(sonoro)
Questa prima lettera dell'anno nuovo è tutta per voi, carissimi soldati che in questi tempi costituite la parte più importante dei nostri pensieri, delle nostre preghiere, delle nostre preoccupazioni .A voi, con più commossa tenerezza, il Parroco augura: Buon Anno!
E l'augurio del Parroco vi dica, cari soldati, tutto il nostro intenso desiderio di rivedervi presto vittoriosi, di venirvi incontro, di festeggiarvi; vi dica la nostra ansia quando da un po' di tempo non scrivete; vi dica il cuore con cui vi accompagniamo in ogni istante della giornata, specie quando, leggendo i giornali, vi sappiamo impegnati nel compimento del vostro duro glorioso dovere, non scevro di pericoli. Allora salgono più fervide al Cielo le nostre preghiere per la vostra salvezza e perchè il Signore vi dia la forza, il coraggio e la calma necessaria.
Vi abbiamo ricordati in modo speciale al devoto santuarietto di S. Lucia il 13 Dicembre, celebrando, in una magnifica giornata di sole, la festa della cara Santa. Vi ricordiamo in questa Novena e più nel bel giorno del S. Natale pensando al vostro sacrificio nei trovarvi lontani dalle vostre famiglie.
Fatene di questi sacrifìci un'offerta al Signore ed Egli saprà ricompensaveli.
Cari soldati, a voi in special modo invio l'augurio che il 1942 possa essere l'ultimo anno delle vostre gloriose fatiche, l'anno della vostra radiosa vittoria, l'anno della pace universale. Oh come lo vorremmo celebrare con solennità quel giorno in cui ci sarà dato rivedervi e riabbracciarvi tutti! Intanto voi continuate a portare con pazienza e rassegnazione la vostra croce rendendola meritoria colla fedeltà al vostro, dovere, coll'ubbidienza pronta ed ilare ai vostri superiori colla offerta al S. Cuore dei vostri pensieri, azioni e patimenti, così come è prescritto agli ascritti all' Apostolato della Preghiera al quale penso appartenete quasi tutti. (Se non vi siete dite ai Vostri che vi ascrivino e vi mandino il foglietto mensile).
Procurate anche di meritarvi le benedizioni di Dio con una vita cristiana; evitate la bestemmia, state lontani da certe compagnie di turpiloquio e specialmente da certi luoghi e certe persone ove trovereste la rovina dell'anima e del corpo. Pensate alla vostra famiglia, anche se ancora futura e proponete di tornare a casa col vostro sguardo limpido, col vostro cuore puro, degni di colei che il Signore vi ha dato o che vi sta preparando nella preghiera, nella purezza e nella serietà.
E confidate, confidate tanto nell'aiuto del Signore, della Madonna e dei nostri Santi. Noi preghiamo e vi attendiamo.
Vi benedice il vostro Parroco che vi ringrazia del ricordo che così sovente avete per lui e vi saluta caramente ad uno ad uno.
Le continue offerte che giungono in denaro ed in oggetti d'oro hanno detto e dicono chiaro la simpatia che questa iniziativa ha incontrato tra la nostra popolazione. Per questo il Parroco ha deciso di non attendere oltre e per Pasqua, speriamo, il nuovo tabernacolo di sicurezza sarà un altro fatto compiuto a decoro della nostra bella Chiesa Parrocchiale.
A proposito credo bene riportare alcuni pensieri che l'apprezzata Rivista per il Clero "Vita Pastorale" della P.S.S. Paolo di Alba poneva davanti ai suoi lettori nel N. di Novembre u. s.:
"Tutto progredisce a questo monde anche i furti in Chiesa e l'arte di scassinare i tabernacoli. Motivo per cui mentre i nostri vecchi non vi hanno mai pensato, oggi s'impone il dovere tanto raccomandato dalle superiori autorità ecclesiastiche di provvedere per il tabernacolo di sicurezza.
Che cosa è il tabernacolo di sicurezza?
E' una decente e sicura cassaforte in cui si custodisce il nostro più preziosa tesoro: Gesù Cristo nel Sacramento dell'Eucarestia. E basterebbe oquesto per dirci tutta la convenienza e dirò la necessità di assicurare questo. tesoro contro le mani sacrileghe dei ladri e dei profanatori che qualche volta non mirano solo agli arredi d'argento o d'oro chiusi nei tabernacoli.
Se tutte le Banche hanno le loro casse di sicurezza, le loro camere blindate ove custodiscono i capitali loro e dei clienti che a loro si affidano; se anche i più piccoli esercenti ed i privati alquanto abbienti hanno nelle loro case la Cassaforte, perchè non dovrà averla la Chiesa per il più grande dei tesori?"-
Il ragionamento non potrebbe essere più convincente per una popolazione come la nostra che ha ancora vivo il tesoro della fede nella SS. Eucarestia. Ed è appunto per questo che ogni famiglia vi vuole essere rappresentata nel dare a Gesù un pezzetto della casa dorata che gli stiamo preparando. Gesù, certo, ci compenserà dandoci un bel posto nelle sua grande casa del Paradiso.
Ecco l'elenco delle ultime offerte:
Tarditi Giuseppe f. Seb. 10 - Sposi Degiorgis-Tarditi 20 - Borio Giovanni (Pianderle) 10 - Comm. V. Abbona (Torino) 25 - Stra Felicina 100 - Cogno Carolina (Barolo) 5 - Abbio Carolina 10 - P. C. 500 - Principiano Maria 10 - Sold. Pirra Giuseppe 40 - Tarditi Anna Ved. 15 - Totale L 745.
Somma da raggiungere L. 3000. Siamo persuasi che prima di Pasqua tutte le altre famiglie faranno, piccola o grande, la loro offerta.
Hanno offerto oro: Balocco Lidia, Vaira-Oberto Lucia, Protto - Borio Letizia, Alessandria-Passone Anna, Tarditi Sordi Maria, Fam. Tarditi Luigi, Tarditi Cristina, Iberti Catterina, Bergamino Margherita, Vietto Giuseppina, Costamagna Costanza, Rostagno Margherita, Ved. Pressenda, Principiano Maria, Saccato Catterina, Raviola Clementina, Balocco Olimpia.
Se alcuno è stato dimenticato nelle offerte favorisca avvisare.
A tutti il più cordiale ringraziamento e le benedizioni di Gesù Sacramentato.
Per la Chiesa e le altre Opere daremo un po' di resoconto nel prossimo numero nella certezza che prima di fine d'anno altre offerte si uniranno alle attuali. C'è sempre chi tarda per diversi motivi, chi non è comodo, chi si dimentica, ecc.
Le offerte sono sempre buone e si accettano sempre con riconoscenza in qualunque momento arrivino. Perciò attendiamo con fiducia. Restano tante cose a fare per la nostra Parrocchia!
Per ora ecco le offerte pervenute a tutt'oggi (20 Dic).;
Stra Giovanni 50; Capra Margherita 40; Galvagno Francesco 25; Pirra Vittorio 20; Ved. Milanese (in sufr. del marito) 200; M. T. 100; Pirra Pietro 25; Tarditi Lodovico 25; Tarditi Gius, fu Seb. 20; Tarditi Francesco (Veneria) 25; Ved. Alessandria (in sufr. del marito) 80; Abbona Onorato fu Carlo 75; P. C. C. 50; Raviola Matteo 15; Fam. Vaira 50; Tarditi Gius. fu Gasp. 50; Protto Angelo 60; Galvagno Gius. fu Gius. 50; Cabutto Domenico 20; Girardi Michele 10; Tarditi Giovanni (Bergera) 30; Con. Pirra Ern. A. (Torino) 10; P. G. 50; Balocco Augusto 20.
Sold. Basso Raoul 10; Novo Anna Ved. Tarditi 10; Sold Tarditi Marziano 100; C. V. 10; M. Daniele 10; Sold. Vaira Giuseppe 50; Fam. Dotta 10; Sold. Renzo Montanaro 50; Tarditi Margherita S. 5.
Non possiamo ancora dare il preventivo di quanto importerà questa opera che intendiamo sia il ricordo perenne di questa grande e terribile era che attraversiamo. Siamo però persuasi che tutti i nostri soldati e le loro famiglie, nel limite del possibile ci tengono ad essere nell'elenco degli offerenti. Che S. Giovanni Bosco li protegga e ce li restituisca presto vittoriosi.
Pirra Vittorio 5; Marenco Carlo 13; Fam. Tarditi-Vigliecca 10; S. Tenente Tarditi Angelo 10; Sold. Tarditi Seb. 5; Fam. Florio 5; Sold. Ricca Luigi 5; Abbona Onorato 10; Pirra Pietro 5; Allaria Matteo 10; Rinaldi Lodov. 5; Tarditi Gius fu Seb. 5; Conterno Fr. (Monforte) 5; Saccato Luigi 5; Ciravegna Rosa 2; Fam. Barberis (Savona) 5; Tarditi Fr (Veneria) 5; Ved. Tarditi Anna 5; Raviola Matteo 5; Raviola Lorenzo 10; M. Cav. M. .Ghigo 10; Tarditi Gius. fu Gasp. 7; Rag. Tarditi Gius. (Milano) 10; Sold. Roggia Bart. 10; Comm Dott. V. Abbona (Torino) 25; Tarditi Cristina 5; Iberti Catterina 10; Olivero-Iberti Carolina 10; Abbio Carolina 2; Fam. Rinaldi (Bori) 7; Passone Cesare 5; Tarditi Giov (Berg.) 5; Bersano Vittorio (Tor) 10; A. S. 5; Con. E. A. Pirra (Torino) 10; Ved. Pressenda 5; Stra Francesca 5; Sold Borio Domenico 10; Tarditi Margh. S. 5; Valle-Passone Maria 10; Pirra Giov. 10; Taricco Angela 5; M. Conterno Silvio (Genova) 10; Maffei Catterina (Torino) 7; Comm. Prof. M. Ciravegna (Asti) 10; Balocco Augusto 10.
Tarditi Gaspare 10 - P. G 40 - Con. Novo (Torino) in sufr. del Padre 100.
Gli Sposi Degiorgis-Tarditi offrirono rispettivamente L 50 alla Gioventù Maschile e Femminile di A. C. cui appartennero.
A tutti gli offerenti per le nostre Opere rinnoviamo i più sentiti ringraziamenti cogli auguri di Buon Anno.
La Vedova, le Figlie ed i Generi del compianto
morto a Novello il 7 Dicembre 1941, ringraziano sentitamente quanti hanno preso parte al loro dolore nella luttuosa circostanza della malattia e dei funerali.
____________________________________________________________________________________________________Vivissima riconoscenza esprime pure la Famiglia della compianta
mancata al loro affetto il 13 Dicembre, a quanti hanno preso parte ai funerali.
L'anno 1941 si chiude con un bilancio demografico poco confortante: 18 nati, 19 morti, 8 matrimoni.
E' vero, siamo in tempi eccezionali e la deficenza delle nascite e dei matrimoni trovano mille pretesti che hanno l'apparenza di solide ragioni. C'è chi non può e c'è chi non vuole! Preghiamo per chi non può onde presto venga il tempo della realizzazione delle giuste e sante aspirazioni che non sono che il compimento di un dovere - prendere il proprio posto - che oggi è impedito da un altro più urgente e più grave.
Ma ricordiamo a chi non vuole che. oggi la loro diserzione ed il loro contegno assume, nel quadro delle circostanze, una gravità assai maggiore. E ciò anche dal lato dell'interesse personale. Conosciamo dei giovani che se si fossero sposati dieci, quindici anni fa, oggi forse avrebbero già attorno una corona di figli che permetterebbe di guardare con fiducia all'avvenire e prendere eventualmente il posto del padre vecchio nella direzione della azienda agricola.
Non l'hanno fatto, hanno rimandato di anno in anno, ed ora si trovano coi loro trenta, trentacinque e forse più anni, più indecisi che mai, col sogno ormai tramontato di una vita felice ed attiva tra una famiglia propria. Esistenze sprecate ! E' vero però che stiamo assistendo di questi giorni ad una ripresa consolante di formazione di nuove famiglie. Giovani stanchi forse di attendere, si sono decisi non ostante le difficoltà della vita odierna. Plaudiamo al loro coraggio e diciamo, sul loro esempio, a quanti sono nel caso: "Perchè tardare ancora? Se casca il mondo ci piglia tutti sotto, e più tardate, peggio sarà. Oggi è il vostro turno, domani sarà quello dei nostri valorosi soldati che, tornando vittoriosi e temprati dalla guerra, non tarderanno ad affrontare le difficoltà della nuova vita con quel coraggio e decisione cristiana con cui oggi compiono il loro dovere sul campo di battaglia. E per loro sarà domani il nostro plauso come per loro sono oggi le nostre preghiere.
