da LUCE E FORZA di Gennaio 1938
Notizie varie
Una simpatica breve funzione patriottica s'è svolta la
mattina dell'Epifania alla sede del Fascio Femminile locale: la distribuzione
di numerosi pacchi o regali ai bimbi poveri insieme ad un'abbondante colazione
di caffè latte e panini. Coll'occasione il neo Commissario Prefettizio del
nostro Comune sig. Rosso Andrea, dopo brevi e sentite parole ispirate all'ora,
distribuì tre premi di nuzialità di L. 300 caduno, cinque premi di natalità di
L. 25 e due diplomi di benemerenza.
IN PARROCCHIA
La festa di S. Lucia.
E' passata con poca
soddisfazione dei numerosi divoti della cara Santa che hanno trovata chiusa
Occorre dire che di
tanto in tanto nel corpo di qualcuno corra un brivido o meglio una febbre di
danzo-mania. E passi; i malati si compatiscono. Ma che proprio nei 365 giorni dell'anno
sia necessario scegliere quello destinato alla festa di S. Lucia, ci pare cosa
alquanto inspiegabile che sa di profanazione e di raffinata malizia, come
quella del figlio che sceglie l'onomastico della madre o della sorella per
farle un affronto. Non sappiamo se, almeno finanziariamente i promotori del
ballo abbiano fatto fortuna. Abbiamo però udito esercenti a lamentarsi di aver
fatto pochino ed assai meno degli anni in cui il ballo non c'era. E ciò è
ragionato. Chi porta il denaro agli esercenti non sono i ballerini che vengono
in festa all'ora dei gufi e dei pipistrelli; sono invece le famiglie che hanno
forestieri, parenti od amici invitati. Ed in molte famiglie sappiamo che i
forestieri sono mancati, perchè l'odore del ballo ha sopeso gli inviti, come
sappiamo che tanta gente che sarebbe venuta se n'è stata a casa poiché ha
saputo per tempo che
Alla Cappella si cercò
di rimediare con una Messa il giorno dell'ottava. C'era
E intanto anche
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Il Banco di Beneficenza per l'Asilo
Non si può dire abbia
avuto esito completo, poiché buona parte dei numeri preparati è rimasta
nell'urna, non ostante il lavoro indefesso delle buone Patronesse con a capo
Tuttavia l'Asilo
realizza dal Banco di Beneficenza di S. Lucia un discreto attivo tanto più
prezioso in questi anni di diminuita carità e di crescenti bisogni. Dedotte le
spese resta per l'Asilo circa un miliaio di lire. A queste vanno aggiunte le
offerte pervenute per l'occasione al Presidente di cui diamo l'elenco,
ringraziando sentitamente quanti e con oggetti e con offerte hanno contribuito
alla benefica iniziativa.
Ecco l'elenco: Cav.
Dott. N. Burdizzo L. 100, Preti Gaudenzio 10, Uomini leva 40 anni 40, Brig.
Alessandria Pietro 10, Cnmm. Virgilio Abbona 25, Con. Cav. Ghigo Michele e
Delfina 50, Camera Stra Ernestina 10, Suor Claudina 10.
Tra gli oggetti
principali notiamo i regali della fam. Giordano, del Dott. Bologna, del sig.
Alessandria Guglielmo, del Segretario C. sig. Tarditi Guido, dell'Avv. Ferreri,
dell'Avv. Stra e d'altri di cui ci sfugge il nome.
A tutti l'Asilo esprime
i suoi sensi di profonda riconoscenza e per tutti i bambini alzano la loro
preghiera al Signore.
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Nella Famiglia Parrocchiale
Ba ttesimi
In tutto l'anno 1937
abbiamo avuti n. 19 battesimi. Una cifra veramente insignificante o se vogliamo
significantissima per la decadenza e la sicura rovina verso cui s'avvia
inevitabilmente la nostra Parrocchia se la denatalità continuasse in questa
misura. I 19 battesimi di quest'anno contro i 34 del 1939 e contro gli 80 e 90
di circa 60 anni fa stanno a dimostrare tutto un lavoro di distruzione della
famiglia, compiuto anche per opera di diabolici consiglieri. Per non poter dare
in abbondanza come si vorrebbe ai figli i beni materiali si nega ai medesimi il
massimo bene: la vita a cui hanno diritto.
Lasciando a parte il
lato patriottico che pure ha tanta importanza per la grandezza e prosperità
della nazione che conta sul numero dei suoi figliuoli, dei quali con premi di
nuzialità, di natalità, con previdenze e provvidenze assistenziali cerca
premurosamente di crescere e rafforzare il numero, ricordiamo semplicemente
alle famiglie cristiane la grave responsabilità cui vanno incontro davanti a
Dio che si vede chiusa la via alla creazione di nuovi suoi adoratori, mentre è
verità di fede che Dio non mette sulle spalle di nessuno, e tanto meno delle
famiglie cristiane, un peso superiore alle forze.
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NOTA AGRICOLA
Il Silos.
CHE E'. - E' ormai una cosa
nota come la scienza agraria abbia insegnato agli agricoltori il modo di
utilizzare al massimo i foraggi di qualunque genere, anche i più scadenti,
colla costruzione dei cosidetti "silos".
Il "silos" non
è altro che una fossa, o torre o stanza ermeticamente chiusa in modo che non vi
penetri aria, dentro la quale si può conservare in stato di perfetta efficenza
l'erba. E' principio noto come ogni foraggio per essere conservato deve essere
essicato, accumulato allo stato di erba subirebbe una fermentazione che lo
riduce in marciume inservibile. Ora si sa anche che elemento necessario ad ogni
fermentazione è l'aria, e senz'aria non si da fermentazione, come non si da
combustione (e la fermentazione è una combustione lenta). Perciò ecco il
ragionamento degli inventori del "silos": Se noi riusciamo ad isolare
l'erba dall'aria, in modo da impedire la fermentazione, l'erba deve conservarsi
inalterata. E il tentativo fatto già tanti anni fa in modo rudimentale da
nostri agricoltori ed ora perfezionato è riuscito perfettamente e ci ha dato i
moderni "silos".
SUA UTILITÀ. - E' facile
farci un'idea della grande utilità che porta un "silos" ad una
qualsiasi azienda agricola. 1. Anzitutto assicura per la stalla una certa
quantità di mangime buono e nutriente. Purtroppo è esperienza dolorosa come
nelle nostre colline, ove per fortuna ora abbondano i trifogli ed i medicai,
sia difficile portare a casa in buone condizioni il primo taglio di fieno. Le
pioggie di questa stagione rovinano il più delle volte questo prezioso prodotto
che certi anni sta nel prato intiere settimane, perdendo, sotto l'azione
dell'acqua, i migliori elementi nutritivi. A volte lo si perde del tutto ed
anche quando lo si può portare sul fienile costituisce sovente un inganno: noi
crediamo avere dei fieno ed abbiamo del mangime svanito e quasi privo di
elementi nutritivi. Il "silos" ovvia a questi inconvenienti
assicurando un mangme che insieme al grado di umidità necessario ha tutti gli
elementi nutritivi. Ecco perchè le bestie nutrite col silos danno maggior
quantità di latte. 2. Il silos evita un lavoro di essicamento che porta via un
tempo per lo più prezioso per altri lavori, specie nelle regioni nostre
viticole.
Tagliata l'erba al
mattino di una giornata che dia speranza di tempo buono, alla sera la si può
portare a casa. Si consiglia che sia alquanto appassita, ma se il tempo
minacciasse la si può insilare anche appena tagliata, purché sia asciutta. 3.
La conservazione poi è di somma facilità: basta impedire all'erba il contatto
coll'aria con una chiusura ermetica del silos. Se si vuole si aggiunge un pò di
sale pastorizio che conserva meglio e dà sapore all'erba. 4. Infine è escluso
ogni pericolo di incendio, il che non è poco in paesi ove non abbonda l'acqua.
