Prete, titolari della Cappella, parlavano in quel momento per bocca sua, dando i salutari consigli che Egli diede.

        A Bergera l'accogliernza non poteva essere più cordiale. Quella importante Frazione, come Panerole, per mano dei suoi Rettori e Massari, aveva provveduto ad una radicale pulizia e riassetto della Cappella che presentava per l'occasione un magnifico colpo d'occhio. Ed il Vescovo ebbe parole di lode nella breve predica che fece ai borghigiani che stipavano la Chiesa ed ebbe pratici suggerimenti ai dirigenti.

        A Moriglione si arrivava che già cominciava ad imbrunire. Anche qui tutta la popolazione, saluto di una bimba, archi di trionfo, battimani. A Moriglione il Vescovo riservava una bella sorpresa. " Cari figli, disse loro nella breve allocuzione loro rivolta, vedo che siete lontani dalla vostra e dalle altre Parrocchie; mettetevi di buona volontà e trasformate in Parrocchia la vostra Cappella, la vostra Borgata cesserebbe d'essere tale per diventare paese. Io vi aiuto per quanto posso ".
        La preziosa parola e promessa del Vescovo non dovrebbe cadere invano nel cuore di quella buona popolazione e noi speriamo che l'idea da tempo seminata ed oggi cosi autoritariamente rincalzata abbia ad essere in un tempo non lontano una consolante realtà a tutto vantaggio spirituale e materiale di quella lontana Borgata.

        Le altre Cappelle della Parrocchia furono visitate dal Vescovo nella bella mattinata piena di sole del martedì.

        S. Nicola in seguito a minuto esame delle condizioni statiche e tenuto presente il grave pericolo che costituisce il richiamare colle sacre funzioni gente in quel luogo, fu interdetta. Ecco il Decreto scritto di proprio pugno dal Vescovo a chiusura del Registro di S. Nicola, la cui cura fu sempre disimpegnata con tanto lodevole zelo dal Signor Saccato Giovanni, cui va un ultimo sentito ringraziamento: «Da oggi 13 Novembre 1934 interdiciamo la Cappella di S. Nicola da Tolentino perché in gravissime condizioni statiche e ordiniamo che tutto il materiale liturgico passi alla Chiesa Parrocchiale. Il fondo di L. 217,75 sia tenuto dal Parroco a disposizione della erigenda cappella dei Fornaci nel limite di dieci anni, oltre i quali il fondo diventa proprietà della Chiesa Parrocchiale.
Novello, 13 Nov. 1934 - XII - LUIGI, Vescovo d'Alba».

        Ce ne rincresce per la buona popolazione dei Fornaci e di S. Nicola, che rimane senza Cappella e speriamo sia raccolto l'invito di Monsign. Vescovo a fabbricarsi in luogo più comodo e centrale un'altra Cappella ove si possa provvedere alla cura di quella borgata alquanto abbandonata.
        Mons. Vescovo proseguì poi a piedi la visita alle rimanenti Cappelle: S. Giuseppe, Crocetta che gli piacque assai, S. Lucia che trovò interessante nella sua strana costruzione e S. Rocco ove ebbe parole di ammirazione e di doloroso rimpianto per quelle interessantissime pitture bizantine che dovrebbero essere conservate al patrimonio artistico e scarso di quella remota epoca (decimo sec.) che invece per mancanza di possibilità finanziarie sono abbandonate all'inevitabile rovina.
        Ultimi a ricevere la preziosa visita di Mons. Vescovo furono le Scuole e l'Asilo Infantile ove fu accolto da battimani e da toccanti saluti e canti di gioia di quel mondo infantile per il quale il Pastore tradisce una sentita preferenza e coi quali sa farsi, come il Maestro divino, quasi bambino, conquistando il cuore di tutti.

Alle Associazioni

        Dopo la funzione della Cresima, il lunedì, il Vescovo degnò di visita speciale le Associazioni di Azione Cattolica, come prima aveva visitate !e Zelatrici e la Commissione Missionaria. Per tutti ebbe parole di incoraggiamento e di lode, preziosi consigli e paterne raccomandazioni.
        La sera del lunedì poi, prima della funzione della Lega di Perseveranza visitò il fiorente Circolo maschile. I cari giovani che il Vescovo predilige, perché future e solide speranze della Chiesa e della Patria, accolsero il loro Vescovo colla più fragorosa acclamazione. Disse per tutti belle parole il Presidente Vaira e salutarono con entusiasmo la promessa che insieme a pastorali raccomandazioni, il Vescovo loro fece di ritornare a Novello per le feste dei primo decennio del Circolo che, si spera avranno luogo nel prossima estate.
        A quella dei giovani, dei bimbi uniamo volentieri la nostra preghiera, il nostro augurio, il nostro ringraziamento che è esplosione di tutta la popolazione : Grazie, Pastore, di tutto il bene che ci avete fatto. Fate che presto la nostra Parrocchia abbia a godere nuovamente di tanta fortuna.