GLI SCASSI - Ormai è cosa risaputa che se vogliamo che la terra produca è necessario lavorarla in profondità. Il primo strato di terra, quello che siamo soliti a smuovere ogni anno con un aratro che si e no s'approfonda di 20 centimetri, è ormai troppo sfruttato, non ostante le concimazioni che si sogliono dare. E' ecessario portare alla superfìcie la terra che noi chiamiamo vergine, che non ha mai visto il sole affinchè, sotto l'azione degli elementi atmosferici (sole, pioggia, gelo, brina, rugiada, ecc ) sviluppi i suoi elementi fertilizzanti finora mai sfruttati. E questo si fa unicamente cogli scassi invernali.
Nella terra scassata tutto fa e non è esagerazione il dire che con questo sistema applicato, sia pure lentamente ogni anno, noi possiamo triplicare i nostri prodotti. Il grano, la meliga, la verdura, i legumi, le patate ecc. danno, nei terreni scassati delle produzioni meravigliose.
Si capisce che anche in questo lavoro occorre avere una regola e procedere con intelligenza. Ecco alcune avvertenze che danno i competenti in agricoltura:
1° - Non pretendere che la roba faccia meraviglie il primo anno, specie se si parla di grano. Il terreno vergine, come abbiamo detto, ha bisogno di essere trasformato dall'azione degli agenti atmosferici ed è perciò ridicola l'espressione che qualche volta si sente: "Non bisogna portare alla luce il terreno selvatico, poiché la roba non fa". Non si è tenuto conto del suddetto avvertimento. Su terreno vergine tutt'al più potrà fruttare qualche legume come i ceci o le barbabietole.
2° - Questo lavoro di scasso praticamente conviene farlo d'inverno, unico tempo disponibile nelle congerie di lavori che assillano tutto l'anno i nostri agricoltori E' vero che i trattati di agricoltura dicono che sarebbe meglio farlo in estate, poiché il sole farebbe subito il suo effetto, ma è anche vero che d'estate manca il tempo e c'è altro che urge di più.
3° - Se lo scasso deve servire per le viti deve essere della profondità non minore di un metro. Le pietre che eventualmente venissero fuori si possono, senza tema di danno, porre in fondo al fosso. Servono così a risanare il terreno e nelle loro fessure le viti cacceranno ugualmente le radici cercando l'umidità che vi stagna. Se poi si trattasse di scassi che devono servire ad es. per la medica, per il grano, ecc. assolutamente basterà la profondità di 60-70 centimetri, restando però sempre vero anche in questa materia che più si addentrano le fondamenta, più l'edificio può contare in altezza e solidità. E chi non sa che il grano, se trova coltura, può spingere le sue radici ad oltre un metro di profondità?
4° - Infine diremo che di scasso non conviene farne tanto insieme. Con una porzione limitata, ogni anno, a poco a poco, senza aver danni nei prodotti, si passa tutta l'azienda coi risultati che solo chi ha provato può dire. Una buona concimazione poi fatta durante lo scasso è sempre una cosa da non trascurarsi, poichè è ridicolo il credere che basti scassare il terreno per dispensarci dal concimarlo.
2 Genn. : Torta .Giuseppe 1925
" " Iberti Luigi '28
4 " Boglietti Viglino Teresa '34
" " Costamagna Giovanni '35
" " Rosso Michele '38
5 " Abbona-Peirotti Maria '32
6 " Scarzello Giovanni '25
" " Cravero-Saccato Maria '39
8 " Taricco G. B. '34
" " Abbona Maria '35
12 " Ricca Giuseppe '39
13 " Borio Domenico '34
" " Gallo Giuseppe '35
14 " Cattaneo Maddalena '30
17 " Danusso Lorenzo '22
" " Fontana Michele '21
15 " Alessandria Graziano Fr. '22
" " Parusso Veglio Catterina '22
19 " Abbona Michele '36
21 " Bozzone Antonio '37
22 " Germano Pelazza Onorina '23
" " Cogno-Mantello Maddal. '35
23 " Vietti Cogno Maria Luisa '25
24 " Marengo Michele '25
26 " Vietto-Capra Marianna '33
" " Spinardi Lorenzo '41
27 " Anselma Giuseppe '38
28 " Pirra Giacomo '36
30 " Passone Filippo '22
31 " Denegri Giuseppe '33
" " Passone Giacomo '31
" " Tarditi Giovanni '31
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da LUCE E FORZA del Febbraio 1942
La Lettera del Parroco
A voi coscritti della classe 1923
Non stupitevi, cari giovani, se il Parroco sente il bisogno ed il dovere di scrivere una lettera proprio a Voi che state per iniziare il vostro anno di leva. La questione dei coscritti è sempre stata una questione spinosa che ha dato molte volte dei fastidi ai Parroci ed alle famiglie e che sovente ha suscitaio dei commenti non troppo onorifici.
Ci sono dei coscritti. - e qualche volta è l'intera classe - che hanno fatto le cose per bene, con serietà ed educazione, ricordando che. appunto perché coscritti che si apprestano a compiere uno dei più gravi doveri verso la Patria, hanno più grave l'obbligo di dare buon esempio ai più giovani che li guardano e di lasciare in paese prima della loro partenza una buona impressione. E ci sono stati dei coscritti, non vi dico dove né quando, che hanno creduto che i venti anni li sciogliessero da ogni dovere di moralità, di educazione e di religiosità e si sono fatto un vanto di combinar balli anche in tempi proibiti dalla legge, di moltiplicare pranzi e cene anche in regime di tesseramento, di imbastire canzoni non sempre pulite e sovente sguaiate, di tracannar bottiglie fino all'ubriachezza, ecc. e ciò per tutto l'anno della coscrizione ed in modo speciale nei giorni di festa. Ne ricordo uno giovane che se la teneva e si dava arie di superiorità sugli altri che, ubriaco fradicio, colla bava alla bocca, andava vomitando banalità e insolenze contro chi aveva disapprovato tale condotta, per modo da far compassione a chi lo sentiva e dimostrando di quanta porcheria fosse ripieno il suo cuore. Ed un altro che, pallido in volto, stremato di forze dagli strapazzi di notti insonni e da altre prodezze non comandate, si accasciava su se stesso, dicendo col filo di voce rauca che gli restava: "Non ne posso più,,. Non fa bisogno di dirvi, cari coscritti, che tutte queste cose non fanno onore e che non sono la più buona preparazione al cominciamento della vita militare, specie in questi tempi in cui la Nazione in guerra ha maggior diritto di esigere dai suoi soldati più spirito di disciplina e di sacrificio, più serietà, più coraggio, tutte cose che, se possono essere frutto di una coscienza cristiana tranquilla anche davanti alla morte, non sono certo troppo alimentate da un anno di baldorie, di disordini e di peccati. Ed eccomi, cari coscritti, a darvi un consiglio paterno che spero e prego vogliate accettare.
Fare un pò di festa in occasione della vostra coscrizione? Sì, e nessuno ve lo vuole impedire. Ma la vostra festa deve essere seria, civile e sopratutto, lasciatemelo dire, cristiana. E via, forsechè a 20 anni mi diventate pagani e rinunziate al battesimo cancellando in poco tempo una vita che vi ha sempre fatti stimare dalla gente come buoni cristiani?br>
Ed ecco il mio consiglio che è anche quello dell' autorità civile e sopratutto dei vostri genitori: limitare la festa al giorno della visita con un programma a cui potrebbero partecipare e autorità e genitori; ripetere se sarà del caso tale festa aggiungendo la Messa alcuni giorni prima della chiamata alle armi... e basta.br>
I pranzi a casa di ogni coscritto vanno aboliti per tanti motivi che non sto a ripetervi, tra i quali, l'aggravio che ciò porta a tante famiglie che sono obbligate a spese non sempre sopportabili. Lasciate anche da parte, cari coscritti, le fisarmoniche e le pive che danno l'aspetto di una passeggiata zingaresca e che sono incentivo ai balli clandestini. Ne guadagna la vostra borsa e la vostra serietà.
Per raduni amichevoli tra voi non mancano le occasioni, ma anche qui non siate esigenti e state nell'onestà.
Accompagnare i partenti alla stazione? Si, se vi pare; ma senza vociare e schiamazzare mezza la notte, cosa che non vi attira certo le benedizioni e le simpatie di chi ha diritto a riposare nell'osservanza delle leggi civili e religiose.
E potrei continuare su questo tono e darvi altri consigli di educazione cristiana e italiana. Ma basti. Lo so che qualcheduno (spero non tra voi) avrà su queste parole la critica mordace e se la prenderà contro il Parroco (che secondo loro, ficca il naso negli affari altrui facendo la figura del figlio snaturato che se la piglia contro il padre che lo corregge per suo bene. Ma se dei cattivi ce ne sono sempre stati e sempre ce ne saranno, spero almeno non siano tra voi. Ed è con questa speranza e con questo augurio e che cioè la leva del 1923 abbia ad imporsi all' ammirazione del paese per la sua serietà, educazione e disciplina cristiana e possa servire di modello e di esempio alle leve future - che vi saluto cordialmente, vi benedico e prego le benedizioni di Dio sui vostri venti anni.
Il vostro Parroco.
ENTRATE:
Offerte . . . . L. 11272
Elemosine in Chiesa . " 2785
Affitto sedie . . . , " " 260
Entrate varie (sepolt. ecc.) " 1592
------------------------
Totale entr. L. 15909
USCITE:
Riparazioni - cera - predicazioni - interessi - stipendi, ecc. L. 12664
RESIDUO ATTIVO L. 3245 che si trova depositato a frutto su libretto di risparmio.
Da notare però che la Chiesa ha ancora di debito verso le varie Compagnie religiose e Cappelle la somma di L. 9896.
Resterebbe perciò a tutto il 1941 un residuo passivo di L 6651.
Le offerte maggiori sono rappresentate dal lascito di L. 1000 del compianto Dott. Cav. Balocco Adolfo, dall'offerta di P. P. di una cartella dal valore nominale di L. 1000 e dall'offerta di altra pia persona di L. 1000 per la Chiesa e L. 1000 per l'opera degli Esercizi. Da non dimenticare la offerta dei Priori del Carmine in L. 500 e l'offerta pure di L. 500 di altra pia persona.
Ha contribuito assai ad aumentare le offerte - sia pure di non grande entità - l'iniziativa del Tabernacolo di sicurezza per il quale quasi tutte le famiglie hanno voluto essere rappresentate e che speriamo inaugurare per la prossima Pasqua.
Anche l'iniziativa del Tempietto votivo a S. Giovanni Bosco a ricordo della pace vittoriosa ha incontrato lo aiuto, specie tra i nostri soldati e le loro famiglie.br>
Le spese più gravi per quest'anno, oltre quelle della cera, che oggi ha raggiunto prezzi paradossali (55 lire al Kg. se si trova) sono state per la restaurazione dell'organo, lavoro che era assolutamente necessario se non si voleva lasciar andar in rovina il prezioso strumento e che ha costato la somma esatta di L. 5080.
Per il 1942 sarebbero in progetto molte cose, se il ritorno alle cose normali colla pace vittoriosa che preghiamo ed auguriamo continuamente ci permetterà la ripresa dei lavori: le finestre della cupola, il finestrone della facciata, la Cappella - Tempietto votivo, la sistemazione della porta grande colla relativa bussola, la pulizia generale delle decorazioni, e il Battistero ed il rivestimento di marmo della zoccola. Come si vede del lavoro ce n'è ancora per parecchi anni (anche solo guardando alla Chiesa) che giustifica ampiamente le offerte dei buoni.
Dott. Virgilio Abbona (Torino) 25; Stra Felicina 100; Abbio Carolina 5; Fam. Dotta 10: Sorelle Galvagno 200; Sold. Marrone Aldo 15; Ravera Luigi 25; Pirra Stefano e Benedetto 25; P. D 10; Abbona Antonio 50; R. M. 40; Frat. Alessandria 15; Stra Luigi 5; Taricco Marco 50; Grisotto Felicita 20; T. C. B. 500; Saccato G. Anna 10; Frat. Tarditi f. V. 50; Sobrero Maria 20; Daniele Deograzia 10; Con. Pirra-Abbona 10; Passone Maria 15; G F 30; L V. 100 ; Tarditi G. 3; Pirra Anna 5; Grimaldi Paolo 10; Viberti Giacomo 30; Famiglia Tarditi (Fracchia) 30; Totale L. 1178 - Offerte precedenti L. 745 - Totale L. 1723. - Somma da raggiungere L. 3000.
