(sonoro)

da LUCE E FORZA di Gennaio 1943

AUGURI!

        Il Bollettino anticipa alquanto la propria uscita allo scopo di portare per tempo gli auguri di "BUON NATALE E BUON ANNO" ai proprii numerosi lettori.
        Se c'è un tempo in cui si senta il bisogno di fare buoni auguri ed il desiderio di poterli rendere efficaci è proprio il nostro. Dolori fisici e morali, ansie e preoccupazioni, privazioni e disagi rendono la vita un giorno più dell'altro difficile e pesante. Soprattutto sì sente il bisogno di quella che è il fondamento di ogni vita individuale, famigliare, sociale: la pace.
        Che il canto degli Angeli di Natale, cari lettori, sia la promessa di questa pace che solo può venire dall'alto: "Et in terra pax hominibus bonae voluntatis". Preghiamo il Celeste Bambino di Betlemme che porti a tutti questa buona volontà, condizione indispensabile per una vita di pace. La porti ai piccoli ed ai grandi, ai poveri ed ai ricchi, e soprattutto la porli a chi avrà il grave compito di risolvere i gravi problemi che la terribile guerra, non peranco finita, ha accumulato sulla povera umanità.
        E che finisca la guerra, questo flagello che di tanto in tanto la malizia degli uomini scatena a soddisfazione vana delle proprie cupidigie, questo castigo di Dio alle colpe del mondo che s'è allontanato da Lui, votandosi a Satana il principe delle discordie, autore di ogni male. Tornino salvi e gloriosi i nostri figliuoli ai pacifici lavori delle nostre campagne e cominci per la nostra Italia l'era feconda di apostolato cristiano a cui la chiama la sua secolare civiltà cattolica e romana.
        E sia il 1943 che sta per spuntare all'alba del tempo l'erede duraturo delle nostre speranze e dei nostri voti, l'anno "albo signandus lapillo". Lo segneremo sì, se Dio vorrà, nelle nostre memorie come l'anno atteso da tanti cuori, lo consacreremo coi nostri "Te Deum", lo festeggeremo colle nostre bandiere garrenti al sole, lo tramanderemo ai posteri come l'anno che ha segnata la fine di tante rovine, ridata la pace al mondo, riconciliate le nazioni e gli animi, ristabilito l'ordine, riaccese le feconde gare pacifiche del lavoro.
        E cerchiamo di meritarcelo questo grande dono di Dio: "la pace nella giustizia" che deve avere necessariamente (se vuole essere una vera pace duratura e non una tregua per medicare le ferite) il proprio fondamento nel rispetto e nell'osservanza del codice che Colui che è il vero e l'unico "Re dei Re e Signore dei Governanti", ha dato all'umanità: I Comandamenti della legge di Dio.
        Cerchiamo di essere più sinceramente religiosi di quanto lo fummo finora; portiamo più rispetto alla persona nostra ed altrui, siamo più giusti nei pensieri, nelle parole, nei contratti, in tutti gli affari; soprattutto viviamo maggiormente quella che si chiama la vita spirituale col pensiero teso verso quella che è la meta ultima di tutti: la nostra fine in Dio nostro giudice e nostro premio.
        Oh se la pace prossima ci portasse questo cumulo di beni spirituali! Se la guerra passata sul mondo come una bufera di fuoco purificatore si portasse via anche tutto il male morale che l'ha provocata e mantenuta, non è vero, cari lettori, che noi avremmo anche il coraggio di benedirla, o meglio benediremmo Iddio, che, come tante altre volte nel corso dei secoli, ha saputo trarre il bene dal male?
        Che il 1943 ci conceda di vedere tutte queste cose.

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In Parrocchia

LEZIONI DI RELIGIONE.

        Sono incominciati i Corsi invernali di istruzione religiosa col seguente ordine ed orario:
LUNEDI' e SABATO - Corso medio Femminile - dopo Messa.
MERCOLEDI' - Effettive di A C. - dopo Messa.
GIOVEDÌ' - Donne di A. C. - dopo Messa.
MARTEDI' e VENERDI' - Scuola di canto (Figlie).
DOMENICA - Uomini di A C. - dopo Vespro.
        A tutte queste lezioni possono prendere parte anche coloro che non sono ascritti all'Azione Cattolica e farebbero bene ad approfittarne. Non se ne sa mai troppo, specie in materia di religione!
        Raccomandiamo poi a tutti la puntualità e la frequenza, compatibilmente, si capisce, colle occupazioni di casa.

