da LUCE E FORZA di Luglio 1940
Carissimi Parrocchiani,
Penso che il Parroco mancherebbe al sua dovere
se, in questi tempi di eccezionale importanza, non cambiasse alquanto il tono
delle sue raccomandazioni e non vi dicesse Cose che in altri tempi sarebbero
superflue. E' vero che quanto qui vi ripeto l'ho già detto in Chiesa, ma è
anche vero che non tutti le hanno sentite e che il Bollettino giunge anche a
chi in Chiesa non ci va o non ci può andare. Eccovi dunque in stile che direi
quasi militare qualche parola adatta ai tempi che corrono:
I° - Vi raccomando, anche ne! vostro
interesse, anzitutto la massima disciplina ed obbedienza agli ordini che
vengono impartiti dalle legittime autorità. In tempi come i presenti gli ordini
non si discutono, si eseguiscono anche se importano sacrifici. E ciò massime
per un cristiano che sa che ogni autorità viene da Dio ed in ogni ordine si
deve sentire
II° - In secondo luogo vi raccomando il
silenzio. " Non si disturba il pilota mentre è al volante della
macchina" ha detto il Duce e le critiche sono oggi quanto mai dannose
anche per chi le fa. Su d'un cartello appeso ad una vettura tramviaria ho letto
"Taci, dietro c'è chi ti ascolta". Perciò non solo prudenza ma
assoluto silenzio specie su certi argomenti in cui ne sappiamo nulla e si va a
pericolo di dire delle castronerie. Lasciamo la politica a chi ha il diritto e
il dovere di farla; noi facciamo il nostro dovere di buon italiano: tacere,
lavorare, pregare.
III° - Ed ho detto due parole che compendiano
pure due nostri grandi doveri: lavorare e pregare. Mancano tante braccia ed il
lavoro di questi giorni sarà necessariamente più gravoso per chi resta. Faccia
perciò ciascuno del suo meglio, impieghi volentieri tutte le sue energie,
lavorate anche voi quanto potete,donne e ragazze, pensando che il lavoro anche
straordinario è oggi il nostro fronte di combattimento. Se lavoriamo da
cristiani, tacendo e pregando, il nostro lavoro sarà doppiamente meritorio:
davanti alla Patria e davanti Dio.
E preghiamo. La preghiera, lo sappiamo, è
l'arma più potente che Dio ha posto in mano all'uomo perché essa arriva al
Cuore di Colui nelle cui mani stanno i destini dei popoli e delle nazioni.
Sapete che abbiamo iniziato in Parrocchia
speciali preghiere per il trionfo delle nostre armi, per la salvezza dei nostri
figliuoli, per la pace giusta e duratura nel mondo. Mandate i vostri bambini
alla Messa deI mattino, veniteci anche voi, quando potete, fate il possibile
perchè almeno uno per famiglia si trovi alla funzione della sera, dite il
Rosario nelle vostre case, pregate insomma più e più bene di quanto non abbiate
fatte fin qui. Ma ricordate anche che sarebbe inutile la preghiera vostra e
degli altri se anzitutto non si torna ad una vita più cristiana. Occorre più
moralità, la scomparsa di ogni nudità indecente, più serietà specie nel mondo
femminile, nelle parole, nel tratto, in tutto.
E condiamo la nostra condotta con tanta carità
specie verso coloro che in questi tempi eccezionali
E confidiamo. La causa nostra per cui tutti
suiamo soldati, è la causa della giustizia e della verità alla quale coll'aiuto
di Dio e colla nostra cooperazione non potrà mancare il trionfo.
Vi saluta cordialmente, vicini e lontani,
Il vostro Parroco
°°°°°O°°°°°
IN PARROCCHIA
Resoconto Catechistico Parrocchiale
Anno Scolastico 1939 – 1940
La
classifica è data con le seguenti indicazioni dedotte dalla frequenza, studio,
condotta: lodevole(Lod.), ottimo (Ott.), buono (B), mediocre (M), sufficiente
(Suff.), insufficiente (Ins.)
CORSO MEDIO.
CLASSE VIII Femm.
lnsegn.
Arciprete - Lezioni 18.
Pres. Esame Classif.
Costamagna Rita stud. 9 B.
Ferrero Margherita 12 8 B.
Galvagno Maddalena 17 10 Lod.
Grimaldi Redenta 15 8 B.
Manzone Lorenza assente Ins.
Roggia Adele 18 10 Lod.
Sanino Luisa 13 10 Ott.
Tarditi Maria di G. assente Ins
.
CLASSE VII Femm.
lnsegn.
Arciprete - Lezioni 18.
Cogno Lucia di G. B. 18 10 Lod.
Cogno Lucia di Giac. 15 10 Ott.
Mantello Amalia 14 10 Ott.
Mantello Giuseppina 15 8 B.
Marenco Margherita 16 10 Lod.
Mascarello Maddalena 15 10 Ott.
Pirra Pierina 16 10 Lod.
Rinaldi Catterina 17 9 Ott.
Rinaldi Teresa 15 7 B.
Saccato Maria 16 10 Lod.
Tarditi Fernanda studente
Marengo Maggiorine 9 8 B.
CLASSI VIII - VII maschile
.Di queste
classi non possiamo dare il resoconto perchè, per la partenza del Vicecurato D.
Gomba, loro insegnante, non si potè avere in ordine il registro, nè dare esame.
Diamo il nome degli iscritti per norma dei genitori e per avvisarli che sono
tutti obbligati al Corso speciale che faremo per loro nel prossimo inverno.
CLASSE VIII
Borio Pasquale, Marenco
Maggiorino, Marenco Michele, Pirra Alessandro, Stra Filippo, Schellino
Vincenzo, Tarditi Sebastiano, Tarditi Benedetto, Tarditi Eugenio, Tarditi
Lorenzo, Taricco Luigi.
CLASSE VII
Alessandria Angelo, Allaria Aldo,
Gallizio Francesco, Marengo Stefano, Rapalino Giovanni, Stra Elio, Taricco
Angelo.
CLASSE VI MISTA
Di questa
classe possiamo dare solamente l'esito dell'esame.
Alessandria Bernardo 8 Suff.
Cassinelli Giovanni ass. Insuff.
Ferrero Luigi 8 B.
Galliano Giuseppe 8 Suff.
Giachino Secondo 7 Sufi.
Seghesio Michele ass. Insuff.
Tarditi Eugenio 8 B.
Tarditi Filippo 9 B.
Tarditi Luciano 7 M.
Tarditi Luigi ass. Insuff.
Alessandria Maria 8 M.
Cabutto Maria 6 Suff.
Cristino Quintina ass. Insuff.
Giachello Celestina ass. Insuff.
Manzone Maria ass. Insuff.
Mantello Maria 10 Lod
Rosso Letizia 9 B.
Stra Ernesta 8 M.
Tarditi Anna M. 9 B
CORSO ELEMENTARE.
CLASSE V MISTA
Insegn. :
M. Tarditi Serafina - Lezioni 61
Alessandria Pasquale 49 5 Ins.
Borio Sebastiano 59 5 Suff.
Bozzone Franco 52 5 Surf.
Cogno Achille 59 6 M
Degiorgis Felice 52 6 Suff.
Dardo Felice 46 6 Suff.
Dotta Matteo 44 6 lns.
Florio Angelo 34 6 Ins.
Marenco Franco 56 7 B.
Stra Pierino 57 7 B.
Tarditi Giovanni 59 10 Lod.
Cabutto Alfredo 43 6 Suff.
Gallo Duilio 32 9 B.
Vivalda Pietro 48 10 Lod.
Abbona Margherita 59 8 B.
Cogno Maria D 59 9 Ott.
Cogno Francesca 46' 8 B.
Ferrero Luigia 47 8 B.
Filiberto Maria 43 8 Suff.
Rinaldi Adelina 46 8 M.
Roggia Maria 47 7 B.
Tarditi Teresa 61 10 Lod.
Vietto Gabriella 47 7 B.
Nada Luciana 8 B.
CLASSE IV MISTA
Insegn.:
Suor Carolina - Lezioni 61
Alessandria Federico 52 10 Lod.
Borgogno Walter 34 8 Suff.
Cogno Luigi 53 10 Ott.
Filiberto Luigi 53 8 B.
Galliano Giacomo 61 8 Ott.
Girardi Michele 55 9 B.
Manzone Pietro 53 5 Ins.
Marengo Giuseppe 54 8 B.
Mascarello Sebastiano 40 8 M.
Passone Cesare 56 9 Ott.
Pavia Michele 46 9 B.
Pirra Giuseppe 58 10 Lod
Ravera Giuseppe 23 5 Ins.
Roggia Giuseppe 53 9 B.
Sanino Giacomo 55 9 B.
Stra Guido 46 9 B.
Tarditi Ferdinando 60 10 Lod.
Tarditi Giovanni 57 8 B.
Vietti Diego 61 7 B.
Arnulfo Maria 45 9 B.
Barberis Elsa 58 10 Lod.
Degiorgis Rosa 58 10 Lod.
Grimaldi Fernanda 55 9 B.
Manzone Severina 43 10 Ott.
Marenco Maria 57 9 Ott.
Pregliasco Tarcisia 52 10 Ott.
Ravera Carla 49 8 M.
Sangiano Maria 57 8 B.
Stra Lucia 54 8 B.
Tersiglio Teresa 57 10 Lod.
CLASSE III MISTA
Insegn.:
M. Daniele Maria - Lez. 61
Abbona Celso 46 10 B.
Alessandria Luigi 56 9 B.
Barberis Oreste 44 9 B.
Cassinelli Valente 40 ass. Ins.
Cogno Domenico 55 9 B.
Cogno Bruno 51 8 Suff.
Dotta Matteo 50 10 B.
Gabutti Sergio 14 ass. . Ins.
Giachino Valeriano 56 10 Lod.
Marengo Bruno 56 10 Lod..
Pirra
Ernesto 56 10 Lod.
Ravera
Ermes ass.
Ricca Francesco 58 9 B.
Stra Luigi 50 8 Suff.
Tarditi Lanfranco 50 10 B.
Vietti Orlando 43 10 B.
Arnulfo Stefana 40 8 B.
Brio Anna M. 60 10 Lod.
Cogno Piera 60 9 Lod.
Cogno Franca 55 9 Ott.
Ferrero Carla 56 10 Lod.
lberti Giovanna 47 8 M.
Manzone Secondina 19 9 Suff.
Marengo Teresa 57 8 B.
Mascarello Giulia 58 10 Lod.
Pirra Maria A. 59 10 Lod.
Rinaldi Fiorina 57 10 Lod.
Sanino Claudia 48 10 Ott.
Tarditi Marina S. 56 9 B.
CLASSE II MISTA
Insegn.
Suor Domenica - Lez. 61
Abbio Giovanni 33 7 Ins.
Alessandria Giuseppe 53 9 B.
Alessandria Gustavo 48 6 Ins.
Borio Giovanni di Fr. 52 8 B.
Borio Giovanni di Gius. 47 8 M.
Greco Mario 24 6 Ins.
Marrone Vincenzo 54 9 B.
Mascarello Ermanno 48 7 Suff.
Pirra Giovanni di Gius. 28 7 Ins.
Pavia Domenico 15 9 B.
Ravera Giovanni 28 7 Ins.
Stra Bernardo 58 8 B.
Stra Mario 55 9 B.
Tarditi Angelo di Gius. 52 9 B.
Tarditi Angelo di Nat. 31 7 Suff.
Taricco Giuseppe 21 10 Suff.
Taricco Luciano 27 7 Suff.
Tarditi Sebastiano 13 ass. Ins.
Vivalda Giovanni 14
Abbona Margherita 50 10 Lod,
Abbona Maria 51 8 Ott.
Filiberto Adriana 54 9 Ott.
Giaccardi Metilde 26 10 Ott.
Iberti Maria 57 10 Lod.
Pregliasco Nella 48 10 Ott.
Sobrero Catterina 43 9 B.
Tarditi Catterina 41 8 M.
Tarditi Irma 58 8 B.
Vietti Luciana 11 10 B.
CLASSE I MISTA
Insegn. M.
Carla Borio-T'arditi - Lez. 61
Abbio Alfonso 37 7 Suff.
Cogno Guglielmo 48 8 M.
Ferrero Giovanni 53 9 B.
Giachino Francesco 59 10 Lod.
Giaccardi Luigi 22 9 M.
Marenco Francesco 60 10 Lod.
Taricco .Giovanni 60 8 Ott.
Tarditi Bruno 59 10 Ott.
Tarditi Domenico 58 10 Ott.
Taricco Riccardo 15 10 B.
Cogno Giovanna di A. 60 10 Lod.
Cogno Giovanna di G. 59 10 Lod.
Giaccardi Maria 51 10 Ott.
Tberti Ernesta 59 10 Lod.
Mascarello Maria 56 10 Ott.
Montanaro Maria 45 10 B.
Ravera Maria 45 10 B.
Rostagno Luciana 58 10 Lod.
Stra Franca 52 10 B.
Tarditi Lucia 60 10 Lod.
Tarditi
Maria 60 10 Lod.
Borio
Maria A. 48 10 B.
BERGERA
CLASSE I e II MISTE
Insegn.:
Gallo Margherita - Lezioni 27
Marengo Carlo 21 9 B.
Taricco Riccardo 5 9 B.
Marengo Attilio 16 7 M.
Saccato Sergio 23 8 B:
Taricco Luciano
Giachello Maria 23 9 B.
Saccato Gemma 26 8 B.
Tarditi Elda 25 9 Ott
CLASSE III e IV MISTE
Insegn. :
M. Bottero Marina - Lez. 27
Tarditi Franco 26 10 Lod.
