(sonoro)

da LUCE E FORZA di Gennaio 1936

IN PARROCCHIA

La festa di S. Lucia.

        Malgrado la neve che ha imperversato tutto il giorno, l'abbiamo celebrata ugualmente con molto concorso e partecipazione dei parrocchiani in compenso di quello dei forestieri impediti dal maltempo.
        Qualche maligno ha persino insinuato che il parroco ne fosse contento. Ecco, parliamo chiaro: Tra neve e ballo certo che il parroco e tutti i buoni preferiscono la neve. Almeno il candido lenzuolo non profana le nostre feste. E che più d'una volta si sia tentato (e qualche volta riuscito) di profanare le nostre feste religiose ed in modo speciale per noi quella di S. Lucia e esperienza ormai acquisita alla storia ed affidata alla memoria secolare degli archivi. Del resto bisogna dirlo per dovere di lealtà, questa volta avevamo avuta l'assicurazione che di balli non ce ne sarebbero stati.
        Per questo il parroco provvide a domandare la dispensa dal magro per il venerdì e non c'è dubbio che la festa sarebbe riuscita assai più solenne e S. Lucia ci avrebbe guadagnato anche dal lato finanziario se il tempo fosse stato propizio. Tantopiù che la piccola e devota Cappella ha bisogno di restauri e le elemosine sarebbero venute ben in taglio.
        Per la cronaca e ad onore dei novellesi divoti della loro Santa non possiamo tacere un cenno sulla numerosa Comunione fattasi alla Cappella durante le due prime Messe celebrate la prima dall'arciprete e la seconda dal rev. sig. vice rettore del collegio di Barolo. La Messa grande celebrata dal rev. can. parroco di Barolo ed egregiamente cantata dalla nostra cantoria femminile che eseguì la Messa del Tassi, vide una piena rigurgitante di divoti, ripetutasi la sera a Vespro.
        In complesso c'è da rimanere soddisfatti specie perché si vide chiaro che non sono i divertimenti o le distrazioni che si cercano nelle nostre feste religiose, ma la divozione sempre disposta ad affrontare anche dei veri sacrifici.

NEL RICOVERO

        Notiamo parecchie cose per sempre meglio intenderci:
        1° - Sappiamo che ci sono persone che desiderano essere accettate al Ricovero e che non si decidono a farne domanda. A queste persone diciamo che il Ricovero è stato fondato apposta per i bisognosi e che per esservi accettati non è necessario pagare. Del resto che volete si pretenda da chi non ha nulla? Perciò è carità anche questa che tutti possono fare: avviare al Ricovero quanti ne hanno bisogno e nel caso accompagnarli per la domanda. Nel limite del possibile e tenuto conto delle disponibilità di questo primo anno di inizio il Ricovero non dirà di no a nessuno.
        2° - Abbiamo avute domande di persone che con grande nostro dispiacere ci è impossibile per ora accettare. Sono malati che tengono abitualmente il letto o persone che non sono capaci a provvedere a se stesse e per le quali necessita una persona per servirle. Tutti capiscono che il Ricovero in questi primi anni non può trasformarsi in Ospedale gratuito e fare spese eccezionali in personale di assistenza. II suo nome dice chiaro che per ora l'istituzione è per i "vecchi abbandonati". Questo è necessario ricordare bene ad evitare ingiuste critiche ed inutili recriminazioni.
        3° - Avvertiamo pure che la pubblicazione delle offerte la facciamo ad offerta avvenuta ad evitare il pericolo in cui già siamo incorsi una volta pubblicando l'offerta di arredi esplicitamente promessa che poi non è venuta.
        Ecco intanto altro elenco di offerte in denaro ed in natura :
        P. T. L. 5 - B. D. 5 - Mascarello Giuseppe 10 - P. C. 50 - Mantello Sabino 5 - Sobrero Pietro (in occasione del battesimo del figlio Giuseppe) 10 - Vietti Giuseppe, Calz. 25 - Una donna di A. C. 50 - Bo Costanzo (Narzole) 10 - M. L. 10 - Abbona G. Giovanna 50 - Coniugi Parusso Giuseppe e Palmira (Tripoli) 100 - N.N. 1000.
        In natura: Ved. Alessandria Ellena 3 camicie tela - Audisio Catterina, orologio argento - R. M., orecchini oro - P. A., orecchini oro - N. N., farina e vino - Dotta Matteo, un carro fascine - Alessandria Giovanni, un cesto patate - Fam. Montanaro (Chiarene), 30 Kg. farina - Mascarello (Colera), un sacco patate - G. B. A., carne e verdura.
        Tra le offerte in denaro segnaliamo con particolare riconoscenza il generoso benefattore di L. MILLE che vuole conservare l'anonimo. Che il Signore remuneri questa distinta persona benefattrice che non è la prima volta che pensa al nostro Ricovero. La carità evangelica fatta in modo che la destra non sappia ciò che fa la sinistra è anche più meritoria.
        Cosi pure ci è grato inviare la espressione della nostra gratitudine e l'assicurazione delle preghiere dei poveri vecchi ai sigg. Coniugi Parusso che dalla lontana Tripoli insieme ad una bella lettera di vivo compiacimento per la nuova istituzione inviano la loro generosa offerta. Additiamo il loro atto all'esempio dei numerosi novellesi residenti fuori paese, ai quali per altro il parroco pensa di scrivere quanto prima per invitarli a dare anche il contributo loro ad un'opera che sappiamo ha incontrato la loro approvazione.
        Al sig. Parusso attualmente impiegato alla R. Sovraintendenza Scolastica della Libia, che ci dà la bella notizia di aver superato gli esami di licenza magistrale superiore, inviamo col grazie anche le più vive felicitazioni ed i più cordiali auguri di una brillante carriera, degno premio alla sua buona volontà ed onestà.
        Tra le offerte in natura segnaliamo le offerte di oro in questo momento così significativo. Il parroco farà pervenire l'oro alla Patria devolvendo l'introito a prò del Ricovero. Resta così un atto di patriottismo vero insieme ad una fiorita opera di carità cristiana.

Anno 1936

        II bollettino inizia il suo 13° anno di vita inviando a tutti i suoi affezionati lettori gli auguri più cordiali di

BUON ANNO

        Quante cose sono ormai passate tra le sue pagine che compendiano, ai può dire, la storia della nostra Parrocchia in questi utimi anni. Da esse i nostri posteri sapranno farsi un'idea di noi, de! nostro lavoro, della nostra pietà, delle nostre iniziative. Vediamo, cari parrocchiani, e sforziamoci a che il Bollettino possa sempre pubblicare di noi cose edificanti. Non diamo al Bollettino motivi di lagnanze; non permettiamo che anche tra le righe (poiché il Bollettino non pubblica tutto perché non vuole e perché non può, certe cose si vedono e non si dicono) non traspaia un senso di sfiducia, di dolore per certe cose che non vanno e dalle quali i nostri posteri dedurranno che anche ai nostri tempi c'erano delle miserie. E come si fa a non lasciar trasparire nulla quando chi scrive ha il cuore pieno?
        E dinuovo

BUON ANNO

        cari parrocchiani ed affezionati lettori.
        Che il 1936 sia l'anno della vera pace, di quella pace che il Vicario di Cristo prega: pace nella giustizia, nella verità e nella carità.
        Facciamo quanto possiamo per renderci propizio il Signore, padrone delle menti e dei cuori, dominatore degli eventi, unico e vero governatore del mondo. Sia la nostra vita di maggior preghiera colla più intensa santificazione della festa, col ritorno in famiglia alle pratiche religiose dei nostri vecchi; facciamo guerra spietata e costante alla bestemmia che purtroppo pare ritornare a scristianizzare le nostre campagne; santifichiamo il nostro lavoro col riposo festivo e sopratutto accettiamo con spirito di cristiana rassegnazione la croce e le pene proprie di questi giorni difficili che attraversiamo ed offriamo i nostri sacrifici a Dio per il bene delle nostre famiglie, per la salute dei nostri soldati, per la salvezza e prosperità della Patria nostra.

BUON ANNO !

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Per il Bollettino.