        Corso medio maschile - Lo terremo nel prossimo inverno quando il freddo e la neve non permetteranno più ai nostri giovani i lavori della campagna. Avviseremo per tempo e se sarà necessario invieremo anche un biglietto d'invito.
CATECHISMO. - Le condizioni locali non permettono quest'anno di tenere il Corso di Catechismo obbligatorio per il tempo d'Avvento. I nostri scolari sarebbero nell'impossibilità di frequentarlo. Prima della scuola (che comincia alle ore 8,30) non è possibile averli poiché una buona parte abitano in campagna e dovrebbero fare la strada di notte per arrivare in tempo. Inoltre sarebbero impediti i Corsi per le persone adulte, di cui sopra, che sono pure tanto necessari. Dopo la scuola (che termina alle 12,30) i bambini hanno fame e corrono a casa, mentre altri si affrettano alla refezione scolastica preparata per loro nell'Asilo. L'ora che segue la refezione non è certo la più indicata, mentre non è il caso di farli tornare verso le 15 o le 16 poiché quelli di campagna avrebbero appena il tempo materiale per fare il percorso.
        Come sempre la Chiesa deve adattarsi a fare come può. E' l'eterno sistema: "Prima il corpo, poi l'anima.,, Fatto doloroso, ma vero. Per questo, adattandoci senza lamentele, rimandiamo il Catechismo elementare alle vacanze che avranno luogo nel prossimo inverno.

        FESTA DI S. LUCIA. - Nella speranza che il Bollettino esca ancora in tempo, avvertiamo che la Festa di S Lucia che quest'anno cade in Domenica, sarà celebrata colla solita solennità alla Cappella della Santa lunedì 14 Dicembre. Per comodità dei forestieri ai quali non arrivasse l'avviso, e che verranno a Novello Domenica 13, la Cappella resterà aperta in detto giorno, ma non vi sarà alcuna funzione religiosa ad eccezione del Rosario verso notte. Nel giorno 14 speriamo che le Messe siano in numero di tre, La prima alle ore 7 - la seconda alle 9 - la terza alle 11. Il Vespro alle ore 15,30.
        A S. Lucia raccomanderemo in modo speciale i nostri soldati ed a questo fine esortiamo siano pure indirizzate le offerte. Che S. Lucia che fu vittoriosa delle forze pagane renda pure i nostri prodi soldati vittoriosi sulla coalizione bolscevica - pagana dei nemici della nostra fede.

        NOVENA E FESTA DEL S. NATALE - La Novena comincerà la sera del giorno 16 Dicembre alle ore 16. Crediamo superfluo raccomandarla in questi tempi. Volere la pace e poi trascurare le occasioni per domandarla a Colui che solo può darcela vera e duratura nella Novena e nella Festa che ci ricordano il canto degli Angeli: "Pace in terra agli uomini di buona volontà", significa proprio non avere alcuna buona volontà che questa pace venga. Pregare, pregare, pregare è il grande dovere deI tempo. Solo così sosteniamo le armi dei nostri soldati che senza l'aiuto di Dio potrebbero far poco.
Anche quest'anno la Messa di mezzanotte sarà anticipata alla sera del 24 alle ore 17. Non faremo la Comunione al popolo.

        IL MESE DEL S. CUORE DI GESÙ - Gennaio è il mese che, insieme a tante altre Parrocchie, dedichiamo al S. Cuore di Gesù in sostituzione al mese di Giugno in cui, per i lavori della campagna, tornerebbe più gravoso venire in Chiesa. La domanda che il Parroco rivolge a tutti potrebbe essere questa: "Che cosa ci proponiamo di fare in questo mese?" In Chiesa avranno luogo le solite funzioni: Messa cantata all'altare del S. Cuore, breve meditazione e recita della coroncina del S. Cuore durante la Messa.
        A sera (ore 17) Rosario, Canto delle Litanie del S. Cuore, Benedizione. Al S. Cuore di Gesù abbiamo raccomandato in modo speciale i nostri soldati e la causa della pace. Sarebbe però irrisorio se potendo prender parte alle preghiere che si fanno in Chiesa, molti, che pure dicono volere la pace, se ne stessero a casa. Perciò quest'anno il mese di Gennaio dovrebbe dare ogni giorno in Chiesa lo spettacolo dei giorni festivi, con molte Comunioni anche di uomini.