Ultimi ricordi

        Prima di lasciarci, martedì alle ore 15 il Vescovo diede ancora una ultima benedizione a numerosissima popolazione che s'era raccolta in Chiesa, fra cui tutte le Scuole de! Capoluogo. La commovente dimostrazione strappò ancora al cuore del Pastore, stanco ed instancabile, un ultimo saluto, tre ultimi preziosi ricordi che per espresso ordine suo ricordiamo qui a chiusura di queste righe di cronaca:
I - Santificare la festa intervenendo sempre alla S. Messa ed all'istruzione parrocchiale.
II - Aver molta cura dei bambini, facendo loro studiare il Catechismo e allevandoli nel timore di Dio.
III - Sopportarsi nelle famiglie a vicenda con tanta pazienza, specie verso i vecchi e prendere in pace e rassegnazione la propria croce. Amarsi, amarsi molto a vicenda, perché nell'amore cristiano sta il segreto della propria salvezza.

        Erano le 15 precise e l'auto del Sig. Asteggiano di Monchiero ci portava via diretto a Vergne l'amato Pastore che tanta onda di simpatia e d'affetto e tanto diritto alla riconoscenza si acquistò in questa visita indimenticabile. Lo seguivano i saluti della popolazione che gremiva la piazza.

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LA PAGINA DEI GIOVANI

1 - Cultura religiosa.

        Nell'Associazione giovanile S. Paolfervono lavori di preparazione allo svolgimento dei programmi dettati dai Dirigenti diocesani. Da una quindicina di giorni si è iniziato il Corso di Cultura religiosa; oggi siamo arrivati allia quinta lezione. Il trattato, che è di particolare importanza, svolgendo i mezzi della grazia, è studiato dalla quasi totalità dei soci, che frequentano con amore, rispondendo per iscritto ai quesiti proposti volta per volta dall'Assistente Ecclesiastico. Questi corsi di cultura fanno sempre del bene, a chi impara e a chi insegna. Speriamo di avere perseveranza per espletare un compito non facile. ma che ci porterà consolazioni personali ed il compiacimento dei Superiori.
        La scuola di religione ha luogo al Lunedì, Giovedì e Sabato.

2 - Scuola di Canto.

        Alcuni Soci dotati di voce intonata ed apprezzabile frequentano la scuola di canto. ll programma si è iniziato col solfeggio della Messa di requiem di Mondo. Bisogna incominciare dalla musica polifona per arrivare al canto gregoriano, che nella sua ispirazione, rappresenta quanto vi ha di più sublime e merita di essere chiamato il canto ecclesiastico per eccellenza.

3 - Filodrammatica.

        Appena ci saremo sbrigati un po' della scuola di religione, sarà allestito un dramma, che, colla validissima cooperazione del sig. Maestro Ferrero, potrà rappresentarsi a fine dicembre.

4 - Nel Piccolo Clero.

        I nostri Chierichetti hanno fatto bella mostra di sé nella Visita Pastorale di Mons. Vescovo, testé compiutasi; e bisogna dirlo che veramente si fecero onore. Preparati precedentemente nelle cerimonie e nel canto, poterono sostenere benino la loro parte. Gli abiti e le cotte lavati e stirati tutti da Giovamina Graneris cui sia lode accrebbero decoro alle Sacre funzioni.
        Intanto stiamo preparandoci alla festa di S. Giovanni Berchman, seconda festa del Piccolo Clero, per la quale speriamo di avere con noi il carissimo don Ghione. Tale festa è fissata per l'8 dicembre, sacro a Maria Immacolata.

5 - Nelle classi di Catechismo.

        S. Ecc. Mons. Vescovo nella scorsa visita pastorale si è mostrato abbastanza soddistatto della scuola di catechismo; però ha trovato un po' ristretto l'ambito dell'età utile allo studio di catechismo.
        Perciò, dietro Suo consiglio, l'Arciprete rev.mo ha stabilito una classe di più.
        L'istituzione della sesta è quanto mai in stile pedagogico, poiché in tale età, che prelude o ha già incominciato l'adolescenza coi suoi dubbi e coi suoi bollori di passioni è indicatissimo lo studio del catechismo: e l'intelligenza è più capace di uno studio profondo e proficuo.
        Sono obbligati a questa scuola tutti i giovani e giovanette che non frequentano più le scuole elementari e non hanno ancora compiuti i 14 anni.
        La fa l'Arciprete nell'Aula dell'Unione Donne di A C. ogni domenica mattina alle ore 10.

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Movimento demografico della Provincia di Cuneo

MESE DI SETTEMBRE 1934 - XII

         Capoluogo Provincia Totale
Nati 49 837 886
Morti 35 493
Aumento 14 344 358

MESE DI OTTOBRE 1934 - XII

         Capoluogo Provincia Totale
Nati 58 892 950
Morti 30 535
Aumento 28 357 385

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