        Bernocco Pietro, Torino 5. cav. Anselma 10, fam. dott. Gervpsone, Genova 10, dott. Stella, Verona 10, Marengo C. 2, Tarditi Gius. 2, Roggia Pietro 3, Tarditi G. B. 2, Rapalino fam. 2, Vigliecca Teresa, Dogliani 20, Galvagno 10, ved. Vietto 5, Giachello Fr. 5, Ravera Gius. 3, Raviola Matteo 5, Raviola Lorenzo Torino 5, Abbio Luigi, Torino 5, maestra Baron, Cuneo 10, Tarditi C. L., Francia 10, fam. Barberis, Savona 5, Tarditi Gius. 5, Sturpino Teresa 6, fam. ved. Alessandria, Govone 5, Marengo Ottavio 3, Ravera C. 3, Bergamino Michele, Torino 5, Passone Lorenzo 4, Vietti Clemente 5, Costamagria Luigi 4, Pirra Angelo 5. fam. Tarditi, Zora 5, Alessandria Giuseppe 5, S. CI. Cantoni 5, S. R. 4, Mascarello Gius. 10, Sobrero Pietro 5. M. Scavino 10, Vietti Gius. 5, Bo Costanzo, Narzole 10, Pregliasco Carlo 5, Suor A. Stra, Boves 5, Pirra Giovanni 5, Gallo Battista 5, Tarditi Gius., Chiab., 5, Manzone Maria 4, Passone Giacomo, Aosta 5, Sardo Giuseppe 10, Brig. Alessandria Pietro, Mogadiscio 10, M. L. 6, Gallo Virginia 4, Gallo Rosalia, Torino 5, Gallo Teresa, Torino 5, Gallo-Corino Lucia 4, coniugi Parusso, Tripoli 10, Conterno Silvio M.o, Genova 5, prof. Tarditi Alfonso, Genova 10, Florio Giuseppina, Torino 2, Tarditi Virginia, Torino 3, M. Pasquale, Torino 10. (continua.)
        A tutti la nostra riconoscenza.
        Data la tristezza dei tempi le offerte al Bollettino, se non sono più numerose e generose come per il passato, sono ancora sufficienti per pagare le spese vive (stampa e posta) che superano le lire mille all'anno. Qualcuno potrà dire: Non sono soldi sprecati? Non si potrebbero avanzare per altra opera più utile? Non ci sentiamo di dar ragione a chi dicesse così. Non che il Bollettino sia una cosa necessaria o almeno così ben fatta da meritare un'onorata esistenza. Sappiamo che ci sono tante lacune da colmare, tante deficenze da riparare, di cui i cortesi lettori ci perdonano. Come si sa, a volte ci manca anche il tempo ed il Bollettino lo si deve tirare giù alla svelta. Pare inpossibile ma quel primo del mese è sempre lì!
        Del resto che proprio proprio il Bollettino sia inutile e che il denaro impiegato nella sua pubblicazione sia sprecato, credo non lo si possa dire. Ci sono tanti fricciuoli di fogli stampati ben più inutili del nostro Bollettino (anzi a volte dannosi) che pure trovano da vivere in abbondanza.
        Il Bollettino è una sveglia che viene a ricordarci qualche volta i doveri un po' dimenticati, specie quelli che riguardano la vita parrocchiale. A volte, è vero, parla un po' secco (non si può essere sempre dello stesso umore!) ma crede di dire delle verità. Voi genitori quando parlate coi vostri figliuoli avete sempre il miele in bocca? Fareste male, perché lo Spirito Santo vi avverte che a volte è necessaria anche la verga.
        Il Bollettino vuole essere l'amico , che porta in ogni famiglia, senza far pettegolezzi, le notizie della grande Famiglia Parrocchiale, del paese che tutti amiamo, anche e specialmente chi sta lontano. Oh come fa piacere il Bollettino ai Novellesi lontani! E fosse anche solo per questo non meriterebbe di essere sostenuto?
        E poi non fa altro il Bollettino? Le opere di beneficenza, come il Ricovero, non sarebbero quasi possibili o almeno molto più difficili, se il Bollettino non le sostenesse, parlandone, esortando, pregando, pubblicando offerte e ringraziando i generosi benefattori.
        E allora perché stenta la vita? Perché riesce appena a giungere i fili, come si dice in buon piemontese? Perchè troppi si disinteressano o meglio troppi lo ricevono, magari anche lo leggono, si lamenterebbero se non arrivasse più, ma poi nulla danno per farlo vivere. Volete credere? Abbiamo davanti agli occhi l'elenco delle famiglie cui diamo il Bollettino. Ce ne sono di quelle che lo ricevono da 12 anni e non hanno ancora dato un centesimo. Per fortuna che ci sono generosi benefattori che suppliscono.
        La morale? Ecco: il Bollettino desidera vivere perche sa di non essere del tutto inutile e si raccomanda, in questo principio d'anno, a tutti i suoi cortesi lettori perche, se ancora non l'hanno fatto, gli inviino una piccola ' strenna.
        I residenti in paese lo possono fare direttamente in Canonica, all'Asilo, od alle distributrici.
        I lontani possono servirsi del conto corr. postale N. 2-82 intestato al Parroco; è il mezzo più economico e più sicuro.
        II Bollettino ringrazia tutti rinnovando gli auguri.

Avvisi del Parroco

        II Parroco desiderebbe:
        1 - Avere l'indirizzo di tutti i soldati per peter inviare loro il Bollettino.
        2 - Ricevere la visita di tutte le famiglie (e per loro del capo - casa) che hanno stabilito collo scorso S. Martino il loro domicilio nella nostra Parrocchia e ciò per mettere a posto il Registro di stato d'anime e per fare la loro conoscenza.
        3 - Sapere se vi sono fmiglie che non ricevono il Bollettino per poter rimediare.
        4 - Aver l'indirizzo di tutti i Novellesi residenti fuori onde inviare loro il Bollettino ed interessarli per il nostro Ricovero.

ANNIVERSARI DI GENNAIO

        Modifichiamo alquanto per maggior chiarezza l'indicazione degli anniversari. Il primo numero è il giorno in cui ricorre l'anniversario del defunto; il secondo quello tra parentesi è l'anno della morte.
2 gennaio - Torta Giuseppe (1925), Iberti Luigi ([928)
4. gen. - Boglietti Vigl. Teresa (1934), Costamagna Giovanni (1 935)
5 gen. - Peirotti Abbona Maria ('932)
6 gen. - Scarzello Giovanni (1925)
8 gen. - Taricco G. B. (1934), Abbona Maria (1935)
13 gen. - Borio Domenico (1934), Gallo Giuseppe (1925)
14 gen. - Cattaneo Mont. Madd. (1930)
17 gen. - Danusso Lorenzo (1922), Fontana Michele (1921)
18 gen. - Graziano Aless. Franc. ('922), Parusso Veglio Catt. (1922)
22 gen. - Pelazza Germ Onor. (1923), Cogno Mant. Maddal. (1935)
23 gen. - Cogno Vietti Maria (1925)
24 gen. - Marengo Michele (1925)
26 gen. - Capra-Vietto Marianna (1933), Passone Filippo (1922)
31 gen. - Denegri Giuseppe (1933), Passone Giacomo (1931), PressendaGuerr. Giac.ta|(1923), Tarditi Giovanni (1921).

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Movimento demografico della Prov. di Cneo

Mese di SETTEMBRE 1935 XIII
         Capoluogo Provincia Totale
Nati 60 867 927
Morti 45 510 555
Aumento +15 +357 +372

Mese di OTTOBRE 1935 - XIII

         Capoluogo Provincia Totale
Nati 56 914 970
Morti 54 516 570
Aumento +2 +398 +400


 

da LUCE E FORZA del Febbraio 1936

IN PARROCCHIA
ALCUNI RESOCONTI MORALI E FINANZIARI

Le Organizzazioni di A. C.

         - In generale procedono abbastanza bene e nello scorso anno si sono anche alquanto rinforzate.
        Specie nel campo FEMMINILE GIOVANILE l'attività è stata notevole per il contributo dato alle diverse iniziative e giornate suggerite dal Centro Diocesano; Pro Missioni, Seminario, Università Cattolica, Az. Catt. ecc.
        Lodevole l'ultima trovata del teatrino dei burattini per attirare sempre più le piccole all'Oratorio ed all'Associazione.
        Anche i giovani hanno ripreso il loro ritmo di vita attiva nella nuova sede più ampia e più comoda. Da Domenica scorsa ha ripreso a funzionare nel cortile e locali del Ricovero l'Oratorio maschile sotto la guida del nuovo Vicecurato D. Gius. Gomba, cui i giovani anziani danno un efficace aiuto.
        Le donne lavorano più in silenzio ma del bene ne fa anche la loro Associazione.
        A loro, in modo speciale, il Parroco ha affidata la cura e l'interessamento del nascente RICOVERO POVERI VECCHI e non c'è dubbio che le brave Donne sapranno assolverlo con zelo e carità cristiana. Esse ne sono le VISITATRICI delegate. Sarà cura della loro Presidente "la Maestra Borio Tarditi" di dividerle in piccoli gruppi che per turno s'informeranno dell'andamento del Ricovero, delle necessilà, delle opportune iniziative, facendo per ogni cosa quanto sarà possibile.
        Gli UOMINI avranno presto, come già abbiamo annunziato, la loro organizzazione cui già abbiamo preparato il locale nel salone lasciato dai giovani. Non dubitiamo che l'unione Uomini, ultima per tempo, sarà presto la prima per attività e per buon esempio.
        A TUTTI diciamo: Coraggio! Lavoriamo volentieri nel campo assegnatoci dal Papa e perciò da Gesù Cristo. Frequentate con diligenza le adunanze, le scuole di religione, di canto, leggete il vostro giornale, istruitevi specialmente mentre l'inverno ce ne dà il tempo. Per mezzo dell'Azione Cattolica si trasformerà la nostra Parrocchia, cresceremo una generazione più buona, più attiva, più istruita, più cristiana. Dio benedirà voi e le vostre famiglie.

La Lega di Perseveranza

        Anche questa provvida istituzione che tanto bene fa in mezzo ai nostri uomini e giovani ha dato nello scorso anno risultati consolanti. Non sono più, è vero, i tempi di favore dei primi anni (la Lega fu fondata durante gli Esercizi del Gennaio 1929); in compenso s'è consolidata e radicata nella pratica di tanti uomini che oggi mal s'adatterebbero a farne a meno.
        Ecco un po' di resoconto dell'anno 1935: Gennaio presenti alla Comunione N. 110; in Febbraio vi furono gli Esercizi alla cui Comunione Generale vi furono oltre 400 uomini; Marzo oltre 200; Aprile 230; Maggio 180; Luglio oltre 100; Agosto (Porziuncola) oltre 200; Settembre 286; Ottobre 90; Novembre 150; Dicembre 160. Come si vede la Lega vive e lavora; però potrebbe fare di più. I frequentanti sono ancora pochi ; molti se ne servono solo qualche volta ; parecchi non ci vengono mai. Uomini e Giovani, pensate che non raccoglie chi non semina e se non vi fate del bene vi troverete un giorno a mani vuote, pentiti, ma sarà tardi.

LE CAPPELLE

        A Bergera - Si chiude il conto finanziario con un piccolo avanzo non ostante le spese non ordinarie sostenute da quella brava borgata per l'ampliamento della Chiesa.
         Bisogna dire che il lavoro fu veramente indovinato poiché, oltre a dare un comodo posto agli uomini e giovani, lascia capire quale bello aspetto prenderà la Cappella quando anche il secondo braccio della Croce sarà ultimato, ciò che è nei voti della popolazione e nel programma della solerte Amministrazione, tanto più che allo stato presente delle cose la spesa non sarebbe grave.
        Ma più per il resoconto finanziario, è doveroso dare a quella buona popolazione una parola di lode per il resoconto morale che si presenta assai lusinghiero ed onorifico. Bergera persegue la sua via ascensionale in fatto di religione e di moralità. Frequentata assai la messa festiva, non trascurato neppure nel limite del possibile l'intervento in Parrocchia ai Vespri, alla Lega ecc, scomparsi, almeno in gran parte certi abusi e disordini che non facevano certo onore alla Borgata, si nota un vero risveglio di vita cristiana, specie negli uomini e nella gioventù femminile. Si vede che l'opera di brave Insegnanti, non ancora dimenticate ed alle quali Bergera deve eterna riconoscenza continua a dare i suoi frutti.