COSTRUZIONE E SPESA. -
Ecco uno dei punti più discutibili. Sulla costruzione non si hanno istruzioni
sufficienti e sulla spesa si hanno idee esagerate.
Non è il caso di parlare
da noi dei silos a torre, sistema vecchio o da grandi aziende. Parliamo del
sistema adatto alle nostre piccole cascine, dei così detti : «silos albesi».
Essi sono di facilissima costruzione. Basta vederne uno per convincersi.
Qualunque canto, sotto il portico, sul fienile può essere utilizzato. Anche la
spesa non può essere grave, specie per chi provveda a tempo perso al materiale.
Comunque essa è sempre assai minore al risparmio che un silos realizza in pochi
anni. Noi abbiamo l'intima persuasione che, come altre novità in agricoltura,
così i silos dopo un breve periodo di titubanza, finiranno per trionfare anche
nelle piccole aziende.
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Uso delle campane
Affinché i Parroci lo
conoscano e facciano conoscere, il Bollettino della Diocesi d'Alba nel N. 12
(Dic. 1937) pubblica, sotto il titolo «Uso delle campane»», il seguente
articolo destinato a chiarire un punto importante di diritto e ad evitare per
l'avvenite inconvenienti e dispiaceri avvenuti per il passato in più d'una
Parrocchia.
" Nello spirito
delle nostre leggi non è mai penetrata l'idea che le campane possano dipendere
da altra autorità che non sia la religiosa. L'uso delle campane è completamente
lasciato al Rettore della Chiesa. Però se viene garantito l'uso delle campane,
non altrettanto può dirsi dell'abuso di esse. Intendiamo abuso l'uso smoderato
per il quale non vi sia necessità, nè ragione, nè consuetudine.
Perciò l'art. 109 del
Regol. 12 Febbr. 1911 all'art. 130 della legge comunale 21 maggio 1908
disponeva: " I Comuni possono dettar norme per impedir l'abuso delle
campane " e il Codice penale prevede «abusi di strumenti sonori».
Del resto il suddetto
principio generale ha già avuto la sua pratica interpretazione in sentenze
giudiziarie. Più recentemente il Ministero dell'Interno con telegramma 17
Febbr. 1926 stabiliva: "Viene riferito che non di rado si richiede
all'autorità ecclesiastica, specie nei piccoli centri, il suono delle campane
delle chiese, minacciandosi anche di ricorrere alla violenza. E' questo un
abuso che è necessario sia fatto cessare".
In seguito
" Nessun ordine è
stato dato per modificare il telegramma e le disposizioni del Capo dei Governo
riguardavano le " torri civiche " e non già i campanili delle chiese.
Le torri civiche non sono dunque i campanili delle chiese... "
Le Autorità Civili
potrebbero invitare le Ecclesiastiche per necessità quale si avrebbe per la
protezione antiaerea ".
Se invitato, il Parroco
non rifiuta mai il suono delle campane per giusti motivi, specie per festività civili.
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da LUCE E FORZA del Febbraio-Marzo
1938
IN PARROCCHIA
Conti delle Cappelle e Compagnie.
Quasi tutte le Cappelle e
Compagnie religiose hanno dato regolarmente i loro conti per l'anno 1937 ed in
tutti abbiamo riscontrato una regolarità diligentissima ed uno spirito
d'interessamento che fa veramente onore a tutti gli amministratori. Diamo
volentieri una parola di lode ai singoli Priori, Priore, Massari, Massare,
Consiglieri e Tesorieri delle Cappelle e delle Compagnie, esortando a fare, in
questo nobile lavoro che Dio non manca di ricompensare, sempre più e sempre
meglio nell'interesse delle Cappelle e per lo sviluppo delle Compagnie
religiose che tanto bene possono fare nella Parrocchia.
Esortiamo chi ancora
avesse da porsi in regola a farlo entro il prossimo mese di marzo.
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Catechismo in Parrocchia,
Il nuovo orario scolastico
non permette più di fare troppo assegnamento sull'insegnamento del Catechismo
nelle scuole e tanto meno di potersi servire delle aule scolastiche per detto
insegnamento. Quale ora infatti si potrebbe scegliere? Non al mattino, poiché
gli scolari stentano a trovarsi per l'ora della scuola; tanto meno alla sera,
finite le lezioni, poiché gli alunni, che ancora sono senza pranzo ed hanno
appena sbocconcellato un pane alla svelta, hanno fame e non starebbero
volentieri al Catechismo, Per altra parte noi abbiamo l'obbligo stretto di fare
il Catechismo tutti i giorni in Quaresima. Il Calendario liturgico diocesano al
giorno 2 marzo dice chiaramente: " Da oggi incomincia il Catechismo
quotidiano per tutta
Perciò a cominciare dal
primo giorno di Quaresima faremo il Catechismo in Parrocchia, come lo facciamo
alla domenica, tutti i giorni alle ore
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TRA I NOSTRI POVERI
Finalmente, per valido
interessamento del Comm. Giordano e dell'Ottima Sua Signora, si è riusciti ad
affidare alla Piccola casa del Cottolengo di Torino la povera deficiente
Ciravegna Maria dei Bergera. La povera Famiglia, che è in condizioni di vera
miseria, ha un respiro di sollievo e ringrazia sentitamente quanti si sono
occupati per il ricovero della povera inferma.
Qualcuno certamente male
informato, ha trovato motivo a critiche verso il nostro Ricovero Parrocchiale
perchè non ha aperto da tempo la porta a questa miseria. Si risponde che si
sarebbe fatto volentieri se il Ricovero, che è ancora nascente, avesse avuti i
locali ed i mezzi, Quante cose purtroppo si potrebbero fare nel Ricovero se
questo fosse meno combattuto e più aiutato! Il Parroco ha molti progetti in
testa che, senza danneggiare nessuna istituzione, potrebbero essere realizzati
e portare alla popolazione quel bene che purtroppo per ora è solo nel
desiderio.
Disgraziatamente per ora
parlar di certe cose è pericoloso. I puritani, i lodatori dei tempi andati ne
piglierebbero scandalo ed i nemici del Parroco ne piglierebbero occasione per
gettare calunnie e menar scalpori. E perciò lasciamo andare, contentandoci di
ripetere: "Chi ha orecchi per udire, oda e occhi per vedere veda".
E' un fatto però che non
si può negare che il Ricovero ha cortile ampio, libero, soleggiato, posto e
possibilità di ampliamenti per aule piene di luce e di sole, e che più d'un
opera potrebbe trovarvi posto, con minor spesa e con assai diversi risultati di
bene per la nostra popolazione piccola e grande.
Ma occorrono delle
spese, si dirà. Sicuro, e non piccole, ma non impossibili quando tutti si fosse
d'accordo e si convogliassero in uno i rivoli della beneficenza che non manca
mai.
Restaurato a dovere,
anche a più riprese, il Ricovero potrebbe forse essere d'aiuto a opere che
vivacchiano miseramente, o non esistono affatto. Sappiamo di persone abbienti
che si ritirerebbero volentieri, pagando, in una comoda e pulita stanza del
Ricovero se questo potesse funzionare, come in altre parrocchie, da piccolo
pensionato. Poi da cosa nasce cosa e chissà quanto bene si potrebbe fare!
Comunque il parroco si è
creduto in dovere di fare pubbliche queste sue intenzioni che manifestate in
privato, hanno trovato le loro accanite opposizioni.
Tutto passa e passiamo
anche noi, ma le opere restano ed il parroco è persuaso che i suoi successori,
cambiati uomini e cose, continueranno il lavoro da lui Iniziato a bene della
parrocchia.