Speriamo, anzi siamo persuasi che la somma necessaria sarà non solo raggiunta ma superata. Ce ne danno l'esempio le altre Parrocchie. Ad es. leggiamo sul Bollettino di Diano (Gennaio 1942) che in quella Parrocchia, non tanto più grande della nostra, le offerte per il Tabernacolo di Sicurezza hanno già raggiunto la somma di L. 6500, oltre buona quantità di oro. Quel Rev.mo Parroco promette agli offerenti che deporrà il loro nome nel Tabernacolo. Ciò potremo farlo anche noi ponendo sotto il piano scorrevole della base un foglio col nome di tutti gli offerenti in denaro ed in oro.
Con. Marengo (Berg.) 20 - Tarditi Giov. B f Seb. 20 ; Rinaldi Giovanni 5; Ved. Tarditi Clementina 30; Scarzello Maria 25; Pirra Stefano (a S. Lucia) 5; Ferrero Alberto (a S. Lucia; 13; Vietti Giuseppe f. G 50; Pregliasco Carlo 20; Saccato Catterina 20; Foglio Luigi 52; Cagnasso Giuseppe 5; Dotta Matteo 29; Balocco Lidia 20; Tarditi Matteo 20; Settime Isabella (olio l.) 10; Passone Lorenzo 10; Conteno Matteo 50; P. B. 20; Can. Tarditi 30; Dotta Matteo 5; Pirra Francesco 5; Con. Sarzotti 40.
Tarditi Giov. B. 5; Tarditi Gius. (Podio) 5; Rinaldi Giov. 5; Soldato Marrone Aldo 5; Ravinale G. B. 5; Vietti Giuseppe 5; Pirra Giov. 5; Costamagna Luigia 5; Roggia Andrea 5; Stra Luigi 5; Santiano Clara 5; Tarditi Margherita 10; Protto Luigia 2; Garino Lucia 5; Gallo Virginia 4; Gallo Rosalia 5; Gallo - Corino Lucia 4; Borio Giuseppe 5; T. N. 5; Arnulfo Maria 5; Ravina - Allaria Pierina 10; M Borio-Tarditi C. 10; Tarditi Lodovico 5; Tarditi Marco 5; Roggia Bartolomeo sold 10; Cagnasso Giuseppe 5; Dotta Matteo 10; Sorelle Galvagno 10; Balocco Lidia 10; Grisotto Marianna 5; Maglia M. 5; Frat. Tarditi 10; Antonione Benedetto 5; Stra Giovanni 10; Fam. Sobrero 10; Taricco Luigi 5; Fam. Daniele 5; Pelizzetti Alberto 5; Settime Isabella 10; Strasia Rosa 5; Con, Pirra Abbona 6; Passone Maria 5; Olivero Tina 5; G. F. 10; Mazzetti Giacomo 10; Maffei Ida 10 ; Sold. Giachino Giuseppe 5 ; Pirra Anna 3; Conterno Rosa (Genova) 10; Cav. Burdizzo 10; Giachello Francesco 7; Gallo Teresa 7; Gallo Teresa 10; Galliano Pietro 5; Fam. Tarditi (Fracchia) 5; Prof. Tarditi Raffaella 10 ; Cassinelll Secondo 10 ; Pirra Francesco 5 ; Cogno Luigia 5 ; Con. Sarzotti 10; Rinaldi Emilio 10; T. G. (Torino) 10; M. Tarditi Serafina 10; Borio Adolfo 5.
Borgogno Celeste (in suffragio nel 1° Anniv. della morte della moglie Ruffinengo Francesca) L. 100.
Con. Novo (Torino) in suffragio del Padre L. 50; Cav. Burdizzo 40; Dott. Tarditi Mario 25.
Sold. Pirra Giuseppe 40; S. Ten. Angelo Tarditi 50; Sold. Musso Alfonso 20; Passone Filippo 5; Tarditi- Borgogno Rosa 50; Balocco Lidia 50.
Balocco Augusto (a suffragio nel 1° Anniv della morte del Padre) 100; Comm. Dott. V. Abbona 50; A. S. 15; Galliano Pietro (Az. 42) 5.
A tutti gli offerenti la nostra riconoscenza e la ricompensa che sa dare il Signore.
Il ven.mo nostro Vescovo nella lettera che si è degnato indirizzare al clero diocesano, sotto la data 30 novembre u. s., fa obbligo ai parroci di pubblicare sui Bollettini le "norme, che si debbono tener presenti da tutti riguardo alla moda", e prescrive che vengano anche affìsse alle porte delle chiese.
Le trascrivo alla lettera, con preghiera a tutti, ma specialmente ai genitori, di leggerle, e di metterle in pratica. Eccole:
1. - La donna in chiesa e nel pregare abbia il capo velato per riguardo all'uomo di cui è suddita. (S. Paolo 1^ ai Corinti, cap. XI - V - 5 - 10). Nessuna donna entri in chiesa se non a capo coperto. (San Lino, primo Papa dopo S. Pietro). Conforme all'antica disciplina, le donne in chiesa stiano a capo coperto e modestamente vestite, specialmente quando s'accostano alla mensa del Signore (C. I. C. Can. 1262).
2. - La modestia nel vestire richiede almeno che: a) le maniche coprano il gomito; b) i calzoni per i bambini e gonnelle per le bambine e giovinette scendano fino al ginocchio, per le adulte alquanto più sotto. La stoffa poi e la forma dell'abito siano tali da coprire e non far trasparire nudità ed indecenze.
E' riprovato nelle donne l'uso di andare senza calze o con calze corte, le quali sono appena tollerate per le fanciulle al disotto dei dodici anni.
3. - Nessuna giovane o donna osi trasgredire le giuste esigenze nella modestia cristiana. Ciò metterebbe nella necessità di respingere almeno dalla sacra Mensa, dal confessionale, dalla benedizione delle nozze, dal fungere da madrine al battesimo e nella cresima. Nè dovranno offendersene o muoverne lagnanza dopo il seguente pubblico avviso.
4. - I padri, le madri, gli sposi, i parenti, i vicini, le amiche, ogni persona onesta, corregga con franchezza e carità quelle che dimenticassero tali regole.
Le Religiose e le Superiore o Direttrici di istituti, educandati ed oratori femminili, pretenderanno tale serietà e modestia nelle divise e nei vestiti delle loro fanciulle, da prevenirle contro le indecenze della moda, a buon esempio anche delle loro famiglie. Le sarte e le modiste cristiane non si prestino, per falsi riguardi, alle contrarie richieste, e non avranno a perderne perchè la benedizione del cielo moltiplicherà le loro clienti. Tutti insomma, in tutti i modi suggeriti dalla carità e dalla prudenza, cooperino a tenere lontano lo scandalo, dove ancora non sia penetrato, a frenarlo, a distruggerlo dove già vi sia.
5. - Affinchè non si possa obbiettare la ignoranza del presente avviso, venga pubblicato alle porte della Chiesa, pubblicato sui bollettini parrocchiali, spiegato da ogni parroco e ricordato in ogni favorevole occasione.
6. - I Sacerdoti tutti, senza eccezione, eseguiscano quanto al riguardo loro venisse ancora comandato.
7. - E' facile intendere che il presente comunicato mira solo a reprimere gli eccessi della moda, indicando fin dove potrebbe giungere la tolleranza nostra, ad evitare maggiori mali, giacché la decenza cristiana esige ben altre severità e modestia nel vestire.
Il Vescovo ha parlato e non poteva farlo in modo più chiaro. Ed il Parroco che già tante volte ha insistito su questo argomento e che per questo ha avuto dispiaceri e critiche si sente al sicuro. Spero non si sentirà più la stupida scusa da chi ama appartenere alla compagnia dei nudisti: "Come si è indietro in questo paese! Solo a Novello si esigono certe cose!".
Voglio sperare ed auguro che le saggie parole del Vescovo siano da tutti e specialmente dai genitori, ben meditate e invito i buoni ad associarsi alle preghiere del Parroco affinchè nella nostra Parrocchia non si abbiano più a deplorare le sconcezze che purtroppo si verificarono per il passato, specie per parte dei forestieri. E che? Non hanno forse anch'essi una legge, un'anima, una Parrocchia?
Dinuovo e sempre sono col pensiero Voi, cari soldati, portandovi il ricordo ed i saluti di tutta la Parrocchia che continuamente vi ricorda e prega per Voi. In queste rigide giornate di inverno più facilmente ci facciamo un'idea delle sofferenze che a volte esige da Voi il compimento del dovere e ringraziamo il Signore per sapervi tutti in salute e di buon umore, come constatiamo tutte le volte che vediamo qualcheduno di Voi in breve licenza.
Sono partiti in questi ultimi giorni i coscritti della classe 1922. Se vengono con voi trattateli bene ed insegnate loro come sa fare il soldato un vero cristiano ed italiano.
Qui nulla di nuovo. Avremo la prossima settimana funzioni speciali in Parrocchia nelle quali le preghiere più fervide saranno per voi. Unitevi in spirito a noi affrettando col desiderio e colla preghiera quello in cui, dopo le feste alla pace vittoriosa, potremo nel raccoglimento della nostra Parrocchia fare i SS. Spirituali Esercizi tutti insieme.
Mentre scrivo, cade la neve, la prima si può dire di quest'inverno. E voi agricoltori la salutate con gioia poiché sapete che il nostro grano ne ha bisogno e che se è vero che la neve in soverchia abbondanza, come l'anno scorso, può essere dannosa, in misura giusta, come speriamo quest'anno è provvidenziale e giustifica il proverbio: "Sotto la neve pane".
Ricordiamo però che per avere un buon raccolto di grano di cui abbiamo tanto bisogno non basta la neve in giusta misura. Occorre, come già altre volte vi ho detto, occhio vigile e prudente sulla andatura dei seminati. Il grano è pianta che resiste al gelo e che perciò, sia pure insensibilmente, vegeta tutto l'inverno. Occorre perciò aiutarlo in questi mesi più duri di lotta contro gli elementi della natura.
Appena vi sarà possibile, anche sopra un leggero strato di neve, se non l'avete ancora fatto, spargete Kg. 20-30 di nitrato o solfato ammonico per giornata.
A suo tempo non sarà malfatta una buona rullatura ed una erpicatura per la lotta contro le erbe cattive.
Pensare anche alle colture secondarie: legumi, avena, fave ecc. per cui potrebbero benissimo servire quei tratti di terra da cui nell'inverno si tolgono siepi, rovi ed in genere tutti gli incolti. Nulla deve restare infruttifero in questi tempi di bisogno nazionale.
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da LUCE E FORZA del Marzo 1942
In parrocchia
La settimana di predicazione La settimana di predicazione dettata dal Rev.mo P. Michele Avedano S. J. non poteva avere esito più consolante ed ha sostituito molto bene gli Esercizi. Sode e pratiche le meditazioni e prediche per tutti, adattate e facili le conferenze per le singole classi di persone, numerosissime le Comunioni. Deo gratias! E grazie al caro Predicatore che da buon Missionario s'è prodigato per quattro. Vogliamo sperare che la grazia di Dio così intensamente diffusa rimanga a lungo al bene delle anime nostre e delle nostre famiglie.
La giornata di chiusura - domenica 8 Febbraio - è stata un vero trionfo del S. Cuore e di Gesù Sacramentato. E non sono stati dimenticati i nostri soldati per i quali sono salite più fervide e più numerose a Dio le nostre preghiere.
A notte poi di domenica P. Avedano ha voluto ancora sobbarcarsi un'altra fatica tenendoci in Chiesa una magnifica conferenza con proiezioni sulla sua Missione della Cina. Siamo lieti che la gente abbia corrisposto alle sue aspettative e che l'offerta per la sua Missione sia stata generosa. Il buon Padre se Io meritava.
E la sua soddisfazione che è soddisfazione anche nostra - oltre che a parole - ce la volle ancora dire per scritto inviando per il Bollettino la seguente lettera che pubblichiamo per intero:
Alla maggior gloria di Dio!
Genova Via Petrarca 1 - 12-2-42.
Molto Rev. Signor Arciprete,
E' permesso indirizzare alla vostra buona popolazione una lettera da pubblicarsi sul vostro Bollettino Parrocchiale? Voglio ringraziare tutti i vostri Cristiani e anche Voi della generosità avuta per la mia Missione in Cina. lo ero già sulla corriera e un signore venne ancora a portarmi cinque lire; stavo già alla stazione di Monchiero e un simpatico lavoratore, reduce dalla Germania, volle ancora offrirmi il suo modesto e graditissimo obolo. Dunque, il mio grazie a Tutti, e la mia preghiera al buon Dio perchè dia a quei di Novello grazia, sanità e pace famigliare in attesa della grande pace vittoriosa.
