da LUCE E FORZA di Luglio 1940

La Lettera del Parroco

Carissimi Parrocchiani,

 

Penso che il Parroco mancherebbe al sua dovere se, in questi tempi di eccezionale importanza, non cambiasse alquanto il tono delle sue raccomandazioni e non vi dicesse Cose che in altri tempi sarebbero superflue. E' vero che quanto qui vi ripeto l'ho già detto in Chiesa, ma è anche vero che non tutti le hanno sentite e che il Bollettino giunge anche a chi in Chiesa non ci va o non ci può andare. Eccovi dunque in stile che direi quasi militare qualche parola adatta ai tempi che corrono:

I° - Vi raccomando, anche ne! vostro interesse, anzitutto la massima disciplina ed obbedienza agli ordini che vengono impartiti dalle legittime autorità. In tempi come i presenti gli ordini non si discutono, si eseguiscono anche se importano sacrifici. E ciò massime per un cristiano che sa che ogni autorità viene da Dio ed in ogni ordine si deve sentire la Sua parola. Paolo dice chiaro : "Ogni potestà è da Dio e chi resiste all' autorità resiste a Dio ...". Perciò: spirito di comprensione, di sciplina, obbedienza.

II° - In secondo luogo vi raccomando il silenzio. " Non si disturba il pilota mentre è al volante della macchina" ha detto il Duce e le critiche sono oggi quanto mai dannose anche per chi le fa. Su d'un cartello appeso ad una vettura tramviaria ho letto "Taci, dietro c'è chi ti ascolta". Perciò non solo prudenza ma assoluto silenzio specie su certi argomenti in cui ne sappiamo nulla e si va a pericolo di dire delle castronerie. Lasciamo la politica a chi ha il diritto e il dovere di farla; noi facciamo il nostro dovere di buon italiano: tacere, lavorare, pregare.

III° - Ed ho detto due parole che compendiano pure due nostri grandi doveri: lavorare e pregare. Mancano tante braccia ed il lavoro di questi giorni sarà necessariamente più gravoso per chi resta. Faccia perciò ciascuno del suo meglio, impieghi volentieri tutte le sue energie, lavorate anche voi quanto potete,donne e ragazze, pensando che il lavoro anche straordinario è oggi il nostro fronte di combattimento. Se lavoriamo da cristiani, tacendo e pregando, il nostro lavoro sarà doppiamente meritorio: davanti alla Patria e davanti Dio.

E preghiamo. La preghiera, lo sappiamo, è l'arma più potente che Dio ha posto in mano all'uomo perché essa arriva al Cuore di Colui nelle cui mani stanno i destini dei popoli e delle nazioni.

Sapete che abbiamo iniziato in Parrocchia speciali preghiere per il trionfo delle nostre armi, per la salvezza dei nostri figliuoli, per la pace giusta e duratura nel mondo. Mandate i vostri bambini alla Messa deI mattino, veniteci anche voi, quando potete, fate il possibile perchè almeno uno per famiglia si trovi alla funzione della sera, dite il Rosario nelle vostre case, pregate insomma più e più bene di quanto non abbiate fatte fin qui. Ma ricordate anche che sarebbe inutile la preghiera vostra e degli altri se anzitutto non si torna ad una vita più cristiana. Occorre più moralità, la scomparsa di ogni nudità indecente, più serietà specie nel mondo femminile, nelle parole, nel tratto, in tutto.

E condiamo la nostra condotta con tanta carità specie verso coloro che in questi tempi eccezionali la Provvidenza ci ha mandato o fosse per mandarci. Trattiamoli bene i forestieri sì che abbiano a riportare del nostro paese un grato ricordo. Aiutiamoli materialmente e moralmente. rendiamo loro per quanto si può meno disagiata la residenza tra noi e non siamo loro d'inciampo o, come meglio direbbe l'Apostolo, "in laqueum scandali", come laccio di scandalo. Questa raccomandazione, ognun lo capisce, va diretta sopratutto alle donne ed alle ragazze cui, mi pare, ho già parlato chiaro.

E confidiamo. La causa nostra per cui tutti suiamo soldati, è la causa della giustizia e della verità alla quale coll'aiuto di Dio e colla nostra cooperazione non potrà mancare il trionfo.

Vi saluta cordialmente, vicini e lontani,

Il vostro Parroco

 

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IN PARROCCHIA

Resoconto Catechistico Parrocchiale

Anno Scolastico 1939 – 1940

 

La classifica è data con le seguenti indicazioni dedotte dalla frequenza, studio, condotta: lodevole(Lod.), ottimo (Ott.), buono (B), mediocre (M), sufficiente (Suff.), insufficiente (Ins.)

 

CORSO MEDIO.

CLASSE VIII Femm.

lnsegn. Arciprete - Lezioni 18.

                                   Pres.    Esame  Classif.

Costamagna Rita          stud.    9          B.

Ferrero Margherita        12        8          B.

Galvagno Maddalena    17        10        Lod.

Grimaldi Redenta          15        8          B.

Manzone Lorenza          assente            Ins.

Roggia Adele               18        10        Lod.

Sanino Luisa                13        10        Ott.

Tarditi Maria di G.         assente            Ins

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CLASSE VII Femm.

lnsegn. Arciprete - Lezioni 18.

Cogno Lucia di G. B.    18        10        Lod.

Cogno Lucia di Giac.    15        10        Ott.

Mantello Amalia            14        10        Ott.

Mantello Giuseppina     15        8          B.

Marenco Margherita      16        10        Lod.

Mascarello Maddalena  15        10        Ott.

Pirra Pierina                  16        10        Lod.

Rinaldi Catterina           17        9          Ott.

Rinaldi Teresa               15        7          B.

Saccato Maria              16        10        Lod.

Tarditi Fernanda            studente

Marengo Maggiorine     9          8          B.

 

 

CLASSI VIII - VII maschile

.Di queste classi non possiamo dare il resoconto perchè, per la partenza del Vicecurato D. Gomba, loro insegnante, non si potè avere in ordine il registro, nè dare esame. Diamo il nome degli iscritti per norma dei genitori e per avvisarli che sono tutti obbligati al Corso speciale che faremo per loro nel prossimo inverno.

 

CLASSE VIII

Borio Pasquale, Marenco Maggiorino, Marenco Michele, Pirra Alessandro, Stra Filippo, Schellino Vincenzo, Tarditi Sebastiano, Tarditi Benedetto, Tarditi Eugenio, Tarditi Lorenzo, Taricco Luigi.

 

CLASSE VII

Alessandria Angelo, Allaria Aldo, Gallizio Francesco, Marengo Stefano, Rapalino Giovanni, Stra Elio, Taricco Angelo.

 

CLASSE VI MISTA

Di questa classe possiamo dare solamente l'esito dell'esame.

Alessandria Bernardo    8          Suff.

Cassinelli Giovanni       ass.      Insuff.

Ferrero Luigi                 8          B.

Galliano Giuseppe        8          Suff.

Giachino Secondo        7          Sufi.

Seghesio Michele         ass.      Insuff.

Tarditi Eugenio             8          B.

Tarditi Filippo               9          B.

Tarditi Luciano              7          M.

Tarditi Luigi                  ass.      Insuff.

Alessandria Maria         8          M.

Cabutto Maria               6          Suff.

Cristino Quintina           ass.      Insuff.

Giachello Celestina       ass.      Insuff.

Manzone Maria             ass.      Insuff.

Mantello Maria              10        Lod

Rosso Letizia               9          B.

Stra Ernesta                 8          M.

Tarditi Anna M.             9          B

 

CORSO ELEMENTARE.

CLASSE V MISTA

Insegn. : M. Tarditi Serafina       - Lezioni 61

Alessandria Pasquale   49        5          Ins.

Borio Sebastiano          59        5          Suff.

Bozzone Franco           52        5          Surf.

Cogno Achille               59        6          M

Degiorgis Felice           52        6          Suff.

Dardo Felice                46        6          Suff.

Dotta Matteo                44        6          lns.

Florio Angelo               34        6          Ins.

Marenco Franco           56        7          B.

Stra Pierino                  57        7          B.

Tarditi Giovanni            59        10        Lod.

Cabutto Alfredo            43        6          Suff.

Gallo Duilio                  32        9          B.

Vivalda Pietro               48        10        Lod.

Abbona Margherita       59        8          B.

Cogno Maria D             59        9          Ott.

Cogno Francesca         46'        8          B.

Ferrero Luigia               47        8          B.

Filiberto Maria              43        8          Suff.

Rinaldi Adelina             46        8          M.

Roggia Maria                47        7          B.

Tarditi Teresa                61        10        Lod.

Vietto Gabriella             47        7          B.

Nada Luciana                           8          B.

 

CLASSE IV MISTA

Insegn.: Suor Carolina - Lezioni 61

Alessandria Federico    52        10        Lod.

Borgogno Walter          34        8          Suff.

Cogno Luigi                 53        10        Ott.

Filiberto Luigi               53        8          B.

Galliano Giacomo         61        8          Ott.

Girardi Michele             55        9          B.

Manzone Pietro            53        5          Ins.

Marengo Giuseppe       54        8          B.

Mascarello Sebastiano  40        8          M.

Passone Cesare           56        9          Ott.

Pavia Michele               46        9          B.

Pirra Giuseppe             58        10        Lod

Ravera Giuseppe          23        5          Ins.

Roggia Giuseppe         53        9          B.

Sanino Giacomo           55        9          B.

Stra Guido                   46        9          B.

Tarditi Ferdinando         60        10        Lod.

Tarditi Giovanni            57        8          B.

Vietti Diego                  61        7          B.

Arnulfo Maria                45        9          B.

Barberis Elsa                58        10        Lod.

Degiorgis Rosa            58        10        Lod.

Grimaldi Fernanda        55        9          B.

Manzone Severina        43        10        Ott.

Marenco Maria              57        9          Ott.

Pregliasco Tarcisia       52        10        Ott.

Ravera Carla                 49        8          M.

Sangiano Maria            57        8          B.

Stra Lucia                     54        8          B.

Tersiglio Teresa            57        10        Lod.

 

CLASSE III MISTA

Insegn.: M. Daniele Maria - Lez. 61

Abbona Celso              46        10        B.

Alessandria Luigi          56        9          B.

Barberis Oreste            44        9          B.

Cassinelli Valente         40        ass.      Ins.

Cogno Domenico         55        9          B.

Cogno Bruno                51        8          Suff.

Dotta Matteo                50        10        B.

Gabutti Sergio              14        ass.      . Ins.

Giachino Valeriano        56        10        Lod.

Marengo Bruno             56        10        Lod..

Pirra Ernesto                56        10        Lod.

Ravera Ermes                                      ass.     

Ricca Francesco           58        9          B.

Stra Luigi                     50        8          Suff.

Tarditi Lanfranco           50        10        B.

Vietti Orlando               43        10        B.

Arnulfo Stefana            40        8          B.

Brio Anna M.                60        10        Lod.

Cogno Piera                 60        9          Lod.

Cogno Franca              55        9          Ott.

Ferrero Carla                56        10        Lod.

lberti Giovanna             47        8          M.

Manzone Secondina     19        9          Suff.

Marengo Teresa            57        8          B.

Mascarello Giulia          58        10        Lod.

Pirra Maria A.               59        10        Lod.

Rinaldi Fiorina              57        10        Lod.

Sanino Claudia             48        10        Ott.

Tarditi Marina S.           56        9          B.

 

CLASSE II MISTA

Insegn. Suor Domenica - Lez. 61

Abbio Giovanni            33        7          Ins.

Alessandria Giuseppe   53        9          B.

Alessandria Gustavo     48        6          Ins.

Borio Giovanni di Fr.     52        8          B.

Borio Giovanni di Gius. 47        8          M.

Greco Mario                 24        6          Ins.

Marrone Vincenzo         54        9          B.

Mascarello Ermanno     48        7          Suff.

Pirra Giovanni di Gius.  28        7          Ins.

Pavia Domenico           15        9          B.

Ravera Giovanni           28        7          Ins.

Stra Bernardo               58        8          B.

Stra Mario                    55        9          B.

Tarditi Angelo di Gius.  52        9          B.

Tarditi Angelo di Nat.    31        7          Suff.

Taricco Giuseppe         21        10        Suff.

Taricco Luciano            27        7          Suff.

Tarditi Sebastiano         13        ass.      Ins.

Vivalda Giovanni          14                   

Abbona Margherita       50        10        Lod,

Abbona Maria               51        8          Ott.

Filiberto Adriana           54        9          Ott.

Giaccardi Metilde          26        10        Ott.

Iberti Maria                   57        10        Lod.

Pregliasco Nella           48        10        Ott.

Sobrero Catterina         43        9          B.

Tarditi Catterina            41        8          M.

Tarditi Irma                   58        8          B.

Vietti Luciana                11        10        B.

 

CLASSE I MISTA

Insegn. M. Carla Borio-T'arditi - Lez. 61

Abbio Alfonso              37        7          Suff.

Cogno Guglielmo         48        8          M.

Ferrero Giovanni           53        9          B.

Giachino Francesco      59        10        Lod.

Giaccardi Luigi             22        9          M.

Marenco Francesco      60        10        Lod.

Taricco .Giovanni          60        8          Ott.

Tarditi Bruno                 59        10        Ott.

Tarditi Domenico          58        10        Ott.

Taricco Riccardo          15        10        B.

Cogno Giovanna di A.  60        10        Lod.

Cogno Giovanna di G.  59        10        Lod.

Giaccardi Maria            51        10        Ott.

Tberti Ernesta               59        10        Lod.

Mascarello Maria          56        10        Ott.

Montanaro Maria           45        10        B.

Ravera Maria                45        10        B.

Rostagno Luciana         58        10        Lod.

Stra Franca                  52        10        B.

Tarditi Lucia                  60        10        Lod.

Tarditi Maria                 60        10        Lod.

Borio Maria A.              48        10        B.

 

BERGERA                  

 

CLASSE I e II MISTE

Insegn.: Gallo Margherita - Lezioni 27

Marengo Carlo              21        9          B.

Taricco Riccardo          5          9          B.

Marengo Attilio             16        7          M.

Saccato Sergio            23        8          B:

Taricco Luciano                                   

Giachello Maria             23        9          B.

Saccato Gemma           26        8          B.

Tarditi Elda                   25        9          Ott

 

CLASSE III e IV MISTE

Insegn. : M. Bottero Marina - Lez. 27

Tarditi Franco               26        10        Lod.

Rapalino Maria             25        10        Lod.

Marengo Domenico      22        9          Ott.

Saccato Giovanni         26        10        Lod.

Seghesio Giuseppe      17        9          B.

Tarditi Guglielmo          26        10        Lod.

 

Da MORIGLIONE non è ancor giunto il resoconto che pubblicheremo in altro numero.