E ciò serva di
incoraggiamento a quanti sono in grado di aiutare le nostre opere, pensando al
grande bene che esse potranno fare cogli anni ed al grande merito che darà alla
loro carità quel Dio che ha detto: "Ciò che avrete fatto per uno di questi
piccoli e poveri l'avrete fatto a me".
Nessun testamento,
nessuna sepoltura, nessuna festa famigliare dovrebbe essere fatta senza un
piccolo ricordo alle nostre Opere Parrocchiali.
°°°°°=°°°°°
Anniversari per il mese di
febbraio
2 Cogno Giacomo - Marengo
Giovanni Batt. 1922
4 Alessandria Giacomo '29
5 Musso Giuseppe '29
7 Montanaro Stefano '29 -
Mascarello Giuseppe '36
8 Grisotto Giuseppe '28
9 Piovano Lorenzo '28
10 Boggione - Montanaro
Franc. '32 - Seghesio - Devalle Catterina '29
11 Salomone Giovanni '27
12 Ferrero Simone '24 -
Tarditi Catterina '31
13 Gallizio Teresa '31 - o
Alessandria Matteo '25 - Barberis Francesco 1930.
14 Passone Filippo 33
15 Manzone Domenico 26 -
Roggero Battista 37
17 Dotta Giacinta 23 -
Tarditi Teresa 31
21 Passone Pietro' 32
22 Taricco Margherita 25 -
Tarditi Serafino 23
23 Suor Tarditi Luigia 32 -
Dotta Delfina 23 - Gancia Rosa 21
24 Passone Giuseppe 34 -
Quarone Lodovica 31 - Rovella Benedetto 31 – Tarditi Gaspare 21
25 Olocco - Gallo Antonietta
22 - Fossati Teresa 23 - Raviola Marianna 23
28 Tarditi Anna 34 - Gallo
Giovanni 33.
MARZO
1 Borio Giov. B. 1933
2 Cogno Luigi 32 - Arnulfo
- Stra Catterina 32 - Bollito Giacomo 27
3 Tarditi - Salomone Teresa
33
5 Tarditi Maria fu Vinc. 28
7 Daniele Anna M. 32 -
Blengino Margherita 32 - Pirra Franc. 25
8 Tarditi Frontiniano 29
10 Manzone - Montanaro Teresa
33 - Barberis Antonio 30 - Cristino Maddalena 24
11 Abrate Cav. Bernardino 22
12 Roggia Andrea 32 - Cabutto
Veglio Maddalena 37
15 Galvagno Maddalena 36
17 Rinaldi Luigia 30 - Musso
Maria 28 - Borio Giovanni 36
18 Cogno Margherita 29
19 Novo Domenico 23
20 Alessandria Sebastiano 30
- Vietti Giuseppe 25
21 Farinetti Catterina 21
22 Arnulfo Stefano 31 -
Fontana Beatrice 22
25 Rossotto Isabella 32 -
Tarditi Felicita 29 - Porro Giovanni 29 - Tarditi Lorenzo 23
28 Abbona-Allario Maria 32
29 Manzone Carlo 23 Roggia Giuseppe 23.
R. I. P.
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PICCOLA POSTA
Marengo Alfredo -/ Aut. Autodrapp. Intend. Quart. Gener. P. Sp. 500
Palencia e Leg. Ravera Gino Div. Fiamme Nere P. Spec. 500 Autodrapp. - Per voi,
carissimi, i nostri migliori auguri, cordiali ricordi e ferventi preghiere.
Dott. Cav. Dagnino - Comm. Milanese - Grazie vostri ricordi che
ricambiamo di cuore. Auguri infiniti di buone cose a tutti.
°°°°°=°°°°°
Alcuni preziosi consigli
del PAPA e del DUCE
ai nostri Agricoltori.
Come sapete, il Parroco ha
avuta la fortuna di essere compreso tra i tanti Parroci e Sacerdoti d'Italia
ammessi ad una speciale udienza del Duce e del Papa in premio della loro
cooperazione alla "Battaglia del grano ".
E' impossibile, cari
agricoltori di Novello che il Parroco vi ridica tutto ciò che ha veduto e
sentito in quei memorandi giorni. Certo che il pensiero principale che ha
portato a casa è di benedire il Signore per averlo chiamato a svolgere l'opera
sua di sacerdote in mezzo ad una buona popolazione agricola ove anche
l'insegnamento agrario costituisce, come ha detto il Papa, parte integrale del
suo ministero.
Eccovi semplicemente
qualche consiglio che Papa e il Duce per mezzo di noi Parroci danno a voi
agricoltori:
1* Dite agli
agricoltori, ha detto il Papa, che essi sono considerati come "una spiga
d'oro" e come la "spina dorsale" dì tutta la nazione.
2* Incaricava i Parroci
a portare una speciale benedizione agli agricoltori, esortandoli ad amare la
loro terra e ricordando ai Parroci che il loro interessamento per lo sviluppo
dell'agricoltura e specialmente per la battaglia del grano è una buona maniera
di insegnare a recitare bene il Pater noster, per cui non basta dire
"Dacci oggi il nostro pane quotidiano", ma occorre la propria
cooperazione attiva ed intelligente.
3* Il Duce poi insisteva
sulla necessità di dire ai giovani che non abbandonino i loro campi per andare
alla città, ove probabilmente li aspetta la miseria. La terra darà sempre il
pane, non così la città.
4* Un altro consiglio
dava, per nostro tramite, agli agricoltori il Duce. Dite ai vostri fedeli che
le famiglie senza figli non contano e che
Meditate queste poche
parole, specialmente voi, giovani agricoltori, pensate all'altezza dalla quale
esse vengono, e traetene propositi di vita cristiana e italiana.
°°°°°=°°°°°
NOTA AGRICOLA
Consìgli pratici di stagione
Riservandomi di tornare
un'altra volta alla continuazione di quanto ho già detto sulla coltivazione del
pero e del melo ed in genere delle piante da frutta, mi limito questa volta,
cari agricoltori, a darvi qualche consiglio pratico circa la lotta contro le
malattie di dette piante.
Per il melo ed il pero. I nemici di queste piante possono essere le malattie e gli insetti.
Contro le malattie (che
possono essere varie) si consiglia: 1° Un trattamento di solfato di rame
alquanto carico, come per le viti, da farsi in inverno presto, possibilmente
nel mese di novembre. 2° Un trattamento con polisolfuro (efficace contro la
ticchiolatura) in ragione di
Contro gli insetti (che
sono pure parecchi) si consiglia un trattamento invernale (a Febbraio, passato
il periodo del gelo) con Neodendrin o Fitodrin (
Contro gli insetti che
depongono le uova nel fiore e generano poi la camola o verme nel frutto si
consiglia, oltre il trattamento invernale, l'arseniato di piombo (veleno
potentissimo) in ragione ettogr. 2,5 per brenta d'acqua. Si dà tre volte: 1°
alla fine della fioritura (quando cadono i petali); 2° dopo 15 giorni dalla
prima; 3° dopo 15 giorni dalla seconda.
Sono pure molto
consigliati per la cattura delle farfalle i nidi-trappola che si fanno
fasciando l'albero, sotto l'impalcatura, con carta ondulata (quella delle
lampade elettriche); le farfalle vi depongono volentieri le uova, ed ogni mese
si verifica e si brucia, (da Maggio a Ottobre).
Contro i bruchi (gate)
un trattamento di arseniato, come sopra, appena compaiono.
Contro i pidocchi (muffa
bianca sul pomo): cura con rami portanti uova d'insetti distruttori del pidocco
lanigero, (domandarli alla Cattedra Amb. d'Agric.).
°°°°°0°°°°°
Offerte per il Bollettino.