Rapalino Maria 25 10
Lod.
Marengo Domenico 22 9
Ott.
Saccato Giovanni 26 10 Lod.
Seghesio Giuseppe 17 9
B.
Tarditi Guglielmo 26 10
Lod.
Da MORIGLIONE non è
ancor giunto il resoconto che pubblicheremo in altro numero.
A PANEROLE
non abbiamo ancora potuto organizzare il catechismo almeno per le tre prime
classi che perciò o non figurano nell'elenco, poiché non possiamo pretendere
che i piccoli vengano a Novello ogni Domenica e meno ancora in Quaresima, o vi
figurano male.
Pochi commenti.
1° -
Daremo a suo tempo i "PREMI" ai meritevoli.
2° - A
certi genitori diciamo che non sono a posto in coscienza nei riguardi di questo
gravissimo dovere.
3° - Alle
Insegnanti che hanno prestata volentieri e con zelo la loro opera di catechista
il nostro ringraziamento ed il premio promesso dal Signore.
4° - Il
Catechismo continua ogni domenica con classi riunite e programma: "La
storia sacra", così ignorata e così necessaria per poter capire bene la
nostra Religione.
°°°°°O°°°°°
Ai Borghigiani di Moriglione.
E' andato
perduto, non so come, un articolo abbastanza lungo che avevo preparato per voi,
cari borghigiani di Moriglione, dopo la mia visita in occasione della
benedizione delle case. Spero si possa ritrovare e pubblicare. In esso vi
dicevo, alcune mie impressioni riportate circa la futura Parrocchia e vi davo
anche un po' di resoconto circa i quotizzi che ogni famiglia paga per
Purtroppo,
consultando l'elenco delle offerte o meglio dei quotizzi, bisogna dire che
siamo ancor molto lontani dalla realizzazione del nostro sogno. Questo però non
deve scoraggiarci. Tutte le cose buone hanno le loro difficoltà e costituire
una Parrocchia è un avvenimento tale in una Borgata e di tanta importanza che
torna logico pensare Che il demonio fa tutto ciò che può per impedirlo.
Ma,
ripeto, non perdiamoci d'animo. Verrà anche il tempo buono per questo. Voi
mamme continuate a far pregare i vostri bambini e pregate sempre anche voi. Voi
uomini parlatene sovente fra di voi, cercando i mezzi migliori per raggiungere
lo scopo. Intanto chi può aumenti di qualche cosa il proprio quotizzo e
specialmente quei di San Sebastiano che si servono della Messa vedano di fare
qualche sacrifìcio anche loro. Se non subito un Parroco, io confido che, a suo
tempo, troveremo un bravo Cappellano stabile il quale, rimanendo tra voi ogni
giorno, vi aiuterà a risolvere il grave problema che sarà il principio della
vostra fortuna morale e materiale.
°°°°°O°°°°°
Pagina della carità
Per
Ved.
Pressenda L. 5; N. N. 1000; Tarditi G. B. 10; N. N. 10 (per olio lamp); Strasia
Rosa 10; Con. Musso- Salomone (in occasione nozze) 25; Iberti-Tarditi Domenica
5; Manzone Giuseppe f Giusto 20; N. N. 5 (olio lamp.); Cogno Giovanni (A. O.
I.) 25; Abbona Teresa 10; Con. Macario-Bergamino (Addis Abeba, in occasione
nascita primogenita Adriana) 10.
Tutte le offerte sono state devolute per i
restauri all'altare maggiore, ormai ultimali e riusciti, per la qual spesa,
discretamente rilevante, attendiamo l'offerta di tutte le famiglie.
Per il Bollettino.
Tarditi Gaspare
5; Girardi Michele 5; Giachino Giac. 5; Rapalino Maria 7; Manzone Giuseppe,
alb. 5; N. N. 5; Camia Francesco 5; Protto Sesto 10; Manzone Gius, aut. 10; N.
N. 5; Sangiano Lorenzo 5; Ved. Tarditi- Novo 5; Iberti - Tarditi Domenica 5;
Giaccardi Pietro 6; Alessandria Giuseppe 5; Passone Maria 5; Grisotto Domenico
5; Tarditi Gius. (Tor) 5; N. N. 5; Marengo G. B. 5; Giachello Marco 2; Con.
Marengo 2; Abbona Onorato 10; Gallizio Francesco 8; Rovella G B. 10; Rovella
Domenico 2; Gatti Giuseppe 5; Antonione Giovanni 5; Fam. Cencio 5; Frat.
Roggero 5; Taricco Andrea (in memoria e suffr. della Mamma) 20; Tarditi
Giuseppe (Zora) 10; Cogno Giovanni (A.O.I.) 25; Dott. Virgilio Abbona 50; M. G.
10.
Per il Ricovero.
Con. Cadario-Abbio
(in memoria e suffragio del padre Abbio Luigi) 100; Cogno Giovanni (A.O.I.) 50;
Per vendita cartoline illustrate 22,50.
Ringraziamenti nostri e benedizioni di Dio a
tutti gli offerenti per le Opere Parrocchiali.
°°°°°O°°°°°
Anniversari di Luglio
3 Luglio: Schellino - Vigna
Ligorina
6 " Voersio Antonio
7 " Castella Giovanni
9 Cogno
Stefano
11 " Bergamino Magenta Ant.ta
13 " Sangiano Luigi
14 Alessandria
Cristina; Borio Luigi; Raviola Francesco
15 " Giachino - Tibaldi Maria; Abbona
Giovanni; Tarditi - Sarzotti Anna
18 " Pressenda Carlo; Passone Michele
19 " Tarditi Giuseppe
20 " Passone Pietro - Allara Angelo;
Passone Vancìni Angela; Alessandria- Conterno Teresa.
22 " Cogno - Voersio Luigia; Perno
Giovanni
25 " Tarditi Lorenzo
26 " Castella Catterina
27 " Graneris - Torta Anna; Fontana
Giuseppe
28 " Cucco Lorenzo; Taricco Giacomo;
Alessandria Margherita; Taricco Antonio
29 " Abbona Domenica; Cogno Anna
R. I. P.
°°°°°O°°°°°
STATO DEMOGRAFICO
(Mese di Giugno)
Battesimi:
4 - Matrimoni: nessuno - Morti: 2.
°°°°°O°°°°°
Nota Agricola
Alcuni consigli non nuovi.
Ho
attraversato le vostre campagne, cari agricoltori, in occasione della
benedizione alle vostre case e mi sono rallegrato nel vedere il progresso delle
vostre colture: numerosi impianti di vigneti nuovi su scasso reale e ceppo
americano, medicai ed erbai promettentissimi, frutteti razionali, grani ottimi
lautamente trattati. Novello cammina a passi giganteschi sulla via della
rinnovazione delle proprie terre portando così un notevole contributo alla
nobile e geniale battaglia autarchica.
Ed il
tempo, pare, voglia accompagnarci o meglio portarci, cristianamente parlando,
la benedizione di Dio che noi così frequentemente invochiamo e senza la quale è
inutile ogni nostra fatica. Anche l'ultima giornata di pioggia del 17 Maggio,
per quanto non desiderata, non ha fatto gran danno; un po' di disturbo al fieno
e qualche allettamento nei grani migliori; in compenso ha fatto bene alla
meliga ed alle altre semine ed ha assicurato il secondo taglio di fieno.
Qui,
mentre mi ricordo, voglio riferirvi qualche osservazione che ho fatto.
1° - Ho
visto dei prati nei quali il raccolto si presenta abbastanza misero. Sono i
prati vecchi, stabili, che da anni (forse più di cinquanta) non han visto
l'aratro. Credetelo, bravi agricoltori, questi prati vecchi vanno rotti.
Fatelo, se volete, per una metà alla volta perchè vi rincresce privarvi di quel
po' di fieno, ma ricordate che col grano che vi darebbero per alcuni anni avete
da triplicare il costo del fieno. In seguito, se credete, li ridurrete dinuovo
a prati, ma allora vi renderanno quattro volte tanto.
2° - Ho
pure viste delle vigne che fanno pietà. Sono le vecchie vigne ormai invase
dalla fillossera contro la quale, non illudiamoci, non c'è altro rimedio che
l'estirpazione delle viti nostrane. Se contiamo ciò che oggi costa la
manutenzione di una vigna (solfato, zolfo, pali, mano d'opera, ecc.) ed il
prezzo irrisorio delle uve, bisogna conchiudere che se la vigna non produce il
doppio, non merita più andarci dietro. E certe vigne non producono neppur più
la quinta parte.
|
da LUCE E FORZA di Agosto-Settembre
1940
AVVISO
Anche il Bollettino prende le sue ferie e questo numero vale
per i mesi di Agosto e Settembre. Ciò anche per motivi di economia, poiché le
spese crescono e..... le offerte diminuiscono. Ci pensi un po' chi da tempo non
ha più dato nulla!
°°°°O°°°°
Carissimi Parrocchiani,
Leggendo questa mia lettera che indirizzo a
tutti, vicini e lontani, qualcuno potrà forse dire o pensare che il Parroco
l'abbia scritta in un momento di cattivo umore o di esagerato pessimismo. No, carissimi,
il Parroco, per quanto può, e specie quando parla o scrive per il pubblico, non
si lascia trascinare da umori personali, da facili entusiasmi o da
ingiustificati pessimismi. Se parla o scrive a volte in una forma, a volte in
un'altra è perchè ha i suoi motivi che non tutti conoscono e che per lo più è
bene non dare in pascolo al pettegolume, che purtroppo abbonda dovunque, anche
in questi tempi che dovrebbero essere di massima serietà.
Dunque, direte, che vuole dirci il Parroco
questa volta, dopo un simile funebre preambolo? Ecco, che l'avete quasi
indovinato. Voglio parlarvi proprio di funerali.
Siamo stati costernati la mattina del 22
Giugno al sentire la notizia della morte improvvisa dell'Avv. Cav. Giuseppe
Giordano e numerosi abbiamo preso parte alla sepoltura di domenica 23.
Il Parroco poi in questo scorso mese ha
visitato moribondo un suo carissimo amico, compagno di scuola, legato a lui
come un fratello, il Parroco di Castellinaldo D. Mario Marchisio col quale e
vicino al quale aveva passalo 12 anni in Seminario, diviso le fatiche
dell'ultima guerra, partecipato allo stesso concorso parrocchiale, nominato
parroco nello stesso giorno, vissuto fino a ieri in comunione di idee, soggetti
alle stesse prove, e pochi giorni dopo ne seguiva il cadavere alla sepoltura.
Vi confesso, cari parrocchiani, che queste due
morti mi hanno profondamente impressionato e per l'affetto che portavo ai due
cari Estinti e per la forma in cui la morte li prese. L'Avv. Giordano, come
sapete, morì all'improvviso in un giorno in cui meno se l'aspettava. Era venuto
a Novello ancora di quella sera, aveva cenato di buon umore, sbrigato ancora
qualche incombenza, poi... la morte quasi fulminea.
Il Parroco di Castellinaldo invece la morte se
la vide venire incontro lenta ma inesorabile; ebbe tempo a guardarla in faccia,
lungamente, a prepararvisi ma terialmente e spiritualmente.
Quali delle due morti sia preferibile io non
saprei dirlo; anche qui, si può dire, è questione di gusti, senza facoltà di
scelta però. Certo, è terrorizzante la morte che stronca d'un colpo una vita
ancor florida, che spegne un'esistenza ancor promettente senza dargli neppure
il tempo ed il conforto di una parola, di una preparazione anche breve, senza
un saluto ai parenti, alle persone care, e
Questi pensieri mi venivano insistentemente in
testa mentre seguivo le due bare. E pensavo ancora: Avrò anch'io il tempo di
prepararmi all'estremo passo con quella calma che seppe d'eroismo, con quella
chiara visione del futuro, con quell'abbandono nelle braccia del Padre, che
consola chi va e chi resta, come il Parroco di Castellinaldo, o sarò chiamato
al rendiconto quando meno me l'aspetto, in un batter d'occhio, un istante,
senza più vedere nessuno, come il povero Avv. Giordano?
Avrò anch'io dietro la mia bara, come i due
Defunti, un popolo piangente ed orante, testimonio vivo, monumento eloquente del
rimpianto lasciato per il bene fatto? Avrò sopralutto chi pregherà per me, come
tutto lascia a sperare l'hanno avuto e l'avranno per tanto tempo i due
carissimi amici? E pregavo in cuor mio i due Defunti, della cui salvezza
possiamo essere certi, che intercedessero per me presso Dio, onde, qualsiasi
abbia ad essere la mia morte, possa trovarmi preparato con un corredo di meriti
abbondante, come il loro, che mi serva di viatico sicuro per l'Eternità.
Ed ho pensalo ancora alla disgrazia di chi
alla morte non pensa mai, di chi vive come se non dovesse morire, di chi si fa
delle illusioni che si possa essere buoni cristiani e perciò meritevoli di una
buona morte vivendo in aperta contraddizione coi comandamenti della legge di
Dio, specie in materia di moralità, di chi crede lecito formarsi una religione
a tutto suo uso e consumo, accettando ciò che piace e lasciando ciò che pare
gravoso, di chi riduce la religione a poche pratiche esteriori, come
E tutti questi pensieri ed altri ancora che
sarebbe a lungo enumerare mi accompagnano ancora oggi e m'auguro non mi lascino
più. E vorrei, cari parrocchiani, che fossero anche un po' più sovente i vostri
pensieri, poiché se vogliamo fare una buona morte, cosa che è l'unica
importante, dobbiamo anzitutto pensarci sovente, pensandoci prepararci,
preparandoci meritarla.
Ecco il mio augurio a tutti unito al mio
affettuoso saluto.