         A Panerole - Anche questa Cappella ha chiuso i suoi conti.
        Purtroppo dal lato finanziario le cose sono tutt'altro che liete. Quella buona popolazione, nel pericolo di vedersi togliere la scuola, ha fatto veri sacrifici per un radicale restauro alla Casa Canonica ora adibita ad abitazione per l'insegnante. La Cappella sperava di essere più aiutata; invece purtroppo le speranze furono deluse ed il conto 1935 si chiuse con un discreto disavanzo. Il problema è grave perché la Cappella non ha fondi di sorta.
        Speriamo che la buona popolazione vorrà venire in aiuto, pensando che la Cappella ha fatto un vero sforzo e s'è impoverita per salvare la scuola nell'interesse dei bimbi e delle famiglie.
        Come resoconto morale ci sarebbero parecchie cose a lamentare, se non ci fossero anche circostanze attenuanti, quali ad es. in questi giorni (ed in genere per tutto l'inverno) l'assoluta impraticabilità delle strade, che obbliga quella povera gente a portare ad altre Parrocchie anche i loro bambini per il Battesimo.
        In generale si nota poca frequenza alla Parrocchia, se si fa eccezione per qualche famiglia che dà in ciò un esempio ammirevole. Così vediamo poco o nulla i bambini al Catechismo, pochissimi sono da quella Borgata gli ascritti alle Associazioni Parrocchiali di Azione Cattolica; ecc.
        Oh se anche Panerole, come Bergera, potesse avere una Messa festiva, portata dalla Parrocchia, che stabilisca di più il contatto tra Padre e Figli, tra Pastore e Fedeli, quanto bene se ne avrebbe! Poiché, è doveroso dirlo, la popolazione di Panerole è in fondo religiosa e morale. Pregate, cari borghigiani che ciò che oggi non si può fare, diventi una realtà al più presto possibile.

        Moriglione - La lontana Capopella di Moriglione non si dimentica, almeno qualche volta, di essere di Novello e con esemplare regolarità quei buoni Amministratori portano al Parroco il Registro dei conti, ciò che hanno fatto pochi giorni fa per il conto [935.
        Da questo si rileva lo stato finanziario soddisfacente della Cappella. Ogni famiglia ha pagato con lodevole esattezza il suo quotizzo per la Messa festiva e sebbene la Cappella abbia dovuto sostenere spese non piccole per riparazioni, tuttavia in grazia anche delle elemosine che si fanno in Chiesa, qualchecosa è avanzato di fondo.
        E' lamentata alquanto la scarsa partecipazione dei borghigiani di S. Sebastiano (Narzole) al pagamento della Messa festiva, mentre per loro torna assai più comodo venire a Messa a S. Defendente che a Narzole.
        Questo disaccordo nuoce agli interessi di tutta la popolazione di Moriglione perché, come pure ha rilevato Mons. Vescovo, se tutti e tre i rioni che formano la Borgata di Moriglione (Novello, Narzole e Lequio) fossero d'accordo, non sarebbe impossibile creare una Parrocchia che, come già abbiamo detto, sarebbe il principio della rinascita spirituale materiale di quella lontana borgata.
        Per quanto riguarda il servizio religioso il Can. Garezzo di Bene continua a disimpegnarlo ogni domenica e festa con lodevole zelo, incontrando la generale approvazione e facendo del gran bene. Deo gratias! Ad e multos annos!
        Delle altre Cappelle daremo il resoconto in altro numero, non avendo il Registro dei conti alla mano. Così pure non c'è stato possibile, nel complesso lavoro di questi giorni, tirare i conti della Chiesa Parrocchiale di cui parleremo a lungo in altro numero.

IL NUOVO VICECURATO

        Siamo riconoscenti all'Ecc. Nostro | Vescovo che, annuendo alle preghiere dell'Arciprete, ha inviato alla nostra Parrocchia un nuovo Vicecurato nella persona del Rev. D. Giuseppe Gomba di Alba (Borg. Biglini). Il bravo Pretino, che da appena un mese è stato consecrato, ha già preso il suo posto, animato dalla miglior volontà di lavorare ed ha già anche acquistate le simpatie, specialmente dei giovani e piccoli che saranno il suo principale campo di lavoro. Diamo a lui il benvenuto da parte di tutta la popolazione novellese che vuo bene ai suoi preti e dalla quale tutti i Vicecurati si sono staccati piangendo. Ricordiamo specialmente tra gli ultimi D. Grosso e D. Ghione.
        Coll'occasione inviamo una sentita parola di ringraziamento al Vicecurato festivo, Prof. D. Francesco Sandrono del Collegio di Barolo che ha saputo così bene, nel tempo della vacanza, colmare il vuoto da lasciare in poco tempo un così profondo e cordiale ricordo di sè.

ANNIVERSARI di Febbraio.
Il primo numero è il giorno della morte, il secondo l'anno.

2 febbraio: Cogno Giacomo 1922 - Marengo G. Battista 1922
4 " Alessandria Giacomo 1929
5 " Musso Giuseppe 1929
7 " Montanaro Stefano 1929
8 " Grisotto Giuseppe 1928
9 " Piovano Lorenzo 1928
10 " Bogggione Montanaro Francesca 1932 - Seghesio Devalle Catterina 1929
11 " Salomone Giovanni 1927
12 " Ferrero Simone 1924 - Tarditi Gallizio Catterina 1931
13 " Gallizio Teodoro Teresa 1931 - Alessandria Matt. Franc. 1925 - Barberis Francesco 1930
14 " Passone Filippo 1933
15 " Manzone Domenico 1926
17 " Dotta Aless. Giacinta 1923
20 " Tarditi Genesio Teresa 1931
21 " Passone Pietro 1932
22 " Taricco Margherita 1925 - Tarditi Serafino 1923
23 " Suor Tarditi Luigia 1932 - Dotta Vigna Delfina 1923 - Gancia Dogliani Rosa 1921
24 " Passone Giuseppe 1934 - Allaria Quarone Lodov. 1931 - Rovella Benedetto 1925 - Tarditi Gasp. 1921
25 " Olocco Gallo Antonia 1922
26 " Tarditi Fossati Terera 1923 - Raviola Marianna 1923
28 " Ellena Tarditi Anna 1934.

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Movimento demografico della Prov. di Cneo

Mese di NOVEMBRE 1935 XIII
         Capoluogo Provincia Totale
Nati 52 829 881
Morti 40 528 568
Aumento +2 +301 +313

Mese di DICEMBRE 1935 - XIII

         Capoluogo Provincia Totale
Nati 74 884 958
Morti 43 800 843
Aumento +31 +84 +115


 

da LUCE E FORZA del Marzo 1936

AGLI UOMINI

        I nemici del parroco e perciò della parrocchia si possono ridurre a tre categorie: per fortuna nel nostro caso, non troppo numerose.
        C'è chi l'ha col parroco per interesse. Che volete ? Non sempre il parroco può contentare tutti, e quando va da Caio non può andare da Tizio. Occorrerebbe avere un sacco di denari al giorno... e non basterebbe ancora. Figuratevi c'è perfino chi non ha ancora perdonato al parroco di essere venuto a Novello in tempi tristi in cui gli toccarono certe eredità per nulla gradevoli, che in altri paesi lasciarono strascichi ben maggiori e non sono ancora del tutto liquidate.
        Altri sono nemici del parroco perché... parla troppo chiaro e dice pane al pane e vino al vino. C'è gente dappertutto e quindi anche a Novello cui piace un po' pescare nel torbido, non aver troppi scrupoli in materia di roba non sua, conciliare la religione con una vita tutt'altro che conforme ai comandamenti della medesima, specie per ciò che riguarda il 6° e il 7° Comandamento. Con questi il Parroco non potrà mai essere amico o meglio il Parroco non potrà mai approvare in coscienza ciò che in coscienza essi non possono fare.
        E finalmente (per limitarci a tre) c'è gente che, tirchi fino all'osso, c'è l'hanno col parroco perché chiama, chiama sempre.
        Con questa gente è inutile discorrere. Vogliono coprire ciò che è troppo manifesto, la loro taccagneria, e si rendono ridicoli. Se il parroco chiama, non chiama per sè. I bimbi dell'Asilo, i poveri del ricovero, le Missioni, l'Università Cattolica, l'Az. Catt., ecc, non vivono di aria ed alle Opere di beneficenza non si provvede con delle critiche.
        Del resto ripetiamo per l'ennesima volta che il parroco, pur adempiendo a questi che sono doveri essenziali del suo Ministero, non ha mai preso a nessuno un soldo in tasca e non ha mai mandato a nessuno l'esattore o l'usciere.
        Concludiamo, cari uomini, questa puntata sulla quale sarei passato volentieri in silenzio se non sapessi che alcuni si servono della lotta contro il Parroco per combattere la religione che egli predica e rappresenta. Lo dice il Vangelo : " Percuotete il pastore e si disperderà il gregge".
        Il parroco ha i suoi difetti; e chi non ne ha? "Chi è senza peccato scagli la prima pietra" ha detto Gesù ai Farisei che volevano lapidare l'adultera. Né il parroco che pur sa tante cose e tace farà vendetta. E' passato sopra calunnie infami, pur sapendo il nome dei calunniatori ed avendo a sua disposizione i testimoni, e continuerà a passare sopra ad altre persecuzioni, memore del detto del maestro: "Se hanno perseguitato me, persegniteranno anche voi".
        Solo ricorda ai nemici, ai denigratori, ai calunniatori che fanno in questo modo opera di distruzione nel regno di Cristo, anche se a parole non l'intendono, che Gesù ha detto a questo proposito: "Chi disprezza voi disprezza me" e con Dio non si scherza a lungo. Se l'aspettino gli interessati il giusto intervento di Dio a difesa della sua chiesa.

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IN PARROCCHIA
Resoconti materiali.

        Marzo è il mese dei rendiconti finanziari; non è male perciò che anche il bollettino dica una parola sull'andamento finanziario delle varie opere di carattere religioso o di beneficenza.

La Chiesa Parrocchiale.