Audisio Giov. 5, Dagnino
50, Alessandria Anna 4, Pirra Anna 1,50, Marrone Angelo 5, Vigliecca-Pirra
Teresa 10, Ravera Tina 5, Ravera Gius. 3, Taricco Luigi 3, Rovella Catterina 2,
Perno Celso 4, Barberis Anna 5, Marengo Ottavio 10, Rinaldi Gius. (Bori) 5,
Rinaldi Gius. (Fas) 2, Alessandria Giov. 10, Con. Alessandria 10, Tarditi Gius.
f. Seb. 5, Taricco Sangiano
(continua)
Il Bollettino, mentre ringrazia i suoi fedeli sostenitori, ricorda a
chi da nulla ed a chi potrebbe dare di più che sono cresciute, con tutto il
resto, anche le spese di carta e stampa. Perciò raccomanda, specie a chi sta
fuori parrocchia, di non far rimettere anche le spese di posta.
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da LUCE E FORZA dell’Aprile 1938
IN PARROCCHIA
Settimana Santa.
"Non Sento
nulla", può dire qualcuno, "e non capisco", Ma più poco andiamo,
più poco sentiremo e più poco capiremo ed allora ci riduciamo alla morte come
le bestie: morire senza aver saputo che sia la vita e che sia la morte.
Noi poi abbiamo un
motivo speciale ancora e cioè le SS. Quarantore istituite con Legato speciale
(Arione Vincenzo) per prepararci a fare una santa Pasqua.
°°°°°0°°°°°
I conti della Chiesa
Parrocchiale
E' bene che ogni
parrocchiano sia informato di come stanno i conti delta nostra Chiesa per cui
ogni domenica si sente raccomandare l'elemosina.
La chiesa chiude il suo
conto per l'anno 1937 con un apparente avanzo di L. 734,90. Dico apparente
perchè l'utile di quest'anno serve a ridurre alquanto i debiti della chiesa che
discendono a L. 12629,70 e sono rappresentati dai depositi delle varie
Compagnie Religiose.
L'attivo e cioè le
entrate del 1937 si possono dividere così:
Offerte libere L. 4819,65
Elemosine in Chiesa 2399,40
Proventi sepolture e funer. 1183,-
" affitto sedie 230,-
" interesse cartelle 592,50
" vari 259,65
Totale L. 9504,20
Il passivo e cioè le
uscite si dividono così:
Acquisto statua S. Cuore L. 1572,40
Per cera altare e sepolture 1426,80
Al personale inserv. (Vicec.
Sacrestano, Organista) 2388,-
Predicazioni e Legati 1048,-
Riparazioni 1068,50
Interessi e rimborsi
411,05
Luce elettrica
347,90
Spese varie
306,65
Totale passivo L. 8769,30
Poche osservazioni: 1°
Un ringraziamento alle famiglie che hanno capito il loro dovere di "sovvenire
alle necessità della Chiesa " e fanno annualmente la loro offerta, così
come pagano le imposte. E' l'imposta pagata al buon Dio che la ripaga al 100
per uno; - 2° Una preghiera alle famiglie che nel 1937 non figurano tra le
offerenti a non voler caricarsi di più la coscienza nella trasgressione di
questo comandamento; 3° Una speciale benedizione del S. Cuore alle buone
Zelatrici ed a quanti hanno concorso alla spesa per l'acquisto della bella
statua del S. Cuore. 4° A tutti una viva raccomandazione a voler dare di più
alla nostra chiesa, specie colla elemosina spicciola, che non sbilancia. Come
si da ad un povero, così si dovrebbe dare alla chiesa tutte le volte che vi si
va. Se pensiamo che restano ancora tanti debiti da pagare e che tante cose sono
ancora da farsi (finestre, altari, zoccoli in marmo, ritocco alla decorazione,
riparazione all'organo, riparazione in s. Sebastiano ecc.) possiamo farci
un'idea del tempo che ci andrà se disponiamo ogni anno di appena 734 lire di
avanzo, come nel 1937. Promettiamo seriamente al Signore che se ci benedirà
nella campagna agricola del 1938, saremo più generosi.
In altro numero daremo
l'elenco degli offerenti.
°°°°°O°°°°°
Licenze agricole.
Sono ancora aperte le licenze
agricole che il Ministero della Guerra concede (fino al 30 aprile) ai militari
che hanno bisogno di attendere ai lavori della campagna. Tale licenza ha la
durata di 20 giorni e basta venga richiesta dai militari stessi ai loro
comandi, presentando colla domanda un certificato in carta libera del Podestà
del Comune in cui si dichiara che il militare appartiene a famiglia agricola e
l'effettiva utilità della presenza in famiglia del medesimo per i lavori
agricoli in corso.
Dette concessioni
vengono solo date ai militari della classe più giovane con ferma ordinaria.
°°°°°O°°°°°
Offerte per il Bollettino.
Con. Bosco 5, Abrate G.
10, Maffei Lucia 5, Dott. cav. Balocco 10, Balocco Augusto 6, Conterno Rosa 10,
Manzone Gius. 10, Alessanaria Ignazio 3, Sorelle Abbona 5, Gallo Teresa 5,
Gallo Rosalia 5, Gallo Corino Lucia 4, Gallo Virginia 4, fam. Vietto 5, fam.
Davico 5, Pirra Angelo 5, Pirra Fr. 2, Canavosio Rosa 5, fam. Montanaro
(Ciocch.) 5, Calcagno Cristina 5, Maffei Adipot Catterina 10, Ravera Elsa 10,
Gallo Mich. 5, Tarditi Luigi 5, Tarditi Fr. (Chiab.) 5, Tarditi Fr. (Veneria)
4, Ferrero G.
Il Bollettino, mentre ringrazia i suoi fedeli sostenitori, ricorda a
chi da nulla ed a chi potrebbe dare di più che sono cresciute, con tutto il
resto, anche le spese di carta e stampa. Perciò raccomanda, specie a chi sta
fuori parrocchia, di non far rimettere anche le spese di posta.
°°°°°O°°°°°
Anniversari per il mese di
aprile
In questo mese
ricordiamo i seguenti morti nostri di cui ricorre lo anniversario:
1 Musso Domenico 32
2 Marengo Ernesto 24 -
Adriano Carlo 22
3 Pirra Giacinto 23 -
Tarditi Pietro 24
4 Rosso Luigi di M. 34
6 Rinaldi Manzone Vittoria
24
9 Giachino Giuseppe 26
10 Arc.
11 Gancia Giovanni 21
15 Devalle Giovanni 29
16 Costa Giovanni 29
I7 Pirra Galvagno Giuseppina
26
19 Ravera Giuseppe 22
20 Marrone Andrea ,32
22 Bozzone Agnese 24
23 Rinaldi Cogno Paola 35
24 Gallo Carlo 33
26 Giachìno Conterno Felicita
37
29 Tarditi Alessandria Maria
26
Riposino in
pace.
°°°°°O°°°°°
Consigli agli Agricoltori
Attenti all'Afta
- La terribile malattia del bestiame ha fatto purtroppo in quest'anno la sua
comparsa un pò dapertutto con danno enorme.
Occorre grande
vigilanza.
Ecco alcuni consigli da
non dimenticarsi :
Norme preventive
- E' sempre più facile prevenire il male che curarlo.
1. Disinfezione delle
stalle e del bestiame. Per la stalla ed attrezzi: sciogliere
Per la disinfezione del
bestiame si lavano delicatamente le piaghe con lisoformio greggio o con solfato
di ferro (3 etti in
Norme curative -
1. Isolare la bestia colpita. 2. Usare pochi purganti ma ricorrere piuttosto ai
clisteri (acqua tiepida, salata, con un po' di sapone). 3. Escludere per la
nutrizione ogni cibo grossolano (fieno comune ecc.), ma usare pastoni e
beveroni di farine. Buono il foraggio insilato ed in sua assenza tritare il
fieno ed ammorbidirlo in acqua salata per due giorni. 4. Lavare le piaghe, come
sopra. 5. Richiedere l'intervento del Veterinario per le cure o iniezioni che crederà
del caso.