E intanto che ho la penna in mano, rammemoro i ricordi della Missioncina.
- Primo ricordo: La santificazione della festa - Le feste cristiane sono il giorno del Signore; in esse rendiamo a Dio il culto pubblico ed ufficiale; assistiamo, prendendovi parte, al gran Sacrificio della S. Messa; e con le altre pratiche religiose ricordiamo a noi stessi i grandi problemi dell'anima e dell'eternità.
- Secondo ricordo: Preghiere in casa - Ogni cristiano, degno di tale santo nome, deve almeno la mattina e la sera dare il buon giorno e la buona notte al Padre nostro che sta nei Cieli, o meglio, pregare il Padre Celeste a dare a lui e il felice giorno e la tranquilla notte. Di più i buoni cristiani recitano la terza parte del Rosario e altre preci. Chi prega si salva, chi non prega si danna.
- Terzo ricordo: La custodia della lingua - Tutti dobbiamo custodire la lingua: i piccini per non disturbare in Chiesa e in scuola; i giovani e le giovani per non dire parole grossolane, indecenti e peggio; gli uomini per non bestemmiare e non parlar male; le donne per non mormorare degli altri e non mettere male nelle famiglie. "Chi non pecca nelle parole è uomo perfetto". (S. Giacomo Ap. Ili 2).
- Quarto ricordo: La frequenza ai Santi sacramenti - La confessione è stata istituita da N. S. Gesù Cristo per ripulirci nell'anima e fortificarci; chi si confessa spesso e bene avrà l'anima monda e starà lontano dal peccato mortale. La S. Comunione è il pane dei forti nello spirito, e chi riceve spesso Gesù nel suo cuore, farà grandi progressi nelle virtù cristiane.
- Quinto ricordo: La preghiera: "Eccomi, e mio amato e buon Gesù..." In questa preghiera noi domandiamo al Redentore le grazie più belle, una viva fede, una
ferma speranza, una ardente carità, un sincero e permanente dolore dei nostri peccati, una costante volontà di continuamente emendarci...
E che altro ci vuole per farci santi e gran santi? Recitiamola dunque con fervore e sempre, dopo le nostre Sante Comunioni.
Forse ci rivedremo ancora anche in questo mondo; ma quale lieta gioia sarà vederci, ritrovarci insieme e per sempre e felicissimi nel santo Paradiso! Concludiamo quindi col saluto di S. Giovanni Bosco: "Sempre amis, sempre I amis - fin c'a siu an Paradis ..."
Con ossequi cordiali a Voi e a tutti i vostri Parrocchiani
Dev.mo in G. Cristo
P. Michele Avedano S. J.
I. E' Quaresima. Ricordare perciò che anche se per concessione pontificia ci sarà un solo giorno di vigilia e digiuno (il Venerdì Santo) la Quaresima è tempo di penitenza e di mortificazione. E oltre quella del cibo sonvi mortificazioni possibile e doverose: quelle degli occhi, della gola, della lingua, ecc.
II. - IL CATECHISMO QUARESIMALE sarà cominciato il lunedì 16 Marzo e sarà tenuto tutti i giorni al mattino (ore 9) prima della scuola. Sarà poi continuato dopo Pasqua fino a esaurimento del programma. E ciò per evitare il freddo e dare maggior comodità a quei di campagna.
III. - Per il mese di S. Giuseppe che è incominciato con lunedi 23 Febbraio si reciteranno le "Allegrezze,. tutte le mattine durante la Messa.br>
IV. - La Festa di S, Giuseppe (19 Marzo) patrono della Compagnia degli uomini sarà preceduta da un triduo di conferenze.
V. - Le SS Quarantore di Pasqua avranno luogo mi giorni 30-31 Marzo e Aprile (Settimana Santa).
Gli avvenimenti che precipitano ci portano velocemente verso la mèta e non è fuori luogo la speranza fondata che l'anno da poco incominciato sia quello che ci porta la pace vittoriosa. Qualche barlume di luce sta facendo capolino all'orizzonte e l'augurio tante volte formulato, confortato da tante preghiere, per una vittoria di Roma cristiana sta diventando realtà. Coraggio, cari soldati, ancora qualche mese, forse pochi, ancora un ultimo sforzo voi sul fronte esterno, noi sul fronte interno e la Vittoria bacerà le vostre gloriose bandiere e la pace allieterà le vostre famiglie a cui farete ritorno trionfanti. Questo pensiero conforta i vostri cari e deve confortare anche voi. Noi intanto continuiamo a pregare per voi. Se aveste visto nelle due domeniche 8-15 Febbraio che bel spettacolo presentava la nostra Chiesa! Quante Comunioni in occasione della chiusura del mese del S. Cuore... E quanta commozione la sera del 15 mentre il Parroco recitava davanti al SS. Sacramento la consacrazione vostra e delle famiglie al S Cuore ed alla Madonna del Rosario che è, come sapete, la Regina delle vittorie! E i vostri hanno anche acquistata la bella cartolina - ricordo che vi avranno spedita. Peccato che non abbiamo potuto soddisfare le richieste e molti sono rimasti senza! E tutto e sempre per voi. Dunque coraggio, buon umore, morale alto ed insieme vita cristiana. Dio è con noi. Guardate di essere sempre degni del suo aiuto.
Vi saluta affettuosamente
il vostro Arciprete
Il M° Cav. Michele Ghigo colle nipoti Angiolina e Antonia, profondamente commossi per l'imponente dimostrazione data dalla popolazione e forestieri in occasione della sepoltura della compianta Consorte e Zia
sentitamente ringraziano quanti colla presenza, scritti e parole hanno preso parte al loro dolore.
center>°°°°°O°°°°° STATO DEMOGRAFICO (Mese di Febbraio) Battesimi: 1 - Matrimoni: 1 - Morti: 6.Dal 1° Febbraio ha preso servizio per il nostro Consorzio medico, con residenza in Novello il nuovo medico condotto Dott. Francesco Franco da Carmagnola. Al giovane e distinto Dottore che viene a noi preceduto da buona fama e che s'è già manifestato pieno di buona volontà e di attenzione pei nostri malati diamo il nostro più cordiale benvenuto e formulando fervidi auguri.
Dietro interessamento del Presidente, l'Opera Audifreddi di Cuneo ha dato in questi giorni un sussidio di L. 228 a favore del nostro Asilo. Ringraziamenti sentiti.
Ancora a favore dell'Asilo la R. Ispettrice Prof. Maria Baudana ci comunica che è stato decretato dal Ministero un sussidio di L. 1500 quale premio di buon funzionamento. Alla brava Ispettrice che tanto si interessa del nostro Asilo vadano i nostri più sentiti ringrazIamenti.
Le corse della nostra Corriera sono ancora le seguenti:
Per Alba: ore 6 - 9,30 - 13,30.
Arrivi da Alba: 8 - 12 - 19.
Per Monchiero: ore 8 (eccetto il Venerdì e Domenica) ore 19.
Arrivi da Monchiero: ore 9,30 (eccetto il Venerdì e Domenica) e 20,30.
Sposi Passone - Grisotto 20, Montanaro Giuseppe (Ciochini) 40, Alessandria Giovanni f. Giac 100, da San Nicola 20, Passone Giuseppe 20, Popolo Clemente 50.
Raviola Marianna 5, Davico Giuseppe 25, P. M. 20, Ravera Carlo 25, Taricco Marco 50, Vigliecca - Tarditi Quintina 50, Cav. Anselma Pasquale 10, T. P. 20, Tarditi Gaspare 10, P. B. 10, P. P. 15, Marenco Domenico 8, Raviola Sebastiano 15, Fam. Gatti 10, Roggia Battista 20. Totale L. 302. Offerte precedenti L. 1723. Totale offerte L. 2025. Somma da raggiungere L. 4000.
Hanno offerto oro: Cabutto Antonia, Tarditi Pasqualina (Bergera), M. A, Tarditi Tilde, Pregliasco Maria, Galvagno Maddalena, Taricco Domenica A., Raviola Teresa, Borio Rosa, Pressenda Maria, Raimondo Maria, Cogno Giovanna, Tarditi T. Maria, Gallo M.
Il contratto per la fornitura del Tabernacolo di Sicurezza è stato fatto nello scorso mese dal Parroco colla rinomata Ditta Prinotti di Mondovì per la somma di L. 4000. Sono lire mille in più di quanto avevamo preventivato e pubblicato. Raggiungeremo la cifra occorrente? Lo speriamo per quanto oggi siamo solo a metà. Il nuovo tabernacolo che sarà veramente bello ed artistico sarà pronto per il prossimo Corpus Domini (4 Giugno). C'è però ancora tempo per
le offerte In oro o in denaro. Nessuna famiglia vorrà essere esclusa dall'onore di aver contribuito a preparare la casa a Gesù Sacramentato da cui speriamo un posto in Paradiso.
Tarditi Luigi 50, Soldato Taricco Silvio 50, Sold. Ravera Giovanni 10, Costamagna Anna (Narzole) 25.
Montanaro Giuseppe (Cioch.) 10, Alessandria Felicina 10, Cogno Giovanna 10, Gallo Teresa 5, Davico Maria 5, Vietto Giuseppe 5, Allaria Giovanni 5, Suor Emilia Rovella 5, Rovella G. B. fu Ant. 10, Mascarello Guglielmo 20, P. M. 10, Ravera Tina 5, Ravera Giuseppe 5, Boggione Giuseppe 5, Mascarello Giuseppe 5. Ved. Passone Domenica 7, Sold. Tarditi Filippo 10, Nada Massimo 5, Passone Giacomo (Aosta) 5, Passone Giuseppe 5, Ravinale Angelo 10, Alessandria Giulio 5, Rostagno - Rosso Maria 10, Marenco Domenico 5, Raviola Sebastiano 5, Passone Carlo (Torino) 10, Pirra Giuseppe 10, Roggia Battista 5.
Ravinale Giov. Batt. 10 (in suffragio della moglie).
"Chi lascia la terra incolta o la coltiva male collabora col nemico,, ha stampato di questi giorni un autorevole periodico rurale. Ed ha ragione. E chi non sa che non è la prima volta che il nemico fonda le sue speranze sull'affamamento della nostra nazione? Ma non c'è riuscito colle sanzioni e non ci riuscirà.
Dunque, cari agricoltori, produrre di più diventa oggi un dovere più stringente.
Semine marzuole - Ove non s'è potuto seminare in autunno o dove il grano si fosse perduto seminiamo a Marzo. Il Mentana seminato in questo mese ha dato in anni scorsi raccolti insperati. Ricordare però che occorre semina più fitta (circa 90 Kg. per giornata), buona preparazione del terreno, concimazione ricca e sarchiature diligenti a suo tempo.
Bachi - Pensare per tempo, ove si ha disposizione di foglia, ai bachi che quest'anno coll'aumento del prezzo dei bozzoli, possono dare una discreta rendita Occorre non esagerare nella quantità: poco e bene anche qui pulizia del locale, disinfezioni accurate e
buona volontà.
Culture accessorie - Abbiamo visto i prezzi raggiunti da vari generi che purtroppo sono alquanto trascurati nelle nostre colline: patate, fagioli, ecc. Una cultura che potrebbe pure essere tentata e che ha già dato buoni risultati è la "dura", specie di saggina che può servire
assai bene per l'alimentazìone del bestiame e del pollame che ne è ghiottissimo. Ha poche esigenze ed esige anche poco lavoro.
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da LUCE E FORZA dell'Aprile 1942
IN PARROCCHIA
Festa di S. Giuseppe E' la cara festa che apre la serie delle feste delle varie Compagnie religiose e fa piacere constatare che ancora una volta i bravi Uomini della Compagnia dei Disciplinanti (cui sono iscritti tutti gli uomini della Parrocchia) hanno saputo iniziare bene dando il buon esempio. I tempi e le condizioni nostre speciali non hanno permesse solennità eccezionali (musica, Messa parata, ecc.) però supplì a tutto la partecipazione quasi totalitaria degl uomini alla Comunione ed alle funzioni del Vespro. II Parroco, come già nel triduo, additò agli Uomini in S. Giuseppe il modello dell'uomo, del cristiano e del cittadino.
Fu zelante Priore della Compagnia per l'anno decorso il Signor Taricco Andrea fu Giacomo che in memoria del suo Priorato fece l'oblazione d L. 100 per il nuovo Tabernacolo di sicurezza, oltre gli onori di casa a Clero ed ai Priori anziani.
