(sonoro)

da LUCE E FORZA di Gennaio 1935

AUGURI !

        BUON ANNO! Ecco la suggestiva e augurale parola con cui il Bollettino inizia l'anno nuovo, dodicesimo della sua vita.
        Buon Anno a tutti i lettori, buon anno in modo speciale a tutte le famiglie dei cari parrocchiani vicini e lontani cui il Bollettino giunge come un amico a consigliare, ad approvare, a rincuorare e quando è necessario anche ad ammonire.
        Il Bollettino desidera ed augura a tutti un anno pieno di bene, di salute, di pace, di fortune; un anno scevro di malattie, carico di prodotti della campagna, di prezzi rimunerativi, ecc,, ecc.; un anno insomma quale non avemmo mai e quale certo avremo mai finché viviamo su questa povera terra. Ed eccoci, purtroppo, cari amici, davanti alla realtà. il 1935 sarà probabilmente un anno come gli altri : per qualcheduno sarà l'ultimo, per tutti un passo verso l'ultimo. Avrà la sua parte di bene e la sua parte di male, di lacrime e di sorrisi, di gioie e di dolori, di rose e di spine, di sole e di pioggia, di sereno e di nuvolo. E Dio non voglia che il 1935 ci riservi nei suoi 12 lunghi mesi qualche sorpresa più dolorosa delle altre.
        Comunque un augurio di bene può far piacere agli amici del Bollettino che sanno che non è parola sterile perché accompagnata dalla preghiera, che voi se volete potete rendere efficace. Eccolo: che l'anno 1935 sia per voi, per tutti, ricco di beni spirituali, di opere buone, di meriti per la vera vita che ci attende, per l'eternità. Se non possiamo moltiplicare i prodotti delle nostre campagne, se non possiamo influire sull'andamento dei mercati, sulle vicende atmosferiche, possiamo però moltiplicare i nostri atti di carità, di pazienza, di dolcezza, di compatimento; possiamo santificare di più le feste, sentire più messe lungo la settimana, frequentare di più i Sacramenti, vivere più intensamente la vita cristiana.
        E questo persuadiamoci è il miglior bene che uno ci possa desiderare, unico bene che nessuno può toglierci e che solo ci accompagnerà all'altra vita. Perciò, in questo senso, cari amici, ancora una volta

BUON ANNO !

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Cose liete e cose tristi

        Il 9 novembre u. s. il distinto giovane Alberto Burzio figlio al signor Giudice avv. Giuseppe Burzio, Presidente di Corte d'Appello a Genova ed alla signora Teresa Giordano, conseguiva alla R. Università di Torino la laurea in giurisprudenza a pieni voti assoluti. Al neo dott. che prosegue così le illustri tradizioni delle famiglie Burzio - Giordano !e felicitazioni e gli auguri di tutta Novello.

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        Nell'età di anni 84 il giorno 8 dicembre u. s. sacro all'Immacolata Concezione, moriva improvvisamente a Genova il sig. Angelo Merello, amatissimo suocero del nostro compaesano prof. Tarditi Alfonso della Fracchia. Al caro vecchio, che fu a Novello soddisfattissimo, lo scorso estate, le preghiere di suffragio ed alle ottime famiglie Tarditi e Merello ed in modo speciale alla gent.ma sig. Viola -Tarditi - Merello ed al fratello cav. Vittorio le più vive condoglianze.

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Il nuovo medico

        A succedere al dott. Dagnino, la cui memoria è tutt'ora viva fra noi, è stato chiamato, dietro regolare concorso, l'ill.mo sig. dott. Antonio Bologna di Ormea. Il giovane dottore viene a noi preceduto da fama di valente professionista (laurea 110 su 110, concorso 1° classificato con 30 su 30); di ottimo cittadino (e segretario del Fascio di Ormea) e di buon cristiano, proveniente da famiglia del popolo in cui sono tradizionali le convinzioni religiose e insieme l'intelligenza non comune (ha un fratello ufficiale di cavalleria ed una sorella direttrice didattica). A lui il nostro primo benvenuto insieme alle cordiali felicitazioni all'ottima famiglia.

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Anniversari di Gennaio

1934 - Boglietti - Viglino Teresa 4, Taricco G. B. 8, Borio Domenico 13.
1933 - Pelazza-Germano Onorina 22, Capra-Vietto Marianna 30, Denegri Giuseppe 31.
1932 - Pairotti Abbona Maria 5.
1931 - Passone Giacomo 31.
1930 - Cattaneo - Montanaro Maddalena 14.
1929 - Bozzone Giuseppe 30.
1928 - Iberti Luigi 1, Foglio Giuseppe 26.
1925 - Torta Giuseppe 2, Scarzello Giovanni 6, Gallo Giuseppe 15, Cogno - Vietti Maria Luigia 23, Marenco Michele 24.
1923 - Pressenda-Guerrina Giacinta 31.
1922 - Graziano Alessandria Francesca 18, Parusso Veglio Catterina 18, Danusso Lorenzo 17, Passone Filippo 30.
1921 - Fontana Michele 17, Tarditi Giovanni 31.

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RESOCONTI

        E' fine d'anno e crediamo non far dispiacere a quanti seguono lo sviluppo delle opere parrocchiali, che sono opere di tutti, dare un po' dì resoconto finanziario, che anche se non va all'ultimo centesimo perché qualche partita resta sempre a saldare, da però un'idea della siluazione delle diverse istituzioni.

IL RICOVERO

        Di questa istituzione che deve pure essere presto un fatto compiuto diamo l'elenco delle entrate a tutto oggi, che sono esattamente di lire 3788, contando al 100% qualche cartella al portatore che è tra le offerte.
        Ecco la distinta delle famiglie offerenti non ancora pubblicate:
        L. 100 fam. Tarditi (Fracchia), R.C., P. C, fam. Alessandria (Fasana).
        Da 50 a 100: Donne di A. C , Zelatrici S. C., famiglia Rapalino, fam. Tarditi farmac, ved. Giachino.
        Da L. 30 in giù: fam Ravera Car o, Salvano Giuseppe (Torino), Barberis. Michele, Ajvano, Marenco (PiIone), Tarditi Franc., (Veneria), Tarditi Giuseppe (Chiab), Tarditi f. Egidio, M.o Ferrero, Tarditi Benedetto, Saccato T., Abbona (Fracchia), Saccato-Pirra, Tarditi Giov. Batt., Tarditi Matteo,Tarditi Teresa, Stroppiana.
        Qualcuno vorrebbe sapere: 1° Se il Parroco ha già fatto delle domande speciali per il Ricovero. Rispondo: Ai Novellesi che abitano fuori paese ed ai forestieri non è ancora stata rivolta alcuna domanda. Il Parroco lo farà a suo tempo e confida che nessun Novellese o Forestiero che ama il nostro paese si rifiuterà per un opera cosi umanitaria e cristiana.
        Furono fatte invece a pro dell'erigendo ricovero altre domande che sin'ora sono senza risposta. Qualcuno s'è stupito e quasi scandalizzato come il Parroco osi chiamare e ne ha preso motivo per criticare come al solito. Chi è intelligente però capisce subito che il parroco non chiama per sé ma per i poveri, per un'opera di alta beneficenza e ciò non può essere una vergogna come è stato per D. Bosco, per il Cottolengo per quanti sentono il dovere della carità di Gesù Cristo.
        Per altra parte il Parroco non se la prende per le critiche. Tutte le opere di Dio devono essere criticate e capita sempre così che gli stessi che oggi criticano, domani danno.
        In secondo luogo alcuni vorrebbero sapere se si comincieranno presto i lavori. Rispondiamo: Certo non è prudenza, i superiori non permettono l'avventurarsi in un'impresa che costerà decine di migliaia di lire con un fondo di poco più di tremila lire.
        Oggi specialmente gli operai che lavorano vanno pagati, le fatture saldate con non troppa mora. Occorrerebbe che il Parroco avesse a disposizione almeno diecimila lire per poter incominciare con speranza di finire.
        La fiducia non manca, di persone generose, grazie a Dio, ce ne sono ancora e c'è tutto a sperare che il nuovo anno 1935 vedrà la nostra Parrocchia arricchirsi anche di questa opera tanto necessaria, a favore dei poveri vecchi abbandonati.