Contro il verme o
camola del pero o melo. - Come cura adatta alla stagione viene consigliato:
1. Fasciare l'albero
(dopo aver raschiata bene la corteccia) con carta ondulata od anche con semplici
stracci, ove vanno ad annidarsi e deporre le uova gli insetti. Togliere e
bruciare di tanto in tanto. 2. Chiudere con argilla molle tutte le fessure del
tronco versandovi prima entro un pò di petrolio. 3. Concimare con
calciocianamide e zappare leggermente il terreno attorno alla pianta.
Contro quella specie
di peronospora del pero e del melo (foglie e frutti bianchi) serve, al
primo comparire uno o due trattamenti di solfato rame all'1 per cento come per
la vite. Serve anche l'irrorazione di polisolfuro a dose ridotta 1 per cento.
Nella semina delle
patate - (raccomandata assai per l'autarchia della Nazione) fare attenzione
a non seminare i tuberi che hanno solo dei filamenti. Questi non nascono.
Occorre seminare i tuberi (anche tagliati) che presentano attorno germogli
grandi e bene sviluppati. Sono i soli che nascono e danno frutto.
Mentre già avevo
preparato due righe di doloroso rimpianto per la partenza da Alba del Prof.
Ferraris, cosi benemerito della nostra Agricoltura, vengo a sapere che l'ottimo
Professore, rinunciando alla meritatissima promozione, ha ottenuto di rimanere
tra noi. La generosa rinunzia sarà ben apprezzata da tutti gli agricoltori
dell'Albese e noi di Novello che abbiamo verso di lui tanti debiti di
riconoscenza, ci uniamo al coro comune di soddisfazione per il prezioso regalo
che ci viene continuato, speriamo, per molto tempo.
°°°°°O°°°°°
Carnevale Benefico.
I nostri giovani di Az.
C. seguendo il consiglio e l'esempio delle Superiori Gerarchie hanno celebrato
il "Carnevale benefico" mettendo insieme, frutto di loro sacrifici,
la bella somma di L. 100 che hanno regalato al Ricovero e discrete quantità di
roba in natura di cui ha fatto parte ai poveri.
Bravi giovaniI L'hanno
celebrato così il carnevale tutti i giovani della nostra Parrocchia?
°°°°°O°°°°°
Movimento demografico della Prov. di
Cneo
Mese di Novembre 1937-XVI
|
Capoluogo |
Provincia |
Totale |
Nati |
70 |
824 |
894 |
Morti |
45 |
569 |
614 |
Aumento |
+25 |
+265 |
+280 |
Mese di DICEMBRE 1937 - xvi
|
Capoluogo |
Provincia |
Totale |
Nati |
79 |
893 |
972 |
Morti |
59 |
708 |
767 |
Aumento |
+20 |
+185 |
+205 |
|
da LUCE E FORZA del Maggio 1938
IN PARROCCHIA
S.
Giuseppe, 19 marzo, ha chiamato gli uomini alla loro festa annuale. E gli
uomini hanno risposto degnamente. Un po' scarso il triduo (predicato dal rev. don
Viglino, prevosto di S. Stefano Roero) forse perchè le prime stanchezze dei
lavori della campagna in pieno sviluppo si sentono di più: ma frequentata
Fu
Priore zelante della Compagnia il sig. Passone Domenico di Lorenzo, che in memoria
del- suo priorato offrì alla Chiesa Parrocchiale la somma di L. 100. Entra nel
nuovo anno il sig. Pirra Giovanni ( Serra) e fu eletto a Sotto - Priore, a
unanimità di voti, il sig Daniele Deograzia.
Vada
il ringraziamento e le benedizioni di Dio a chi ha lavorato pel bene della
Compagnia e l'augurio cordiale a chi se ne assume l'onorifico e faticoso
incarico.
°°°°°O°°°°°
FESTE SCOLASTICHE.
Riportiamo da
generoso
dono de! Comune.
Ecco l'articolo:
"""L'annunziata
festa scolastica per il conferimento della medaglia d'oro alla Maestra
Borio-Tarditi Carla, e per la benedizione e inaugurazione del nuovo
gagliardetto delle nostre scuole, svoltasi lunedì 18 corr. non poteva avere
esito migliore. Basterebbe dire che l'Autorità Scolastica Provinciale vi
presenziò al completo e vi si fermò tutto il giorno: l'ill.mo sig. R.
Provveditore agli Studi comm. prof. Mondino, l'ill.ma prof. Baudana R.
Ispettrice, l'ill.ma Direttrice Didattica prof Cravero.
L'arrivo
delle Autorità avveniva verso le ore 10,30 davanti alle nostre belle scuole ove
attendevano in divisa gli alunni, le Autorità locali e numeroso popolo.
Seguì
il corteo alla Chiesa Parrocchiale ove fra intensa commozione si svolse il rito
religioso. La cantoria femminile (composta di ex allieve della Maestra
festeggiata cui volevano dare il loro speciale omaggio) eseguì assai bene
La
visita collettiva alla lapide dei Caduti fu un momento di suggestivo silenzio.
Seguì il rancio cameratesco, preparato nel vasto salone dell'Asilo e servito
con signorilità e generale soddisfazione dei circa 100 partecipanti dal sig.
Manzone Giuseppe, abilmente coadiuvato dal noto cuoco Tarditi Giovanni.
L'accademia
che sulla fine del rancio ebbe inizio col denso e commosso e commovente
discorso del R. Provveditore, meriterebbe un ampio resoconto. L'ill.mo Capo
delle Scuole della Provincia si rivolse anzitutto agli scolari che gremivano il
vano delle tavole ed il palco e parlò loro del gagliardetto che egli in quel
momento, in nome del Ministro dell'Educazione Nazionale, inaugurava e
consegnava loro come un sacro deposito; poscia volgendosi verso la festeggiata,
che gli stava a fianco, ricordò le epiche antiche lotte della scuola elementare
ed accomunando alla lode il bravo M.o cav. Ghigo disse ben meritare la medaglia
chi della scuola italiana visse soffrendo i primi tristissimi anni, animato
dalla fede. E ci siamo arrivati!!.... esclamò, mentre, puntando la medaglia sul
petto della veterana piangente, la baciava in fronte. Il lirico volto del
valente oratore e grande educatore ebbe il suo effetto immediato in un
interminabile scroscio di applausi della numerosa assemblea che s'era frattanto
enormemente accresciuta coll'entrata della popolazione.
Il
Parroco che fungeva da araldo, lesse telegraficamente un vero fascio di
telegrammi e di lettere, riboccanti d'applausi, di complimenti, di espressioni
di riconoscenza per parte di numerose persone, famiglie, ex allievi lontani, di
cui sarebbe troppo Iunga l'enumerazione. Venne poi il fuoco di fila dei
discorsi e delle poesie, dialoghi, offerte di fiori per parte di Scuole
elementari, Asilo, Oratorio, Gioventù di A. C, Seminaristi, Apostolini di
Muzzano ecc. Notiamo il concettoso e commosso discorso della R. Ispettrice
Baudana, profondamente conoscitrice delle nostre Scuole, del prof. Maiolo, del
sig. Balocco Augusto segr. del Fascio, dei giovani Roggia Enrico e Marrone
Andrea.
Il
nostro Commissario Prefettizio, cui va il merito principale della festa, aveva
parlato pel primo presentando con nobili parole il R. Provveditore.
Chiuse,
per incarico della festeggiata, il Parroco, porgendo a nome suo i dovuti
ringraziamenti al Regio Provveditore, alla R. Ispettrice, alla R. Direttrice
Didattica, al Commissario e collaboratori, a quanti erano venuti da lontano per
onorare la festa e tutta la popolazione.