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RESOCONTI FINANZIARI.

        Purtroppo, non siamo ancora in grado di dare, come avremmo voluto, un resoconto particolareggiato delle spese occorse per i lavori eseguiti nello scorso estate per il decoro della nostra Chiesa. Non ostante siano state ripetutamente richieste non sono ancora pervenute tutte le note per le forniture e la mano d'opera. Cosa strana non è vero? non poter pagare i debiti quando se ne ha tutta la buona volontà. Speriamo poterlo fare nel corrente mese e darne notizia nel Bollettino venturo. E ciò non perchè la Chiesa abbondi di denaro ingombrante - chè prevediamo già di doverne prendere ad imprestito - ma perchè è bene che i conti di un anno non entrino in quelli di un altro. Il 1943 avrà purtroppo le proprie spese da pagare senza dover ancora far sosta al 1942.
        Per questo rivolgiamo calda preghiera a quanti non l'avessero ancora fatto, a voler effettuare la propria offerta secondo le possibilità della famiglia, mentre siamo persuasi che nessuna casa vorrà essere assente da questa bella opera che ha incontrato l'approvazione di tutti e che fa della nostra Chiesa l'oggetto di santo orgoglio per noi e di ammirazione per i forestieri.
        Ecco intanto le ultime Offerte per la Chiesa : Tarditi Francesco (Podio) 25 ; Gallo Battista 100 ; Galvagno Francesco 40 ; Fam. Borgnini-Blengino 50; Ved. Cogno Giovanna 100; Fam. Montanaro (Chiar.) 10 ; Fam. Giordano 400 ; Ravera Luigi 30 ; Vivalda Luigi 50 ; Sold. Galvagno Pio Federico 50 ; Pirra Renato 40 ; Tarditi Giuseppe (Chiab.) 70 ; Vedova Tarditi-Vigliecca Quintina 100 ; G. F. 40 ; S. O. 25 ; Grimaldi Paolo 50 ; Marenco Modesto e Marenco Adolfo 60 ; Tarditi C. Lodovico 100 ; Tarditi Giuseppe (Tar ) 50; Ved. Marengo Cat- terina 10 ; Cagnasso Giuseppe 10 ; Raviola Matteo 25 ; Vivalda Celso 15; Alessandria Lucia 85 ; T. G. 100 ; Musso Agostino 100 ; Alessandria Michele 50 ; Giachino Giacomo 50 ; Marenco Angelo 100 ; Tarditi Benedetto 150; Viglione Michele 25.; C. C-. 15; Vietti Antonio Giuseppe (in occ. batt. bimba) 100 ; Famiglia fu Protto Angelo 100; M. G. 50; Manzone Giuseppe (Alb.) 100 ; Tarditi Natale 10 ; Balocco Paola (Narzole) a S. Lucia p. g. r. 20; Con. Pirra E. A. (Torino) 30; R. M. N40; M.a Maria Daniele 25; Mascarello Guglielmo 50 ; Tarditi Marziano 50 ; Vaira Enrico 5; Fam. fu Rosso G. B. 100 ; Cogno Gioachino 50 ; Dott. Francesco Franco 50 ; Sorelle Galvagno 300; Tarditi G. B 20. . Totale offerte a tutto Novembre L. 5325. Spesa approssimativa L. 20.000. Mancano L. 14.000 circa.

        Per il Tabernacolo di Sicurezza : Castella Felicina (in sufr. dei suoi defunti) 20 ; Cagnasso Giuseppe 10.

        Per il Tempio votivo a S. Giovanni Bosco : Un Amico di D. Bosco (C. M. G.) 500 ; Tarditi Giuseppe 35; P. A. 10 ; Camia Carlo 10.

        Per il Bollettino : Gallo Michele f. M. 5 ; Galvagno Francesco 10; Cogno Maria Ved. 5; Alessandria Sebastiano 15 ; Ravera Luigi 5 ; Maresc. Alessandria Pietro 15 ; Pirra Renato 10 ; Gallizio Francesco 10 ; Sold. Basso Raoul 10 ; Con. Settimo 10 ; Dotta Giacomo 5 ; Sold. Tarditi Oreste 10 ; Rag. Tarditi Giuseppe 20; Salvano Giuseppe 10 ; Passone Cecilia 10 ; Pirra Pietro (Serra) 10 ; Cap. M. Ricca Luigi 10; Alessandria Luigi 20 ; Rapalino Maria 7 ; Ved. Marengo Catterina 5 ; Raviola Matteo 5 ; Raviola Lorenzo 10; Vivaldo Celso 3 ; Marenco Angelo 10 ; Ved. Adipot - Maffei 8 ; Barberis Anna 10 ; Novo-Tarditi Anna 5 ; Tarditi Lucia 10 ; Alessandria Emilio 10; Camia Carlo 10; Sold. Tarditi Michele 10 ; Tarditi Filippo 5 ; Con. , E. A. Pirra, 10; Marenco Sisto 10.