Il vostro Arciprete
°°°°°O°°°°°
IN PARROCCHIA
Cronaca religiosa.
Festa del Carmine. -
Anticipata di due giorni e celebrata domenica 14 Luglio è riuscita devota come gli
altri anni. Numerose le Comunioni, solenne
A nuovi
Priori furono chiamati i Coniugi Cabutto- Domenico e Antonia della Fraz.
Bergera, ai quali vanno i nostri cordiali auguri.
S. Anna. -
Preceduta dal solito triduo di predicazione per le donne, il 28 Luglio fu
celebrata .la festa di S. Anna, patrona della Compagnia delle Umiliate.
Lega di Perseveranza. - Per
quella di Agosto servirà l'occasione della Porziuncola alla Crocetta, dove
giovedì sera 1° Agosto faremo trovare numero sufficiente di confessori per gli
uomini e giovani.
Offerte per l'Altare Maggiore: Roggia
Pietro 10; P. M. 5; Altana Giuseppe 20; Figli di f. Tarditi Angelo Guido 200;
Sor. Alessandria 100; Degiorgis Mario 12.
Per olio lampada: X. N.
10.
Per il Bollettino: Bracco-Taricco
Angela 5; Teresa Burzio - Giordano 10; Roggia Pietro 3; Ved. Marengo 7; Sor.
Piovano 10; Ravinale Angelo 8.
A tutti i
nostri benefattori i più sentiti ringraziamnenti e la ricompensa promessa dal
Signore.
°°°°°O°°°°°
Anniversari di Agosto.
1° Agosto:
Marengo Teresa 1928
2 " Taricco Maria '33
4 "
Vietti Celso '30
7 "
Ravera Maria '23
Mascarello
Giovanni '37
8 "
Marengo-Balocco Carolina '34
9 "
Giordano - Sciolla Adele '27
10 "
Giachino Giuseppe '33
Tarditi
Luigi '26
12 "
Cagnasso Michele '25
13 "
Roggia Maria '25
14 "
Passone Riva Rosalia (Leg).
Alessandria
Bartolomeo '36
15 "
Pregliasco Luigi '36
Grisotto
Giuseppe '29
24 " Veglio Francesco '34
25 "
Rostagno-Tarditi Gius.na '34
Pirra
Giovanni '26
26 "
Tarditi Ambrogio '35
28 "
Giordano-Borbonese Ter. '27
Cucco
Lorenzo '27
30 " Comm Giordano Luigi '28
Vivalda
Valerio '34
Boschis-Galvagno
Clara "30
SETTEMBRE.
1 Settembre: Tarditi
Pietro 1926
3 "
Sobrero Veglio Anna '31
5 "
Bozzone Antonio '24
6 "
Abbona BoggioneVittoria '27
13 "
Tarditi Marco '28
14 "
Gallo- Bartolomeo '22
Dott.
Gervasone Onorina '29
18 "
Grimaldi Iberti Maria '25
19 "
Baroero Abbona Maria '30
20 " Balocco Miglietti Maddal.'28
Scarzello
Marengo Catt. '28
21 "
Parusso. Giuseppe '31
22 "
Galvagno Filippo '33
23 "
Gallo Michele '23
24 " Borio FerrerO Barbara '32
Gioffredo
Cogno Dom. '23
29 "
Taricco Matteo '23
Cogno
Michele '22
R. I. P.
A quanti
di questi morti pensano ancora i figli o gli eredi?
Trasferimento del nostro Vicecurato.
Dopo
appena quattro mesi di residenza in mezzo a noi, il nostro Vicecurato D.
Giuseppe Bertero viene dai Superiori trasferito alla Parrocchia di Castiglione
Tinella ove l'opera sua è richiesta da maggiori esigenze.
A lui il
ringraziamento per quanto di bene ha operato in mezzo a noi e l'augurio di un
fecondo apostolato di bene nel nuovo campo a cui
In morte dell'Avv, Giordano
Dalla "Gazzetta d'Alba",
La morte
dell'Avv. Cav. Giuseppe Giordano. - Fulminea e lacerante come una saetta è
giunta in paese sabato mattina la notizia che, a Carrù s'era spento, colpito da
insulto apoplettico, alle ore 22 della vigilia il Cav. Avv. Giordano R. Pretore
di quella cittadina. Non aveva che 59 anni. Dire l'impressione prodotta da
questa notizia è semplicemente impossibile, poiché, è bene dirlo subito,
Novello perde nell'Avv. Giordano il suo più grande benefattore di cui si può
dire che non c'è famiglia che non abbia da lui ricevuto del bene. E dire che
l'avevamo ancor visto, sano e col suo solito buon umore, Venerdì sera in visita
alle sue campagne. Il Parroco, quasi incredulo alla notizia, si portò subito a
Carrù a portare alla famiglia le condoglianze del paese e Novello si sarebbe
precipitato tutto Domenica sera alla sepoltura, riuscita un vero plebiscito di
stima e di rimpianto, se l'assoluta mancanza di mezzi di trasporto non l'avesse
impedito. Tuttavia non mancò una numerosissima rappresentanza tra cui il
Podestà, il Parroco, il Segretario Politico, il Fiduciario dei contadini, il
M.o Cav.
Ghigo,
Al camposanto
diede il saluto per Carrù un distinto Avvocato di quel foro ed a nome di
Novello aggiunse poche commosse parole il Parroco D. Graneris. Lunedì mattina
il feretro proseguiva per Torino ove riposa nella tomba di Famiglia.
Rinunziamo
al tentativo di dare anche una pallida idea della complessa figura dell'Avv.
Giordano. Cristiano praticante e convinto senza pose e senza rispetti umani,
gentiluomo perfetto nel tratto e nelle parola, magistrato integerrimo, protesa
la mente ed il cuore nell'amministrazione della giustizia nella pace,
consigliere disinteressato ed equanime verso il povero e verso il ricco,
benefattore evangelico di cui la destra ignorava l'operato della sinistra,
sempre eguale a se stesso, sempre sereno e paziente con tutti: ecco le linee
maestre che hanno tracciato il programma di vita all'Avvocato Giordano.
Non si
formò una famiglia perchè forse ne aveva un troppo alto concetto per quanto
avesse avuta ampia libertà di scelta tra ricchezze e bellezze e bontà non
comuni. Io penso che egli guardasse in questo alla sublime figura di suo Padre,
il Comm. Avv. Giordano Luigi, non ancora dimenticato a Novello, di cui, più che
ogni altro aveva ereditato fattezze, mente e Cuore, e di cui si professava
inferiore, mentre in qualche cosa lo superò. Fu tuttavia di una purezza e di
intemerità esemplare. Mai una parola meno che onesta uscì dal suo labbro, mai
un minimo gesto gli si potè rimproverare, ed io credo non lontano dal vero chi
asserì, cosa rara ai nostri giorni, che l'Avvocato Giordano portò per questo
lato al tribunale di Dio l'innocenza battesimale.
Non ebbe
per sè e per i suoi cari il conforto di una malattia preparatoria al gran
passo, ma possiamo dire che, dall'alto posto che occupava in società, egli può
ripetere più efficacemente col suo esempio l'<Estote parati> del Vangelo.
E Dio l'ha
certamente accolto nelle braccia della sua misericordia infinita l'Avv.
Giordano, onusto di meriti, accompagnato da tante lacrime e preghiere,
caratteri indelebili sulla sua vita buona e garanzia della sua pace
nell'eternità.
Ed è in
questa certezza che Novello depone sulla lacrimata bara del suo benefattore il
fiore della riconoscenza non fatta di sterili parole ma di promessa di ricordo
imperituro, e presenta alla desolata Famiglia e segnalatamente al fratello
Comm. Dott. Pietro, alle sorelle Teresa in Burzio che ebbe le sue speciali
confidenze e predilezioni, e Paola Ved. Avenati ed ai numerosi parenti e
congiunti l'espressione più accorata della partecipazione al loro dolore.
Dall' "Unione Monregalese”.
La morte
del Cav. Uff. Avv. Giuseppe Giordano - Pretore di Carrù e Dogliani. -
Imrovvisamente Carrù è piombata in lutto generale. La sera del venerdì 21 c. m
verso le 21,30 al carissimo Signor Pretore nostro, in seguito ad eccesso
violento di "angina pectoris" veniva troncata la sua ancor giovane
vita. A soli 58 anni! La sua figura alta, imponente, esuberante di vita, il suo
paterno sorriso, così indelebilmente scolpiti dinnanzi ai nostri occhi, ci
portano a non credere alla sua prematura dipartita... eppure Dio togliendocelo
l'ha preso con sè per rimunerarne la vita già così intensamente vissuta per il
gran bene disseminato dietro di sè.
L'Avv.
Giuseppe Giordano ebbe i natali a Torino da assai distinta e virtuosa famiglia.
Ivi compì i suoi studi e brillantemente conseguì la laurea in Legge. Entrò
subito a far parte della Magistratura in Torino e gli fu assegnata la carica di
V. Pretore al V Mandamento di Torino.
Ebbe molto
ad esercitare la sua professione, specialmente nel periodo della grande guerra
in quella pretura molto estesa, densa di lavoro ed irta di difficoltà. Come
egli già compisse con cuore e spirito di sacrificio il suo dovere è degno di
rilievo il fatto che, dovendo avvicinare molti ammalati contagiosi, contrasse
il vaiolo.
Nel
febbraio 1920 fu nominato a reggere
Il lavoro
suo indefesso per lo svolgimento così attento ed onesto dell'alta carica non
poteva rimanere nascosto alle autorità superiori. Venne nominato Cav. Uff.
della Corona d'Italia, gli fu conferita per meriti distinti l'onorificenza di
Cavaliere dell'Ordine dei Ss. Maurizio e Lazzaro. Ultimamente in seguito a
concorso fu proclamato primo tra i concorrenti pretori di sua categoria di
tutta Italia e gli vennero profferte le importanti sedi di primo Pretore in Piacenza,
Latina, Pavia, Catanzaro, ma egli perchè umile e perchè legato da vivissima
affezione a Carrù, che elesse sue paese di adozione, rinunciò subito a così
alte promozioni.
Come uomo
privato lascia pure dietro di sè una scia luminosa di tanto bene operato nel
campo della carità. Lo sanno i poveri che lo piangeranno sempre, lo sanno le
Opere che furono oggetto costante, in mille modi, della Sua prodiga
beneficenza; la sua dipartita è inconsolabile. Se il fare del bene al prossimo
è opera buona in sè, il modo (che tante volte ne dimostra l'intenzione) con cui
viene fatto, o deprime o innalza il donatore. Il sig. Pretore che ben ricordava
il detto "non sappia la sinistra ciò che fa la tua destra" amava
nascondere col manto dell'umiltà e modestia tutto il bene, le limosine copiose
che andava facendo.
Lavoratore
indefesso, trascorreva la sua vita tra casa ed ufficio, era schivo delle
comodità (che pur poteva concedersele!) nessuno svago amava eccetto che un po'
di passeggio cogli amici intimi ed il trattenersi nelle meritate ferie, in
dolce intimità colla famiglia. Affabile con tutti, non conobbe posa di
sussiego; anche per istrada chiunque lo avesse trattenuto, riceveva sempre una
buona parola. Sì, si può dire di lui che passò beneficando.
I suoi
funerali riuscirono imponentissimi. La plebiscitaria partecipazione ad essi
dimostra la larga messe di affetto, di stima, di riconoscenza ch'Egli raccolse
su vasta scala, dimostra il rimpianto incancellabile che la sua dipartita
lascia.
Al
Camposanto, il sig. Avv. Pollano, V. Podestà di Carrù, rappresentante del
Presidente del Tribunale di Cuneo e del Procuratore del Re, in detta funebre
circostanza, con parole semplici, ma eloquenti ed affettuose, lesse nel cuore
di tutti, illustrando la grande figura dello Scomparso, esaltandone le grandi
virtù di magistrato e di uomo buono, umile, caritatevole, di uomo tutto a
tutti. Dopo di lui un'autorevolissima persona di Novello (dove l'avv. Giordano
teneva vasti possedimenti), espresse il pensiero riconoscente di quella buona
popolazione ed affermò che la lacrimata grande Persona era uno dei più insigni
benefattori di Novello. Erano presenti di Carrù tutte le Autorità e le
Organizzazioni al completo; di Dogliani i sigg. Podestà e Segretario Politico;
di Farigliano il sig. Podestà; di Clavesana i sigg. Podestà e Segretario
Politico; di Piozzo il sig. Podestà; di Magliano Alpi il sig. Podestà; di
Cherasco il sig. Podestà e sig. Conte Galli della Mantica; di Narzole il sig.
Podestà; di Novello il sig. Podestà ed il M. Rev. sig. Parroco.
Alla
Famiglia desolatissima sia di conforto il lutto generale sentitamente provato
da noi tutti; sia di conforto la promessa di preghiere, la promessa del nostro
ricordo affettuoso e riconoscente.
E Voi, o
illustre cittadino di Carrù, avv. Giuseppe Giordano, Pretore integerrimo, umile
quanto grande benefattore, abbiate la nostra gratitudine espressa in preghiere
che affrettino presto il vostro eterno riposo presso quel Dio che sentenziò:
Date e vi sarà dato.
IL BOLLETTINO
per suo
conto avrebbe e dovrebbe aggiungere tante cose che ingentiliscono ed
ingrandiscono la figura dell'Avv. Giordano. Potrebbe parlare della sua
religiosità profonda e convinta e portare anche dei documenti. Poche domeniche
prima di morire ad es. era stato a confessarsi e comunicarsi e, ritornando a
casa soddisfatto, aveva detto: "Ho fatto una parte del mio dovere; avrei
però piacere di prendermi otto giorni di vacanza e ritirarmi per pensare solo a
me, alla mia anima". Non lo disse chiaro, ma in quelle parole c'era tutto
un proposito di un Corso di Esercizi spirituali chiusi. Dio ha accettato e s'è
accontentato del proposito.
