(sonoro)
Chiusura del Mese di Maggio L'abbiamo fatta il giorno 6 giugno .assumendo il carattere di grande solennità per l'unione di parecchie feste in una sola: S. Cuore di Gesù con benedizione dell'artistica statua; Maria Ausiliatrice; Prima Comunione, Accettazione solenne delle Figlie di Maria.
Quest'anno per diverse cause non si fece seguire alla festa un triduo speciale, ma si diede a tutti somma comodità per le confessioni ed il sabato sera 5 furono anche le confessioni degli uomini e giovani della Lega di Perseveranza.
Imponente e numerosissima la Comunione generale, nonostante il tempo non troppo propizio, commoventi le funzioni della prima Comunione e della Accettazione delle Figlie di Maria che pubblicamente fecero la loro domanda d'ammissione e la loro solenne consecrazione.
La Cantoria femminile ha saputo rendere più solenne e attraente la festa eseguendo egregiamente diversi classici mottetti intonati alla circostanza e cantando alla Messa solenne.
Ecco il nome delle nuove Figlie di Maria: Tarditi Onorina, Tarditi Francesca, Tarditi Caterina.
Aspiranti: Borio Anna, Borello Ines, Costamagna Rita, Manzone Lorenzina, Sanino Luisa, Roggia Adele.
Alle fortunate ragazze che hanno indossata la bianca divisa, auguriamo che la portino sempre con onore eseguendo ciò che hanno promesso nella solenne vestizione. La Vergine Ausiliatrice sia loro di potente aiuto in tutti i pericoli della vita.
I cari angioletti accompagnati dalle loro insegnanti: Maestra di prima elementare sig. Ferrero-Abbo e dalla maestra dell'Asilo rev. suor Savina, entrano solennemente in chiesa e tra le note gaie e solenni dell'organo e il canto della cantoria femminile prendono posto in appositi banchi adorni di bianco.
I genitori, i parenti ed i presenti seguono commossi questi cari angioletti forse pensando al caro dì lontano quando anch'essi tra canti, suoni e fiori ricevettero per la prima volta il pane degli angeli... e nel ricordo lontano e solenne qualche lacrima furtiva bagna il loro ciglio.
I cari piccini contemplano estatici gli addobbi e in modo speciale i loro occhietti innocenti fissano le due artistiche statue che sono loro innanzi adorne di luci e di fiori: la statua del S. Cuore e dell'Ausiliatrice.
II tempo passa veloce tra le preghiere innocenti dei cari piccini e arriva il momento tanto solenne e commovente della Comunione. Il Signor Arciprete celebrante rivolge loro appropriate e commoventi parole e poi amministra ai cari bambini, in numero di 32, il pane degli Angeli.
Terminò la bella funzione la rinnovazione dei voti battesimali e la iscrizione alla Compagnia del Carmine colla relativa vestizione dell'abito. Finita la bella funzione in chiesa ebbero in regalo un'abbondante colazione di caffè latte e dolci e una artistica immagine ricordo, per cura della Maestra Borio e delle Zelatrici. I piccoli fortunati tornarono in parte alla sera vestiti a festa per fare i paggi d'onore attorno alle statue del Sacro Cuore e di Maria Ausiliatrice che si dovevano portare processionalmente per le vie del paese addobbate a festa; ma causa al mal tempo fecero la guardia d'onore in chiesa.
Ecco i nomi dei piccoli neo comunicati:
Prima Elementare.
Alessandria Francesco di Antonio
Borio Giovanni di Giuseppe
Mascarello Ermanno di Giuseppe
Ferrero Carla di Giovanni
Stra Lucia di Ottavio
Tarditi Angelo di Natale
Tarditi Teresa di Carlo Lodovico
Torrengo Olga di Giovanni
Asilo Infantile.
Alessandria Gustavo di Sebastiano
Arnulfo Stefanina fu Stefano
Abbona Celso di Antonio
Borio Anna Maria di Francesco
Cogno Domenico di Antonio
Cogno Piera di Luigi
Cogno Franca di Gioachino
Greco Mario di Ilario
Montaldo Maria Gloria di Paolo
Pirra Giovanni di Giuseppe
Pirra Ernesto di Giovanni
Pirra Maria Angela di Vittorio
Rinaldi Fiorina di Battista
Sanino Claudia di Giov. Battista
Tarditi Irma di Pietro
Tarditi Silva di Pasquale.
Bergera.
Gallo Guido di Luigi
Tarditi Franco di Giovanni
Tarditi Guglielmo di Gaspare.
Fornaci.
Dacomo Maria Rosa di Giovanni.
Panerole.
Alessandria Federico di Giovanni
Marengo Bruno di Francesco
Pavia Michele di Giuseppe
Vietto Orlando di Giacomo.
I fortunati genitori li sappiano conservare come cosa sacra e far sviluppare in questi cuori innocenti i germi di bene che i cari bambini hanao ricevuti in questo gran dì di grazia.
Si annunziò nel bollettino precedente che la statua del Sacro Cuore sarebbe stata benedetta da S. E. il Vescovo nel giorno 6 giugno in cui avrebbe anche consacrato l'altare del Sacro Cuore.
Ma per impegni urgenti S. E. il Vescovo non potè venire ed allora la statua fu benedetta dall'Arciprete e l'altare del Sacro Cuore attende insieme a quello della Crocetta e a quello della Cappella del Camposanto che S. E. Mons. Vescovo venga tra noi e li consacri.
L'Artistica statua di legno fu eseguita in Val Gardena dal rinomato Istituto d'Arte Sacra, Luigi Santifaller (Ortisei), e fu pagata dalle offerte che la popolazione unanime diede alla zelatrice a cui fu affidato l'incarico della questua.
L'artistica statua nella sua bellezza e semplicità di ornati, nella sua bella ed attraente posizione, nel suo volto quasi celestiale incontrò l'ammirazione di tutta la popolazione che la contemplò innanzi all'altare in un nimbo di luci e di fiori, ed ora sul suo trono fatta segno alla devozione dei suoi devoti.
Le opere d'arte costano e non poco e così tra la statua e l'altare si è speso la bella somma di lire 2.300, perciò se qualche famiglia non ha ancora contribuito è sempre in tempo.
Ecco intanto l'elenco di altre offerte: Ravera 10, Settime Isabella 10, P. P. 2, Alessandria Maria 2, Don Giacomo Ghione 25, Conterno Rosa 5, Piovano Celso 5.
Il resoconto approssimativo delle offerte per la statua del Sacro Cuore e altare è di lire 1740,50 circa, vero plebiscito di fede e di amore al S. Cuore. Speriamo che l'elenco d'offerte di questo mese non sia l'ultimo e così si possa coprire tutte le spese fatte per arricchire la nostra magnifica parrocchiale di nuove opere di arte.
Il Sacro Cuore benedica gli offerenti e ricambi al 100 per 100 la loro offerta segno d'amore e di divozione./p>
I lavori della campagna col maltempo impedirono un poco la solennità del 29 giugno; nonostante questo al mattino si fece la Comunione gen. per il Santo Padre a cui parteciparono in modo speciale gli organizzati dell'A. C. e tutti i bambini delle scuole. Verso sera, dopo il Vespro, nel salone dell'asilo ornato a festa si fece una breve accademia con premiazione catechistica. Erano presenti quasi tutti i bambini delle scuole non solo del capoluogo, ma anche delle frazioni Bergera, Panerole, accompagnati dalle loro mamme e da un largo stuolo di partecipanti. Dopo poesie e dialoghi ed una graziosa scenetta dei bambini dell'asilo si venne alla distribuzione dei premi.
Ecco l'elenco dei premiati:
Piccolo Clero.
1 Marengo Maggiorino di Domen.
2 Bergamino Pierino di Giovanni
3 Gallo Giovanni fu Michele
Classe VI - VII
1 Tarditi Vincenzo di Pietro
2 Abbona Giacomo di Antonio
3 Galliano Teresa di Pietro
4 Cogno Letizia di Giacomo
5 Manzone Adriana di Giuseppe
Classe V
1 Marengo Maggiorino di Domen.
2 Bergamino Pierino di Giovanni
3 Costamagna Margherita di Luigi
4 Audisio Rita di Giuseppe
5 Sanino Luisa di Giov. Battista
Classe IV
1 Stra Elio di Pasquale
2 Tarditi Luigi di Francesco
3 Mantello Giuseppina di Sabino
4 Mantello Amalia di Sabino
5 Pirra Pierina di Giovanni
Classe III
1 Tarditi Luciano di Ernesto
2 Galliano Giuseppe di Pietro
3 Ferrero Luigi di Giovanni
4 Strà Ernesta di Luigi
5 Alessandria Maria di Francesco
Classe II
1 Marengo Mario di Domenico
2 Stra Pierino di Pasquale
3 Pirra Giuseppe di Giovanni
4 Degiorgis Rosa di Secondo
5 Cogno Achille di Luigi
Classe I
1 Strà Guido di Luigi
2 Galliano Giacomo di Pietro
3 Tersiglio Teresa di Giuseppe
4 Strà Lucia di Ottavio
5 Marengo Teresa di Domenico
Bergera
Saccato Maria di Giacomo
Seghesio Michele dì Luigi
Giachello Celestina di Giuseppe
Gallo Duilio di Giovanni
Saccato Giovanni di Giacomo
Rapalino Maria di Luigi
Gallo Guido di Luigi
Seghesio Giuseppe di Luigi
Tarditi Guglielmo di Gaspare
Tarditi Franco di Giovanni
Panerole
Manzone Lorenza fu Luigi
Manzone Maria di Carlo
Rinaldi Adelina di Lodovico
Barberis Elsa di Giuseppe
Vivalda Pietro di Celso
Alessandria Federico di Giovanni
Marengo Bruno di Francesco.
Una lode speciale vada per quei dei Ciocchini e Loschetti che sono riusciti a portarsi via quasi tutti i premi dati alle scuole del capoluogo; lode diretta ai genitori che si sono i curati di mandare e intesessarsi in modo speciale dei loro figli e ai bambini che hanno corrisposto così bene da essere quasi tutti premiati.
Speriamo che quest'anno venturo l'elenco dei premiati sia più lungo e che i bambini del paese si facciano più onore di quest'anno che a malincuore si son visti quasi tutti i premi a partire per la campagna.
La celebreremo il 18 Luglio colla solita solennità. Sarà preceduta da un triduo predicato dal Rev.mo Dom Carlo Tellerino Parroco di S. Maria di La Morra. Rimandiamo anche a quella settimana la Lega di Perseveranza cioè al Venerdì 16.
Quest'anno sono Priori del Carmine i sigg. coniugi Borio Adolfo e Borio-Cogno Rosina a cui anticipiamo gli auguri più sentiti pregando dalla Madonna del Carmine cui sono stati cortigiani d'onore per tutto l'anno le migliori benedizioni.
Purtroppo il Carmine di quest'anno ci trova ancora allo stesso punto riguardo al progettato altare in marmo. Speriamo meglio per l'avvenire e mi auguro che per l'anno venturo in simile occasione sia già un fatto compiuto confidando tanto nei divoti della Madonna del Carmine.
La festa della cara Protettrice delle donne deve assumere quest'anno una importanza specialissima, e speriamo che .le donne sappiano approfittare per l'anima propria e per dirigere le loro famiglie sul retto sentieri.
Quest'anno non si tralascia il triduo per ragioni economiche, ma per una completa settimana di predicazione per le sole donne sia iscritte o no alla Compagnia.
Questa settimana sarà predicata dal Rev. Can. Ravera di Mondovì che colla sua vera arte oratoria congiunta ad una profonda pietà saprà illustrare i principali doveri e obblighi della donna.
La settimana avrà inizio il Lunedì 26 luglio e terminerà la Domenica 1 agosto colla solenne processione in onore di S. Anna.
Orario per tutti i giorni della settimana: Mattino ore 6. Messa e Meditazione per tutti. - Sera ore 16, Rosario, Istruzione e Benedizione de! SS. Sacramento per sole donne.
AIle donne il frequentare le funzioni e trarne il massimo del frutto possibile per le loro anime e per le loro famiglie.
2 Agosto. data oramai cara a tutti Novellesì e ai devoti della nostra cara Madonnina degli Angeli o della Crocetta. Quest'anno essendo di Lunedì le funzioni nella cara chiesetta santuario saranno celebrate in modo solenne e al completo. Speriamo, anzi non c'è neppur motivo di dubitare che la cara festa anche quest'anno riuscirà una imponente manifestazione religiosa del nostro popolo e dei paesi circonvincini. La grande indulgenza della Porziuncola o Perdono d'Assisi ha una particolare attrattiva sulle anime religiose specie ora che è diventata privilegio riservato a poche chiese. Si aggiunga nel nostro caso il caro altarino in marmo in sostituzione del vecchio ormai indecente, la suggestività della nostra bella Madonnina è meta preferita della tradizionale merenda.
Ci auguriamo che a poco a poco la festa della Madonnina diventi per Novello la festa annuale del paese, occasione propizia per inviti a parenti e conoscenti per poter così ricambiare gli inviti ricevuti.
Riguardo all'acquisto dell'indulgenza della Porziuncola toties quoties, si ricordino i devoti della Madonnina: 1 - non solo si può acquistare per noi, ma anche per i defunti; 2 - bisogna essere confessati, comunicati e visitare la Crocetta recitando 6 Pater, Av, Gloria.
Questa indulgenza è toties quoties, perciò in tal giorno si può acquistare con Ie dovute disposizioni, tutte le volte che si fa visita alla chiesetta recitando i 6 Pater, Ave e Gloria.