        La chiesa parrocchiale purtroppo quest'anno chiude il bilancio 1935 con un mezzo disastro: una rimanenza passiva di L. 2605,45 che, unite ai debiti che la chiesa ha verso le varie Compagnie e Cappelle, portano il passivo della chiesa a L. 14.896.
        Quale la causa? Senza ripetere la nostra intima persuasione che la Chiesa è stata vittima di un torto grave perpetrato a suo danno da chi ha promesso e non mantenuto in occasione dei restauri straordinari fatti anni fa, torto di cui attendiamo sempre la riparazione, il grave sbilancio quest'anno è portato specialmente da due cause: la diminuzione enorme delle offerte e delle elemosine e la maggior spesa causata dagli Esercizi. Ci sono poi stati alcuni lavori straordinarii quali i due confessionali internati nel muro, una porta in sacrestia per maggior sicurezza e l'armadio per gli arredi nel corridoio, lavori che importarono una spesa di oltre L. 1000.
        Ciò però che impressiona sopratutto è la diminuzione delle offerte ed elemosine che sono discese quasi del 50 per cento e cioè della metà.
        E' vero: quest'anno la nostra popolazione ha dato largamente per un'altra opera necessaria e di egual merito: il Ricovero; ma ci sono anche famiglie che non hanno dato nè per la Chiesa né per il Ricovero; ci sono famiglie che han dato per l'uno e per l'altra e ci son famiglie che senza sforzo avrebbero potuto imitare il loro esempio. L'offerta annuale alla Chiesa deve entrare nel numero delle spese necessarie per una famiglia, specie negli anni in cui le cose sono andate abbastanza bene come il 1935, se vogliamo essere in regola col Comandamento: "Sovvenire alle necessità della Chiesa".
        Per l'anno venturo speriamo che le cose vadano alquanto meglio, anche in vista e per effetto del legato Tarditi Ambrogio (non ancora riscosso) che destina alla Chiesa Parrocchiale la bella somma di L. 10.000 per "Esercizi Spirituali". Saranno così circa 400 lire annue di cui la Chiesa potrà disporre per alleggerire il bilancio degli Esercizi che costano ogni tre anni oltre 1000 lire. Se poi volessimo aggiungere le spese vive per la Lega di Perseveranza (viaggio dei Confessori e Direttore circa 40 lire per volta) si capisce come non sia fuori luogo l'augurio che l'esempio del munifico Signor Tarditi Ambrogio sia imitato (e a Novello ci son tanti che lo potrebbero fare senza danneggiare i loro eredi) anche per questa santa opera della "Lega di Perseveranza" che avrebbe bisogno per vivere di un legato che perpetui fra gli uomini il nome di un benefattore.
        Basterebbe aggiungere sul testamento: "Lego la somma di L ....... alla Chiesa Parrocchiale di Novello per la Lega di Perseveranza".

IL RICOVERO

        Non ne parliamo da due mesi. Diciamo subito che il bilancio del Ricovero è quello che ci assilla di più. Purtroppo il Ricovero, a differenza di altre opere pie. non ha entrate di sorta: non azioni, non sussidii, non pensioni, non censi ecc. ; e deve vivere esclusivamente della carità dei buoni ai quali augura non abbiano a d        Tuttavia speriamo non abbia ad avverarsi la profezia (che potrebbe anche essere un perfido desiderio) di qualcuno che ha detto: "II Ricovero è una pazzia del Parroco; va avanti qualche tempo e poi si chiuderà. E come vorrà fare a mantenerlo?".
        Chi parla così non tiene conto di una grande forza che sorregge tutte le opere di beneficenza: "La Provvidenza di Dio" che è così buona che fa nascere il sole sopra i giusti e sopra i tristi.
        E la Provvidenza finora non è mancata neppure per il nostro Ricovero, che in questi mesi ha aumentata la sua famiglia di vecchi accettando il povero settantenne Abbona Michele di Moriglione inabile al lavoro ed assolutamente sprovvisto di I mezzi di sussistenza.
        Diamo qui l'elenco delle ultime offerte:
        In denaro: Roggia Battista L. 20 - Ved. Vivalda - Rapalino 10 - Tarditi Giuseppe (Podio) 15 - T. S. 25 - S. B. 20 - Cagnasso Giuseppe 10 - T. A. 15 - Prof. D. Sandrono (Barolo) 50 - Rinaldi Tomaso 20 -Saccato Maria Ved. Michele 100 -Saccato Giacomo 5 - Gallo Felice 10 - R. S. 50 - Sorelle Abbona (in suffragio dello zio Michele) 100.
        In natura : Fam. Borgnino - Capra (Pezzole) 1 carro legna, 1 tavolo rotondo, 1 comodino, 1 portacatino, 1 sedia ecc. - Marengo Angelo (Ciocchini) 3 camicie tela usate buone - Piovano Clara Ved. 2 lenzuola e 4 asciugamani usati buoni - Cogno-Giaccardi Agnese (Torino) 1 lenzuolo 1 usato buono.
        A queste offerte aggiungiamo la generosità di altre buone persone, specie della Maestra Carla Borio (Presidente del Comitato Donne pro Ricovero) e dei nostri Giovani di A. C. che con pensiero profondamente cristiano hanno voluto allietare il Carnevale dei poveri vecchi con abbondante offerta di generi alimentari, tra cui non mancarono i classici ravioli.
        A tutti i benefattori del nostro modesto Ricovero il grazie nostro e le preghiere dei poveri vecchi beneficati. In modo speciale segnaliamo allo esempio l'offerta delle sorelle Abbona in suffragio dello zio, per dire a tutti che una delle migliori maniere di ricordare i nostri defunti o di salutare i neonati è un'offerta al Ricovero che consacrerà il loro nome a perpetua memoria.
        Per eventuali lasciti al Ricovero (che abbiamo fiducia non mancheranno) avvertiamo che non è bene dire sul testamento "Lascio al Ricovero di Novello lire tante". Questo può dare occasione a questioni perché il Ricovero non è ancora ente morale. Conviene scrivere: "Lascio alla Chiesa Parrocchiale di Novello per il Ricovero..." La chiesa non paga il diritto di successione, essendone stata esentata dal concordato.
        Si potrebbe anche lasciare al Parroco ma questi dovrà pagare la successione. Meglio di tutti fare l'offerta in vita o dare il denaro in mano fidata. Il Ricovero accetterebbe anche offerte impegnandosi a pagare l'interesse fino alla morte dell'offerente.
        I fedeli lettori del Bollettino ci scuseranno se insistiamo nel domandare per la nuova opera, destinata a fare del gran bene a Novello. Speriamo che essi si investiranno della critica situazione del parroco, stretto oggi da debiti, con una casa non del tutto adatta all'uopo e che abbisogna di tante riparazioni ed un gettito continuo di spese reclamate dal dovere di provvedere vitto, alloggio, luce, calore, vestiario, assistenza ecc ai ricoverati.
        A proposito di vestiario saremmo riconoscenti alle offerte che venissero fatte di indumenti dei nostri morti: giubbe, mantelline, calzoni, camicie, ecc, che sovente vanno a male.

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Il Bollettino

        Ecco le ultime offerte: Fam. Borello, Piano 2,50 - Marengo Luigi 2 - Ved. Vivalda - Rapalino 5 - Gallo Marianna 5 - Dotta Matteo 10 - Saccato Giacomo 5 - M.o Ferrero 10 - T. S. 10 - S. B. 5 - Avv. Stra, Montiglio 10 - Cagnasso Giuseppe 6 - Vancini Federico, Torino 5 - Galliano Pietro 3 - Tarditi Ernesto 2 - Pirra Pietro 3 - Foglio G. 2 - Davico Giuseppe 5 - T. A. 10 - Fam. Roggia, Corini 5 - Fam. Principiano 5 - Tarditi Luigi 5, - Costa Giuseppe 5 - Fam. Ricca 2 - Fam. Gallo 3 - Fam. Novelli 2 - Ved. Cogno, Corini 5 - Gallo Teresa, Torino 5 - Tarditi Vincenza 2 - Alessandria Matteo, Govone 10 - Avv. M. Mallè, Torino 10 - Fam. Sandrone 2 - Stra Teresa 5 - Fam. Borio Giuseppe 5 -Tarditi Gaspare, Bergera 2,50 - Tarditi Enrico 2,50 - Saccato Lorenzo 1 - Raviola Stefano 1 - Tarditi Stefano 4 - Tarditi Frontiniano 2 - G. G. 1 - Gallo Felice 5 - Tarditi Angelo 5 - Borio Laura 3 - Strasia Rosa 5 - M. Carla Borio Tarditi 10 - Tarditi Filippo, Alba 5 - Fam. Torrengo 10 - Fam. Avenati Giordano, Torino 20 - Montanaro Giuseppe, Chiarene 5 - Fam. Marengo, Pilone 15 - D. Bartol. Alessandria, Vezza 5 - Carosso Catterina, Nichelino 5 - Fam. Saccato Pirra 5 - Olivero Iberti Carolina, Diano 5 - Fam. Allaria, Panerole 4 - Alessandria Giovanni 5 - Pirra Vittorio 5 - Taricco Angiolina 4 - Alessandria Ignazio 3 - Gallo Seb., Vergne 4 - Gallo Giovanni 2 - Gallo Lodovico 5 - Cabutto Domenico 5 - Foglio Lucia, Barolo 3 - Giaccardi Maria 3 - Tarditi Cristina 5 - Audisio-Goletti Rosa, Torino 5 - Cav. Ciravegna Geom., Narzole 5 - Ved. Passone Dom. 3 - Cap. Tarditi Enrico, A. O. 10 - Tarditi Oreste, Postumia 10.
        Il Bollettino ringrazia sentitamente continuando, fidente la sua strada di bene. Col viatico ricevuto sopra ha per altri due mesi assicurata la vita. Per l'avvenire penserà la Provvidenza che nemanco per il modesto foglio è mai mancata.

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FATTI EDIFICANTI

I

        E' morto a Monforte nello scorso gennaio il dott. Amos Belli, medico veterinario consorziale.
        Di lui scrive nel Bollettino quel rev. parroco: "Era il modello del cristiano; in pace con tutti, buono e cortese, profondamente religioso: Messa quotidiana e Comunione quotidiana; non c'era Lega di Perseveranza ch'egli non ci fosse, non Vespro, non circostanza di feste o di quarantore. La sua morte fu degna della sua vita. Domandò egli stesso il Viatico, gli Olii Santi, la Benedizione Papale; la sua malattia fu una incessante preghiera e pregando si addormentò nel Signore".
        Aveva 56 anni.
        La pia ved. benemerita presidente delle Donne Cattoliche elargì in memoria L. 100 all'Opera Boeri, 100 all'Asilo, 25 ai Fanciulli Cattolici; 25 ai Piccolissimi ecc... e il pane ai poveri nel giorno di Trigesima.
        Il Bollettino di Novello è lieto di segnalare all'esempio quanto sopra anche a titolo di postumo omaggio all'esimio Estinto ed alla sua degna Signora, nostra compaesana sig.ra Tarditi Chiarina.