Sovente
parlando col Parroco lasciava trapelare, sia pure in una forma velata ed
educatissima, la sua disapprovazione ed a volte la sua nausea per la dilagante
immoralità, specie nella gioventù femminile che crede lecito portare in giro
nudità invereconde.
Compreso
profondamente del pensiero dell'al di là e quasi presago della sua fine,
ricordava sovente e faceva celebrare suffragi per i suoi Defunti, specie per
Papà e Mamma.
E se non
occorresse far dei nomi, per non ripetere quanto altri dissero meglio, il
Bollettino potrebbe citare casi commoventissimi di carità squisitamente
evangelica fatta e di parole e di sostanze.
Ci
limitiamo per ora a quanto egli ha reso pubblico col suo testamento di cui
riportiamo la nota che riguarda la nostra Parrocchia: "Lego al Rev. D.
Bernardo Graneris Arciprete di Novello la somma di L. 30.000 (trentamila) con
facoltà di servirsene come meglio crede a suo illuminato giudizio per il bene
della Religione e del paese di Novello, senza limitazione o controllo".
Come ognun
vede il legato è fatto in maniera abilissima che assicura l'immancabile arrivo
a destinazione della somma. Purtroppo, diciamolo tra parentesi, sono molti i
testamenti mal fatti ed anche a Novello non mancano esempi di legati che sono
andati a finire fuori dell'intenzione del testatore per causa di inesatta
espressione testamentaria. Il Parroco poi personalmente ringrazia commosso per
questo atto di fiducia che gli viene da una persona di tanta importanza qual
era l'Avv. Giordano e mentre promette solennemente che tutta la somma andrà
"per il bene della Religione e del paese di Novello" addita
all'esempio il munifico atto ed il modo con cui viene eseguito, certo che i
poveri che godranno di tale beneficio perpetueranno per l'Avv. Giordano la loro
preghiera.
°°°°°o°°°°°
NEL RICOVERO.
Il Parroco
ha già detto alla popolazione e promesso agli eredi dell'Avv. Giordano che il
cospicuo legato sarà per intero devoluto al Ricovero. Forse ci sarà chi troverà
a ridire ma il Parroco pensa che questa sia la miglior maniera di interpretare
la volontà del testatore che non parla, è vero, del Ricovero, ma semplicemente
perchè il testamento fu fatto nel 1933 quando il Ricovero ancor non esisteva e
semplicemente si sapeva dell'intenzione del Parroco di fare qualche cosa per i
poveri, specie vecchi ed ammalati, della parrocchia. Oggi il Ricovero è cosa
esistente ed è anche l'Opera che maggiormente abbisogna di aiuto per la propria sistemazione. Ed il
Parroco si servirà delle facoltà che il compianto Testatore gli dà sul legato
per iniziare l'opera. Ed ecco le sue intenzioni sulle quali accetterà
volentieri i consigi dei buoni : 1° - Attendere tempi migliori poiché oggi, col
costo dei materiali e della mano d'opera, si farebbe presto a spendere senza
trovare nulla di fatto, 2° - A tempo opportuno impiegare parte della somma nei
restauri ed adattamenti più urgenti ed accantonare l'altra parte come primo
fondo per la vita del Ricovero stesso. Certo non bisogna pensare che questo
basti e che il Ricovero non abbia più bisogno di altro per vivere.
Le opere
di beneficenza abbisognano sempre, poiché esse, come il mare, danno a misura
che ricevono. Perciò il Parroco mentre non ha parole sufficenti per ringraziare
Dio e chi nel suo nome ci ha beneficati, spera che l'esempio dell'Avv. Giordano
troverà in Novello e fuori altri generosi imitatori in grazia dei quali la vita
del nostro Istituto potrà sempre più consolidarsi. Intanto il Ricovero, a
titolo di riconoscenza dedicherà alla memoria dell'Avv. Giordano una lapide che
ricordi ai posteri la sua generosità e leghi il suo nome alla Pia Opera.
SUFFRAGI
In
suffragio del compianto Avv. Cav. Uff. Giuseppe Giordano furono celebrate in
Parrocchia dal 23 Giugno al 23 Luglio le Messe Gregoriane ininterrotte. Il
giorno 23 fu cantata una Messa in die trigesima.
Il
funerale solenne, per desiderio della Famiglia, impossibilitata ora ad
intervenire, sarà celebrato nel prossimo Settembre.
Esortiamo
i Novellesi beneficati e specie i poveri che maggiormente godranno delle sue
disposizioni testamentarie a non dimenticare nelle loro preghiere il munifico
benefattore.
RINGRAZIAMENTO.
Avv. GIUSEPPE
sentitamente ringrazia tutte le
Autorità di Carrù e dei paesi che presenziarono ai funerali: tutti quelli che
con la presenza o con scritti, presero parte al suo cordoglio e promette
imperituro affettuoso ricordo.
°°°°°o°°°°°
I Coniugi Domenico e Giovanna
Passone colle loro Famiglie, profondamente commossi dalla dimostrazione loro
data in occasione della morte del loro Angioletto
MARIA TERESA
volato al Cielo il 15 Luglio,
ringraziano sentitamente.
|
da LUCE E FORZA dell'OTTOBRE 1940
Carissimi
Parrocchiani,
UNA STRANA MACCHINA
Ho letto di questi giorni che in America, un
certo P. Summers, gesuita, Preside della Facoltà di psicologia all' Università
di Fordham (New Jork) ha inventata una macchina colla quale si scoprono le
bugie. Si tratta, dice la seriissima Rivista che ne parla, di una invenzione
scientifica, controllata centinaia di volte e basata su sicuri principii, della
quale hanno parlato a lungo e parlano tuttora i più diffusi e rinomati giornali
degli Stati Uniti.
L'articolo continua citando fatti di ladri
scoperti, di innocenti salvati coll'uso della detta macchina che ha scoperto
esattamente autori di furti e di omicidi e liberati colpiti da false accuse.
UN AUGURIO
Come sarebbe desiderabile e quanto bene
farebbe anche tra noi se detta macchina potesse rendersi popolare in tutti i
tribunali, in tutti i sopraluoghi, interrogatori, ecc. Quante liti evitate,
quante ingiustizie riparate, quante cose scoperte che rimarranno invece
seppellite sotto il cumulo di bugie, di testimonianze false, di accuse calunniose
di cui abbonda purtroppo ai nostri giorni il mondo civile!
Anzi come sarebbe bene averne una per casa!
Allora per tema di essere scoperto scomparirebbero tanti sotterfugi, tanti
inganni, tante bugie e, perchè non dirlo? tanti tradimenti.
Eppure (fa bisogno di ricordarlo a gente
cristiana?) la macchina c'è. Ce l'ha posta nell'anima, senza tante
complicazioni e senza spese, il Signore nel crearci, e si chiama la
"coscienza",. Non è essa infatti che appena compiuta un'azione, anzi
prima ancora di compierla e di tradurla in atto dal pensiero, ci dice che
facciamo bene o male? Non è la coscienza che dà la soddisfazione del bene
compiuto e genera il rimorso per il male che si fa o si vuole fare, od anche
semplicemente si pensa?
Ma oggi purtroppo alla coscienza non ci si
bada più. Si opera il male con sangue freddo, con un cinismo che spaventa,
attenti ad una cosa sola: a spuntarla, a farla franca... e se la coscienza
tenta di farsi avanti dicendo che non è lecito, si trovano mille pretesti per
risponderle, per rintuzzare i suoi rimproveri, per convincersi che le sue paure
sono esagerate, i suoi consigli dettati da scrupoli, ecc. ecc....
E si fa il male, e si passa sopra i
comandamenti, e si giura il falso, e si mentisce, si danneggia, si rovina colla
facilità con cui si beve un bicchiere d'acqua fresca. Tristi tempi in cui
l'uomo s'è levato contro Dio, ha stracciati i suoi Comandamenti, specie il
quinto, il sesto ed il settimo, e s'è fatta una coscienza per proprio conto che
ha un solo principio: "E' lecito ciò che è utile".
COSA SARÀ MEGLIO?
E' la domanda che purtroppo molti non si fanno
più, credendosi autorizzati a seguire il proprio modo di vedere, a volte
mescolando una vita di ingiustizie, menzogne, angherie, prepotenze, furti (dicendosi
e credendosi innocenti) con una apparenza di religiosità e magari colla
Comunione frequente.
Ma questo non è certo il meglio. La coscienza
può anche venire al punto di tacere, come una pianta che a forza di
mortificarla, secca: ma il Signore, assai più chi la macchina di cui sopra,
registra e tace. Verrà giorno in cui tutto verrà alla luce, il giorno del
rendiconto tanto più terribile quanto più ritardato e allora la coscienza
riprenderà il suo posto e griderà forte davanti al Giudice i nostri peccati.
SIAMO PIÙ SINCERI
Cari parrocchiani, siamo più sinceri, ecco la
parola che oggi più che mai è necessario non dimenticare. "Il mondo è
tutto posto nel falso", diceva già Gesù Cristo, ma guai a noi se seguiremo
il mondo.
Siamo più sinceri nei pensieri e nelle parole
e non seguiamo il metodo di colui che diceva che Iddio ci ha data la lingua per
dire al contrario di quanto pensiamo.
Sopratutto siamo più sinceri nelle opere. Sia
nostro programma la giustizia con tutti ed in tutto. Si trattasse anche di un
solo centesimo, venuto a noi per sbaglio, ricordiamo che può essere il primo
anello di una catena che ci trascina alla perdizione. In materia di giustizia è
facile farsi delle illusioni, delle convinzioni errate e se può salvarsi chi ha
peccato contro tutti gli altri comandamenti, perchè basta il pentimento, non si
salva chi ha peccato contro il settimo, perchè qui il pentimento non basta, ma
occorre la restituzione, ciò che, il più delle volte, pur essendoci la
possibilità, le circostanze rendono praticamente impossibile.
Vi saluta cordialmente
Il vostro
PARROCO
°°°°°O°°°°°
IN PARROCCHIA
Le nostre feste.
Dall'ultimo
numero del Bollettino sono passati due mesi nei quali abbiamo celebrate tutte le
nostre feste religiose estive:
ALLA
CROCETTA furono molti i visitatori, anche forestieri, specie nel giorno 2
Agosto arricchito della preziosa Indulgenza della Porziuncola.
A
MORIGLIONE celebrò il Parroco che parlò ancora una volta a quella buona
popolazione della convenienza, anzi della necessità di formarsi una Parrocchia
od almeno di pensare ad un Cappellano stabile. Fu eletto a Massaro il Sign.
Baroero Antonio.
A
S. GRATO, seguendo l'ordine tradizionale per famiglie, la carica di Massaro
toccò alla Sig.na Stra Felicina.
PER
I LUIGINI fu chiamato alla carica di S. Priore il giovane, ora richiamato
alle armi, Abbona Onorato di' Antonio.
PER
LE FIGLIE DI MARIA. Quest'anno riprese le funzioni di Priora, in
sostituzione della compianta defunta Stroppiana Maria,
Una parola
di ringraziamento è dovuta a tutte le buone Famiglie che per
Giornate da ricordare
S. MICHELE ARCANGELO (Domenica 29 Settembre)
E' la
festa del nostro Santo Patrono titolare della nostra Parrocchia. Precederà
LEGA DI PERSEVERANZA
La faremo
sabato 28 e sarà la più bella maniera per gli uomini di celebrare la festa di
S. Michele e disporsi in grazia di Dio ad entrare nei lavori della vendemmia.
FESTA DEGLI ANGELI CUSTODI (2 Ottobre)
E' la
festa in modo speciale dei bambini e fanciulli, ma dovrebbe essere ricordata e
celebrata da tutti perchè tutti abbiamo il nostro Angelo Custode, forse non
sempre contento di noi, come lo è dei piccoli. Finché visse, la compianta
Signora Giordano la faceva cantare, ogni anno per la sua Famiglia e per i
fanciulli della Parrocchia. Se nulla avverrà di contrario porremo in detto
giorno la funzione dell'inizio delI'anno catechistico e canteremo
FESTA DEL S. ROSARIO (6 Ottobre)
E' una
cara festa che non dobbiamo dimenticare, anche se da qualche anno per noi
coincide colla festa di S. Michele. Quest'anno possiamo celebrarle comodamente
tutte e due e perciò ci faremo un dovere di ricordare in detta domenica le
glorie di Maria SS. del Rosario e rinnoveremo il proposito di cominciare, se
ancor non l'abbiamo fatto, la recita del medesimo in famiglia tutte le sere.
FESTA DI GESU' CRISTO RE (27 Ottobre)
Questa
festa di recente istituzione non è ancora entrata troppo nella divozione della
nostra gente. Occorre insistere di più presso le nostre famiglie e questo è
anche compito vostro, o genitori cristiani. Occorre ripetere che tutto quanto
abbiamo di beni spirituali e materiali lo abbiamo da Gesù Cristo, nostro vero
ed eterno Re, che tutto provvede e nulla ci lascia mancare.
Questa festa
da parecchi anni in nostra Parrocchia ha anche il carattere di "FESTA
della RICONOSCENZA". Abbiamo ormai raccolti tutti i prodotti della
campagna che quest'anno sono stati discretamente abbondanti e rimunerativi,
Pensiamo perciò a dire il doveroso grazie a Gesù Cristo Re generoso e ad
offrirne una parte, sia pure piccola, per la sua Chiesa e per le Opere
Parrocchiali.