Entra a nuovo Priore i! Sig. Cogno Antonio fu Luigi (Corini) e fu eletto S. Priore il Sig. Costamagna Luigi. A tutti facciamo i migliori auguri e ringraziamenti per quanto faranno ed hanno fatto al bene della Compagnia.
E, chiudendo, diciamo volentieri tutta la nostra commozione nel vedere come gli Uomini - almeno nella grande maggioranza - danno importanza alla loro festa ed alla loro Compagnia. Ciò è segno di maturità, religiosa, di criterio e di comprensione dell'alta missione che l'Uomo è chiamato a compiere nella famiglia e nella società, missione che non si può assolvere se manca un vero e, sincero spirito religioso.
29 Marzo - Domenica delle Palme. La funzione a Messa grande ha inizio alle ore 11.
Lunedì - Martedì - Mercoledì Santo (legato Arione), Ore 7: Messa Cantata ed Esposiz. del SS. Sacramento. Ora specialmente suggerita agli uomini e giovani che devono recarsi al lavoro e per gli scolari.
Ore 8: Adorazione Donne; 9 Figlie; Ore 10; Reposizione Ore 16: Esposizione del SS. - Adorazione Donne e scolari, specie della campagna; 17-18: Figlie e scolari del paese. Ore 18: Vespro - Predica - Benedizione.
Raccomandiamo queste SS. Quarantore ed in modo speciale l'adorazione con l'intenzione particolare: "Per i nostri soldati e per la pace vittoriosa".
Mercoledì - ore 17,15 - Giovedì 18,30 - Venerdì ore 20 cui seguirà la funzione speciale dell'Addolorata.
Avrà luogo la sera di Martedì e Mercoledì mattina (ore 7) la Pasqua degli Uomini e Giovani. La raccomando in modo speciale a chi non vuole andare incontro alla solita confusione della mattina di Pasqua, giorno in cui si potrà ripetere da tutti la S. Comunione.
Avrà luogo Mercoledì mattina a Messa seconda (ore 8) e si confesseranno martedì dalle ore 15 in avanti.
Pasqua delle Donne, Figlie e Ascritti all'Azione Cattolica.
Si confessa e comunica dalle ore 6,30 in avanti. Messa solenne: ore 9 - Processione al S. Sepolcro - Visite e adoraz. per tutto il giorno. Portare fiori e verdura per il S Sepolcro.
Sera: ore 18,30: Uffici - Lavanda, Processione del Cristo morto. Predica della Passione - Benedizione colla Reliquia di S. Croce.
Dalle 6,30 alle 9 Adoraz al S. Sepolcro. Ore 9 Messa dei Presantificati (da morto) - Canto degli improperi - Adoraz. e bacio della Croce - Esposiz. della Croce all'adorazione per tutto il giorno. (Si raccomanda a tutti una visita).
Ore 15: Via Crucis solenne.
Ore 20: Uffici - Funzione speciale dell'Addolorata.
Dalle ore 6,30: Adorazione Croce.
Ore 7: Benedizione fuoco - Exultet - Profezie - Benediz. Fonte Battes. - Messa solenne (ore 8,30 circa) Comunione.
Messa prima ore 7 - Comunione Gener.
Messa seconda ore 9 - Comunione fanciulli.
Messa grande con musica ore 11,30.
Vespro : Ore 16.
Eccomi, cari soldati, a riassicurarvi del nostro continuo ricordo, delle nostre incessanti preghiere per la vostra salute, il trionfo delle nostre armi e la pace vittoriosa per la nostra cara Patria.
Le speranze vanno aumentando sempre più man mano che la primavera ci dà la garanzia della sconfitta della coalizione bolscevica - massonica che da troppo tempo combutta alla rovina della società religiosa e civile.
A S. Giuseppe i vostri padri hanno offerto per voi la loro numerosa Comunionie e molte preghiere. Continuiamo tutte le sere il Rosario davanti al SS. Sacramento e vi ricordiamo in tutte le funzioni.
Sono partiti i vostri compagni coscritti ed arrivati dai vari Reggimenti cui sono stati arruolati le loro lettere, in cui narrano le prime impressioni della vita militare. Se non temessi di essere troppo lungo ve ne riporterei qualche brano, specie quelli che deplorano le pazzie solite a farsi da coscritto, i denari scioccamcnte sprecati e la diversità con cui oggi capiscono certe cose e specialmente questo: che la vita militare è una cosa seria alla quale è pazzia
prepararsi con le sbornie e le sciocchezze dei coscritti.
Eppure, volete credere? non ostante che tutto questo lo sappiano anche i nuovi coscritti, la classe 1923 ha già comincialo ad imitare i suoi antecessori e pare abbia intenzione di superarli nelle sciocchezze. Ieri, festa di S. Giuseppe, hanno dato ii primo spettacolo e fatta la loro comparsa da molti criticata e da tutti compatita.br>
Purtroppo certe cose non si vogliono capire. E poi se il Parroco, dopo tale preparazione, negherà loro la Messa prima di partire, criticheranno e scriveranno le lettere anonime piene di stupide insolenze.
Arrivati però sotto le armi, capiranno che il Parroco ha voluto e vuole loro bene. Le lettere che ricevo da voi anziani (e vorrei poterle pubblicare tutte) lo provano luminosamente.
Comunque il Parroco dinuovo assicura voi ed i futuri soldati di essere sempre a vostra disposizione per quanto può. Sono innumerevoli le domande che ho già fatte - e voi lo sapete - ai vostri genitori per ottenere sussidi a loro, licenze a voi, ecc. e vi assicuro che compio questo lavoro con tutto piacere.
State di buon umore, cari soldati. Alto il morale, confidenza in Dio, vita morale, ubbidienza e rispetto ai vostri Superiori, sono i sentimenti che devono accompagnare tutti i giorni. Scrivete sovente ai vostri di casa (qualche volta anche a me senza tema di fare degli errori. Mi piacciono tanto le vostre lettere semplici e cordiali !). Pregate qualche poco e sopratutto ricordatevi di fare bene la vostra Pasqua.
Vi saluta con affetto il vostro
Parroco
1. - E' obbligatorio l'esame degli sposi che deve essere compilato per intero e sempre anche se i contraenti sono noti al Parroco. Questo esame (da non confondersi con quello di sufficiente istruzione religiosa) riguarda le generalità degli sposi, la loro condizione (se celibi o vedovi), paternità, professione, residenza, ecc.
2. - Alle domande che il Parroco deve fare agli sposi separatamente essi devono rispondere con verità e perciò prima di detto interrogatorio devono prestare giuramento secondo la formula prescritta: "Giuro di dire tutta e la pura verità".
3. - Se gli sposi sono minori d'età, dovranno essere interrogati (previo giuramento) i genitori del minore, e, se sono sconosciuti al Parroco, anche due testimoni.
4. - Gli sposi che si presentano al Parroco per gli sponsali (ordinare le denunzie) devono portare:
a) il certificato di battesimo (di data non anteriore a sei mesi);
b) il certificato di cresima;
c) il certificato di morte del coniuge, se sono vedovi.
5) - Per regola ordinaria il matrimonio si deve celebrare nella Parrocchia della sposa.
6. - Se i contraenti sono di diversa diocesi, il Parroco dello sposo preparerà tutti i documenti necessari (battesimo, cresima, esame) e li trasmetterà alla Curia Vescovile che redigerà lo stato libero e trasmetterà il tutto al Parroco della sposa. Così pure verranno trasmesse le pubblicazioni fatte.
7. - Prima del matrimonio gli sposi sono obbligati a dare presso il proprio Parroco l'esame di sufficiente istruzione religiosa e, se sposano in altra Parrocchia, a munirsi del certificato di avvenuta Confessione e Comunione.
8. - Finalmente a matrimonio celebrato il Parroco che vi ha assistito farà la debita trascrizione sul Registro dei Battesimi e notificherà l'atto al Parroco dove gli sposi sono stati battezzati, il quale dovrà a sua volta assicurare il Parroco mittente dell'avvenuta annotazione.
9. - Perciò riepilogando:
a) Agli sposi SE SI SPOSANO IN PARROCCHIA dove sono nati e cresimati basterà presentarsi al Parroco che curerà i dovuti certificati.
b) Se invece si sposano FUORI DELLA PARROCCHIA ove sono nati o cresimati devono provvedersi del certificato di battesimo e cresima e lo sposo dovrà avere a suo tempo il certificato del Parroco circa l'avvenuto esame, la sufficiente istruzione religiosa e l'avvenuta Confessione e Comun.
Negli antichi canoni penitenziali della Chiesa, era stabilita la pena seguente:
Il bestemmiatore starà successivamente per sette domeniche dinanzi alla porta della Chiesa durante la Messa solenne, e nell'ultima domenica dovrà trovarsi senza mantello, a piedi nudi, e con una fune al collo. Pel corso di queste sette settimane dovrà digiunare ogni venerdì in pane ed acqua, e non gli sarà permesso di entrare in Chiesa.
In ciascuna delle sette mentovate domeniche somministrerà gli alimenti a tre, a due od anche un sol povero, a proporzione delle sue facoltà; in caso d'impotenza, gli verrà imposta un'altra opera di penitenza. Quando poi non volesse posta un'altra opera di penitenza, gli verrà interdetto per sempre l'ingresso nella Chiesa, e, dopo morte, sarà privato della sepoltura ecclesiastica.
Ognuno faccia i propri commenti!...
Purtroppo però è certo che, se oggi fosse da applicare tale legge, anche a Novello si assisterebbe in ogni domenica a spettacoli sorprendenti!
Più di uno dei nostri uomini, e forse più di una delle nostre donne, si vedrebbero alla porta della nostra Chiesa a piedi nudi, con un pezzo di corda al collo... e, non pochi dei nostri poveri benedirebbero la Chiesa che ha emanato tale legge.
Ricordiamo però, che se oggi la legge di Mosè e quella antica della Chiesa non sono più applicate, non per questo è stato cancellato il secondo Comandamento di Dio: Non nominare il nome di Dio invano.
E ricordiamo ancora che Iddio non lascia impunito chi l'oltraggia con la bestemmia.
"Seguo con vivo interessamento l'opera dell'Associazione Nazionale contro la bestemmia e il turpiloquio, opera altamente civile che merita l'incoraggiamento e il plauso di tutti. Come cittadino e come Capo del Governo esprimo il voto che la nobile iniziativa raggiunga il suo scopo, contribuendo a sradicare dal nostro popolo una deplorevole consuetudine che, a prescindere da qualsiasi altra considerazione, offende le norme più elementari del vivere civile."
Mussolini
"In Italia si bestemmia orrendamente, con forme differenti, ma con intensità uguale dalle Alpi al Capo Passero. E' questa certamente una delle manifestazioni la quale fa brutto contrasto con la civiltà di un popolo, qual'è il nostro, di civiltà millenaria. Fanno perciò opera santa tutti coloro che si adopereranno per far cessare un simile sconcio che ci abbassa nella considerazione di noi stessi e degli stranieri."
Generale L. Cadorna
"Bestemmia e turpiloquio sono le caratteristiche di chi - all'infuori della vita civile - sfoga il suo malessere rnorale offendendo Dio e la umanità. Combattere la genia dei bestemmiatori, coprendola del massimo disprezzo, è nostro dovere".
Baistrocchi
"Il mio pensiero sintetico sulla bestemmia è questo: non si è cittadini vittoriosi, liberi e forti, quando il turpiloquio, indice di volgare immoralità e di nequizie, contamina la coscienza e la bocca di noi italiani. Bestemmiare quindi è far onta all'Italia ed a noi stessi."
Carlo Sanna - Gen. Com. di Corpo d'Armata
"La bestemmia è una contaminazione del nostro dolce linguaggio, indizio di impotenza fattiva, di ineducazione e di inciviltà. "Meno bestemmia il popolo che meno parla e più agisce"."
Ugo Sani Generale di Corpo d'Armata
"La bestemmia è un atto che offende i sentimenti più nobili e più puri del cuore umano."
Francesco Grazioli - Generale di Corpo d'Armata
"La bestemmia è l'indice della viltà di chi la pronuncia. La regione d'Italia dove più si bestemmia è quella che ha dato i soldati meno valorosi nell'ultima guerra."
Dott. Raffaele Paolucci Medaglia d'oro
Abrate Irene (sedia) 10; G. A. (a S. Lucia p g. r.) 100; Taricco Andrea (in ricordo suo Priorato Uomini) 100; Marengo Margherita 10; Castella Felicina (in suf. def.) 20.