 

A PANEROLE non abbiamo ancora potuto organizzare il catechismo almeno per le tre prime classi che perciò o non figurano nell'elenco, poiché non possiamo pretendere che i piccoli vengano a Novello ogni Domenica e meno ancora in Quaresima, o vi figurano male.

 

Pochi commenti.

1° - Daremo a suo tempo i "PREMI" ai meritevoli.

2° - A certi genitori diciamo che non sono a posto in coscienza nei riguardi di questo gravissimo dovere.

3° - Alle Insegnanti che hanno prestata volentieri e con zelo la loro opera di catechista il nostro ringraziamento ed il premio promesso dal Signore.

4° - Il Catechismo continua ogni domenica con classi riunite e programma: "La storia sacra", così ignorata e così necessaria per poter capire bene la nostra Religione.

 

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Ai Borghigiani di Moriglione.

 

E' andato perduto, non so come, un articolo abbastanza lungo che avevo preparato per voi, cari borghigiani di Moriglione, dopo la mia visita in occasione della benedizione delle case. Spero si possa ritrovare e pubblicare. In esso vi dicevo, alcune mie impressioni riportate circa la futura Parrocchia e vi davo anche un po' di resoconto circa i quotizzi che ogni famiglia paga per la Messa festiva. La prima impressione è che la Parrocchia è desiderata da tutte le famiglie perchè se ne sente veramente il bisogno di un Sacerdote tutto vostro, che dedichi con zelo al bene delle vostre famiglie la sua mente ed il suo cuore di padre.

Purtroppo, consultando l'elenco delle offerte o meglio dei quotizzi, bisogna dire che siamo ancor molto lontani dalla realizzazione del nostro sogno. Questo però non deve scoraggiarci. Tutte le cose buone hanno le loro difficoltà e costituire una Parrocchia è un avvenimento tale in una Borgata e di tanta importanza che torna logico pensare Che il demonio fa tutto ciò che può per impedirlo.

Ma, ripeto, non perdiamoci d'animo. Verrà anche il tempo buono per questo. Voi mamme continuate a far pregare i vostri bambini e pregate sempre anche voi. Voi uomini parlatene sovente fra di voi, cercando i mezzi migliori per raggiungere lo scopo. Intanto chi può aumenti di qualche cosa il proprio quotizzo e specialmente quei di San Sebastiano che si servono della Messa vedano di fare qualche sacrifìcio anche loro. Se non subito un Parroco, io confido che, a suo tempo, troveremo un bravo Cappellano stabile il quale, rimanendo tra voi ogni giorno, vi aiuterà a risolvere il grave problema che sarà il principio della vostra fortuna morale e materiale.

 

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Pagina della carità

 

Per la Chiesa.

 

Ved. Pressenda L. 5; N. N. 1000; Tarditi G. B. 10; N. N. 10 (per olio lamp); Strasia Rosa 10; Con. Musso- Salomone (in occasione nozze) 25; Iberti-Tarditi Domenica 5; Manzone Giuseppe f Giusto 20; N. N. 5 (olio lamp.); Cogno Giovanni (A. O. I.) 25; Abbona Teresa 10; Con. Macario-Bergamino (Addis Abeba, in occasione nascita primogenita Adriana) 10.

Tutte le offerte sono state devolute per i restauri all'altare maggiore, ormai ultimali e riusciti, per la qual spesa, discretamente rilevante, attendiamo l'offerta di tutte le famiglie.

 

Per il Bollettino.

 

Tarditi Gaspare 5; Girardi Michele 5; Giachino Giac. 5; Rapalino Maria 7; Manzone Giuseppe, alb. 5; N. N. 5; Camia Francesco 5; Protto Sesto 10; Manzone Gius, aut. 10; N. N. 5; Sangiano Lorenzo 5; Ved. Tarditi- Novo 5; Iberti - Tarditi Domenica 5; Giaccardi Pietro 6; Alessandria Giuseppe 5; Passone Maria 5; Grisotto Domenico 5; Tarditi Gius. (Tor) 5; N. N. 5; Marengo G. B. 5; Giachello Marco 2; Con. Marengo 2; Abbona Onorato 10; Gallizio Francesco 8; Rovella G B. 10; Rovella Domenico 2; Gatti Giuseppe 5; Antonione Giovanni 5; Fam. Cencio 5; Frat. Roggero 5; Taricco Andrea (in memoria e suffr. della Mamma) 20; Tarditi Giuseppe (Zora) 10; Cogno Giovanni (A.O.I.) 25; Dott. Virgilio Abbona 50; M. G. 10.

 

Per il Ricovero.

 

Con. Cadario-Abbio (in memoria e suffragio del padre Abbio Luigi) 100; Cogno Giovanni (A.O.I.) 50; Per vendita cartoline illustrate 22,50.

Ringraziamenti nostri e benedizioni di Dio a tutti gli offerenti per le Opere Parrocchiali.

 

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Anniversari di Luglio

 

3 Luglio: Schellino - Vigna Ligorina

6          "           Voersio Antonio

7          "           Castella Giovanni

9                      Cogno Stefano

11        "           Bergamino Magenta Ant.ta

13        "           Sangiano Luigi

14                    Alessandria Cristina; Borio Luigi; Raviola Francesco

15        "           Giachino - Tibaldi Maria; Abbona Giovanni; Tarditi - Sarzotti Anna

18        "           Pressenda Carlo; Passone Michele

19        "           Tarditi Giuseppe

20        "           Passone Pietro - Allara Angelo; Passone Vancìni Angela; Alessandria- Conterno Teresa.

22        "           Cogno - Voersio Luigia; Perno Giovanni

25        "           Tarditi Lorenzo

26        "           Castella Catterina

27        "           Graneris - Torta Anna; Fontana Giuseppe

28        "           Cucco Lorenzo; Taricco Giacomo; Alessandria Margherita; Taricco Antonio

29        "           Abbona Domenica; Cogno Anna

R. I. P.

 

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STATO DEMOGRAFICO

(Mese di Giugno)

 

Battesimi: 4 - Matrimoni: nessuno - Morti: 2.

 

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Nota Agricola

 

Alcuni consigli non nuovi.

 

Ho attraversato le vostre campagne, cari agricoltori, in occasione della benedizione alle vostre case e mi sono rallegrato nel vedere il progresso delle vostre colture: numerosi impianti di vigneti nuovi su scasso reale e ceppo americano, medicai ed erbai promettentissimi, frutteti razionali, grani ottimi lautamente trattati. Novello cammina a passi giganteschi sulla via della rinnovazione delle proprie terre portando così un notevole contributo alla nobile e geniale battaglia autarchica.

Ed il tempo, pare, voglia accompagnarci o meglio portarci, cristianamente parlando, la benedizione di Dio che noi così frequentemente invochiamo e senza la quale è inutile ogni nostra fatica. Anche l'ultima giornata di pioggia del 17 Maggio, per quanto non desiderata, non ha fatto gran danno; un po' di disturbo al fieno e qualche allettamento nei grani migliori; in compenso ha fatto bene alla meliga ed alle altre semine ed ha assicurato il secondo taglio di fieno.

Qui, mentre mi ricordo, voglio riferirvi qualche osservazione che ho fatto.

1° - Ho visto dei prati nei quali il raccolto si presenta abbastanza misero. Sono i prati vecchi, stabili, che da anni (forse più di cinquanta) non han visto l'aratro. Credetelo, bravi agricoltori, questi prati vecchi vanno rotti. Fatelo, se volete, per una metà alla volta perchè vi rincresce privarvi di quel po' di fieno, ma ricordate che col grano che vi darebbero per alcuni anni avete da triplicare il costo del fieno. In seguito, se credete, li ridurrete dinuovo a prati, ma allora vi renderanno quattro volte tanto.

2° - Ho pure viste delle vigne che fanno pietà. Sono le vecchie vigne ormai invase dalla fillossera contro la quale, non illudiamoci, non c'è altro rimedio che l'estirpazione delle viti nostrane. Se contiamo ciò che oggi costa la manutenzione di una vigna (solfato, zolfo, pali, mano d'opera, ecc.) ed il prezzo irrisorio delle uve, bisogna conchiudere che se la vigna non produce il doppio, non merita più andarci dietro. E certe vigne non producono neppur più la quinta parte.

 

 

 

 

 

 

 


 

da LUCE E FORZA di Agosto-Settembre 1940

AVVISO

Anche il Bollettino prende le sue ferie e questo numero vale per i mesi di Agosto e Settembre. Ciò anche per motivi di economia, poiché le spese crescono e..... le offerte diminuiscono. Ci pensi un po' chi da tempo non ha più dato nulla!

 

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La Lettera del Parroco

 

Carissimi Parrocchiani,

 

Leggendo questa mia lettera che indirizzo a tutti, vicini e lontani, qualcuno potrà forse dire o pensare che il Parroco l'abbia scritta in un momento di cattivo umore o di esagerato pessimismo. No, carissimi, il Parroco, per quanto può, e specie quando parla o scrive per il pubblico, non si lascia trascinare da umori personali, da facili entusiasmi o da ingiustificati pessimismi. Se parla o scrive a volte in una forma, a volte in un'altra è perchè ha i suoi motivi che non tutti conoscono e che per lo più è bene non dare in pascolo al pettegolume, che purtroppo abbonda dovunque, anche in questi tempi che dovrebbero essere di massima serietà.

Dunque, direte, che vuole dirci il Parroco questa volta, dopo un simile funebre preambolo? Ecco, che l'avete quasi indovinato. Voglio parlarvi proprio di funerali.

Siamo stati costernati la mattina del 22 Giugno al sentire la notizia della morte improvvisa dell'Avv. Cav. Giuseppe Giordano e numerosi abbiamo preso parte alla sepoltura di domenica 23.

Il Parroco poi in questo scorso mese ha visitato moribondo un suo carissimo amico, compagno di scuola, legato a lui come un fratello, il Parroco di Castellinaldo D. Mario Marchisio col quale e vicino al quale aveva passalo 12 anni in Seminario, diviso le fatiche dell'ultima guerra, partecipato allo stesso concorso parrocchiale, nominato parroco nello stesso giorno, vissuto fino a ieri in comunione di idee, soggetti alle stesse prove, e pochi giorni dopo ne seguiva il cadavere alla sepoltura.

Vi confesso, cari parrocchiani, che queste due morti mi hanno profondamente impressionato e per l'affetto che portavo ai due cari Estinti e per la forma in cui la morte li prese. L'Avv. Giordano, come sapete, morì all'improvviso in un giorno in cui meno se l'aspettava. Era venuto a Novello ancora di quella sera, aveva cenato di buon umore, sbrigato ancora qualche incombenza, poi... la morte quasi fulminea.

Il Parroco di Castellinaldo invece la morte se la vide venire incontro lenta ma inesorabile; ebbe tempo a guardarla in faccia, lungamente, a prepararvisi ma terialmente e spiritualmente.

Quali delle due morti sia preferibile io non saprei dirlo; anche qui, si può dire, è questione di gusti, senza facoltà di scelta però. Certo, è terrorizzante la morte che stronca d'un colpo una vita ancor florida, che spegne un'esistenza ancor promettente senza dargli neppure il tempo ed il conforto di una parola, di una preparazione anche breve, senza un saluto ai parenti, alle persone care, e la Chiesa ci fa pregare: "A subitanea et improvvisa morte, libera nos Domine". Però non si può negare che è dolorosamente triste lo spettacolo di una vita che si spegne inesorabilmente poco a poco, minata e straziata da un male ribelle alla scienza dei medici ed all'affetto dei famigliari. Purtroppo comunque venga, la morte è sempre morte, il peggior dei mali, il castigo tremendo da Dio inflitto all'umanità peccatrice.

Questi pensieri mi venivano insistentemente in testa mentre seguivo le due bare. E pensavo ancora: Avrò anch'io il tempo di prepararmi all'estremo passo con quella calma che seppe d'eroismo, con quella chiara visione del futuro, con quell'abbandono nelle braccia del Padre, che consola chi va e chi resta, come il Parroco di Castellinaldo, o sarò chiamato al rendiconto quando meno me l'aspetto, in un batter d'occhio, un istante, senza più vedere nessuno, come il povero Avv. Giordano?

Avrò anch'io dietro la mia bara, come i due Defunti, un popolo piangente ed orante, testimonio vivo, monumento eloquente del rimpianto lasciato per il bene fatto? Avrò sopralutto chi pregherà per me, come tutto lascia a sperare l'hanno avuto e l'avranno per tanto tempo i due carissimi amici? E pregavo in cuor mio i due Defunti, della cui salvezza possiamo essere certi, che intercedessero per me presso Dio, onde, qualsiasi abbia ad essere la mia morte, possa trovarmi preparato con un corredo di meriti abbondante, come il loro, che mi serva di viatico sicuro per l'Eternità.

Ed ho pensalo ancora alla disgrazia di chi alla morte non pensa mai, di chi vive come se non dovesse morire, di chi si fa delle illusioni che si possa essere buoni cristiani e perciò meritevoli di una buona morte vivendo in aperta contraddizione coi comandamenti della legge di Dio, specie in materia di moralità, di chi crede lecito formarsi una religione a tutto suo uso e consumo, accettando ciò che piace e lasciando ciò che pare gravoso, di chi riduce la religione a poche pratiche esteriori, come la Messa alla festa, di chi critica e condanna il maestro che insegna, il duce che guida, il consigliere che ammonisce, il pastore che sorveglia, la guardia che denunzia, il censore che corregge.

E tutti questi pensieri ed altri ancora che sarebbe a lungo enumerare mi accompagnano ancora oggi e m'auguro non mi lascino più. E vorrei, cari parrocchiani, che fossero anche un po' più sovente i vostri pensieri, poiché se vogliamo fare una buona morte, cosa che è l'unica importante, dobbiamo anzitutto pensarci sovente, pensandoci prepararci, preparandoci meritarla.

Ecco il mio augurio a tutti unito al mio affettuoso saluto.

Il vostro Arciprete

 

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IN PARROCCHIA

 

Cronaca religiosa.

 

Festa del Carmine. - Anticipata di due giorni e celebrata domenica 14 Luglio è riuscita devota come gli altri anni. Numerose le Comunioni, solenne la Processione col simulacro della Vergine. Nota triste però: l'assenza del Priore Sign. Tarditi Angelo Guido, morto nello scorso Dicembre, e della Priora, la sua degna consorte, assente per il grave lutto. Li supplirono i figlioletti Nanda e Filippo, rendendo così più commovente la funzione. Uniti ai loro fratellini, seguendo la lodevole tradizione dei Priori, hanno offerto alla Chiesa, in memoria e suffragio del Padre la somma di L. 200, di. cui li ringraziamo commossi, pregando la Madonna a volerli benedire e renderli degni del genitore perduto.