Aftinché tutti i devoti della Madonnina possano in tal giorno usufruire di tanto privilegio ci sarà grande comodità di confessarsi anzi nel triduo si è tutti invitati ad accostarsi ai Sacramenti della Confessione e Comunione
Ricordiamo in questo mese i seguenti morti:
3 - Vigna Schellino Ligorina 1936
6 - Voersio Antonio 1934
7 - Castella Giovanni 1926
9 - Cogno Stefano 1921
11 - Magenta Bergamino Antonietta 1934
14 - Alessandria Cristina 1924
15 - Pirra Giachino Maria 1921; Abbona Giov. Gius. 1928
18 - Pressenda Carlo 1935
19 - Tarditi Giuseppe 1922
20 - Passone Pietro 1927; Comm Allara Angelo 1914
22 - Cogno Giacosa Luigia 1932
25 - Tarditi Lorenzo M. C. 1930
26 - Pozzetti Castella Catterina 1922
27 - Fontana Giuseppe 1921
28 - Cucco Lorenzo 1927; Taricco Giacomo 1924; Damilano Alessandria Margh. 1923
29 - Pirra Abbona Domenica 1930
Dal registro delle Messe:
22 luglio, Perno Giovanni
29 " Cogno Conterno Anna
2S " Taricco Antonio
2" " Graneris Anna
13 " Sangiano Luigi
14 " Borio Luigi
18 " Passone Michele
Nati 968 | Morti 741 | Aumento 227 |
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da LUCE E FORZA dell'Agosto 1937
IN PARROCCHIA
La Festa del Carmine L'abbiamo celebrata domenica 18 luglio colla massima solennità che ci è stata possibile.
La precedette un triduo di predicazioni, tenuto con soddisfazione dal Rev. D. Pellerino Carlo prevosto di S. Maria (La Morra). Peccato che le pratiche lezioni siano state un po' disertate a causa dei lavori della campagna ancora, e sempre, gravi.
Numerosa la comunione generale, specie di uomini, che avevano avuta in preparazione la Lega di Perseveranza il
Venerdì precedente. Solenne la Messa parata, eseguita in musica dalla cantoria femminile e solenne la Processione.
Erano Priori degnissimi quest'anno i Coniugi Adolfo e Rosina Borio, che dopo aver per tutto l'anno curato il decoro dell'altare del Carmine, chiusero l'opera loro coll'offerta di Lire 500 a beneficio della Chiesa Parrocchiale (pel nuovo altare del Carmine) e facendo gli onori della festa con un suntuoso pranzo a cui parteciparono il Clero e numerosi parenti ed amici.
A Priori per l'anno 1938 furono chiamati i sigg. Coniugi Giovanni e Caterina Gallo della Borgata dei Fornaci.
Ai Priori uscenti i migliori e più sentiti ringraziamenti, agli entranti i più cordiali auguri, a tutti le benedizioni della Madonna cui hanno servito e servono. Che la Vergine del Carmine compensi con tanta salute e pace, in questo mondo e nell'altro, chi lavora per Lei.
Quest'anno l'annuale festa delle donne fu preceduta da un Corso di Esercizi, durato tutta la settimana (26-31 agosto) e predicato con unzione e competenza dal Rev. Can. Ravera di Mondovì. Ne diremo nel prossimo numero.
Anche di questa festa, ormai entrata nelle tradizioni del buon popolo novellese, diremo i particolari nel prossimo numero. Oggi ci accontentiamo di annunziarla a quanti conoscono che cosa sia l'Indulgenza della Porziuncola ed hanno desiderio di acquistarla. Nei tre giorni del triduo alla solita funzione della sera (ore 20) predicherà il Rev. Can. Ravera.
L'orario delle funzioni del lunedì, 2 Agosto, giorno della festa, sarà il seguente: mattino ore 6 Messa con Comunione generale, specie per gli uomini; ore 7 altra Messa con Comunione; terza Messa ore 9; ore 11 Messa solenne con musica; a sera ore 16 Vespri, Predica, Benedizione. L'indulgenza plenaria della Porziuncola, applicabile pure ai defunti, si può acquistare ogni volta si visita la Chiesa e si recitano 6 Pater, Ave, Gloria. Naturalmente occorre essere confessati e comunicati.
La faremo domenica sera 1 agosto e servirà per la Comunione alla Crocetta lunedì mattina a Messa prima. Così anche gli uomini potranno acquistare la preziosa indulgenza della Porziuncola.
Come tutti ormai sanno nei giorni 1, 2, 3, 4, e 5 settembre si svolgerà in Alba il primo Congresso della Parrocchialità coll'intervento di tutta la Diocesi e di moltissimi forestieri: Cardinali, Vescovi. Sacerdoti, Membri dell'A. C. ecc. Sarà certo un avvenimento di primissima importanza. La prima giornata è riservata al Clero, la seconda ai fanciulli, la terza alle donne e gioventù maschile, la quarta agli uomini e gioventù femminile; l'ultima (domenica 5) sarà la solenne chiusura.
La Gazzetta d'Alba dà nei suoi minuti particolari i programmi e gli orari.
Confidiamo che anche dalla nostra parrocchia sia numeroso il concorso e raccomandiamo fio d'ora alle singole classi di persone di prepararsi per la loro giornata. Speriamo vi sia comodità di autobus con prezzi miti.
Parrocchialità
Quando uscirà il Bollettino seguente a questo, il Congresso della Parrocchialità sarà già un fatto compiuto. Senza voler essere profeti è facile prevedere che esso avrà un esito consolantissimo e sopratutto porterà copiosi frutti di bene.
Da due anni se ne parla in Diocesi e fuori; da due anni bollettini e giornali, riviste ecc. ne parlano; da i due anni le nostre chiese risuonano di questa parola: parrocchialità.
Anche da noi qualcosa s'è fatto: il bollettino riportando a brani tutta la bella pastorale del nostro ven. Vescovo, ha continuamente richiamato ai principi pratici che ci riguardano; il Parroco da tempo fa oggetto delle sue istruzioni della domenica mattina (e da qualche mese anche di quelle della sera) il catechismo della Parrocchialità; sulla Parrocchialità s'è svolto lo studio dello scorso inverno per parte delle nostre Assoc. di A. C. Speriamo che tutto questo lavoro non sia inutile e che il seme gettato produca frutti di bene.
A chiusura di tutto il Signore ci manda un'altra bella occasione:
Le S. Quarant'Ore della Parrocchialità.
Per cura dell'ottima famiglia Alessandria
della Fasana, il cui padre Bartolomeo, morendo, l'ha lasciato per obbligo,
quest'anno avrà luogo un Corso straordinario di SS. Quarant'ore che vengono
appunto fissate pei giorni 26, 27, 28 agosto, precedenti la festa dei Luigini e
la settimana del Ccngresso della parrocchialità. La parrocchialità ne sarà
ancora una volta l'argomento principale mentre non trascureremo di preparare i
Luigini alla loro festa con un corso di conferenze a sera tardi.
Il programma di queste Ss.
Quarant'ore sarà il seguente: Mattino ore 6 S. Messa con esposizione del SS.
Sacramento, breve meditazione per tutti. A questa Messa e predica sono invitati
in modo speciale gli uomini ed i giovani; ora 7 altra S. Messa, specie per le
donne e figlie; ore 9 Messa ultima cantata, Benedizione ed esposizione del Ss.
Sacramento.
Sera: ore 16 esposizione del
SS, Sacramento, adorazione cui sono invitati tutti quelli che non hanno potuto
venire al mattino; ore 17 Vespro, Predica, Benedizione; ore 20,30 conferenza
per soli giovani.
Sabato sera: funzione della
Lega e confessioni uomini e giovani.
Domenica 28: festa di S. Luigi
colla solita solennità.
Neo - laureato.
Apprendiamo con piacere che il
distintissimo giovane Luigi Avenati Bassi, figlio del compianto ing. Avenati e
della sig. Paola Giordano, ha conseguito l'8 luglio scorso presso la R.
Università di Torino la laurea in giurisprudenza a pieni voti assoluti e lode.
Allo studiosissimo neodottore
il compiacimento di Novello che lo ricorda fanciullo e l'augurio di una
brillante carriera.
L'offerta simbolica.
Ricordiamo alle famiglie cristiane
la bella usanza, invalsa da qualche tempo, di offrire un po' della prima farina
del grano nuovo per la confezione delle ostie.
Ciò oltre ad essere un sensibile
vantaggio per la chiesa, assume il carattere di un piccolo sacrificio simbolico
a Dio del nuovo raccolto, così come il Signore aveva ordinato nell'antica
legge. Basta anche un kg. per famiglia.
°°°°°O°°°°°
Nella Famiglia Parrocchiale
Un caso pietoso.
Da tempo a Novello non si ricorda
uno simile. La signora Angela Passone (dei Merli) moglie al signor Vancini
Federico, autista, da Torino era venuta col marito a passare alcuni giorni in
famiglia. Martedì sc. 20 luglio era venuta in paese col marito e col fratello
per piccole commissioni. Transitando per Piazza S. Anna la povera Signora, già
sofferente di mal di cuore, forse non sentendosi bene, si ferma alquanto,
mentre i suoi, per nulla presaghi di quanto dovesse succedere entrano in una
bottega da falegname. Dopo pochi istanti la poveretta manda un grido e
s'accascia a terra. Accorre gente, i parenti; la poveretta che già dava segni
di gravità è soccorsa dai medici Stella e Balocco; ricoverata nella sala del
Fascio, senza riacquistare la parola, dopo aver ricevuta l'Assoluzione e
l'Estrema Unzione, vi muore per paralisi cardiaca, fra lo strazio dei suoi
cari.
L'impressione in paese fu
profonda e la popolatone manifestò la parte che prese al dolore della povera
famiglia intervenendo numerosa per due sere al Rosario di suffragio, recitato
al letto della defunta in casa Tarditi Angelo che gentilmente aveva dato
ospitalità al cadavere e giovedì ai solenni funerali.
Al desolato marito, alla
figlioletta orbata della mamma ed alla Famiglia Passone le condoglianze del
Bollettino.
Il signor Vancini Federico e la
Famiglia Passone rivolgono il loro commosso ringraziamento alla popolazione
novellese e dei paesi circostanti, agli amici e conoscenti torinesi per la
spontanea e generosa partecipazione al dolore immenso ed improvviso che li ha
colpiti nella perdita della loro
Angela Vancini-Passone
In modo speciale esprimono la loro
riconoscenza si Signori Dottori Stella e Balocco, ai Coniugi Tarditi Angelo e
Margherita, ed a quanti, nel luttuoso caso hanno portato conforto di aiuto e di
parole.
Nostra Suora defunta.
Veniamo informati (e solo oggi
possiamo pubblicare) che nello scorso Aprile è morta a Cuneo, nella Casa Madre
delle ottime Suore Giuseppine, la nostra compaesana Suor Andreina Stra. La
buona Suora coprì per tanti anni la carica di Direttrice dell'Asilo Infan. di
Rivoira (Boves) dove quella popolazione l'amava come una mamma e la stimava
grandemente per il suo spirito di sacrificio e per la sua bontà, sempre pronta
a far piacere a tutti. I funerali celebratisi a Cuneo riuscirono imponenti per
la partecipazione delle autorità e della popolazione che la buona Suora aveva
tanto beneficata.
BO BERNARDO
A Narzole la domenica 18 Luglio è
pure santamente morto, dopo circa 7 anni di dolorosa malattia, cristianamente
soppportata, il sig. Bo Bernardo, vecchia e cara conoscenza dei Novellesi, alle
cui famiglie, nella sua qualità di negoziante ambulante, con assiduità di
fornitore affezionato e con onestà di commerciante cristiano, per oltre 50
anni, sempre uguale nella lieta e nella avversa fortuna, diede il contributo
del suo servizio. Persona nota e benvista da quanti lo conobbero, lascia
profonda eredità di affetti e di esempi. Al figlio Costanzo che ne continua il
lavoro e le cristiane tradizioni ed alla intera Famiglia Bo i Novellesi, a
mezzo del Bollettino, inviano sentite condoglianze.
Nota - II figlio Costanzo Bo,
in memoria e suffragio del compianto Padre ha voluto fosse cantata una Messa ed
ha offerto L. 25 al Ricovero, L. 15 all'Asilo Inf. e L. 10 al Bollettino. I
beneficati ringraziano sentitamente promettendo suffragi di preghiere.
°°°°°O°°°°°
ANNIVERSARl DI AGOSTO
1 Marengo Teresa (1928)
2 Taricco Maria (193)
4 Vietti Celso (1930) - Abbona Onorato (1928)
7 Ravera Maria (1923)
8 Marengo-Balocco Carolina (1934)
9 Giordano-Sciolla Adele (1927)
10 Giachino Ciuseppe (1933) - Tarditi Luigi (1926)
12 Cagnasso Michele (1925)
13 Roggia Maria (1925)
14 Alessandria Bartolomeo (1936)
15 Pregliasco Luigi (1936) - Grisotto Giuseppe (1929)
24 Veglio Francesco (1934)
25 Rostagno-Tarditi Giuseppina (1934)
Pirra Giovanni (1926)
26 Tarditi Ambrogio (1935)
28 Giordano-Borbonese Teresa (1927) - Cucco Lorenzo (1927)
30 Comm. Luigi Giordano (1298) - Vivalda Valerio (1934) - Boschis-Galvagno
Clara (1930).
R. I. P.
Provvediamo per dopo morte
Non si raccomanda mai abbastanza il
dovere che tutti hanno di disporre le cose per dopo la nostra morte.
Due cose sono necessarie:
pensare per gli altri che restano con un testamento ben fatto. E' così facile e
basta un foglio di carta qualsiasi. Vi si scrive sopra la propria volontà :
"Lascio a... " ecc, si mette in fondo la data e la propria firma e il
testamento vale come se fosse fatto dal primo notaio del mondo. Occorre però
scriverlo tutto di propria mano e non farlo scrivere da un altro, contentandosi
di firmarlo. E' bene poi farlo vedere e darlo in mano ad una persona di
fiducia.