Nelle
solite ed inevitabili dimenticanze, cui si intende qui di riparare, vi fu una
sentita parola di lode agli ottimi padrini veramente degni, cui c'è da
augurarsi possano sembrare tutti i nostri giovani e fanciulle e e per lo studio
e per la religione e per la serietà; ed un doveroso ringraziamento a chi
preparò e servi inappuntabilmente il rancio,
Il
Te-Deum e
Dopo
un'ultima bicchierata servita in casa Borio Tarditi, le On. Autorità Scolastiche
lasciarono il nostro paese assicurandoci del loro pieno compiacimento per la
bella giornata cui i nostri giovani filodrammatici vollero porre degna corona
con una riuscita recita d'onore a notte fra un numeroso
pubblico."""
Il
Bollettino non intende aggiungere altro alla cronaca della riuscitissima festa.
Solo ci tiene a far rilevare, come organo della Parrocchia, un punto che forse,
per necessaria brevità, fu appena toccato mentre invece merita di essere più
ampiamente illustrato: il contributo cioè sempre portato dalla maestra Borio
all'istruzione religiosa dei piccoli unito alla più vigile sorveglianza
affinchè questa vita religiosa fosse veramente tradotta in pratica.
Nella
sua classe - che fu sempre la 1.a elementare - il Catechismo lo si sapeva alla
lettera, anche quando - tempi fortunatamente passati - nella scuola imperava la
framassoneria e si dava la caccia al Crocifisso. Ricordiamo ancora con
commozione le gare catechistiche svoltesi in Chiesa in cui gli alunni di prima
dopo lungo dibattito per eliminarli, dovevano premiarsi tutti. Ricordiamo la
meticolosa preparazione dei bimbi alla Prima Comunione che per settimane
intiere trasformava la casa della maestra in scuola continuata. E come ci
andavano volentieri i bambini alle Strette! Ricordiamo la succosa colazione ed
i regali del giorno della Prima Comunione che furono per tanti anni privilegio
speciale della buona maestra pei suoi piccoli.
Superfluo
ricordare l'assistenza in Chiesa e in occasione delle Confessioni e Comunioni
dei fanciulli ed in genere ad ogni funzione. Opera di carattere religioso è
l'aiuto morale e materiale che la maestra Borio ha sempre dato e dà ai giovani
avviati alla carriera ecclesiastica in Seminario o altrove; opera religiosa è
il suo interessamento per la gioventù maschile di A. C. che la chiama
"madrina" e per il Ricovero Poveri Vecchi di cui è riconosciuta
generosa Patronessa-Direttrice.
Non
c'è poi opera buona parrocchiale che non abbia la maestra Borio provvida
benefattrice e cooperatrice.
Per
tutti questi motivi e per altri ancora il bollettino si sente obbligato di dire
l'ultimo forse, ma non meno sentito, il grazie della riconoscenza, di pregare
da Dio il premio abbondante per tanto bene e di augurare alla buona Maestra
molti anni ancora di fecondo apostolato, nel meritato riposo.
°°°°°O°°°°°
La partenza dei medico
Purtroppo
anche il nostro ottimo Dott. Antonio Bologna è partito. Bisogna ben dire che se
Novello si può dir fortunato nell'aver buoni medici, è anche disgraziato perchè
ci stanno poco. Il Dott. Bologna era successo da appena 3 anni al non ancora
dimenticato Dott. Cav. Dagnino e già ci ha lasciati per raggiungere la sua
nuova sede, Savona, dove ha impiantato un modernissimo gabinetto dentistico. A
scanso di inutili e dannosi pettegolezzi diremo subito che l'unico motivo
dell'abbandono della condotta (Novello, Monchiero, Barolo) va ricercato appunto
nella estensione della medesima per la quale occorre, come disse lo stesso
Dott. Bologna, essere un colosso di salute, quale egli non era. La fama poi di
valente medico gli aveva creato attorno, anche dai paesi vicini, una clientela
non ordinaria ed un lavoro sfibrante che egli (caso più unico che raro) si è
trovato costretto ad abbandonare per non poter senza suo danno attendere a tutto
specie in questi ultimi tempi in cui al lavoro medico aveva aggiunto non poco
lavoro di dentista.
All'ottimo
e caro Dottore che lascia in mezzo alla nostra gente e nei paesi vicini nome di
valente professionista, di profondo conoscitore dell'arte sua, di medico dal
tratto gentile, dalle parole incoraggianti, dal fare famigliare che tanto
incontra ed al quale i malati si affidavano con piena fiducia, alla Sua gentile
Signora ed alla piccola Maria Luisa il nostro rincrescimento, la nostra
riconoscenza, i nostri auguri, il nostro ricordo.
°°°°°O°°°°°
Anniversari per il mese di maggio
1 Tarditi
Giovanni T. '35; Dellorto Sebastiano '34
3 Abrate
Lucia '31
5 Cucco
Galvagno Camilla '27
7 Voersio
Rosso Francesca "
Pregliasco
Domenico '26
Scarzello
Giovanni '21
8 Stroppiana
Giuseppe '28
9 Ravera
Caterina '23
Bergamino
Giovanni '37
14 Tarditi
Lorenzo f Giuseppe '30
16 Manzone
Abrigo Caterina '24
17 Scarzello
Giuseppe '21
18 Grimaldi
Sebastiano '30
20 Marengo
Giacomo '22
21 Cav.
don Borio Giovanni '29
22 Pirra
Anna Maria '26
23 Tarditi
Quarone Maddalena '26
24 Baroero
Ellena Domenica '28
Barberis
Tarditi Catterina '26
Tarditi
Alessandria Agnese '22
Oberto
Pirra Margherita '22
23 Taricco
Viglione Brigido '26
2 s Vaira Pietro "
Abrigo
Antonio "
Altri anniversari dal reg. Messe:
Pirra Benedetto il 7, Schellino Ernesto il 24, Pirra Sangiano
Anna Maria 22.
|
da LUCE E FORZA del Giugno 1938
Agli Uomini.
Comunismo e Azione Cattolica.
Il Comunismo e il proletariato.
Ci siamo
domandato, cari uomini, se, almeno dal lato economico, il Comunismo ha fatto e
può fare qualche bene. Rispondiamo subito di no. Su questo argomento si
potrebbero scrivere dei libri intieri e portare cumuli di fatti che provano
come ai comunisti non è il bene del popolo, del povero che stia loro a cuore,
ma il proprio. E basterebbe per tutto una parola: Voler bene, soccorrere il
prossimo è portato esclusivo della Religione di Cristo. I Comunisti sono nemici
della Religione, per conseguenza sono anche i nemici della carità. Essi dicono
che la carità umilia e mentre parlano di andare al popolo il povero muore di
fame.
Nessun
comunista ha istituito qualchecosa di simile alle opere del Cottolengo, di D.
Bosco, di S. Vincenzo de Paoli ecc. Gli ospedeli, i ricoveri, gli asili, ecc.
non hanno marca comunista.
Almeno
il comunismo ha dato lavoro?
E'
la grande bandiera che i comunisti sventolano da decenni davanti agli ingenui.
Ecco
qui un proclama lanciato dal partito comunista e socialista in occasione di
elezioni nel subito dopo guerra: "I
diritti politici che vi concede o vi promette la società borghese non vi
daranno la libertà economica. Solamente la vittoria della classe operaia reca a
voi e ai vostri compagni realmente la libertà e l'eguaglianza. Solamente nella
società comunistica sarà possibile rimuovere lo sfruttamento di tutta la forza
lavoratrice e assicurare a tutti i lavoratori il provento del loro lavoro. La
vittoria del comunismo vi libererà dalle vostre catene che il capitalismo vi ha
ribadito per centinaia d'anni. Il peso degli affanni giornalieri vi verrà
tolto, la cura della vostra casa, l'educazione ed il mantenimento dei vostri
bambini spetta alla società comunistica e così, liberati dal vostro triplice
carico che portaste per centinaia d'anni, la umanità potrà finalmente crescere
con tutta la sua libertà". (v. Difesa delle lavoratrici – Milano A. X
n. 34 Resoconti della Conferenza internazionale femm.).
