(sonoro)

da LUCE E FORZA di Settembre 1935

IN PARROCCHIA
FESTE CELEBRATE

La Porziuncola alla Madonnina.

        Quanto abbiamo scritto nell'ultimo numero, di questa festa che si stava allora preparando non fu per nulla esagerazione, anzi, possiamo dire, fu superato dalla realtà.
        La cara festa della Porziuncola alla Madonnina va prendendo ogni anno più un consolantissimo sviluppo, portando il suo soffio di bene anche nei paesi vicini. E questo anno il concorso dei forestieri fu anche più numeroso: da Barolo, da Narzole, da Monchiero, da Monforte, da La Morra ecc.
        Superfluo dire che il carattere della festa, pur non escludendo una modesta e cristiana allegria, fu spiccatamente ed esclusivamente religioso.
        Il solo nome di Indulgenza della Porziuncola esclude ogni idea di profanità.
        Numerossime le S. Comunioni protrattesi fino ad ora tarda; facilitate anche dalla comodità di confessarsi alla Cappella. E bisogna dire che i tre nuovi confessionali preparati per l'occasione con indovinatissima ubicazione, hanno fatto la loro parte.
        Prestarono il loro servizio per le confessioni Padre Emilio dei Cappuccini di Bra, predicatore del triduo, il rev. teol. Toppino Pievano di Bricco Cherasco e nostro ex Vicecurato ed il rev. prof. don Tarditi Gabriele della Fracchia.
        Cantò Messa solenne il rev. don Roggia Fiorenzo salesiano, mentre la Scuola Femminile eseguì assai bene la Messa a due voci del Tassi con parte della 'Te Deum,. del Perosi.
        Anche a Vespro si fece dell'ottima musica e l'animazione attorno al Santuarietto e le preghiere all'interno durarono a notte inoltrata. Numerose le tradizionali merende nei prati tra cui la più chiassosa fu quella della schola cantorum femminile. Abbiamo visto con piacere che molte famiglie accogliendo l'idea del parroco hanno per l'occasione invitati i parenti dando così per la prima volta alla bella festa il carattere di sagra del paese, e sappiamo che anche gli esercenti hanno fatto affari.
        Auguri per l'avvenire sotto la protezione della Madonnina.
        In attesa di dare un po' di resoconto notiamo con riconoscenza due offerte principali: C. C. L. 30 - S. A. L. 100, per grazie ricevute.

S. Anna

        Contemporaneamente alla predicazione alla Crocetta P. Emilio parlò pure due volte al giorno alle donne della Compagnia delle Umiliate che si preparavano a celebrare la loro festa, rimandata per l'occasione alla domenica 4 Agosto.
        Le donne non hanno bisogno delle nostre lodi: tuttavia occorre dire che anche questa festa, che si celebra da soli due anni, è ormai entrata nelle loro abitudini religiose. E sono cose che fanno piacere, mentre non mancano di far del bene.
        La donna più di tutti gli altri membri della famiglia deve essere ben fondata e ben ferma in religione, perché è la maestra nata della casa.
        Qualche testa leggera purtroppo c'è anche a Novello, ma queste per lo più non sono tra le più assidue alla Chiesa.
        La cantoria femminile ha eseguita ottima musica a messa grande, parata, all'altare del Carmine, ed a Vespro.
        Fu degna Priora della Compagnia la Sig. Bergamino Catterina in Gallo dei Fornaci che, non ostante la lontananza, bello esempio di buona volontà da additarsi alle donne di quella borgata, fu assidua alle funzioni ed interessata per il bene della Compagnia. In memoria del suo priorato regalò alla Compagnia L. 100. Che S. Anna la ricompensi insieme alla famiglia del bene fatto.
        Entra a Priora per l'anno 1935 la signora Musso Giuseppina in Sangiano del Paese e fu nominata Sotto Priora la Sig. Vaira Celestina in Cogno dei Corini, alle quali facciamo i migliori auguri.

Nella Compagnia del Carmine

        Daremo nel prossimo numero un po' di resoconto della Compagnia del Carmine che anche quest'anno ha accresciuto i suoi ascritti. Avvertiamo intanto le famiglie dei defunti in quest'anno (dal Carmine 1934 al Carmine 1935) di informarsi presso la Segreteria della Compagnia se detti loro defunti erano in regola colle quote, onde si possa, come è di regolamento da qualche anno, cantare la Messa in loro suffragio.
        Fu cantata la Messa per ognuno dei seguenti Confratelli defunti: Magenta Bergamino Antonielta; Rostagno Tarditi Giuseppina; Mantello Cogno Maddalena; Grimaldi Porro Antonia; Rinaldi Cogno Paola; Tarditi Giovanni; Rosso G. Battista; Pressenda Carlo; Tarditi Ambrogio.

La festa dei Luigini.

        Sarà celebrata, come già abbiamo annunziato, domenica primo settembre. Non parliamo più del triduo che sarà già passato quando uscirà questo numero del bollettino.
        Predicò il m. rev. don Milanesio, vicecurato di Monchiero, specialista per i giovani.
        Non dubitiamo che i Luigini ripeteranno lo spettacolo di fede e di serietà dato sempre negli scorsi anni, con una Comunione generale, e con una festa veramente cristiana, quali essi la sanno celebrare.

Al piccolo Clero.

        Ripetutamene invitato e sapendo che è esplicito desiderio di Mons. Vescovo, il nostro Piccolo Clero, pur trovandosi in periodo di crisi per motivi facili a capirsi, prenderà parte (o almeno spera) al Convegno del Piccolo Clero di tutta la Diocesi che si svolgerà in Alba il giorno 10 settembre corrente.
        Nulla si dovrà pagare per il viaggio ed ogni partecipante si porterà il pranzo al sacco. I genitori perciò, come vedono, non avranno da incontrare alcuna spesa. In Alba si svolgeranno tra i partecipanti delle varie parrocchie delle brevi gare o esami su quanto deve essere a conoscenza di un bravo chierichetto. Sono in palio numerosi e ricchi premi. Si svolgerà pure una solenne sfilata di tutti i chierichetti in divisa dal Duomo alla Moretta, che dovrà essere certamente imponente.
        Per quanto le nostre pretese siano molto limitate e non pensiamo agli allori di anni fa per il nostro Piccolo Clero, tuttavia speriamo poter fare qualcosa in preparazione a detto Convegno. Per questo ci raccomandiamo alle mamme affinchè ci aiutino, specialmente lasciando venire i loro chierichetti alle adunanze e scuole che già abbiamo incominciate e procurino di fare studiare bene quanto sarà oggetto di speciale raccomandazione.

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Feste Campestri

        Ricorrono in questo mese le feste delle Borgate di Bergera e di San Grato.
        Questa sarà celebrata il giorno 7 settembre sacro al S. Vescovo di Aosta, quella sarà rimandata al lunedì 9 non potendosi quest'anno poiché è domenica, celebrare la Natività nel giorno in cui cade 8 settembre.
        Non possiamo dare alcun programma delle due giornate poiché il Parroco è solo in Parrocchia e dovrà raccomandarsi all'aiuto altrui che non sempre si trova. Comunque farà del suo meglio perché le due Cappelle abbiano la loro Messa e le funzioni del pomeriggio.
        In compenso spera che non si verificheranno disordini, di quei disordini che non è neppure necessario nominare e che sarebbero la causa della rovina delle feste stesse. A scanso di ogni equivoco e di ogni malumore si ripete per l'ennesima volta che alla prima notizia sicura di preparativi contro il decreto dei Vescovi, sempre in vigore, sarà sospesa Ia novena e nel giorno della festa i sacerdoti saranno obbligati ad assentarsi e far chiudere la Cappella in qualunque momento venisse a loro conoscenza la presenza nel territorio della Cappella di divertimenti pubblici proibiti.

RINGRAZIAMENTO

        Il Parroco, impossibilitato a farlo coi singoli, ringrazia sentitamente da queste colonne quanti in occasione del suo onomastico hanno formulato auguri al suo bene. Ringrazia in modo speciale per la numerosa S. Comunione offerta specie dalle Organizzazioni Cattoliche domenica 18 e martedì 20 agosto e delle promesse, auguri, ecc. piovutigli addosso nella riuscitissima festicciola che pur riluttante ha dovuto sorbire domenica sera, auspice le Rev. Suore dell'Asilo. Ricambia tutti con pari affetto e toglie dall'espressione dell'affetto dei parrocchiani nuova lena a compiere meno indegnamente il proprio dovere.

La compagnia del Ss. Sacramento.

        Come già è stato annunciato parecchie volte dal pulpito, è intenzione del Parroco, perché è desiderio dei Superiori, richiamare in vita la Compagnia del SS. Sacramento. Diciamo richiamare in vita perché la compagnia del SS. Sacramento fu già viva a Novello e fiorente tanti e tanti anni fa.
        Non abbiamo tempo adesso di farne la storia perché abbiamo sotto gli occhi un solo registro che data dal 1681 e lascia capire essere la continuazione di un altro che speriamo trovare nell'archivio parrocchiale.
        Nella prima pagina di questo registro leggiamo in caratteri assai sbiaditi la seguente introduzione: " 1681 alli dieci aprile io David Andrea Franchini di Roccavione ho preso il possesso dell'Arcipretura di questo luogo ed ho fatto comprare il presente libro per descrivere gli officiali della Venerabile Compagnia del SS. Sacramento, con i suoi conti d'anno in anno cominciando nel corrente, e cioè dal giorno dell'ottava del Corpus Domini dell'anno scorso 1680 nel qua! giorno sono stati eletti dal fu Arciprete Gio Batta Monetti officiali l'illmo sig. marchese Gio Batta del Carretto priore e l'ill.mo Michele Ferrero e l'ill.mo Giuseppe Pirra Massari, sottopriore il rev. sig. Matteo Pirra; sottopriora sig.ra Anna Maria Belmonda; massare Vittoria Giachella e Anna Maria Malacria."
        Ne riparleremo.