II

        E' morta a S. Remo il 14 gennaio u. s. (e la salma fu trasportata a La Morra) la sig.ra Giovannina Burdizzo n. Barale. Leggiamo dal Bollettino di Barolo: Sono numerose le opere buone palesi ed occulte che specie in questi ultimi anni la buona signora andava moltiplicando, facendosi madre dei bimbi altrui, specie dei più poveri e dei più piccoli, come i bimbi dell'Asilo. Il nostro Asilo è povero e fin ora ha stentato assai a fare il suo bilancio, ma la sig. Burdizzo se la intendeva lei colle buone suore; alla fine dell'anno turava lei i buchi con la sua borsa e molte famiglie povere che non potevano neppure pagare la già ridotta quota mensile, lo debbono a Lei se hanno potuto continuare a mandarvi i propri bambini. All'Asilo regalò la bandiera, le graziose divise che ora portano i bimbi e ultimo pensiero prima di partire già malata per l'ultima stagione invernale, si era raccomandata alle suore che provvedessero anche le mantelline, che ancor lei al suo ritorno a Barolo avrebbe pagato. Per testamento lasciò all'Asilo la cospicua somma di L. 50.000; 10 milaalla Congregazione di Carità e 3000 per costituire un premio annuale a quell'alunna di 3^ elem. che si fosse maggiormente distinta ..."
        Come avrebbe bisogno anche Novello di simili benefattori!

ANNIVERSARI DI MARZO

1 - Borio Giov. Batt. 1933
2 - Cogno Luigi 1932, Arnulfo Stra Catterina 1932. Bollito Giac.1927
3 - Tarditi Salomone Teresa 1933
5 - Tarditi Maria f. Vinc. 1928
7 - Viglione Daniele Anna M. 1932, Debenedetti Blangino Margherita 1932, Pirra Francesco 1925
8 - Tarditi Frontiniano 1929
10 - Montanaro Manzone Teresa 1933, Barberis Antonio 1930, Sottimano Cristino Maddalena 1924
11 - Abrate cav. Bernardino 1922
12 - Roggia Andrea 1932
15 - Taricco Galvagno Madd. 1926
16 - Grimaldi Porro Antonia 1935
17 - Rinaldi Tarditi Luigia 1930, Marengo Musso Maria 1928
18 - Cogno Voersio Margherita 1929
19 - Novo Domenico 1923
20 - Alessandria Sebastiano 1930, Vietti Giuseppe 1925
21 - Farinetti Catterina 1921
22- Arnulfo Stefano 1931, Fontana Beatrice 1922
25 - Taricco Rossotto Isabella 1932, Cucco Tarditi Felicita 1929, Porro Giovanni 1929, Tarditi Lorenzo 1923
28 - Abbona Allario Maria 1932
29 - Manzone Carlo 923, Roggia Giuseppe 1923.

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Movimento demografico della Prov. di Cneo

Mese di DICEMBRE 1935 XIV
         Capoluogo Provincia Totale
Nati 74 884 958
Morti 43 800 843
Aumento +31 +84 +115

Mese di GENNAIO 1936 - XIV

         Capoluogo Provincia Totale
Nati 65 938 1003
Morti 61 765 826
Aumento +4 +173 +177


 

da LUCE E FORZA dell'Aprile 1936

COSE NOSTRE

        Ecco il fatto, ormai nel dominio del pubblico: Muore in una Frazione della nostra Parrocchia un individuo che fu assistito e ripetutamente munito dei SS. Sacramenti dai suoi Sacerdoti. I parenti, senza neppure parlare col Parroco e trascurando ogni registrazione di decesso in Parrocchia, domandano ed ottengono la sepoltura e la tumulazione nella Parrocchia confinante.
        Ci domandiamo semplicemente - ed è la domanda che da qualche giorno corre sulla bocca di tutti : Va bene, fare così? E' questa opera di unità, di carità, di concordia a cui sono tenute, anche con qualche sacrificio, tutte le famiglie della Parrocchia? A noi pare di no.
        E vediamo le ragioni che si possono portare a giustificazione di un tale atto ed insieme alcune delle risposte che si potrebbero dare per fare comprendere la convenienza che tali atti non abbiano a ripetersi.
1. Il Diritto. Due testimoni, si dice, hanno giurato che il defunto voleva la sepoltura e la tumulazione nell'altra Parrocchia. Sia pure. Non vogliamo discutere ne contestare il diritto. Solamente osserviamo: Qual è quel figlio che va contro il Padre o la Madre col codice alla mano? Citare il proprio Padre o Madre in tribunale anche con tutte le ragioni, non è una terribile offesa, uno schiaffo ai genitori?
2. La lontananza. Questa ci pare non si possa invocare da chi vuol bene alla sua Parrocchia se si pensa che molte altre famiglie stanno multo più lontane, con strade a volte impraticabili, eppure non han rnai sognato di fare questa figura alla propria Parrocchia. In questi casi la carità e l'unità raccomandate dal Vescovo dovrebbero far ragionare così: E se tutti facessero così (o almeno i lontani come noi) che sarebbe della nostra Parrocchia?
3. La minor spesa? No. Per giustizia in questi casi (anche quando si fanno le cose di comune accordo) i diritti vanno pagati a tutte e due le Parrocchie. Se qualche volta ciò non si è fatto non vuol dire che si sia dispensati. Pagare i debiti è dovere di tutti e ciò che non si è pagato è rubato e sta sulla coscienza.
4. La tomba di famiglia. Ammettiamo pure che esista. Ma i doveri sopradetti suggeriscono facilmente una via conciliativa: la sepoltura nella propria parrocchia e la tumulazione dove si vuole.
5. Il pericolo di uno scarso accompagnamento? No. Questa insinuazione è offensiva per tutta la popolazione. Gli accompagnamenti funebri a Novello sono sempre numerosi, anche nei tempi di maggior lavoro ed, a detta di tutti i forestieri, in poche parrocchie le sepolture riescono solenni ed ordinate come da noi, anche se si tratta di lontani mai visti. (Specie se il caso capita in un giorno di festa). Gli amici poi che sono veramente tali e che vanno alla sepoltura non contano i passi.
        Quale ragione rimane? Non sapremmo dirlo - e preferiamo tacere per non raccogliere tutti i commenti alquanto acri che la popolazione fa in queste circostanze.
        Solo per il bene della religione, per l'unità e la carità che devono presiedere alla vita cristiana di una parrocchia, ci auguriamo che queste cose non abbiano più a succedere.

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IN PARROCCHIA
Ancora resoconti.

ALLA CROCETTA

        II bilancio finanziario della Crocetta è discretamente confortante anche se resta ancora qualche residuo da saldare e molta strada da fare per portare il nostro caro Santuarietto, come si dice, all'onor del mondo, e cioè a quel grado di decoro che ben merita la Taumaturga Madonnina e la divozione dei Novellesi.
        Segnaliamo ogni anno un crescendo di divoti, specie in occasione della festa della Porziuncola, sì da lasciarci sperare non lontano il giorno della realizzazione dei vari progetti che ancora attendono: l'altare in marmo, il pavimento, ecc.
        Ecco alcune tra le principali offerte: Balocco Augusto p. g. r. L. 50 - S. A. p. g. r. 100 - Costamagna Costanza 20 - Di .questi giorni è pure giunto un bel quadro votivo inviato dal Sig. Passone Giacomo fu Pietro (Aosta) p. g. r.

NEL RICOVERO.

        Il mese di marzo è stato un po' avaro col nostro ricovero. Ecco le poche offerte: Tarditi Maddalena ved. L. 2.50; Maria Novo Lemasson da Torino, nell'anniversario della morte del padre 15, famiglia Taricco Luigi (Rostagno) 60, G. M. 10, Roggia Pietro 10, famiglia Borio a suffragio del padre Giovanni 50; da vendita di oro offerto L. 60,25. Totale Lire 207,75. Spese per vitto, luce, servizio, riparazioni, interessi ecc. per marzo L. 254,20. Speriamo che il mese di aprile, il mese della Pasqua, compensi lo sbilancio. Siamo anche senza legna ed il calore per i vecchi è necessario come il pane. Se qualcuno potesse portarcene qualche po' saremmo riconoscenti.
        Così pure ci raccomandiamo per gli abiti usati, scarpe, ecc. specie in occasione di sepolture. Sono ottime opere di suffragio pei nostri morti.

La Festa dei Disciplinanti

        Ricorse nella solennità di San Giuseppe. I Confratelli come già abbiamo detto hanno fatto onore al loro Santo Protettore intervenendo numerosi ed al triduo ed alla Comunione.
        A Messa grande i giovani della Cantoria maschile, per fare onore ai loro Papà eseguirono per la prima volta la Messa del Picchi a 2 voci "Cristo Risusciti". L'esecuzione ha lasciato ottima impressione e dà buona speranza per l'avvenire, se pensiamo che i giovani cantori sono in maggior numero principianti.
        Scade quest'anno da Priore della Compagnia il sig. Davico Giuseppe della Fracchia cui dobbiamo la nostra gratitudine per la frequenza e lo zelo con cui adempì in tutto l'anno al suo servizio; egli offrì inoltre la somma di L. 100 per le opere più bisognose che il Parroco destinò metà alla Chiesa e metà al Ricovero. Dio ricompensi il lavoro e l'offerta.
        Gli succede nella carica il signor Alessandria Francesco di Giuseppe (Pratorotondo) e fu eletto Sotto-priore il signor Passone Lorenzo di Domenico, ai quali facciamo i migliori auguri.