        Per la Borsa di Studio: Uomini di A. C. (in occ. onomast. del Parroco) L. 54.

Per l'Asilo: Fam. Giordano 100.
        A tutti i sostenitori delle Opere Parrocchiali ed ai benefattori dell'Asilo col grazie sentito auguriamo le benedizioni di Gesù Bambino.

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Laboratorio Invernale.

        Dal 15 Dicembre per cura delle ottime Suore F. M. A. è incominciata la scuola di cucito e ricamo per le figlie che hanno terminato le scuole elementari. E'' superfluo raccomandare alle Mamme il dovere di dare alle loro figliuole, oltreché una sana educazione religiosa, anche una buona coltura professionale, nel senso di migliorare ed accrescere la loro abilità nella tanto necessaria arte del cucire. Nell'Asilo potranno avere con poca spesa l'una e l'altra cosa.

Piccola Posta

        A. BARBERIS - Savona. Ho devoluto tutto al Bollettino perchè la offerta non basta per quanto m'avete ordinato. Il Bollettino di Novembre è stato spedito a metà del mese.
        SOLDATI: Saccato Sab. ; Cogno Gugl.; Anselma G. ; Settimo P. - Grazie vostri scritti. Ricambio cordiali auguri e saluti. Marrone Aldo. Capisco quanto mi dici e farò il possibile per il tuo avvicinamento. Informati meglio e scrivi. Saluti.

        A voi cari Soldati,
        Quando riceverete la presente, cari militari, saranno già passate le belle Feste dell'Immacolata, di S. Lucia e forse anche quella di Natale e di Capo d'Anno. Penso la vostra nostalgia nel trovarvi lontani da casa in sì belle circostanze e feste di famiglia. Vi conforti il pensiero che in tutte abbiamo intensamente pregato per voi e che in ogni circostanza ci siete presenti più che mai.
        Coraggio! Il tempo passa ed ogni giorno andato ci avvicina alla sospirata meta della pace. Occorre però che questa sia per noi vittoriosa poiché guai alla nostra Italia, guai alle nostre famiglie se avessimo a cadere sotto il bolscevismo russo o sotto il prepotente materialismo inglese. E la vittoria noi la speriamo dall'aiuto di Dio prima e dal valore vostro. Ricordate, cari soldati, qualunque sia il posto che occupate che la vostra vita, la vostra obbedienza, i vostri sacrifici offerti a Dio sono registrati a uno a uno sul Libro grande dell'eternità, sempre quando siano fatti in grazia sua e cioè coll'anima libera dal peccato mortale. Le fatiche passano, il merito resta. Procurate di non faticare, di non soffrire invano. E se, come è certo, la vostra salvezza è nelle mani di Dio, a voi doppiamente conviene non offenderLo.
        Di nuovo a Novello nulla. Sono arrivati numerosi sfollati da Torino e da Genova fuggiti ai pericoli delle incursioni aeree che la ferocia inglese ha scatenato su quelle città. Cerchiamo di allogarli alla meglio, prendendo viva parte alle loro dolorose vicende. Per ora posso darvi buone notizie di tutti i vostri compagni, nel senso che non ci consta la perdita di nessuno.
        State di buon umore e abbiatevi per voi la parte migliore di tutti i nostri auguri di BUON NATALE e BUON ANNO!
        Vi benedice il vostro
                . Arciprete.

Ritrattazione.

        Il Signor Degiorgis Secondo nel lasciare la cascina che teneva a mezzadria a Novello per trasferirsi a Dogliani rilasciava in mano al padrone per la pubblicazione la seguente ritrattazione:
        "Il sottoscritto Degiorgis Secondo a nome proprio e della famiglia, a chiusura di ogni vertenza col padrone, dichiara infondate le accuse fatte al medesimo ed alla nipote con lui convivente, dei quali riconosce la piena onorabilità. Domanda perdono delle offese fatte e ringrazia dei benefici".
        Degiorgis Secondo - mezzadro - Novello, 8 Novembre 1942-XXI.
        Il padrone, nel concedere volentieri il domandato perdono, tanto per la verità e per troncare ogni diceria in proposito, chiarisce che la situazione tra i due interessati, fissata dai Sindacati ai quali era stata devoluta la sistemazione dei conti, era seguente: Credito del padrone verso il mezzadro L. 50.000; credito del mezzadro verso il padrone L. 7.000.