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IL RICOVERO

        Siamo in questi giorni tempestati di domande: E il Ricovero non si fa più ? Perché sono stati abbandonati i lavori? Perché non sono stati ripresi nel mese di Agosto, come era stato promesso?...
        E' giusta e doverosa a tutti una risposta che diamo qui brevemente:
        1° - L'idea ed il proposito del Ricovero, non è stata per nulla abbandonata, anzi è viva quanto mai, come dimostra anche l'articolo di fondo del presente bollettino e gli altri che seguiranno.
        2° - E' doveroso anche dire che, come ogni opera buona, così anche il Ricovero va incontrando difficoltà ed opposizioni anche dove non se ne sarebbe pensate. Comunque dice il proverbio: "chi la dura la vince" e noi speriamo coll'aiuto di Dio e dei buoni venire a capo della nostra impresa.
        3° - Tutti sanno che in questi ultimi mesi è intervenuto un fatto nuovo che ha modificato alquanto le cose e che, ben risolto, come speriamo, potrà portare alle nostre Istituzioni ed al Ricovero stesso un grande vantaggio.
        E poiché la cosa non è più un mistero, sia concesso al Bollettino dirne brevemente anche a chiusura di tutte le chiacchiere che si fanno e si son fatte al proposito.
        Si è dunque prospettata la possibilità di acquistare la casa lasciata dolorosamente vuota colla morte della proprietaria Sig.ra Rinaldi Cogno Paola. Noi sappiamo che gli Eredi sono contenti che la casa medesima venga trasformata in Asilo per i nostri bimbi che ricorderanno sempre il nome e pregheranno per gli ultimi abitatori della loro casa. Speriamo anche che, cessate alcune speciali circostanze ora non propizie (e per cui assicuriamo le nostre preghiere) gli Eredi possano addivenire a quest'opera che tanto bene porterà alla nostra infanzia, aprendo nello stesso tempo le porte al Ricovero nei locali dell'attuale Asilo, dove troverebbe un posto ideale.
        4° - Quanto s'è fatto alle Scuole nel sito del vecchio edificio colonico abbattutto (per verità poca cosa finora) non sarà neppure abbandonato. Attendiamo di poter abbattere l'ultimo resto di muro lasciando il posto alla strada e ci auguriamo ed abbiamo motivo di sperarlo che sorga colà sia pure una semplice tettoia (sulle fondamenta già esistenti) che sfruttata poco alla volta ci dia l'Oratorio festivo maschile ed anche se si vorrà una palestra coperta per le nostre scuole ecc. ecc.
        Come si vede le cose vanno lentamente, ma. siamo certi, matureranno.

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ANNIVERSARI DI SETTEMBRE.

        Ricordiamo in questo mese i seguenti defunti di cui ricorre l'anniversario di morte:
1934 - Nessuno
1933 - Galvagno Filippo 22.
1932 - Borio Ferrero Barbara.
1931 - Sobrero Veglio Anna 3, Parusso Giuseppe 21.
1930 - Baroero Ab Maria 10.
1929 - Gervasone dott. Onorina.
1928 - Tarditi Marco 13 - Scarzello Caterina 20 - Balocco Maddalena 20.
1927 - Abbona B. Vittoria 6.
1926 - Tarditi Pietro 2.
1925 - Grimaldi Ib. Maria 18.
1924 - Bozzone Antonio 5.
1923 - Gallo Michele 23 - Gioffredo Cogno Domenica 24 - Taricco Matteo 20.
1922 - Gallo Bartolomeo 14 - Cogno Michele 29.

R. I. P.

        Nota - Se sapessimo i nomi dei parrocchiani morti fuori parrocchia e se ciò fa piacere alla famiglia, li pubblicheremmo volentieri.

Per il Bollettino

        Penna Alessandro, Torino L. 10 - Rapalino Giuseppe 5 - Tarditi rag. Giuseppe, Francia 50 fr. - Marrone Angelo 5 - Famiglia Cabutto 5 - Manzone Giuseppe fu Giusto 5 - Marengo Angela, Torino 10 - Capriata Maria, Alessandria 5 - Anselma Felice 2 - Fam. Saccato 5 - A. G. 5 - Camia Carlo, Torino 5 - Bosio Rina, Genova 10 - Prof. avv. Luigi Ferreri Torino 100.
        A tutti ma specialmente al prof. Ferreri che continua la sua annua generosa offerta per il nostro modesto foglio, la nostra riconoscenza e le nostre preghiere.

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Movimento demografico della Prov. di Cuneo

MESE DI MAGGIO 1935 - XIII
         Capoluogo Provincia Totale
Nati 50 853 993
Morti 45 569 614
Aumento +5 +284 +268

MESE DI GIUGNO 1935 - XIII

         Capoluogo Provincia Totale
Nati 65 949 1014
Morti 45 584 629
Aumento +20 +365 +385


 

da LUCE E FORZA dell'Ottobre 1935

IN PARROCCHIA
Le nostre feste

        I Luigini hanno celebrata la loro festa annuale la prima domenica di Settembre. Predicò il triduo di preparazione, abbastanza frequentato, il M. R. D. Milanesio, che ci dovette lasciare, dopo il secondo giorno per fare l'ubbidienza dei Superiori e portarsi a Scaletta Uzzone a sostituire quel Rev. Parroco ammalato. L'ultima sera del triduo ci fu pure la Lega di Perseveranza e numerosi uomini si unirono ai Luigini. Disse brevi parole il Can. Parroco di Barolo. La Comunione generale della domenica mattina fu veramente uno spettacolo raro. Abbiamo contato 286 giovani e uomini alla balaustra.
        La cantoria maschile si rifece viva per l'occasione ed eseguì, sia pure per l'ennesima volta la Missa tertia dell'Haller, col Tantum Ergo del Magri. Abbiamo notato con piacere questo ritorno dei cari cantori che tacevano da tempo e ne trarriamo auspicio per una efficace ripresa di lavoro per il prossimo inverno.br>         Fu Priore zelante della Compagnia per l'anno il Sig. Roggia Enrico di Giuseppe (Ermiglione). Entra a Priore per il corrente anno il Sig. Tarditi Valerio di Pasquale e fu nominato Sotto Priore il Sig, Vaira Carlo fu Pietro (Ghercina).
        Raccomandiamo ai cari Luigini di tenere sempre alta la bandiera della loro Compagnia che continua ad essere una tra le più fiorenti della Diocesi. Non è raro il caso che forestieri, venuti a Novello, assistendo ad una processione o sepoltura, abbiano parole di sincera ammirazione per i nostri giovani che senza rispetto umano indossano la divisa della compagnia e cantano le lodi liturgiche. Ciò fa onore ai bravi giovani e riesce di decoro alle sacre funzioni.

        Le figlie di Maria ebbero la loro festa la domenica 15 settembre. Tenne la predicazione del triduo l'arciprete, in mancanza di predicatore forestiero. Vennero ad aiutare per le confessioni il rev. prof. don Tarditi ed il rev. don Giorio, prevosto di Vergne.
        Festa di religione e di pietà anche questa che fa onore alla Compagnia delle Figlie, la meglio organizzata delle nostre compagnie religiose. Numerosissima Comunione generale, assai frequentate le altre funzioni. Fu Priora degna la Sig. Tarditi Maddalena di Giuseppe. Entra a Priora pel corrente anno la sig. Anselma Maria di Pasquale e fu nominata a Sotto priora la sig. Vietto Maria fu Pietro di Panerole.
        Alle famiglie, poiché ne abbiamo qui l'occasione, come in genere alle altre compagnie, vorremmo ripetere una preghiera che non è più nuova. Desideriamo che in occasione del Priorato non si facciano spese esagerate per pranzi o dolci e più volentieri vedremmo abolita l'usanza degli inviti (e conseguentemente anche la pretesa ai medesimi) di officiali fino alla... quarta o quinta generazione. Una bicchierara, in occasione dell'annunzio o della fine di carica, ai più vicini di ufficio, passi, ma non di più. Piuttosto suggeriamo alle Priore e Priori che lo possono di impiegare, lo stesso denaro in un regalino alla chiesa od alla compagnia, che resti a memoria del loro anno. Troviamo ancora in Parrocchia tanti oggetti che portano nomi e date (stole, camici, cotte, conopei, copripissidi. ecc.) care memorie di Priorati lontani. Oggi questa bella tradizione vive ancora negli altri paesi, da noi è andata un po' in disuso. Merito doppio a chi saprà ripristinarla.