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La casa dei giovani

        Chi ci pensa ancora ? Eppure anche questa pochi anni fa era un'opera assolutamente necessaria per la nostra gioventù che oggi ha un luogo ove radunarsi e istruirsi e passare un'ora in onestà e allegria, in compagnia sana. Ed è sorta anch'essa con l'aiuto dei buoni, dopo essere stata fatta oggetto di critiche, di opposizioni, di promesse non mantenute.
        Poiché la spesa incontrata è ancora in gran parte scoperta il Parroco devolve alla Casa dei Giovani parte di quelle offerte che gli pervengono con preghiera di impiegarle in opere buone che sono più bisognose. Ecco le poche entrate di quest'anno:
N. N. L. 40, Con. Tarditi Lodovico e Maria L. 90, Dott. Dagnino L. 100, Frat. Dott. e Avv. Giordano L. 250.
        Totale entrate L. 480.
        Rimanenza passiva 1933 L. 13210.
        Residuo passivo al 1 Genn. 1935 L. 12730,10.

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Il Bollettino Parrocchiale

        Anche il Bollettino Parrocchiale tira i suoi conti in fine d'anno. Anche qui le offerte sono in discreta diminuzione. In tutto il 1934 il Bollettino ha ricevuto di offerte L. 1126 esattamente, ha speso in stampa, porto, posta per l'interno e per l'estero, indirizzi e spese varie esattamente lire 1036. Inizia perciò il nuovo anno con il fondo di cassa di L. 90, quanto basta per pagare la stampa del primo numero. Come si vede è una delle poche istituzioni che per ora non fa debiti. Il motivo però si è che il Bollettino ha trovato degli operai che lavorano gratis: i compilatori degli articoli che non solo non prendono paga, ma ci rimettono anche l'inchiostro. E' anche questa opera buona e confidiamo che la Provvidenza continuerà ad assistere il modesto nostro loglio per molti anni ancora.
        A quanti ricevono il nostro Bollettino raccomandiamo:
1° - Di fare un'offerta se le loro possibilità lo permettono od almeno di farci sapere che non sono in grado di farla, ma che lo ricevono volentieri.
2° - Di rispedircelo indietro, se loro non interessa, mettendo semplicemente sull'indirizzio la parola : Respinto, rimettendolo alla posta senza francobollo.
3° Di darci l'indirizzo dei propri parenti cui potesse far piacere, specialmente dei soldati, delle persore di servizio, degli sposati fuori paese ecc.
4° - Ai soldati che tornano a casa in congedo raccomandiamo di farcelo sapere onde non continuare a spedizione al loro indirizzo, come pure raccomandiamo a quanti vengono nuovi in parrocchia di domandare il Bollettino alla distributrice del loro rione.

        Il resoconto della Chiesa Parrocchiale lo pubblicheremo al prossimo numero, non potendolo fare ora per mancanza di spazio.

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Movimento demografico della Provincia di Cuneo

MESE DI OTTOBRE 1934 - XII

         Capoluogo Provincia Totale
Nati 58 892 950
Morti 30 535 565
Aumento +28 +357 +385

MESE DI NOVEMBRE 1934 - XIII

         Capoluogo Provincia Totale
Nati 53 841 894
Morti 41 622 663
Aumento +12 +221 +231


 

da LUCE E FORZA del Febbraio 1935

IN PARROCCHIA

Settimana agricola

        Si è potuto finalmente combinare coll'ill.mo prof. Ferraris, direttore della Cattedra Ambulante di Agricoltura di Alba, la promessa ed attesa settimana agricola per lo studio dei problemi che interessano le nostre terre.
        Il distinto agronomo, caro a tutti gli agricoltori, sarà a nostra disposizione nella settimana 11-16 corr. febbraio. Terrà lezione tutti i giorni nel salone della Casa dei Giovani dalle ore 12 alle 13 e più, fermandosi, quando sarà il caso, fino alle 18,30. Questo orario, che forse a qualcuno parrà un po' scomodo, à le sue buone ragioni. Anzitutto la disposizione delle corse automobilistiche per Alba e Monchiero che non permettono la scuola alla sera, poi l'impossibilità del professore di pernottare a Novello, infine gli argomenti stessi delle lezioni.
        Il chiaro professore, vuole come sempre, che le sue lezioni abbiano carattere di grande praticità e siccome dedicherà buona parte di dette lezioni alla frutticultura ed in special modo alla potatura, desidera fare esperirnenti pratici sul posto. A tal uopo serviranno bene i frutteti che non mancano a Novello (peschi, peri meli, susini ecc.) tenuti ad albero, a piramide, a filari, a cordone verticale. Sarà certamente una scuola redditizia che i nostri agricoltori frequenterainno volentieri e numerosi, come sempre, anche se sarà necessario qualche sacrificio.
        Al bravo professore anticipiamo i nostri ringraziamenti ed il benvenuto fra gli agricoltori di Novello.

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Cose liete e cose tristi

        Da circa un mese è fra noi il nuovo medico condotto del Consorzio Novello-Barolo Monchiero dott. Antonio Bologna da Ormea, ed il breve tempo è già bastato a confermare nella clientela le previsioni fatte. Il dott. Bologna s'è ormai acquistata la simpatia del paese e la reputazione di persona prudente, zelantissima e sopratutto di medico colto e distinto nell'arte sua.
        Non possiamo che compiacerci di questi ottimi inizi ed auguriamo al bravo professionista le soddisfazioni che l'arte sanitaria riserva a chi, come lui, la considera come una missione e la disimpegna con intelligenza ed amore.
        Riceviamo intanto dal dott. Bologna quanto segue che pubblichiamo volentieri :
        On. Direzione del Bollettino Parrocchiale di Novello.
        Mi permetta di dare da queste colonne, non potendo farlo diversamente, il mio commosso saluto a tutta la buona popolazione di Novello, ed insieme a quella di Barolo e Monchiero, per la cortese accoglienza fattami da tutti e per le gentili parole d'augurio che si volle avere per me. Conosco tutta la delicatezza e l'importanza della missione che ho iniziata in questi simpatici colli, ed assicuro che metterò tutto il mio impegno e tutta la buona volontà per sempre più accontentare la numerosa clientela che à diritto di attendersi dal medico, assistenza attenta ed affezionata.
        Confido nell'aiuto di tutti, e ringrazio cordialmente.
        Coi migliori ossequii

                        dev. Dott. Antonio Bologna Medico - condotto del Consorzio Novello - Barolo - Monchiero

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Lutto in casa Giordano.

        E' morta nello scorso mese di gennaio a Torino, dopo lunga malattia la sig. Maria Giordano in Mallé, ultima delle tre figlie del compianto comm. Luigi Giordano. L'ottima signora, ancora in buona età, va a raggiungere nella pace dei giusti i tre suoi cari strappati in poco tempo alla distinta famiglia: i genitori ed il fratello Francesco, cui s'è aggiunto ,in questi ultimi mesi il cognato ing. Avenati.
        Novello, sempre unito alla famiglia Giordano e nelle liete e nelle tristi circostanze, esprime ai fratelli ed alle sorelle unitamente al ved. marito l'illus.mo avv. Mario Mallé, le più sentite condoglianze, innalzando a Dio speciali preghiere per il riposo eterno della cara defunta che sovente amava ricordare con compiacenza gli anni di sua infanzia e fanciullezza passati qui alla Lovera.

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Resoconto 1934 della Chiesa Parr.