A nuovi Priori furono chiamati i Coniugi Cabutto- Domenico e Antonia della Fraz. Bergera, ai quali vanno i nostri cordiali auguri.

 

S. Anna. - Preceduta dal solito triduo di predicazione per le donne, il 28 Luglio fu celebrata .la festa di S. Anna, patrona della Compagnia delle  Umiliate. La PRIORA Sig. Bernardina Giordano Pejron, impedita ad intervenire per il grave lutto, che ha colpita !a sua famiglia colla morte del Cognato Avv. Giordano Giuseppe, ha regalato alla Compagnia una bellissima statua di S. Anna, di cui si sentiva il bisogno, che fu benedetta la mattina stessa e portata in processione fra l'ammirazione del numeroso popolo partecipante. Alla generosa offerente i più sentiti ringraziamenti.

 

La Porziuncola. -La celebreremo colle solite funzioni Venerdì 2 Agosto e per l'occasione vi sarà per la nostra Parrocchia e per quanti vi arteciperanno la dispensa dalla vigilia. Precederà il triduo che speriamo poter far predicare da un Padre Francescano.

 

La Festa dei Luigini. - Sarà celebrata colla solita solennità la domenica 8 Settembre. Precederà la Novena ed il triduo predicato.

 

La Festa delle Figlie di Maria. - Ricorrerà Ia domenica seguente 15 Settembre con Novena e triduo. Sia per le Figlie che per i Luigini, se le circostanze lo permetteranno, vedremo di provvedere una predicazione speciale.

 

Lega di Perseveranza. - Per quella di Agosto servirà l'occasione della Porziuncola alla Crocetta, dove giovedì sera 1° Agosto faremo trovare numero sufficiente di confessori per gli uomini e giovani.

La Lega di Settembre la terremo il 7 Settembre vigilia della Festa dei Luigini onde ripetere il bello spettacolo degli anni scorsi e cioè i padri che accompagnano alla Comunione i loro figliuoli.

 

Offerte per l'Altare Maggiore: Roggia Pietro 10; P. M. 5; Altana Giuseppe 20; Figli di f. Tarditi Angelo Guido 200; Sor. Alessandria 100; Degiorgis Mario 12.

 

Per olio lampada: X. N. 10.

 

Per il Bollettino: Bracco-Taricco Angela 5; Teresa Burzio - Giordano 10; Roggia Pietro 3; Ved. Marengo 7; Sor. Piovano 10; Ravinale Angelo 8.

A tutti i nostri benefattori i più sentiti ringraziamnenti e la ricompensa promessa dal Signore.

 

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Anniversari di Agosto.

 

1° Agosto:       Marengo Teresa           1928

2          "           Taricco Maria               '33

4          "           Vietti Celso                  '30

7          "           Ravera Maria                '23

                       Mascarello Giovanni     '37

8          "           Marengo-Balocco Carolina '34

9          "           Giordano - Sciolla Adele '27

10        "           Giachino Giuseppe       '33

                       Tarditi Luigi                  '26

12        "           Cagnasso Michele        '25

13        "           Roggia Maria                '25

14        "           Passone Riva Rosalia (Leg).

                       Alessandria Bartolomeo '36

15        "           Pregliasco Luigi            '36

                       Grisotto Giuseppe        '29

24        "           Veglio Francesco         '34

25        "           Rostagno-Tarditi Gius.na '34

                       Pirra Giovanni               '26

26        "           Tarditi Ambrogio           '35

28        "           Giordano-Borbonese Ter. '27

                       Cucco Lorenzo             '27

30        "           Comm Giordano Luigi   '28

                       Vivalda Valerio             '34

                       Boschis-Galvagno Clara "30

 

SETTEMBRE.

 

1 Settembre:    Tarditi Pietro                 1926

3          "           Sobrero Veglio Anna    '31

5          "           Bozzone Antonio          '24

6          "           Abbona BoggioneVittoria '27

13        "           Tarditi Marco                '28

14        "           Gallo- Bartolomeo        '22

                       Dott. Gervasone Onorina '29

18        "           Grimaldi Iberti Maria      '25

19        "           Baroero Abbona Maria '30

20        "           Balocco Miglietti Maddal.'28

                       Scarzello Marengo Catt. '28

21        "           Parusso. Giuseppe       '31

22        "           Galvagno Filippo          '33

23        "           Gallo Michele               '23

24        "           Borio FerrerO Barbara   '32

                       Gioffredo Cogno Dom. '23

29        "           Taricco Matteo             '23

                       Cogno Michele             '22

R. I. P.

 

A quanti di questi morti pensano ancora i figli o gli eredi?

 

 

Trasferimento del nostro Vicecurato.

 

Dopo appena quattro mesi di residenza in mezzo a noi, il nostro Vicecurato D. Giuseppe Bertero viene dai Superiori trasferito alla Parrocchia di Castiglione Tinella ove l'opera sua è richiesta da maggiori esigenze.

A lui il ringraziamento per quanto di bene ha operato in mezzo a noi e l'augurio di un fecondo apostolato di bene nel nuovo campo a cui la Provvidenza lo chiama.

 

In morte dell'Avv, Giordano

 

Dalla  "Gazzetta d'Alba",

 

La morte dell'Avv. Cav. Giuseppe Giordano. - Fulminea e lacerante come una saetta è giunta in paese sabato mattina la notizia che, a Carrù s'era spento, colpito da insulto apoplettico, alle ore 22 della vigilia il Cav. Avv. Giordano R. Pretore di quella cittadina. Non aveva che 59 anni. Dire l'impressione prodotta da questa notizia è semplicemente impossibile, poiché, è bene dirlo subito, Novello perde nell'Avv. Giordano il suo più grande benefattore di cui si può dire che non c'è famiglia che non abbia da lui ricevuto del bene. E dire che l'avevamo ancor visto, sano e col suo solito buon umore, Venerdì sera in visita alle sue campagne. Il Parroco, quasi incredulo alla notizia, si portò subito a Carrù a portare alla famiglia le condoglianze del paese e Novello si sarebbe precipitato tutto Domenica sera alla sepoltura, riuscita un vero plebiscito di stima e di rimpianto, se l'assoluta mancanza di mezzi di trasporto non l'avesse impedito. Tuttavia non mancò una numerosissima rappresentanza tra cui il Podestà, il Parroco, il Segretario Politico, il Fiduciario dei contadini, il M.o Cav.

Ghigo, la M.a Borio, tutti i mezzadri della Famiglia Giordano che vollero per loro l'onore di portare a spalle la amata salma, e numerosi beneficati che non badarono a spese ed a sacrifici.

Al camposanto diede il saluto per Carrù un distinto Avvocato di quel foro ed a nome di Novello aggiunse poche commosse parole il Parroco D. Graneris. Lunedì mattina il feretro proseguiva per Torino ove riposa nella tomba di Famiglia.

Rinunziamo al tentativo di dare anche una pallida idea della complessa figura dell'Avv. Giordano. Cristiano praticante e convinto senza pose e senza rispetti umani, gentiluomo perfetto nel tratto e nelle parola, magistrato integerrimo, protesa la mente ed il cuore nell'amministrazione della giustizia nella pace, consigliere disinteressato ed equanime verso il povero e verso il ricco, benefattore evangelico di cui la destra ignorava l'operato della sinistra, sempre eguale a se stesso, sempre sereno e paziente con tutti: ecco le linee maestre che hanno tracciato il programma di vita all'Avvocato Giordano.

Non si formò una famiglia perchè forse ne aveva un troppo alto concetto per quanto avesse avuta ampia libertà di scelta tra ricchezze e bellezze e bontà non comuni. Io penso che egli guardasse in questo alla sublime figura di suo Padre, il Comm. Avv. Giordano Luigi, non ancora dimenticato a Novello, di cui, più che ogni altro aveva ereditato fattezze, mente e Cuore, e di cui si professava inferiore, mentre in qualche cosa lo superò. Fu tuttavia di una purezza e di intemerità esemplare. Mai una parola meno che onesta uscì dal suo labbro, mai un minimo gesto gli si potè rimproverare, ed io credo non lontano dal vero chi asserì, cosa rara ai nostri giorni, che l'Avvocato Giordano portò per questo lato al tribunale di Dio l'innocenza battesimale.

Non ebbe per sè e per i suoi cari il conforto di una malattia preparatoria al gran passo, ma possiamo dire che, dall'alto posto che occupava in società, egli può ripetere più efficacemente col suo esempio l'<Estote parati> del Vangelo.

E Dio l'ha certamente accolto nelle braccia della sua misericordia infinita l'Avv. Giordano, onusto di meriti, accompagnato da tante lacrime e preghiere, caratteri indelebili sulla sua vita buona e garanzia della sua pace nell'eternità.

Ed è in questa certezza che Novello depone sulla lacrimata bara del suo benefattore il fiore della riconoscenza non fatta di sterili parole ma di promessa di ricordo imperituro, e presenta alla desolata Famiglia e segnalatamente al fratello Comm. Dott. Pietro, alle sorelle Teresa in Burzio che ebbe le sue speciali confidenze e predilezioni, e Paola Ved. Avenati ed ai numerosi parenti e congiunti l'espressione più accorata della partecipazione al loro dolore.

 

Dall' "Unione Monregalese”.

 

La morte del Cav. Uff. Avv. Giuseppe Giordano - Pretore di Carrù e Dogliani. - Imrovvisamente Carrù è piombata in lutto generale. La sera del venerdì 21 c. m verso le 21,30 al carissimo Signor Pretore nostro, in seguito ad eccesso violento di "angina pectoris" veniva troncata la sua ancor giovane vita. A soli 58 anni! La sua figura alta, imponente, esuberante di vita, il suo paterno sorriso, così indelebilmente scolpiti dinnanzi ai nostri occhi, ci portano a non credere alla sua prematura dipartita... eppure Dio togliendocelo l'ha preso con sè per rimunerarne la vita già così intensamente vissuta per il gran bene disseminato dietro di sè.

L'Avv. Giuseppe Giordano ebbe i natali a Torino da assai distinta e virtuosa famiglia. Ivi compì i suoi studi e brillantemente conseguì la laurea in Legge. Entrò subito a far parte della Magistratura in Torino e gli fu assegnata la carica di V. Pretore al V Mandamento di Torino.

Ebbe molto ad esercitare la sua professione, specialmente nel periodo della grande guerra in quella pretura molto estesa, densa di lavoro ed irta di difficoltà. Come egli già compisse con cuore e spirito di sacrificio il suo dovere è degno di rilievo il fatto che, dovendo avvicinare molti ammalati contagiosi, contrasse il vaiolo.

Nel febbraio 1920 fu nominato a reggere la R. Pretura di Carrù. Sono venti anni che l'avv. Giuseppe Giordano dispensava i tesori della sua mente illuminata e saggia, i tesori del suo grande cuore attraverso la delicatissima mansione. Svolse il suo alto ufficio sempre ispirandosi alle grandi virtù maestre: giustizia, carità e prudenza. Si può dire che più che giudice fu un padre di tutti quelli che spontaneamente o per forza maggiore dovevano ricorrere a lui. Avendo comprensione profonda del suo dovere, non fu strumento di quella giustizia ferrea, che può lasciar talora amarezze, più acuti i dissensi tra gli animi in urto; no, la sua giustizia fu sempre illuminata e resa meno dura dal tratto di squisita carità e pazienza che sempre lo animava intimamente. Suo vivo desiderio era di vedere rappacificate tutte le questioni, ogn sua parola mirava a convincere i caparbi. ogni sua aspettativa era di mettere l'ordine secondo giustizia e carità tra gli uomini. Per il disimpegno così giusto e benigno godeva larghissima stima nor solo presso di noi, ma presso quanti lo conobbero.

Il lavoro suo indefesso per lo svolgimento così attento ed onesto dell'alta carica non poteva rimanere nascosto alle autorità superiori. Venne nominato Cav. Uff. della Corona d'Italia, gli fu conferita per meriti distinti l'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine dei Ss. Maurizio e Lazzaro. Ultimamente in seguito a concorso fu proclamato primo tra i concorrenti pretori di sua categoria di tutta Italia e gli vennero profferte le importanti sedi di primo Pretore in Piacenza, Latina, Pavia, Catanzaro, ma egli perchè umile e perchè legato da vivissima affezione a Carrù, che elesse sue paese di adozione, rinunciò subito a così alte promozioni.

Come uomo privato lascia pure dietro di sè una scia luminosa di tanto bene operato nel campo della carità. Lo sanno i poveri che lo piangeranno sempre, lo sanno le Opere che furono oggetto costante, in mille modi, della Sua prodiga beneficenza; la sua dipartita è inconsolabile. Se il fare del bene al prossimo è opera buona in sè, il modo (che tante volte ne dimostra l'intenzione) con cui viene fatto, o deprime o innalza il donatore. Il sig. Pretore che ben ricordava il detto "non sappia la sinistra ciò che fa la tua destra" amava nascondere col manto dell'umiltà e modestia tutto il bene, le limosine copiose che andava facendo.

Lavoratore indefesso, trascorreva la sua vita tra casa ed ufficio, era schivo delle comodità (che pur poteva concedersele!) nessuno svago amava eccetto che un po' di passeggio cogli amici intimi ed il trattenersi nelle meritate ferie, in dolce intimità colla famiglia. Affabile con tutti, non conobbe posa di sussiego; anche per istrada chiunque lo avesse trattenuto, riceveva sempre una buona parola. Sì, si può dire di lui che passò beneficando.

I suoi funerali riuscirono imponentissimi. La plebiscitaria partecipazione ad essi dimostra la larga messe di affetto, di stima, di riconoscenza ch'Egli raccolse su vasta scala, dimostra il rimpianto incancellabile che la sua dipartita lascia.

Al Camposanto, il sig. Avv. Pollano, V. Podestà di Carrù, rappresentante del Presidente del Tribunale di Cuneo e del Procuratore del Re, in detta funebre circostanza, con parole semplici, ma eloquenti ed affettuose, lesse nel cuore di tutti, illustrando la grande figura dello Scomparso, esaltandone le grandi virtù di magistrato e di uomo buono, umile, caritatevole, di uomo tutto a tutti. Dopo di lui un'autorevolissima persona di Novello (dove l'avv. Giordano teneva vasti possedimenti), espresse il pensiero riconoscente di quella buona popolazione ed affermò che la lacrimata grande Persona era uno dei più insigni benefattori di Novello. Erano presenti di Carrù tutte le Autorità e le Organizzazioni al completo; di Dogliani i sigg. Podestà e Segretario Politico; di Farigliano il sig. Podestà; di Clavesana i sigg. Podestà e Segretario Politico; di Piozzo il sig. Podestà; di Magliano Alpi il sig. Podestà; di Cherasco il sig. Podestà e sig. Conte Galli della Mantica; di Narzole il sig. Podestà; di Novello il sig. Podestà ed il M. Rev. sig. Parroco.