La Festa Patronale

        Domenica 29 Settembre ebbe luogo la festa patronale della nostra parrocchia: S. Michele Arcangelo.
        Non ostante la vendemmia in pieno svolgimento, possiamo dire che la frequenza alle funzioni fu abbastanza consolante. Abbiamo notato, è vero, diserzioni che ci han fatto stupire (queste non mancheranno mai, che l'interesse è il termometro della religiosità) ma in complesso si nota un crescendo di partecipazione, anche a costo di sacrifici, a questa che deve essere la festa principale della nostra Parrocchia. Numerosa la Comunione e la Processione; imponente la Messa grande parata, servita bene dal nostro Piccolo Clero; ben eseguita la parte musicale, colla Messa nuova del Tassi per parte della Cantoria Femminile.

NEL PICCOLO CLERO

        Come avevamo annunziato, il nostro Piccolo Clero prese parte al Convegno - Concorso svoltosi in Alba il 17 Settembre fra le Associazioni "Piccolo Clero" della Diocesi.
        Anche stavolta i nostri Chierichetti non hanno smentita la fama che si sono acquistata quando, sotto l'abile direzione del Vic. D. Ghione si piazzavano tra i primi della Diocesi.
        La "Gazzetta d'Alba" dando, nel numero del 26 Sett. l'esito del riuscitissimo Convegno, assegnava al Piccolo Clero di Novello il 1° Premio, elecandolo primo fra i primi. Forse questa distinzione va dovuta al numero dei partecipanti che faceva della nostra schiera la più numerosa di tutte le Parrocchie e concorrenti.
        Serva questa nuova ufficiale attestazione data ai nostri Chierichetti a dire ai Genitori tutta l'importanza che i Superiori diocesani danno a questa Associazione parrocchiale ed ai cari bambini infonda nuova buona volontà nella delicata ed alta funzione loro assegnata, in attesa che l'arrivo di un nuovo Vicecurato, che potrà prendere di loro speciale cura, li porti a nuovi allori.

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IL RICOVERO.

        Finalmente, se Dio vuole, è un fatto compiuto. Il parroco, dietro consiglio dei suoi superiori, ha acquistato per la chiesa parrocchiale la casa già di proprietà dei coniugi Stefano e Paola Cogno, ora defunti, e passata in eredità alla figlia Teresa in Ghisolfi. Se nulla si opporrà pel prossimo inverno e possibilmente in occasione della festa dei Santi il caro Ricovero sarà aperto ai pochi vecchi che già attendono con impazienza. Per ora non abbiamo intenzione fare delle spese di costosi restauri, che pure sarebbero convenienti.
        Qualcuno avrebbe preferito che la casa fosse passata subito in proprietà dell'asilo. Per ora non è stato possibile, non potendo avere l'asilo come Ente morale, l'autorizzazione a spese che superano le sue possibilità ed occorrendo, nel caso, prima vendere, sempre con la debita autorizzazione e mediante sopraluoghi, la casa attuale dell'asilo.
        Ciò non toglie che l'asilo possa in un tempo più o meno vicino usufruire di fatto del nuovo locale più ampio e più adatto ai bambini e che col tempo la chiesa faccia verso l'asilo ciò che oggi torna impossibile.
        Per intanto è stesa la mano alla carità pubblica, nella ferma persuasione che tutte le famiglie faranno il proprio dovere. Il parroco ha creduto dare con questo un grande vantaggio a! paese ed è persuaso che, se avrà delle critiche, avrà anche degli aiuti.
        I nomi dei benefattori saranno scolpiti sopra una lapide di marmo che sarà quanto prima murata nello edificio e tra essi figureranno anche i nomi dei generosi ultimi proprietari che hanno avuto verso il Ricovero delle attenzioni speciali.
        Ecco intanto la continuazione delle offerte per la cara istituzione che sarà la benedizione della nostra Parrocchia:
        Somme versate: Galvagno Giuseppe I. 50, M.o Ferrero 10, Alessandria Giov. 20, Strasia Abrigo Rosa 40, Grimaldi Paolo 10, Abio Giovanni 5, M.o Ghigo M. 50, Passone Michele (Merli) 10, Passone G. B. 10, Germano Giacomo 10, Grisotti Domenico 10, Dott. Balocco Adolfo 100, Taricco Pasquale 25, ved. Taricco 10, Abio Michele 10, Tarditi Angelo 25, Cogno Giuseppe 10, Pavia Giuseppe 10, Manzone Giuseppe 5, Viberti Giacomo 20, Giaccardi Maria 10, Conterno Mattia 20, Montanaro Giuseppe 20, Marengo Domenico 10, Marengo Angelo 10, Stra Felicina 50, Cristino Francesco 5, C. M. 30 (e promesso pendolo), Musso Agostino 20, N. N., 10, N. N. 10, Audisio Battista 2, Audisio Giovanni 10, N. N. 4, Abbona Michele 10, Davico Giuseppe 10, Pregliasco Luigi e Maria Manzone 20, Pirra Vittorio 10, Raviola Francesco 10, Scarzello Sabino 10, Tarditi Gius. 10, P. G. 10, Alessandria Lorenzo 20, Tarditi Giovanni ( Bergera) 50, N. N. 300, Gallo Giovanni (Forn.) 100, Alessandria Capriata Maria 20, Borio Francesca 5, Gallo Lodovico 10, Rosso Silvio 10, Saccato Giuseppe 10, Saccato Maria ved. 25, N. N. 10, Tarditi Ambrogio 10, Piovano Celso 5, Iberti Giovanni 20, Dotta Matteo 3, Passone Giuseppe 5, Marengo Bernardo 5, Alessandria Giuseppe 20, Taricco Matteo 50, Costamagna Filippo 5, Viglione Michele 20, Taricco Marco (Rost.) 30, Alessandria Giacomo 5, Marenco Giovanni 10, Abbona Carlo 10, Cogno Luigi 25.
        Molte altre famiglie, in occasione della benedizione delle case, hanno promesso il loro sussidio, e noi ne abbiamo preso nota. Siamo persuasi non faccia bisogno di ricordare loro che la promessa fu fatta a Dio per i suoi poveri. Se perciò, potendo, vorranno versare la loro offerta, faranno opera di carità, che le spese gravi sono incominciate.
        Anche a quelli che hanno promesso legname da costruzione diciamo che sarà accettato con riconoscenza, abbisognando l'edificio di riparazioni al tetto. Così pure accettiamo offerte di legna da ardere per il prossimo inverno.
        Abbiamo pure avute promesse di offerte di letti e biancheria. Tutto accettiamo con riconoscenza raccomandando anche alle persone che lo potessero di confezionare calze di lana per le quali, nel caso, provvediamo il necessario.

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PER IL BOLLETTINO

        M. R. L. 2 - Ved. Marengo Margherita 2 - Piovano Celso 1 - Borio Giovanni 5 - Alessandria Giuseppe 5 - Taricco Matteo 5 - Cogno G. B. (Baric) 3 - Alessandria Giacomo 2 - Gallo Giovanni (Forn.) 10 - Fam. Gatti 4 - Prof. Ettore Roggero (Ivrea) 10 - Conterno Rosa (Bra) 5 - M. Tarditi Serafina 10 - Antonione Lucia 2 - A. A. 2 - Tarditi Metilde 5 - N.N. 5 - Ved. Giordano Santonè . 20 - Comm. Dott. Pietro Giordano 25 - Giacosa Lucia (Bra) 5.
        A tutti i generosi sostenitori del modesto foglio parrocchiale riconoscenza e preghiere.

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Catechismo Parrocchiale

        Coll'inizio delle scuole ha pure principio il Catechismo parrocchiale della domenica. La prima domenica d'Ottobre riordineremo le classi, affidandole alle relative Insegnanti e comincerà così la regolare registrazione delle presenze e del profitto.
        Raccomandiamo ai genitori di dare al Catechismo parrocchiale l'importanza che merita, ricordando che l'istruzione religiosa dei loro figli è il primo e più importante dovere che grava sulla loro coscienza.
        Speriamo anche poter nel corrente mese di Ottobre organizzare una piccola festicciola per la distribuzione dei premi promessi ai più assidui e studiosi per l'anno passato.

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Benefattore della Chiesa e dell'Asilo

        Il Sig. Tarditi Ambrogio, defunto nello scorso mese di Agosto, con suo testamento olografo depositato presso il R. Notaio Olivero di Bra disponeva due legati di L. 10.000 (diecimila) ciascuno a favore del nostro Asilo e della nostra Chiesa Parrocchiale A quest'ultimo è annesso l'onere «per Esercizi spirituali religiosi». E' ovvio perciò che la Chiesa non potrà impiegare in altro detta somma che dovrà essere posta a frutto e gli interessi impiegati per Esercizi secondo le norme che darà la superiore autorità ecclesiastica.
        Per ora le suddette somme non sono ancora state riscosse.
        Ciò non impedise all'Amministrazione dell'Asilo e della Chiesa che hanno accettato con riconoscenza i due legati di esprimere la loro riconoscenza augurando che le preghiere dei bimbi beneficati ed il bene immenso che gli Esercizi fanno alla popolazione siano grandi meriti che il defunto generoso benefattore abbia trovato al tribunale di Dio.