        Della Chiesa parrocchiale non si può ancora dare un conto preciso del passivo, essendovi ancora molti conti da saldare. Si può invece dare un resoconto delle entrate che sono in quest'anno discretamente aumentate per le offerte delle famiglie e specie per la generosità di qualcuna.
        Notiamo prima fra tutte la fam. del maggiore Viglino che offrì L. 1000, in memoria e suffragio della compianta sposa e madre sig.ra Viglino Boglietti Teresa. Un'altra offerta di L. 1000 fu fatta, con autorizzazione del Vescovo, dalla Cappella di Santa Lucia come concorso al pagamento dei banchi. Vengono in seguito per ordine d'entità i fratelli Giordano con L. 250. Hanno offerto somme da 50 a 100 lire le fam.: D. Majolo. P. P., Alessandria Gius. (Pretor), Prof. Tarditi, Foglio Luigi, Protto Angelo, B. T., Anselma cav. Pasquale, Abbona Antonio - da L. 25 a 50: le fam. M.a Tarditi S., A. O., C S., Tarditi Marco (Rost.), Tarditi Pasquale fu L., Rapalino, Stroppiana, Tarditi Bened., S. T , Alessandria(Fas.), Saccato-Pirra, Roggia (Ermigl.), Tarditi Matteo: - da L. 20 in giù le fam.: Stra-Olivero, C. L., Tarditi Luigi, Rostagno G. B., T. F, Roggia Battista, S. T., Tarditi G. B., Strasia R., G. M., Cogno-Rinaldi, ved. di Vivalda V., Borio Francesca, Tarditi Fr., Tarditi Gius., Pirra P., F. G., P. M., Audisio, Daniele, R. M., M, L., F. G., Abbona, Tarditi G. B., Filiberto, M. G.
        Come si vede, siamo ancora lontani dalla bella usanza, vigente.in altre Parrocchie ove tutte le famiglie, nel limite del possibile, fanno ogni anno la loro offerta alla Chiesa in adempimento del Comandamento: "Sovvenire alle necessità della Chiesa".
        L'opera di educazione a questo dovere si svolge lenta nella nostra parrocchia e troppe famiglie ancora, anche potendo, non danno mai o quasi . mai.
        A queste famiglie ci sia lecito fare una domanda: Non vi servite voi della Chiesa? E se tutti avessero fatto o facessero come voi, come potrebbe continuare il servizio religioso?
        Parleremo in altro numero delle spese che quest'anno sono state abbastanza gravi e vedranno tutti come sia necessario concorrere ad aiutare la Chiesa se vogliamo mantenere alla nostra Parrocchia quel primato che giustamente le spetta fra le Parrocchie della Diocesi.
        Intanto che il Signore ricompensi col cento per uno quanti contribuiscono al decoro della Sua Casa.

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Movimento demografico della Prov. di Cuneo

MESE DI NOVEMBRE 1934 - XII

         Capoluogo Provincia Totale
Nati 53 841 894
Morti 41 622 663
Aumento +12 +221 +231

MESE DI DICEMBRE 1934 - XIII

         Capoluogo Provincia Totale
Nati 55 878 933
Morti 48 603 651
Aumento +7 +275 +282

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Ricovero-Oratorio

        

II Parroco, nell'intenzione di cominciare quanto prima i lavori del progettato Ricovero Oratorio, ha preso la debita licenza di estrarre sabbia e ghiaia dal Tanaro, licenza che scade col 28 febbraio corrente. Si raccomanda perciò a quanti possono di fare qualche condotta di detto materiale e scaricarlo nel cortile della vecchia cascina parrocchiale, ove dovrà sorgere il nuovo edificio.
        Nel corrente mese invierà pure per turno e poco per volta, invito a chi potrà, per qualche giornata di lavoro per l'abbattimento della vecchia casa Le offerte a tutt'oggi hanno raggiunta la somma di L. 3788, che verranno tutte a suo tempo pubblicate. Il buon inizio dice il desiderio di tutti che l'opera tanto necessaria sorga e dà anche speranza fondata che non sarà lasciata a metà.

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LA PAGINA DEI GIOVANI

        Nell'Associazione S. Paolo - Scuola di Religione. - E' finita nella spiegazione del testo. Oltre allo studio materiale, l'Assistente ha cercato quest'anno di rendere più proficua la fatica dei giovani, ricavando un questionario e facendo svolgere per iscritto le principali difficoltà incontrate, colla relativa soluzione. Ora che siamo arrivali alla 3.a lezione nel ripassare il lavoro è più facile, ma mi raccomando ai bravi giovani che vogliano vivamente impegnarsi fino a fondo per espletare con lode il loro compito.
        Gli aspiranti mi recano una non lieve preoccupazione perché molto distratti e un po' svogliati non ri spondono alle mie cure come gli effettivi. Sono in parte da compatire perché attraversano un periodo della vita il più strano ad osservarsi ed il più difficile a dirigersi. Ma potrebbero studiare di più.
        Da queste colonne l'Assistente fa noto a tutti gli Aspiranti che sarà consegnato un premio di lire trenta a quello che meglio sarà classificato per studio, frequenza e disciplina. Saranno distribuiti altri premi ancora. Aspiranti! Chi sarà il primo? La via è aperta a tutti e siamo ancora in tempo a vincere.

        Scuola di canto - Qualche volta il maestro è nervoso, perché non tutti gli elementi della scuola vengono ad imparare. Eppure è tanto importante! Nell'intento di dare maggiore solennità alle funzioni della Lega di Perseveranza, siamo riusciti a mettere assieme alcuni mottetti in canto gregoriano come l'"Ave verum" e l'"Adoro te devote" ecc. Se Iddio darà a tutti forza e buona volontà aumenteremo di molto il materiale cantabile nella Panocchia, specialmente per portare decoro alle funzioni degli uomini.

        

Filodrammatica - Sono state distribuite le parti del dramma in 6 atti Il maledetto. E' a tinte forti, presenta nel protagonista Carlo Morven il maledetto dal padre Conte Odocaro, per la gelosia e la scaltrezza di Giudarico nipote del Conte. E' un dramma che commuove e incatena. Sarà prodotto alla fine di Carnevale.

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NELLA MUTUA INCENDI

        Abbiamo appreso che l'Amministrazione della nostra Mutua Incendi, posta dalla legge nella necessità di sciogliersi od unirsi ad altra Società che avesse il capitale richiesto, ha fatto di questi giorni adesione alla Società Reale Incendi di Torino, che ha fatte delle ottime condizioni ai nostri soci.
        Noi crediamo che la nostra Mutua facendo così abbia fatto un ottimo affare che torna di vantaggio ai soci e crediamo di dare un buon consiglio a coloro che non sono nella Mutua esortandoli ad accettare le grandi facilitazioni che per l'occasione la Reale Incendi è disposta a fare anche a loro.


 

da LUCE E FORZA del Marzo 1935

AGLI UOMINI

POCHE PAROLE

        L'appello del Parroco agli uomini a voler dare il proprio nome per la costituzione del Gruppo Uomini di Azione Cattolica voluto dal Papa e dal Vescovo in ogni Parrocchia. come ricordo degli Esercizi e dell'Anno Santo, si può dire, non è caduto in vano.
        Già un discreto numero di uomini animati da buona volontà hanno data la loro adesione. Il Parroco attende ancora altri nomi perché desidera che il nuovo Gruppo che sarà possibilmente inaugurato da S. E. il Vescovo, diventi il buon esempio e il centro di tutta l'azione religiosa e sociale a bene della Parrocchia.