Alla Famiglia desolatissima sia di conforto il lutto generale sentitamente provato da noi tutti; sia di conforto la promessa di preghiere, la promessa del nostro ricordo affettuoso e riconoscente.

E Voi, o illustre cittadino di Carrù, avv. Giuseppe Giordano, Pretore integerrimo, umile quanto grande benefattore, abbiate la nostra gratitudine espressa in preghiere che affrettino presto il vostro eterno riposo presso quel Dio che sentenziò: Date e vi sarà dato.

 

IL BOLLETTINO

 

per suo conto avrebbe e dovrebbe aggiungere tante cose che ingentiliscono ed ingrandiscono la figura dell'Avv. Giordano. Potrebbe parlare della sua religiosità profonda e convinta e portare anche dei documenti. Poche domeniche prima di morire ad es. era stato a confessarsi e comunicarsi e, ritornando a casa soddisfatto, aveva detto: "Ho fatto una parte del mio dovere; avrei però piacere di prendermi otto giorni di vacanza e ritirarmi per pensare solo a me, alla mia anima". Non lo disse chiaro, ma in quelle parole c'era tutto un proposito di un Corso di Esercizi spirituali chiusi. Dio ha accettato e s'è accontentato del proposito.

Sovente parlando col Parroco lasciava trapelare, sia pure in una forma velata ed educatissima, la sua disapprovazione ed a volte la sua nausea per la dilagante immoralità, specie nella gioventù femminile che crede lecito portare in giro nudità invereconde.

Compreso profondamente del pensiero dell'al di là e quasi presago della sua fine, ricordava sovente e faceva celebrare suffragi per i suoi Defunti, specie per Papà e Mamma.

E se non occorresse far dei nomi, per non ripetere quanto altri dissero meglio, il Bollettino potrebbe citare casi commoventissimi di carità squisitamente evangelica fatta e di parole e di sostanze.

Ci limitiamo per ora a quanto egli ha reso pubblico col suo testamento di cui riportiamo la nota che riguarda la nostra Parrocchia: "Lego al Rev. D. Bernardo Graneris Arciprete di Novello la somma di L. 30.000 (trentamila) con facoltà di servirsene come meglio crede a suo illuminato giudizio per il bene della Religione e del paese di Novello, senza limitazione o controllo".

Come ognun vede il legato è fatto in maniera abilissima che assicura l'immancabile arrivo a destinazione della somma. Purtroppo, diciamolo tra parentesi, sono molti i testamenti mal fatti ed anche a Novello non mancano esempi di legati che sono andati a finire fuori dell'intenzione del testatore per causa di inesatta espressione testamentaria. Il Parroco poi personalmente ringrazia commosso per questo atto di fiducia che gli viene da una persona di tanta importanza qual era l'Avv. Giordano e mentre promette solennemente che tutta la somma andrà "per il bene della Religione e del paese di Novello" addita all'esempio il munifico atto ed il modo con cui viene eseguito, certo che i poveri che godranno di tale beneficio perpetueranno per l'Avv. Giordano la loro preghiera.

 

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NEL RICOVERO.

 

Il Parroco ha già detto alla popolazione e promesso agli eredi dell'Avv. Giordano che il cospicuo legato sarà per intero devoluto al Ricovero. Forse ci sarà chi troverà a ridire ma il Parroco pensa che questa sia la miglior maniera di interpretare la volontà del testatore che non parla, è vero, del Ricovero, ma semplicemente perchè il testamento fu fatto nel 1933 quando il Ricovero ancor non esisteva e semplicemente si sapeva dell'intenzione del Parroco di fare qualche cosa per i poveri, specie vecchi ed ammalati, della parrocchia. Oggi il Ricovero è cosa esistente ed è anche l'Opera che maggiormente abbisogna di  aiuto per la propria sistemazione. Ed il Parroco si servirà delle facoltà che il compianto Testatore gli dà sul legato per iniziare l'opera. Ed ecco le sue intenzioni sulle quali accetterà volentieri i consigi dei buoni : 1° - Attendere tempi migliori poiché oggi, col costo dei materiali e della mano d'opera, si farebbe presto a spendere senza trovare nulla di fatto, 2° - A tempo opportuno impiegare parte della somma nei restauri ed adattamenti più urgenti ed accantonare l'altra parte come primo fondo per la vita del Ricovero stesso. Certo non bisogna pensare che questo basti e che il Ricovero non abbia più bisogno di altro per vivere.

Le opere di beneficenza abbisognano sempre, poiché esse, come il mare, danno a misura che ricevono. Perciò il Parroco mentre non ha parole sufficenti per ringraziare Dio e chi nel suo nome ci ha beneficati, spera che l'esempio dell'Avv. Giordano troverà in Novello e fuori altri generosi imitatori in grazia dei quali la vita del nostro Istituto potrà sempre più consolidarsi. Intanto il Ricovero, a titolo di riconoscenza dedicherà alla memoria dell'Avv. Giordano una lapide che ricordi ai posteri la sua generosità e leghi il suo nome alla Pia Opera.

 

SUFFRAGI

 

In suffragio del compianto Avv. Cav. Uff. Giuseppe Giordano furono celebrate in Parrocchia dal 23 Giugno al 23 Luglio le Messe Gregoriane ininterrotte. Il giorno 23 fu cantata una Messa in die trigesima.

Il funerale solenne, per desiderio della Famiglia, impossibilitata ora ad intervenire, sarà celebrato nel prossimo Settembre.

Esortiamo i Novellesi beneficati e specie i poveri che maggiormente godranno delle sue disposizioni testamentarie a non dimenticare nelle loro preghiere il munifico benefattore.

 

RINGRAZIAMENTO.

 

La Famiglia Giordano profondamente commossa per l'universale partecipazione di stima e di affetto tributata al carissimo

 

Avv. GIUSEPPE

 

sentitamente ringrazia tutte le Autorità di Carrù e dei paesi che presenziarono ai funerali: tutti quelli che con la presenza o con scritti, presero parte al suo cordoglio e promette imperituro affettuoso ricordo.

 

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I Coniugi Domenico e Giovanna Passone colle loro Famiglie, profondamente commossi dalla dimostrazione loro data in occasione della morte del loro Angioletto

 

MARIA TERESA

 

volato al Cielo il 15 Luglio, ringraziano sentitamente.

 

 


 

da LUCE E FORZA dell'OTTOBRE 1940

La Lettera del Parroco

 

Carissimi Parrocchiani,

 

UNA STRANA MACCHINA

 

Ho letto di questi giorni che in America, un certo P. Summers, gesuita, Preside della Facoltà di psicologia all' Università di Fordham (New Jork) ha inventata una macchina colla quale si scoprono le bugie. Si tratta, dice la seriissima Rivista che ne parla, di una invenzione scientifica, controllata centinaia di volte e basata su sicuri principii, della quale hanno parlato a lungo e parlano tuttora i più diffusi e rinomati giornali degli Stati Uniti.

L'articolo continua citando fatti di ladri scoperti, di innocenti salvati coll'uso della detta macchina che ha scoperto esattamente autori di furti e di omicidi e liberati colpiti da false accuse.

 

UN AUGURIO

 

Come sarebbe desiderabile e quanto bene farebbe anche tra noi se detta macchina potesse rendersi popolare in tutti i tribunali, in tutti i sopraluoghi, interrogatori, ecc. Quante liti evitate, quante ingiustizie riparate, quante cose scoperte che rimarranno invece seppellite sotto il cumulo di bugie, di testimonianze false, di accuse calunniose di cui abbonda purtroppo ai nostri giorni il mondo civile!

Anzi come sarebbe bene averne una per casa! Allora per tema di essere scoperto scomparirebbero tanti sotterfugi, tanti inganni, tante bugie e, perchè non dirlo? tanti tradimenti.

 

LA MACCHINA C'E'

 

Eppure (fa bisogno di ricordarlo a gente cristiana?) la macchina c'è. Ce l'ha posta nell'anima, senza tante complicazioni e senza spese, il Signore nel crearci, e si chiama la "coscienza",. Non è essa infatti che appena compiuta un'azione, anzi prima ancora di compierla e di tradurla in atto dal pensiero, ci dice che facciamo bene o male? Non è la coscienza che dà la soddisfazione del bene compiuto e genera il rimorso per il male che si fa o si vuole fare, od anche semplicemente si pensa?

Ma oggi purtroppo alla coscienza non ci si bada più. Si opera il male con sangue freddo, con un cinismo che spaventa, attenti ad una cosa sola: a spuntarla, a farla franca... e se la coscienza tenta di farsi avanti dicendo che non è lecito, si trovano mille pretesti per risponderle, per rintuzzare i suoi rimproveri, per convincersi che le sue paure sono esagerate, i suoi consigli dettati da scrupoli, ecc. ecc....

E si fa il male, e si passa sopra i comandamenti, e si giura il falso, e si mentisce, si danneggia, si rovina colla facilità con cui si beve un bicchiere d'acqua fresca. Tristi tempi in cui l'uomo s'è levato contro Dio, ha stracciati i suoi Comandamenti, specie il quinto, il sesto ed il settimo, e s'è fatta una coscienza per proprio conto che ha un solo principio: "E' lecito ciò che è utile".

 

COSA SARÀ MEGLIO?

 

E' la domanda che purtroppo molti non si fanno più, credendosi autorizzati a seguire il proprio modo di vedere, a volte mescolando una vita di ingiustizie, menzogne, angherie, prepotenze, furti (dicendosi e credendosi innocenti) con una apparenza di religiosità e magari colla Comunione frequente.

Ma questo non è certo il meglio. La coscienza può anche venire al punto di tacere, come una pianta che a forza di mortificarla, secca: ma il Signore, assai più chi la macchina di cui sopra, registra e tace. Verrà giorno in cui tutto verrà alla luce, il giorno del rendiconto tanto più terribile quanto più ritardato e allora la coscienza riprenderà il suo posto e griderà forte davanti al Giudice i nostri peccati.

 

SIAMO PIÙ SINCERI

 

Cari parrocchiani, siamo più sinceri, ecco la parola che oggi più che mai è necessario non dimenticare. "Il mondo è tutto posto nel falso", diceva già Gesù Cristo, ma guai a noi se seguiremo il mondo.

Siamo più sinceri nei pensieri e nelle parole e non seguiamo il metodo di colui che diceva che Iddio ci ha data la lingua per dire al contrario di quanto pensiamo.

Sopratutto siamo più sinceri nelle opere. Sia nostro programma la giustizia con tutti ed in tutto. Si trattasse anche di un solo centesimo, venuto a noi per sbaglio, ricordiamo che può essere il primo anello di una catena che ci trascina alla perdizione. In materia di giustizia è facile farsi delle illusioni, delle convinzioni errate e se può salvarsi chi ha peccato contro tutti gli altri comandamenti, perchè basta il pentimento, non si salva chi ha peccato contro il settimo, perchè qui il pentimento non basta, ma occorre la restituzione, ciò che, il più delle volte, pur essendoci la possibilità, le circostanze rendono praticamente impossibile.

Vi saluta cordialmente

Il vostro PARROCO

 

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IN PARROCCHIA

 

Le nostre feste.

 

Dall'ultimo numero del Bollettino sono passati due mesi nei quali abbiamo celebrate tutte le nostre feste religiose estive: la Porziuncola (2 Agosto), Moriglione (12 Agosto), San Grato (7 Settembre), Bergera (9 Settembre), Luigini (8 Settembre), Figlie di Maria (15 Settembre). Tutte queste feste sono state celebrate in una forma modesta e, date le circostanze, senza esteriorità, ma piuttosto in un ambiente di maggior divozione, ricordando e pregando per i nostri soldati e per l'avvento della pace vittoriosa.

            ALLA CROCETTA furono molti i visitatori, anche forestieri, specie nel giorno 2 Agosto arricchito della preziosa Indulgenza della Porziuncola.

            A MORIGLIONE celebrò il Parroco che parlò ancora una volta a quella buona popolazione della convenienza, anzi della necessità di formarsi una Parrocchia od almeno di pensare ad un Cappellano stabile. Fu eletto a Massaro il Sign. Baroero Antonio.

            A S. GRATO, seguendo l'ordine tradizionale per famiglie, la carica di Massaro toccò alla Sig.na Stra Felicina.

            PER I LUIGINI fu chiamato alla carica di S. Priore il giovane, ora richiamato alle armi, Abbona Onorato di' Antonio.

            PER LE FIGLIE DI MARIA. Quest'anno riprese le funzioni di Priora, in sostituzione della compianta defunta Stroppiana Maria, la Sig.na Abbona Maria cui facciamo i nostri ringraziamenti. Entra a Priora la Sig.na Ricca Maria e fu eletta S. Priora la Sig.na Cogno Catterina (Baricalino).

 

Una parola di ringraziamento è dovuta a tutte le buone Famiglie che per la Chiesa Parrocchiale o per le Cappelle di campagna hanno prestato così volentieri il servizio di Massari o Priori. Dette nomine, mentre sono un indizio della stima che Parroco e Parrocchiani hanno per dette Famiglie, sono anche un segno della benedizione di Dio che riguarda fatto a sè quanto si fa per la sua Chiesa. Preghiamo perciò il Signore a ricompensarle largamente.

 

Giornate da ricordare

 

S. MICHELE ARCANGELO (Domenica 29 Settembre)

E' la festa del nostro Santo Patrono titolare della nostra Parrocchia. Precederà la Novena di preparazione colla benedizione a sera notte. Vediamo di celebrarla con maggior divozione e concorso, pregando dal nostro Santo Patrono protezione per la nostra Parrocchia, assistenza ai nostri soldati, ritorno sollecito del mondo alla pace di Gesù Cristo, unica vera e durevole.

 

LEGA DI PERSEVERANZA

La faremo sabato 28 e sarà la più bella maniera per gli uomini di celebrare la festa di S. Michele e disporsi in grazia di Dio ad entrare nei lavori della vendemmia.

 

FESTA DEGLI ANGELI CUSTODI (2 Ottobre)

E' la festa in modo speciale dei bambini e fanciulli, ma dovrebbe essere ricordata e celebrata da tutti perchè tutti abbiamo il nostro Angelo Custode, forse non sempre contento di noi, come lo è dei piccoli. Finché visse, la compianta Signora Giordano la faceva cantare, ogni anno per la sua Famiglia e per i fanciulli della Parrocchia. Se nulla avverrà di contrario porremo in detto giorno la funzione dell'inizio delI'anno catechistico e canteremo la Messa ad onore degli Angeli Custodi ai quali raccomanderemo i nostri piccoli.