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Il nuovo Vicecurato.

        Mentre il Bollettino va in macchina ci si informa che per il prossimo Natale avremo il Nuovo Vicecurato. Deo gratias! Al caro collaboratore che sappiamo venire tra noi pieno di buona volontà anticipiamo i più cari saluti ed i più fervidi auguri.

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Anniversari di Gennaio.

2 Genn. : Iberti Luigi 1928
4 " Boglietti Viglino Teresa '34
" " Costamagna Giovanni '35
" " Rosso Michele '38
5 Abbona Peirotti Maria '32
6 " Scarzello Giovanni '25
" " Cravero Saccato Maria '39
7 " Debenedetti-Tarditi Fran'42
8 " Taricco G. B. '34
" " Abbona Maria '35
12 " Ricca Giuseppe '39
13 " Borio Domenico '34
" " Gallo Giuseppe '35
" " Gallo Giovanni '42
18 " Alessandria Graziano Fr.' 22
" " Parusso Veglio Catterina '22
19 " Abbona Michele '36
21 " Bozzone Antonio '37
22 " Germano Pelazza Onorina'23
" " Cogno-Mantello Maddal. '35
23 " Vietti Cogno Maria Luisa '25
24 " Marengo Michele '25
26 " Vietto-Capra Marianna '33
" " Spinardi Lorenzo '41
27 " Anselma Giuseppe '38
28 " Pirra Giacomo '36
29 " Ghigo B®sco Delfina '42
30 " Passone Filippo '22
31 " Denegri Giuseppe '33
"> " Passone Giacomo '31
" " Tarditi Giovanni '31

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Nota agricola.

CURE INVERNALI ALLE PIANTE DA FRUTTA.

        1° - Un'energica pulizia dei fusti e dei rami tagliando i rami secchi ed inutili, i succhioni, i germogli selvatici. Raschiare con spazzola di ferro la corteccia ed i rami ove possono essersi annidate le cocciniglie e trovarsi uova di parassiti. Raccogliere quanto è caduto e bruciare.
        2° - Scegliere una giornata di sole e irrorare le piante con una soluzione di antiparassiti di sicura efficacia e facile impiego, ad esempio: Politio-nal (4/5 Kg. per 100 litri d'acqua) il Fitodrin, il Neodendrin, il Tiobar, ecc. Ogni scatola di antiparassita contiene l'istruzione per l'uso.
        3° - Finalmente è bene per le piante da frutta una buona zappatura all'intorno e se si può una lauta concimazione anche con letame.


 

da LUCE E FORZA del Febbraio 1943

La Lettera del Parroco
Cari parrocchiani,

        Questo numero del bollettino che esce alquanto in ritardo risente le difficoltà inerenti all'ora presente.
        Voi compatirete perciò se non è così ricco di notizie e di istruzioni come le altre volte. Speriamo non siano lontani tempi migliori e che la pace vittoriosa ci porti la tranquillità e il benessere di tempi passati.
        Anche il bollettino, come tutti noi, sente le conseguenze della guerra e si adatta alla vita di restrizione che è comune a tutti. Le quali se prese con santa pazienza cristiana, oltre che essere un doveroso atto di amor patrio, sono anche un efficacissimo mezzo di santificazione nostra, poiché come insegna il Catechismo, alla santità non si arriva che per via di molte tribolazioni.

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Nella Chiesa parrocchiale

        Crediamo bene dare un succinto resoconto delle spese incontrate nello scorso anno per i lavori di carattere straordinario eseguiti per la nostra Chiesa, compreso il Tabernacolo di sicurezza.
        Alla Ditta Prinotti per il Tabernacolo (posa e trasporto) 4220, al Pittore Prof. Tagliaferro 7000, al Capomastro Sangiano 4410, al falegname Anselma per finestre cupola 3314, per il ponte mobile 950, per condotte materiale e ponte 600, al capomastro Prunotto 1184, per corda metallica ecc. 140, al fabbro Pregliasco 182, per manovaleria 150, per riparazioni arredi 320, spese varie 150.
        Totale L. 22620.