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IL RICOVERO

        Finalmente qualcosa si è incominciato a fare! Questa deve essere stata l'esclamazione di quanti in questi giorni hanno veduto il fervore di lavoro attorno al vecchio edificio colonico parrocchiale.
        Ed era tempo che la vecchia carcassa se ne andasse! Su di una tegola abbiamo letta la data : Luglio 1589, e forse questa tegola era già venuta a sostituirne altre più vecchie.
        Ora del vecchio, pericolante, antiestetico, ingombrante edificio che ha formato per tanti anni un po' ìa vergogna della Parrocchia di Novello, più nulla rimane, neppure il mucchio delle solite macerie. Queste, raccolte dalle braccia solerti de! gruppi di lavoratori che si sono succeduti nella scorsa settimana dal paese e da tutte le borgate si sono allineate in cataste di pietre, mentre la terra che serviva da calce ed i rottami hanno già trovato posto nel giuoco del pallone ove, pare, si pensi di allargare la strada. E fu un vero e consolante spettacolo vedere i muri del decrepito edificio crollare in poche ore sotto la pressione di numerose robuste braccia che con corde, picconi, leve, fra grida e rumori assordanti, in un turbinio di polvere, hanno ridotto a terra la secolare costruzione. Anche i ragazzi delle scuole hanno voluta la loro parte in questo lavoro. E' proprio vero che a disfare si fa presto e tutti lo sanno fare!
        Comunque la bella opera di demolizione che sarebbe costata qualche migliaio di lire, è già una bella economia per il futuro Ricovero che, per necessità di cose, deve nascere e vivere povero.
        Ed ora? Ed ora pensiamo alla costruzione del nuovo edificio. Il Geom. Gallo di La Morra non solo ce ne ha già dato gratuitamente lo schizzo che è rimasto per tanto tempo alla porta della Chiesa, ma di questi giorni è già venuto personalmente parecchie volte, per le opportune misure e tornerà quanto prima per tracciare le fondamenta.
        A lui che non badando ai disturbi e fatiche, vuole concorrere gratuitamente colla sua opera preziosa ed intelligente, dandoci un bel lavoro con risparmio di spesa, vada tutta la nostra riconoscenza.
        Anche il Comune avrà vantaggio da questa opera, non solo perché il Ricovero allevierà le spese di spedalità che oggi non sono una bazzecola, ma anche perché esteticamente ne guadagna assai l'entrata del paese da quella parte.
        Tutti sanno che il Parroco è disposto ad abbandonare per parecchi metri (circa 70 mq.) l'area attuale in favore della strada ed in questo senso ha orientato tutto il lavoro fin qui fatto. Spera naturalmente che il Comune non lascierà senza compenso questo doppio beneficio, figurando tra i primi benefattori della nuova istituzione.
        Come si presenterà il nuovo edificio? Certamente bello senza essere elegante e quale la perizia riconosciuta dal Geom. Gallo saprà darci. Costeggerà la Via Giordano per la lunghezza di circa 27 metri tenendosi a legale distanza dalla casa Rostagno. Sarà a piano rialzato di circa 60 cent. sulla strada e consterà al piano terreno di un lungo ed ampio salone (divisibile in stanze secondo il bisogno) che servirà per ora ad Oratorio festivo dei nostri ragazzi. Col tempo potrebbe anche essere comodo locale per la refezione scolastica e per i dopo scuola tanto ne cessari per i nostri scolari, specie di campagna, che non vanno a casa nell'ora del mezzogiorno. In questo senso abbiamo già avuta tutta l'approvazione e tutto l'incoraggiamento dell'Il.mo Signor Ispettore Scolastico Prov. Cav. Monchiero.
        A piano superiore saranno ricavate anzitutto tre ampie stanze di oltre m. 6x7 di cui una servirà per gli uomini, l'altra per le donne e la terza (la centrale) opportunamente suddivisa sarà refettorio comune e alloggio del custode. Rimarrà così ancora posto per due altre stanze abbastanza comode per servire d'isolamento in caso di bisogno od anche per eventuale ricovero di persone bisognevoli di cure o di operazioni chirurgiche speciali. Una ampia galleria aperta sotto e chiusa sopra disimpegnerà tutti i locali, permettendo ai poveri ricoverati di godere il sole e la vista incantevole del sud-est.
        Come si vede il progetto, pur rispondendo per ora a tutte le esigenze, non è di eccessive pretese e non porterà una spesa esagerata ed insopportabile.
        Il Parroco confida nell'aiuto di tutti i buoni ed ha buoni motivi da sperare che il prossimo Agosto vedrà ultimato il caro edificio, pronto ad accogliere i suoi svariati abitatori: la fanciullezza spensierata e chiassosa e la vecchiaia pensosa e triste che vi troverà la serenità.
        Conclusione? Mano alla borsa si direbbe in buon piemontese. Non dubitiamo che le offerte verranno, non a mucchi, ma proporzionate e sufficienti per quanto ora abbisogna. Il Parroco non si stancherà di chiamare; per questo fin d'ora domanda scusa se potrà anche riuscire alquanto noioso ed insistente.
        Ai lontani vedrà di mandare quanto prima un invito speciale, pur ricordando fin d'ora a tutti, specie a quelli del paese, che le offerte si ricevono sempre con riconoscenza e più presto arrivano, più fanno piacere, perché non è bene a questi tempi far attendere soverchio dai fornitori. Si possono versare alla posta sul c. c. 282 intestato al Parroco colla semplice indicazione: "Per il Ricovero". Penseremo anche per un banco di beneficenza da aprirsi nel prossimo estate (speriamo nel giorno della solenne benedizione del locale) a favore del Ricovero. A questo proposito facciamo viva preghiera a tutte le famiglie, vicine e lontane, che vogliono bene a Novello, di preparare fin d'ora qualche regalo per detto banco.

E la prima pietra?

        Anche a questa funzione daremo un po' di solennità. Poseremo la prima pietra o meglio la pietra fon dementale una domenica sera dopo vespro. Chissà non venga a benedirla il Vescovo! Sarà un blocco di pietra lavigata che porterà il nome del maggior offerente, insieme a tutti i dati d'indole religiosa e civile soliti a ricordarsi in queste circostanze.
        In qualche paese s'usa porre la prima pietra all'incanto il giorno stesso della posa. A noi questo riuscirà impossibile, appunto perché desideriamo che la pietra porti il nome dell'offerente. Apriamo perciò fin da ora anche questa sottoscrizione augurando che frutti molto al nostro Ricovero.

A che punto siamo?

        Ecco le ultime offerte non ancora pubblicate: Tarditi Luigi Lire 50 -Tarditi Seb. 50 - Tarditi Lodovico 25 - Per cambio cartella L. 75 - R. G. B. 40 - Can. Conterno 20 - D. D. 50 - Fam. Principiano 50 - Stra Lucia (Torino) 10 - Roggia Francesco 10 - Totale offerte a tutt'oggi , L. 4.068. Spese L. 75.

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NEL CAMPO MISSIONARIO

        La solerte ed attiva Presidente della Commissione Parrocchiale Missionaria ha portato nel mese scorso, come è prescritto, il resoconto dell'attiviTà svolta in Parrocchia dalla benemerita Commissione.
        Ecco i dati principali: Alla Pontificia Opera della Propagazione della Fede sono ascritte N. 86 famiglie che hanno fatta per l'anno scorso la loro offerta di L. 2, 60. Totale L. 223,60.
        All'Opera della S. Infanzia sono regolarmente iscritti N 185 fanciulli e fanciulle che hanno fatta l'offerta prescritta di L. 0,60 all'anno, totale L. 111.
        Ripartiti per classi sono: cl. I el. N. 32; cl. II N. 16; cl. III N. 23; cl. IV N. 29; cl. V. N. 25; Bergera N. 20; Panerole N. 10; Asilo Inf. N. 18; bimbi inferiori ai 3 anni N. 12.
        A Crociata Missionaria sono 50 gli abbonati.
        Così tirando le somme del nostro contributo alla grande attività missionaria tanto raccomandata dal Papa, ecco le cifre:
Pro Crociata Missionaria L. 105,-
Per Propagaz. Fede " 223,60
Per S. Infanzia " 111.-
Totale L. 439,60
        Osserviamo: 1° - Le famiglie ascritte all'Opera "Propagazione della Fede" sono un po' poche in confronto del numero delle famiglie della parrocchia. Ogni famiglia dovrebbe farsi un dovere di essere inscritta in questo registro, per godere dei grandi vantaggi spirituali concessi.
        2° - Anche tra i bambini vediamo che tanti mancano. Questo dovrebbe essere impegno delle mamme farli iscrivere appena nati, onde comincino a fare del bene ed abbiano le benedizioni dei loro Angeli Custodi. Un soldo al mese è cosa ridicola e non si può dire che non si ha. Manca lozelo per le cose buone in troppe mamme.
        3° - Anche "Crociata Missionaria" potrebbe crescere i suoi abbonati. Nessun giornale illustrato vien dato a così buon prezzo (L. 2 all'anno). Lo raccomandiamo come lettura buona ed istruttiva.
        Per tutto quanto sopra rivolgersi alla Sig. Presidente della Commissione Missionaria Parrocchiale Tarditi Cristina (Fracchia), cui va il plauso ed il ringraziamento insieme alle buone Zelatrici ed al Corpo Insegnante che tanto si sono occupati per il buon funzionamento della bella istituzione e per l'incremento dell'idea missionaria.
        Di personale Missionario la nostra Parrocchia non ha ancor dato gran che, in paragone di altre parrocchie.
        Ricordiamo: D. Giorgio Marenco dei Giuseppini di Asti, Missionario in California; Chierico Passone Evaristo, Salesiano nel Cile; Suor Maria Manzone e Suor Margherita Saccato Missionarie pure in America; Suor Stra in Inghilterra. Studenti Missionari nel Collegio Apostolico dei PP. Gesuiti di Muzzano: Audisio Claudio, Degiorgis Giuseppe, Manzone Fedele e Tarditi Angelo.