 

FESTA DEL S. ROSARIO (6 Ottobre)

E' una cara festa che non dobbiamo dimenticare, anche se da qualche anno per noi coincide colla festa di S. Michele. Quest'anno possiamo celebrarle comodamente tutte e due e perciò ci faremo un dovere di ricordare in detta domenica le glorie di Maria SS. del Rosario e rinnoveremo il proposito di cominciare, se ancor non l'abbiamo fatto, la recita del medesimo in famiglia tutte le sere.

 

FESTA DI GESU' CRISTO RE (27 Ottobre)

Questa festa di recente istituzione non è ancora entrata troppo nella divozione della nostra gente. Occorre insistere di più presso le nostre famiglie e questo è anche compito vostro, o genitori cristiani. Occorre ripetere che tutto quanto abbiamo di beni spirituali e materiali lo abbiamo da Gesù Cristo, nostro vero ed eterno Re, che tutto provvede e nulla ci lascia mancare.

Questa festa da parecchi anni in nostra Parrocchia ha anche il carattere di "FESTA della RICONOSCENZA". Abbiamo ormai raccolti tutti i prodotti della campagna che quest'anno sono stati discretamente abbondanti e rimunerativi, Pensiamo perciò a dire il doveroso grazie a Gesù Cristo Re generoso e ad offrirne una parte, sia pure piccola, per la sua Chiesa e per le Opere Parrocchiali.

 

SS. QUARANTORE DEI SANTI (leg. Con. Tarditi)

Le celebreremo nei tre giorni precedenti la festa dei Santi e ne riparleremo nel prossimo numero.

 

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Al NOSTRI CARISSIMI SOLDATI

 

Carissimi,

 

Vi ho spedito a tutti (a quelli cioè di cui ho l'indirizzo) il bel librettino fatto apposta per voi e intitolato "Il libro della fede", e spero l'abbiate ormai tutti ricevuto. Se vi ho fatto piacere me l'avete detto voi colle vostre lettere e cartoline colle quali vi siete fatta premura di ringraziarmi. Vorrei poterle pubblicare tutte le vostre belle e commoventi lettere che mi hanno profondamente impressionato e m'hanno anche assicurato che anche in mezzo alla vita militare i miei giovani conservano quello spirito religioso che è caratteristica della nostra buona popolazione.

Bravi! Questo fa anche piacere ai vostri genitori ed a quanti pensano a voi, mentre è per noi uno stimolo a volervi sempre più bene ed a moltiplicare per voi le nostre preghiere. E sì che già vi ricordiamo. Ogni sera in Chiesa, davanti al Santissimo, diciamo per voi il S. Rosario colla Benedizione e la preghiera speciale per la pace vittoriosa. Voi continuate a mantenervi buoni nel pensiero costante alle vostre famiglie, alla vostra Parrocchia che vi attende, e che vi prepara per il vostro ritorno una bella festa.

Noi qui tutto bene. Ottima la salute, promettente e bella la vendemmia. Fateci sapere per tempo quando saranno aperte le licenze agricole e faremo del nostro meglio per ottenervela. Siate di buon umore pensando che il vostro sacrificio vi sarà largamente ricompensato dal Signore. Scrivete sovente e ricordatevi anche del vostro Parroco che vi vuol bene, che prega per voi e cordialmente vi saluta.

Aff.mo ARCIPRETE

P.S. - Se qualcuno non ha ancora ricevuto il libretto, fatemelo sapere dandomi l'indirizzo. Ne ho una buona scorta e lo spedirò subito, senza costo di spese.

 

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Nuovo Vicecurato.

 

Dopo appena un mese e mezzo di permanenza fra noi, il Vicecurato Don Antonio Bergadano è stato chiamato dalla fiducia dei Superiori alla Vicecura della Cattedrale di Alba ed alla direzione di quell'importante Oratorio festivo. Mentre, umiliandoci alle disposizioni dei Superiori, esprimiamo il nostro rincrescimento per la partenza del caro Sacerdote che in poco tempo s'era cattivata la simpatia e la benevolenza della popolazione e specialmente dei giovani, ci congratuliamo con lui per la distinta promozione e l'atto di alta stima in cui è tenuto. I nostri auguri e le nostre preghiere lo accompagnino nel nuovo e più difficile campo di lavoro.

A sostituirlo è venuto da Cortemilia il giovane Sacerdote D. Costanzo Muratore. Anch'egli è alle prime armi ed è preceduto da fama di sacerdote colto e zelante, e già ce ne siamo accorti. In pochi giorni s'è completamente ambientato riscuotendo l'affezione dei giovani che saranno la parte precipua del suo ministero e la stima della popolazione che si augura di averlo per molto tempo fra noi a profondere i tesori della sua mente e del suo cuore. A lui il più cordiale e fraterno benvenuto, e l'augurio di fruttuoso ministero.

 

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Pagina della carità

 

PER LA CHIESA.

 

La spesa che dobbiamo coprire quest'anno è quella fatta per i restauri all'Altare Maggiore e per i nuovi Confessionali, spesa che supera le 6000 lire ed a cui dovrebbero concorrere tutte le famiglie della Parrocchia od almeno tutte quelle che riconoscono che dall'altare e dai confessionali hanno ricevuto e ricevono del bene spirituale.

Ecco le ultime offerte: Rapalino Giuseppe L. 20; Vancini Federico 10; P. P. (a S. Antonio p.g r.) 5; Saccato Giacomo di G. 10; P. B. 25; Cabutto Domenico 20; T. A. 20; Montanaro A. 5; A. G. (per olio lamp.) 10; Tarditi Lodovico 15; Bozzone Angelo (in occ. nascita 4 genito) 10; Rapalino Giovanni 35; C. C. (olio lamp.) 15; N. N. 200; Pirra Giovanni (in memoria del suo Priorato Luigini) 100.

 

PRO OPERE PARROCCHIALI

 

P. P. 100; Abbona Onorato 50; S. A. 100; Alessandria Pietro Brig. (in occasione nascita piccolo Silvio) 10; Ravera Gino 20.

 

PER IL BOLLETTINO.

 

C. B. 10; Gallo Lodovico 5; Rapalino Giuseppe 5; Vancini Federico 5; Con. Tarditi (Milano) 10; Stella Giacomo 5; P. B. 5; Camia Carlo 10; T. A. 10; Marrone Giuseppe 5; A. G. 5; Ved. Abbona (Cherasco) 10; Saccato Giuseppe 4; Rossotto-Alessandria Maria 10; Cogno Carmela 5; Bozzone Giuseppe (Torino) 10; Con. Bersano (Torino) 10; T. M. 4; Canavosio Rosa (Torino) 5; Tarditi Anna 10; Famiglia Alessandria (Govone) 6; Tarditi Matilde 5; Per i soldati : Grisotti Pietro 2; Frat. Passóne 5; Gallo Pietro 1; Cabutto B. 1; Pirra B. 1; Tarditi E. 5; Saccato G. 4; Montanaro L. 1; Roggia E. 5; Abbona C. 5; B. R. 5; Cogno G. 5; Alessandria 7; D. L. 10; Rapalino 5; Saccato O. 5; Manzone f. 5; Mosca 3; Vietto A. 5; Saccato A. 10.

 

PER IL RICOVERO

 

Alessandria Giovanni 15; N.N. 100.

 

BORSA DI STUDIO.

 

M. G. C. 30 - Zelatrici S. Cuore (in occasione onomastico Arciprete) 52 - Donne di A. C. (per la stessa occasione) 50. Uomini di A. C (id. id ) N. N. 13.

La Borsa di studio è già riuscita ad acquistare una Cartella da L. 1000. Altre 2000 le abbiamo versate in mano del Vescovo. E' il principio. Speriamo non tardare ad acquistarne un'altra per la quale ci sono già L.

Preghiamo continuamente il Signore affinchè susciti delle buone persone che aiutino quest'opera tanto necessaria facendo loro capire quale merito sia concorrere alla formazione di un Sacerdote.

Ringraziamenti a tutti i nostri Benefattori. Che il Signore a cui va la carità li rimuneri col 100 per uno.

 

RINGRAZIAMENTO. - Il Parroco nella impossibilità di ringraziare le singole persone che in occasione del suo onomastico (20 Agosto) hanno voluto avere per lui preghiere, parole e scritti di auguri, affida detto ringraziamento al Bollettino che lo porterà a tutti vicini e lontani colla promessa di ricambio di preghiere. In modo speciale ringrazia i membri dell'A. C. e le Zelatrici del S. C. che hanno voluto organizzare la simpatica riunione dell'Asilo, unendo ai voti così bene espressi da piccoli e grandi, generose offerte pro "BORSA DI STUDIO".

 

Anniversari di Ottobre.

 

2   Ottobre:      Gallo Ravera Catter.      1925

                        Tarditi Giovanni           '24

4          "           Cogno G. B.                 '25

8          "           Vietto Pietro                 '32

9          "           Rosso Silvio                '35

                       Traggia Teresa              '34

10        "           Blengino Giuseppe       '24

12        "           Borio Lodovico            '28

                       Pressenda Baroero Giac.'23

13        "           Saccato Giacomo         '34

14        "           Tarditi Bernocco Mar.na '36

17        "           Tarditi Luigi                  '27

20        "           Stroppiana Catterina     '33

                       Tarditi Scarzello Agnese '24

                       Tarditi Giov. Battista     '39

24        "           Marengo Catterina        '21

25        "           Tersiglio Giovanni         '39

26        "           Cencio-Alessandria Luigia '39

27        "           Abbona Onorato           '28

                       Passone Felicina          '35

29        "           Ascheri-Bozzone Teresa '29

                       Graziano Rostagno Ant. '21

30        "           Costamagna Sebastiano '25

31        "           Stra-Ravera Elvira         '25

R. I. P.

Nessuno può pensare che i propri morti siano precipitati all'Inferno; ma chi può essere sicuro che siano già in Paradiso?

 

FUNERALE SOLENNE IN SUFFRAGIO DELL'AVV. CAV. GIUSEPPE GIORDANO

 

Per maggior comodità dei parenti, presenti tra noi per la solita campagna estiva, ha avuto luogo lunedì 23 Settembre, il funerale solenne in suffragio dell'anima eletta del compianto Avv.to Cav. Giuseppe Giordano, R Pretore di Carrù e novellese di adozione e di affetto. Vi prese parte in forma ufficiale il R. Podestà col personale del Municipio ed una rappresentanza del Fascio locale col Segretario Dott. Elia Tarditi, l'Asilo Inf. e numeroso popolo memore dei benefici ricevuti dal benefico Scomparso. La cantoria femminile accompagnata all'organo dal decano degli organisti della Diocesi Cav. M° Ghigo, eseguì assai bene la Messa funebre del Bentivoglio. Valga la mesta funzione a suffragio dell'anima bella che tanti meriti accumulò in vita, ed a conforto per la numerosa Famiglia Giordano e parenti ed in special modo per il Fratello Comm. Dott. Pietro, la Sorella, i nipoti ai quali ripetiamo con affetto le nostre condoglianze.

 

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NOTA AGRICOLA.

 

Un cordiale saluto e ringraziamento. Lo inviano commossi i nostri agricoltori all'Il. Prof. Emanuele Ferraris promosso, contro sua voglia, alla Direzione dell'importante Ispettorato Provinciale di Sondrio. Dire del bene che il Prof. Ferraris ha operato nell'albese, ed a Novello in particolare non è cosa tanto facile e gli agricoltori ricordano con riconoscenza le sue frequenti visite alle nostre piantagioni, le sue conferenze popolari, i suoi preziosi consigli. Non è esagerato il dire che il massimo merito dell'incremento della nostra agricoltura in tutti i campi (grano, uva, frutta, foraggi, ecc.) è dovuto al vivo interessamento ed alle  cure assidue del Prof. Ferraris. I nostri agricoltori, che sono pure buoni cristiani, mentre rimpiangono il suo allontanamento da quello che fu il campo preferito del suo lavoro, lo ringraziano sentitamente, promettono ricordarlo sempre e pregano il Signore ad accompagnarlo colle sue grazie e benedizioni.

 

 

 

Neo -Veterinario Consorziale

 

Crediamo bene portare a conoscenza dei nostri agricoltori che in seguito a regolare concorso è stato nominato Veterinario Consorziale Lamorra - Novello il Dott. Ercole Meda. Il giovane Dottore col quale abbiamo già avuta la fortuna di fare conoscenza è persona simpaticissima, alla buona, e viene a noi preceduto da fama di valente professionista. Ispirato a criteri moderni, pieno di buona volontà di incrementare e difendere il nostro patrimonio  zootecnico, non mancherà di incontrare la fiducia dei nostri agricoltori. Auguri di feconda carriera.

 

La vendemmia.

 

Pochi anni la vendemmia si presenta bella e sana come quest'anno. La quantità è vero è assai limitata, ma la qualità ha per questo fatto assai guadagnato e le uve, favorite ancora da questo sole autunnale, non mancheranno di dare un alto grado zuccherino e perciò un mosto ed un vino proprio delle annate eccezionali e classiche.

Ed i compratori lo sanno ed è per questo che le nostre vigne sono da giorni prese di mira e la caccia alle migliori posizioni si fa intensa. Anche i prezzi provano la bontà dei nostri prodotti. Per i dolcetti si sono fatti e si fanno contratti da lire 15 in su per Mg.; le barbere andranno certamente oltre. Si nota (ed è cosa ragionata) una riluttanza invincibile a stipulare contratti sulla media di Alba che da qualche anno costituisce per noi una vera delusione. Si preferisce qualche cosa in più sulla media di Dogliani o di Lamorra. E la cosa è naturale. I dolcetti di Novello sono tra i pochi dell'albese che appartengono alla qualità extra e non è giusto che vengano equiparati alle vendemmie di posizioni infelici dove le uve non maturano o dove l'eccessiva produzione è a danno della qualità. Anche qui c'è uva e uva, come c'è stoffa e stoffa, legna e legna, vino e vino. Ed i nostri viticultori fanno benissimo a non svalutare la

propria merce nella paura che i compratori rifiutino di contrattare. Chi si vuole esporre all'alea di aver roba da piazza, vada pure in piazza; ma chi conosce le nostre uve e ci tiene alla sicurezza del risultato verrà da noi anche se dovrà pagare qualche cosa di più.

Da raccomandare però ai nostri agricoltori di non aver fretta a vendemmiare, specie se il tempo ci fa credito, che da noi è vizio vecchio raccogliere troppo presto, specie le barbere. Ricordare che l'uva ben matura pesa anche di più.

 

Frutta.

 

Novello comincia anche già a farsi notare per la produzione di frutta (pesche, pere, mele). Occorre lo sappiano i negozianti che ancora non ci hanno visitati. Raccomandiamo però ai frutticultori nostri di intensificare gli impianti e di curarli anche secondo le moderne norme, specie per la potatura e le somministrazioni di disinfettanti.