Ai nostri Soldati

        A Voi, carissimi soldati, che nella lontana terra d'Africa riempite il mondo di ammirazione col vostro valore, colle vostre vittorie conquistando alla Patria ed alla Chiesa una terra che fu già suolo di cristiani ed ora, caduta nelle barbarie, ha bisogno della nostra civiltà italiana, mandiamo per mezzo del Bollettino i nostri più fervidi saluti ed auguri in questa dolce occasione delle Feste Pasquali. Tutti i Novellesi, ma specialmente il vostro Parroco, le vostre Famiglie, i vostri amici vi ricordano ogni giorno, nelle loro preghiere.
        Abbiamo fatto in modo speciale per Voi le Quarantore di Carnevale, convertendo questo tempo in giornate di preghiere.
        Aveste visto che serietà, che disciplina in quei giorni! Non pareva proprio Carnevale. Gli Uomini e i Giovani vi ricordano nelle loro numerose e devote Leghe di Perseveranza ed in modo speciale tornerà presso l'altare il pensiero vostro in queste SS. Quarantore di Pasqua.
        Mercoledì scorso poi (25 Marzo) festa dell'Annunziata, c'è stata una bella e commovente funzione tutta per Voi. Una brava persona che vi vuol bene ha avuta la bella idea di fare celebrare una Messa per i nostri soldati combattenti. C'era tanta gente in Chiesa, ci furono tante Comunioni. Siamo persuasi che la Madonna vi aiuterà.
        State di buon umore, compite volentieri il vostro dovere che è opera santa, non impensieritevi per noi a casa. Come vedete dal Bollettino, che spero riceviate tutti, la salute a Novello è buona e le cose vanno abbastanza bene.
        Coraggio: il giorno della vittoria finale non è lontano. Coperti di gloria tornerete presto alle vostre Famiglie che vi attendono, al vostro Paese che saprà accogliervi in trionfo e farvi gli onori che ben meritate.
        Vi auguro una Buona Pasqua cristiana chie son certo farete presso il vostro Rev. Cappellano cui v'incarico di fare a nome mio e della Parrocchia i migliori auguri.

Nell' ASILO.

        L'Asilo ha di questi giorni ritirato l'importo del legato Tarditi Ambrogio in lire diecimila, che furono versate dal Presidente al Tesoriere cav. Anselma Pasquale. L'Amministrazione del Pio Istituto farà scrivere il nome del generoso oblatore fra i suoi principali benefattori, mentre i bambini beneficiati alzano per lui quotidiane preghiere.

Anniversari di Aprile

1 - Musso Domenico (1932)
2 - Marengo Ernesto (1924) - Adriano Carlo (1922)
3 - Pirra Giacinto (1923) - Tarditi Pietro (1924)
4 - Rosso Luigi di Michele (1934)
6 - Rinaldi-Manzone Vittoria (1924)
9 - Giachino Giuseppe (1926)
10 - Mons. Maiolo Giov. B. Arcipr. (1921)
11 - Gancia Giovanni (1921)
15 - Devalle Giovanni (1929)
16 - Costa Giovanni (1929)
17 - Galvagno - Rosso Maddalena (1925)
18 - Galvagno o Pirra Giuseppina (1926)
19 - Ravera Giuseppe (1922)
20 - Marrone Andrea (1932)
22 - Bozzone Agnese (1924)
23 - Rinaldi Cogno Paola (1935)
24 - Gallo Carlo (1933)
29 - Tarditi Alessandri Maria (1926).
        Altri anniversari ricorrenti in aprile di persone non defunte a Novello o morte prima del 1921 di cui troviamo memoria nel registro delle Messe sono: Quarone Matteo (12) - Piovano-Busca Felicita (11) - Sandrone Mario (17) - Boglietti Adelaide (13) - Arione Vincenzo (11) - Manzone Giuseppe (13) - Alessandria Torta Anna (3) - Galvagno Giuseppe (24) - Boglietti Fissore Adelaide (13).

R. I. P.

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Movimento demografico della Prov. di Cneo

Mese di DICEMBRE 1935 XIV
         Capoluogo Provincia Totale
Nati 74 884 958
Morti 43 800 843
Aumento +31 +84 +115

Mese di GENNAIO 1936 - XIV

         Capoluogo Provincia Totale
Nati 65 938 1003
Morti 61 765 826
Aumento +4 +173 +177


 

da LUCE E FORZA del Maggio 1936

RIFLESSIONI

        Se non sapessimo che nel mondo non v'è nulla di perfetto e che tutto va considerato con spirito di molta relatività, ci sarebbe proprio da scoraggiarsi e da lasciarci cadere le braccia al leggere nel magnico brano scritto dal Vescovo la visione celestiale della Parrocchia che in seguito il Vescovo chiamerà "Modello".
        Come siamo lontani, non è vero, cari Parrocchiani?
        Per altra parte, conscii che è anche dovere ed opera di carità lavare i proprii panni in famiglia, non scenderemo ad alcuna particolarità, che avremo tempo a discutere nell'intimo della nostra coscienza quando il Vescovo, più avanti ci parlerà dei doveri del Parroco e dei Parrocchiani.
        La nostra Parrocchia, speriamo, è come tante altre, col suo bene e col suo male, colle sue virtù e coi suoi vizi, coi suoi pregi e coi suoi difetti. Portarla alla perfezione, come sopra, non è né sogno del Parroco né ambizione dei Parrocchiani; migliorarla, salire ogni anno uno scalino nella conquista faticosa dell'ideale lontano, è dovere di tutti.
        Il demonio, eterno nemico del bene, che, camuffato sotto mille forme (a volte perfino in divisa di compagnie religiose) cerca di rovinare, non lo toglieremo mai; l'inimicus homo che semina la zizzania in mezzo al buon grano ci sarà sempre; il Figliuol Prodigo che s'allontana dal Padre per non sentirne i rimproveri e le ammonizioni troverà sempre purtroppo la. sua realtà anche a Novello; i Farisei impostori che fingono religione e sono anticristi, che ostentano carità e covano odio, che danno consigli in apparenza evangelici ed in realtà diabolici, che confondono l'interesse colla giustizia, la pietà colla bigotteria, saranno sempre mescolati ai buoni cristiani. Per questo lato perciò la Parrocchia non potrà mai essere il giardino ideale, ma sarà sempre la rete messa in mare, che raccoglie ogni sorta di pesci, il campo in cui si nascondono tesori e pietre, il regno terreno di Cristo, la Chiesa, nella quale i buoni sono misti ai cattivi, i reprobi agli eletti.
        Ciò però non toglie, anzi inculca ad ogni parrocchiano che ama la sua parrocchia due doveri:
        1° - Sapere compatire il male, che a volte è frutto di ignoranza. Odiare il peccato, mai il peccatore. D'accordo col male, mai colle persone che lo commettono e magari se ne gloriano, pazienza, silenzio e carità.
        2° - Cercare di migliorare noi stessi onde renderci col buon esempio apostoli di vera e sana parrocchialità.
        Se in ogni famiglia ci fosse chi sente veramente il proprio dovere di parrocchiano modello e cercasse colla parola, ma sopratutto coll'esempio, di attuare quello che è il programma della vita parrocchiale, a poco a poco la nostra parrocchia diventerebbe veramente, come vuole il Vescovo, il " campo di Dio".

Offerte per il Bollettino.

Marzo - aprile: Borio Adolfo 5, Cogno Carolina (Barolo) 5, C. S. 5, ved. Gariboni (Torino) 5, Tarditi Cristina (Carrù) 2, Borio Francesca 3, fam. Stroppiana 6, Roggia Francesco 5, Tarditi Madd. ved. 2,50, T. A. (Torino) 5, T. G. B. 5, Maria Novo - Lemasson da Torino 5, M.o Ghigo 1o, Tarditi - Marengo Margherita 3, Raviola Francesco 3.50, Ravinale Angelo da Bene 6, Montanaro Giuseppe - Ciocchini 5, Tarditi - Ghione da Montà 5, Galfrè M. 5, Grisotti Lucia da Narzole 3. , N. N. 100, Settime Isabella 5, Rosso - Rostagno Maria 5, Tarditi Angela da Pinerolo 2, Fam. Rapalino 8, Luisa Cometto M. da Boves 10, Tarditi Gaspare 10, Prof. M. Ciravegna da Asti 10, Fam. Viglino da Dogliani 10.
        Ringraziamo tutti, ma specialmente la generosa persona che coll'offerta di L. 100 viene a togliere il Bollettino dalla passività in cui si sarebbe trovato per questi due mesi.

Per l'Oratorio Maschile.

        Il prof. avv. Luigi Ferreri rispondendo agli auguri di Pasqua ha inviato l'offerta di L. 25 per una opera di bene. Il parroco ha destinato la offerta per il nostro Oratorio maschile ed Opere Pro Gioventù che purtroppo sono alquanto dimenticate ed hanno tante necessità e spese. Al generoso benefattore della nostra parrocchia i più sentiti ringraziamenti coll'augurio che Iddio lo conservi ancora a lungo al bene di Novello e che il suo esempio sia da tanti imitato.

Offerte per il Ricovero.

        Il mese di aprile e le feste Pasquali hanno portato al Ricovero più abbondanti offerte. Ecco l'elenco:
        Davico Giuseppe in memoria del suo Priorato Comp. Disciplinanti L. 50 (altre L. 50 furono offerte alla Chiesa); Alessandria Giuseppe (Bricco Neri) 50; N. N. 10; Cabutto Domenico 10; Sig ra Tizzani da Genova 30; Sciamengo Giuseppe 100; R. M. 10; Coscritti partenti 24; Uomini quarantenni 45.
        In natura: Gallo Battista (Bergera) farina kg. 9, Manzone Giuseppe fu Carlo (Paner.) 2 scope, N. N. un litro olio; Tarditi Giuseppe (Chiabotto) legna.
        Parecchie altre persone hanno poi provveduto con offerte di generi alimentari a rendere liete le feste pasquali.
        Il Signore benedica questi pii oblatori.
        Sottolineliamo con molto piacere l'offerta dei coscritti e degli uomini quarantenni per il significato e per l'esempio che dà. E speriamo non lontano il giorno in cui tutte le feste famigliari (battesimi, nozze, ecc e tutte le date importanti e solenni della vita (morti, anniversari, compleanni ecc.) siano santificate da una offerta ai nostri poveri vecchi, che in compenso, assistendo quasi tutte le mattine alla S. Messa, pregano per i loro benefattori.

Anniversari di MAGGIO

1 - Tarditi Giovanni fu Tommaso (1935) - Dellorto Sebastiano (1934)
3 - Abrate Lucia (1921).
5 - CuccoGalvagno Camilla (1927).
7 - Voersio Rosso Francesco (1927) - Pregliasco Domenico (1926) - Scarzello Giovanni (1921).
8 - Stroppiana Giuseppe (1928).
9 - Ravera-Danusso Catterina (1923)
14 - Tarditi Lorenzo fu Giuseppe (1930)
16 - Abrigo-Manzone Catterina (1924)
17 - Scarzello Giuseppe (1921).
18 - Grimaldi Sebastiano (1930).
20 - Marengo Giacomo (1922).
21 - D. Borio Cav. Giovanni Arc. - (1929)
22 - Sangiano - Pirra Anna Maria (1926)
23 - Ouarone - Tarditi Maddalena (1926)
24 - Baroero Ellena Domenica ( 1928) - Barberis Tarditi Catterina (1926) - Tarditi Alessandria Agnese (1922) - Oberto - Pirra Margherita (1922).
25 - Viglione Taricco Brigida (1926).
28 - Vaira Pietro (1926) - Abrigo Antonio (1926).
Altri anniversari (dal Registro delle Messe): Pirra Benedetto (7 maggio).