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AVVISI DEL PARROCO

Il Mese di Ottobre

        è il mese del Rosario. Procuri ogni famiglia di recitarlo in casa ogni sera. In Parrocchia, secondo il solito, lo si recita al mattino durante la S. Messa ed alla sera, a notte davanti al SS. Sacramento. Ciò per maggior comodità di tutti e per l'acquisto delle numerose sante Indulgenze concesse dai SS. Pontefici a questa pia pratica.
        Ricordiamo le principali:
        1 - Indulgenza plenaria nel giorno della festa del Rosario (7 Ottobre o in un giorno dell'Ottava a chi, confessato e comunicato, visiti una Chiesa pregando secondo l'intenzione del Papa, purché dal giorno della festa e per tutta l'ottava abbia recitato in pubblico o in privato la terza parte del Rosario.
        2 - Indulgenza plenaria a chi per dieci giorni nel mese di ottobre recita la terza parte del Rosario purché in uno dei detti giorni, confessato e comunicato visiti una Chiesa e preghi, come sopra.
        3 - Indulgenza di 7 anni e 7 quarantene in ogni giorno di ottobre in cui si recita a casa o in Chiesa la terza parte del Rosario.
        4 - Indulgenza plenaria per ogni recitazione della terza parte del Rosario davanti al SS. Sacramento (anche se chiuso nel tabernacolo) a chi, secondo l'usanza dei buoni cristiani, s'è confessato e comunicato.

Il 2 Ottobre

        Festa degli Angeli Custodi - secondo il solito degli altri anni i fanciulli e fanciulle delle scuole sono attesi alla S. Messa che sarà celebrata per loro alle ore 7. La pia funzione servirà come apertura dell'anno scolastico.

Il 3 Ottobre

        festa di S. Teresina del Bambino Gesù - sarà cantata la Messa della Santa all'altare del S. Cuore, ove sarà apposto il quadro. Avviso ai devoti.

GIORNATA MISSIONARIA

        Ricorre quest'anno la domenica 20 ottobre. La Commissione Parrocchiale è già in moto per preparare un programma speciale destinato a fruttare offerte e preghiere per le Missioni Cattoliche. Confidiamo che la nostra Parrocchia non sarà da meno delle altre della diocesi nella nobile gara e raccomandiamo sin d'ora concorso e generosità.

La Domenica 27

        Ricorre la festa di Gesù Cristo Re, voluta e tanto raccomandata dal Papa. In detto giorno reciteremo la solenne formula di consacrazione della Parrocchia al S. Cuore e intenderemo raccomandare in modo speciale al Cuore di Gesù i nostri soldati.

31 ottobre

        Vigilia dei Santi. Obbligo dell'astinenza e del digiuno.

31 ottobre, 1 e 2 novembre

        Quarantore dei Santi di cui daremo l'orario specificato. Speriamo che le SS. Quarant'ore messe appositamente nel giorno dei Morti valgano a far santificare un po' più questo giorno, alquanto profanato eppur tanto sacro, ed a trattenere a casa ed in chiesa chi proprio non ha stretta necessità di correre a fiere profanatrici della memoria dei nostri Defunti. Ricordiamo che nel giorno 2 novembre si può acquistare l'indulgenza plenaria per i nostri morti ogni qualvolta si visita la chiesa e si recitano almeno 6 Pater Ave Gloria, previa si intende, la confessione e Comunione.

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I nostri Studenti

        Sono ormai tutti partiti per riprendere i loro studi nei rispettivi Collegi.
        Di essi 5 si trovano a Muzzano Biellese in quell'ottima Scuola Apostolica dei Rev. Padri Gesuiti. E sono: Audisio Claudio di Giuseppe (3.a Ginnasio); Degiorgis Giuseppe di Secondo, Manzone Fedele fu Luigi, Tarditi Angelo di Francesco (2.a Ginnasio); ad essi s'è aggiunto quest'anno il giovane Marengo Vitale che frequenterà la prima.
        Al Seminario diocesano sono tornati Alessandria Pietro fu Francesco e Abbona Marziano di Antonio che entrano in 1.a Liceo e, speriamo, vestiranno ne! prossimo inverno la divisa chiericale ; Ravera Giovanni di Carlo (4.a Ginn.), Tarditi Domenico di Giuseppe e Alessandria Giacomo di Giovanni (3.a Ginn.).
        Ai Salesiani - Collegio di Benevagienna - è tornato i! giovane Roggia Davide di Giuseppe (3.a Ginn.) portandosi insieme il fratello Felice che inizierà il Ginnasio.
        Sono così 12 pianticelle piantate nel giardino della Chiesa da cui speriamo frutti di bene. La vocazione allo stato ecclesiastico è un dono di Dio e non sta a noi il pretenderlo ; noi però abbiamo il dovere di presentare a Dio i soggetti che per intelligenza e pietà crediamo abili, lasciando ohe Dio scelga. Li piglierà tutti? Sarà una grande grazia che fa alla nostra Parrocchia. Ne lascierà qualcuno? Sia fatta la sua volontà. E' certo però che a un giovane di buona volontà che studia ed è buono, Dio apre la strada che, se non sarà il sacerdozio, sarà ugualmente di onore alla famiglia e di grande vantaggio al paese.
        Con questi, altri studenti novellesi sono partiti per i diversi collegi, avviati a carriere civili. Non ne diamo il nome per tema di dimenticarne qualcuno, specialmente di quelli non troppo famigliari con noi.
        La famiglia studentesca di Novello raggiunge con questi la ventina, e ciò non è poco per una Parrocchia come la nostra.
        A tutti il Bollettino porta il saluto affettuoso di commiato e l'augurio fervido, unito a preghiere, a che l'anno scolastico 1935-36 sia per loro un anno di florida salute e di grande profitto.

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Anniversari di Ottobre

1934 - Traggia Teresa (9); Saccato Giacomo (13).
1933 - Stroppiana Catterina (2O).
1932 - Vietto Pietro (8).
1929 - Ascheri Bozzone Teresa (29).
192S - Borio Lodovico (12); Abbona Onorato (27).
1927 - Tarditi Luigi fu Seb. (17).Br> 1925 - Gallo - Ravera Catterina (2); Costamagna Sebastiano (30); Stra Ravera Elvira (31).
1924 - Tarditi Giovanni (2); Blengino Giuseppe (10); Tarditi-Scarzello Agnese (20); Graziano Rostagno Antonina (29).
1923 - Pressenda - Baroero Giacinta (12).
1921 - Marenco Catterina di Ant. (24).

Movimento demografico della Prov. di Cuneo

MESE DI LUGLIO 1935 - XIII
         Capoluogo Provincia Totale
Nati 64 917 981
Morti 33 515 548
Aumento +31 +402 +433

MESE DI AGOSTO 1935 - XIII

         Capoluogo Provincia Totale
Nati 69 826 892
Morti 62 496 558
Aumento +4 +330 +334


 