Quante questioni di meno e
quanto male evitato se tutti, specie i genitori, facessero bene il loro
testamento!
Il secondo dovere è pensare per
noi! Oggi purtroppo chi resta non si ricorda a lungo di chi va. Ne abbiamo le
prove sotto gli occhi. Si fa cantare qualche Messa il primo anno, poi
l'anniversario per qualche anno e poi si dimentica, anche quando se ne ha
dovere di giustizia.
E' bene perciò che chi può
provveda per se stesso prima di morire. Ecco qualche suggerimento pratico:
1 - Ci sono persone che portano
una data somma al Parroco, anche poco per volta, affinchè ne tenga nota ed alla
loro morte faccia cantare Sante Messe o destini il denaro ad opere di carità.
Di questi incarichi fiduciari il parroco ne ha già parecchi.
2 - Altre persone hanno
preferito fare un legato perpetuo per sé e per i loro cari. Per questo hanno
destinata una data somma, versata anche poco per volta, che il parroco consegna
alla Curia per la formazione del legato perpetuo.
3 - Oggi si è perfino studiata
a questo scopo una forma di assicurazione: "L'Istituto Nazionale delle
Assicurazioni", accogliendo il desiderio espresso da molti fedeli
preoccupati di poter compiere, dopo morte, opere buone a benefìcio delle loro
anime, ha studiata e realizzata una forma di previdenza che permette, con una
spesa anche minima, di assicurarsi opere di bene per dopo morte, ed anche di
provvedere alle spese della propria sepoltura.
Facciamo un esempio: una
persona ha 40 anni. Fa una assicurazione di questo genere pagando lire 5 al
mese per 20 anni. Se vive, nei 20 anni avrà pagato lire 1200, dopo i quali
cesserà ogni pagamento. Alla morte, anche se venisse nell'anno in cui ha fatto
l'assicurazione, l'Istituto paga, per lo più al parroco, la somma di L. 1246
che l'assicurato destina in precedenza per la propria sepoltura, per Messe di
suffragio, per opere di beneficenza (Asilo, Ricovero, ecc.) o per la
costituzione di un legato perpetuo. Se l'assicurazione si fa in età più giovane
si paga meno o si riceve di più, se in età più avanzata cresce la quota mensile
o diminuisce la somma assicurata.
La quota parte da un minimo di
lire 2.50 al mese fino ad un massimo di lire 60.
Offerte per il bollettino.
Il nostro povero foglio comincia ad
essere dimenticato da troppi. Le offerte diminuiscono sensibilmente, mentre le
spese crescono.
Rivolgiamo a tutti una domanda
ed una preghiera : 1) Vi sta a cuore che il Bollettino continui a vivere? Lo
ricevete volentieri? E allora aiutatelo anche colle vostre offerte. 2) Non vi
interessa? E allora fate la carità di rimandarlo indietro mettendovi
semplicemente "respinto" e diminuirete la spesa per la stampa e la
posta. O almeno non offendetevi se non lo ricevete più. D'ora in avanti
purtroppo, per ragioni di economia siamo obbligati a non mandare più il
Bollettino a chi da tempo non fa offerte.
Ecco le offerte dal mese di
Febbraio:
Tarditi Luigi f. v. L. 5 -
Costamagna Sebastiano 5 - Germano Giovanni 10 - F. D. 5 - Tarditi Ambrogio 5 -
Stroppiana Nicola 5 - Famiglia Montanaro (Chiar.) 5 - Stra Emma 10 - Rapalino
Giov. 5 - M. Brovia Elvira 10 - Saccato Giovanni 5 -Saccato Maddalena 5 - o
Sor. Saccato 5 - Cogno Carolina (Bar) 5 - Schellino Metilde 2 - Sor. Galvagno
(Aosta) 3 - Alessandria Giovanni 3 -Foglio Lucia 1,50 - M. Carla Borio Tarditi
10 - Ravera Giuseppe 3 - Raviola Francesco 2,50 - Maria Lemasson-Novo 5 - Con.
Penna 10 -Nada Massimo 2 - Stra Michele 5 -Con. Aragno-Vaira 10 - Pirra Giov.
10 - N. N. 4 - Fam. Tallone-Baron 10 - T. E. 10 - Rainelli Secondo 3 - Saccato
Francesco 2 - Maffei lda 10 - Tarditi Matteo 5 - Gallo Mich f. M. 5 - Teresa
Burzio-Giordano 10 - Alessandria Pietro Brig. 10 - Saccato Luigi 2 - Marrone
Aldo 5 - Coniugi Tarditi-Ghione 3 - Gallo Giov. (Bori) 5 - M C. A. 10 -
Gallizio Franc. 5 - Vaira Francesca 5 - Manzone Gius. f. C. 3 - N. N. 3 -
Tarditi Cristina 3 - Goletti Rosa 5 - Roggia Pietro 3 - Alessandria Maria 2 -
Marengo Luigi 5 - Prof. Marino Ciravegna 10.
A tutti i generosi
sostenitori dei modesto foglio parrocchiale riconoscenza e preghiere.
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da LUCE E FORZA di SETTEMBRE 1937
IN PARROCCHIA
NOTIZIE IN FASCIO
Le Umiliate hanno celebrato la loro festa
domenica 1 agosto facendola precedere da un riuscitissimo Corso di Esercizi
Sp., predicati con vera competenza e grande soddisfazione delle uditrici dal
rev.mo can. teol. Stefano Ravera di Mondovì.
Fu Priora dell'anno la sig.
Cogno Celestina dei Corini; entra per l'anno in corso la sig. Cogno Sangiano
Agostina e fu nominata Sotto-priora la sig. maestra Borio Tarditi Carla. Il
voto unanime vuole suonare omaggio della Compagnia delle Umiliate (quasi tutte
ex allieve) alla loro benemerita e ricordata maestra.
Anche i Luigini hanno celebrata la loro festa annuale
ad onore del loro Santo Patrono la domenica 29 agosto ed il triduo di
preparazione ha coinciso quest'anno colle solenni Quarantore della
Parrocchialità celebratesi per cura della Famiglia Alessandria della Fasana
come ultima preparazione al grande Congresso di Alba.
Predicò con efficacia l'uno e
l'altro triduo il rev. can. Luigi Giordano della Cattedrale di Alba.
In verità dobbiamo dire con
dolore che i Luigini presenti alle prediche del triduo furono un po' pochi. E'
vero che l'assenza fu in parte riparata dalla numerosissima Comunione gen.
della Festa, ma sarebbe assai meglio, cari Luigini, se si potesse fare una cosa
e l'altra. Mi rincresce che tanti non abbiano sentite le belle e pratiche
prediche che avrebbero loro fatto del bene.
Fu Priore della Compagnia per
l'anno il sig. Vaira Carlo della Ghercina della nostra Associaz. Giovani che ha
fatta assai bene la sua parte con evidente sacrifìcio, data la lontananza,
coronando la Festa con una abbondante bicchierata ricca di dolci agli amici e
colleghi nel Priorato.
Entra a Priore della Compagnia
il giovane Pirra Giovanni dei Pasinotti e fu nominato ad unanimità di voti
Sotto Priore il giovane Tarditi Enrico di Francesco della Veneria reduce
glorioso della Campagna d'Africa.
Ringraziamenti ed auguri ai
cari giovani che così volentieri curano gli interessi della loro Compagnia.
A S. Grato ed a Bergera, rispettivamente nei giorni 7 - 8
sett. ha avuto luogo la festa di quelle Cappelle campestri. Ne sono Rettori
quest'anno per S. Grato il sig. Montanaro Giuseppe e per Bergera il sig. Gallo
Battista.
Salvo sorpese (che a volte per
combinazioni combinate vengono or qua or là a portare la nota stonata e
diabolica nelle feste cristiane, delle quali il Parroco avrà notizia un po'
tardi) le due feste si sono svolte nella tranquillità e nella gioia di famiglie
cristiane che non vogliono con l'insulto atroce di peccato al loro Patrono
meritarsi la maledizione di Dio.
La Festa delle Figlie di Maria avrà luogo domenica 19 colla solita
solennità e sarà preceduta da un triduo di predicazione del Rev. Don Neri,
Arcipr. di Dogliani (Castello). Orario: Mattino ore 6 Messa, Meditazione. Sera
ore 16 Rosario, Conferenza a sole figlie, Benedizione.
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Notizie varie
Il Comm. MILANESE decorato sul
campo.
Con questo titolo il "Corriere
Eritreo" dà !a seguente bella notizia, che avevamo già letta sul
quotidiano "l'Italia".
"Addis - Abeba 9. Il Vice
- Re ha conferito al Collega Centurione Carlo Milanese, direttore del
"Corriere dell'Impero", Vice Federale di Addis-Abeba e valoroso
combattente della grande guerra e della guerra italo-etiopica, la medaglia di
bronzo al valore militare sul campo, con la seguente splendida motivazione:
"Sebbene 52enne, chiedeva
ed otteneva di essere destinato in A. O. quale comandante d'una compagnia
alpina che poi guidava in azioni belliche con perizia, slancio e disprezzo
d'ogni rischio; tutti guidava coll'esempio. Chiamato successivamente a dirigere
il "Corriere dell'Impero", pure volontariamente partecipava ad azioni
di grande perizia coloniale, prodigandosi in modo esemplare sia nell'incitare i
dipendenti alla resistenza, sia nell'affrontare personalmente alla testa di un
nucleo di animosi, il nemico asserragliato nella boscaglia. Infine partecipava
ad arditi voli di guerra sulle forze ribelli di ras Immerù, confermando così le
sue preclare doti di comandante e di giornalista. - A. O. febbraio
1936-XIV".
E il "Corriere
Eritreo" fa seguire questo breve commento che rende superflua ogni
aggiunta: "Carlo Milanese, che ha saputo alternare con giovanile
disinvoltura le fatiche e i rischi del combattente all'opera del giornalista,
spesso fondendo questa con quelli, vede il suo ardimento ed il suo slancio
nelle azioni belliche premiato dal segno azzurro del valore. Il Collega
Milanese, con la sua opera africana, che non è soltanto di oggi ma di molti
anni, onora da tempo la nostra professione".
Ed il nostro Bollettino
aggiunge volentieri: "Onora Novello cui egli è legato da vincoli di sangue
e di affetto. Quando l'amore di Patria trascende le belle parole e si concreta
in fatti che mettono a rischio la vita, s'impone all'ammirazione ed al plauso
di tutti. E noi questa ammirazione e questo plauso, uniti agli auguri più cordiali,
inviamo all'amico prof. Milanese ed alla sua famiglia.
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RINGRAZIAMENTO.
Il Parroco, impossibilitato a farlo
singolarmente, ringrazia sentitatnente quanti in occasione del suo onomastico,
hanno voluto ricordarlo con preghiere, auguri e saluti, compresi in modo
speciale gli amici dott. Dagnino P. Olivero che dal lontano Gimma (A.O.I.)
hanno inviato un festoso telegramma.
Ringtazia poi quanti hanno
preso parte alla geniale festa svoltasi domenica 15 ove Gioventù Maschile e
Femminile, Uomini e Donne dell'A. C. studenti, scolari, bimbi dell'Asilo si
sono prodigati in poesie, lettere di auguri e di voti.
Gradita l'offerta degli Uomini
di Az. Ca.lt. per la nuova bandiera dell'Associazione come pure l'offerta delle
Donne di A. C. e delle Zelatrici del S. Cuore per la Borsa di studio che per
loro merito va aumentando il fondo destinato al nobile fine e che oggi ha
raggiunta la somma di oltre L. 1300.
NEL RICOVERO
Al Ricovero è entrato un terzo
inquilino nella persona di una buona vecchietta della Famiglia Seghesio di
Pianderle. I figli hanno acconsentito al desiderio della mamma che voleva
essere più vicina alla Chiesa e fanno volentieri un'offerta mensile di
Ricovero. Speriamo che la nuova residenza piaccia augurandoci che altre persone
in queste condizioni vengano a crescere il numero dei ricoverati.
Al proposito il Parroco fa noto
un suo desiderio da tanto tempo accarezzato e forse ancora lontano nella
realtà.
Se il Ricovero si potesse (non
oggi in cui il costo dei materiali è proibitivo, ma in un non lontano domani)
sistemare alquanto; se per esempio fosse possibile alzarlo di un piano,
provvederlo di un ampio e sano dormitorio capace di almeno 10 letti, e di
qualche camera per villeggianti o per pensionato di Signore, sarebbe in seguito
cosa facile trovare persone che verrebbero ad abitarlo pagando una modesta
pensione che potrebbe partire da un minimo di 5 lire al giorno.
E' vero che 5 lire sono poca
cosa a questi chiari di luna, ma con un po' di economia, qualche piccolo lavoro
e sopratutto con l'aiuto dei buoni che manca mai, vi sarebbe il sufficiente per
dare ricovero gratuito forse ad egual numero di persone bisognose del paese.
Intanto sarebbe una discreta famiglia che vive e spende, dando agio a tutti,
specie agli esercenti.
Si potrebbe così chiamare le
Suore alla direzione ed il nostro Ricovero avrebbe fatto il primo importante
passo verso quell'avvenire che non può mancare.
Sarà ancora lontano questo
giorno? E non vi sarà a Novello quella buona persona che, senza vincoli
necessari di famiglia, possa e voglia legare il proprio nome ad un'opera così
bella e così meritoria presso Dio e presso gli uomini? Speriamolo, cari
parrocchiani e preghiamo sempre il Cuore di Gesù nelle cui mani sta la volontà
di tutti.