OFFERTE

        Diamo l'elenco delle non pubblicate fino ad oggi (15 febbraio):
        Stroppiana Nicola 50, fam. Principiano 200, V. Bria Segr. Com. 100, Daniele Deograzia 20, Iberti Giovanni 50, P. B. 30, Sardo Giuseppe 50, Pasi Bruna 16, Montanaro Giuseppe 50, Tarditi Giuseppe fu Seb. 60; Costamagna Maria 15, Cogno Giacomo 50, Stra Luigi 10, Stra Pasquale 20, Fam. fu Rostagno Sebastiano 100, Rosso Andrea R. P. 200, Dotta e Sardo 129, Passone Lorenzo 30, Stra Felicina 50, A. G. 50, S. S. 20; Pirra Giovanni fu B. 100, N. N. 50, Tarditi Ernesto 5, Sangiano Lorenzo 100, Costamagna Costanza 40, Dalla Capp. di S. Nicola 25, R. M. 40, Costamagna Luigi 25. T. B. C. 500, Ravera Carlo 50, Cav. Anselma Pasquale 100, Rinaldi Giovanni 10; Ved. M. Pressenda 10; Tarditi Teresa Ved. Gaspare 30, Foglio Luigi 21, Saccato Teresa 25, Saccato Giuseppe 25, Borio Giuseppe 5; Musso Alfonso 20; Capra Giovanni 40, Taricco Domenica Ved. 90, Abbona Celso 100, A. M. 50, Tarditi Matteo 30, Fam. Taricco Giuseppe 100, Stra Giovanni 50, Tarditi Vincenzo 10, Aivano Giovanni 10; Passone Salvatrice 25, Balocco Lidia 100; Borio - Cencio Rosa 10, Ved. Borio 15, Galvagno Giuseppe 100; Sorelle Tarditi 80, Strasia Rosa 20, Davico Giuseppe 50, Tarditi Luigi F; Vinc. 100; Ved. Protto 5, Rinaldi Lodovico 15, Pirra Benedetto di P. 50, Settime Isabella (in sufr. del Marito) 100, Eredi di Costamagna Sebastiano (in sufr.) 100, Stra Lucia (Lam.) 40, Novo Michele 40, Raviola Sebastiano 35, Alessandria Giovanni 100, Macario Bergamino Fortunata 50, Pregliasco Carlo 20; Stra Felicina 200; Vigliecca Quintina Ved. Tarditi 50.
        Totale L. 4266.
        Offerte già pubblicate L. 14674.
        Elemosine in Chiesa L. 3984,40. Totale L. 22924,00.
        Riepilogo: Attivo L. 22924.
        Passivo L. 22620.
        Rimanenza att. L. 304.
        Nelle offerte non sono comprese quelle fatte per il Tempietto Votivo a S. Giovanni Bosco che per altro sono ancora assai lontane da coprire la spesa preventivata per tale lavoro, ma nelle spese non sono pure contate quelle per la cera, il personale di servizio, riparazioni, predicazioni, ecc. motivo per cui il bilancio 1942 si chiude con qualche passività. Inoltre le offerte sono contate fino a metà Febbraio.Tuttavia c'è motivo di rallegrarsi colla nostra buona popolazione sempre così generosa quando si tratta del decoro della propria Chiesa. Da aggiungere che anche le Compagnie Religiose hanno voluto concorrere alla bella opera che caratterizza l'anno 1942, col condonare alla Chiesa la somma di L. 1000 sul credito che ognuna ha verso la medesima.
        Che il Cuore di Gesù, vivente nella Sua Casa, ad onore del quale abbiamo fatto volentieri le nostre offerte, ricompensi al 100 per uno la nostra carità e ci conceda, insieme alla sua grazia, salute e pace.