da LUCE E FORZA del Novembre 1935

AGLI UOMINI
In tema di beneficenza

        Abbiamo parlato nei due scorsi numeri della beneficenza, con riguardo particolare all'opera che ci interessa da vicino: il nostro Ricovero. Già il Bollettino ha portata la buona notizia che esso è un fatto compiuto e che anche Novello avrà a giorni la sua piccola e modesta casa dei poveri vecchi abbandonati che, per la tristezza dei tempi, non possono più trovare ricovero nei grandi Istituti delle città.
        Raccogliamo oggi, un po' da cu riosi, vari commenti o meglio i vari atteggiamenti che la popolazione va prendendo nei riguardi del Ricovero e ciò non per spirito di critica o per un sentimento di avversione verso i pochi nemici. La fondazione di un Istituto di beneficenza, specie in un piccolo paese come il nostro è opera di una certa importanza ed il Bollettino che scrive non solo per noi, ma anche per i lontani e sopratutto per i nostri posteri ai quali porterà la storia delle vicende delle opere nostre, deve obbiettivamente, diciamo così fotografare le situazioni morali, per dire le difficoltà attraverso le quali le opere stesse sono nate e si sono consolidate. La storia, dice un grande, è maestra della vita; e come noi abbiamo imparato sulle opere ed anche sugli sbagli altrui ciò che costituisce l'esperienza, così altri sui tempi nostri edificheranno tempi migliori ed opere degne.
        Lasciamo di parlare della difficoltà che alcuno mette in gir'o, probabilmente per giustificare la loro renitenza a fare offerte. C'è gente a Novello, come dapertutto, che sa d'essere ritenuta come danarosa ed è insieme d'una tirchità ed avarizia straordinaria. Dare per il Ricovero una somma adeguata non vuole, dare poco non osa perché teme le critiche. Allora? Allora ci si scaglia contro le istituzioni chiamandole magari pazzie del Parroco, cose inutili e non necessarie ed atteggiandosi a difensori e custodi gelosi del denaro altrui, cercano un comodo pretesto per conservare il proprio.
        A questa gente diciamo: Tenete pure il vostro denaro, che la vostra condotta e specie le vostre campagne contro tutto ciò che c'è di buono e di santo, fatte in nome della vostra avarizia, non vi rendono degni di concorrere ad un'opera buona a cui corrisponde un merito grande per l'altra vita. Il Paradiso non si compra col denaro e la storia dimostra che le opere di beneficenza sono sempre state una grazia che il Signore ha fatto ai poveri. Don Bosco ed il Cottolengo, se non erro, non erano milionari e neppure furono i milionari che aiutarono l'inizio delle loro opere. II nostro Ricovero sorgerà ugualmente e voi non avrete nè i! merito né la gloria di avervi concorso.br>         C'è chi dice: Senza dubbio un Ricovero in un paese è una bella cosa. Dopo tutto poter dire, quando si parla del nostro paese: Abbiamo un'artistica Chiesa, belle scuole, un Asilo Infantile, un Oratorio festivo, delle comode strade, dei bei negozi e poter aggiungere: un ampio Ricovero per i vecchi che all'uopo potrà servire da ospedale, mentre serve pure da Oratorio maschile... è cosa che fa piacere a chi ama il proprio paese e gode a dirne bene in faccia ai forestieri. (E chi non sa che le famiglie per es. di mezzadri od esercenti si stabiliscono più volentieri in un paese dove ci siano delle comodità?). Ma, continua chi dice, questi non sono i tempi di far delle spese, dissanguando il paese colle ripetute ed insistenti domande di offerte. Occorreva aspettare che le cose andassero bene, che passasse la crisi... Non vede il Parroco a che si riduce per es. la nostra vendemmia? E come faremo a dare se non prendiamo?
        A questa gente, che almeno dimostra la propria buona volontà e che per lo più parla così, perché proprio, anche colle migliori disposizioni, non può dare, rispondiamo brevemente : "Avete mille ed una ragione per lamentare la tristezza dei tempi. Purtroppo le cose paiono andare di male in peggio per ció che riguarda l'agricoltura nostra: fillossera, svalutazione dei prodotti, rincaro dei generi occorrenti, ecc... e forse i tempi di una volta non torneranno mai più.
        Di qui la necessità della quale non è la prima volta che parliamo dì fare economia, di ridurre le spese voluttuarie (tabacco, profumi, dolciumi, mode, vini, ivertimenti, ecc.) di aumentare la produzione con un lavuro più razionale ed intelligente. Ma che perché le cose vanno male e siamo in tempi di miseria si debba abbandonare la carità e la beneficenza è un grande errore. La cosa invece sta proprio al contrario. Sono i tempi di miseria che han fatto sorgere le grandi opere di beneficenza. Quando le cose vanno bene, van bene per tutti ed i poveri diminuiscono e scompaiono. Perciò accade a Novello ciò che accade in altri paesi. Fin che le cose sono andate bene e le nostre campagne hanno dato in abbondanza ed i prezzi pagavano, non si sentì il bisogno di ricovero; oggi le cose sono alquanto cambiate e stanno cambiando sempre più; i poveri non mancano e nel nostro piccolo stiamo assistendo al decadimento lento ma inesorabile di famiglie che, ricche 50 anni fa, vedono ormai non lontano lo spettro della miseria.
        Ed allora?
        Allora ragioniamo in questo come in tutto il resto. Si preparano le botti quando c'è vendemmia, i sacchi quando c'è grano. Prepariamo il ricovero poiché c'è gente che aspetta.
        Ma continuiamo a ragionare:
        E' proprio vero che domandare per il Ricovero è dissanguare il paese? Via, non esageriamo, cari uomini. Non è certamente il Parroco che dissangua, mentre, se volete, ve lo potete togliere d'attorno con un semplice ed educato: non posso. Se, potendo, date, il Parroco vi sarà riconoscente ed i poveri pregheranno per voi; se invece non date perché non potete, il paese vi conosce, vi compatisce e nessuno oserà criticarvi. Il Parroco stesso non oserebbe ricevere un'offerta che superi le forze di una famiglia.
        Ciò che si domanda è poco e non sbilancia certamente nessuno: se tutti dessero quel poco che possono ogni anno le upere di beneficenza fiorirebbero ed aumenterebbero, senza rovinare nessuno. Il male si è che troppi, invece di denaro, danno delle critiche e delle calunnie che fanno del male immenso.
        Un'altra difficoltà che abbiamo sentita in giro è questa: il Parroco ha acquistato il Ricovero; questo perciò diventa sua proprieià. Non c'è pericolo che alla sua morte, questo stabile passi ai suoi eredi?
        Ecco una cosa da chiarire sulla quale non tutti hanno le idee esatte. Il Parroco ha acquistato il Ricovero non come persona privata, ma come Parroco, cioè come amministratore legale dei beni della Chiesa. Egli perciò possiede il Ricovero come possiede la cascina del Beneficio: è un usufruttuario e nulla più.
        Chi ha acquistato non è il sig. G. B., ma la Parrocchia, il Beneficio, di cui il Parroco è amministratore. Cosicché, come il Parroco non ha bisogno di nominare sul suo testamento la cascina, così non avrà bisogno di nominare il Ricovero che passerà di natura sua al successore e da questo ad altri finché esisterà la Parrocchia. Il Ricovero è un dono che la popolazione fa alla Parrocchia, come un giorno ha fatto dono dei beni del Beneficio, affinchè la Parrocchia, ente duraturo ed indistruttibile, che sola può dare le migliori garanzie, lo conservi e lo mantenga in quelle finalità a cui la popolazione l'ha destinato. Tanto è vero che il contratto di acquisto si fa davanti alla Curia Vescovile che autorizza ed accetta in nome della Parrocchia di Novello. Perciò nessuna paura ingiustificata che il Parroco si arrichisca a spese altrui.
        Ultima domanda, alquanto curiosa ma pur giustificata: E dove prenderà il Parroco il denaro per questa opera? La risposta è un po' difficile e per adesso solo la Provvidenza potrebbe darla. Ma il Parroco è sicuro che la stessa Provvidenza, come non manca mai per nessuna di queste opere così non mancherà per il nostro Ricovero. Aspettare a fare le cose quando si hanno i mezzi in tasca, se è misura di prudenza per le opere umane, è mancanza di fede per le divine; è condannare le opere stesse a non vedere mai la luce del sole. Se Don Bosco ed il Cottolengo per fare le loro opere avessero aspettato di aver il denaro in tasca, la storia della carità cristiana non scriverebbe oggi le due meravigliose pagine dedicate ai loro nomi e forse il calendario avrebbe due Santi di meno. Si sa che all'impresario del primo oratorio che richiedeva a D. Bosco un qualche acconto, il Santo apostolo, mettendo una mano in tasca ed estraendone quanto aveva (un soldo) lo consegnava dicendo: Prendi è il principio di un milione; il resto verrà.
        Il Parroco non ha la fede eroica di D. Bosco. Ne ha però a sufficienza per dire a tutti i buoni: State sicuri, nessuno andrà in malora per causa del Ricovero, nessuno perderà un soldo, nessuno avrà a lamentarsi. Come tutte le altre opere, come la nostra bella Chiesa Parrocchiale, sorta in tempi di spaventosa miseria, come l'Asilo che quasi insensibilmente ha consolidate le sue posizioni, come le Cappelle di campagna che ogni anno fanno un passo avanti, così il Ricovero pagherà i debiti che oggi deve incontrare per iniziare la sua vita. Con questa sicurezza il Parroco ripete e ripeterà il suo ritornello, ostico a qualcheduno, caro a tanti: Chi può dare, dia; chi può imprestare, impresti; chi non può nè l'una nè l'altra cosa, preghi. Il Signore benedirà l'opera nostra: i poveri ed i posteri ce ne saranno riconoscenti : il bene fatto lo troveremo al tribunale di Dio.

IN PARROCCHIA

Le Quarantore dei Santi.

        Diversamente da quanto abbiamo pubblicato nel Bollettino di Ottobre le Quarantore dei Santi (legato Tarditi Ambrogioì avranno luogo nei giorni 29, 30, 31 Ottobre, tenendo il seguente orario:
        Mattino: ore 6,30 Messa cantata da requiem, breve meditazione; ore 10,30 Messa solenne, Esposizione del SS.
        Adorazioni: dalle 11,30 alle 12 fanciulli e fanciulle; dalle 12 alle 13 figlie: dalle 13 alle 14 donne, dalle 14 alle 15 uomini e giovani e quanti non l'hanno fatta prima. Una raccomandazione speciale per l'adorazione la facciamo agli ascritti delle Organizzazioni di A. C.: ore i 5 Vespro, Predica, Benedizione. Dopo la benedizione ed al mattino dopo la Messa prima, comodità di confessarsi.

Lega di Perseveranza.

        La sera di mercoledì 30 Ottobre faremo la solita funzione della Lega di Pereveranza ed il mattino seguente la Comunione. Speriamo che la Lega dei Santi abbia a riuscire una delle più numerose dell'anno e per la speciale circostanza che ci porta a pensare ai nostri morti e per il tempo che ci lasciano i cessati lavori della campagna.

Del Dottor Dagnino

        e della sua degnissima Consorte abbiamo finalmente avute notizie in questi ultimi giorni attra verso i giornali. Il Popolo parlava del pericoloso viaggio attraverso difficoltà di ogni genere per fuggire da Debra Marcos ed arrivare ad Addis Abeba.
        Il bravo Dottor Dagnino ha dovuto attraversare il Nilo azzurro a nuoto, mentre la Signora veniva spinta sulle onde adagiata alla meglio in una cassa trainata a mano dai negri, sotto una pioggia di proiettili abissini.
        Lo stesso giornale parlò in seguito del loro arrivo a Gibuti e ieri (22 Ott.) portava la lieta notizia che la Signora Dagnino è sbarcata a Genova insieme a parecchi medici residenti in Africa. Speriamo (il giornale non lo dice) sia anche con Lei il caro e valoroso Dottore ed attendiamo ansiosi una Loro visita graditissima.
        Il Bollettino intanto è lieto di portare ai Coniugi Dagnino a nome di tutto Novello che li ricorda con affetto, il saluto e le espressioni di congratulazione per gli scampati pericoli, di ammirazione per il non comune coraggio con cui furono incontrati e l'augurio di splendida carriera, degno premio alle loro virtù civili e religiose.