SS. QUARANTORE DEI SANTI (leg. Con. Tarditi)
Le celebreremo nei tre giorni precedenti
la festa dei Santi e ne riparleremo nel prossimo numero.
°°°°°O°°°°°
Al NOSTRI CARISSIMI SOLDATI
Carissimi,
Vi ho spedito a tutti (a quelli cioè di cui ho
l'indirizzo) il bel librettino fatto apposta per voi e intitolato "Il
libro della fede", e spero l'abbiate ormai tutti ricevuto. Se vi ho fatto
piacere me l'avete detto voi colle vostre lettere e cartoline colle quali vi
siete fatta premura di ringraziarmi. Vorrei poterle pubblicare tutte le vostre
belle e commoventi lettere che mi hanno profondamente impressionato e m'hanno
anche assicurato che anche in mezzo alla vita militare i miei giovani
conservano quello spirito religioso che è caratteristica della nostra buona
popolazione.
Bravi! Questo fa anche piacere ai vostri
genitori ed a quanti pensano a voi, mentre è per noi uno stimolo a volervi
sempre più bene ed a moltiplicare per voi le nostre preghiere. E sì che già vi
ricordiamo. Ogni sera in Chiesa, davanti al Santissimo, diciamo per voi il S.
Rosario colla Benedizione e la preghiera speciale per la pace vittoriosa. Voi
continuate a mantenervi buoni nel pensiero costante alle vostre famiglie, alla
vostra Parrocchia che vi attende, e che vi prepara per il vostro ritorno una
bella festa.
Noi qui tutto bene. Ottima la salute,
promettente e bella la vendemmia. Fateci sapere per tempo quando saranno aperte
le licenze agricole e faremo del nostro meglio per ottenervela. Siate di buon
umore pensando che il vostro sacrificio vi sarà largamente ricompensato dal
Signore. Scrivete sovente e ricordatevi anche del vostro Parroco che vi vuol
bene, che prega per voi e cordialmente vi saluta.
Aff.mo ARCIPRETE
P.S. - Se qualcuno non ha ancora ricevuto il
libretto, fatemelo sapere dandomi l'indirizzo. Ne ho una buona scorta e lo
spedirò subito, senza costo di spese.
°°°°°O°°°°°
Nuovo Vicecurato.
Dopo
appena un mese e mezzo di permanenza fra noi, il Vicecurato Don Antonio
Bergadano è stato chiamato dalla fiducia dei Superiori alla Vicecura della
Cattedrale di Alba ed alla direzione di quell'importante Oratorio festivo.
Mentre, umiliandoci alle disposizioni dei Superiori, esprimiamo il nostro
rincrescimento per la partenza del caro Sacerdote che in poco tempo s'era
cattivata la simpatia e la benevolenza della popolazione e specialmente dei
giovani, ci congratuliamo con lui per la distinta promozione e l'atto di alta
stima in cui è tenuto. I nostri auguri e le nostre preghiere lo accompagnino
nel nuovo e più difficile campo di lavoro.
A
sostituirlo è venuto da Cortemilia il giovane Sacerdote D. Costanzo Muratore.
Anch'egli è alle prime armi ed è preceduto da fama di sacerdote colto e
zelante, e già ce ne siamo accorti. In pochi giorni s'è completamente
ambientato riscuotendo l'affezione dei giovani che saranno la parte precipua
del suo ministero e la stima della popolazione che si augura di averlo per
molto tempo fra noi a profondere i tesori della sua mente e del suo cuore. A
lui il più cordiale e fraterno benvenuto, e l'augurio di fruttuoso ministero.
°°°°°O°°°°°
Pagina della carità
PER
La spesa
che dobbiamo coprire quest'anno è quella fatta per i restauri all'Altare
Maggiore e per i nuovi Confessionali, spesa che supera le 6000 lire ed a cui
dovrebbero concorrere tutte le famiglie della Parrocchia od almeno tutte quelle
che riconoscono che dall'altare e dai confessionali hanno ricevuto e ricevono
del bene spirituale.
Ecco le
ultime offerte: Rapalino Giuseppe L. 20; Vancini Federico 10; P. P. (a S.
Antonio p.g r.) 5; Saccato Giacomo di G. 10; P. B. 25; Cabutto Domenico 20; T.
A. 20; Montanaro A. 5; A. G. (per olio lamp.) 10; Tarditi Lodovico 15; Bozzone
Angelo (in occ. nascita 4 genito) 10; Rapalino Giovanni 35; C. C. (olio lamp.)
15; N. N. 200; Pirra Giovanni (in memoria del suo Priorato Luigini) 100.
PRO OPERE PARROCCHIALI
P. P. 100; Abbona Onorato 50; S.
A. 100; Alessandria Pietro Brig. (in occasione nascita piccolo Silvio) 10;
Ravera Gino 20.
PER IL BOLLETTINO.
C. B. 10;
Gallo Lodovico 5; Rapalino Giuseppe 5; Vancini Federico 5; Con. Tarditi (Milano)
10; Stella Giacomo 5; P. B. 5; Camia Carlo 10; T. A. 10; Marrone Giuseppe 5; A.
G. 5; Ved. Abbona (Cherasco) 10; Saccato Giuseppe 4; Rossotto-Alessandria Maria
10; Cogno Carmela 5; Bozzone Giuseppe (Torino) 10; Con. Bersano (Torino) 10; T.
M. 4; Canavosio Rosa (Torino) 5; Tarditi Anna 10; Famiglia Alessandria (Govone)
6; Tarditi Matilde 5; Per i soldati : Grisotti Pietro 2; Frat. Passóne 5; Gallo
Pietro 1; Cabutto B. 1; Pirra B. 1; Tarditi E. 5; Saccato G. 4; Montanaro L. 1;
Roggia E. 5; Abbona C. 5; B. R. 5; Cogno G. 5; Alessandria 7; D. L. 10;
Rapalino 5; Saccato O. 5; Manzone f. 5; Mosca 3; Vietto A. 5; Saccato A. 10.
PER IL RICOVERO
Alessandria Giovanni 15; N.N. 100.
BORSA DI STUDIO.
M. G. C. 30
- Zelatrici S. Cuore (in occasione onomastico Arciprete) 52 - Donne di A. C.
(per la stessa occasione) 50. Uomini di A. C (id. id ) N. N. 13.
Preghiamo
continuamente il Signore affinchè susciti delle buone persone che aiutino
quest'opera tanto necessaria facendo loro capire quale merito sia concorrere
alla formazione di un Sacerdote.
Ringraziamenti a tutti i nostri Benefattori.
Che il Signore a cui va la carità li rimuneri col 100 per uno.
RINGRAZIAMENTO. - Il Parroco nella impossibilità
di ringraziare le singole persone che in occasione del suo onomastico (20
Agosto) hanno voluto avere per lui preghiere, parole e scritti di auguri,
affida detto ringraziamento al Bollettino che lo porterà a tutti vicini e
lontani colla promessa di ricambio di preghiere. In modo speciale ringrazia i
membri dell'A. C. e le Zelatrici del S. C. che hanno voluto organizzare la
simpatica riunione dell'Asilo, unendo ai voti così bene espressi da piccoli e
grandi, generose offerte pro "BORSA DI STUDIO".
Anniversari
di Ottobre.
2 Ottobre: Gallo Ravera Catter. 1925
Tarditi Giovanni '24
4 "
Cogno G. B. '25
8 "
Vietto Pietro '32
9 "
Rosso Silvio '35
Traggia
Teresa '34
10 "
Blengino Giuseppe '24
12 "
Borio Lodovico '28
Pressenda
Baroero Giac.'23
13 "
Saccato Giacomo '34
14 "
Tarditi Bernocco Mar.na '36
17 "
Tarditi Luigi '27
20 "
Stroppiana Catterina '33
Tarditi
Scarzello Agnese '24
Tarditi
Giov. Battista '39
24 "
Marengo Catterina '21
25 "
Tersiglio Giovanni '39
26 "
Cencio-Alessandria Luigia '39
27 "
Abbona Onorato '28
Passone
Felicina '35
29 " Ascheri-Bozzone Teresa '29
Graziano
Rostagno Ant. '21
30 " Costamagna Sebastiano '25
31 "
Stra-Ravera Elvira '25
R. I. P.
Nessuno
può pensare che i propri morti siano precipitati all'Inferno; ma chi può essere
sicuro che siano già in Paradiso?
FUNERALE SOLENNE IN SUFFRAGIO
DELL'AVV. CAV. GIUSEPPE GIORDANO
Per
maggior comodità dei parenti, presenti tra noi per la solita campagna estiva,
ha avuto luogo lunedì 23 Settembre, il funerale solenne in suffragio dell'anima
eletta del compianto Avv.to Cav. Giuseppe Giordano, R Pretore di Carrù e
novellese di adozione e di affetto. Vi prese parte in forma ufficiale il R.
Podestà col personale del Municipio ed una rappresentanza del Fascio locale col
Segretario Dott. Elia Tarditi, l'Asilo Inf. e numeroso popolo memore dei
benefici ricevuti dal benefico Scomparso. La cantoria femminile accompagnata
all'organo dal decano degli organisti della Diocesi Cav. M° Ghigo, eseguì assai
bene
°°°°°O°°°°°
NOTA AGRICOLA.
Un
cordiale saluto e ringraziamento. Lo inviano commossi i nostri agricoltori
all'Il. Prof. Emanuele Ferraris promosso, contro sua voglia, alla Direzione
dell'importante Ispettorato Provinciale di Sondrio. Dire del bene che il Prof.
Ferraris ha operato nell'albese, ed a Novello in particolare non è cosa tanto
facile e gli agricoltori ricordano con riconoscenza le sue frequenti visite
alle nostre piantagioni, le sue conferenze popolari, i suoi preziosi consigli.
Non è esagerato il dire che il massimo merito dell'incremento della nostra
agricoltura in tutti i campi (grano, uva, frutta, foraggi, ecc.) è dovuto al
vivo interessamento ed alle cure assidue
del Prof. Ferraris. I nostri agricoltori, che sono pure buoni cristiani, mentre
rimpiangono il suo allontanamento da quello che fu il campo preferito del suo
lavoro, lo ringraziano sentitamente, promettono ricordarlo sempre e pregano il
Signore ad accompagnarlo colle sue grazie e benedizioni.
Neo -Veterinario Consorziale
Crediamo
bene portare a conoscenza dei nostri agricoltori che in seguito a regolare
concorso è stato nominato Veterinario Consorziale Lamorra - Novello il Dott.
Ercole Meda. Il giovane Dottore col quale abbiamo già avuta la fortuna di fare
conoscenza è persona simpaticissima, alla buona, e viene a noi preceduto da
fama di valente professionista. Ispirato a criteri moderni, pieno di buona
volontà di incrementare e difendere il nostro patrimonio zootecnico, non mancherà di incontrare la
fiducia dei nostri agricoltori. Auguri di feconda carriera.
La vendemmia.
Pochi anni
la vendemmia si presenta bella e sana come quest'anno. La quantità è vero è
assai limitata, ma la qualità ha per questo fatto assai guadagnato e le uve,
favorite ancora da questo sole autunnale, non mancheranno di dare un alto grado
zuccherino e perciò un mosto ed un vino proprio delle annate eccezionali e
classiche.
Ed i
compratori lo sanno ed è per questo che le nostre vigne sono da giorni prese di
mira e la caccia alle migliori posizioni si fa intensa. Anche i prezzi provano
la bontà dei nostri prodotti. Per i dolcetti si sono fatti e si fanno contratti
da lire
propria merce nella paura che i
compratori rifiutino di contrattare. Chi si vuole esporre all'alea di aver roba
da piazza, vada pure in piazza; ma chi conosce le nostre uve e ci tiene alla
sicurezza del risultato verrà da noi anche se dovrà pagare qualche cosa di più.
Da
raccomandare però ai nostri agricoltori di non aver fretta a vendemmiare,
specie se il tempo ci fa credito, che da noi è vizio vecchio raccogliere troppo
presto, specie le barbere. Ricordare che l'uva ben matura pesa anche di più.
Frutta.
Novello
comincia anche già a farsi notare per la produzione di frutta (pesche, pere,
mele). Occorre lo sappiano i negozianti che ancora non ci hanno visitati.
Raccomandiamo però ai frutticultori nostri di intensificare gli impianti e di
curarli anche secondo le moderne norme, specie per la potatura e le
somministrazioni di disinfettanti.
|
da LUCE E FORZA del NOVEMBRE 1940
Carissimi
Parrocchiani,
La lettera
di questo mese non è più il Parroco che ve la scrive; è un personaggio ben più
alto che però si serve della penna del Parroco per farvi sentire una parola che
tutti dovrebbero meditare e che a tutti dovrebbe far del bene.
PARLA IL
PAPA.
Sì, è
proprio il Papa che scrive, che parla, e scrive e parla a voi di Novello, come
scrive e parla per tutti i suoi figli spirituali sparsi per tutto il mondo.
Ecco
dunque. Pochi giorni fa e precisamente il giorno 7 Ottobre u. s. il Papa Pio
XII riceveva nel cortile di S. Damaso (tanto era il numero dei presenti)
L'ORA
PRESENTE.