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Nella Chiesa Parrocchiale

        Abbiamo promesso nell'ultimo numero di dare un'idea dello stato finanziario della nostra Parrocchia. Eccoci a mantenere la promessa.
        Purtroppo le notizie non sono liete. La Chiesa, che pure cerca di fare tutte le economie e vede con dolore protrarsi di anno in anno l'esecuzione dei lavori che pure sarebbero tanto necessari, per mancanza di disponibilità, non ha ancora neppure questo anno la consolazione di veder migliorato il proprio bilancio. I debiti continuano ed essere rilevanti. Eccone lo stato ed i creditori a tutt'oggi:
Verso la Cappella di S. Lucia L. 2102,75
Verso l'opera per gli Esercizi Spirituali " 3000,-
Verso la Comp. Discipl.ti " 2097,-
" " Umiliate " 488,20
" " Luigini " 2067.40
" " Figlie di M. " 929.25
" " del Carmine " 2229,85
" Cappella di S. Nicola " 170,60
________________
Totale L. 13085,05
        Mancano ancora come abbiamo detto alcune note da pagare per i lavori di quest'anno che portano così il totale del debito ad oltre L. 15.000. Questa cifra, che risponde esattamente a quanto hanno lasciato di debito alla nostra Parrocchia i restauri straordinari fatti anni fa, ci fa pensare con dolore alla triste condizione creata alla medesima per essere stata esclusa dal diritto riconosciuto alle Parrocchie, sprovviste di mezzi proprii, dalla legge che accolla ai Comuni per intero le spese di restauri straordinari e necessari da farsi agli edifici del culto. Ciò ha necessariamente obbligato la Parrocchia a far debiti per pagare i lavori già ultimati e purtroppo questi debiti hanno arenato le altre opere che restano a farsi e che sono pure tanto necessarie.
        Questo per la verità, ed anche per dare una risposta dovuta a quanti domandano se e quando si riprenderanno i lavori da tempo promessi e necessari per mettere la nostra bella Chiesa un po' all'onor del mondo, quali sono le finestre della cupola, del coro e della facciata, lo zoccolo delle pile e dei muri interni, gli altari laterali, la Cappella dei nuovi Santi, il Battistero, S. Sebastiano, la decorazione, ecc. ecc.
        Aumentare i debiti in questi tristi tempi non è prudenza e non è permesso dai superiori. Per questo noi abbiamo messo chiaro sotto gli occhi dei cari parrocchiani le condizioni della nostra Chiesa, tanto bisognosa, onde chi può la aiuti, ricordando che la religione stessa ne fa obbligo a tutti col Comandamento "Sovvenire alle necessità della Chiesa".
        Speriamo che la Provvidenza non mancherà mentre osiamo ricordare a quanti avessero promesso e non mantenuto che aiutare la Chiesa è un dovere su cui Iddio non transige.

Offerte per il Bollettino.

        Ci accorgiamo solo ora che le offerte per il Bollettino non vengono più pubblicate dal mese di Ottobre. E sì che ci siamo fatti un dovere di inviarle in tipografia quasi tutti i mesi. Si vede che è mancato lo spazio ed il proto ha fatto il posto ad altro più importante. Ci spieghiamo così le lagnanze di parecchie persone, specie di quelle che avevano fatto offerte per incarico di altri. A tutti domandiamo umili scuse. Ripariamo intanto per intero.
        Fam. Rapalino L. 5 - Ved. Vivalda 10 - Per D. G. Marenco 10 - Borio Francesco 3 - Prof. A. Tarditi 10 - Salvano G., Torino 5 - S. M. Tarditi 10 - Allaria Matteo 5 - Piovano Clara 5 - Fam. Principiano 5 - Vancini F., Torino 5 - F. R. 15 - Tarditi Ben. 10 - Raviola Lor., Torino 5 - Raviola Matteo 5 - Tarditi Luigi 5 - Comm. V. Abbona, Torino 25 - Fam. Rinaldi 2 - Con. Bosco, Lanzo 5 - Suor Stra, Boves 5 - Sangiano Alessandro 2 - Gallo Rosalia, Torino 5 - Gallo Teresa, Torino 5 - Gallo Corina Lucia 4 - Gallo Virginia 4 - Fam. G. Ravera 4 - Fam. Vaira 10 - Merlati Maria, Torino 5 - Fam. Manzone G. 3 - Ved. Sturpino, Torino 6 - Conterno Mattia 5 - Alessandria Luigi 5 - Fratelli Rinaldi 4 - Bergamino Michele, Torino 10 - Fam. Abbona M. 5 - Tarditi Giuseppe 3 - Fam. Giachello 3 - Fam. Marenco, Pez. 2 - Fam. Giachello, Pez 2 - Belli Tarditi Chiarina 5 - Fam. Sobrero 5 - Gallo Marianna 5 - Cogno Giuseppe 5 - Ved. Manzone 3 - M. C. Borio Tarditi 10 - Iberti Giov. 5 - Costamagna Seb. 5 - Fam. Cagnassi 6 - Fam. Sandrone 2 - Fam. Ferrero, Merli 3 - Vietti Giuseppe 5 - Passone Lorenzo 3,50 - Fam. Saccato Pirra 5 - Sor. Saccato Govone 5 - Ravinale Saccato M. 5 - Fam. Sobrero 3 - Abbio Giovanni 5 - V. R. T. 5 - Stra Olivero Teresa 5 - Ved. Passone 3 - Alessandria Pietro Brig. 10 - Famiglia Tarditi, Fr. 5 - Manzone Gius., Pan. 5 - Famiglia Dotta 10 - Strasia Rosa 5 - Gallo M. di Ang. 5 - Fam. Musso 5 - Tarditi Luigi 5 - M. L. Cornetto, Boves 10 - Borio Laura, Torino 3 - Galfrè M. 5 - Rinaldi Tommaso, Morig. 4 - Tarditi Giov., Bra 5 - Fam. Pressenda 4,50 - N. N. 5 - Fam. Marenco 15 - Dott. Balocco 10 - N. N. 5 - Grisotti Lucia, Narz. 2 - Marino D. Enr., Rivalta 5 - Vietto Angelo, Bra 4 - Dott. Dagnino, Africa 50 - Con. Balocco 10 - Fam. Montanaro, Chiar. 5 - Stra Lorenzo, Torino 10 - Stra Lucia. Torino 10.
        Ai generosi oblatori della modesta nostra pubblicazione il nostro sentito ringraziamento e il merito del bene che il Bollettino fa in Parrocchia e fuori.

Anniversari di Febbraio e Marzo

         Anche gli anniversari di Febbraio sono stati da pubblicare. Ripariamo, anche per soddisfazione di chi ama ricordare il giorno della dipartita dei suoi cari.