RINGRAZIAMENTI

        La Famiglia COGNO commossa per l'imponente dimostrazione avuta dalla popolazione e da forastieri in occasione della sepoltura dell'amato padre

Cogno Giovanni Battista

avvenuta il giorno 6 ottobre, ringrazia sentitamente quanti di presenza o con lettere hanno preso parte al suo dolore.

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        Anche la Famiglia del compianto

Rosso Silvio

così immaturamente ed inaspettatamente strappato all'affetto dei suoi cari, esprime a mezzo del Bollettino la propria riconoscenza a quanti nella luttuosa circostanza hanno confortato l'animo suo straziato per la grande perdita.
        Annunzia che il Funerale di Trigesima avrà luogo in Parrocchia il giorno 14 Novembre alle ore 9.30.

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DIARIO RELIGIOSO

        1 Novembre - Solennità di tutti i Santi. A sera a Vespro predica dei morti, Benedizione e Corteo al Camposanto. A notte: Ora di adorazione per i nostri morti.
        E' pure il 1° Venerdì del mese. Non è vigilia.
        2 Novembre - Commemorazione dei nostri Defunti. Ore 6 Funerale con Esequie. Indulgenza plenaria per tutto il giorno applicabile alle anime dei Defunti per ogni visita alla Chiesa recitando 6 Pater, Ave e Gloria per i confessati e comunicati.
        Raccomandiamo a tutti il mese di Novembre a suffragio dei nostri morti. Ogni mattina in Parrocchia alle ore 6.30 Messa, Meditazione, Litanie e Benedizione.

Per S. Lucia

        Abbiamo ricevuto in questi giorni dalla Famiglia Marengo di Savigliano venuta espressamente a visitare il nostro Santuarietto ed a ringraziare la nostra Santa, un magnifico quadro ex voto con l'elemosina per una S. Messa e due orecchini d'oro.
        La Famiglia Marengo si professa riconoscente nlla nostra S. Lucia per una segnalatissima grazia ricevuta.
        Che S. Lucia conservi a lungo alla devota Famiglia la sua protezione.

Catechismo Parrocchiale.

        Ricordiamo ai genitori l'obbligo di inviare i loro figli al Catechismo domenicale. Le classi di detto catechismo sono 7: cinque corrispondenti alle classi elementari e due di istruzione superiore obbligatorie per tutti coloro che non vanno più a scuola e non hanno ancora compiuto i 14 anni. E' loro assegnato il Catechismo grande, diviso in due anni.

Offerte per il Ricovero.

        Gallo Battista L. 50, Cabutto Domenico 50, Montanaro Giuseppe (Chiarene) 10, T. A. 30, D. G. Gatti Salesiano 20, Luigino e Adelina Giordano (piccoli risparmi) 50, Fratelli comm. Pietro e avv. cav. Giuseppe Giordano (per il nome ad un letto: Luigi e Adele Giordano) 1000 ed un letto completo, Fam. Stroppiana Nicola 50, Con. Tarditi Raimondo 20, Buffa Catterina 15, Tarditi Pasquale fu Lorenzo 25, ved. Manzone 5, Abbona Antonio 100, Gallo Michele fu Michele 50, T. F. 20, Marengo Battista 15.
        Ringraziamo sentitamevte i generosi oblatori, ed in modo speciale la distinta fam. Giordano, ".Desideriamo d'essere dei primi ad aiutare la bell'opera " ci disse, il comm. Giordano portandoci la generosa offerta e noi, mentre sentitamente ringraziamo, formuliamo l'augurio che l'esempio sia da molti seguito.
        Come tutti sanno, le spese da incontrarsi sono assai gravi: perciò preghiamo quanti hanno promesso offerte a farle al più presto e possibilmente ad aumentare e non diminuire la cifra. Chi può imprestare fa insieme un buon affare ed un'opera buona. Il capitale e l'interesse sono assolutamente assicurati.

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Anniversari di Novembre.

1934 nessuno.
1933 nessuno.
1932 Tarditi Sebastiano 22.
1931 nessuno.
1930 Bozzone Lorenzo 18.
1929 Borio Antonio.
1928 nessuno.
1927 Tarditi Egidio 21.
1926 Vietti Maggiorina 5; Anselma Catterina 6.
1925 Dotta Giuseppe 20.
1924 Passone Domenico 22.
1923 Calzia Anna 15.
1922 Nessuno.
1921 Perno Giacinto 3; Alessandria Luigi 23.
        Ricordiamoli in questo mese insieme agli altri morti.

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PER IL BOLLETTINO

        Taricco Ang, L. 4 - Tarditi Maria Ved Hirsch (Milano) 10 - Tarditi Dott. Elia 10 - Can. Garezzo (Bene) 5 - Piovano Celso 5 - Abbona Antonio 10 - Frat. Cogno 10 - Giacosa L. 5 - Fam. Rosso 5 - Prof C. Milanese 50 - Con. Bosco S. Dam. 5.
        A tutti i generosi sostenitori del modesto foglio parrocchiale riconoscenza e preghiere.

Giornata Missionaria

        Fu celebrata la Domenica 20 Ott. con discreto successo spirituale e materiale. Discrete le offerte ed attivissimo lo zelo della Commissione Parrocchiale guidata dalla Presidente Tarditi Cristina.
        La recita a sfondo missionario tenutasi a sera nell'Asilo dalle brave attrici oratoriane, pazientemente istruite dalle Suore, in altri paesi avrebbe fruttato e meritato un biglietto da mille. Fruttò L. 60 circa.

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Movimento demografico della Prov. di Cuneo

MESE DI SETTEMBRE - XIII
         Capoluogo Provincia Totale
Nati 60 867 927
Morti 45 510 555
Aumento +15 +357 +372


 

da LUCE E FORZA del Dicembre 1935

AGLI UOMINI
Parrocchia e Vita Parrocchiale

Due parole di spiegazione

        Proprio mentre stavo pensando quale argomento prendere per le nostre conversazioni mensili, eccomi venire sott'occhi la bellissima pastorale che il Vescovo nostro veneratissimo ha mandato per la Quaresima 1935.
        "Ecco, mi son detto subito, l'argomento che la Provvidenza ci dà fra le mani". E' vero che detta Lettera Pastorale è già stata letta e spiegata al Vespro di tutte le domeniche della scorsa Quaresima, ma è anche vero che gli uomini non ci son sempre tutti all'istruzione de! Parroco, è anche vero che molte delLe cose che il Parroco dice non si ricordano, si dimenticano e non fan frutto, così come la semente che cade sulla strada o fra i sassi. E poi, s'è detto tutto?
        Penso perciò sia molto opportuno trattare l'importante argomento sul bollettino, nella pagina che è specialmente per gli uomini, come quella che è la principale e ciò per più motivi:
        1. - E' il Vescovo che lo vuole, che raccomanda ai Parroci di parlare sovente se fosse possibile in tutte le prediche di questo argomento: e quando il SuperioRe comanda, noi sudditi devoti dobbiamo ubbidire.
        2. - Perché nel prossimo estate, a Dio piacendo si svolGerà in Alba il primo Congresso diocesano della Parrocchialità; perciò conviene (e così vuole anche il Vescovo) che ogni Parrocchia vi si prepari per trarne il maggior frutto di bene possibile.
        3. - Perché se si diventasse da tutti ben persuasi dell'importanza della vita parrocchiale veramente e praticamente vissuta, la nostra parrocchia farebbe dei grandi passi nella via della propria santificazione, diventando un paradiso anticipato, una famiglia in cui la pace, l'ordine, la prosperità spirituale e materiale susciterebbero la più santa delle invidie.
        Auguriamoci, cari uomini, che così sia presto della nostra cara parrocchia e perciò prendiamo a studiare volentieri, sulla guida preziosa del nostro amatissimo Vescovo, il grande argomento, prima condizione per poter eseguire quanto saremo per imparare, poiché è sempre vero che non si può né amare, né fare ciò che non si conosce.
        Le nostre conversazioni perciò si svolgerenno così: Riporteremo alla lettera un brano della bella Pastorale e poi vi faremo sopra alcune riflessioni con riguardo speciale alla nostra parrocchia. Vedrete cari uomini, che sarà un argomento molto interessante che ci farà del bene e ci disporrà al futuro congresso a cui, se Dio vorrà contiamo prendere parte numerosi e volenterosi.
        Ecco l'inizio della Pastorale:

Fratelli e figli dilettissimi,

        L'amor di patria è così scritto nel cuore di ognuno che quando si incontra un uomo che in qualche modo lo rinnega, anche se non è della nostra terra e della nostra gente, ci desta orrore, avversione. Ma nell'amore della grande Patria comune c'è un punto più riposto e più sensibile: ed è l'amore a quel lembo di terra che ci ha veduto nascere o nel quale abbiamo trascorso gli anni giovanili, giocondi e sereni, dove siamo cresciuti alle dolcezze dell'amore materno e degli altri cari. Anche lontani nel tempo e nello spazio, il nostro pensiero corre spesso a quei luoghi e ci fa parlare e vivere con essi, con quelle persone; e case e vie e rumori e voci rinascono sotto una calda luce nel cuore.
        Ma tra le altre immagini, come per prepotenza, si fanno innanzi sempre più vive l'immagine della nostra casa e della chiesa, della casa il cui ricordo ci culla ancora nella dolcezza di sante memorie e di affetti, della chiesa dove la fantasia ha avuto le sue prime impressioni, dove sentimmo quasi materialmente la grandezza di Dio e del suo culto, dove la grazia entrò piamente nel nostro cuore semplice e puro, quasi una carezza che ci ha tratti a guardare con innocenza la luce del volto di Cristo. E in quella chiesa noi abbiamo capito di appartenere ad una famiglia più grande e più sacra di quella paterna, dagli aspetti inconfondibili, alla famiglia cristiana, che ha un nome suo: Parrocchia.
        E pian piano ne abbiamo anche preso lo spirito di fervore o di freddezza suo particolare, è cominciato a spuntare nel nostro cuore un po' di campanilismo, ci siamo attaccati alle sue tradizioni e ai suoi usi, in somma ne abbiam vissuta la vita.
        Così è nato nel nostro cuore lo "spirito di parrocchialità" più o meno aderente e amalgamato al vero "spirito di parrocchialità" tramandatoci dal Cristianesimo, a seconda delle circostanze di ambiente, di Clero, di persone, di avvenimenti.
        La "nostra" Parrocchia anche se sperduta sui monti o solitaria tra i boschi, anche se la sua chiesa è squallida e angusta, esercita su noi un fascino, a cui non ci possiamo sottrarre".
        Fermiamoci qui, cari uomini, che, mi direte, abbiamo già letto abbastanza, anche se capito poco. E' vero, cari uomini; qui il Vescovo non è ancora entrato nel vivo dell'argomento (ci entrerà presto, lo vedrete); quasi a forma di esordio per insinuazione egli s'abbandona ad un po' di lirismo, di poesia sui ricordi cari della Parrocchia, diremo meglio della sua Parrocchia, in quella forma che il suo spirito elevatissimo e nobile gli fa sentire.
        Non tutti possiamo sentire così, è vero. Però sotto il velo di queste parole melate, c'è, non lo sentite cari uomini? un piccolo rimprovero o meglio un richiamo ad un breve esame di coscienza, l'invito ad una domanda: "La sento così io la mia parrocchia? La stimo? L'amo?
        Quando penso alla mia bella Chiesa, quando vi entro, perché non s'affacciano anche a me le memorie dolcissime della mia infanzia quando... Perché la Chiesa mi fa quasi paura? Perché la guardo con un senso di severità? Perché ne sto lontano o vi entro il meno possibile? Perché vi sto così male?".
        Che il primo esame di coscienza a cui ci richiama la parola del Vescovo ci faccia del bene.

(continua)
aff. vostro Parroco

IN PARROCCHIA

Azione Cattolica

        L'inverno è il tempo utile e, si può dire unico, per il rinsaldamento delle file dell'Az. Cattolica Parrocchiale. I lavori cessati permettono di attendere alle varie scuole di formazione, alle adunanze ed anche a vivere più intensamente quella vita cristiana che dovrebbe essere spiccatissima in ogni membro della grande famiglia di A. C.
        Ripetiamo qui per comodità degli ascritti e per norma dei genitori le varie lezioni che già sono incominciate ed a cui ognuno deve farsi dovere di non mancare: Gioventù femm.: (dopo Messa prima) lunedì o venerdì, Scuola di canto. Martedì giovedì: Religione effettive. - Mercoledì sabato: Religione Aspiranti. - Gioventù mas. alla sera a ore 20: lunedì o venerdì, , Scuola di canto - martedì-sabato, Religione Effettivi.
        Gli Aspiranti per ora frequentino le lezioni di religione che si tengono ogni domenica alle ore 10 (classe VI e VII di catechismo) a cui sono ancora obbligati.
        Vedremo più tardi di stabilire qualche lezione espressamente per gli Aspiranti maggiori, per quelli cioè che non frequentano più le scuole elementari. Per gli Aspiranti minori - quelli ancora obbligati alla scuola elementare - basterà il catechismo della loro classe.
        Come si vede abbiamo lasciate due sere vuote - martedì e giovedì - perché pensiamo impiegarle quanto prima in opportune lezioni - agraria o religione - da tenersi agli Uomini, appena avremo dato inizio alla loro Sezione cui stiamo preparando il locale.

Premi.

        I nostri giovani di A. C. si son fatti onore nella gara di cultura religiosa tenuta nello scorso anno tra tutte le Sezioni della Diocesi e domenica scorsa in occasione del Convegno Giovanile diocesano svoltosi in Alba hanno ricevuto dalla mano del Vescovo il meritato premio con lusinghiere parole di elogio e di incoraggiamento.
        Agli Aspiranti è toccato il Gagliardetto diocesano, tenuto già per due anni dalla Sez. di Castagnole delle Lanze. E' il massimo premio a cui potessero aspirare e speriamo lo sappiano tenere e conquistare definitivamente, non lasciandoselo portare via per tre anni consecutivi.
        Gli Effettivi hanno avuto il primo premio, venendo in graduatoria subito dopo a quelli di Corneliano cui è spettato il Gagliardetto.
        Anche il Piccolo Clero ha ricevuto il premio meritato neIlo scorso Convegno diocesano in cui si poneva primo in classifica.
        Speriamo che questi riconoscimenti dell'Autorità diocesana ottengano il loro scopo e cioè servano ad un maggior incremento dell'Azione Cattolica Giovanile e siano di sprone a tutti a fare sempre più e sempre meglio.

Conti.

        Ricordiamo alle Compagnie Religiose ed alle Amministrazioni delle Cappelle, che non l'avessero ancor fatto, il dovere di presentare per l'approvazione i Registri dei conti prima della fine dell'anno.

Catechismo.

        Nello scorso mese di Novembre abbiamo finalmente potuto ordinare il Catechismo Parrocchiale nelle sue sette classi obbligatorie. Il Parroco à anche inviato ai genitori una lettera invito onde assicurare la partecipazione di quei ragazzi e ragazze che non frequentano più le classi elementari e che sono però obbligati alle due classi superiori di catechismo.
        L'appello non è stato vano e le due classi sono nutritissime di giovani di buona volontà. La direzione di questa scuola è affidata alla nota competenza del rev. sig. prof. don Sandrono, nostro vic. festivo che disimpegna l'ufficio con vero amore. Le altre classi sono distribuite così:
Prima - Suor Savina Maritano; Seconda - Raviola Marianna;
Terza - Suor Pierina Vaula;
Quarta - Maestra Tarditi Serafina;
Quinta - Maestra Ferrero.