Sangiano Lorenzo 20; Rapalino Giuseppe 20; V. L. 15; Marengo Margherita 10; Bracco-Taricco Angela 20; Alessandria Michele 25; Roggia Francesco 12; Viglione Michele 15; Rapalino Maria 20; Sold. Ravera Giorgio 20; Pirra Pietro f. B. 10; Cogno Giacomo 20. Totale L. 207 - Offerte precedenti L. 2025. Totale a tutt'oggi L. 2232. Somma a raggiungere L. 4000. Mancano L. 1768.
Offerta oro: V. L. - Tarditi-Voersio Clementina - Tarditi Eugenia.
Alessandria Michele 25; Marengo Margherita 5; Sold, Ravera Giorgio 20.
Abrate Irene 5; Sangiano Lorenzo 5; D. Alessandria Bartolomeo 10; V L. 5; Ved. Marengo M. 5; Borio Anna 5; Bozzone Giuseppe (Torino) 10; Roggia Francesco 5; Viglione Michele 5; Galvagno Donato 5; Saccato Michele 5; Voersio-Tarditi Domenica 5; Rapalino Maria 5; Costamagna Giuseppe (Savona) 10; Sold. Ravera Giorgio 5; Sold. Conterno Francesco 5; Manzona Giuseppe f. C. 5; Soldato Cogno Guglielmo 12.
Off. Galfrè - Marengo L 50.
Riconoscenza e preghiere per tutti gli offerenti.
GRANO. - Occorre tenerlo d'occhio poiché il raccolto è promettente e lo speriamo abbondante. Qualche pò di nitrato o solfato ammonico assicurerà il regolare sviluppo. Indispensabile poi se vogliamo fare del grano la sarchiatura dalle erbe cattive.
FRUTTA. - Anche la frutta ha oggi la sua importanza. Curiamo i nuovi impianti, fatti a dovere, su scasso reale e teniamo anche presente la scelta di buone varietà, specie invernali.
MELIGA. - L'abbondanza di umidità procurataci dall'inverno è garanzia che il raccolto della meliga potrà essere copioso. Perciò non lasciamo alcun pezzo di terra vuoto. Delle qualità abbiamo già parlato altre volte, Buona ed esperimentata la 7 file; raccomandato il marrano vicentino; buone altre qualità la cui conoscenza non manca ai nostri agricoltori. Ricordate però due cose: 1°. Che la meliga vuole aratura profonda (molta coltura), e abbondante concimazione di stallatico misto a perfosfati. 2°. Che le piante di meliga vogliono una discreta distanza una dall'altra (40 o 50 cm ), mentre da noi si usa seminare un pò troppo spesso,
FAGIUOLI. - Da noi potrebbe essere aumentata di assai la produzione di questo prezioso legume il cui valore sul mercato è da qualche anno notevole. Dove mancano intere file di grano, in mezzo alla meliga (seminata rada) possono raccogliersi quintali di fagiuoli.
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da LUCE E FORZA del Maggio 1942
IN PARROCCHIA
Il Mese della Madonna. L'abbiamo incominciato la domenica 12 Aprile nella fiducia di favorire la maggior comodità della gente non ancor gravata di lavoro come lo sarà nel mese di Maggio. Purtroppo finora non possiamo dire che la frequenza sia soddisfacente. La nostra gente dolorosamente resa schiava del lavoro, anche per la scarsità di mano d'opera, non capisce ancora abbastanza che il lavoro da solo non basta e che occorre la benedizione di Dio. Meno lavoro (nel senso di saper togliere, specie in queste occasioni, una mezz'ora alle soverchie e febbrili occupazioni) e un po' più di preghiera, forse metterebbero le cose su d'un piano migliore.
E se si vuole, da tante famiglie, in queste sere si potrebbe trovare la mezz'ora per venire - almeno qualcuno della casa - al mese della Madonna! Mentre in Chiesa si svolge la funzione (ore 21) c'è gente all'osteria, alla radio, al passeggio, alla conversazione.
Facciamo qualche cosa di più, cari parrocchiani e veniamo volentieri a pregare la Madonna per i nostri soldati, par la pace vittoriosa della nostra Italia, per il ritorno del mondo alla giustizia ed alla carità del Vangelo.
All'Ascensione - 14 Maggio - chiuderemo il mese della Madonna colla solita cara funzione della Prima Comunione dei nostri Bimbi e colla festa di Maria SS. Ausiliatrice.
Per quanto riguarda la Prima Comunione procurino le Mamme che i loro bambini (che non devono avere meno di sei anni) siano ber preparati non tanto nel vestito ma nell'istruzione necessaria per un sì grande atto. E' la Mamma che deve far loro capire coll'arte che le è propria, che cosa è la Comunione, chi si va a ricevere, come si deve fare la Comunione, i frutti che si devono riportare, ecc..
Purtroppo capita sovente che i bambini della Prima Comunione sono concentrati sopra una cosa sola: la divisa che indosseranno quel giorno e di questo solo loro si parla.
A proposito di divisa teniamo a dichiarare che non vi sono disposizioni speciali. Le Mamme vestiranno i loro bimbi come vorranno e come potranno, senza spese eccessive, avuto anche riguardo ai tempi che corrono. Qualunque vestito è buono purché sia decente (non nudità o vesti corte) e pulito.
Faremo precedere un triduo di preparazione,nei giorni 11-12-13 Maggio alle ore 16.
Superfluo avvertire che non potranno essere ammessi alla Prima Comunione i bimbi del paese che non frequentano l'Asilo o la scuola elementare.
Per ordine di S E. il nostro veneratissimo Vescovo nel giorno 14 Maggio celebreremo pure la festa del Papa di cui ricorre il 25° Ann. di Episcopato. Faremo pubblico il programma e sarà nostro impegno solennizzarla il più che sarà possibile.
La porteremo nei giorni e coll'ordine sottoindicati.
Avvertiamo:
1° - Quando per qualunque causa non si potrà fare il giro stabilito, non si aspetti il giorno dopo, ma il giro perduto sarà ripreso per ordine alla fine. Nel caso ne daremo avviso anche in Chiesa.
2° - Ogni giro si svolgerà solo nel pomeriggio.
18 Maggio (ore 15) : Paese verso le scuole - Lovera - Le Strette - San Giuseppe - Arbi - Fracchia.
19 Maggio: Paese verso Castello - Tane - Pallone.
20 Maggio: Veneria - Chiabotto - Merli - Pratorotondo - Panerole - Ravera - Selvatico.
21 Maggio: Cascina Nuova - Ebreo - S. Rocco - Serra - S. Grato - Loschetto - Ciocchini - Zora - Palaretta - Isole.
22 Maggio: Pilone - Ghercina - Pezzole - Bergera - Mascarelli - Corini - Gavetta - Crocetta - Maslera.
25 Maggio: Rapalino - Tarditi Sopr. - Saccati - Pianderle - Bricco - Casello - Piano - Bori - Tomalini.
26 Maggio: Podio - Tardirotti - Belmonda - Sardo - Tarditi Sott. - Gregori - Chiarene - Rostagni.
27 Maggio: Mosca - Pasinotti - Colera - Bricco Cr. - Baricalino - Ermiglione - Linetti - Fasana - Bivio - Font. Olmo - Cabianca - Casello 73 - Abbona.
28 Maggio: Moriglione.
Anzitutto vi domando se avete fatta tutti la vostra Pasqua. Voi sapete che questo è un dovere grave che incombe ad ogni cristiano che voglia essere degno di questo nome. lo spero però che non ci sia più nessuno tra voi che, potendo, abbia rifiutato questo dono di Dio, di cui tanto abbisogniamo e - lasciatemi dire - abbisognate in modo speciale voi in questi momenti.
La Pasqua ben fatta vi deve portare la pace nel cuore, la calma in mezzo alle vostre fatiche e sacrifici, la rassegnazione a portare pazientemente la vostra croce anche se fosse pesante come quella di Gesù ed esigesse da voi l'estremo sacrificio.
Ma sopratutto la Pasqua ben fatta, quella che deve continuare nella vostra vita resa migliore (senza bestemmie, senza disonestà, senza ingiustizie, ecc.) vi porta la benedizione del Signore, scudo sicuro nei pericoli, protezione speciale dell'anima e del corpo anche nei cimenti più difficili. Quanti vostri compagni hanno confessato che se sono ancora vivi lo devono ad un miracolo! alla protezione particolare di Dio e della Madonna! alle preghiere dei loro cari! Ma le nostre preghiere, cari giovani, sarebbero inutili se non sono accompagnate dalla vostra vita cristiana. Dunque Pasqua ben fatta e frutti duraturi. A questa condizione noi continuiamo a pregare. In secondo luogo credo non farvi dispiacere dandovi notizie di noi e della campagna. In paese la salute è buona. Abbiamo anche un bravo medico il giovane Dott. Francesco Franco, che della sua professione ne fa un apostolato e perciò sentiamo che la nostra salute è affidata a buone mani. Poi a Novello - chi non lo sa? - abbiamo un'aria che è nemica delle malattie. Ed anche un buon vino! mi par di sentirvi aggiungere. La campagna è ben avviata. Bello e promettente il grano, in piena fioritura la frutta accompagnata da ottimo tempo, favorite dalla stagione le semine primaverili. Una vera promessa di annata abbondante per la quale speriamo avervi in aiuto, almeno per la vendemmia. Vero?
E un'ultima raccomandazione vi faccio. So che molti di voi non ricevono il Bollettino e ciò mi dispiace, lo ne spedisco ogni mese per la posta militare circa 100 copie. So però che molti di voi hanno cambiato indirizzo; di qualcuno non sono ancora riuscito ad averlo. Si vede che loro non ci tengono! Eppure so che vi fa tanto piacere e lo capisco dalle vostre lettere. Oggi poi non si può più spedire il Bollettino coi soliti due soldi dalle vostre famiglie. Ebbene fate così. Scrivendo a casa mettete un foglietto a parte col vostro indirizzo dicendo ai vostri che lo portino al Parroco, oppure, ciò che è meglio, mandatemi una cartolina in franchigia coli'indirizzo e se volete coi semplici saluti che io vi ricambio di tutto cuore.
E coraggio, cari figli, che la fine non è lontana. Non lasciatevi prendere dallo scoraggiamento. A casa si lavora per quattro onde sostituirvi; anche le vostre mamme e sorelle fanno il loro dovere. Lavoro, preghiera, serietà. E la benedizione di Dio non ci potrà mancare.
Vi saluta affettuosamente con tutto il paese il vostro
Arciprete.
1° Maggio - 1° Venerdì del mese.
8 Maggio - Prima Festa di S. Michele Arc., (Apparizione). A mezzogiorno supplica alla Madonna di Pompei.
2-3-4 Maggio - Rogazioni. Prima a S. Grato; seconda a Bricco Croce; terza alla Crocetta.
14 Maggio - Ascensione - Prima Comunione dei bambini - Festa di Maria SS. Ansiliatrice.
15 Maggio - Inizio della Novena di Pentecoste.
24 Maggio - Festa di Pentecoste. Ultima domenica utile per l'adempimento del precetto pasquale.
1 Maggio: Tarditi Giovanni 1935
" " Dellorto Sebastiano '34
3 " Abrate Lucia '21
" " Abbo Ferrero Emilia Maestra '41
5 " Cucco Galvagno Camilla '27
" " Cap. Tarditi Stefano '41 (Caduto in Albania)
7 " Voersio Rosso Francesca '27
" " Pregliasco Domenico '26
" " Scarzello Giovanni '21
8 " Stroppiana Giuseppe '28
9 " Ravera Catterina '23
" " Bergamino Giovanni '37
14 " Tarditi Lorenzo fu Gius. '30
16 " Manzone Abrigo Catt. '24
17 " Scarzello Giuseppe '21
18 " Grimaldi Sebastiano '30
20 " Marenco Giacomo '22
21 " Arcipr. Cav. D. Borio Giovanni '29
22 " Pirra Anna Maria '26
" " Rosso Taricco M. Luigia '40
23 " Tarditi Quarone Madd. '26
24 " .Baroero-Ellena Dom.ca '28
" " Barberis-Tarditi Catt. '26
" " Tarditi-Alessandria Agn. '22
" " Oberto Pirra Margherita '22
25 " Taricco-Viglione Brigida '26
" " Schellino Giuseppe '38
28 " Vaira Pietro '26
" " Abrigo Antonio '26
30 " Pirra-Vaira Clara Margh. '39
Altri Anniversari; Pirra Benedetto il 7; Schellino Ernesto il 24;' Pirra - Santiano Anna Maria il 22.