Ecco intanto le ultime offerte
(dal Marzo a oggi):
P. P. lire 50 - Gandolfi E. 5 -
Lemasson-Novo 10 - Con. Penna 10 - Sposi Giusta -Marengo 25 - Bella Bartolomeo
5 - Fam, Tallone Baron 10 - Prof. A. Tarditi 10 - Teresa Burzio - Giordano 10 -
o N. N. 5 - Marengo Luigi 5 - Cogno Giacomo 25 - Coscritti 37 10 - B. F. 15 -
Alessandria Sor. 50 - Alessandria Luigi 10 - Comm. V. Abbona 25 - Taricco Luigi
(in occasione del matrimonio) 15 - Grisotto D. 5 - Musso Michele 10 - Stra Felicina
10 - P. P. 10 - N. N. 20 - Cantoria femm. 200 - M. Galvagno Agostina 50 - Bo
Costanzo (in suffr. del padre) 25 - Dadone Rita 50 - Fam. Seghesio 150 - Altre
entrate: per vendita bozzoli 189 - per vendita cartoline 35,50 - per un trave
ceduto alla Confraternita 25.
Hanno poi offerto roba in
natura e cioè : pasta, riso, olio, vino, patate, carne, sigari, pane, frutta,
zucchero, caffè, burro, ecc. le famiglie: M. B. Tarditi farm., sig. Dagnino,
Daniele, Tarditi farm., Borio Adolfo, Alessandria Giov., Grisotto D., Ved.
Stra, Gallo, Rosso Batt.. Giachello M., Borio Fr. ed altre di cui non abbiamo
il nome.
In complesso iì Ricovero, come
abbiamo già detto, con qualcosa di tolto dall'orto e dal pollaio, e più colle
offerte, vive senza pesare eccessivamente sulle spalle del Parroco cui tocca
provvedere in mancanza d'altri.
Anche la salute è buona ed il
buon vecchio Vigliolo di ormai 84 anni è tornato dall'Ospedale di Alba, ove è
stato inviato per cure gravi alle quali generosamente ha provveduto il
Municipio cui diciamo la nostra riconoscenza; rifatto e guarito, contro le
previsioni degli stessi medici.
Ora ci avviciniamo all'inverno
ed il Ricovero è assolutamente sprovvisto di legna. Raccomandiamo perciò questo
bisogno alle buone Famiglie che possono offrirne un po'. Cosi pure sarebbe una
cosa abbastanza lieve per tante famiglie offrire una palata di grano. Sarebbe
tanto pane di meno da comprare; ed il pane è proprio la spesa più pesante
(circa L. 100 al mese).
Se osassimo avanzare una
preghiera vorremmo invitare a prendere questa iniziativa e continuarla tutti
gli anni gli Uomini ed i Giovani di A. C.
Sarebbe anche questo un frutto
dell'intensa campagna fatta per due anni sulla '"Parrocchialità", di
cui la carità è l'anima ed il vincolo unitivo.
Il Ricovero per quanto può
ricambia volentieri la carità. Uno dei ricoverati è ancora in buone forze (ben
diverso da quando fu acceduto) e col permesso del Parroco, si reca volentieri a
rendere alle famiglie piccoli servigi, a sbrigare certi lavori non
eccessivamente pesanti, pei quali non sempre si trova mano d'opera. Tutti poi
ricambia di riconoscenza e di preghiere.
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NOTA AGRICOLA - UVE e VINO.
Siamo quanto prima alla vendemmia che,
grazie a Dio. questo anno si presenta se non abbondante in quantità veramente
bella ed eccezionale in qualità, immune da malattie e da grandine.
Il 1937 sarà un altro anno da
vino classico e manderà ai lontani posteri il profumo del suo nebiolo o barolo,
la deliziosità della sua barbera e dolcetto.
Ai numerosi compratori che ogni
anno affluiscono a Novello disputandosi i prodotti dei nostri ubertosi vigneti
possiamo dire con sicurezza: Venite ad occhi chiusi, non è possibile non
restare contenti. Un solo pericolo vi è che vi preghiamo di evitare: quello di
venire tardi poiché la vendemmia (quest'anno è in forte anticipo) è di restare
a mani vuote. Una cosa però abbiamo a lamentare circa la vendita delle nostre
uve, lamento che si ripete ogni anno senza aver avuto finora la minima eco: il
prezzo, o meglio il prezzo relativo.
Ci spieghiamo:
Delle nostre uve pochissime
vengono avviate ai mercati, ma vengono vendute tutte nei vigneti a clienti che
già conoscono la bontà dei nostri prodotti, sicuri dell'esito buono del loro
acquisto, anche nelle annate di produzione mediocre, come l'anno ocorso. Ora
noi domandiamo e con noi e da molti anni tutti i produttori di uva scelta come
la nostra: E' giusto che la nostra uva che raggiunge qualche volta anche i
23-24 gradi di zucchero sia venduta alla media dei mercati ove affluiscono uve
da tutta la Langa, anche da posizioni meno adatte alla coltura dell'uva, che a
volte stentano a raggiungere i 15-16 gradi? Le uve di Novello valgono solo quanto
le uve di vigneti posti ad 800 e più metri o di altre le cui radici pescano nei
fiumi? Le uve che danno un dolcetto da bottiglia come il nostro, atto alla
conservazione per più anni, sono da equipararsi ad uve il cui vino lo si deve
consumare nell'inverno poiché al prossimo maggio si corrompe e va buttato via?
Ecco il problema che crediamo non senza ragione da tempo prospettato dai nostri
viticultori e che attende ancora la sua equa soluzione.
Far bene il vino.
Si dice che a Novello si comprano
bene le uve, non il vino. Questo è un pregiudizio ormai sfatato
dall'esperienza, E se in qualche caso può avere una base di realtà, (perché, si
dice, il nostro vino diventa oscuro trasportandolo) ciò si verifica, cosa per
altro comune a molti paesi, perché non si sa confezionarlo bene. Il Prof.
Ferraris, nel suo corso invernale di lezioni, ha insistito su questo punto,
dicendo che noi di Novello, che pure abbiamo delle ottime uve, non poniamo
troppa cura nella confezione del vino. Ecco alcune delle sue raccomandazioni :
1. - Pulire le uve e non
mettere a bollire i raspi delle uve di scarto. Queste si pigiano, si torchiano
subito e si utilizza il mosto.
2. - Raccogliere le uve ben
mature. Noi di Novello in questo abbiamo sempre troppa fretta, specie per le
barbere; motivo per cui a volta il vino riesce aspro.
3. - Unire mentre si pigia o
appena posto il mosto nel tino gr. 30 per quintale di uve di «biosolfito
Jacquemin» che distrugge le muffe, aiuta la fermentazione e scioglie la materia
colorante, aumentando il rosso-vivo al vino. Costa circa 4 soldi per brenta. E'
buono anche il metabisolfito, ma è meno efficace.
4. - Travasare il vino almeno
tre volte: a Dicembre, appena finita la fermentazione; a Marzo e prima della
vendemmia. Il travaso non farlo in giornate umide, quando non si può far altro,
ma in giornate belle e tranquille.
5. - Vorremmo aggiungere per
tante famiglie di Novello: Non aver troppa fretta di vendere il vino, se non
c'è la necessità.
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Nella Famiglia Parrocchiale
Anniversari del mese di settembre
1 - Tarditi Pietro (1926)
3 - Sobrero-Veglio Anna (1931)
5 - Bozzone Antonio (1924)
6 - Abbona-Boggione Vittoria (1927)
13 - Tarditi Marco (1928)
14 - Gallo Bartolomeo (1922) - Dott. Onorina Gervasone (1929)
18 - Grimaldi Iberti Maria (1925)
19 - Baroero Abbona Maria (1930)
20 - Balocco Maddalena (1928) - Scarzello Marengo Catterina (1928)
21 - Parusso Giuseppe (1931)
22 - Galvagno Filippo (1933)
23 - Gallo Michele (1931)
24 - Borio Ferrero Barbara (1932) - Gioffredo Cogno Domenica (1923)
29 - Taricco Matteo (1923) - Cogno Michele (1922).
R. I. P.
Ricordiamo e preghiamo per i nostri
defunti, cari parrocchiani, ma ricordiamo pure di provvedere per noi. Avete mai
fatto attenzione quanti dei defunti dei quali il Bollettino ricorda
l'anniversario della morte, vengono ancora suffragati dalla famiglia con una
Messa ? E si tratta di morti di pochi anni !
Così facilmente capiterà a noi.
Provvediamo per tempo. A procurarci almeno una Messa anniversaria ci vuol poco.
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da LUCE E FORZA di OTTOBRE 1937
Agli Uomini
IL BALLO
Senza fare alcun commento
sottoponiamo alla considerazione e al giudizio di voi uomini, che a differenza
della gioventù spensierata, sapete giudicare persone e cose, alcune righe che
togliamo di peso dallo stimatissimo e valoroso quotidiano "L'OSSERVATORE
ROMANO":
Max Under, re dei comici,
finito suicida, scriveva a suo fratello: "Non fare della mia Livia una
"habituée" delle sale da ballo, perché il ballo è la rovina delle
ragazze".
James White, nel 1927, poco
prima di uccidersi, diceva : "Vi sono due sette che guidano le danze allegre
e i loro seguaci sono legioni: la setta dei libertini e quella delle donne
superbe".
Come si vede, non si tratta di
Santi Padri che parlano per partito preso.
Il Capo del nostro Governo,
prosegue il giornale, dava, pochi anni fa, delle ottime norme specialmente alla
polizia: "E' dilagato per il mondo civile, in tutte le classi un desiderio
insaziabile di godimento materiale. Sembra quasi che l'umanità non scorga
avanti a sè altro scopo se non di godere intensamente. Ed è febbrile la ricerca
di nuove forme di piacere, mentre urgerebbe moderazione e lavoro proficuo.
Bisogna arginare e combattere questa pericolosa tendenza".
La Direzione di Pubblica
Sicurezza in una circolare alle Questure del Regno affermava che "il ballo
non è desiderato di solito che da pochi sfaccendati e dagli esercenti a scopo
di lucro e si risolve effettivamente in un danno morale per tutti".
E il giornale " Critica
Fascista?: "E' l'ora della danza? Benissimo'. Si accomodino i ballerini e
danzino con amore, con passione, con frenesia, ma si ricordino coloro a cui
spetta che con la danzomania non si fa un popolo grande, perché senza sanità di
costumi non vi può essere sanità di razza né sanità d'idee e che ogni
pervertimento conduce alla decadenza ed alla fine".
E se a tutto questo il Parroco
aggiungesse che il ballo non è la più bella preparazione ad una famiglia
cristiana, che dal ballo non si passa volentieri all'eternità, che il ballo è
fonte d'immoralità e non fa nulla di bene, non farebbe, credo, che ripetere
cose già dette tante volte.
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IN PARROCCHIA
Catechismo Parrocchiale
Col prossimo Ottobre comincerà anche
regolarmente il Catechismo domenicale.
Non è più il caso di tornare
sul dovere che hanno g!i obbligati di frequentarlo ed i genitori di mandare i
loro figliuoli.
Ricordino semplicemente i
genitori che non adempiendo a questo dovere non possono essere a posto colla
propria coscienza, trattandosi di una cosa troppo grave, superiore alla colpa
che commetterebbe una mamma che lasciasse morire di fame il proprio bambino.
Per norma dei genitori diamo
qui l'elenco degli obbligati al Catechismo domenicale, insistendo specialmente
sulle due ultime classi (VI-VII) che, comprendendo gli alunni che non vanno più
alle elementari, sono per lo più le più disertate.
Nelle classi Prima, Seconda, Terza,
Quarta e Quinta
devono trovarsi TUTTI quelli (alunni
e alunne) che frequentano le scuole elementari del Capoluogo e delle Frazioni, e
nella classe rispondente a quella della Scuola Elementare. Si fa eccezione per
Moriglione dove il Catechismo viene fatto dal Rev. Cappellano ogni domenica,
prima o dopo Messa e, nalla stagione brutta, causa le strade impraticabili, per
i piccoli della prima e seconda classe delle altre Borgate, per i quali però
raccomando si provveda con un po' di catechismo fatto alla Cappella da qualche
buona persona.
Altri obbligati al Catechismo dom.
Sono quelli che elenchiamo qui sotto
ed anche i non elencati (perché non nati a Novello) appartenenti alle classi
1925-1924-1923 che non frequentano più le scuole elementari. Sappiano i
genitori che tutti i loro figliuoli e figliuole, devono ancora frequentare il
catechismo parrocchiale per due anni e cioè le classi Vl-VII.
Obbligati della classe 1923.
Alessandria Luigi di Luigi
Allaria Ezio di Giuseppe
Dotta Mario di Matteo
Dellorto Antonio di Sebastiano
Degiorgis Giovanni di Secondo
Galvagno Giov. Batt. di Francesco
Perno Giov. Giuseppe di Gelso
Tarditi Giuseppe di Giovanni
Tarditi Marco di Ludovico
Tarditi Vincenzo di Pietro
Tarditi Virginio di Giuseppe
Allaria Clementina di Giovanni
Filiberto Esterina di Giacomo
Germano Giuseppina di Giovanni
Germano Catterina di Giacomo
Grimaldi Marina di Paolo
Galliano Teresa di Pietro
Iberti Lucia di Giuseppe
Iberti Bianca di Giuseppe
Pirra Ernestina di Giovanni
Rosso Antonia di Andrea
Tarditi Teresa di Elia
Tarditi Catterina di Matteo
Tarditi Francesca di Luigi
Vaira Domenica fu Pietro
Della classe 1924
Abbona Giacomo di Antonio
Bergamino Pierino di Giovanni
Cogno Giovanni di Natale
Giachino Antonio di Giacomo
Manzone Mario fu Luigi
Mascarello Giuseppe di Giuseppe
Saccato Luigi di Giovanni
Sangiano Massimiliano di Lorenzo
Tarditi Luigi di Francesco
Vietti Arcangelo di Giacomo
Alessandria Catterina fu Giuseppe
Allaria Olga di Matteo
Cogno Letizia di Giacomo
Degiorgis Giuseppina di Secondo
Germano Jolanda di Giovanni
Marengo Orsolina di Francesco
Rovella Teresa di Domenico
Marengo Angela di Domenico
Ricca Domenica di Lorenzo
Roggia Olga di Battista
Roggia Teresa di Francesco
Stra Maria di Luigi
Saccato Pasqualina di Michele
Tarditi Caterina di Ambrogio
Tarditi Maria di Giovanni
Cogno Lidia di Sebastiano Luigi
Della classe 1925
Alessandria Sebastiano di Antonio
Borio Pasquale di Giuseppe
Marengo Maggiorino di Domenico
Marengo Michele di G. Battista
Perno Giuseppe di Celso
Pirra Alessandro di Antonio
Stra Filippo di Luigi
Tarditi Pasquale di Sebastiano
Taricco Luigi di Antonio
Tarditi Lorenzo di Carlo
Audisio Margherita di Giuseppe
Dellorto Maddalena di Sebastiano
Gallo Irma di Luigi
Gallo Maria di Michele
Grimaldi Redenta di Paolo
Manzone Lorenza fu Luigi
Spinardi Giovanna di Giuseppe
Tarditi Maria di Giuseppe
Tarditi Rosa di Michele
Dei sopradescritli individui
alcuno forse sarà assente o perché studente o perche collocato a servizio.