R. I. P.

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La visita del Segr. Federale.

        L'on. Bonino ha visitato Novello il giorno 6 aprile. Per quanto giornata d'intenso lavoro agricolo tutte le organizzazioni fasciste e numeroso popolo erano ad accogliere il Gerarca. Fece un'ampia esposizione del lavoro compiuto il Segr. del Fascio sig. Taricco; porsero il benvenuto alcuni scolari e parlò, da suo pari, l'on. Bonino tracciando le vie del nuovo lavoro e compiacendosi del compiuto. Ringraziò per tutti il parroco, promettendo che la buona e pacifica popolazione di Novello avrebbe fatto tesoro dei preziosi consigli di tanto Superiore. L'on. Bonino parve partire soddisfatto di noi.

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Benedizione delle Case.

        Sarà portata alle singole Famiglie nei giorni sottoindicati e col seguente ordine:
Lunedì 11 maggio: Paese. Al mattino verso le scuole, nel pomeriggio verso il castello. Se eventualmente non sarà finito il giro, sarà portata la benedizione alle case rimaste il giorno dopo 12 maggio a sera verso le ore 16.
Martedì 12 maggio. Mattino: Veneria, Chiabotto, Merli, Pratorotondo, Panerole, Ravera, Selvatico, Ebreo, Cascina nuova.
Mercoledì 13 maggio. Mattino: Le Strette, Palaretta, Ciocchini, Loschetto, S. Grato, Serra Camposanto, San Rocco, Isole.
Giovedì 14 maggio. Mattino: Pilone, Ghercina, Pezzole, Bergera, Mascarelli, Rapalino, Saccati,Tarditi Sop. Gavetta.
Venerdì 15 maggio. Mattino: Sardo e Chiarene, Gregori, Tarditi Sott., Belmonda, Corini, Zora, Crocetta, Maslera.
Sabato 16 maggio. Mattino: Podio e Tardirotti, Pianderle, Bricco Neri, Casello ferr. 74, Piano, Bori, Tomalini.
Lunedì 18 maggio. Mattino: Cabianca, Casello 73, Font. Olmo, Rivoglio, casello 72, Fornaci, Pasinotti.
Martedì 19 maggio. Mosca, Bricco Croce, Colera, Baricalino, Ermiglione, Linetti, Fasana e Rostagni.
        Per Moriglione incaricheremo il Cappellano can. Garezzo che ne darà avviso alla Cappella la domenica precedente.
        NOTA. - Uno sguardo all'elenco delle offerte che si usano fare in detta circostanza ci ha recata una sgradita sorpresa. Le offerte dell'anno scorso sono state appena metà di quelle degli anni precedenti ed un terzo dei primi anni.
        Se questo avesse significato morale sarebbe certo poco consolante. Noi attribuiamo il fatto alla raccolta fatta contemporaneamente delle offerte per il Ricovero ed anche un poco alla crisi. Speriamo meglio quest'anno.

I nostri Soldati in Africa Orientale

        Crediamo far piacere a tutti a dare l'elenco dei nostri cari e bravi giovani combattenti nell'Africa Orientale. Il Bollettino è orgoglioso di conservare ai posteri il nome dei valorosi militi che tanta gloria danno alla Patria nostra colle loro continue vittorie.
        Finora Iddio, cui continuamente li raccomandiamo, li ha protetti tutti in modo che neppur uno ha avute ferite o malattie gravi.
        Abbiamo ferma fiducia che a vittoria ultimata, e sarà presto, i cari nostri torneranno tutti alle loro Famiglie ed al loro Paese che scriverà nel libro d'oro le imprese di questi gloriosi suoi figli.
        Ecco l'elenco di quelli cui inviamo il Bollettino: Brigad. Alessandria Pietro; capor. Tarditi Enrico; sold. Conterno Francesco; Saccato Aldo; Roggia Pietro; Marengo Luigi.
        Aggiungiamo alla bella schiera il soldato Ravera Giuseppe di Carlo che dalla lontana residenza di Lero (Egeo) ci manda di tanto in tanto i suoi saluti ed il Prof. Carlo Milanese volontario Centurione delle Camicie Nere - Gruppo Montagna, che noi consideriamo pure come uno dei nostri.
        A tutti inviamo il nostro augurio sentito e l'assicurazione che continueremo per loro le nostre preghiere finché il Signore non li avrà riportati tutti salvi e vittoriosi fra noi.
        Se mai ne avessimo dimenticato qualcuno preghiamo le Famiglie a farcelo sapere e a darci l'indirizzo. Ripareremo nel prossimo numero ed invieremo volentieri il Bollettino.

I Coscritti ed i 40 anni.

        I coscritti del 1915 hanno, secondo la lodevole usanza di altri anni, iniziato il loro servizio militare in Chiesa.
        Martedì 14 aprile il Parroco regalò loro una Messa (nella quale fecero quasi tutti la S. Comunione), ed un paterno discorso in cui diede loro salutari avvertimenti e preziose norme per compire bene il loro servizio militare. Una bicchierata in Canonica ed una medaglia - ricordo suggellavano la bella funzione, in memoria della quale i bravi coscritti facevano l'offerta di L. 24 per il I Ricovero.
        Grazie ed auguri, cari giovanotti.
        Ricordatevi di mandare l'indirizzo per il Bollettino.

        Anche gli uomini di 40 anni hanno voluto ricordare la loro seconda leva assistendo in gruppo lunedì 13 Aprile alla S. Messa, durante la quale il Parroco rivolse loro cordiali parole di augurio.
        Al pranzo che ebbe luogo presso l'Albergo Manzone regnò la massima allegria. Era presente il Segret. del Fascio Sig. Taricco ed al caffè intervenne anche il Parroco che invitò poi la lieta comitiva ad una bicchierata in Canonica.
        Con pensiero che li onora i bravi coscritti bis lasciarono come offerta per il Ricovero la bella somma di |L. 45.
        Anche a loro grazie ed auguri.

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Brevi Note Agricole

        Ogni volta ce lo consentirà lo spazio daremo sul Bollettino qualche breve nota di carattere agricolo. Saranno consigli ai nostri agricoltori ed alle nostre massaie, nell'intento di essere loro utili e di concorrere nel nostro piccolo ambiente all'aumento della produzione agricola, ciò che diventa in questi tempi un dovere di buon patriota ed un concorso alla lotta contro le inique sanzioni di cui è vittima da oltre 5 mesi la nostra cara Italia.
        Per questa volta ci limitiamo a ripetere qualcuno dei consigli dati dall'Il.mo Prof. Ferraris agli agricoltori ed alle massaie nell'ultima sua venula a Novello per la quale esprimiamo tutta la nostra riconoscenza:

1. - Intensificare le semine

        Quest'anno, ha detto il Prof. Ferraris, non dovrebbe restare inerte neppure un palmo di terreno. Tutto dev'essere seminato, anche gli interfilari. Fagioli, ceci, patate, avena ecc. tutto sarà utile per impedire o diminuire l'importazione forestiera e tutto sarà pagato a prezzo rimunerativo. Se le pioggie hanno impedito alquanto, il tempo per tante colture è ancora buono oggi.

2. - Curare il Bestiame

        I prezzi aumentano man mano diminuisce la riserva di importazione. Tutta la convenienza perciò di aumentare la stalla. Naturalmente occorre pensare pure a crescere la produzione degli erbaggi con medicai, erbai primaverili ed alla loro conservazione con gli economici e praticissimi silos albesi.

3. - I bachi

        Quest'anno il Governo ha provvisto all'ammasso dei bozzoli anticipando al produttore L. 5,50 per kg. E' già un discreto prezzo e conviene intensificare la coltura del baco e guardarsi dal distruggere il patrimonio di gelsi che tanto vantaggio hanno già portato ai nostri paesi.

4, - Pollame e conigli

Riporteremo al prossimo numero alcune delle norme pratiche date per queste colture. Oggi ci limitiamo a ripetere che è necessario e conveniente aumentare anche queste due sorgenti di ricchezza famigliare.
        A questo ci dovrebbero pensare in modo speciale le massaie ed i giovani.
        Un buon aiuto lo potrebbero trovare le massaie iscrivendosi all'Unione "Massaie Rurali" che invia un bellissimo giornale di carattere agricolo, specie per la coltura degli animali da cortile.


 

da LUCE E FORZA del Giugno 1936

RIFLESSIONI

        Così Dio disse nella Bibbia: "Non toccate i miei ministri".
        E questa verità merita di essere ricordata a troppi parrocchiani, poiché è vero dappertutto che se c'è una persona criticata, sinistramente giudicata, male interpretata, sovente a torto condannata è il prete e sopratutto il Parroco. E' il bersaglio preferito delle chiacchiere, dei pettegolezzi, dei frizzi, degli scherzi, delle frottole, delle conversazioni non sempre solamente allegre.
        Quante volte si sente dire: "Il Parroco non dovrebbe fare così, non avrebbe dovuto dire così, non dovrebbe cacciare il naso qui, non dovrebbe intrigarsi là, ha fatto questo, ha detto quello, ecc. Nel tal paese sì che hanno dei Preti che fanno piacere! Noi invece...". E si raccontano aneddotti, per lo più inventati, di Preti forestieri che si vorrebbero sostituire ai proprii...
        E' il caso di ricordare anzitutto qualche proverbio: Cattivo scolaro non trova mai la penna adatta... A operaio fannullone nessun strumento va...
        Del resto, cari Parrocchiani, guardate bene in faccia le persone che parlano male dei Preti e specie del Parroco, e poi domandatevi: Chissà perché il tale ha parlato così? E per poco che siate pratici del mondo troverete subito la ragione: Quella persona l'ha col Parroco non perché le importi la santità della sua vita, ma perché il Parroco ha parlato forse un po' chiaro ed ha messo un dito su certe piaghe... perché il Parroco non può approvare certe cose... perché ha difeso i suoi diritti .. perché ha urtato il loro egoismo... s'è alzato contro un abuso... perché non può proteggere i ladri... i disonesti... i senza coscienza... gli imbroglioni... i farabutti... perché il Parroco sa certe cosette a carico di certe persone... Basta!... Volete, cari parrocchiani, un termometro quasi sicuro in materia? Ecco: quando sentite criticare un prete e specie un Parroco dite: "Costui ha qualche vendetta da fare" e non vi sbaglierete quasi mai.
        Per nostra norma poi sappiamo compatirci, perdonarci a vicenda, pregare gli uni per gli altri, correggerci con carità cristiana. E dico correggerci, poiché anche il Parroco che sa d'aver la sua parte di difetti, accetta volentieri da persona amica quelle osservazioni che ridondano al maggior bene della Parrocchia. Non per niente ci sono le organizzazioni di A. C. e non senza motivo il Papa ha chiamato l'Azione Cattolica : "Apostolato e cooperazione al ministero pastorale".