FEBBRAIO

1934 - Passone Giuseppe 24 - Ellena Tarditi Anna 28.
1933 - Passone Filippo 14 - Allaria Quarone Lodovica 24 - Gallo Giovanni 28.
1932 - Boggione Montanaro Francesca 10 - Passone Pietro 21 - Suor Tarditi Luigia 23.
1931 - Tarditi Gallizio Catterina 12 - Gallizio Teodoro Teresa 13 - Tarditi Genesio Teresa 20 - Barberis Maria 24.
1930 - Barberis Francesco 13.
1929 - Alessandria Giacomo 4 - Seghesio Devalle Catterina 10.
1928 - Grisotto Giuseppe 8 - Piovano Lorenzo 9.
1927 - Salomone Giovanni 11.
1926 - Manzone Domenico 15.
1925 - Alessandria Matteo Francesco 13 - Taricco Margherita 22 - Rovella Benedetto 24.
1924 - Ferrero Simone 12.
1923 - Dotta Alessandria Giacinta 17 - Tarditi Serafino 22 - Dotta Vigna Delfina 23 - Tarditi Fossati Teresa 26.
1922 - Cogno Giacomo 2 - Marengo G. B. 2 - Olocco Gallo Antonio 25.
1921 - Gancia Dogliani Rosa 23 - Tarditi Gaspare 24.<

MARZO

1934 - Nessuno.
1933 - Borio Giov. B. 1 - Tarditi Sa!omone Teresa 3 - Montanaro Manzone Teresa 10.
1932 - Cogno Luigi 2 - Arnulfo Stra Catterina 2 - Viglione Daniele Anna M. 7 - Debenedetti Blengino Margherita 7 - Roggia Andrea 12 - Taricco Rossotto Isabella 25 - Abbona Allario M. 28.
1931 - Arnulfo Stefano 22.
1930 - Barberis Antonio 10 - Rinaldi Tarditi Luigia 17 - Alessandria Sebastiano 20.
1929 - Tarditi Frontiniano 8 - Cogno Voersio Margherita 18 - Cucco Tarditi Felicita 25 - Ferro Giovanni 25.
1928 - Tarditi Maria 5 - Marengo Musso Maria 17.
1927 - Bollito Giacomo 2.
1926 - Taricco-Galvagno Maddalena 15.
1925 - Pirra Francesco 7 - Vietto Giuseppe 20.
1924 - Sottimano Cristino Maddalena 10.
1923 - Novo Domenico 19 - Tarditi Lorenzo 25 - Manzone Carlo 29 - Roggia Giuseppe 29.
1922 - Abrate Cav. Bernardino 11 - Fontana Beatrice 22.
1921 - Farinetti Catterina 21.
        A nome dei poveri defunti ripetiamo la preghiera di non dimenticarli.

R. I. P.

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LA PAGINA DEI GIOVANI

        Verso l'Esame di Religione. - Abbiamo lasciato qualche sera di ripassare il Testo perché occupati nell'allestire il dramma che porteremo sulla scena la sera del 3 Marzo u. s. Nondimeno confido che avrete o cari giovani, mantenuta la promessa di studiare a casa. Preparatevi fortemente. Giovedì prossimo 7 corr. vi aspetto di nuovo tutti per interrogarvi, per farvi delle difficoltà, affinché possiamo superare il pericolo senza essere troppo spennacchiati.
        Mi appello alla volontà vostra, e vi prego di non smentire le buone tradizioni che avete di giovani studiosi e seri; così potrete aggiungere nella Sala dell'Associazione un nuovo documento del vostro zelo, che dirà ai più piccoli, buon esempio, alacrità, incitamento.
        Aspiranti, vi aspetto pure giovedì 7 alle quattro. Presto vi sarà la gara e dopo... l'esame. Chi sarà l'Aspirante più in gamba? Sono contento e debbo lodarvi perché avete preso sul serio i miei suggerimenti che vi ho espresso nell'ultima puntata del Bollettino.

        Filodrammatica. - A tutti gli attori, che interpretarono con senso di intelligenza il grande dramma "Il Maledetto" vada il mio ringraziamento per l'ottima cooperazione e il plauso sincero per quanto hanno fatto. Le nostre fatiche hanno valso ad occupare in onesta ricreazione una eletta porzione di Novellesi e di forestieri.

        Piccolo Clero.- Siete molto zelanti, raigazzini cari... specialmente a notare le croci a quelli che parlano o che mancano al servizio. Presto il premio!.. Andiamo, se a Nostro Signore piacerà, al Deserto di Millesimo a pregare e ringraziare la Madonna. Intanto vi prego di essere più disciplinati in Chiesa non disturbare, non parlare assolutamente e fuori... senza vociare, tenendo un contegno che sia degno di voi. State buoni.

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Movimento demografico della Prov. di Cuneo

MESE DI DICEMBRE 1934 - XII

         Capoluogo Provincia Totale
Nati 55 878 933
Morti 48 603 651
Aumento +7 +275 +282

MESE DI GENNAIO 1935 - XIII

         Capoluogo Provincia Totale
Nati 49 964 1013
Morti 47 735 782
Aumento 2 229 231


 

da LUCE E FORZA dell'Aprile 1935

AGLI UOMINI

Ancora sull'Azione Cattolica

        Consentitemi, cari uomini, lasciando ancora il nostro solito argomento, altre poche parole sull'Azione Cattolica e sul _dovere che abbiamo di fondare in Parrocchia il gruppo "Uomini" che deve completare i quadri dell'Azione Cattolica Parrocchiale.
        Qualcuno può dire: "Non se ne può fare a meno ? Siamo cattolici tutti, perché fare una nuova distinzione?"
        Ecco la risposta brevissima: Dobbiamo fondare l'Unione Uomini": 1° perché il Papa lo vuole. In tempi di disciplina come i nostri in cui vediamo, per es. in Italia che la prosperità della Patria dipende da un'unità di comando e dalla saggezza del Capitano, occorre non discutere. Se il Papa vuole così, è segno che è bene fare così; 2° se guardiamo bene, cari uomini, in tutte le istituzioni c'è quello che l'Azione Cattolica vorrebbe dagli uomini. Nell'Esercito tutti sono soldati, ma ci sono gli arditi, c'è l'avanguardia. Perché questa distinzione? E' ingenuo domandarlo; 3° questo modo di agire è nella natura, nostra specialmente degli uomini. Basta che una cosa la facciano alcuni pochi, perché siano seguiti da altri. Volete un esempio nostro? Avete mai osservato che cosa capita alla domenica in chiesa, specie alla Messa grande? Ecco: i banchi sono vuoti, e laggiù una quantità di uomini in piedi. Non basta che il parroco dica: Venite avanti, uomini. Ma se quattro o cinque si muovono i primi, in due minuti i banchi sono pieni, e ce ne fosse del posto! Così è in tutto il resto, e specialmente in cose di religione.
        Se c'è un gruppo che fa bene, molti vanno dietro ed il gruppo ha il merito de! buon esempio o come si dice oggi, dell'apostolato. Perciò per essere dell'Azione Cattolica occorre una cosa sola: aver voglia di far bene.