Dopo aver dello che "gli anni volano, sebbene
alcuni paiono quasi star fermi e durare più degli altri, come trattenuti dal
numero e dal peso degli eventi che seco incorporano e portano", il Papa
parla dell'ora, presente. "L'ora presente, dice, è ora di devastazione, ma
anche, e tanto più per la gioventù, ora di fiducioso ed intenso lavoro a
vantaggio della diletta Patria vostra e dei nostri simili... Domani, se il
mondo non vorrà rimanere per sempre sepolto nell'ombra di morte, dovrà
sforzarsi di riparare e rialzare le sue rovine... Ricostruire la società su
basi cristiane; rimettere in stima e onore il Vangelo e la sua morale;
rinnovare la famiglia, restituendo al matrimonio l'aureola della sua dignità
sacramentale, agli sposi il senso dei loro obblighi e Ia coscienza della loro
responsabilità; riaffermare in tutti i gradi della società la genuina nozione
dell'autorità, della disciplina, del rispetto agli ordinamenti sociali, dei
reciproci diritti e doveri deIla persona umana ...."
Quali
profonde lezioni! Basterebbe pensare un momento allo stato attuale della povera
umanità in lotta su tre quarti della terra, per sperare intensamente col Papa,
ed accelerare col desiderio e colla preghiera un domani migliore. E chi ci darà
questo domani migliore? Che cosa ha portato a noi questa lunga ora di devastazione?
Ce lo dice il Papa: La società non è fondata su basi cristiane, il Vangelo e la
sua morale non sono in stima ed onore, la famiglia è decaduta, il matrimonio
spogliato della sua aureola e defraudato nei suoi doveri, gli sposi hanno
perduto il senso dei loro obblighi e la coscienza delle loro responsabilità, è
venuto meno nei gradi della società la nozione genuina dell'autorità, della
disciplina, del rispetto agli ordinamenti sociali e dei reciproci doveri e
diritti della persona umana..... Ecco le cause di tanti mali, cause che forse
anche nei nostri paesi hanno trovato dei difensori... teorie che hanno dei
seguaci anche in mezzo a chi si crede e si dice cristiano.
IL
LAICISMO.
Il Papa
accenna ad un'altra piaga dei giorni nostri, piaga che vorrà essere curata se
si vuole veramente giorni migliori: il laicismo.
"Nel mondo presente, dice, domina
largamente il "laicismo"; che rappresenta lo sforzo dell'uomo per
fare a meno di Dio; tendenza vana ed empia impresa che prende, secondo i tempi
ed i paesi, diversi aspetti e nomi: indifferenza, noncuranza, disprezzo,
rivolta od odio".
E dopo
aver detto che nei nostri paesi, pur non arrivando agli eccessi, non manca in
non pochi l'indifferenza crescente verso Dio e le cose divine, il Papa fa
questo quadro che pare proprio la storia di quanto è avvenuto in molte delle
nostre famiglie:
"In altri tempi - pur non immuni
anch'essi da deficienze e deviazioni - la fede religiosa penetrava e pervadeva
la vita sociale, e ancor più la vita familiare con le pareti adorne di
Crocifisso e di pie immagini e ricordi. La letteratura e le arti del focolare
domestico si ispiravano alle memorie bibliche; nomi di santi protettori
segnavano città e borgate, montagne e sorgenti; i sentieri di campagna e gli
angoli delle vie offrivano allo sguardo dei passanti, la effigie di Cristo in
croce e della sua Madre benedetta. Pareva che tutto e l'aria stessa parlasse
del Signore; sicché l'uomo viveva come in contatto con Dio nel pensiero della
sua universale presenza e della sua potenza sovrana. La campana della chiesa lo
destava, lo invitava al divino sacrificio, al triplice saluto del giorno verso
Che
sacrosante e dolorose verità! Pare proprio che il Papa sia sceso dal suo trono,
uscito dai suoi palazzi vaticani e abbia fatto un giro di ispezione invisibile
per le case dei nostri paesi.
Ed il
discorso continua..... ma noi facciamo punto per questa volta. Se vogliamo
abbiamo materia a profonde meditazioni per tutto il mese. E guai a noi, cari
parrocchiani, se, per colpa nostra, la parola del Papa che è parola di Dio,
cadrà sul terreno sterile e duro! II mese dei morti ci conduca alla
riflessione! Vogliamo vivere, sì, ma dovremo anche morire!
Vi benedice
Il vostro
PARROCO
°°°°°O°°°°°
IN PARROCCHIA
GIORNO DEI MORTI.
Non ci
stancheremo mai di raccomandare di aver tanto rispetto a questo giorno e di
santificarlo a suffragio dei nostri Morti. E ciò per le speciali circostanze
dei nostri paesi che subiscono facilmente l'attrattiva di una malaugurata fiera
che starebbe tanto bene in un altro giorno meno solenne e meno significativo di
questo. Perciò chi proprio non ha bisogni speciali fa assai bene a rimanere a
casa, venire alle funzioni, visitare il Camposanto e pregare per i suoi Morti
In detto
giorno ogni Sacerdote celebra tre Messe ed eccone l'orario: Ore 7 – Funerale
solenne per i Defunti della Parrocchia. Segue altra Messa letta. Ore 8 - Messa
per i Benefattori del Ricovero.
Ore 9 - Messa al Camposanto
(libera) e Messa a Bergera per i Defunti della Borgata
Ore 10,30 - Messa ultima cantata
per i Benefattori dell'Asilo.
Diario Religioso
1° Venerdì
del Mese: Coincide colla Festa dei Santi. Non faremo alcuna funzione speciale;
però non lo dimentichino i divoti del Sacro Cuore. Anzi
4 Nov. -
E' un giorno sacro alla memoria dei nostri Caduti in guerra. Se non saranno
prese iniziative speciali,
11 Nov. -
S Martino. E' un giorno da ricordare specie da chi l'ha fatto tante volte ed
ora ha la fortuna di aver trovato un posto stabile. Colla occasione
raccomandiamo alle famiglie nuove che vengono a stabilirsi a Novello, anche
solo in qualità di mezzadri, il dovere e la convenienza di consegnarsi anche in
Parrocchia, portando al Parroco nome e cognome dei genitori e dei figli e
possibilmente il luogo e data del Battesimo, Cresima e Prima Comunione. Chi ha
il libretto-ricordo del Matrimonio è bene che lo porti.
A tutti
poi coloro che o vanno o vengono in occasione del prossimo S. Martino, il Parroco
porge il saluto augurale col benvenuto a chi viene ed il mesto addio a chi
parte, ricordando a tutti che manderà ben volentieri il Bollettino Parrocchiale
se gli favoriranno il nuovo indirizzo.
22 Nov. - Festa
di S. Cecilia - Messa cantata da vivo con invito speciale alle cantore e....
cantori.
CATECHISMO.
Anche
quest'anno per ragioni facili a comprendersi anticiperemo il catechismo
d'Avvento, nella speranza che il clima ancora mite e le giornate ancora discrete
favoriscano e facilitino l'intervento dei nostri scolari. Comincerà lunedì 4
Novembre e continuerà tutti i giorni (eccetto il sabato) fino al 24 Novembre.
Vi sono obbligate le 5 classi elementari, comprese le frazioni dove non si fa
alla Cappella.
Ricordino
i genitori che questo è una tra le più gravi responsabilità.
°°°°°O°°°°°
Per i soldati.
Allo scopo
di evitare malcontenti e sopratutto affinchè tutti i nostri soldati abbiano il
libretto che il Parroco desidera regalare, libretto che ha incontrato tanta
simpatia presso coloro che già l'hanno ricevuto, dò l'elenco di tutti i soldati
ai quali negli scorsi giorni detto libretto è stato spedito.
Così se
mai qualche famiglia non avesse ancora dato l'indirizzo vedrà di portarlo con
sollecitudine. Ecco dunque i nomi : Alessandria Eugenio, Alessandria Pierino,
Cogno Giovanni, Basso Raoul, Grisotti Pietro, Abbona Celso, Vaira Giuseppe,
Tarditi Giovanni, Roggia Michele, Roggia Ettore, Tarditi Pasquale, Montanaro
Renzo, Rapalino Giuseppe, Saccato Giuseppe, Musso Cesare. Tarditi Enrico, Pirra
Benedetto, Cabutto Carlo, Abbona Onorato, Abbona Pietro, GaIIo Pietro, Passone
Michele, Passone Pierino, Musso Paolo, Vietto Angelo, Saccato Oreste, Dotta
Luigi, Manzone Francesco, Mosca Francesco, Cabutto Bartolomeo, Cristino Nino,
Tarditi Stefano, Settimo Agostino, Settimo Pierino, Foglio Giacomo, Foglio
Francesco, Galvagno Pio, Marenco Ercole, Florio Ettore, Saccato Aldo, Dardo
Giuseppe, Marengo Luigi, Alessandria Giuseppe, Alessandria Sabino, Ricca Luigi,
Rosso Giacomo, Comm. Milanese, Passone Pierino, Gallizio Vincenzo, Gallizio
Giovanni, Passone Luigi, Brig. Alessandria Pietro, Tarditi Matteo, Ten. Roggia
Ernesto.
Ho poi
ricevuto con vero piacere e lette con profonda commozione tante vostre lettere,
cari soldati, piene di ringraziamenti per quel poco che ho fatto e sopratutto
riboccanti di espressioni nobili, di propositi cristiani che dicono quanto
siano profondi i sentimenti religiosi nel cuore dei nostri giovani. Penso anche
quanta fatica abbia costato a molti di voi, non abituati a questo lavoro, lo
scrivere al Parroco. E perciò, mentre sentitamente vi ringrazio del piacere
fattomi vi voglio assicurare che io non pretendo nulla, che perciò siate
tranquilli anche se non sapete o non osate scrivere, ma anche voglio dirvi che
una semplice parola detta come sapete e potete, mi fa un grande piacere e che
io attraverso i vostri scritti, anche se forniti di errori, leggo nella vostra
anima e vi ringrazio del buon ricordo, mentre le vostre lettere o cartoline mi
sono d'occasione a ricordarvi più sovente al Signore.
Credo poi
superfluo raccomandarvi di compiere sempre bene e volentieri i vostri doveri,
anche se esigono sacrificio. Siate obbedienti ai vostri Superiori, rassegnati
non solo ma lieti di sopportare qualche disagio per la grande causa per cui
siete sotto le armi: ridare al mondo che l'ha perduta la pace ed il senso
cristiano della giustizia.
Pregate
anche quel poco che potete. Noi a casa vi abbiamo sempre presenti. Le vostre
famiglie disimpegnano meravigliosamente i lavori della campagna liete se vi
sanno sani e di buon umore. Con loro vi saluta e vi benedice di tutto cuore
il vostro Parroco
°°°°°O°°°°°
Una inchiesta a Moriglione.
Non
spaventatevi della parola, cari Borghigiani di Moriglione. Quella di cui parlo
non è una di quelle inchieste in senso civile che a volte fanno tremare chi non
ha la coscienza troppo tranquilla, cose che purtroppo a volte si rendono
necessarie perchè di gente che abusa del suo posto ce n'è sempre stata e sempre
ce ne sarà.
Vi voglio parlare
semplicemente della visita fattavi in occasione della benedizione delle vostre
case, visita che voi avete dimostrato di gradire trattando il Parroco con ogni
cordialità e gentilezza, del che vi ringrazio sentitamente. Se ricordate,
allora mi sono informato degli affari della Cappella allo scopo di vedere se
fosse possibile l'erezione di una Parrocchia in questa vostra Borgata, cosa
tanto necessaria ed insieme tanto desiderata, od almeno se
possiamo provvedere per un
Cappellano stabile per quando il tempo o l'età non permettessero più al
benemerito e caro Can. Garezzo il facchinaggio cui da tempo si sobbarca ogni
festa, per farvi un po' di bene.
Ed ecco
qui, come vi ho promesso, il resoconto del mio lavoro:
Dolorosamente
bisogna dire che il risultato della inchiesta non è stato troppo confortante.
Si sa da tutti che se si vuole avere delle comodità occorre pagarle e le
parrocchie sono sorte tutte così: colla buona volontà e col contributo delle
famiglie interessate. Ora per la costituzione di una Parrocchia, come già
abbiamo detto altre volte, occorre costituire un capitale (sia pure in
cartelle) del valore nominale di lire 100 mila che all'interesse del 3,50 %
darebbe una rendita di L. 3500, stipendio non certo esagerato a questi chiari
di luna. Oggi detto capitale si potrebbe avere con circa 65 mila lire. Ma
purtroppo siamo ancora lontani (e non facciamo torto a nessuno) anche dal
semplice pensiero di raggiungere tale cifra. Ed ecco la conferma più eloquente:
i numeri.
Il Parroco ha raccolta dalle famiglie
di Novello (e per le altre dal registro della Cappella) la distinta delle
singole offerte che oggi si fanno, a titolo di quotizzo, per
Novello - Famig. Baroero Antonio L. 60; Gatti
Giuseppe 50; Rovella Giov. B. 50; Vedova Dallorto 40; Frat. Roggero 40;
Antonione Antonio 35; Civallero Giuseppe 30; Paolazzo Luigi 30; Spinardi
Giuseppe 25; Rovella Domenico 25; Marengo Antonio 20; Antonione Benedetto 20;
Bozzone Maria Ved. 20; Bozzone Giuseppe f. Seb. 20; Frat. Cencio 20; Frat.
Cigliutti 20; Bozzone Sebastiano 15; Rinaldi Tommaso 10; Baroero Maria 5;
Totale L 535.
Narzole - Antonione Giovanni 100; Antonione Antonio
35; Antonione Giorgio 30; Bella Bartolomeo 30; Bruno Audino 20; Cane Guglielmo
20; Barberis Luigi 15; Porro Celso 10; Cane Giovanni 10; Bruno Benedetto 10;
Morra Giovanni 10;Gerbaldo Bartolomeo 10; Antonione Domenico 5; Bergamino
Stefano 5; Gerbaldo Anna 5; Bruno Paolo 5; Bella Bartolomeo 3; Fratelli Bella
3; Totale L. 226.