Resoconto morale

        Anche il resoconto morale quest'anno dà motivi di consolazione. Sono aumentate le S. Comunioni, la frequenza al Vespro, specie per parte degli uomini e voglio sperare che ciò non sia solo perchè siamo in tempo di guerra. Quanto alla moralità ci sono sempre le solite teste vuote femminili, tra cui alcune sfollate che dovrebbero sentire di più la gravezza dell'ora, che si ostinano a portare in giro le loro nudità procaci.
        Occorre però dire che la popolazione le compatisce e che la nostra gioventù femminile in massa non ne segue l'esempio.
        Abbiamo terminato con l'esame dato lunedì 8 Febbraio le lezioni del Corso Medio femmin. e diciamo volentieri una parola di lode alle brave figliole che lo frequentarono con.assiduità. Daremo in altro numero il resoconto minuto delle presenze e dello studio. Le assenti totalmente furono poche.
        Col giorno 16 Febbraio ebbe inizio il Corso Medio maschile a cui sono obbligati tutti i giovani dalla classe 1929 (compresa) in avanti che non vanno più a scuola o che non hanno ancora conseguito il diploma di licenza dal Catechismo.
        Il Corso Medio è la scuola di religione più efficace perchè fatta in un'età in cui i giovani capiscono ciò che loro si spiega e facilmente lo ritengono facendosi così una coltura religiosa che servirà loro per tutta la vita.
        Raccomandiamo perciò ai genitori di prendere la cosa a cuore e mandarvi i loro figlioli, anche a costo di qualche sacrificio.

Notizie varie

SENZA VICECURATO

        Purtroppo dobbiamo registrare una nuova dolorosa disdetta.
        Il nuovo Vicecurato assegnatoci dal Superiore, D. Bo Remigio, è ripartito per curare la sua salute. Venuto tra noi lo scorso Dicembre pieno di buona volontà e nella ferma fiducia che le arie di Novello gli restituissero la malferma salute ebbe invece la delusione di ottenere l'effetto contrario. I suoi mali ritornarono in modo abbastanza serio obbligandolo, dopo appena 15 giorni di permanenza in mezzo a noi a ritirarsi all'Ospedale del Cottolengo in Torino per una cura radicale.
        Mentre lo ringraziamo più che del lavoro fatto in sì poco tempo, della buona volontà, formuliamo i migliori auguri di una completa guarigione che gli permetta in un campo meno faticoso del nostro una copiosa raccolta di bene nel ministero pastorale.

RITORNO DALL'AFRICA

        Tra i rimpatriati dall'Africa hanno fatto ritorno a Novello due altre persone, oltre i Coniugi Cogno di cui abbiamo già parlato: la Sign. Dagnino - Galluppi Maria, moglie al Dott. Dagnino; sempre ricordato fra noi la Sig. Macario- Bergamino Fortunata, sposatasi ad Addis - Abeba; con una bambina.
        A cura delle Autorità locali alle buone reduci fu fatto nel locale del Fascio un cordiale ricevimento in cui il Parroco a nome di tutta la popolazione diede loro il benvenuto coll'augurio che la pace vittoriosa le ricongiunga presto ai loro cari.

IN TRAPPOLA

        Abbiamo saputo che uno dei malandrini autori del furto perpetrato mesi fa in Municipio è stato preso ed internato nelle carceri di Novara dove dovrà rispondere di altre malefatte. Auguriamo che la Giustizia possa acciuffare altri delinquenti che da qualche tempo con furti ed altre imprese poco lodevoli turbano la pace del paese.

Offerte

PRO BOLLETTINO

        M. L. 5, Daniele Deograzia 5, Marrone Divina 10, Iberti Giovanni 10, Olivero - Iberti Carolina 15, Sobrero Pietro 15, Rinaldi Giuseppe 10, Montanaro Giuseppe 10, Tarditi Giuseppe 5, Costamagna Maria 10, Cogno Giacomo 10, Tarditi Francesco (Podio) .10, Sardo Giuseppe 20, D. Abbona Marziano 15, Stra Luigi 6, Stra Pasquale 6, Sorelle Graziano 10, Garino Lucia 10, M. L. 5, Dotta e Sardo 20, Passone Lorenzo 10, Conterno Rosa 10, Stra Felicina 10, avv. Stra 10, A. G. 5, Can. Garezzo 10, Tarditi Ernesto 5, Marenco Carlo 6, Vietti Natale 5, Tarditi Margherita m. Angelo 10, Penna Filippo 10, Cogno G. B. 6, Costamagna Luigia 10, Fam. Montanaro 6, Cav. Anselma 10, Rinaldi Giovanni 6, Saccato Giuseppe 5, Saccato Aldo 10, Settima Isabella 10, Borio Giuseppe 5, Capra Giovanni 10, Cagnasso Giuseppe 6, Protto Luigi 6, Tarditi Lodovico 20, Santiano Clara 10, A. M. 10, Taricco Giuseppe 10, Vietto Clemente 5, Tarditi Vincenzo 20, M. Ida Baron e Fam. 20, Aivano Giovanni 10, Balocco Lidia 10, Cogno Giovanna 10, Gallo Teresa 5, Cencio Francesco 5, Borio Rosa 5, Cav. Burdizzo 10, Ravera Giovanni 20, Galvagno Giuseppe 10, M. Borio - Tarditi Carla 10, Sorelle Tarditi 10, Strasia Rosa 5, Cencio Giuseppe 10, Grisotti Marianna 5, Abbona Cristina 10, Roggia Pietro 10, Taricco - Cappa Teresa 10, Taricco Angiolina 5, Cav. M. Ghigo 10, Davico Giuseppe 10, Tarditi Luigi 5, Frat. Rinaldi 10, Pirra Benedetto di P. 10, Ravera Maria 5, Stra Lucia 10, Novo Michele 10, Pirra Francesco 10, Raviola Sebastiano 10, Alessandria Giovanni 10, Gallo Rosalia 5, Gallo Virginia 4, Gallo Corino Lucia 4, Saccato Antonio 15.