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IN PARROCCHIA

LA FESTA DEGLI UOMINI

        I Confratelli della Compagnia dei Disciplinanti hanno celebrata la loro festa annuale il giorno di S. Giuseppe loro speciale Patrono.
        Predicò il triduo ii Parroco e nel giorno della festa il vic. teol. Toppino.
        Al venerdì antecedente fu tra noi il rev. don Viglino, prevosto di San Stefano Roero per la Lega di Perseveranza che riuscì abbastanza numerosa (circa 150 alla Comunione). Questa fu poi da tutti gli uomini ripetuta alla Domenica 17 e nel giorno di S. Giuseppe, come gli altri anni, abbiamo assistito allo spettacolo di una Comunione di uomini, che si ouò dire generale. Certo che qualcuno manca sempre... ma come si fa?...
        La festa riuscì solenne. Fece servizio di musica a Messa ed a Vespro la cantoria maschile, mentre alla Cantoria Femminile furono riservati i mottetti della Comunione generale.
        Fu Priore degno della Compagnia, il sig. Marengo Modesto del Pilone che in memoria del suo Priorato offrì alla chiesa parr. la bella somma di lire 100. Grazie a lui.
        Entra Priore per l'a'nno corrente il sig Davico Giuseppe della Fracchia e fu eletto sotto-priore il sig Àìessardria Francesco di Giuseppe (Pratorotondo).
La compagnia dei disciplinandi è anch'essa in ascesa. Sono ascritti tutti gli uomini della parrocchia, e finora crediamo, nessuno ha chiesto la formale cancelìazione o meritata l'espulsione. Parecchi però sono un pò in mora col pagamento dell'annuale. Facciamo viva esortazione a tutti gli uomini di voler fare questo piccolo sacrifìcio onde poter godere dei benefici spirituali annessi alla Compagnia. Così pure esortiamo quanti lo possono a voler vestire ìa divisa in occasione di processioni o sepolture facendo anche un piccolo sacrificio per procurarsela.
        Da S. Giuseppe 1934 a questo sono mancati i seguenti confratelli: Dell'Orto Sebastiano (Moriglione), Veglio Francesco (Centro), Vìvalda Valerio (Panerole), Saccato Giacomo (Bergera), Costamagna Giovanni (Centro).
        Detti defunti hanno diritto alla Messa cantata, secondo lo statuto della Compagnia.
        Qualcuno però non essendo in regola col pagamento degli annuali, non potrà averla finché la famiglia non avrà provvisto agli arretrati, a mano del Priore o del Tesoriere sig. Tarditi Francesco (Podio).
        La Compagnia ha dato i conti regolari dopo la festa di S. Giuseppe 1934, conti che furono approvati da Mons. Vescovo in atto di sua visita Pastorale. Coll'occasione il Vescovo avendo riscontrato che la Confraternita da qualche tempo non faceva più celebrare alcune Messe di legato, ha stabilito che, per compensare l'omissione, siano fatte celebrare 39 Messe lette e per l'avvenire ogni anno siano celebrate 3 Messe lette a qualsiasi altare o chiesa. Restano da dare i conti per l'anno testé decorso, ciò che speriamo sarà fatto entro il corr. mese. Così resta stabilito anche per le altre Compagnie e serve di regola generale: "subito dopo celebrata la festa della propria Compagnia il Priore o Priora uscente rende i conti al Priore o Priora entrante, che li accetta e li firma, col suddetto Priore o Priora, col Tesoriere o Tesoriera e col Parroco."

NELL'ASILO

        L'Amministrazione dell'Asilo Infantile, in sua seduta 17 marzo 1935, presa conoscenza degli inconvenienti avvenuti in occasione dell'ultima recita, ha deliberato quanto segue:
1. Non concedere più l'uso del teatrino dell'Asilo per recite che dovessero svolgersi alla sera a notte.
2. Esigere eventualmente che i dirigenti delle recite garantiscano la massima sorveglianza.
3. Declinare ogni responsabilità ed ingerenza per ogni eventualità e per ciò che riguarda licenza, diritti d'autore ecc.
4. Chiamare responsabili i dirigenti per eventuali guasti al materiale.
5. Esigere un compenso adeguato per consumo luce e deterioramento del materiale.

GIORNATA UNIVERSITARIA

        La Domenica di Passione (7 aprile) è destinata dal Papa, come in passato, alla Università Cattolica del S. Cuore di Milano. Vuol essere una giornata di preghiere, di propaganda e di offerte a favore dell'unico, grande Istituto cattolico di studi superiori esistente in Italia. Se si pensa che dall'Università escono i medici, i professori, gli avvocati, gli ingegneri, i farmacisti, ecc., tutti coloro cioè che per la loro coltura e capacità sono ai primi posti e nelle città e nei paesi, si capisce subito la grande necessità che questi uomini siano profondamente onesti, disinteressati, coscienziosi, disposti a! dovere ed al sacrifìcio, così come insegna la religione.
        Tutti i grandi sono stati uomini di fede. E' necessario che questi aumentino, che la scienza portata da questi uomini nei posti di responsabilità, sia scienza veramente cristiana ed a questo mira l'Università Cattolica del S. Cuore.
        La giornata di domenica frutterà, come già gli altri anni, qualche milione per il grande Istituto che se ne servirà per aprire nuove cattedre, per sussidiare studenti poveri, per estendere in nuovi campi il beneficio della scienza cristiana. La parrocchia di Novello che all'Università Cattolica è degnamente rappresentata dalla sig.na Tarditi Raffaella di Pietro, ascritta alla facoltà di lettere, farà nella propria pochezza, quanto sarà possibile per dare preghiere ed offerte, come già ha fatto negli scorsi i anni.

LE SS. QUARANTORE DI PASQUA E LA SETTIMANA SANTA

        Già da qualche anno, col permesso e l'approvazione del Vescovo, abbiamo anticipate le SS. Quarantore di Pasqua, che una volta, erano fissate alla domenica in Albis. Il cambiamento è stato quanto mai provvidenziale avendo servito a dare comodità di far Pasqua a molti, specialmente uomini, che per tradizione non attendono per il loro dovere fino all'ottava di Pasqua. Per noi poi si aggiungono altre circostanze locali che non è il caso di nominare, ma che hanno sempre fatto delle Quarantore alla domenica in Albis, una miseria che faceva male.
        Continueremo pertanto a tenere le SS. Quarant'ore nella Settimana Santa, e precisamente lunedì, martedì e mercoledì 15, 16, 17 aprile.
        Siccome però prevediamo che siano giorni di intenso lavoro, data la primavera avanzata, ridurremo le funzioni al mattino ed alla sera, come con grande soddisfazione, abbiamo fatto l'anno scorso.
        Troviamo infatti nelle note scritte dopo le Quarant'ore del 1934 queste parole: "Si possono chiamare SS. Quarant'ore riuscite. Molta gente al mattino e molta alla sera, con numerosa partecipazione di uomini. Discreto concorso all'Adorazione".
        Abbiamo motivo di sperare che quest'anno le SS. Quarant'ore di Pasqua vorranno riuscire anche più solenni e più frequentate.
        Ogni famìglia deve farsi un assoluto dovere di intervenire alle funzioni ed alla Adorazione. Del resto non c'è più motivo di fare le SS.me Quarantore e di chiamare una Settimana col nome di Santa se i fedeli non fanno distinzione tra questi e gli altri tempi. La ragione del lavoro non tiene, perché il lavoro si lascia a volte per motivi molto meno importanti. Per altra parte occorre considerare che le Ouarantore e la Settimana Santa, poste all'inizio della primavera, quando, insieme alle promesse della campagna, nascono anche le speranze del raccolto, sono con altre numerose funzioni della Chiesa destinate allo scopo di domandare le benedizioni di Dio sui nostri lavoratori.
        Ecco il

Programma ed orario

        Domenica 14 - Solennità delle Palme - La funzione a Messa grande comincia alle 10.30.
        Lunedì Santo 15 - Messa prima alle ore 6. Esposizione del SS. Sacramento, prima della Messa. A questa funzione sono invitati in modo speciale gli uomini che possono fare così la loro ora di adorazione. Alle 7 un'altra Messa alla quale sono invitate in modo speciale le donne per la loro adorazione. Una terza Messa alle 8 coll'Adorazione delle figlie e alunni delle scuole. Alle 9 reposizione del SS.
        Così faremo martedì e mercoledì mattina. Ognuno capisce come in queste mattinate ci sia comodità di confessarsi per fare la comunione generale al Giovedì Santo. A sera di tutti e tre i giorni alle ore 16: Esposizione del SS. Sacramento ed adorazione degli alunni delle scuole; poi dalle 16 alle 17 le figlie; dalle 17 alle 18 le donne.
        Alle 18 Vespro, predica e benedizione a cui speriamo nuovamente presenti gli uomini e giovani che hanno passata la giornata al lavoro.
        Naturalmente occorre fare qualche sacrificio, sotto pena di assumersi la responsabilità di aver distrutto, per parte nostra, non partecipando, la santa istituzione delle Quarantore: il che è semplicemente orribile.
        Perciò abbandonare il lavoro una ora prima, spostare eventualmente la ora della cena, rimandare qualche lavoro più gravoso e più esigente sono tutte cose da disporsi per tempo in ogni famiglia che voglia fare le SS. Quarantore.
        Al martedì a sera (senza cambiare l'orario) a notte, avremo la solita funzione della Lega di Perseveranza, onde preparare gli uomini a fare la loro Pasqua. Pensino gli uomini che in tale occasione potranno avere comodità di confessori, ciò che invece non capiterà più per la domenica di Pasqua.