Lequio - Marenco G. B. L. 50; Marenco Michele 35;
Marenco Lorenzo 32; Marenco Giov. B. fu Michele 30; Frat. Porro 30; Marenco
Carlo 25; Bertone Guglielmo 14; Bozzone Francesco 10; Roggero Michele 10;
Totale L. 236 - Totale generale L. 997.
Un
semplice sguardo a queste cifre ci dice parecchie cose:
1° - Che
con questa somma non è neppur possibile assicurare una Messa festiva. Oggi il
povero ed ammirevole Can. Garezzo viene da Bene a piedi. Che sarebbe se dovesse
farsi condurre colla misera retribuzione di appena L. 16 per volta? Siategli
perciò riconoscenti fin quando vi potrà fare questo prezioso servizio.
II° -
Salta subito agli occhi un sproporzione tra contributo e contributo. Le
famiglie di Novello che concorrono sono 19 (e sono, senza offenderli, i meno
ricchi dell borgata) e pagano L. 535; quelle di Lequio sono appena 9 e pagano
L. 236 facendo anch'esse bene la loro parte; quelle di Narzole sono 18 e pagano
appena L. 226.
Questa
sproporzione è causa di lagnanze e di scoraggiamenti e sarebbe assai bene che
STATO DEMOGRAFICO
(Mese di
Ottobre)
Battesimi:
nessuno - Matrimoni: nessuno - Morti: 2.
Anniversari di
Novembre.
1° Novembre Vaira
D. Carlo 1938
3 " Perno Giacinto '21
5 " Vietti Maggiorina '2 6
Gioffredo
Lorenzo '39
6 " Alessandria Giovanni '39
8 " Abbona Michele '39
9 " Anselma - Stella Catterina '26
12 " Vaira Maria '38
Cogno
Giuseppe '39
15 " Calzia Anna '23
iS " Bozzone Lorenzo '30
20 " Dotta Giuseppe '25
21 " Tarditi Egidio '27
22 " Passone Domenico '24
Tarditi
Sebastiano '32
23 " Alessandria Luigi '21
24 " Ferrero Giuseppe (leg Piov.)
28 Marengo
Ottavio '36
29 " Taricco Luigi '39
Dal
Registro :
9 Nov.: Comm. Avv. Pietro Giordano
7 " Tarditi Domenico f. Tommaso
Novo
Giuseppe
11 " Viglione-Borio Petronilla
18 " Raviola Sebastiano sold.
'9 " Busso Catterina
4 " Tarditi Pietro
28 " Passone Luigi
28 " Musso Federico
24 " Montanaro Raviola - Teresa
7 " Schellino Ernesto
R.
I. P,
Come noi
trattiamo gli altri così saremo trattati (Vangelo).
°°°°°O°°°°°
I nostri Villeggianti
sono ormai
ritornati tutti alle loro case in città. A loro l'augurio di buon inverno unito
a quello di poterli rivedere nel prossimo anno. A quanti ci hanno lasciati i
loro saluti li ricambiamo cordialmente e ringraziamo delle offerte lasciate per
le nostre Opere Parrocchiali che pubblicheremo nel prossimo numero nella
"Pagina della Carità".
Nota agricola.
GRANO.
Un
proverbio piemontese dice che un buon colono a. Luca (18 Ottobre) deve aver
ultimata la semina. Da noi sovente la vendemmia impedisce che si verifichi tale
cosa; ciò però non toglie nulla alla verità che i migliori e più redditizi
seminati sono quelli che si fanno presto, specie in posizioni alquanto fredde.
E
purtroppo anche il Bollettino di Novembre arriva ancora in tempo per tanti per
dare qualche utile nozione per la semina.
I - ARATURA PROFONDA,
E' un
errore il credere che il grano non affondi le sue radici. Se trova terreno
soffice la radice del grano può anche allungarsi di un metro ed il prodotto è
in relazione alla buona "coltura", come si dice.
I - CONCIMAZIONE.
Buono il
letame anche per il grano, ma non da solo. E' sempre bene (e dove non c'è
letame indispensabile) per un buon prodotto una concimazione completa come la
seguente:
Perfosfato: 2 o 3 q. per giornata.
Azoto: (solfato ammonico) 30-
Potassa: 30-
Nei
terreni freddi è bene usare la calciocianamide mescolata con terra (30 -
III - VARIETA'.
Non si può
dare una regola fissa. Da noi fino ad oggi il grano che presenta maggiori
vantaggi è il Mentana. Per le regioni fredde, ove la neve si mantiene
lungamente, è consigliato il Roma. Attenti però a seminare a file ed a
sarchiare a tempo, specie il mentana che facilmente si lascia vincere dalle
erbe.
SCASSI.
Ricordiamo
poi, cari agricoltori, che l'inverno è il tempo utile per gli scassi del
terreno. Facciamone quel poco o quel tanto che ci è possibile, anche se non
abbiamo intenzione di piantare nuove vigne.
Lo scasso
è una buona concimazione, anzi è più necessario della medesima, poiché porta al
sole e rende assimilabili dalle piante gli elementi profondi mai utilizzati.
Vediamo
poi ogni anno più come, non ostante le apparenze di qualche raro appezzamento,
le nostre viti se ne vanno e la produzione delle uve diminuisce
spaventosamente. Occorre perciò pensare alla ricostruzione di almeno una parte
dei nostri vigneti. "Poco e bene", ecco il criterio che dobbiamo
adottare. Nello scasso poi tutto fa, specialmente la frutta la cui coltivazione
razionale deve aumentare a Novello che è località molto adatta.
|
da LUCE E FORZA del DICEMBRE 1940
Buon Natale!
A tutti
gli affezionati lettori, a tutti i cari parrocchiani vicini e lontani, il Bollettino
anticipa i più cordiali auguri di
BUON NATALE
Che il Celeste Bambino, sulla cui culla povera
gli Angeli hanno cantata la pace agli uomini di buona volontà, porti in questo
incendio di guerra e di odii la vera pace ai popoli, alle famiglie, agli
individui.
°°°°°O°°°°°
Carissimi
Parrocchiani, L'ultima lettera vi prometteva di .continuare a dire qualche cosa
in proposito delle raccomandazioni fatte dal Papa PIO XII alla Gioventù Femm.
di A. C. e con loro a tutti i Cattolici, specie del mondo femminile Ecco altri
preziosi insegnamenti:
Dopo aver parlato dell'indifferenza religiosa
che mena così spaventose rovine nelle anime, rimproverando alla moderna
società, insuperbita delle sue scoperte e dei beni conquistati coll'ingegno che
è pur dono di Dio il, Papa, da buon Padre, termina il suo dire con affettuose e
calde esortazioni alla vita cristiana raccomandando alle figlie:
1° - Prima
di indossare un vestito domandate alla vostra coscienza in qual modo lo giudicherà
Gesù Cristo.
2° - Prima
di accettare un invito considerate se il vostro invisibile e celeste guardiano (l'Angelo
Custode) potrà seguirvi in un simile convegno senza velare la sua faccia con le
ali.
3° -
Informatevi dalla vostra coscienza e da chi vi dirige quali spettacoli, quali
ritrovi, quali spiagge dovete evitare.
4° -
Pensate che una giovane può essere moderna, colta, sportiva, piena di grazia,
di naturalezza e di distinzione, senza piegarsi a tutte le volgarità di una
moda malsana, conservando un volto che ignora gli artifici, come l'anima di cui
è il riflesso, uno sguardo senza ombre nè interiori nè esteriori, ma al tempo
stesso riservato, sincero e franco.
E finisce
raccomandando come mezzi la preghiera, il culto della SS. Eucaristia e la divozione
alla Vergine Immacolata.
IN PARROCCHIA
LEGATI.
Nell'anno
in corso si sono costituiti parecchi Legati di Messe in suffragio di defunti.
Tra quelli che ne permettono la pubblicazione notiamo il Legato della Sig.na
Stra Felicina per la sorella Ernestina e per se stessa; il Legato fatto dal
Sig. Sangiano Lorenzo per lo Zio Gioffredo Lorenzo.
Altri
Legati sono stati fatti da persone ancora viventi per suffragi dopo la loro
morte, e di queste, si capisce, non possiamo ancora pubblicare i nomi. Alcuni
godono l'interesse della somma versata, altri lo destinano a Messe o ad opere
buone.
Certi di
dare un buon consiglio, esortiamo le persone che possono a pensare alla costituzione
di un legato di almeno una Messa anniversaria perpetua per la loro anima. Purtroppo
vediamo in pratica che gli eredi, anche figli, pensano poco ai loro morti.
Qualche Messa nell'anno della morte, poi per qualche anno l'anniversario, poi
più nulla. Chi ad es. prega ancora per i morti di 50 anni fa? per il padre od
il nonno di suo padre?
Eppure
bisogna essere persuasi che il Purgatorio, senza suffragi, durerà a lungo. E il
Legato si ricorderà di noi tutti gli anni, anche dopo 100, 1000 anniversari e
se non gioverà più a noi gioverà a quelli della nostra famiglia in perpetuo.
Infine
pensiamo alla facilità con cui si può costituire un legato La somma necessaria
è irrisoria ed accessibile a tutte le borse Chi non può mettere insieme, anche
a più riprese, L. 500 durante la vita? Di pratiche poi non ne occorrono. Basta
presentarsi al Parroco che volentieri e gratuitamente pensa a quanto è
necessario.
Pei legati
già costituiti c'è stato ancora un avanzo da permettere la celebrazione di 6
Messe cantate che per i defunti saranno celebrate quanto prima e pei viventi
saranno celebrate dopo la loro morte.
COSE VARIE
Fate testamento.
Credo bene
ritornare su questo argomento e ricordare a tutti quelli che hanno qualche cosa
in proprio; e specie ai genitori e sopratutto agli uomini capi di famiglia e
madri vedove l'obbligo stretto di provvedere con un buon testamento alla
sistemazione del loro patrimonio per dopo la loro morte. Con un testamento ben
fatto, ispirato dalla giustizia e dalla religione si evitano tante spese, tante
critiche e sopratutto tante maledizioni inviate ai morti da chi si trova negli
imbrogli o crede essere stato defraudato.
Ho detto
"ispirato dalla giustizia" che vuol dire che il testamento non deve
far torto a nessuno, pur lasciando al testatore la massima libertà di favorire
chi più lo merita. Chi non ha eredi necessari (figli o genitori) può disporre
di tutto il suo come vuole e queste sono le persone che maggiormente dovrebbero
pensare a farsi del bene, facendo legati di Messe e lasciti per funzioni
religiose (Esercizi, Quarantore, Lega di Perseveranza, Via Crucis settimanale,
ecc.) od a favore delle Opere Parrocchiali (Ricovero, Oratorio, Borsa di
studio, Asilo, ecc.). Ricordare che quando l'Opera cui si vuole lasciare
qualche cosa non è Ente morale riconosciuto, conviene, anzi è necessario
lasciare al Parroco per le Opere Parrocchiali, dicendo poi a voce o lasciando
pei scritto a parte qual è l'Opera che si vuole beneficare. Dico questo poichè
è già capitato che persone generose hanno lasciato un capitale discreto ad un
Parroco per un Ricovero come il nostro e la legge ha sequestrato l'eredità in
attesa che quel Parroco eriga l'Opera in Ente morale, il che è un gran problema
non sempre risolvibile. Di un Ente morale diventa padrona la legge.
Ho detto
anche "dalla religione" e qui sono obbligati tutti a pensarci. Il
Signore ci ha dato le sostanze perchè ce ne serviamo prima per noi, e noi
facciamo così per ciò che riguarda il corpo. E per l'anima? Purtroppo la
dimentichiamo, mentre dovremmo metterla prima del corpo. E fa male veder dei
testamenti cosi fatti : " Lascio....... a, lascio a ..., lascio tutto. E per
sè nulla, neppure una Messa. Ne faranno dire gli eredi? Lo vediamo in pratica.
Una in die septima perchè è notata sulla sepoltura, una alla trigesima (e
magari un funerale) poi è molto se ce ne sarà ancora una all'anniversario e per
qualche anno!
E di opere
buone a suffragio? Nulla o ben poco. Cari parrocchiani pensiamo anzitutto per noi.
Almeno facciamoci un legato di Messe e disponiamo noi per noi di una parte di
ciò che andrà ai nostri eredi.
Come si fa il testamento.
E' cosa
facilissima, Per chi sa scrivere basta un foglio di carta qualunque. Si scrive
sopra, tutto di propria mano, la propria volontà: " Lascio a..., lego (che
vuol dire regalo) a... (Asilo, Parrocchia, ecc,). Lascio L al Parroco per un legato di Messe cantate o
per Esercizi, Lega di P. ecc
I miei
eredi mi faranno celebrare N..... Messe cantate entro l'anno di mia morte.
(Data)
Novello
Firma
......................................
E' bene
consigliarsi prima di farlo il testamento ed anche farlo vedere se va bene. Chi
non sa scrivere può farselo scrivere da persona capace e poi portarlo al notaio
che lo trascriva in forma legale.
°°°°°°°O°°°°°°°
Notizie varie
PICCOLO CLERO - Abbiamo
ritirata di questi giorni la medaglia d'argento assegnata al nostro '* PICCOLO
CLERO ", nel raduno diocesano tenuto in Alba nello scorso Agosto, quale 2°
premio.
Mentre ci
congratuliamo coi piccoli chierichetti che, quando vogliono, sanno imporsi all'ammirazione
del pubblico e guadagnare premi, ringraziamo nuovamente il loro Maestro d'allora,
il Rev. D. Bergadano nostro ex Vicecurato, che li ha così bene preparati e ci auguriamo
che, sotto la guida del nuovo zelante Vicecurato D. Muratore, il nostro Piccolo
Clero si alleni ad altri trionfi per il sempre maggior decoro delle sacre
funzioni e per il bene dei fanciulli stessi. Ciò dovrebbe servire di
incitamento ai piccoli ed insieme ai loro genitori che dovrebbero stimare un
onore della famiglia aver un fanciullo ascritto alla bella istituzione parrocchiale.