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IL RICOVERO

        II 10 Novembre 1935 passerà alla Storia della nostra Parrocchia come un giorno di speciale benedizione del Signore.
        Abbiamo aperto in tal giorno il nostro piccolo modesto RICOVERO PER I POVERI VECCHI nella Casa Cogno, passata in proprietà del Beneficio Parrocchiale ed assicurata perciò in questo modo alla benefica istituzione. Finché esisterà la parrocchia a Novello e finché la carità pubblica non verrà a mancare del tutto esisterà anche il RICOVERO a sollievo della povera vecchiaia bisognosa.
        Non ci indugiamo a farne la descrizinne. E', se non una bella casa, in magnifico posto, che prende il primo sole del mattino e lo conserva tutto il giorno, con cortile ed orto chiuso, senza servitù e senza passaggi, a quattro passi dalla Chiesa Parrocchiale e perciò adattissima ai poveri vecchi.
        Certo che il caseggiato avrebbe bisogno di grandi riparazioni a cominciare dal tetto fino a terra, ma questo verrà col tempo ed a misura delle disponibilità. Per ora ci siamo limitati a puntellare quanto minaccia rovina e ad adattare alla meglio i locali colla minima spesa possibile, preoccupati del più importante.
        Per l'inaugurazione non abbiamo creduto opportuno, anche per i tempi che attraversiamo, fare rumori ed estendere inviti. Le opere di carità nascono e crescono nel silenzio, all'ombra della Croce e cioè in mezzo alle contraddizioni ed ostacoli.
        Tuttavia, se qualche forestiero si fosse trovato a Novello la Domenica 10 u. s. avrebbe notato un via vai di gente nei locali del Ricovero, che, secondo l'avviso dato dal Parroco in chiesa, avevano voluto visitare la nuova opera, lasciando offerte e parole di approvazione.
        Per ora un solo vecchio vi ha fatto l'ingresso: il sig Viglione Giovanni fu Teobaldo, il quale da tempo viveva in una sua casetta assistito dal Parroco che provvedeva alle spese necessarie.
        Siamo certi che altri poveri vecchi non tarderanno a venire a tenergli compagnia, poiché il Ricovero è aperto a tutti, uomini e donne; accetta poveri e ricchi (poiché ci son anche dei ricchi che han più bisogno dei poveri): per tutto l'anno od anche per il solo inverno: dietro offerte o per carità; lasciando a chi ne fosse ancora in grado la massima libertà di uscire, di andare da manovale e di guadagnarsi così il tabacco ecc.
        L'unico scopo nostro (lo sappiano coloro cui piace malignare) è di far del bene e della carità a chi può averne bisogno, anche a chi ci combatte, se un giorno sarà in questa necessità. E chi sa infatti dove potremo finire domani?
        Purtroppo (lo diciamo con profondo rincrescimento) per ora il Ricovero non potrà servire a tutti quelli che ne avrebbero bisogno. Ci sono in parrocchia poveri malati, costretti a letto da lungo tempo, senza risorse, cui sarebbe necessario provvedere. Ma la loro accettazione esigerebbe spese di assistenza e di cure che per ora il Ricovero non può sostenere. Anche se ci sentiamo stringere il cuore davanti a questi casi dolorosi, dobbiamo per ora contentarci della buona volontà ed augurare che venga presto il giorno in cui il Ricovero possa venire incontro a tutte le miserie.
        Chiudiamo questa breve relazione ripetendo a tutti la preghiera a voler aiutare la tanto necessaria istituzione. Il Ricovero c'è e speriamo non andrà più giù. I buoni aiutino. Tutto è accettato con riconoscenza: grano, farina, legna, effetti di vestiario e biancheria anche usata; oggetti di cucina, vino ecc... Sopratutto raccomandiamo che non ci sia famiglia che possa dire: Nell'anno 1935 a Novello, a ricordo dell'anno santo ed a riconoscenza delle benedizioni di Dio, hanno inaugurato il Ricovero, ed io non ho fatta l'offerta di un soldo.
        Ecco intanto le ultime offerte:
T. F, lire 15, Anselma cav. Pasquale 300; Tarditi Francesco - Chiabotto 20, Alessandria Giuseppe - Pratorotondo 25, Marengo Ottavio 15, Ravera Giuseppe 20, Marengo Carlo 10, Pirra Giovanni 100, ved Passone 25, Ravera Carlo 10, fam. Vaira - Ghercina 10, Giachino Giacomo 25, Stra Rufino Maria 10, Pirra Pietro 10, N, N. 50, Tarditi Delfina 10, Davico Giuseppe 25. Tarditi Gius. f. Seb. 5, Tarditi Gius. fu Dom. 20, fam. ved. Cogno Luigi 25, Abbona Onorato 25, Protto Angelo 20, S. G. terza off. 200, S. G. 10, fam. A. M. 100, Giachello Francesco 10, A. C. 10, fam. f. Vietto Pietro 50, Pirra Angelo 20, fam. Alessandria - Fasana 70, D. Milanesio Michele 15, N. N. 100, Roggia Giuseppe - Ermigl. 50, Tarditi Luigi - S. Gius, seconda off. 50, Ravera Carlo sec. off. 10, Degiorgis Secondo 20, Costamagna Luigi 10, Passone Michele sec. off. 15, Cogno Teresa in Ghisolfi in memoria dei genitori def. 1000, Passone Lorenzo 16, Suor Bergamino Margherita Bartola 50.
        In natura:
Mascarello Giuseppe farina, Sorelle Tarditi legna e vino, Barberis Michele letto in ferro con trapunta e materasso, Musso Agostino un armadio per cucina, Coniugi Ghisolfi - Cogno due letti grandi, armadio, oggetti vari e legna, Graneris Francesco (Narzole) coperta, lenzuola e federe.
        A tutti i generosi oblatori che concorrono a sostenere questa opera di bene la nostra più viva riconoscenza e le più elette benedizioni di Dio.
        Ripetiamo : tutte le offerte sono debitamente notate su registro che sarà conservato a perpetua memoria. Gli offerenti la somma di L. 1000 avranno, se lo vogliono, il nome scritto in una piccola targhetta su d'un letto. Naturale che questo non vuole significare la fondazione perpetua di un posto al Ricovero (per cui sarebbe necessaria l'offerta di almeno 10.000 lire), ma servirà a dire la nostra riconoscenza per la generosa oblazione ed a animare, speriamo, gli offerenti a continuare ogni anno un'offerta adeguata per il mantenimento del loro protetto.

Piccola Posta Econom.

        Sig.ra Dagnino - Genova. Congratulazioni per suo felice arrivo; ringraziamenti suo ricordo; auguri di ottimo avvenire non lontano.
        Dott. Dagnino - Asmara. Ancora lontano lei. Ammirati seguiamo sua ascesa meritata Preghiere ricordi cari, saluti affettuosi, auguri fervidissimi tutta Novello.
        P. Ciravegna - Gibuti. Grazie sentite tuo ricordo. Ti seguono ammirazioni e preghiere di amici.
        Cap. Tarditi Enrico - Cirenaica. Ti salutano otfettuasamente tuoi Circolini.
        Apostolini - Muzzano. Lieto vostre buone notizie. Bravi, Continuate.

Nel nostro Corpo Insegnante

        L'anno scolastico che abbiamo iniziato segna una grave perdita per !e nostre scuole: l'allontanamento di due delle migliori e più anziane insegnanti: la maestra Carla Borio che si è ritirata a meritato riposo, dietro sua domanda, e la maestra Angela Ida Baron promossa per merito alla categoria superiore e trasferita alle scuole di Cuneo.
        Il paese che conosce i meriti delle due distinte insegnanti ha appreso con dolore la poco lieta notizia ed à accompagnato il commiato con parole di ringraziamento e di compianto insieme. Ed in verità ben la meritano le due egregie maestre una parola di ringraziamento per il gran bene compiuto in mezzo ai nostri bimbi ed il Bollettino si rende volentieri doveroso interprete dei sentimenti di tutta la popolazione. Il Parroco più che ogni altro è in grado di apprezzare il lavoro fattivo di una insegnante che, se vuole, può e deve essere la sua collaboratrice nell'opera difficile di formazione di coscienze convinte, di caratteri veramente religiosi, di veri cristiani e perciò di ottimi cittadini. E questo fu veramente il lavoro delle due provette insegnanti nella lunga loro permanenza tra la nostra gioventù: 40 e più anni per la maestra Borio ed oltre 30 anni per la maestra Baron. Sono generazioni intere che son passate attraverso la loro opera e sotto il salutare influsso del loro cuore: lo possono dire tanti padri e madri di famiglia, tanti giovani avviati agli studi ed anche qualcuno che se oggi piange è perché non ha seguito i buoni consigli della sua maestra.
        Valga il pensiero dell'ampia eredità di affetti che lasciano in mezzo alla popolazione di Novello a lenire il dolore del distacco che sappiamo essere stato dolorosissimo e valga anche la promessa dei numerosi beneficati di non dimenticare così presto l'opera loro.
        Il Bollettino porta alla popolazione il saluto delle due insegnanti che glie ne han dato l'incarico e porta alle insegnami l'addio commosso e sincero di quanti hanno saputo apprezzare l'opera loro intelligente, disinteressata e affettuosa.
        Sono venute a sostituirle le m.tre Marengo di Lamorra e Ribotta di Mondovì alle quali, unitamente alla nuova m.tra di Bergera sig.na Novelli va il nostro benvenuto ed il saluto augurale.

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        II Bollettino anticipa cordialmente a tutti i suoi Lettori i più sinceri auguri di buone feste Natalizie pregando a tutti, vicini e lontani, le più elette Benedizioni di Gesù Bambino.
        Buon fine e buon principio d'anno.

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ANNIVERSARI DI DICEMBRE

        Ricordiamo in questo mese:
1934 - Costamagna Bozzone Caterina 8; Ferrua Pietro 31.
1'933 - Bergamino Lucia 6; Borgogno-Mascarello ... 13; Taricco Andrea Giacomo 23.
1931 - Iberti - Allaria Luigia 4; Torta- Rinaldi Anna 12; Conterno - Tarditi Teresa 26.
1930 - Alessandria Sebastiano 17.
1929 - Garabello Lorenzo 29.
1928 - Marrone Vincenzo 6.
1927 - Sardo Bartolomeo 27.
1925 - Stra Maria 21; Costamagna Angela 17.
1922 - Tarditi - o Marengo Margherita 11; Scarzello Sebastiano 17.

R. I. P.

DIARIO RELIGIOSO

        4 Dicembre - Mercoledì sera ore 20 Funzione per la Lega di Perseveranza. Tornerà il Direttore ordinario Rev D. Viglino Prevosto di S. Stefano Roero. Speriamo sia una Lega delle più numerose che gli uomini non hanno più scuse.
        5 Dicembre - Ore 7 Comunione Generale Uomini della Lega di Perseveranza.
        6 Dicembre - 1° venedtì del mese. Ore 6,30 funzione solita ad onore del S. Cuore.
        1° Dicembre - Novena dell'Immacolata Concezione. Messa. Pred.ca Benedizione ogni mattina ore 7.
        8 Dicembre - Solennità dell'Immacolata Concezione. Festa specialissima per gli organizzati dell'A.C. Comunione Generale. Messa solenne con musica. Se sarà possibile faremo l'accettazione solenne del Piccolo Clero.
        13 Dicembre - Festa di S. Lucia. Se nessun disordine impedirà, la faremo solenne coll'orario degli altri anni. Se avremo l'assicurazione che non ci sarà il ballo pubblico domanderemo la dispensa dalla vigilia, se no, sarà un venerdì come tutti gli altri.
        16 dic. Comincia la Novena del Natale, ore 16.
        19, 20, 21 dic. Vigilia e digiuno delle Tempora d'inverno.
        24 dic. Vigilia di Natale. Astinenza e digiuno. Ore 21. S Messa.
        25 dic. Solennità del S. Natale.
        31 dic. Ultimo giorno dell'anno. Te Deum di ringraziamento e Benedizione ore 16,30.

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Bollettino demografico di Novello del mese di Ottobre 1935 - XIII.

        Nati vivi N. 2
        Morti N. 1
        Eccedenza morti sui nati N.1
        Matrimoni N. 2.

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