Uffici

        Al mercoledì a sera li canteremo dalle 17 alle 18 e cioè un'ora prima che incominci il Vespro delle Quarantore.
        Al giovedì alle 17,30; al venerdì alle ore 18,30 prima della Via Crucis solenne.

Giovedì Santo

        E' il giorno commemorativo della istituzione della SS. Eucarestia, la Pasqua dei divoti del SS. Sacramento ed in modo speciale delle Associazioni femminili di Azione Cattolica (Donne e Giovani), delle Zelatrici, dell'Oratorio femminile, ecc. L'anno scorso abbiamo notato anche un discreto gruppo di uomini e giovani che vennero a fare la loro Comunione il mattino presto. Anche quest'anno si distribuirà la S. Comunione prima della Messa delle ore 6.
        L'unica Messa del Giovedì Santo sarà alle ore 8. Seguirà la Processione del Ss. e la reposizione nel S. Sepolcro, che prepareremo all'altare del Carmine, più adatto allo scopo.
        A sera ore 17,30: Uffici, Processione o Sepoltura del Cristo morto, predica della Passione, Benedizione colla reliquia della Croce.
        Raccomandiamo assai l'Adorazione al S. Sepolcro lungo tutta la giornata del Giovedì Santo. Ogni famiglia deve avere continuamente il suo rappresentante, contentarsi delle funzioni del mattino e della sera e non venire a prendere il perdono, come si suol dire, al sepolcro di Gesù, è mancare al proprio dovere, è, anche qui, attentare per quanto sta da noi, alle sacre istituzioni della Settimana Santa.
        Ecco quanto leggiamo nelle note dell'anno scorso: "II Giovedì Santo forse non è mai stato così solennizzato con tanta partecipazione di popolo a tutte le funzioni; tante comunioni prima della Messa ed alla Messa; numerose le visite al S. Sepolcro, molta gente a sera agli Uffici ed alla Processione e predica che terminò alle ore 20, senza che nessuno uscisse di chiesa".
        Speriamo veder ripetersi ed anche aumentare lo spettacolo.

Venerdì Santo.

        Ore 7.30 Messa dei Presantificati, scoprimento della S. Croce e adorazione della medesima. Esposizione della Croce all'adorazione dei fedeli per tutto il giorno.
        A sera, ore 19 Uffici, ore 20 Via Crucis solenne con predica, canti e benedizione della Reliquia della S.ta Croce.
        Questo giorno caratterizzato nella S. liturgia dalla memoria della Croce di Gesù Cristo, non è ancora sufficientemente santificato in nostra Parrocchia. Leggiamo nelle note dell'anno scorso: "Affollata la chiesa per la Via Crucis, ma pochi al mattino e lungo il giorno all'Adorazione della Croce". Eppure è così bella ed impressionante la liturgia di questo giorno, così suggestive le funzioni funebri del mattino, così eloquente e pieno di santi pensieri il silenzio della giornata nella semioscurità della Chiesa spoglia...
        Ogni famiglia, non manchi di consecrare un quarto d'ora ad una visita alla Croce e sopratutto ogni mamma porti alla Chiesa i suoi bambini per far loro meditare, con eloquenza superiore alle loro parole, il grande mistero della Croce. Sovente la santità di un uomo è cominciata dal bacio alle piaghe di Gesù il Venerdì Santo.

Sabato Santo

        E' giorno pieno di sante ed emozionanti funzioni che si iniziano al mattino presto (ore 6) colla benedizione del fuoco alla porta della Chiesa. Col fuoco sacro si accenderanno le candele, le lampade. Segue il bellissimo canto dell'ExuItet, squarcio di alata poesia in cui la Chiesa magnitìca la Pasqua cristiana. Vengono in seguito le Profezie, la benedizione del fonte battesimale ed infine la Messa del Gloria (ore 8) in cui la Chiesa anticipa l'alleluia di Pasqua.
        Seguire attentamente e capire queste funzioni dovrebbe essere un dovere ed un piacere di ogni cristiano. Peccato che invece sono quasi sempre deserte, specie per quanto riguarda il canto!
        A mezzogiorno del sabato cessa la vigilia ed il digiuno.

Pasqua

        II Parroco spera di vedere anche quest'anno ripetersi nel bel giorno di Pasqua lo spettacolo di fede e di divozione degli altri anni, specialmente per parte degli uomini.
        La Pasqua è tale festa che non può lasciare soddisfatto un cristiano che crede se non ha fatto in tal giorno la sua Comunione che per comando della Chiesa costituisce un dovere. E' tutto qui il significato e l'essenza della Pasqua secondo l'espressione forte di S. Paolo "Se Cristo non fosse risorto vana sarebbe la nostra fede". E la nostra fede sarebbe anche vana se la nostra anima non fosse in grado di potersi applicare i frutti della Pasqua di Gesù Cristo.

Buona Pasqua! Buona Pasqua a tutti!

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Lega di Perseveranza

        Allo scopo di dare comodità agli uomini e giovani di fare la Pasqua proprio nella Settimana Santa e ripetere, volendo, la S. Comunione al Giovedì Santo e nel giorno di Pasqua, faremo la bella funzione della Lega di Perseveranza martedì a sera e mercoledì mattina alla solita ora.

Per il S. Sepolcro

        Raccomandiamo vivamente alle famiglie che lo possono di preparare ed inviare fiori e verdura per il S. Sepolcro che, come l'anno scorso, sarà allestito nella Cappella del Carmine, come posto più comodo alle funzioni ed all'adorazione.

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IL RICOVERO

        Causa l'assenza per qualche tempo del Geom. Gallo ed anche allo scopo di non precipitare le cose in attesa di una risposta del Comune a cui abbiamo prospettate le nostre intenzioni e domandato un equo compenso per la permuta del terreno, abbiamo dovuto sospendere alquanto i lavori del costruendo Ricovero.
        Speriamo che l'attesa non sarà lunga. Comunque ci teniamo a dichiarare che essa non è volontaria e che perciò non dà diritto ai maligni a dire che s'è rimandata la cosa alle calende greche.
        La cristiana impresa comincia ad incontrare le sue inevitabili difficoltà che però, speriamo, non varranno a stancare il fermo proposito e la buona volontà dei novellesi, desiderosi di vedere quanto prima la nuova opera apportare alla vecchiaia sofferente ed abbandonata i frutti della carità evangelica.
        Continua intanto il trasporto della sabbia per parte dei generosi e si va consolidando il proposito di un Banco di Beneficenza da allestirsi per il prossimo estate. Fin d'ora raccomandiamo la cosa ai vicini e lontani onde ogni famiglia possa preparare il proprio dono.

ANNIVERSARI di APRILE

        Ricordino i parenti e ricordiamo tutti in questo mese nelle nostre preghiere i seguenti defunti di cui ricorre l'anniversario della morte:
1934 - Rosso Luigi di Michele 4.
1933 - Gallo Carlo 24.
1932 - Musso Domenico 1 - Manzone-Abbona Clementina 12 - Marrone Andrea 20.
1929 - Devalle Giovanni 15 - Costa Giovanni 16.
1926 - Giachino Giuseppe 9 - Galvagno Pirra Giuseppina 18 - Tarditi-Alessandria Maria 29.
1925 - Galvagno-Rosso Maddalena 17.
1924 - Tarditi Pietro 3 - Rinaldi-Manzone Vittoria 6 - Marengo Ernesto 2 - Bozzone Agnese 22.
1923 - Pirra Giacinto 3.
1922 - Adriano Carlo 2 - Ravera Giureppe 19.
1921 - Mons. Majolo G. B. Arcipr. 10 - Gancia Giovanna 11.

R. I. P.

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Bollettino demografico di Novello
dei mesi di gennaio-febbraio-marzo 1935 - XIII
Nati 6
Morti 5
Matrimoni 9
Eccedenza nati sui morti N. 1

Movimento demografico della Prov. di Cuneo
MESE DI GENNAIO 1935 XIII
         Capoluogo Provincia Tot.
Nati 49 964 1013
Morti 47 735 782
Aumento 2 229 231

MESE DI FEBBRAIO 1935 XIII
         Capoluogo Provincia Tot.
Nati 52 818 870
Morti 73 823 896
Aumento - 21 - 5 - 26

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