Alcuni casi pietosi succeduti questi giorni hanno rimesso in prima linea la questione del Ricovero facendone parlare parecchio, forse anche, a sproposito. Due poveri uomini soli e senza mezzi sono venuti malati uno in casa propria, l'altro in casa altrui. I vicini per sentimento di carità hanno lodevolmente prestate le prime cure anche a costo di sacrifici, specie in questi, tempi di razionamento. Poi si sono sentiti stanchi ed impossibilitati a continuare. Di qui i commenti e le lagnanze. Perchè non si ritirano al Ricovero? che sta a fare l'edificio vuoto?
Le domande sono più che giustificate - e più che giusti gli eventuali reclami dei poveri malati - in bocca a chi non sa come stanno le cose. Per questo crediamo dovere di parlarne. Il Ricovero certo sarebbe ben lieto di aprire le sue porte a chi può averne bisogno, mettendo a loro disposizione i pochi locali, il letto, la luce e qualcosa d'altro che la carità può suggerire. Ma tutti capiscono che questo non basta. Occorre un personale che cudisca questi
poveretti bisognosi di assistenza, e questo personale non si trova a gratis. Occorrono spese per il mantenimento degli uni e degli altri, occorre biancheria, ecc. Può il Parroco da solo addossarsi tutto questo? E' prudenza tirarsi gente in casa quando, specie in questi tempi, non si sa se si potrà avere il necessario?
Certo, forse mai come in questi tempi si è sentita la necessità di questa provvida istituzione e forse si sentirà anche più in avvenire poiché le persone bisognose aumentano, ma la questione del Ricovero - se si vuole farlo funzionare - va risolta con altri criteri e non dal solo Parroco. Occorre anzitutto che coloro che credono di averne bisogno in un tempo più o meno lontano non sprechino e non alienino con atti inconsulti il poco patrimonio che possedono in stabili o mobili o denaro come disgraziatamente ha già fatto qualcuno che poi si è trovato nella miseria.
Prima di vendere o alienare, questi poveri prendano consiglio da chi può loro darlo senza avere interesse. Se i beni che si sono sprecati fossero andati al Comune od alla Chiesa od al Parroco il Ricovero sarebbe già in grado di funzionare meglio di quanto può fare oggi. Il ragionare come fa taluno: "Faccio andare finché ne ho e poi gli ospedali non sono per i cani", è fare il proprio e l'altrui danno; è crearsi una vecchiaia disgraziata e sofferente senza speranza di trovare aiuto.
In secondo luogo occorre che chi può aiuti il Ricovero con offerte, lasciti, ecc. Se l'esempio del compianto Avv. Cav. Giordano fosse imitato da molti, anche in misura più limitata, il Ricovero non tarderebbe a svilupparsi e fare sentire la sua opera di bene.
Per ora non dimentichiamo che è nato appena e che perciò è ancora capace a poco. Crescerà col tempo se, come speriamo, Dio ed i buoni l'aiuteranno. Hanno fatto così tutte le opere di beneficenza. Perciò è ingiusto chiamarlo responsabile di uno stato di cose di cui egli non ha la colpa.
Sold. Tarditi Pasquale 20; Tersilla Milanese Ved. 10; Pirra Antonio 10; Principiano Stefano 20; Abbona Onorato 25; Marrone Maddalena 10; P. P. 20; Montanaro Giuseppe 20; Stra Felicina 100; Pirra Giov. f. Ben. 10; P. P. 20; Rinaldi Emma 5; Ricca Lorenzo 10; Tarditi Clementina Ved. 10. Tot L. 290. Off. preced. L. 2252. Totale L. 2522. Somma a raggiungere L. 4000. Mancano L. 1478.
Il tabernacolo è in costruzione e lo speriamo pronto come ci è stato promesso per il Corpus Domini. In questo mese consegneremo l'oro offerto per l'indoratura. Rivolgiamo un ultima cordiale preghiera alle famiglie non ancora rappresentate.
Iberti Giuseppe di Giac. 10; Girardi Catterina 2; Maria Lemasson-Novo 20; Sarzotti Margherita (in occ. sua Prima Com.) 30; Carab. Rosso Francesco (in occ matrim ) 10; Ravera Luigi (in occas. batt. 120 figlio) L. 25; Viglione Michele (in suffragio della moglie) L. 100.
Marengo Margherita 5; Tersilla Abrate Ved. Milanese 50; Sold. Tarditi Filippo 10; Cap. M. Ricca Luigi 10.
Iberti Giuseppe di Giac. 10; Sold. Tarditi Pasquale 10; Girardi Catterina 5; Maria Lemasson Novo 10; Tersilla Abrate Ved Milanese 10; Pirra Antonio 5; Sold. Frat. Abbona 5; Carab. Tarditi Giovanni 5; Cogno Luigi panet. 10; Fam. Alessandria (Govone) 10; Roggia Pietro (Saluzzo) 5; Tarditi Oreste (Torino) 10; Cav. Anselma 15; Fam. Gervasone 10; P. P. 5; M. Rosso Antonina 10; Carab. Musso Cesare 10; Rinaldi Emma 5; Negro Bartolomeo 5.
Maria Lemasson-Novo 10.
A tutti gli offerenti per le diverse opere - tutte a gloria di Dio - ringraziamenti e benedizioni.
I nostri viticultori si domandano oggi con pena: Riusciremo quest'anno a salvare le nostre uve?
Ecco alcune risposte da cristiano e da tecnico viticultore.
Anzitutto occorre sperare nella Provvidenza. Quante annate abbiamo avute con abbondanza di solfato e scarso raccolto! E invece l'anno scorso con poco solfato abbiamo avuto una vendemmia quasi invidiabile. Quindi confidenza in Dio provveditore e vita cristiana che ci meriti tali benedizioni.
Tecnicamente poi parlando occorre tenere presente che, se anche sarà scarso o mancherà del tutto il solfato di rame, c'è mezzo di salvare la nostra vendemmia. E' riconosciuto da tutti che negli anni di abbondanza si faceva un vero spreco di solfato di rame. Si insiste a dire che basta una metà ed anche meno. Occorre applicare la medicina per tempo, ciò che purtroppo non sempre è possibile.
Comunque tutti sanno che la peronospora e l'oidium sono funghi. Ora si sa che i funghi non attecchiscono dove non c'è sufficiente umidità. E' perciò logico - e va tenuta in conto la raccomandazione - che se noi trattiamo sovente le nostre viti con disinfettanti in polvere che hanno il duplice compito di tenere asciutte le foglie ed i grappoli oltre l'azione disinfettante, tornerà difficile lo sviluppo delle malattie.
Perciò quest'anno, cari agricoltori, teniamoci a questo regime: Carichiamo le nostre viti di polveri date sovente, specie se la stagione sarà umida. Tutto può servire: zolfo, montecatini, calce, cenere e perfino la polvere della strada, il tutto sapientemente e prudentemente mescolato insieme.
Il trovato non è nuovo ma già confermato dall'esperienza, ed io confido che coll'aiuto del Signore, anche quest'anno riusciremo a salvare le nostre uve, imparando per di più per gli anni venturi che si può fare molta economia di solfato di rame, se pure non riusciremo a farne senza.
In sostituzione poi del solfato di rame viene consigliato il polisolfuro di calcio che ha un energico potere funghicida ed insetticida e che tutti possono prepararsi con facilità. Ecco brevemente il metodo da seguire:
Calte viva (non sfiorita) e di buona qualità Kg. 10
Zolfo puro (non ramato) passato al setaccio " 20
Acqua pura litri 100
Si può anche ridurre il tutto della metà ed anche più a seconda del bisogno. In recipiente di ferro o lastra si riscalda leggermente l'acqua e si versa intanto a poco a poco la calce rimestando ben bene. All'ebollizione si comincia a versare lo zolfo, sempre rimestando. Se occorre si aggiunge nuova acqua poco alla volta. Occorre circa un'ora di ebollizione e quando il tutto prende un colore castagno (rosso bruno) si toglie dal fuoco, si lascia raffreddare e si pone in recipiente chiuso, ad esempio una damigiana con tappo, perchè il contatto dell'aria ne diminuisce il potere disinfettante. Si usa come il solfato.
Quest'anno, come sapete, cari agricoltori, il prezzo dei bozzoli è stabilito al prezzo di base in L. 25 il Kg., prezzo che potrà anche essere aumentato a seconda della qualità della merce. Considerato che un'oncia ben cudita di seme può dare in media Mg. 7 di bozzoli e che il lavoro grave non dura più che 10 giorni e che molta parte di cura dei bachi se l'assumono le donne, penso non dare un cattivo consiglio - per altro ispirato alle direttive superiori - esortando i nostri agricoltori a non trascurare questo importante cespite, d'entrata che in circa 40 giorni può portare in casa L. 1750 per ogni oncia.
Ho già consigliato una volta gli agricoltori a tentare questo nuovo prodotto che può dare ottimi risultati specie per l'alimentazione del bestiame e del pollame anche perchè non si è obbligati a conferirlo agli ammassi.
La dura si semina come la saggina (merietta) e rende in proporzione della concimazione che le si usa. E' pianta robusta che si adatta a qualunque località. Fate bene a provare.
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da LUCE E FORZA del Giugno 1942
IN PARROCCHIA
Alla Cappella di S. Giuseppe.Ebbe luogo la solita festa annuale mercoledì 22 Aprile con discreta frequenza di devoti. Fu Priore per l'anno il Sig. Ricca Lorenzo e fu eletto Priore per l'anno venturo il Sig. Galvagno Giuseppe. Ringraziamenti et auguri.
Anche la Borgata di Panerole ha celebrata la sua festa annuale lunedì 27 Aprile in onore della Madonna del Buon Consiglio cui è dedicata la Cappella.
Disimpegnò onoratamente la carica di Massaro la Famiglia Rinaldi, lasciando l'onore e l'onere per l'anno venturo alla Famiglia Allaria.
Furono celebrate, due Messe alla Cappella abbastanza frequentate con numerosa Comunione.
Superfluo dire che anche in queste funzioni di campagna sono affettuosamente ricordati i nostri soldati.
Fu fatta domenica 10 Maggio a S. Grato ove è Massara per il corrente anno la Sig.na Stra Felicina. La Domenica 17 fu chiuso il bel mese a Bergera ove presta il suo lodevole servizio di Massaro il Signor Borio di Pianderle.
In tutti e due i luoghi fu offerta una cordiale bicchierata.
Dati i tempi che corrono la cara festa non poteva essere più solenne, poiché riuniva insieme cinque date indimenticabili: la festa di Maria Ausiliatrice, la Prima Comunione dei nostri Bimbi, la festa del Papa, e la chiusura del Mese Mariano, il tutto nella gloria dell'Ascensione. Numerosissima la S. Comunione offerta per il Papa anche dai neo-comunicandi; solenne la processione; imponente e riuscita, secondo i desideri di S. E. il Vescovo, l'adunanza dopo i Vespri.
Molte preghiere e generoso l'obolo di omaggio al Papa. Predicò a Vespro il Prof. D. Isaia, nostro Vic. festivo, coll'eloquenza e grazia che lo distingue.
Ricorre Venerdì 12 Giugno. Dati i lavori assillanti della campagna in tali giorni, limitremo le nostre funzioni alla Messa del mattino ed alla benedizione a sera tardi, cui speriamo prendano parte numerosi i divoti del Sacro Cuore. Lungo il giorno però raccomandiamo a chi può e specialmente alle Mamme coi loro bambini una visita a Gesù con una preghiera per la pace e per i nostri soldati.
Come si fa a comporre un numero del Bollettino senza una parola speciale per voi che del Bollettino siete i lettori più affezionati e l'attendete sempre come un amico? E lamentatevi, sì, se non lo ricevete. Lamentatevi col Parroco, che però non sempre ne ha la colpa ed anche coi vostri di casa che non sempre si curano di significare il cambio del vostro indirizzo.
Vorrei dirvi anche di dire una parolina ai vostri postini che forse qualche volta non danno al Bollettino l'importanza che si merita e non ve lo consegnano, specie se devono fare una piccola correzione per inviarlo dove siete.
La prima notizia stavolta purtroppo è dolorosa. Un vostro compagno e amico, un altro soldato novellese, Cristino Nino, ha offerta la vita per la Patria chiudendo i suoi 26 anni nell'Ospedale militare di Carmagnola il giorno 25 Aprile u. s. In Parrocchia gli fu cantata una Messa di suffragio la domenica 10 Maggio e sarà celebrato un funerale di trigesima a cura del Fascio e della Famiglia il 25 Maggio.
Unitevi anche voi alle nostre preghiere.