 

 


 

da LUCE E FORZA del NOVEMBRE 1940

La Lettera del Parroco

 

Carissimi Parrocchiani,

La lettera di questo mese non è più il Parroco che ve la scrive; è un personaggio ben più alto che però si serve della penna del Parroco per farvi sentire una parola che tutti dovrebbero meditare e che a tutti dovrebbe far del bene.

 

PARLA IL PAPA.

 

Sì, è proprio il Papa che scrive, che parla, e scrive e parla a voi di Novello, come scrive e parla per tutti i suoi figli spirituali sparsi per tutto il mondo.

Ecco dunque. Pochi giorni fa e precisamente il giorno 7 Ottobre u. s. il Papa Pio XII riceveva nel cortile di S. Damaso (tanto era il numero dei presenti) la Gioventù Femminile di A. C. I. ed in un mirabile discorso ha detto a quelle giovani delle parole che i giornali hanno recato in tutti i paesi e nelle quali il Papa traccia in modo semplice e mirabile i doveri, in questa ora tragica, della gioventù e di tutti coloro che desiderano veramente un ritorno stabile alla pace, all'ordine, alla giustizia. Eccovene qualcuno che fa anche per noi.

 

L'ORA PRESENTE.

 

Dopo aver dello che "gli anni volano, sebbene alcuni paiono quasi star fermi e durare più degli altri, come trattenuti dal numero e dal peso degli eventi che seco incorporano e portano", il Papa parla dell'ora, presente. "L'ora presente, dice, è ora di devastazione, ma anche, e tanto più per la gioventù, ora di fiducioso ed intenso lavoro a vantaggio della diletta Patria vostra e dei nostri simili... Domani, se il mondo non vorrà rimanere per sempre sepolto nell'ombra di morte, dovrà sforzarsi di riparare e rialzare le sue rovine... Ricostruire la società su basi cristiane; rimettere in stima e onore il Vangelo e la sua morale; rinnovare la famiglia, restituendo al matrimonio l'aureola della sua dignità sacramentale, agli sposi il senso dei loro obblighi e Ia coscienza della loro responsabilità; riaffermare in tutti i gradi della società la genuina nozione dell'autorità, della disciplina, del rispetto agli ordinamenti sociali, dei reciproci diritti e doveri deIla persona umana ...."

Quali profonde lezioni! Basterebbe pensare un momento allo stato attuale della povera umanità in lotta su tre quarti della terra, per sperare intensamente col Papa, ed accelerare col desiderio e colla preghiera un domani migliore. E chi ci darà questo domani migliore? Che cosa ha portato a noi questa lunga ora di devastazione? Ce lo dice il Papa: La società non è fondata su basi cristiane, il Vangelo e la sua morale non sono in stima ed onore, la famiglia è decaduta, il matrimonio spogliato della sua aureola e defraudato nei suoi doveri, gli sposi hanno perduto il senso dei loro obblighi e la coscienza delle loro responsabilità, è venuto meno nei gradi della società la nozione genuina dell'autorità, della disciplina, del rispetto agli ordinamenti sociali e dei reciproci doveri e diritti della persona umana..... Ecco le cause di tanti mali, cause che forse anche nei nostri paesi hanno trovato dei difensori... teorie che hanno dei seguaci anche in mezzo a chi si crede e si dice cristiano.

 

IL LAICISMO.

 

Il Papa accenna ad un'altra piaga dei giorni nostri, piaga che vorrà essere curata se si vuole veramente giorni migliori: il laicismo.

"Nel mondo presente, dice, domina largamente il "laicismo"; che rappresenta lo sforzo dell'uomo per fare a meno di Dio; tendenza vana ed empia impresa che prende, secondo i tempi ed i paesi, diversi aspetti e nomi: indifferenza, noncuranza, disprezzo, rivolta od odio".

E dopo aver detto che nei nostri paesi, pur non arrivando agli eccessi, non manca in non pochi l'indifferenza crescente verso Dio e le cose divine, il Papa fa questo quadro che pare proprio la storia di quanto è avvenuto in molte delle nostre famiglie:

"In altri tempi - pur non immuni anch'essi da deficienze e deviazioni - la fede religiosa penetrava e pervadeva la vita sociale, e ancor più la vita familiare con le pareti adorne di Crocifisso e di pie immagini e ricordi. La letteratura e le arti del focolare domestico si ispiravano alle memorie bibliche; nomi di santi protettori segnavano città e borgate, montagne e sorgenti; i sentieri di campagna e gli angoli delle vie offrivano allo sguardo dei passanti, la effigie di Cristo in croce e della sua Madre benedetta. Pareva che tutto e l'aria stessa parlasse del Signore; sicché l'uomo viveva come in contatto con Dio nel pensiero della sua universale presenza e della sua potenza sovrana. La campana della chiesa lo destava, lo invitava al divino sacrificio, al triplice saluto del giorno verso la Vergine Beata alle sacre funzioni; regolava l'ordine dei lavori quotidiani, come la voce del sacerdote ne assicurava il coscienzioso adempimento. Allora non avreste  trovato famiglia che non possedesse il catechismo, la Storia sacra, spesso anche le Vite dei Santi per ogni giorno dell'anno. Oggi invece quante case, più o meno ingombre di volumi dai titoli multiformi, di romanzi e racconti d'avventure, mancano forse di quei libri! Quanti genitori, giustamente premurosi che i loro figli apprendano e conoscano i precetti d'igiene, si curano ben poco dell'insegnamento religioso!"

Che sacrosante e dolorose verità! Pare proprio che il Papa sia sceso dal suo trono, uscito dai suoi palazzi vaticani e abbia fatto un giro di ispezione invisibile per le case dei nostri paesi.

Ed il discorso continua..... ma noi facciamo punto per questa volta. Se vogliamo abbiamo materia a profonde meditazioni per tutto il mese. E guai a noi, cari parrocchiani, se, per colpa nostra, la parola del Papa che è parola di Dio, cadrà sul terreno sterile e duro! II mese dei morti ci conduca alla riflessione! Vogliamo vivere, sì, ma dovremo anche morire!

Vi benedice

Il vostro PARROCO

 

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IN PARROCCHIA

 

GIORNO DEI MORTI.

 

Non ci stancheremo mai di raccomandare di aver tanto rispetto a questo giorno e di santificarlo a suffragio dei nostri Morti. E ciò per le speciali circostanze dei nostri paesi che subiscono facilmente l'attrattiva di una malaugurata fiera che starebbe tanto bene in un altro giorno meno solenne e meno significativo di questo. Perciò chi proprio non ha bisogni speciali fa assai bene a rimanere a casa, venire alle funzioni, visitare il Camposanto e pregare per i suoi Morti

In detto giorno ogni Sacerdote celebra tre Messe ed eccone l'orario: Ore 7 – Funerale solenne per i Defunti della Parrocchia. Segue altra Messa letta. Ore 8 - Messa per i Benefattori del Ricovero.

Ore 9 - Messa al Camposanto (libera) e Messa a Bergera per i Defunti della Borgata

Ore 10,30 - Messa ultima cantata per i Benefattori dell'Asilo.

 

Diario Religioso

 

1° Venerdì del Mese: Coincide colla Festa dei Santi. Non faremo alcuna funzione speciale; però non lo dimentichino i divoti del Sacro Cuore. Anzi la Comunione che si fa in detto giorno potrebbe servire a tante persone e specialmente uomini per cominciare la pia pratica dei NOVE PRIMI VENERDÌ DEL MESE, che nessuno ormai dovrebbe più trascurare almeno una volta in vita.

4 Nov. - E' un giorno sacro alla memoria dei nostri Caduti in guerra. Se non saranno prese iniziative speciali, la Messa prima sarà cantata per loro.

11 Nov. - S Martino. E' un giorno da ricordare specie da chi l'ha fatto tante volte ed ora ha la fortuna di aver trovato un posto stabile. Colla occasione raccomandiamo alle famiglie nuove che vengono a stabilirsi a Novello, anche solo in qualità di mezzadri, il dovere e la convenienza di consegnarsi anche in Parrocchia, portando al Parroco nome e cognome dei genitori e dei figli e possibilmente il luogo e data del Battesimo, Cresima e Prima Comunione. Chi ha il libretto-ricordo del Matrimonio è bene che lo porti.

A tutti poi coloro che o vanno o vengono in occasione del prossimo S. Martino, il Parroco porge il saluto augurale col benvenuto a chi viene ed il mesto addio a chi parte, ricordando a tutti che manderà ben volentieri il Bollettino Parrocchiale se gli favoriranno il nuovo indirizzo.

22 Nov. - Festa di S. Cecilia - Messa cantata da vivo con invito speciale alle cantore e.... cantori.

 

CATECHISMO.

 

Anche quest'anno per ragioni facili a comprendersi anticiperemo il catechismo d'Avvento, nella speranza che il clima ancora mite e le giornate ancora discrete favoriscano e facilitino l'intervento dei nostri scolari. Comincerà lunedì 4 Novembre e continuerà tutti i giorni (eccetto il sabato) fino al 24 Novembre. Vi sono obbligate le 5 classi elementari, comprese le frazioni dove non si fa alla Cappella.

Ricordino i genitori che questo è una tra le più gravi responsabilità.

 

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Per i soldati.

 

Allo scopo di evitare malcontenti e sopratutto affinchè tutti i nostri soldati abbiano il libretto che il Parroco desidera regalare, libretto che ha incontrato tanta simpatia presso coloro che già l'hanno ricevuto, dò l'elenco di tutti i soldati ai quali negli scorsi giorni detto libretto è stato spedito.

Così se mai qualche famiglia non avesse ancora dato l'indirizzo vedrà di portarlo con sollecitudine. Ecco dunque i nomi : Alessandria Eugenio, Alessandria Pierino, Cogno Giovanni, Basso Raoul, Grisotti Pietro, Abbona Celso, Vaira Giuseppe, Tarditi Giovanni, Roggia Michele, Roggia Ettore, Tarditi Pasquale, Montanaro Renzo, Rapalino Giuseppe, Saccato Giuseppe, Musso Cesare. Tarditi Enrico, Pirra Benedetto, Cabutto Carlo, Abbona Onorato, Abbona Pietro, GaIIo Pietro, Passone Michele, Passone Pierino, Musso Paolo, Vietto Angelo, Saccato Oreste, Dotta Luigi, Manzone Francesco, Mosca Francesco, Cabutto Bartolomeo, Cristino Nino, Tarditi Stefano, Settimo Agostino, Settimo Pierino, Foglio Giacomo, Foglio Francesco, Galvagno Pio, Marenco Ercole, Florio Ettore, Saccato Aldo, Dardo Giuseppe, Marengo Luigi, Alessandria Giuseppe, Alessandria Sabino, Ricca Luigi, Rosso Giacomo, Comm. Milanese, Passone Pierino, Gallizio Vincenzo, Gallizio Giovanni, Passone Luigi, Brig. Alessandria Pietro, Tarditi Matteo, Ten. Roggia Ernesto.

Ho poi ricevuto con vero piacere e lette con profonda commozione tante vostre lettere, cari soldati, piene di ringraziamenti per quel poco che ho fatto e sopratutto riboccanti di espressioni nobili, di propositi cristiani che dicono quanto siano profondi i sentimenti religiosi nel cuore dei nostri giovani. Penso anche quanta fatica abbia costato a molti di voi, non abituati a questo lavoro, lo scrivere al Parroco. E perciò, mentre sentitamente vi ringrazio del piacere fattomi vi voglio assicurare che io non pretendo nulla, che perciò siate tranquilli anche se non sapete o non osate scrivere, ma anche voglio dirvi che una semplice parola detta come sapete e potete, mi fa un grande piacere e che io attraverso i vostri scritti, anche se forniti di errori, leggo nella vostra anima e vi ringrazio del buon ricordo, mentre le vostre lettere o cartoline mi sono d'occasione a ricordarvi più sovente al Signore.

Credo poi superfluo raccomandarvi di compiere sempre bene e volentieri i vostri doveri, anche se esigono sacrificio. Siate obbedienti ai vostri Superiori, rassegnati non solo ma lieti di sopportare qualche disagio per la grande causa per cui siete sotto le armi: ridare al mondo che l'ha perduta la pace ed il senso cristiano della giustizia.

Pregate anche quel poco che potete. Noi a casa vi abbiamo sempre presenti. Le vostre famiglie disimpegnano meravigliosamente i lavori della campagna liete se vi sanno sani e di buon umore. Con loro vi saluta e vi benedice di tutto cuore

il vostro Parroco

 

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Una inchiesta a Moriglione.

 

Non spaventatevi della parola, cari Borghigiani di Moriglione. Quella di cui parlo non è una di quelle inchieste in senso civile che a volte fanno tremare chi non ha la coscienza troppo tranquilla, cose che purtroppo a volte si rendono necessarie perchè di gente che abusa del suo posto ce n'è sempre stata e sempre ce ne sarà.

Vi voglio parlare semplicemente della visita fattavi in occasione della benedizione delle vostre case, visita che voi avete dimostrato di gradire trattando il Parroco con ogni cordialità e gentilezza, del che vi ringrazio sentitamente. Se ricordate, allora mi sono informato degli affari della Cappella allo scopo di vedere se fosse possibile l'erezione di una Parrocchia in questa vostra Borgata, cosa tanto necessaria ed insieme tanto desiderata, od almeno se

possiamo provvedere per un Cappellano stabile per quando il tempo o l'età non permettessero più al benemerito e caro Can. Garezzo il facchinaggio cui da tempo si sobbarca ogni festa, per farvi un po' di bene.

Ed ecco qui, come vi ho promesso, il resoconto del mio lavoro:

Dolorosamente bisogna dire che il risultato della inchiesta non è stato troppo confortante. Si sa da tutti che se si vuole avere delle comodità occorre pagarle e le parrocchie sono sorte tutte così: colla buona volontà e col contributo delle famiglie interessate. Ora per la costituzione di una Parrocchia, come già abbiamo detto altre volte, occorre costituire un capitale (sia pure in cartelle) del valore nominale di lire 100 mila che all'interesse del 3,50 % darebbe una rendita di L. 3500, stipendio non certo esagerato a questi chiari di luna. Oggi detto capitale si potrebbe avere con circa 65 mila lire. Ma purtroppo siamo ancora lontani (e non facciamo torto a nessuno) anche dal semplice pensiero di raggiungere tale cifra. Ed ecco la conferma più eloquente: i numeri.

Il Parroco ha raccolta dalle famiglie di Novello (e per le altre dal registro della Cappella) la distinta delle singole offerte che oggi si fanno, a titolo di quotizzo, per la Messa festiva. Ecco l'elenco:

Novello - Famig. Baroero Antonio L. 60; Gatti Giuseppe 50; Rovella Giov. B. 50; Vedova Dallorto 40; Frat. Roggero 40; Antonione Antonio 35; Civallero Giuseppe 30; Paolazzo Luigi 30; Spinardi Giuseppe 25; Rovella Domenico 25; Marengo Antonio 20; Antonione Benedetto 20; Bozzone Maria Ved. 20; Bozzone Giuseppe f. Seb. 20; Frat. Cencio 20; Frat. Cigliutti 20; Bozzone Sebastiano 15; Rinaldi Tommaso 10; Baroero Maria 5; Totale L 535.