Curino i genitori di far pervenire il Bollettino a chi di ragione ed
interessarsi perchè l'istruzione religiosa obbligatoria sia data ai loro figli
dei quali essi sono responsabili.
Nella prima domenica di Ottobre
assegneremo ad Ogni classe il proprio locale ed il proprio insegnante.
Il Catechismo si fa
regolarmente ogni domenica, eccetto la prima di ogni mese in cui si fa la
Comunione mensile e le feste solenni, di cui si dà avviso.
Fanno malissimo e si rendono
rei di grave peccato quei ragazzi o ragazze che, come qualche volta è capitato
nello scorso anno, in qualche domenica spargono la voce che il Catechismo non
c'è, inducendo in errore gli altri e causando molte assenze.
Ai frequentanti la classe VII,
sarà i dato in fine d'anno un bellissimo diploma che servirà di licenza
dall'obbligo del Catechismo domenicale e li dispenserà dall'esame in occasione
del loro futuro matrimonio.
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Date e vi sarà dato
Per la nostra Chiesa.
La signora Giordano Bernardina
Pejron moglie dell'Ill. Comm. Dott. Pietro Giordano, ha regalata alla
Parrocchia, per l'altare delle Figlie di Maria una bellissima tovaglia in tela
lino con pizzo fatto di propria mano. Mentre sentitamente ringraziamo per il
prezioso dono segnaliamo volentieri il bell'esempio di laboriosità cristiana,
alle donne e alle ragazze, che durante l'inverno e sempre nei giorni festivi,
potrebbero dedicare le ore libere, alla confezione di arredi sacri, di cui la
Chiesa comincia a sentire la deficenza.
Come sarebbe cristiano che
questa forma di beneficenza venisse a sostituire le spese inutili (ed a volte
causa di malumori) che si sogliono fare in occasione di Priorati, di feste
famigliari ecc.
- Un'altra generosa persona ha
date L. 1000 (mille) per l'acquisto di un armonio da porsi in coro per
l'accompagnamento delle funzioni religiose, in sostituzione di quello rimastovi
per dodici anni e poi ritirato dall'offerente.
L'attuale, provvisorio e del
tutto inadatto, è quello che serve per l'insegnamento alla scuola maschile di
canto.
Ringraziamo la generosa persona
per il gentile pensiero e teniamo in serbo l'offerta in attesa di altre che
permettano di completare la somma necessaria per detto acquisto che è calcolata
in L. 2500 circa.
All'Asilo Infantile.
Il prof. avv. Luigi Ferreri ha
offerto L. 100 all'Asilo in occasione del funerale della compianta sua consorte
Rosa Peri ed in suo suffragio.
Al munifico benefattore che mai
dimentica le nostre opere, il ringraziamento e le preghiere dei bambini.
Filodrammatici novellesi L. 50.
Sentite grazie anche ai bravi
giovani.
A proposito dell'Asilo facciamo
notare ai Genitori che non tardino ai iscrivervi e mandarvi i loro bambini.
Per evitare ogni equivoco
ricordiamo ai genitori che le 8 lire mensili che pochi pagano sono appena
sufficienti a coprire le spese di assistenza. La refezione calda che vien data
a tutti si deve perciò considerare gratuita. Nessun Asilo, in condizioni
finanziarie povere come il nostro, accetta bambini ad una retta così tenue.
Tuttavia l' Amministrazione che
confida in un valido aiuto per parte della benemerita Opera Maternità ed
Infanzia, cui ha rivolta calda domanda, è disposta a fare ancora su questa
retta altre riduzioni ed anche ad accettare gratuitamente nel limite del
possibile.
L'accettazione gratuita però è
subordinata alla frequenza, poiché solo ai frequentanti Maternità e Infanzia
concede il sussidio.
Al Ricovero Poveri Vecchi.
Il Ricovero in questo mese è stato
un po' dimenticato, almeno dai residenti in Parrocchia.
Uniche offerte le seguenti:
Novo Michele (Torino) in memoria del 1° compleanno della piccola Sandra lire
30; Con. Rag. Giovanni e Clelia Sarzotti (Torino) L. 40; Fam, Seghesio per la
Mamma ricoverata 100.
Non sono invece mancate le
spese tra cui L. 236 di pane per circa 3 mesi arretrati e L. 50 per luce e
piccole spese.
Oggi poi nel Ricovero abbiamo i
muratori per la costruzione di una piccola balconata verso levante (che
permetterà ai vecchi di prendere il primo sole, specie in queste mattinate già
fresche) e di un gabinetto di urgente necessità.
Ci raccomandiamo perciò alla
generosità dei buoni, specie ora che, a raccolti finiti, non possiamo dire sia
andata male quest'anno.
C'è gente che crede che il
denaro dato al Ricovero vada nelle tasche del Parroco.
Come si sbagliano questi
bonomi!
Ripetiamo poi, poiché non siamo
stati intesi, che il Ricovero ha estremo bisogno di legna. Chi ne avesse un po'
disponibile non ha che a dirlo e provvederemo per il ritiro.
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Giovani sposatevi.
E' un consiglio che il Parroco può e
deve dare per il bene vostro, o giovani, per il bene della Parrocchia, della
Patria e della Chiesa. Tutti sanno (e ne abbiamo esempi sotto gli occhi) quale
sia l'avvenire riservato alla maggior parte dei poveri uomini che in gioventù
non hanno pensato a formarsi una famiglia. In fatto poi di moralità e di
religione non sono certo i celibi che danno il migliore degli esempi. Su 100
uomini irreligiosi, immorali, appena il 10 per cento è dato da padri di
famiglia: il resto è privilegio di scapoIoni impenitenti.
Sposarsi perciò diventa un
dovere anzitutto religioso, onde non mettersi in serio pericolo di dannare
l'anima propria.
Dovere civile.
La Patria ha sempre ed in ogni
tempo, specie nei nostri, bisogno di uomini validi e forti. La sicurezza del
Paese, la pace sta in gran parte nella forza e la forza sta nel numero. E come
la Patria provvede a noi, così, chi. non ha altre missioni più nobili o
impedimenti, è tenuto a dare alla Patria il primo elemento di forza e di
grandezza: il numero dei suoi i figli. A questo dovere civile e sociale si
rifiuta chi, senza motivi, rinunzia al matrimonio che è lo stato ordinario a
cui la Provvidenza chiama la quasi totalità dei giovani.
Provvidenze ed aiuti.
A questo scopo il Governo Fascista
ha recentemente modificato il sistema di PREMI di NUZIALITÀ'.
Ecco qualche notizia che deve
interessare i giovani e i genitori:
1. ai giovani sposi che non
hanno superato il 26° anno di età e non hanno un reddito superiore alle Lire 12
mila, viene concesso, dietro domanda, dalle competenti Amministrazioni prov.,
un prestito da 1000 a 3000 lire, a matrimonio avvenuto;
2. Detto prestito è senza
interesse e si comincia a restituire dopo il 6° mese di matrimonio nella misura
1% (uno per cento) mensile. Se a quest'epoca c'è speranza di prole la
restituzione comincerà solo al 18° mese di matrimonio.
3. Alla nascita del 1° figlio
la restituzione è protratta di un anno e viene condonato il 10% del debito.
4. Alla nascita del secondo
figlio (senza determinazione di tempo) viene condonato il 20 per cento, al 3°
figlio il 30%. Alla nascita del 4° figlio viene condonato tutto il debito.
Se al quarto anno di matrimonio
nessun figlio è nato la restituzione viene fatta in misura del 2% mensile.
Per le relative domande
informarsi in Municipio.
CRONACA RELIGIOSA
La festa delle Figlie di Maria fu celebrata divotamente la
domenica 12 settembre. Predicò il Parroco poiché il bravo predicatore del
triduo, il Rev. D. Neri, Arciprete di Dogliani Castello, dovette restituirsi
alla propria Parrocchia.
Fu nominata S. Priora della
Compagnia la Sig.na Abbona Maria di Antonio (Fasana).
Ringraziamenti alla Priora
uscente Sig.na Vietto Maria che regalò L. 50 alla Parrocchia e provvide a far
cantare la Messa per le Consorelle viventi il giorno della festa. Entra a
Priora per l'anno corrente la Sig.na Graneris Giovanna.
Auguri di bene, per la
Compagnia.
A Bergera, in occasione della festa
celebratasi in quella Borgata fu eletto Massaro della Cappella il Sig. Cabutto
Domenico.
Fece gli onori della festa questo
anno il Massaro in carica il Sig. Gallo Battista che si fece pure promotore,
dando pel primi l'esempio con una generosa offerta, per l'acquisto di due
magnifici lampadari di vetro che ornano la divota Cappella.
La festa di 5. Michele Arc. Patrono della nostra Parrocchia fu
celebrata domenica 3 ottobre con solennità divota. Numerose le Comunioni e
frequentate le funzioni e la Processione.
Nel mese di Ottobre consacrato alla Madonna del
Rosario, secondo l'uso dell'anno scorso reciteremo il Rosario ogni mattina
durante la prima Messa, con breve lettura; a sera alla recita del Rosario
uniremo il canto delle Litanie e la Benedizione.
La festa di Gesù Cristo Re, che è pure da qualche anno per noi
la festa della riconoscenza verso Chi, padrone di noi e della roba nostra, ci
ha dato, specie quest'anno, in larga misura i prodotti della campagna, sarà
celebrata l'ultima domenica di ottobre colla dovuta solennità.
Raccomandiamo alle nostre
famiglie cristiane di non dimenticare il loro dovere verso la Parrocchia e le
Opere Parrocchiali.
°°°°°O°°°°°
Notizie varie
Grafen, è il nome commerciale di un nuovo
surrogato del caffè, preparato, con speciale procedimento brevettato, dal
distinto chimico farmacista Mattia Graziano novellese di nascita e di famiglia
e residente a Bagnolo Piemonte.
Grafen è parola composta dalle
iniziali dei cognomi Graziano e Fenoglio, soci nella nuova azienda.
Il nuovo prodotto, che del
caffè ha tutto il profumo e che alle qualità di gradevole digestivo, non
eccitante, unisce quella più importante di un prezzo modestissimo (la metà del
caffè), fu approvato dalla Direzione Generale della Sanità Pubblica, Ministero
degli Interni.
Al caro dott. Graziano che,
anche in questa maniera, tiene alto il nome di Novello, inviamo le più fervide
congratulazioni ed il più cordiale augurio che il suo prodotto, che ne è degno,
trovi la più larga applicazione tra le nostre famiglie, tra i Collegi e le Case
religiose, ove la spesa del caflè costituisce una non indifìerente uscita.
Sappiamo che il GRAFEN è già in
vendita nei nostri negozi. Consigliamo le famiglie a provarlo nel loro
interesse.
La vendemmia procede attiva. Ormai sono spariti
dalle nostre vigne tutti i dolcetti, cercati e disputati dai numerosi
compratori, dei quali molti, i ritardatari, rimasero senza. La gradazione è
alta, la qualità ottima ed i! vino si annunzia tra le migliori annate. La
pioggia non ha recato gran danno. Ferve ora il raccolto delle barbere, pure
esse ottime. Speriamo che il tempo accompagni la raccolta, per quanto occorra,
specie dai compratori, tenere presente che la barbera ha maggior resistenza e
che perciò anche con giornate vendemmiali piovose, il vino sarà ugualmente
buono.
Per la semina che specie nei terreni a mezzanotte
va fatta al più presto possibile, raccomandiamo, se si vuol aumentare il
prodotto, di non dimenticare la concimazione di almeno Ql. 1,50 di perfosfato,
Kg. 30-40 di potassa ed altrettanti di ammoniaca, per giornata. Si spenderà
qualcosa, ma un quintale di grano di più e la relativa paglia compenseranno
abbondantemente le spese.
NOTA AGRICOLA - Gli insegnamenti di
una gita
Il giorno 9 settembre, per
iniziativa dell'Ill. Prof'. Ferraris, Direttore della Catt. Ambulante di Alba e
da lui accompagnati, favoriti da una splendida giornata, buon numero di nostri
agricoltori, compreso il Parroco, ha effettuata una gita di istruzione agraria.
Partiti da Alba circa le ore 7,30, con numerosi altri agricoltori dell'albese
(circa 300) su comodi torpedoni della Ditta Rossino, dopo una magnifica
passeggiata tra le amene colline della Langa, attraversate dall'erto stradale
di Alba - Cortemilia, visitarono in primo luogo i magnifici frutteti del Cav.
Calissano in Rocchetta Belbo. Non basta dire qui un primo bravo al Cav.