Pare
di leggere le favole del paese della cuccagna. E quanti non ne abbiano visti di
simili manifesti pieni di roboanti promesse! Sono state mantenute o c'è qualche
indizio di volerle mantenere?
Alla
distanza di oltre 20 anni si può già vedere qualche cosa.
E
in Spagna? Non fa bisogno di parlarne poiché il mondo è pieno degli orrori
causati dai comunisti.
Quanto
alla Francia domandate a chi torna di là come si vive e potrete farvi un'idea
dei bei regali che il Comunismo fa ai lavoratori.
Torneremo
sull'argomento.
°°°O°°°
IN PARROCCHIA
Per il Bollettino.
Pubblicando
le seguenti offerte fatte per il Bollettino Parrocchiale osiamo fare una calda
preghiera a quanti in quest'anno (e parecchi anche negli anni scorsi) non hanno
fatta alcuna offerta. Per i lontani uniamo il modulo di c. c. col quale per
mezzo della posta potranno con pochi centesimi farci pervenire la loro offerta.
La presenza del modulo è segno che da tempo non riceviamo nulla pel Bollettino.
Siamo a metà anno e tirando i conti vediamo che senza un po' di aiuto la vita
del nostro foglio si rende difficile.
Bergamino
Giovanna L. 5 - Galfrè Maria 5 - Passone Domenica 3 - Belli - Tarditi Chiarina
5 - Cogno Giacomo 5 - Cogno Carolina 5 - Prof. Roggero 10 - Sor. Galvagno 10 -
D. Alessandria B. 5 - Maria Lemasson - Novo 10 - Saccato Maria 5 - Ricca
Lorenzo 2 – Grimaldi Paolo 5 - Alessandria Giulio 3 - Cav. Anselma 10 - Dott.
Stella 10 - Fam. Dott. Gervasone 10 - Maestra Baron 10 - Tarditi Oreste 5 -
Tarditi Adelaide 5 - Fam. Tarditi P. 5 - Gazzera Lucia 10 - Fam. Sobrero 5 -
Borio Giuseppe 3 - Fam. Montanaro (Ch.) 5.
Ringraziamo
di cuore i generosi oblatori ed auguriamo siano imitati da molti poiché le
offerte di questi due mesi non bastano a coprire le spese.
Per il Ricovero.
Del
nostro Ricovero non abbiamo più parlato dal Dicembre scorso e purtroppo
constatiamo che se non si domanda (e qualcuno si lamenta che domandiamo troppo)
le opere buone vengono dimenticate.
Ecco
le poche offerte di questi 6 mesi : Fam.
Rapalino L. 15 - Salvano Giuseppe 10 - T. S. 20 - Tarditi Fr. (Ch.) 5 -
Alessandria Gius. 10 - Sposi Grisotto Florio 10 - Giovani di A. C. 100 -
Tarditi Oreste 5 - Boschis Teresa 10 - Fam. fu Tarditi Pasquale (in suffragio)
50 - P. P. 50 - Borio Giuseppe 10 - Co scritti partenti 14.
Offerte
in natura: -P. P., pane - fam. Stroppiana, pane - Audisio Giov. vino - fam.
Abbona, cavoli - Camia, pane - Piovano, patate - M. Borio, vino e pasta - Giov.
A. C., farina, vino, patate, frutta ecc. - Montanaro, pane - Borio Fr., latte -
Gallo M. farina - Sor. Tarditi, vinello.
Tra
le spese notiamo una nota di L. 1245 per i restauri e lavori nuovi oltre a L.
774,85 per spese di commestibili e varie.
Come
si vede sono L. 2019,85 di uscita contro L. 309 di entrata. Ci sarà chi ne
gode? Speriamo di no. Sarebbe un delitto degno solamente di un'anima diabolica.
Speriamo invece ci siano tante anime che con noi sperano e pregano affinchè il
Signore prosperi un'opera che è nata e deve vivere per la gloria Sua e per il
bene del prossimo.
Nella Famiglia Parrocchiale
Prima Comunione.
E'
stata fatta il giorno sacro della Ascensione del Signore, giorno in cui, come
al solito, abbiamo pure celebrata
Rinunziamo
a descrivere la suggestiva festa che, come sempre, riempie di felicità i
piccoli cuori dei nostri bimbi e di lacrime gli occhi dei loro genitori, e ci
limitiamo a dare l'elenco dei piccoli fortunati, augurando loro che la felicità
di quel giorno duri a lungo ed a noi il ritorno di ciò che non è più che una
lontana memoria.
Classe I elementare.
Alessandria Giuseppe di Matteo
Alessandria Luigi di Francesco
Bonardi Franco di Michele
Dotta Matteo di Giacomo
Giachino Valeriano di Giacomo
Marrone Vincenzo di Amedeo
Ravera Ermes di Cesare
Ravera Giovanni di Luigi
Tarditi Angelo di Giuseppe
Filiberto Adriana di Giacomo
Iberti Maria di Giuseppe
Sobrero Catterina di Domenico
Pregliasco Stella di Carlo
Asilo
Alessandria Enrico di Giacomo
Borio Giovanni di Francesco
Ferrero Alfredo di Luigi
Stra Mario di Pasquale
Stra Bernardo di Pasquale
Taricco Giuseppe di Domenico
Taricco Riccardo di Antonio
Abbona Margherita di Giovanni
Abbona Maria di Celso
Ravera Maria di Luigi
Stra Franca di Ottavio.
Bergera.
Gallo Ferdinando di Luigi
Marengo Attilio di Francesco
Giacchello Maria di Giuseppe
Seghesio Maria di Giovanni
Panerole.
Barberis Oreste di Giuseppe
Manzone Secondina di Carlo.
Piano.
Iberti Luigi di Giuseppe.
Esami di Catechismo.
Gli
esami finali di Catechismo quest'anno avranno luogo nei seguenti giorni:
Classe I elementare il 27 maggio
Classe II il 28 maggio
Classe III il 30 maggio
Classe IV il I giugno
Classe V il 2 giugno
Classi VI-VII femm. il 19 giugno
Classi VI-VII masch. il 26 giugno.
Gli
alunni di Bergera avranno l'esame alla loro Cappella in un giorno da
stabilirsi, quelli dei Fornaci verranno in Parrocchia il giorno 9 giugno alle
ore 16, per quelli di Moriglione incaricheremo il Cappellano festivo can.
Garezzo.
Dell'esito
di tutti gli esami daremo il resoconto nel bollettino di luglio coi nomi e voti
riportati.
°°°°°O°°°°°
Anniversari di Giugno.
Ricordiamo
i seguenti defunti dei quali ricorre in questo mese l'anniversario della morte.
Il primo numero è il giorno della morte, il secondo l'anno:
1 -
Tarditi Giovanni 30
3 -
Cucco Rosso Teresa 34
4 -
Tarditi Michele 37
5 -
Tarditi-Bollito Rinaldi Maria 34, Tarditi Carlo 22
6 -
Rosso Michele 34, Vietti Giuseppe 30, Cucco Abbona Virginia 28, Rosso Nicolini
Clara 23
7 -
Tarditi Vincenzo 28
12 - Gallo Giorgio 23, Roggia Bartolomeo 22
16 -
Sangiano Costamagna Maria 24
17 -
Allario Sampò Catterina 28
18 -
Rosso Giovanni Battista 35
23 - Ricca Costanza Elena 30, Scarzello Paolo 29, Raviola Luigi 32
25 -
Tarditi Marrone Maddalena 33
26 -
Saccato Michele 29
27 -
Cogno Giuseppe 30
29 -
Abbona Porasso Margherita 29, Borio Olivero Catterina 23
30 -
Tibaldi Giachino Maria 25.