In paese si parla di un terzo caduto: Audisio Placido di Giuseppe di cui da tempo non sappiamo notizie. C'è chi lo dice certamente morto, però nessuna comunicazione ufficiale è arrivata in Comune, ciò che lascia adito alla speranza.
Speriamo e vi auguriamo, cari soldati, che le preghiere dei caduti unite alle nostre valgano ad ottenere a voi, loro compagni ed amici, la protezione di Dio sì che presto possiamo rivedervi tutti sani e vittoriosi far ritorno alle vostre famiglie ed alle vostre campagne. Come vedete, non passa funzione senza che ci ricordiamo in modo speciale di voi. E voi state di buon umore, pensando che la fine non è lontana. Le vostre famiglie stanno tutte bene e con me vi salutano di cuore. Anche la campagna è bene incamminata e speriamo che, fatte ormai le " Rugasiùn ,, si incammini a "fè buna rasùn,,.
Sono pronte pel taglio le mediche venute su meravigliose; i tralci si allungano e promettono molte uve; il grano s'è rifatto e se nulla capiterà in contrario, avremo un bel raccolto.
State sani e buoni.
Il vostro Parroco
Maresc. RR. CC. Alessandria Pietro 15; R. L 10; Alessandria Lucia 50; G. B 60; Saccato Ottavio 25; Cogno Gioachino 20; Manzone Giuseppe Aut. 20; M. Maria Daniele 15; R. T. G. 100; Vietto Giacomo 5; Ida Maffei 25; Sold. Marrone Aldo 100; Roggia Pietro 20; Con. Cadario-Abbio 25; Sardo Alfonso (in occ. 1^ Com. bimba) 50; Fam. Piovano 25. Totale L. 565. - Offerte precedenti L. 2522 - Totale L 3087. Somma a raggiungere L. 4000 - Mancano L. 913.
Purtroppo come accade sovente, specie in questi tempi, il fornitore del Tabernacolo, promesso per il Corpus Domini, ci ha allungato il tempo fino al Carmine. Che farci? Attendiamo. Vuol dire che gli offerenti avranno più tempo per dare e la circostanza della benedizione del nuovo tabernacolo concorrerà a dare più solennità alla festa del Carmine, quest'anno già resa più solenne dalla Prima Messa del neo - Sacerdote Abbona D. Marziano, figlio dei Con. Abbona Priori del Carmine.
I da Maffei 25; Con. Cadario-Abbio 25.
Tarditi Gius. (Zora) 40; Con. Ascani (in occas. del loro matrimonio) 100.
M. Rolfo Felicina 20; M. Baratteri Teresa 20; Tarditi Gius. (Zora) 10; Ciravegna Rosa 2; Roggia Francesco 5; B T. 5; Cogno Ernesto 5; Sold. Tarditi Sebastiano 5; Costamagna Costanza 6; Manzone Giuseppe f. Giusto 10; Bergamino Giovanna 5; Beltrando- Conterno Giovanna (Revello) 10; Manzone Giuseppe Aut. 10; Borio Giovanni (Chiar.) 10; Cappa- Taricco Teresa 10; Fam. Florio 3; Vietto Giacomo 25; Gallo Lodovico 5; Daniele-Tarditi Maddalena 10; Roggia Pietro 5; Fam. Piovano 10; Alessandria Lucia 5; Ravinale G. B 10.
Con. Gatti e Con. Rovella (Morigl). in occasione della 1^ Comunione dei loro bimbi: L. 20 caduno.
Vietto Giacomo L. 50.br> Agli offerenti per le diverse Opere Parrocchiali (tutte a gloria di Dio e per il bene delle anime) la riconoscenza nostra e la ricompensa del Signore.
Come già ha annunziato la Gazzetta d'Alba, abbiamo appreso con piacere come la Famiglia Alessandria Fratelli, figli del f. Giuseppe, mezzadri alla Cascina Pratorotondo di proprietà della illustre Fam. Giordano, ha conseguito il 1° premio della Provincia nella categoria "I FEDELI ALLA TERRA ,, ottenendo il diploma di 1° grado e L. 800 in denaro. I Sign. Padroni hanno voluto associarsi al meritato premio dei loro mezzadri aggiungendo un regalo di non meno valore: un magnifico pendolo da muro, indovinatissimo oggetto quasi indispensabile ad una famiglia colonica. La Famiglia Alessandria ben meritava tale distinzione essendo alla Cascina Pratorotondo da ben 124 anni (1818) e già prima era mezzadra della stessa Famiglia Giordano alla Cascina "Lovera,,.
Ci congratuliamo vivamente colla Famiglia Alessandria da tutti conosciuta e stimata per la sua onestà, giustizia, amore al lavoro e religiosità e l'additiamo volentieri all'esempio dei mezzadri, ricordando come la buona coscienza unita all'amore alla terra che si lavora è il primo fattore per una lunga e proficua permanenza nei poderi mezzadrili.
1 Giugn.: Tarditi Giovanni 1930
3 " Cucco Rosso Teresa '34
4 " Tarditi Michele '37
5 " Bollito Rinaldi Maria '34
" " Tarditi Carlo '22
6 " Rosso Michele '34
* " Vietti Giuseppe '30
* " Cucco Abbona Virginia '28
" " Rosso Nicolini Clara '23
7 " Tarditi Vincenzo '28
12 " Gallo Giorgio '23
" " Roggia Bartolomeo '22
13 " Tarditi Giovanni '38
15 " Foglio-Tarditi Margh. '40
16 " Sangiano Costamagna M '24
18 " Rosso Giov. B. '35
23 " Ricca Elena '30
" " Scarzello Paolo '29
" " Raviola Luigi '32
25 " Tarditi Marrone Madd. '33
26 " Saccato Michele '29
27 " Cogno Giuseppe '30
29 " Abbona Porasso Margh. '29
" " Borio-Olivero Catterina '23
" " Ferreri Garabelli Anna (legato perpetuo).
Dal registro Mess2: Taricco Anna 18 - Bracco Angelo 29 - Novo Ambrogio 28 - Borio Luigi 14 - Graneris Bernardo 17.
Sabato 9 Maggio il Parroco ha avuto il piacere di assistere alla pratica conferenza che l'ottimo e valente Prof. Celidonio Direttore del R. Ispettorato Prov. di Cuneo ha tenuto in Alba ai viticultori.
Premesse alcune raccomandazioni circa la necessità di intensificare la produzione di cereali per l'alimentazione umana, ha affrontato coraggiosamente il grave problema. Ecco il sunto della pratica lezione:
Solfato lii Rame.
Purtroppo quest'anno il prezioso elemento non sarà a disposizione come per il passato. La scarsità di rame ha obbligato a concentrare tutto il disponibile per la fabbricazione di prodotti che pur non avendo la percentuale del solfato, possono però, se ben usati, cooperare grandemente, qualora il tempo non sia ostinatamente contrario, alla salvezza dei nostri vigneti e dell'attesa vendemmia, unica risorsa delle nostre Langhe.
Esclusa dalla partecipazione di detti surrogati la pianura, limitata a ben poco la premontagna e l'alta Langa, la maggior parte dei medesimi è stata assegnata ai paesi della bassa Langa ove abbondano di più i vigneti. La assegnazione che verrà fatta a mezzo di buoni si aggira su circa Kg. 7 per ogni 1000 viti denunziate. Di qui una prima raccomandazione ai viticultori di fare la massima economia e non sprecare con trattamenti superflui.
Ecco i prodotti anticrittogamici che verranno distribuiti ed il loro impiego:
Ramital.
Contiene l'8 % di sali di rame ed è già conosciuto dai viticultori.
USO: Se ne mettono da 350 gr. all'inizio fino a 700 gr. (verso la fine e qualora la malattia sia insistente) ogni brenta di acqua. Non si aggiunge nè calce, nè altro. Sciogliere lentamente ed agitare. Se rimane del deposito si scioglie con altra acqua.
Ramato P - l -
Ha la stessa percentuale di rame del Ramital, però si adopera misto alla calce.
USO : Un Kg. ogni 100 litri d'acqua (5 etti per brenta) e 300 gr. di calce sciolta a parte in 20 litri d'acqua. Sciolte ambedue separatamente le sostanze, si versa lentamente la calce (il latte di calce) nel liquido del Ramato agitando e provando colla cartina (tornasole). Quando la cartina diventa rosea la miscela è fatta. Ogni aggiunta dell'una o dell'altra materia danneggerebbe.
A seconda del tempo si può aumentare le dosi fino a 2 Kg. di ramato e 6 etti di calce.
Cupramina (id. 8% di rame)
Si usa come il Ramato P - I - aumentando la dose della calce a 400 gr. ed anche fino a 1 Kg per ogni 100 litri di liquido, specie se si usa la calce comune.
USO: E' al rovescio del Ramato. Qui si versa la soluzione della Cupramina nella soluzione della calce preparata a parte, agitando e servendosi pure della cartina tornasole. La dose massima di cupramina - che non deve mai essere superata - è di Kg. 1,4.
Raccomandazioni.
1. - Diffidare dei tanti prodotti o specialità che vengono offerti.
2. - Per chi ha rimanenze di solfato di rame specie se prodotto privatamente usi sempre la carta al tornasole, onde evitare facili danni.
Per maggior economia viene suggerito il seguente metodo che fu già esperimentato con successo dal Prof. Dalmasso:
a) Dare latte di calce puro (1 Kg. sciolto in 100 litri d'acqua) irrorando bene le foglie ed i grappoli.
b) Far seguire a poca distanza di tempo una irrorazione di solfato puro nella stessa proporzione (1 Kg. ogni 100 litri).
3. - Fare uso di getti polverizzatori al massimo che producano una nebbia finissima. Mai due getti ad una stessa pompa.br>
4. - Dare molta importanza ai trattamenti a polvere (zolfo, calce, cenere, ecc. ) e impolverare sempre subito dopo una pioggia ed al mattino sulla rugiada, allo scopo di togliere l'umidità.
5. - Alternare un trattamento liquido ed uno polverulento, ricordando di non omettere un trattamento di zolfo ramato sul grappolo prima e subito dopo la fioritura.
6. - Non aver fretta a cominciare i trattamenti liquidi e darli solo alla comparsa delle prime macchie d'olio sulle foglie. E' bene portar via queste foglie intaccate e bruciarle.
7. - Molta pulizia sotto la vite togliendo ogni comparsa d'erba.br>
8. - Infine togliere alla vite tutti i succhioni o tralci che non portano uva (scarsurè abbondantemente).
L'autorevole quotidiano "L'OSSERVATORE ROMANO", la cui serietà è a tutti nota, nel numero 109 di Domenica 10 Maggio, sotto il titolo : "IL RAME NON E' PIÙ' NECESSARIO PER LA DIFESA DELLA VITICOLTURA,, pubblica un interessante articolo a firma "Remo Fasani,, su di una intervista col Dott. Mario Piccinini, inventore di un nuovo anticrittogamico autarchico dal nome "ACUPROL,,.
Il nuovo prodotto chimico è a base di triossimetilene o formalina polimerizzata e contiene in sè tutte le virtù anticrittogamiche dei composti ramati.
"Quando l'ACUPROL, spiega Io stesso inventore, viene a trovarsi nelle esatte condizioni di umidità e di calore necessarie per lo sviluppo della peronospora, emana aldeide formica cedendo lentamente e con continuità, formalina allo stato di vapore. Di lì a poco la morte del parassita è sicura,,.
Il Ministero dell'Agricoltura, continua il giornale, in conseguenza dei buoni risultati ottenuti, ha consentito che gli agricoltori continuino a far uso di questo nuovo anticrittogamico, con le dovute cautele corporative.
Il giornale termina dicendo che "la grande massa dei viticultori italiani è debitrice (al valoroso inventore) di quella tranquillità che darà a tutti la sicurezza dei raccolti e buon rendimento alle tante sudate fatiche."
Il Parroco ha voluto assicurarsi meglio scrivendo all'inventore Dott. Piccinini che ha cortesemente risposto dando piena assicurazione sull'efficacia del nuovo prodotto.
Penso perciò che, piuttosto che abbandonare i vigneti alla peronospora che rovinerebbe anche la vite, sia prudenza, in mancanza di prodotti ramati usare l'Acuprol.
Il medesimo gentilmente mi avvisa che l'Acuprol è in vendita presso la Società Certosa - Via Razza, 4 - Milano (non accenna al prezzo). Aggiunge che si usa a dose da Kg. 1,50 a 2 per Ettol., che contiene già la calce e perciò non è necessaria altra aggiunta e che occorre mettere la polvere in acqua 12 ore prima dell'uso e scuotere sovente la soluzione anche nella macchina mentre si irrora le viti.