Calissano che dal greto del Belbo ha saputo, con una costanza degna del
risultato, trarre frutteti che non si ammirano in tanti luoghi. I nostri
agricoltori, cui il Prof. Ferraris rivolse all'inizio della visita, la sua
pratica e calda parola, ammirarono impianti di peri a cordone verticale, ad
alberetto di una magnificenza veramente eccezionale.
Nella Azienda agraria
"Valpreda" dei Frat. Calissano ed in quella del Comm. Griffa di Asti,
meta della seconda parte della gita abbiamo ammirato, oltre i magnifici
impianti di frutteti a cordone verticale e ottimi pescheti in produzione, ampii
silos, stalle moderne con meravigliose vacche da latte di razza olandese e
svizzera. Senza parlare di queste bellisime bestie (tra cui ne abbiamo ammirata
una che produce ben 42 litri di latte al giorno) che forse non sono fatte per
le nostre colline dove abbiamo bisogno di aver oltre il latte anche il lavoro,
e rimandando ad altra volta di parlare dei silos (che per altro si possono
vedere anche qui alla cascina parrocchiale egualmente belli) penso utile
soffermarmi sopra i magnifici erbai di trifoglio ladino ed i meravigliosi campi
di granturco (marrano vicentino) seminati dopo il grano. Tutta questa
promettente vegetazione estiva è dovuta a due cose: l'abbondante concimazione
con stallatico e l'irrigazione prodotta da una pompa a forza elettrica che
solleva l'acqua in abbondanza dal sottosuolo, due cose relativamente possibili
anche a Novello.
Da noi è universalmente ammesso
che il bestiame è assai scarso e molto lontano dal necessario in proporzione
delle giornate coltivate Occorre, si dice, in media un capo di bestiame ogni
due giornate di terreno, specie oggi in cui gli impianti di vigneti su ceppo
americano richiedono una coincimazione abbondante e frequente.
Se però non è possibile
giungere a tanto, è possibile ed è tutto nostro vantaggio aumentare il numero
di capi bestiame.
°°°°°O°°°°°
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da LUCE E FORZA di NOVEMBRE 1937
Agli Uomini
COMUNISMO E AZIONE CATTOLICA
Al termine della trattazione
dell'argomento che è stato oggetto delle nostre famigliari conversazioni per
due anni (La Parrocchialità), il Parroco studia quale altro problema può essere
agitato sulle modeste pagine del nostro Bollettino. Vorrei trovare un argomento
che vi interessi, cari uomini, non solo dal lato materiale (per questo c'è la
"nota agricola") ma sopratutto dal lato spirituale, che vi aiuti
nella vostra formazione di uomini, cioè di veri cristiani e di veri cittadini.
E mi pare che argomento adatto
ai nostri giorni che costituisce un dovere di studio da parte degli uomini,
degni di questo nome sia l'enunziato in testa "Il Comunismo e l'Azione
Cattolica". Il Comunismo è la malattia, l'Azione Cattolica il rimedio; il
Comunismo la distruzione, la Azione Cattolica la ricostruzione della Società su
basi più solide, anzi incrollabili. Tutti e due interessano lo Stato, la
Chiesa, la Famiglia, l'individuo. Lo Stato, perché il Comunismo è anarchia e
dove è entrato ha portato la rovina in tutto l'ordine sociale. E noi leggiamo
con frequenza come i Governi sani, e specie il noslro Governo, così degnamente
guidato dal Suo Capi, si sia levato contro il Comunismo ed abbia gridato in
faccia alle sue minaccie, con un coraggio da alpino: di qui non si passa.
L'Italia passerà alla storia
questo suo periodo di lotta gigantesca che salva l'Europa dalla rinnovata
barbarie bolscevica, come un giorno l'ha salvata dalla scimitarra di Maometto.
Ed è per questo che noi assistiamo con soddisfazione alla protezione che le
Auorità Civili danno all'Azione Cattolica ed allo sviluppo dello spirito
religioso cattolico. Negli uomini veramente cattolici, nelle file dell'A. C. la
Patria avrà sempre dei fermi difensori dei suoi diritti, dei figli docili, dei
prodi soldati, degli instancabili lavoratori.
E non è il caso di ricordare
quanto fa la Chiesa per la lotta contro il Comunismo e l'incremento dell'Azione
Cattolica. La mirabile Enciclica del Papa Pio XI (che ci servirà di guida in
questo studio) basterebbe da sola a dare alla Chiesa il primo posto in questa
epica campagna. E là appunto è accennato, come uno dei migliori rimedii, lo
sviluppo delll'A. C.
Vedremo poi, cari uomini, come
questo argomento debba interessarvi, come capi di famiglia. La famiglia non
esiste per il Comunismo, mentre è la base della vita cristiana ed il centro di
lavoro dell'A. C. All'individuo poi il Comunismo vuole togliere il dono più
grande che Dio ha fatto agli uomini, come dice Dante, la libertà e farne degli
schiavi sotto il dominio di pochi, mentre l'Azione Cattolica tende a dare
all'uomo la massima libertà nell'ordine, la libertà dei figli di Dio, come dice
S. Paolo.
Studieremo insieme, cari
uomini, l'importante argomento e vedremo di toglierne due conclusioni: una
maggiore avversione alle deleterie dottrine del Comunismo, che purtroppo colle
sue promesse false e illusorie comincia a far breccia sulle povere popolazioni
credule ed ignoranti, un maggior attaccamento alla nostra religione, unica
difesa valida contro i pericoli odierni, con la pratica più cosciente dei suoi
precetti.
E ci valga, cari uomini per
l'una e l'altra cosa ....il lungo studio e il grande amore.
"Il ballo è elemento
distruttore del nostro patrimonio di moralità operosa, schietta, primitiva,
laboriosa e parca, generosa di fatica e sangue, capace di darci ancora il
miracolo delle numerose e sane famiglie".
(Cosi " Roma Fascista
")
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IN PARROCCHIA
La Canonica
Ci sono i muratori in Canonica e
qualcuno potrà pensare che il Parroco abbia qualche biglietto da mille da
buttare in lavori non necessari. C'è perfino chi crede che i denari dati in
elemosina per la Chiesa, per il Ricovero ecc. siano de! Parroco che ne può fare
ciò che vuole. Errore madornale che a volte serve di scusa per dare niente
(sotto lo specioso pretesto che il Parroco non ha bisogno) ed a volte può far
del male impedendo alle persone semplici di dare per le Opere Parrocchiali.
Ma tornando alla Canonica è
lecito domandarsi: Che vuole fare il Parroco? Ecco, la domanda è giusta e
legittima poiché la Canonica non è una casa privata come tutte le altre; essa,
come la Chiesa, appartiene agli edifici di culto, di cui non si può far senza
ed in certo modo, come la Casa Comunale, è patrimonio della Comunità che, come
è obbligata a mantenersi la Chiesa, cosi deve provvedere per una decente e
sufficiente abitazione al Parroco, ai Coadiutori, ai Predicatori e quanti, pel
bene della popolazione hanno bisogno di venire e di alloggiare in Canonica.
Ed è appunto per renderla
sufficiente e decente che il Parroco ha iniziato alcuni lavori di restauro
resisi urgentissimi in questi ultimi tempi.
Spieghiamoci con parecchi
punti:
1. - E' un fatto che la
Canonica di Novello manca di certe comodità (e diremmo quasi necessità) che non
potrà mai avere, allo stato attuale delle cose. Poche Canoniche sono, come la
nostra sprovviste di cortile e di un pezzo di orto o giardino. A queste
comodità, cui forse si sarebbe potuto provvedere con poco, in tempi andati
sarebbe stato così bene l'Asilo nell'attuale casa del Ricovero, e s'adattava
cosi bene l'Asilo per una Canonica! Il Parroco vi ha rinunziato né spera
poterle avere in avvenire. La Canonica di Novello sarà sempre od almeno per
molti anni ancora, strangolata in pochi metri quadrati, sempre inferiore, per
questo lato, a tante Canoniche di piccole Parrocchie che dispongono di ampi
cortili e di magnifici giardini.
2. - Anche i vani destinati ad
abitazione sono poca cosa e del tutto insufficenti. Lasciando da parte
l'edificio vecchio, che è ormai ridotto ad un mucchio di pietre e di assi
pericolanti, la cui riedificazione (che dovrebbe essere fatta dalle fondamenta)
costerebbe un'occhio, e che è bene abbandonare anche per la sua
disgraziatissima posizione a mezzanotte della chiesa che lo copre tutto l'anno
colla sua ombra, i locali adatti più o meno, a stanze da letto, si riducono a
quattro.
Cosicché quando in canonica ci
sono due o più forestieri (e massime quando viene il Vescovo) quei della
canonica sono obbligati a lasciare il loro posto, e ricorrere ai divani.
3. - Un terzo inconveniente
molto grave e che vuole essere eliminato è la scala posta all'esterno della
casa e soggetta alle intemperie, per modo che quando piove, specie nei violenti
temporali, è inevitabile per chi scende o sale una bagnatina e d'inverno
sovente accade di essere bloccati dalla neve caduta nella notte e aspettare il
sacrestano che venga a sgombrare la scala. Inconvenienti passabili per noi, ma
non pei forestieri.
4. - Non bisogna poi passare
sotto silenzio le numerose volte ancora in legno dalle quali scende sovente in
coppia una non gradevole pioggia di polvere; i pavimenti in vecchio cotto ove
ciascuna delle tavolette fa da sè e muove come i tasti di un piano; le finestre
e porte (almeno le vecchie) fatte ancora alla moda di Noè e rese dal tempo del
tutto inservibili.
5, - E dimenticavamo la cosa
più importante ed urgente. Da qualche tempo il parroco notava, in parecchi
muri, delle fessure che andavano lentamente allargandosi; una verifica rivelò
che detti muri erano stati legati con chiavi in legno assicurate a bolzoni di
ferro con quattro chiodi (sapienza dei nostri vecchi); i chiodi sono
arrugginiti, il legno tarlato alla superficie, le chiavi diventate inutili ed i
muri lentamente, come noi, si avviano verso terra. Il parroco sta provvedendo
appunto d'urgenza a questo imbrigliamento dei muri con solide chiavi di ferro.
6. - Finalmente urge (ed anche
questa si sta ultimando) una balconata che disimpegni qualche stanza e
sopratutto permetta, specie all'inverno, di sciorinare quattro fazzoletti al
sole, senza continuare a bruciarli sulla stufa.
Alla fine di questa esposizione
(che il parroco si è creduto in dovere di fare alla popolazione circa lo stato
della canonica) qualcuno certo si domanderà: E adesso che si intende di fare?
Come farà il parroco a provvedere a tutte queste spese?
La risposta è un po' difficile.
Certo anche per la canonica, come già per l'asilo, è il caso di ripetere:
meglio che non ci fosse stata. Certe costruzioni costano più a restaurarle e ad
adattarle allo scopo che se fossero fatte nuove di sana pianta. E saranno
sempre ruderi, dove si spende senza soddisfazione.
Se il parroco mettesse insieme
ciò ohe ha già speso e ciò che occorre ancora spendere per la canonica ce ne
sarebbe più che per farne una nuova.
Ma poiché questo non è
possibile, come non lo fu per l'asilo, il parroco farà ciò che può, poco per
volta, a misura che coi suoi risparmi ed economie, potrà disporre di qualche
cosa. Ha anche speranza di qualche sussidio nella grave spesa, come avviene per
lo più in casi consimili in altre parrocchie. Dopo tutto è facile capire che il
parroco non spende per la sua casa di cui possa disporre a piacimento. La
canonica è come la chiesa a servizio del culto ed è a carico di tutta la
popolazione. Tale è, specie in regime di Concordato, lo spirito delle vigenti
leggi.
E chissà che parrocchiani intelligenti
non facciano anche qualche offerta a questo scopo? Il Parroco non osa
chiamarle, come fa per l'asilo e per il ricovero, ma se venissero le
accetterebbe con molta riconoscenza.
Nell'Asilo. Infantile.
L'Amministrazione dell'Asilo
Infantile ha diramato la seguente circolare:
Ill.mo Signore,
L'Amministrazione dell'Asilo
Infantile di Novello, giustamente preoccupata delle condizioni finanziarie del
Pio Istituto, allo scopo di sopperire alle più urgenti necessità e permetter
all'Asilo di continuare a svolgere la sua opera di cristiana carità a beneficio
dell'infanzia, ha divisato di preparare, coll'aiuto del Fascio Femminile e
delle sigg. Patronesse, un piccolo BANCO DI BENEFICENZA a favore del detto
Ente, in occasione della Festa e Fiera di S. Lucia (13 dicembre p. v.).
Come tulle le Istituzioni di
beneficenza, in questi tempi di caro vita, anche il nostro Asilo, non ostante
il sussidio del Comune e della Congregazione di Carità e le offerte degli
azionisti e benefattori, chiude ogni anno in passivo il proprio bilancio e si
vede minacciata l'esistenza in avvenire se non intervengono entrate
straordinarie di una certa entità.
Se si pensa che con una entrata
globale di poco più che 5000 lire annue si deve provvedere all'assistenza, alla
refezione di circa 40 bambini, oltre le spese di combustibile e manutenzione
dei locali, si trova giustificato il presente appello alla pubblica carità.
Ogni piccolo regalo od offerta
sarà accettata con viva riconoscenza.
Con anticipati ringraziamenti e
ossequi.
L'Amministrazione (seguono !e
firme)
Nota: I doni e le offerte si
possono inviare all'Asilo Infantile od alla Amministrazione.
L'Appello non ha bisogno di essere
accompagnato da commenti.
Il Bollettino vuole
semplicemente divulgarlo e farlo pervenire anche a quelli che non ricevessero
la circolare della cui distribuzione si sono incaricate le buone Signore
Patronesse.