Narzole - Antonione Giovanni 100; Antonione Antonio 35; Antonione Giorgio 30; Bella Bartolomeo 30; Bruno Audino 20; Cane Guglielmo 20; Barberis Luigi 15; Porro Celso 10; Cane Giovanni 10; Bruno Benedetto 10; Morra Giovanni 10;Gerbaldo Bartolomeo 10; Antonione Domenico 5; Bergamino Stefano 5; Gerbaldo Anna 5; Bruno Paolo 5; Bella Bartolomeo 3; Fratelli Bella 3; Totale L. 226.

Lequio - Marenco G. B. L. 50; Marenco Michele 35; Marenco Lorenzo 32; Marenco Giov. B. fu Michele 30; Frat. Porro 30; Marenco Carlo 25; Bertone Guglielmo 14; Bozzone Francesco 10; Roggero Michele 10; Totale L. 236 - Totale generale L. 997.

Un semplice sguardo a queste cifre ci dice parecchie cose:

1° - Che con questa somma non è neppur possibile assicurare una Messa festiva. Oggi il povero ed ammirevole Can. Garezzo viene da Bene a piedi. Che sarebbe se dovesse farsi condurre colla misera retribuzione di appena L. 16 per volta? Siategli perciò riconoscenti fin quando vi potrà fare questo prezioso servizio.

II° - Salta subito agli occhi un sproporzione tra contributo e contributo. Le famiglie di Novello che concorrono sono 19 (e sono, senza offenderli, i meno ricchi dell borgata) e pagano L. 535; quelle di Lequio sono appena 9 e pagano L. 236 facendo anch'esse bene la loro parte; quelle di Narzole sono 18 e pagano appena L. 226.

Questa sproporzione è causa di lagnanze e di scoraggiamenti e sarebbe assai bene che la Borgata di S. Sebastiano che in generale può farlo, aumentasse alquanto il proprio concorso. Lo vogliamo sperare per il loro bene. Anche se non sono il vostro Parroco, io m permetto di esortarvi caldamente, cari borghigiani di S. Sebastiano, a voler aiutare e sostenere questa opera buona che è, per ora, la continuazione della Messa festiva. Lo comprendo, voi siete i più lontani dalla Cappella, di San Defendente e desiderereste la Messa anche alla vostra Cappella. Il vostro desiderio è legittimo e speriamo col tempo di poterlo appagare e cioè quando vi sarà a Moriglione almeno un Cappellano stabile che porterà anche una Messa alla vostra Cappella. Ma per ora occorre aver pazienza e non tirarvi in fuori. Cinquanta lire all'anno (e forse più) se contate bene (tra pane, vino, minestra, soldi) le date all'ultimo povero sconosciuto che passa, che qualche volta è un lazzarone che le spreca malamente. Perchè le volete negare a chi vi offre il beneficio di una Messa festiva? E poi andando a Narzole non spendete? E per ora basta. Tornerò sull'argomento un'altra volta parlandovi delle possibilità e delle difficoltà per la nuova Parrocchia e dell'esito delle mie ricerche (che sono a buon punto) per darvi almeno un bravo e giovane Cappellano.

 

 

STATO DEMOGRAFICO

(Mese di Ottobre)

 

Battesimi: nessuno - Matrimoni: nessuno - Morti: 2.

 

 

 

Anniversari di Novembre.

 

1° Novembre    Vaira D. Carlo               1938

3          "           Perno Giacinto             '21

5          "           Vietti Maggiorina          '2 6

                       Gioffredo Lorenzo        '39

6          "           Alessandria Giovanni    '39

8          "           Abbona Michele           '39

9          "           Anselma - Stella Catterina '26

12        "           Vaira Maria                   '38

                       Cogno Giuseppe          '39

15        "           Calzia Anna                  '23

iS         "           Bozzone Lorenzo          '30

20        "           Dotta Giuseppe            '25

21        "           Tarditi Egidio                '27

22        "           Passone Domenico      '24

                       Tarditi Sebastiano         '32

23        "           Alessandria Luigi          '21

24        "           Ferrero Giuseppe (leg Piov.)

28                    Marengo Ottavio           '36

29        "           Taricco Luigi                 '39

            Dal Registro :  

9          Nov.:    Comm. Avv. Pietro Giordano

7          "           Tarditi Domenico f. Tommaso

                       Novo Giuseppe           

11        "           Viglione-Borio Petronilla          

18        "           Raviola Sebastiano sold.         

'9         "           Busso Catterina           

4          "           Tarditi Pietro    

28        "           Passone Luigi  

28        "           Musso Federico          

24        "           Montanaro Raviola - Teresa

7          "           Schellino Ernesto        

                       R. I. P, 

Come noi trattiamo gli altri così saremo trattati (Vangelo).          

 

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I nostri Villeggianti

 

sono ormai ritornati tutti alle loro case in città. A loro l'augurio di buon inverno unito a quello di poterli rivedere nel prossimo anno. A quanti ci hanno lasciati i loro saluti li ricambiamo cordialmente e ringraziamo delle offerte lasciate per le nostre Opere Parrocchiali che pubblicheremo nel prossimo numero nella "Pagina della Carità".

 

Nota agricola.

 

GRANO.

 

Un proverbio piemontese dice che un buon colono a. Luca (18 Ottobre) deve aver ultimata la semina. Da noi sovente la vendemmia impedisce che si verifichi tale cosa; ciò però non toglie nulla alla verità che i migliori e più redditizi seminati sono quelli che si fanno presto, specie in posizioni alquanto fredde.

E purtroppo anche il Bollettino di Novembre arriva ancora in tempo per tanti per dare qualche utile nozione per la semina.

 

I - ARATURA PROFONDA,

E' un errore il credere che il grano non affondi le sue radici. Se trova terreno soffice la radice del grano può anche allungarsi di un metro ed il prodotto è in relazione alla buona "coltura", come si dice.

 

I - CONCIMAZIONE.

Buono il letame anche per il grano, ma non da solo. E' sempre bene (e dove non c'è letame indispensabile) per un buon prodotto una concimazione completa come la seguente:

Perfosfato: 2 o 3 q. per giornata.

Azoto: (solfato ammonico) 30-50 Kg.

Potassa: 30-50 Kg. per giornata.

Nei terreni freddi è bene usare la calciocianamide mescolata con terra (30 - 40 Kg.)

 

III - VARIETA'.

Non si può dare una regola fissa. Da noi fino ad oggi il grano che presenta maggiori vantaggi è il Mentana. Per le regioni fredde, ove la neve si mantiene lungamente, è consigliato il Roma. Attenti però a seminare a file ed a sarchiare a tempo, specie il mentana che facilmente si lascia vincere dalle erbe.

 

SCASSI.

 

Ricordiamo poi, cari agricoltori, che l'inverno è il tempo utile per gli scassi del terreno. Facciamone quel poco o quel tanto che ci è possibile, anche se non abbiamo intenzione di piantare nuove vigne.

Lo scasso è una buona concimazione, anzi è più necessario della medesima, poiché porta al sole e rende assimilabili dalle piante gli elementi profondi mai utilizzati.

Vediamo poi ogni anno più come, non ostante le apparenze di qualche raro appezzamento, le nostre viti se ne vanno e la produzione delle uve diminuisce spaventosamente. Occorre perciò pensare alla ricostruzione di almeno una parte dei nostri vigneti. "Poco e bene", ecco il criterio che dobbiamo adottare. Nello scasso poi tutto fa, specialmente la frutta la cui coltivazione razionale deve aumentare a Novello che è località molto adatta.

 

 


da LUCE E FORZA del DICEMBRE 1940

 

Buon Natale!

 

A tutti gli affezionati lettori, a tutti i cari parrocchiani vicini e lontani, il Bollettino anticipa i più cordiali auguri di

 

BUON NATALE

 

Che il Celeste Bambino, sulla cui culla povera gli Angeli hanno cantata la pace agli uomini di buona volontà, porti in questo incendio di guerra e di odii la vera pace ai popoli, alle famiglie, agli individui.

 

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La Lettera del Parroco

 

Carissimi Parrocchiani, L'ultima lettera vi prometteva di .continuare a dire qualche cosa in proposito delle raccomandazioni fatte dal Papa PIO XII alla Gioventù Femm. di A. C. e con loro a tutti i Cattolici, specie del mondo femminile Ecco altri preziosi insegnamenti:

 Dopo aver parlato dell'indifferenza religiosa che mena così spaventose rovine nelle anime, rimproverando alla moderna società, insuperbita delle sue scoperte e dei beni conquistati coll'ingegno che è pur dono di Dio il, Papa, da buon Padre, termina il suo dire con affettuose e calde esortazioni alla vita cristiana raccomandando alle figlie:

1° - Prima di indossare un vestito domandate alla vostra coscienza in qual modo lo giudicherà Gesù Cristo.

2° - Prima di accettare un invito considerate se il vostro invisibile e celeste guardiano (l'Angelo Custode) potrà seguirvi in un simile convegno senza velare la sua faccia con le ali.

3° - Informatevi dalla vostra coscienza e da chi vi dirige quali spettacoli, quali ritrovi, quali spiagge dovete evitare.

4° - Pensate che una giovane può essere moderna, colta, sportiva, piena di grazia, di naturalezza e di distinzione, senza piegarsi a tutte le volgarità di una moda malsana, conservando un volto che ignora gli artifici, come l'anima di cui è il riflesso, uno sguardo senza ombre nè interiori nè esteriori, ma al tempo stesso riservato, sincero e franco.

E finisce raccomandando come mezzi la preghiera, il culto della SS. Eucaristia e la divozione alla Vergine Immacolata.

 

 

IN PARROCCHIA

 

LEGATI.

 

Nell'anno in corso si sono costituiti parecchi Legati di Messe in suffragio di defunti. Tra quelli che ne permettono la pubblicazione notiamo il Legato della Sig.na Stra Felicina per la sorella Ernestina e per se stessa; il Legato fatto dal Sig. Sangiano Lorenzo per lo Zio Gioffredo Lorenzo.

Altri Legati sono stati fatti da persone ancora viventi per suffragi dopo la loro morte, e di queste, si capisce, non possiamo ancora pubblicare i nomi. Alcuni godono l'interesse della somma versata, altri lo destinano a Messe o ad opere buone.

Certi di dare un buon consiglio, esortiamo le persone che possono a pensare alla costituzione di un legato di almeno una Messa anniversaria perpetua per la loro anima. Purtroppo vediamo in pratica che gli eredi, anche figli, pensano poco ai loro morti. Qualche Messa nell'anno della morte, poi per qualche anno l'anniversario, poi più nulla. Chi ad es. prega ancora per i morti di 50 anni fa? per il padre od il nonno di suo padre?

Eppure bisogna essere persuasi che il Purgatorio, senza suffragi, durerà a lungo. E il Legato si ricorderà di noi tutti gli anni, anche dopo 100, 1000 anniversari e se non gioverà più a noi gioverà a quelli della nostra famiglia in perpetuo. La Chiesa è custode e garante dei Legati e noi sappiamo per fede che la Chiesa durerà fino alla fine del mondo.

Infine pensiamo alla facilità con cui si può costituire un legato La somma necessaria è irrisoria ed accessibile a tutte le borse Chi non può mettere insieme, anche a più riprese, L. 500 durante la vita? Di pratiche poi non ne occorrono. Basta presentarsi al Parroco che volentieri e gratuitamente pensa a quanto è necessario.

Pei legati già costituiti c'è stato ancora un avanzo da permettere la celebrazione di 6 Messe cantate che per i defunti saranno celebrate quanto prima e pei viventi saranno celebrate dopo la loro morte.

 

COSE VARIE

 

Fate testamento.

 

Credo bene ritornare su questo argomento e ricordare a tutti quelli che hanno qualche cosa in proprio; e specie ai genitori e sopratutto agli uomini capi di famiglia e madri vedove l'obbligo stretto di provvedere con un buon testamento alla sistemazione del loro patrimonio per dopo la loro morte. Con un testamento ben fatto, ispirato dalla giustizia e dalla religione si evitano tante spese, tante critiche e sopratutto tante maledizioni inviate ai morti da chi si trova negli imbrogli o crede essere stato defraudato.

Ho detto "ispirato dalla giustizia" che vuol dire che il testamento non deve far torto a nessuno, pur lasciando al testatore la massima libertà di favorire chi più lo merita. Chi non ha eredi necessari (figli o genitori) può disporre di tutto il suo come vuole e queste sono le persone che maggiormente dovrebbero pensare a farsi del bene, facendo legati di Messe e lasciti per funzioni religiose (Esercizi, Quarantore, Lega di Perseveranza, Via Crucis settimanale, ecc.) od a favore delle Opere Parrocchiali (Ricovero, Oratorio, Borsa di studio, Asilo, ecc.). Ricordare che quando l'Opera cui si vuole lasciare qualche cosa non è Ente morale riconosciuto, conviene, anzi è necessario lasciare al Parroco per le Opere Parrocchiali, dicendo poi a voce o lasciando pei scritto a parte qual è l'Opera che si vuole beneficare. Dico questo poichè è già capitato che persone generose hanno lasciato un capitale discreto ad un Parroco per un Ricovero come il nostro e la legge ha sequestrato l'eredità in attesa che quel Parroco eriga l'Opera in Ente morale, il che è un gran problema non sempre risolvibile. Di un Ente morale diventa padrona la legge.

Ho detto anche "dalla religione" e qui sono obbligati tutti a pensarci. Il Signore ci ha dato le sostanze perchè ce ne serviamo prima per noi, e noi facciamo così per ciò che riguarda il corpo. E per l'anima? Purtroppo la dimentichiamo, mentre dovremmo metterla prima del corpo. E fa male veder dei testamenti cosi fatti : " Lascio....... a, lascio a ..., lascio tutto. E per sè nulla, neppure una Messa. Ne faranno dire gli eredi? Lo vediamo in pratica. Una in die septima perchè è notata sulla sepoltura, una alla trigesima (e magari un funerale) poi è molto se ce ne sarà ancora una all'anniversario e per qualche anno!

E di opere buone a suffragio? Nulla o ben poco. Cari parrocchiani pensiamo anzitutto per noi. Almeno facciamoci un legato di Messe e disponiamo noi per noi di una parte di ciò che andrà ai nostri eredi.

 

Come si fa il testamento.