IN PARROCCHIA

Alla Madonna di Pompei

        Quest'anno per la prima volta è stata fatta al mezzodì del giorno 8 maggio la solenne supplica alla Madonna di Pompei.
        La Chiesa era gremita come nelle feste e la nostra preghiera è salita alla grande Regina specialmente per domandarle la protezione sui nostri soldati e ringraziarla della vittoria delle nostre armi.

Funzione di ringraziamento.

        In ossequio alle disposizioni del nostro Ecc. Vescovo, domenica 10 maggio a Vespro è stato cantato un solenne Te Deum di ringraziamento per la vittoria delle armi italiane in Africa Orientale. Erano presenti le Autorità e le organizzazioni del Regime in divisa. Il Parroco illustrò il significato e la portata della solenne circostanza, invitando tutti a ringraziare il Signore il cui aiuto in questa che si può chiamare la più grande e la più celere delle imprese coloniali, non si può misconoscere, specie se si pensa alle condizioni in cui si trova l'Italia, per causa delle inique ed ingiuste sanzioni. Su tutto ha prevalso la ferrea volontà del Duce, il valore dei capi e dei soldati, la disciplina del popolo italiano, mai come adesso uno di mente, di cuore e di volontà. Grande vittoria che ha ridato all'Italia il suo impero e che apre vie immenee alla civiltà romana, italiana e cristiana insieme.

Adunanza ex allieve oratoriane.

        Dietro invito e sotto la presidenza della Suora Direttrice dell'Asilo si è tenuta giovedì 21 dopo Vespro una riuscita ed abbastanza numerosa adunanza di ex allieve del nostro Oratorio femminile. Il parroco spiegò gli scopi dell'adunanza ed alcuni dei compiti dell'Unione ex allieve, insistendo sulla sorveglianza alla gioventù femminile, troppo dissipata e sull'aiuto morale e materiale all'Oratorio. Speriamo buoni frutti.

Corpus Domini.

        Quest'anno cade l'11 giugno. Siamo più che persuasi che. come gli altri anni, sarà un trionfo di fiori, di addobbi, di canti, di preghiere tra cui passerà benedicente Gesù Sacramentato. L'itinerario assegnato per quest'anno è la via Umberto 1°, piazza S. Anna, via Reg. Margherita (Tane).
        Siccome buon tratto di detto percorso non è fiancheggiato da case, raccomandiamo vivamente alle buone famiglie di campagna di prendersi ognuna un tratto da addobbare. Dovrebbe essere gloria ed impegno di ogni casa consacrare così a Gesù Sacramentato quella biancheria che forse servirà per l'ultima sua visita in punto di morte.

ANNIVERSARI di GIUGNO

1. - Tarditi Giovanni 1930
3. - Cucco Rosso Teresa 1934
5. - Tarditi - Bollito - Rinaldi Maria 1934 - Tarditi Carlo 1922
6. - Rosso Michele 1934 - Vietti Giuseppe 1930 - Cucco-Abbona Virginia 1928 - Rosso Nicolini Clara 1923
7. - Tarditi Vincenzo 1928
12. - Gallo Giorgio 1923 - Roggia Bartolomeo 1922
16. - Sangiano - Costamagna Maria 1924
17. - Allario Sampò Catterina 1928
18. - Rosso Giov. Battista 1935
23. - Ricca-Costa Elena 1930 - Scarzello Paolo 1929 - Raviola Luigi 1932
25. - Tarditi Marrone Maddal. 1933
26. - Saccato Michele 1929
27. - Cogno Giuseppe 1930
29. - Abbona - Porasso Margherita 1929 - Borio Olivero Catterina 1923
30. - Tibaldi-Giachino Maria 1925.

La pagina della carità. Per la Chiesa.

        Dando negli scorsi numeri il resoconto finanziario della Chiesa Parrocchiale (purtroppo passivo) non abbiamo dato l'elenco degli offerenti. E ciò non senza motivo. Con un senso di comprensione della vera carità evangelica che nel fare il bene vuole che la destra ignori ciò che fa la sinistra, quasi tutti i benefattori della nostra Chiesa hanno espresso il desiderio che non sia fatto il loro nome. Rispettiamo e lodiamo questa loro volontà che rende più meritoria la loro offerta.
        Qui vogliamo aggiungere un'altra forma di carità verso la Chiesa che è venuta in questi ultimi anni sviluppandosi in modo abbastanza consolante: l'offerta dell'olio per la lampada del SS. e della farine per le ostie.
        Per l'olio provvide per lo scorso anno quasi interamente una Famiglia offrendo a questo scopo la somma di L. 250, offerta che fu ripetuta per quest'anno.
        La spesa per l'olio, dato il prezzo attuale, è un discreto peso per la Chiesa. Calcolando il consumo anche solo di Kg. 1,50 per settimana abbiamo una uscita di circa 500 lire all'anno. Come si vede c'è margine anche per i piccoli offerenti. Ad ogni modo assicuriamo che l'olio offerto a fiaschi, a bottiglie viene subito consumato nella lampada e ciò è una forma migliore e più vantaggiosa per la Chiesa che quella di far accendere candele.
        Anche l'offerta di farina per ostie ha raggiunto nello scorso anno un discreto quantitativo. Furono offerti circa 90 Kg. di farina ottima di cui una parte fu consumata per le ostie, il rimanente fu convertita in pane per i poveri del nostro Ricovero. Se si considera che la Chiesa spendeva annualmente più di 300 lire per le ostie, si capisce il valore non solo spirituale di questa bella usanza che va ormai estendendosi a tutte le famiglie di destinare parte del loro grano al Grande Sacramento centro e fonte di vita.

Per il Ricovero - Un fatto ed un suggerimento

        II fatto lo togliamo dalla Rivista "L'Amico del Clero" Aprile 1936:
        "Una pia Signora volendo fondare nella sua Borgata un Asilo pei poveri vecchi, lasciò usufruttuario del suo patrimonio (una casa, un po' di campagna ed alcuni capitali) un suo figlio, ed erede per il Ricovero il Parroco prò tempore".
        A prima vista pare che le cose non potessero essere fatte più chiare. Eppure la detta autorevole rivista dopo aver accennate a tutte le noie ed a tutti i fastidi che il Parroco dovrà avere per venir in possesso di detta eredità, alla morte del figlio, aggiunge: "Potrebbe anche darsi che il Governo, vedendo che si tratta di pura opera di beneficenza, esiga la costituzione in ente morale e sostituisca senz'altro la congregazione di carità nella costituzione eé amministrazione del Ricovero".
        In questo caso il Parroco, se avesse già fatto qualcosa per il Ricovero, sarebbe obbligato a rinunziare all'eredità per non vedersi cacciare fuori.

        IL SUGGERIMENTO lo dà la stessa Rivista a quanti vogliono assicurarsi che i loro lasciti vadano veramente allo scopo da loro voluto e nel modo voluto ed i loro risparmi si convertano in pane pei poveri e non in tasse, e carta da bollo e perizie tecniche, o finiscano in una istituzione civile : "Consegnare il denaro a persona di fiducia, magari esigendone l'interesse, vita durante; se non si vogliono vendere i fondi, apportare il tutto ad una delle tante Società Anonime nostre" (in Alba c'è la Monsignor Re).

***

        Siccome il caso ha interesse anche per noi abbiamo creduto bene di citarlo ad istruzione di quelle buone persone (e certo non mancheranno) che nel loro testamento vorranno ricordare il nostro Ricovero.
        Certo sarebbe assai meglio fare l'offerta prima di morire, anche mettendo per condizione di riscuoterne gli interessi. E' il modo più sicuro per assicurare la destinazione del denaro, liberando anche dalla tassa di successione che è gravissima.
        Comunque è bene sempre informarsi da persone competenti e parlarne al Parroco che, coll'aiuto dellaCuria, troverebbe la soluzione migliore. Ecco intanto le ultime offerte:
        Cogno Luigi (sconto sul conto pane) L. 6,55; Stra Giovanni 20; Vedova Musso - Alessandria Margherita 20 ; N.N. 5; B. G. 20; Fam. Grisotto (C.N.) 5; Ricca Lorenzo 10; Stra Felicina 20; Saccato Giuseppe 5; Borio Francesca 10; Perno Celso 3; Tarditi Domenica 5. Tot. L. 119,55. Totale spese nel mese di maggio: (pane, generi alimentari, latte, servi aio, tabacco, luce, ecc.) L. 186,10.
        Restiamo ancora sul passivo.
        Ringraziamo i generosi offerenti, compresi chi ha dato uova, conigli vivi, ecc. Ci raccomandiamo per più generose offerte onde il nostro Istituto possa vivere e fare del bene.

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Onorificenza

        Dalla "Sentinella d'Italia" del 16 maggio abbiamo appresa la bella notizia che, su proposta del Capo del Governo, fu nominato Cavaliere della Corona d'Italia il nostro Dott. Adolfo Balocco, che per 51 anno tenne con generale soddisfazione la condotta medica de! nostro Comune. La meritata onorificenza viene così a riconoscere ed a coronare una lunga e benemerita carriera spesa a pro dei sofferenti, cui il Dott. Balocco ha dato tanta parte di se stesso.
        Al neo Cavaliere il Bollettino, sicuro interprete dei sentimenti di tutta la popolazione novellese presenta coi più sinceri rallegramenti i più fervidi auguri di "ad multos annos".

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