Non crediamo tuttavia inutile
una breve spiegazione sulla situazione dell'asilo a mezzo di cifre che sono
l'argomento più eloquente.
Ecco il resoconto delle uscite
e delle entrate certe, tolto dall'ultimo conto approvato:
USCITE
al personale L. 3000,-
per commestibili, combustib. e illuminazione L. 2513,75
per Iimposte, Assic. Incendi, Legdati, sp. ufficio, ecc. L. 578,85
manutenz. riparazioni stabili, mob. ecc. L. 1230,30
Totale uscite. L. 7322,90
ENTRATE
interessi cartelle L. 1600,-
rette bimbi L. 1271,-
sussidio del Comune L. 1000,-
sussidio Congregaz. Carità L. 300,-
Azioni L. 260,-
Totale entrate L. 4431.
Come si vede il bilancio è
gravemente in passivo. Come vi provvede l'Amministrazione? Chiamando.
Una prima domanda di aiuto è
stata diretta alla benemerita Opera Naz. "Maternità e Infanzia" e
speriamo verrà accolta; altre domande si fanno continuamente alle buone
famiglie onde vogliano aiutare l'Asilo anche con offerte in natura che servano
alle buone suore. Chi può pensare che le suore possono vivere con L. 800
caduna, in questi tempi, se la carità non venisse in loro aiuto? E le generose
persone che danno all'asilo, ringraziando il Signore, non sono mai mancate. E'
vero che i benefattori in questi ultimi tempi vanno diradandosi, ma è anche
vero che va aumentando l'interessamento consolante per l'asilo di buone
persone, quali le sigg. Patronesse che insieme all'Amministrazione, cercano
ogni modo per venire incontro alle necessità del Pio Istituto, salvandolo dalla
morte che lo minaccia. Tale appunto è lo scopo dell'attuale Banco di Beneficenza.
E noi speriamo, anzi siamo
certi, che la buona popolazione di Novello e quanti lontani vogliono bene al
nostro asilo non vorranno permettere tanta perdita per i nostri bambini e
saranno generosi di offerte e di doni.
Del che anticipatamente l'asilo
ringrazia.
°°°°°O°°°°°
Anniversari del mese di OTTOBRE
2 Gallo-Ravera Catterina 1925 -
Tarditi Giovanni 1924
4 Cogno Giov. Batt. 1935
8 Vietto Pietro 1932
9 Rosso Silvio 1935 - Taggia Teresa 1934
10 Blengino Giuseppe 1924
12 Borio Lodo vico 1928 - Pressenda Baroero Giacinta 1923
13 Saccato Giacomo 1934
14 Tarditi Bernocco Marianna 1936
17 Tarditi Luigi fu Seb. 1927
20 Stroppiana Catterina 1933 - Tarditi Scarzello Agnese 1914
24 Marengo Catterina 1921
27 Abbona Onorato 1928 - Passone Felicina 1935
29 Ascheri-Bozzone Teresa 1929 - Graziano-Rostagno Antonina 1921
30 Costamagna Sebastiano 1925
31 Stra Ravera Elvira 1925
MESE DI NOVEMBRE
3 Perno Giacinto 1921
5 Vietti Maggiorina 1926
6 Anselma Catterina 1926
15 Calzia Anna 1923
J8 Bozzone Lorenzo 1930
20 Dotta Giuseppe 1925
21 Tarditi Egidio 1927
22 Passone Domenico 1924 - Tarditi Sebastiano i 932
23 Alessandria Luigi 1921 - Borio Antonio 1929
28 Marengo Ottavio 1936
R. I. P..
" Colla stessa misura con cui avrete trattati gli altri, sarete trattati
voi." (Vangelo)
PER IL BOLLETTINO.
Carosso Catterina 5 - Gazzera Lucia
5 - Stella Giacomo 5 - Comm. Giordano 20 - Ved. Taricco Angela 5 -
Abbona-Marengo Angela 10 - Coniugi Sarzotti G. C. 10 - Vedova Giordano-Santoné
Giuseppina 20 - Suor Stra Agostina 10 - Stra Lorenzo 5 - Stra Lucia 5 - Stra
Ferrero Dina 5 - Tarditi Virginia 5 - Camera Ernestina 10 - Avv. Giov. Stra 10
- Stra Felicina 5 - Ved. Musso 4 - Avv. Ferreri 100 - Tarditi Elia 10 - Tarditi
Giuseppe fu Seb. 5 - Parusso Giuseppe e Palmira 10 - Grisotti Lucia 5 - Fam.
Gallizio 5 - T. A. 5 - Roggia Emilio 5 - Tarditi Angela 5 - Cabutto Genoveffa 5
- M. Tarditi Serafina 10 - Borio Laura 3.
A tutti i generosi
sostenitori del modesto foglio parrocchiale e segnatamente all'Avv. Prof.
Ferreri, sempre largo verso le opere nostre, i sensi della più viva
riconoscenza e la partecipazione del po' di bene che fa il Bollettino.
Per la Chiesa e per il Ricovero.
Daremo nel prossimo numero notizia
delle offerte fatte per la Chiesa e per il Ricovero, in attesa che molte
famiglie facciano ancora in questo mese la loro offferta.
Persuadiamoci, cari
parrocchiani, che, come provvediamo colle imposte alla conservazione delle
opere di utilità civile (scuole, strade, ecc), così dobbiamo per dovere di
coscienza provvedere alla Chiesa ed alle altre opere di carattere e di utilità
religiosa. Chi non concorre per quanto può manca al suo dovere. Per altra parte
non è da Dio che riceviamo tutto?
°°°°°O°°°°°
I NOSTRI VILLEGGIANTI
si sono ormai restituiti tutti alle
loro città ed uffici. Noi li accompagniamo coi nostri saluti ed auguri di buon
inverno, ringraziandoli del bene fatto alla nostra popolazione durante la loro
estiva permanenza fra noi e specialmente delle offerte fatte alle nostre opere
di beneficenza all'atto della loro partenza. Auguriamo loro buon inverno ed
uniamo nell'augurio a loro tutti i nostri studenti che sono ritornati ai loro
collegi.
NOTA AGRICOLA - Gli insegnamenti di
una gita
... E per nutrirli ? Certo non
conviene fare come ogni anno fanno tanti: cambiare le uve col fieno. Noi a
Novello abbiamo la fortuna di terreni abbastanza freschi, che conservano
l'acqua come spugne, specie negli scassi; lì fa e rende l'erba medica, la
provvidenza delle colline. E in piano?
Non si potrebbe in quella
estesa porzione di terreno nostro avere acqua? Io credo che se tutti fossimo
d'accordo un impianto elevatore, come quelli che abbiamo visto ad Asti, non
sarebbe una cosa impossibile. La spesa? Ho domandato a quei signori e mi fu
risposto che si aggira sulle 30000 lire. E se costasse anche 40 o 50 mila?
Calcolando che serva per 150 giornate di terreno la spesa sarebbe di circa 300
lire per giornata.
Da Asti la gita proseguì per
Canale, ove oltre altri impianti di peri a cordone fatti dal comm. Bertorello,
in terreni forse inferiori ai nostri (ciò che ci deve incoraggiare) abbiamo
visitato il nuovo forno per l'essicazione della frutta: pesche e susine,
guidati e istruiti dall'ottimo Direttore.
Ecco, agricoltori, un'altra
fonte di guadagno che s'apre alle nostre fatiche: la coltivazione della frutta
da essicazione. Ci furono indicate le susine di varietà: Casalinga, Italia,
Anna, Spat, Agen, Bourten, tra le pesche gialle di varietà Early, Elberta,
Hàle, Giallo d'Agosto, Bellezza di Matteo, Sawtoven, Golden lubilen.
°°°°°O°°°°°
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da LUCE E FORZA di DICEMBRE 1937
Agli Uomini
COMUNISMO E AZIONE CATTOLICA
Per questo studio, che va fatto e preso
molto sul serio, ci sarà di guida anzitutto la profonda Enciclica di Papa Pio
XI "Del Comunismo ateo" del 19 marzo 1937. Correderemo per rendere
l'argomento più facile, le nostre brevi note con la citazione e racconto di
fatti accaduti specialmente in Russia, in Messico, in Spagna, disgraziati paesi
ove il Comunismo ateo ha fatto o sta facendo la sua triste prova di governo. E'
vero che ne sono pieni i giornali, ma voi, cari uomini, penso non abbiate il
tempo ad andarli a cercare, né Ia comodità di procurarveli. Il parroco vedrà
come per altre cose, di studiare anche qui per tutti. Quanto all'Azione Catt.
non mancano le pubblicazioni che ce la faranno conoscere nella sua dottrina e
nei frutti di bene che porta agli individui, alle famiglie, alla società.
Seguitemi con attenzione, cari
uomini, ed io spero che il breve e modesto lavoro del nostro Bollettino non
abbia a riuscire senza frutto.
E facciamoci anzitutto un'idea,
per quanto si può esatta, di "che cosa sia il comunismo".
Il Papa che quando scrive e
parla, sa quello che si dice, poichè parla a nome di Dio, a istruzione di tutto
il mondo, dice che "il comunismo nasconde in sé un'idea di falsa
redenzione".
Notiamo le parole. Il comunismo
"nasconde"; perché se parlasse apertamente, se dicesse veramente ciò
che è e ciò che vuole, nessuno gli andrebbe dietro. "Un'idea di falsa
redenzione" consistente in "uno pseudo ideale di giustizia, di
uguaglianza e di fraternità nel lavoro" con cui riesce ad adescare le
folle con fallaci promesse, comunicando uno slancio e un entusiasmo contagioso,
specialmente in un tempo come il nostro, in cui da una distribuzione difettosa
delle cose di questo mondo, risulta una miseria non consueta.
Basterebbero queste poche
parole dette dalla più alta Autorità de! mondo a far comprendere a tutti gli
illusi seguaci del comunismo che sono sopra una cattiva strada, una strada che
non li condurrà al miglioramento economico, da loro giustamente desiderato, ma
alla rovina di tutti i loro interessi e materiali e spirituali. Rovina di
interessi materiali, poiché il comunismo in nessun posto ha risolta la
questione sodale ed i progressi economici di cui si vanta si spiegano con ben
altre cause tra cui il Papa accenna "all'intensificata produzione industriale
in paesi che ne erano privi, coll'aiuto di enormi ricchezze naturali e di
metodi brutali per fare ingenti lavori con poca spesa".
Rovina di interessi spirituali
poiché dice il Papa: "La dottrina che il comunismo nasconde sotto
apparenze talvolta cosi seducenti, in sostanza oggi si fonda sui principii già
predicati da Carlo Marx (fondatore del socialismo) del materialismo dialettico
e materialismo storico, di cui i teorici del bolscevismo pretendono possedere
l'unica genuina interpretazione. Questa dottrina insegna non esserci che una
sola realtà, la materia, con le sue forze cieche, la quale evolvendosi diventa
pianta, animale, uomo. Anche la società umana non è altro che un'apparenza e
una forma della materia che si evolve nel detto modo, e per ineluttabile
necessità tende, in un perpetuo conflitto delle forze, verso la sintesi finale:
una società senza classi. In tale dottrina, come è evidente, non v'è posto per
l'idea di Dio, non esiste differenza fra spirito e materia, nè tra anima e corpo,
non si dà sopravvivenza dell'anima dopo morte, e quindi nessuna speranza in un
altra vita".
Avete capito cari uomini, dove
vorrebbe portare il comunismo? Abbassarci al livello delle bestie, colle quali
non ci sarebbe distinzione se non questa: che noi siamo bestie un po' più
raffinate, capaci di malizia e di cattiveria superiori alle bestie, ma con lo
stesso fine, anzi peggiore, poichè mentre le bestie servono ancora come nostro
alimento, la nostra carcassa, dopo morte, anima e corpo, è gettata a marcire in
una fossa, da dove non uscirà mai più. Che bel mondo il comunista! è vero, cari
uomini?
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IN PARROCCHIA
La Canonica - Un po' di storia.
I primi lavori di restauro alla
Canonica, conseguenza urgente delle crepe verificatesi nei muri, sono ormai
completati. Certo, come sempre avviene, trattandosi di case che hanno, come
quasi tutte quelle di Novello, compresa la Canonica, la base in calce di nostra
produzione (la malta), il lavoro è stato superiore a quanto si pensava. Si è
dovuto rinforzare i muri di sostegno, specie verso il mezzodì, ove appunto si
erano verificate le fenditure, in alcuni posti fare un po' di sottomuratura, in
altri copiose iniezioni di cemento; tutta la parete poi, fino al piano del
cortile si è dovuta rinforzare con abbondante intonaco di cemento. Oggi,
speriamo, grazie anche alla forte fasciatura di chiavi in ferro, la Canonica è
un edificio solido che non presenta più pericolo alcuno.
II resto verrà a poco a poco,
dopo una sosta di qualche mese, non essendo conveniente col rigore dell'inverno
aprire breccie nei muri per la esecuzione dei lavori in progetto.
Daremo a sun tempo esatta
notizia di tutte le spese, persuasi come siamo, che quanto riguarda la
Canonica, come quanto riguarda ìa Chiesa, è cosa che interessa tutti. La
Canonica non è del Parroco. I! Parroco è il servo spirituale della popolazione
ed il padrone deve interessarsi dell'alloggio del suo dipendente.
Per la storia, poichè anche la
Canonica ha la sua storia, riproduciamo alla lettera un foglietto trovato in un
botticino demolendo un soppalcato in legno per far posto alla nuova scala
interna.
E' dell'Arciprete Mons. Majolo
e dà notizia di quanto quel Venerando Parroco ha fatto per la Canonica:
"Questa casa canonica fu
ampliata di tre stanze al piano superiore che son quelle che guardano a
mezzodì, d'una sala abbasso che guarda pure mezzodì e della sottostante stalla
al piano del giardino dal capomastro muratore Sangiano Luigi l'anno 1872
essendo Arciprete della Parrocchia D. Giovanni Battista Majolo da San Stefano
Roero; Sindaco del Comune il Sig. Rossi Gaspare. Le spese che salirono alla
somma di lire settemila (7000) furono fatte per L. 1300 dal Municipio, per L.