 

E' cosa facilissima, Per chi sa scrivere basta un foglio di carta qualunque. Si scrive sopra, tutto di propria mano, la propria volontà: " Lascio a..., lego (che vuol dire regalo) a... (Asilo, Parrocchia, ecc,). Lascio L            al Parroco per un legato di Messe cantate o per Esercizi, Lega di P. ecc 

I miei eredi mi faranno celebrare N..... Messe cantate entro l'anno di mia morte.

(Data) Novello 

Firma

                                                                                                                                              ......................................

 

E' bene consigliarsi prima di farlo il testamento ed anche farlo vedere se va bene. Chi non sa scrivere può farselo scrivere da persona capace e poi portarlo al notaio che lo trascriva in forma legale.

 

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Notizie varie

 

PICCOLO CLERO - Abbiamo ritirata di questi giorni la medaglia d'argento assegnata al nostro '* PICCOLO CLERO ", nel raduno diocesano tenuto in Alba nello scorso Agosto, quale 2° premio.

Mentre ci congratuliamo coi piccoli chierichetti che, quando vogliono, sanno imporsi all'ammirazione del pubblico e guadagnare premi, ringraziamo nuovamente il loro Maestro d'allora, il Rev. D. Bergadano nostro ex Vicecurato, che li ha così bene preparati e ci auguriamo che, sotto la guida del nuovo zelante Vicecurato D. Muratore, il nostro Piccolo Clero si alleni ad altri trionfi per il sempre maggior decoro delle sacre funzioni e per il bene dei fanciulli stessi. Ciò dovrebbe servire di incitamento ai piccoli ed insieme ai loro genitori che dovrebbero stimare un onore della famiglia aver un fanciullo ascritto alla bella istituzione parrocchiale.

 

AI NOSTRI CARI SOLDATI - Continuo a ricevere con grande soddisfazione le vostre lettere e cartoline di cui sentitamente vi ringrazio. Sono lieto della vostra salute, del vostro morale alto, del vostro buon umore. Vi consoli la notizia che anche i vostri a casa stanno bene e che pensano e pregano per voi.

Sono ormai ultimati i lavori della semina cui hanno atteso con alacre volontà, in vostra assenza, le vostre mamme, sorelle, spose. E' stata quest'anno una semina d'oro, favorita dal tempo, per cui abbiamo diritto di aspettarci un prodotto adeguato. Anche l'annata è stata buona con abbondanti prodotti di fieno, grano, uve, ecc. e con prezzi abbastanza remunerativi. Notizie cattive finora non ce ne sono arrivate e preghiamo e speriamo che tutti possiate, compiuto il vostro dovere, ritornare alle vostre famiglie. Che festa quel giorno quando vi rivedremo tutti ritornare al nostro Novello, cinta la testa dell'aureola della vittoria che ci darà l'auspicata pace nella giustizia ed un mondo rifatto e tranquillo per molti e molti anni. Per questo preghiamo e lavoriamo. Pregate e lavorate anche voi. Ricevete il Bollettino? E buon Natale, cari soldati, se non ci rivedremo prima.

Vi benedice il vostro PARROCO.

 

Diario della Parrocchia.

 

- CATECHISMO. - E' incominciato fin dal 4 Novembre il Catechismo quotidiano che si dovrebbe fare in Avvento e che noi anticipiamo per maggior comodità. La frequenza è lodevole: però qualche assenza c'è ancora. Esortiamo e preghiamo i genitori (anche delle famiglie venute in Parrocchia a S. Martino) a voler essere scrupolosi nell'adempimento di questo grande dovere. II Catechismo si fa ogni giorno in Parrocchia (eccetto il sabato) alle ore 13 per le classi I e III; ed alle ore 16,30 per le altre classi. Durerà tutto il mese di Nov.

 

- LEGA DI PERSEVERANZA. - La faremo la sera del 3 Dicembre e la mattina del 4. Vi sarà il Direttore Rev. D. Viglino Prevosto di S Stefano Roero. Raccomando di venire tutti alla sera del 3. Servirà di preparazione al 1° Venerdì del mese.

 

- 1° VENERDÌ' DEL MESE - Ricorre il 6 Dicembre. Sarà preceduto dall'Ora di adorazione giovedì sera. Dovrebbe essere uno dei Venerdì più frequentati, specie dagli uomini e giovani.

 

- FESTA DELL'IMMACOLATA. -  Ricorre all'8 Dicembre. E' festa di precetto; però non ha la vigilia. Dopo Vespro avrà luogo la distribuzione delle pagelle agli ascritti all'A C. parrocchiale.

 

- 13 DICEMBRE: S. LUCIA - Ricorre di Venerdì e domanderemo dispensa dal magro, Ci ripromettiamo in tal giorno tante preghiere, tante suppliche alla nostra grande Taumaturga per i nostri soldati, per la nostra Patria e per la pace del mondo. Sopratutto nessun disordine e divertimento cattivo. Sono tempi di troppa serietà per aver voglia di divertirsi malamente!

 

- TEMPORA D'INVERNO - Ricorrono nel mese di Dicembre e pensiamo che, come altre volte, siano limitate ai due giorni giovedì e venerdì 18 - 19 Dicembre. V'è obbligo di astinenza dalle carni e digiuno.

 

- NOVENA DI NATALE. - Comincia la sera del 16 Dicembre alle ore 16,30. Anche questa Novena in preparazione alla festa del Natale che è la festa della pace, ha quest'anno lo scopo specifico di ottenere la pace alle famiglie ed alle nazioni.

 

- 24 DICEMBRE. - Vigilia di Natale. - Astinenza e digiuno. Ricordiamo che prima di mezzanotte non si può mangiare di grasso e fare le solite baldorie che violano le leggi della Chiesa sulla vigilia e sul digiuno. A sera ore 24 Messa di mezzanotte con organo e musica. Comunione infra Missam.

 

- 25 DICEMBRE. - Solennità del S. Natale. I Sacerdoti celebrano tre Messe. Anche se non c'è l'obbligo i fedeli fanno bene a sentirle, specie quest'anno in cui abbiamo tanto bisogno che Gesù Bambino ci porti la pace.

 

- 31 DICEMBRE. - Ultimo giorno dell'anno. A sera ore 16,30 solenne TE DEUM in ringraziamento a Dio dei benefici ricevuti nell'anno che muore. E furono finora tanti!

 

Pagina della carità

 

Per in Chiesa.

 

Tarditi Elia L. 50; Boggione Giovanni 20; Abrate Irene (sedia) L. 10; Salvano Giuseppe 10; Roggia Gius. 50; Tarditi Francesco (Ven.) 25; Aivano  Vittorio 10; Can. Tarditi 25; Pirra Pietro 25; Prof. A. Tarditi 50; N. N 50; Fam. Giordano 200; Fam Perego - Montagnoni – Muzzoli 150; Ved. Tarditi Clara 35; Passone Michele 20; Ved. Cogno Giovanna 40; Ravera Luigi 15; Tarditi Francesco (Pod.) 20; Taricco Marco 25; Protto Angelo 50; Ved. Pressenda 10; Ved. Strasia 20; Grimaldi Paolo 5; Stra Felicina 50; Tarditi Giuseppe (Pod.) 50; Tarditi Giuseppe (Chiab.) 40; Fam. Principiano 20; Tarditi Lodovico 50; Davico Giuseppe 20; Musso Agostino 50; Cencio Luigia (sedia) 20; Cav Anselma 100 (olio lamp.); Tarditi Giusepp f. Gasp. 25; Novo Anna vedova 10; Galvagno Giuseppe 40.

Mentre ringraziamo le Famiglie che hanno fatta la loro offerta alla Chiesa, attendiamo che tutte le famiglie della Parrocchia, tanto o poco, seguano il lodevole esempio, specie in quest'anno in cui Dio ha dato largamente a noi ed abbiamo cosi bisogno del suo aiuto.

 

Per le Opere Parrocchiali.

 

Conterno Francesco 100 (in suffragio del fratello Giuseppe); M.A. 10; Fam. Giordano 100; N. N. 20.

 

Per il Bollettino.

 

Cav. Ghirardi 30; Ved. Giordano - Santonè 20; Fam. Dardo 5; Comm. P. Giordano 20; Gallizio Francesco 10; Abbona Antonio 10; Salvano Giuseppe 10; A A. 5; Fam. Sobrero 5; Tarditi Pasq, 2,50; Blengino Giov. 5; Roggia Gius. 5; Con. Gagliasso 5; Avv. Prof. Ferreri 100; Tarditi Elia 10; Fam. Graziano 10; Aivano Vittorio 10; Pirra Pietro 5; Ten. Roggia 5; Prof. Tarditi A. 10; Cav. S. Montagnoni 20; Manzone - Merlati M. 8; Vietti CI. 3; Fam. Sandrone 8; Cav. Anselma 15 ; Borio Giov. 2 ; Ravera Luigi 5 ; Abbio Michele 5 ; Tarditi Fr. (Pod.) 5; Taricco Marco 5; Vedova Pressenda 4; Giaccardi Pietro 8; Grimaldi Paolo 5; Sturpino Teresa 10; Ravinale A. 7; Ved. Rosso 10; Saccato Maria 4; Cencio Luigia 5; Conterno Rosa 10; Fam. Borghini - Blengino 20; Novo Anna 5; Fam. Barberis (Sav.) 5; Galvagno Giuseppe 10; Cogno Luigi (Pan.) 10; Foglio Felice (Sav ) 6.

 

Per il Ricovero.

 

Torello Maria (st.) 35; Fam Giordano 100; Taricco Marco 20; Conterno Rosa 5.

Qualcuno può credere superflue le offerte al Ricovero perchè non ha ricoverati. Ricordiamo:

1° - Che c'è un ricoverato che, sia pur poco, ma qualche cosa costa al Ricovero.

2° - Che il Ricovero è gravato di una imposta non piccola di fabbricato.

3° - Che ci sono interessi da pagare sui mutui fatti al Ricovero e sovente anche capitali.

4° - Che il Ricovero per poter funzionare ha bisogno non di diminuire quel poco che ha, ma di mettere insieme poco per volta, coll'aiuto dei buoni, un discreto patrimonio che gli assicuri la vita.

 

Anniversari di Dicembre.

 

1  Dicembre     Passone Ravinale Angela 1936

2          "           Stra Olivero Teresa       '37

4          "           Iberti Allaria Luigia        '31

5          "           Alessandria Giuseppe   '36

6          "           Marrone Vincenzo         '28

7          "           Alessandria Sebastiano '30

9          "           Ferreri Peri Rosa .         '36

                       Bergamino Lucia           '33

                       Costamagna Bozzone Catt. '34

12        "           Torta Rinaldi Anna        '31

                       Tarditi Marengo Margh. '22

13        "           Mascarello Borgogno Laura'33

14        "           Bozzone Dellorto Giulia '36

                       Costamagna Giov. B.   '39

15        "           Tarditi Angelo Guido     '39

17        "           Scarzello Sebastiano    '22

                       Costamagna Angela     '25

21        "           Stra Maria                    '25

23        "           Taricco Andrea Giacomo '33

26        "           Conterno Tarditi Teresa '31

27        "           Sardo Bartolomeo        '27

29        "           Garabello Lorenzo        '29

31        "           Ferrua Pietro                '34

Dal registro Messe:

3 Stra Ernesta, 5 Cogno Maria, 8 Saccato Teresa, 9 Galvagno G B., 11 Grisotti Giovanni, 13 Musso Paolo, Stra Filippo, 14 Tarditi Giov Antonio, 25 Giachino Antonio, 27 Manzone Luigi.

 

R. I. P.

 

Il Purgatorio esiste ; è lungo ; è doloroso ed è l'abitazione temporanea dei più.

 

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NOTA AGRICOLA.

Consigli pratici

FORAGGIO - SILOS - BESTIAME.

 

Le cresciute spese in tutti i campi del vivere obbligano l'agricoltore intelligente a pensare di aumentare e possibilmente raddoppiare i prodotti della propria azienda, lasciando da parte le inutili lamentele contro questo o quell'altro inconveniente.

E' un fatto che ad es. nel Monferrato le vigne rendono assai più che le nostre, e che in molte zone il prodotto del grano ragglunge e passa i 18 q.li per giornata, mentre noi siamo ancora molto lontani da dette cifre. Perchè? Forse un motivo lo si potrà trovare nella maggior fertilità di quelle terre; ma un altro gran motivo occorre vederlo nella più razionale coltivazione delle medesime.

Ed in questo campo da noi si può e si deve fare ancora molto cammino. Ci sono a Novello delle terre che rendono pochissimo perchè sono mal lavorate, poco concimate, seminate senza criteri di rotazione, ecc. Che fare? Per alcuni penso ci sia un solo consiglio a dare: vendere. Tener terreni che non rendono e pagare le imposte non conviene.

Per altri diremo che per la trasformazione di una campagna, occorre un piano regolatore da svilupparsi poco alla volta in conformità delle esigenze e delle possibilità. " Poco e bene ", dice il proverbio, che vale specie in agricoltura.

Ed ecco, secondo noi, un piano che potrebbe essere seguito:

1° Passo: Aumentare il foraggio per le nostre bestie. Persuadetevi, cari agricoltori, che, finché noi cambieremo le nostre uve col fieno (che a volte ha prezzi superiori all'uva) non si può discorrere di rendita. Così pure vendendo la paglia invece di farne letame per le nostre vigne. Un buon MEDICAIO può uscire da qualunque angolo dei nostri terreni, specie oggi in cui tanti filari occupano solo più il posto inutilmente.

2° Passo: Aumentato il foraggio, specie colla medica che è la risorsa unica delle nostre Langhe, occorre pensare alla sua conservazione. La medica ritirata umida marcisce, secca (dato pure il caso che si possa far seccare il 1° taglio che è il più abbondante), perde buona parte del suo valore nutritivo che sono le foglie. Di qui la necessità di pensare ad un piccolo SILOS che può anche consistere in una semplice fossa coperta e che, anche se fatta in muratura, pagherà, in pochi anni, abbondantemente la spesa. Ricordare che il Governo concede per questo un sussidio.

3° Passo: Aumentare il bestiame, anche se oggi è stato momentaneamente svalutato. Ricordiamo che la stalla è il motore di ogni azienda agricola, anche piccola, e che è assurdo pretendere del reddito da una campagna senza letame. E poi la stalla, ben cudita, è la salvaguardia dalla miseria negli anni di magra e di grandine. A Novello il patrimonio zootecnico è ancora troppo scarso e ciò torna a danno delle famiglie e del Comune. Una bestia di più forse ci starebbe ancora in ogni stalla, se cerchiamo di risolvere bene il problema del foraggio.

E prima di metterci a scassare le nostre vigne rovinate dalla fillossera, pensiamo alla possibilità di concimare i nuovi impianti se non vogliamo andare incontro a spese quasi inutili ed a delusioni scoraggianti.

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