Legati:
Ferreri Garabelli Anna 29 Giugno.
Dal
registro Messe: Taricco Anna 18 giugno. Bracco Angelo 29 id., Novo Ambrogio 28
id., Borio Luigi 14 id , Graneris Bernardo 17 id.
R. I. P.
°°°°°O°°°°°
Agevolazioni tributarie per le famiglie numerose
1. - Sono considerate agli effetti delle
agevolazioni tributarie, famiglie numerose, per i nostri paesi, quelle che
hanno dieci figli a carico. (Per gli impiegati statali o parastatali bastano
sette).
2. - Sono considerati figli a carico i
minorenni ed i maggiorenni inabili al lavoro.
3. - Per godere della esenzione delle
imposte occorre che il patrimonio della famiglia non superi le 100 mila lire.
Se le supera, si paga in proporzione di quanto c'è in più.
4. - Le imposte da cui hanno diritto di
essere esenti le famiglie numerose sono le seguenti :
a) Tassa
di famiglia.
b) Imposta
sul bestiame.
c) Contributi
sindacali.
d) Imposte
e sovrimposte comunali e provinciali sui terreni e fabbricati.
e) Imposta
sui redditi agrari.
f) Imposta
complementare progressiva e relativa addizionale comunale.
g) Imposta
comunale di patente e sul valore locativo.
h) Imposta sui redditi di ricchezza mobile e relative
addizionali.
Per
ottenere tali esoneri totali o parziali occorre presentare al Comune o
all'Ufficio distrettuale delle imposte o degli Uffici della Provincia (a
seconda che si tratta di imposte comunali o dirette o provinciali) domanda in
carta libera corredata dallo stato di famiglia e dal certificato medico se si
tratta di inabilità al lavoro.
Per
la esenzione totale delle tasse scolastiche è sufficiente dimostrare che in
famiglia sono nati almeno 8 figli. Per la riduzione della metà bastano 6.
°°°°°O°°°°°
CONFRONTI.
Ho
sott'occhio gli atti di nascita e di morte dell'anno 1857 (ottantanta anni fa).
Sono registrate 52 nascite e 44 morti.
Dei
morti 11 sono bambini sotto dieci anni, 6 dai 10 ai 20 anni, 4 dai 20 ai 30, 6
dai 30 ai 50, gli altri oltre i 60 anni.
Nel
1937 abbiamo avuto in parrocchia 19 nascite e 11 morti. Dei morti 3 sono
bambini, 1 dai 30 ai 40 anni, gli altri tutti oltre i 70 anni. Quanta distanza!
E'
facile da questi resoconti togliere alcune riflessioni:
1°
- Che le nascite sono diminuite di circa due terzi.
2°
- Che le morti in proporzione delle nascite sono aumentate. Sono diminuite
invece in proporzione degli abitanti.
3°
- Che se si andasse avanti così, fra 50 anni la nostra parrocchia sarebbe
composta quasi esclusivamente da vecchi e perciò destinata a morire.
Quali
possono essere le cause di tanta differenza ?
La
diminuzione delle morti, specie nei bambini, si deve in massima parte
all'igiene oggi più conosciuta e praticata, si deve alle cure ed alla valentia
dei medici che hanno portato ed applicato le risorse della scienza moderna così
progredita che salva e tiene in vita organismi pei quali una volta era
decretata la morte. Quante malattie, una volta dette incurabili, oggi
guariscono con tutta facilità. Questo fatto deve accrescerci la riconoscenza e la
fiducia nei nostri bravi medici.
E
la diminuzione così spaventosa delle nascite dove troverà le sue cause? Nella
crisi economica? Nella miseria? No.
Una
volta c'era meno denaro, meno roba e le famiglie stavano assai peggio di
adesso.
Nella
difficoltà di allevare i bambini? No. Oggi ci sono aiuti che una volta non
esistevano: i sussidi di Maternità ed Infanzia, i Consultori gratuiti. i premi
di nuzialità e maternità ecc. ecc.
La
vera causa mi pare sia nella mancanza di comprensione della missione del matrimonio
cristiano. Oggi purtroppo il matrimonio per tanti è un affare come tutti gli
altri, si fa se rende e in quanto rende. Affare prima, per cui si guarda più
alla roba che alla persona, affare dopo, per cui si cerca più il piacere che il
dovere. Ecco il motivo per cui la famiglia manca e le nascite diminuiscono: la
famiglia non è più considerata un dovere, il primo dovere del matrimonio. Dio
coi suoi comandamenti, Dio, unico giudice del numero dei figli che vuol dare ad
una casa non entra più in tanti matrimonii che mettono a base della loro
esistenza la comodità e la passione; lavorare poco, godere assai; evitare tutto
ciò che può essere di peso, ammettere solo ciò che può tornare di sollievo.
Quante mamme moderne accettano un bambino (uno solo) per avere una compagnia,
un pupattolo da divertirsi. Ho visto una mamma, una di queste, che si pigliava
ancora sulle ginocchia il suo unico figliuolo, bambino di 20 anni.
Non
facciamo altra riflessione che questa: se un professionista, un operaio, un
agricoltore adempisse i proprii doveri professionali solo così come tanti
coniugi adempiono i doveri del matrimonio, che direbbe o che farebbe il padrone
o il cliente o il campo o la vigna? E che dirà il Padrone di tutti, Dio?
Poiché
contro il matrimonio si pecca in due modi: non entrandovi quando non vi sono
motivi ragionevoli per star fuori; non facendo il proprio dovere quando ci si
è.
°°°°°°O°°°°°
NOTA AGRICOLA
La
domenica 3 aprile u. s. fu tra noi l'ill.mo prof Ferraris per una conferenza
sul tema"Autarchia agraria" e per il conferimento dei premi ai
giovani che hanno frequentato il corsodi agraria da lui tenuto a Novello
nell'inverno 1936-37. Non abbiamo davanti l'elenco e non possiamo dare il nome
dei premiati, dei quali molti appartengono all'Assoc. Giov. di A. C.
Per
l'autarchia agraria (che vuol dire produrre quanto
1.
- Lavorazione profonda del terreno; ottimo il trattore; buono anche il
ripuntatore che può seguire l'aratro comune.
2.
- Concimazione abbondante con stallatico maturo cui è bene aggiungere un
quintale di perfosf. minerale per ogni giornata.
3.
- Qualità. Buona la 8 file. Buona pure e forse più redditizia e più conveniente
– perchè più bassa - la "barbina tortonese" e il "Todaro n. 2 e
n. 16". Oggi viene anche consigliata la meliga bianca "Visconsin n.
7" come quella che dando farina bianca meglio serve per la miscela pel
pane. Per la pianura consigliata la "nostrale Isola Finardi" e
"Isola Basso".
4.
- Piantamento: seminare nel solco a distanza da fila a fila di
5.
- Fare due sarchiature aggiungendo come ottimo concime stimolante 12-
6.
- Evitare la cimatura e la sfogliatura della pianta, cosa dannosissima.
7.
- Provvedere la semente nel campo scegliendola sulle piante più fruttifere.
Togliere prima della fioritura il pennacchio alto alle piante destinate al seme
onde siano fecondate dalle piante vicine.
Raccomandazione
pei peri e meli contro la ticchiolatura: aver già dato l'arseniato di piombo (Kg.
0,50 per Ettl.) appena caduti i petali, e continuare fino a tutto luglio a dare
la poltiglia bordolese, come per le uve, circa ogni 20 giorni con ettog. 4 - 5
per ettolitro d'acqua con calce.
°°°°°O°°°°°
°°°°°O°°°°°
Movimento demografico della Prov. di
Cneo
Mese di Dicembre 1937-XVI
|
Capoluogo |
Provincia |
Totale |
Nati |
79 |
893 |
972 |
Morti |
59 |
708 |
767 |
Aumento |
+20 |
+185 |
+205 |