AI NOSTRI CARI SOLDATI - Continuo
a ricevere con grande soddisfazione le vostre lettere e cartoline di cui
sentitamente vi ringrazio. Sono lieto della vostra salute, del vostro morale
alto, del vostro buon umore. Vi consoli la notizia che anche i vostri a casa
stanno bene e che pensano e pregano per voi.
Sono ormai
ultimati i lavori della semina cui hanno atteso con alacre volontà, in vostra assenza,
le vostre mamme, sorelle, spose. E' stata quest'anno una semina d'oro, favorita
dal tempo, per cui abbiamo diritto di aspettarci un prodotto adeguato. Anche
l'annata è stata buona con abbondanti prodotti di fieno, grano, uve, ecc. e con
prezzi abbastanza remunerativi. Notizie cattive finora non ce ne sono arrivate
e preghiamo e speriamo che tutti possiate, compiuto il vostro dovere, ritornare
alle vostre famiglie. Che festa quel giorno quando vi rivedremo tutti ritornare
al nostro Novello, cinta la testa dell'aureola della vittoria che ci darà
l'auspicata pace nella giustizia ed un mondo rifatto e tranquillo per molti e
molti anni. Per questo preghiamo e lavoriamo. Pregate e lavorate anche voi.
Ricevete il Bollettino? E buon Natale, cari soldati, se non ci rivedremo prima.
Vi
benedice il vostro PARROCO.
Diario della Parrocchia.
- CATECHISMO.
- E' incominciato fin dal 4 Novembre il Catechismo quotidiano che si dovrebbe
fare in Avvento e che noi anticipiamo per maggior comodità. La frequenza è lodevole:
però qualche assenza c'è ancora. Esortiamo e preghiamo i genitori (anche delle famiglie
venute in Parrocchia a S. Martino) a voler essere scrupolosi nell'adempimento
di questo grande dovere. II Catechismo si fa ogni giorno in Parrocchia (eccetto
il sabato) alle ore 13 per le classi I e III; ed alle ore 16,30 per le altre
classi. Durerà tutto il mese di Nov.
- LEGA
DI PERSEVERANZA. - La faremo la sera del 3 Dicembre e la mattina del 4. Vi
sarà il Direttore Rev. D. Viglino Prevosto di S Stefano Roero. Raccomando di
venire tutti alla sera del 3. Servirà di preparazione al 1° Venerdì del mese.
- 1°
VENERDÌ' DEL MESE - Ricorre il 6 Dicembre. Sarà preceduto dall'Ora di adorazione
giovedì sera. Dovrebbe essere uno dei Venerdì più frequentati, specie dagli
uomini e giovani.
- FESTA
DELL'IMMACOLATA. - Ricorre all'8
Dicembre. E' festa di precetto; però non ha la vigilia. Dopo Vespro avrà luogo
la distribuzione delle pagelle agli ascritti all'A C. parrocchiale.
- 13
DICEMBRE: S. LUCIA - Ricorre di Venerdì e domanderemo dispensa dal magro,
Ci ripromettiamo in tal giorno tante preghiere, tante suppliche alla nostra
grande Taumaturga per i nostri soldati, per la nostra Patria e per la pace del
mondo. Sopratutto nessun disordine e divertimento cattivo. Sono tempi di troppa
serietà per aver voglia di divertirsi malamente!
- TEMPORA
D'INVERNO - Ricorrono nel mese di Dicembre e pensiamo che, come altre volte,
siano limitate ai due giorni giovedì e venerdì 18 - 19 Dicembre. V'è obbligo di
astinenza dalle carni e digiuno.
- NOVENA
DI NATALE. - Comincia la sera del 16 Dicembre alle ore 16,30. Anche questa Novena
in preparazione alla festa del Natale che è la festa della pace, ha quest'anno
lo scopo specifico di ottenere la pace alle famiglie ed alle nazioni.
- 24
DICEMBRE. - Vigilia di Natale. - Astinenza e digiuno. Ricordiamo che prima
di mezzanotte non si può mangiare di grasso e fare le solite baldorie che
violano le leggi della Chiesa sulla vigilia e sul digiuno. A sera ore 24 Messa
di mezzanotte con organo e musica. Comunione infra Missam.
- 25
DICEMBRE. - Solennità del S. Natale. I Sacerdoti celebrano tre Messe. Anche
se non c'è l'obbligo i fedeli fanno bene a sentirle, specie quest'anno in cui
abbiamo tanto bisogno che Gesù Bambino ci porti la pace.
- 31
DICEMBRE. - Ultimo giorno dell'anno. A sera ore 16,30 solenne TE DEUM in ringraziamento
a Dio dei benefici ricevuti nell'anno che muore. E furono finora tanti!
Pagina della carità
Per in Chiesa.
Tarditi
Elia L. 50; Boggione Giovanni 20; Abrate Irene (sedia) L. 10; Salvano Giuseppe
10; Roggia Gius. 50; Tarditi Francesco (Ven.) 25; Aivano Vittorio 10; Can. Tarditi 25; Pirra Pietro 25;
Prof. A. Tarditi 50; N. N 50; Fam. Giordano 200; Fam Perego - Montagnoni –
Muzzoli 150; Ved. Tarditi Clara 35; Passone Michele 20; Ved. Cogno Giovanna 40;
Ravera Luigi 15; Tarditi Francesco (Pod.) 20; Taricco Marco 25; Protto Angelo
50; Ved. Pressenda 10; Ved. Strasia 20; Grimaldi Paolo 5; Stra Felicina 50;
Tarditi Giuseppe (Pod.) 50; Tarditi Giuseppe (Chiab.) 40; Fam. Principiano 20;
Tarditi Lodovico 50; Davico Giuseppe 20; Musso Agostino 50; Cencio Luigia
(sedia) 20; Cav Anselma 100 (olio lamp.); Tarditi Giusepp f. Gasp. 25; Novo
Anna vedova 10; Galvagno Giuseppe 40.
Mentre
ringraziamo le Famiglie che hanno fatta la loro offerta alla Chiesa, attendiamo
che tutte le famiglie della Parrocchia, tanto o poco, seguano il lodevole
esempio, specie in quest'anno in cui Dio ha dato largamente a noi ed abbiamo
cosi bisogno del suo aiuto.
Per le Opere Parrocchiali.
Conterno Francesco 100 (in
suffragio del fratello Giuseppe); M.A. 10; Fam. Giordano 100; N. N. 20.
Per il Bollettino.
Cav.
Ghirardi 30; Ved. Giordano - Santonè 20; Fam. Dardo 5; Comm. P. Giordano 20; Gallizio
Francesco 10; Abbona Antonio 10; Salvano Giuseppe 10; A A. 5; Fam. Sobrero 5; Tarditi
Pasq, 2,50; Blengino Giov. 5; Roggia Gius. 5; Con. Gagliasso 5; Avv. Prof.
Ferreri 100; Tarditi Elia 10; Fam. Graziano 10; Aivano Vittorio 10; Pirra
Pietro 5; Ten. Roggia 5; Prof. Tarditi A. 10; Cav. S. Montagnoni 20; Manzone -
Merlati M. 8; Vietti CI. 3; Fam. Sandrone 8; Cav. Anselma 15 ; Borio Giov. 2 ;
Ravera Luigi 5 ; Abbio Michele 5 ; Tarditi Fr. (Pod.) 5; Taricco Marco 5;
Vedova Pressenda 4; Giaccardi Pietro 8; Grimaldi Paolo 5; Sturpino Teresa 10;
Ravinale A. 7; Ved. Rosso 10; Saccato Maria 4; Cencio Luigia 5; Conterno Rosa
10; Fam. Borghini - Blengino 20; Novo Anna 5; Fam. Barberis (Sav.) 5; Galvagno
Giuseppe 10; Cogno Luigi (Pan.) 10; Foglio Felice (Sav ) 6.
Per il Ricovero.
Torello
Maria (st.) 35; Fam Giordano 100; Taricco Marco 20; Conterno Rosa 5.
Qualcuno
può credere superflue le offerte al Ricovero perchè non ha ricoverati.
Ricordiamo:
1° - Che
c'è un ricoverato che, sia pur poco, ma qualche cosa costa al Ricovero.
2° - Che
il Ricovero è gravato di una imposta non piccola di fabbricato.
3° - Che
ci sono interessi da pagare sui mutui fatti al Ricovero e sovente anche
capitali.
4° - Che
il Ricovero per poter funzionare ha bisogno non di diminuire quel poco che ha,
ma di mettere insieme poco per volta, coll'aiuto dei buoni, un discreto
patrimonio che gli assicuri la vita.
Anniversari di Dicembre.
1 Dicembre Passone Ravinale Angela 1936
2 "
Stra Olivero Teresa '37
4 " Iberti Allaria Luigia '31
5 " Alessandria Giuseppe '36
6 " Marrone Vincenzo '28
7 " Alessandria Sebastiano '30
9 " Ferreri Peri Rosa . '36
Bergamino
Lucia '33
Costamagna
Bozzone Catt. '34
12 " Torta Rinaldi Anna '31
Tarditi
Marengo Margh. '22
13 "
Mascarello Borgogno Laura'33
14 "
Bozzone Dellorto Giulia '36
Costamagna
Giov. B. '39
15 "
Tarditi Angelo Guido '39
17 "
Scarzello Sebastiano '22
Costamagna
Angela '25
21 " Stra Maria '25
23 " Taricco Andrea Giacomo '33
26 " Conterno Tarditi Teresa '31
27 " Sardo Bartolomeo '27
29 " Garabello Lorenzo '29
31 " Ferrua Pietro '34
Dal registro Messe:
3 Stra Ernesta, 5 Cogno Maria, 8
Saccato Teresa, 9 Galvagno G B., 11 Grisotti Giovanni, 13 Musso Paolo, Stra
Filippo, 14 Tarditi Giov Antonio, 25 Giachino Antonio, 27 Manzone Luigi.
R. I. P.
Il
Purgatorio esiste ; è lungo ; è doloroso ed è l'abitazione temporanea dei più.
°°°°°O°°°°°
NOTA AGRICOLA.
Consigli pratici
FORAGGIO - SILOS - BESTIAME.
Le
cresciute spese in tutti i campi del vivere obbligano l'agricoltore
intelligente a pensare di aumentare e possibilmente raddoppiare i prodotti
della propria azienda, lasciando da parte le inutili lamentele contro questo o
quell'altro inconveniente.
E' un
fatto che ad es. nel Monferrato le vigne rendono assai più che le nostre, e che
in molte zone il prodotto del grano ragglunge e passa i 18 q.li per giornata,
mentre noi siamo ancora molto lontani da dette cifre. Perchè? Forse un motivo
lo si potrà trovare nella maggior fertilità di quelle terre; ma un altro gran
motivo occorre vederlo nella più razionale coltivazione delle medesime.
Ed in
questo campo da noi si può e si deve fare ancora molto cammino. Ci sono a
Novello delle terre che rendono pochissimo perchè sono mal lavorate, poco
concimate, seminate senza criteri di rotazione, ecc. Che fare? Per alcuni penso
ci sia un solo consiglio a dare: vendere. Tener terreni che non rendono e
pagare le imposte non conviene.
Per altri
diremo che per la trasformazione di una campagna, occorre un piano regolatore
da svilupparsi poco alla volta in conformità delle esigenze e delle
possibilità. " Poco e bene ", dice il proverbio, che vale specie in
agricoltura.
Ed ecco,
secondo noi, un piano che potrebbe essere seguito:
1° Passo: Aumentare
il foraggio per le nostre bestie. Persuadetevi, cari agricoltori, che, finché
noi cambieremo le nostre uve col fieno (che a volte ha prezzi superiori
all'uva) non si può discorrere di rendita. Così pure vendendo la paglia invece
di farne letame per le nostre vigne. Un buon MEDICAIO può uscire da qualunque
angolo dei nostri terreni, specie oggi in cui tanti filari occupano solo più il
posto inutilmente.
2° Passo:
Aumentato il foraggio, specie colla medica che è la risorsa unica delle nostre Langhe,
occorre pensare alla sua conservazione. La medica ritirata umida marcisce,
secca (dato pure il caso che si possa far seccare il 1° taglio che è il più
abbondante), perde buona parte del suo valore nutritivo che sono le foglie. Di
qui la necessità di pensare ad un piccolo SILOS che può anche consistere in una
semplice fossa coperta e che, anche se fatta in muratura, pagherà, in pochi
anni, abbondantemente la spesa. Ricordare che il Governo concede per questo un
sussidio.
3° Passo:
Aumentare il bestiame, anche se oggi è stato momentaneamente svalutato. Ricordiamo
che la stalla è il motore di ogni azienda agricola, anche piccola, e che è
assurdo pretendere del reddito da una campagna senza letame. E poi la stalla,
ben cudita, è la salvaguardia dalla miseria negli anni di magra e di grandine. A
Novello il patrimonio zootecnico è ancora troppo scarso e ciò torna a danno
delle famiglie e del Comune. Una bestia di più forse ci starebbe ancora in ogni
stalla, se cerchiamo di risolvere bene il problema del foraggio.
E prima di
metterci a scassare le nostre vigne rovinate dalla fillossera, pensiamo alla possibilità
di concimare i nuovi impianti se non vogliamo andare incontro a spese quasi
inutili ed a delusioni scoraggianti.