4000 con denaro ricavato da stabili venduti, pel rimanente furono fatte
dall'Arciprete suddetto.
Novello il 31 Dicembre 1872 -
G. B. Maiolo Arciprete".
E' facile immaginare quanto
doveva essere misera la Canonica di Novello a quei tempi. Oggi le stanze da
letto abitabili sono appena quattro! Si deduce che da principio l'Arciprete
Majolo ne ha trovata appena una. E' vero che probabilmente allora serviva
ancora il vecchio locale a mezzanotte della chiesa, ora del tutto inabitabile
ed immeritevole di restauro.
C'è però una buona
giustificazione verso l'antecessore di Mons. Maiolo, il rev. Arciprete Nizza,
pure di San Stefano Roero. Leggiamo infatti nella monografia di Novello di
Mons. Maiolo a pag. 35 quanto segue: Il Parroco mio antecessore, sempre intento
nell'adornare la chiesa, potè occuparsi poco della canonica, onde questa al mio
ingresso in parrocchia (17 agosto 1869), non solo necessitava di molte e gravi
riparazioni, ma era divenuta già, quanto al materiale dell edificio, affatto
indecorosa, come dice Mons. Galletti negli atti di visita 1871".
E l'Arcip. Maiolo appena gli fu
possibile, diede mano alle restaurazioni di cui si parla sopra.
Non c'è perciò a stupire se il
Vescovo Mons. Galletti che aveva visto i! tugurio dell'Arciprete Nizza, a
restauri compiuti, abbia potuto scrivere: "L'Arciprete odierno ha
ristorato dalle fondamenta questa casa, le ha dato una forma più ampia e l'ha
dotata di ogni comodità".
Erano, si capisce, le comodità
possibili allora nel 1872.
Ma da quel tempo sono passati
66 anni e le cose sono cambiate. Quanti palazzi allora si potevano chiamare
modelli di comodità ed invece ora vengono abbattuti o radicalmente trasformati
perché non più rispondenti alle necessità moderne!
E quante cose (finestre, porte,
pavimenti, soffitti in legno ecc.) si deteriorano e vanno in roviria in 66
anni!
E l'Arciprete attuale, che non
vorrebbe essere tacciato di ambizioso o lasciar pensare da qualcuno che spenda
denaro in cose inutili, ha esposto nello scorso numero del bollettino lo stato
obbiettivo della canonica ed i suoi bisogni urgenti, lieto di poter, anche con
sacrifici personali, concorrere coi suoi antecessori a dotare la parrocchia di
Novello di una canonica decente, comoda e rispondente ai bisogni moderni, come
già l'ha dotata di un edificio colonico che riscuote la lode dei competenti, e
di altre opere.
Sarà anche questo un lavoro un
po' lungo e costoso, poiché si tratta di dare alla canonica i locali
assolutamente indispensabili (due stanze da letto, un ufficio ed una sala). E'
un giuoco dei mattoni, come si dice. Se la cucina, ora del tutto inservibile e
pericolosa, va al posto della camera da pranzo, questa deve andare al posto
della sala, la sala (di cui per ora faremo senza, ma che pure è necessaria in
una canonica) andrà col tempo al posto dei due uffici, per altro scuri ed
insufficienti, e, pure col tempo, si provvederà ad un ufficio grande e comodo
prospiciente la piazza al posto dell'indecente muro attuale.
Si potrà fare tutto? Il parroco
lo spera confidando nel! aiuto della Provvidenza che non manca mai in simili
occasioni.
LA PAGINA D'ORO DELLA CARITA'
Per il Ricovero Poveri Vecchi
Anche i mesi di ottobre e novembre
sono passati senza portare grandi spostamenti nella vita del nostro Ricovero.
E' stato accettato un nuovo inquilino nella persona del sig. Rosso Michele i
cui parenti si sono obbligati a fare un'offerta.
Nelle entrate per i due scorsi
mesi registriamo: Off. Seghesio L. 300, Cogno Luigi 30, Fam. Giordano 200,
Abbona Antonio 100, Sig.ra Dagnino 100, Rinaldi Emilio 150, Tarditi Gius. fu
Seb. 10, T. S. 25, N. N. 30.
Nelle uscite: spese di servizio
lire novanta, per commestibili vari 115,80, per interessi 160, per pane 116,
per una capra da latte 150, per riparazioni varie 142,70, per maniglioni alla
nuova balconata 60, per luce elettrica sett.ott. 15,70.
Off. in natura: legna: sig.
Dagnino, Borio Francesca, cav. Anselma, vino: Borio A., Borio Fr., Passone
Luigi, frutta: Fam. Stra, patate: Fam. Marengo Luigi, grano: Fam. Gallo Batt.,
pollo: Fam. Degiorgis. - Sappiamo hanno preparato una buona quantità di legna
(la cosa che necessita di più ai vecchi) le fam. Tarditi Lodovico, Vaira
(Ghercina).
Ringraziamo sentitamente
tutti i generosi offerenti.
Lasciamo il confronto tra le
entrate e le uscite ai buoni lettori, attendendo che la Provvidenza aiuti anche
la consolidazione di quest'opera che pure si dimostra tanto necessaria. Abbiamo
continuamente nuove domande e, se avessimo posto, il Ricovero diventerebbe
presto una numerosa famiglia.
C'è gente che sarebbe disposta
a fare anche discreta offerta pur di essere ricoverata e questi servirebbero a
mantenere quelli che si accettano per carità. Per ora non è possibile poiché
non siamo per nulla sistemati. Oh se potessimo almeno alzare di un piano la
parte oggi occupata dai vecchi e togliere là sopra due belle
camerate-dormitori, una per gli uomini, una per le donne! Sarà ancora lontano
quel giorno?
Il cuore dice di no.
Per l'Asilo.
Anche l'Asilo attende poco alla
volta la sua sistemazione definitiva ed anche lui, poveretto, come tutte le
opere di beneficenza continua la sua crisi dolorosa.
Allo scopo di far fronte alle
spese che crescono, l'on. Amministrazione, come abbiamo annunziato nello scorso
numero, ha indetto un banco di beneficenza da tenersi in occasione della
prossima festa e fiera di S. Lucia. Il Comitato organizzatore lavora di buona
lena e gli oggetti regalo continuano ad affluire insieme alle offerte.
Ecco le principali in questi
ultimi mesi: fam. Giordano lire 100 (azioni), cav. dott. Napoleone Burdizzo
(Barolo) 100, Preti Gaudenzio (Gallo) 10, Leva dei 40 anni (in occasione della
loro festa) 40, brigad. Alessandlria Pietro 10.
Anche di oggetti ne sono già
giunti perecchi vistosi di cui daremo notizia insieme a quelli che giungeranno
ancora in altro numero.
L'Amministrazione ringrazia
quanti hanno accolto il caritatevole invito e spera che la giornata del 13 dic.
favorita da un tempo propizio rechi al nostro Asilo un sensibile aiuto.
Chiesa Parrocchiale.
Delle offerte alla nostra Chiesa
Parrocchiale sempre così bisognosa, non ne abbiamo più parlato dal numero di
marzo scorso. Troppo poco, può dire qualcuno, ed ha ragione. Proponiamo di
parlarne di più, specie quando appena ci sarà possibile, riprenderemo i lavori
di restauro interrotti da tempo eppure così necessari: le finestre, gli altari,
la sistemazione del battistero, lo zoccolo alle pile e muri, ecc. - Oggi, senza
voler dare un resoconto annuale che rimandiamo ai mesi venturi, pubblichiamo,
credendo fare cosa buona, le offerte pervenute alla chiesa da! marzo 1937, non
comprese quelle fatte per la nuova statua del S. Cuore che furono già
pubblicate: Ravera G. 10, Settime Isabella 10, T. S. 50, P. P. 2, Rostagno G.
5, A. M. 2, Roggia Pietro 10, C. G. 25, don Ghione 25, C. R. 5, T. L. 5,
Piovano C. 5, Conterno-Bozzone 14, S. F. 5, Musso Dom. 20, M. Cometto 5, fam.
Pavia 5, N. N. 5, S. A. (in suffragio del padre) 500, B. P. 5, T. A. 5, M. A.
25, Con. Gallian Tarditi 5, Con. Parusso 20, N. N. 25, Tarditi Benedetto 40,
Tarditi Elia 25, Sposi Cadario 50, Tarditi Pasquale 25, T. G. 15, famiglia
Giordano 300, Saccato Giuseppe 10, A. G. 20, Con. Musso A. D. 50, Costamagna L.
20, Abbona Antonio 100, Dagnino Mario 100, Legato Carbone-Mosca 20, Tarditi
Gius. f. D. 40, Abbona Onorato 30, Pressenda Maria 15, Galvagno Fr. 23, P. D.V.
25, Tarditi Gius. f. Seb. 10, Tarditi Lodovico 20, fam. Daniele 10, ved. Cogno
G. 25, Tarditi Giov. f. Seb. 10, Foglio L. 50, G. F. 15, Pirra Pietro (Serra)
25, Protto A. 35, T. S 25, Roggia Gius. (Erm.) 25, Tarditi Fr. 20, N. N. 30,
Con. Borio, priori Carmine 500.
Di queste ofterte alcune sono
ancora per la statua del S. Cuore, altre invece, sono il dono annuale che le
nostre famiglie veramente cristiane fanno alla casa di Dio in ringraziamento
dell'annata e per ottenerne sempre più la protezione.
Sarebbe una gran bella cosa se
questa usanza s'estendesse a tutte le famiglie della parrocchia, come sappiamo
esservi in altri paesi. Non si pagano le tasse al Governo per i benefici che ci
fa? E Dio non merita che noi facciamo per la sua chiesa, che vuole a noi
affidata, qualche piccolo sacrificio, assai inferiore a quelli che facciamo per
motivi non meritorii? "Date e vi sarà dato", ha detto Gesù Cristo e
noi vediamo per esperienza che Dio non si lascia vincere in generosità. Le
famiglie che danno alla chiesa sono anche le più' benedette.
La chiesa parrocchiale ha pure
ricevuto nell'aprile di quest'anno una cartella del valore nominale di 700
lire, fruttante la somma di lire 24,50 all'anno, proveniente dal legato fatto a
suo favore di L. 500 dalla Sig.ra Grimaldi Antonia ved. Porro, morta a Novello
il 16 marzo 1935. La defunta in un suo testamento olografo anteriore, che è
ancora a mani del Parroco cui l'aveva consegnato, lasciava quasi tutto il suo
patrimonio alla Chiesa, all'Asilo ed ai parenti.
Cronaca Religiosa
A Moriglione. - I! Rev. Can. Garezzo, Cappellano
festivo di quella Cappella, incaricato dal Parroco, ha benedette nelle scorse
domeniche due bellissime statue - Cuor di Gesù e Madonna del Rosario - di cui
quella buona popolazione ha voluto arricchire la Chiesa. La cerimonia,
accompagnata da opportune parole del celebrante, è riuscita assai suggestiva e
gradita.
Alla Cappelletta di San
Giovanni Bosco (nella Chiesa Parrocchiale) è stato appeso un bel cuore
d'argento dalla Sig. Gallo Maddalena del Mussotto per grazia ricevuta.
Anche all'altare del S.
Cuore di Gesù è stato appeso un cuore d'argento da p. p. per g. r.
A S. Lucia rende grazie
ed offre L. 5 il Sig. Gallo Francesco di Bra per guarigione ottenuta da grave
malattia d'occhi.
Anniversari di dicembre
1. Passone Ravinale Angela 1936
4. Iberti Allaria Luigia 1931
5. Alessandria Giuseppe 1936
7. Alessandria Sebastiano 1930
9. Rosa Ferreri Peri 1936 - Costamagna Bozzone Catt. 1934 - Bergamino Lucia
1933
12. Torta Rinaldi Anna 1931 - Tarditi Marengo Margher. 1922
13. Borgogno Mascarello Laura 1933
14. Bozzone Dellorto Giulia 1936
17. Scarzello Sebastiano 1922 - Costamagna Angela 1925
21. Stra Maria 1925
23. Taricco Andrea Giacomo 1933
26. Conterno Tarditi Teresa 1931
27. Sardo Bartolomeo 1927
29. Garabello Lorenzo 1920
31. Ferrua Pietro
(dal reg. Messe)
3. Stra Ernesta
6. Marrone Vincenzo 1928
13. Musso Paolo - Stra Filippo
27. Manzone Luigi
14. Tarditi Giov Antonio
9. Galvagno Giov. Battista
25. Giachino Antonio
5. Cogno Maria
R. I. P.
"Santo e salutare il pensiero
di pregare pei morti, onde siano sciolti dai peccati". (S. Scrittura).
PER I NOSTRI MORTI.
L'elemosina raccolta in Chiesa ed al
Camposanto in occasione delle passate feste dei Santi e nell'ottavario dei
morti è stata di L. 136,30, che saranno impiegate nella celebrazione di Messe
di suffragio per tutti i defunti della Parrocchia.
La Giornata Missionaria.
Questa giornata a reso L. 89, che
furono spedite alla Curia Vescovile, Ufficio Missionario Diocesano.
CONDOGLIANZE
Il Bollettino si sente in dovere di
presentare a nome di tutti i nostri agricoltori le più sentite condoglianze al
loro Maestro, l'ottimo Prof. Ferraris ed alla Sua gentile Signora così
duramente provati dalla sventura, nella perdita tragica del loro unico Figlio.
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Movimento demografico della Prov. di
Cuneo
Mese di OTTOBRE 1937 - XV
Nati |
Morti |
Aumento |
951 |
567 |
384 |