        PRO ASILO: Passone Lorenzo 10, Vigliecca Quintina ved. Tarditi 50.

        PER IL RICOVERO: Cav. Burdizzo 40, Alessandria Luigi 20.

        PER IL TEMPIETTO VOTIVO A S. GIOVANNI BOSCO: Tarditi Giuseppe 5, Fam. Rostagno 25, Serg. Tarditi Enrico 25, Marenco Carlo 30, Daniele Modesta e Fam. 50, M. Daniele Maria 20.
        A tutti i generosi offerenti per le Opere suddette giunga l'espressione della più viva riconoscenza e la promessa di speciali preghiere.

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        Carissimi Soldati,
        Due sole parole questa volta. Il bollettino è un po' in crisi e il posto difetta. Ho ricevuto lettere e cartoline da molti di voi. Non posso rispondere a ciascuno. Sono solo in parrocchia ed il lavoro non manca. Rispondo a tutti con una sola parola: Grazie!
        Ricambio i vostri auguri e vi assicuro che continuiamo a pregare per voi. Speriamo che non sia lontano l'esaudimento delle nostre preghiere.br>         Intanto vi raccomando la Pasqua che non è lontana. Fatela tutti e bene.
        Ho ordinato dei piccoli libretti-ricordo della Pasqua 1943. A giorni i vostri cari ve li faranno avere. Sarà un caro amico quel libretto che vi ricorderà la famiglia, la parrocchia, il Parroco e quanti vi vogliono bene e pregano per voi. Ricevetelo volentieri e leggetelo facendo quello che vi suggerisce.
        Il bollettino vi porta le altre notizie.
        Vi saluta per tutti il vostro Arciprete.


 

da LUCE E FORZA del Marzo-Aprile 1943

In parrocchia

LA FESTA DEGLI UOMINI

        Fu celebrata secondo il solito nella solennità di San Giuseppe. Tenne il triduo di preparazione il Rev. Don Bertero Vic. di Monchiero. Numerosa la Comunione, frequentate tutte le funzioni della giornata. Finì il suo anno di Priorato il sig. Cogno Antonio dei Corini che dopo i Vespri offrì al Clero ed a numerosi suoi colleghi nel priorato vini e dolci. Entra in carica per l'anno corrente il sig. Costamagna Luigi (Concentrico) e fu nominato, secondo l'uso, a sottopriore, come rappresentante della campagna il sig. Ravera Luigi di Giuseppe (Belmonda). La mattina del 20 fu celebrato un funerale per i confratelli defunti e buon numero di uomini ripeterono la S. Comunione in loro suffragio. A suo tempo sarà pure cantata la Messa per ciascuno dei confratelli morti nello scorso anno e precisamente per Gallo Giovanni, Abbio Michele, Saccato Giovanni, Marenco Carlo, Tarditi Francesco, Protto Angelo, Settime Bartolomeo, Costamagna Sebast., Viglione Michele, Saccato Giovanni (Bergera), Giacchello Francesco.
        I vantaggi spirituali che la Compagnia procura ai proprii ascritti, vivi e defunti, dovrebbero convincere i pochi che ancora non vi sono a non restarne fuori. E' inoltre desiderabile che siano più frequentate le processioni e le sepolture.

LA S. QUARESIMA

        Se oggi in fatto di astinenza e digiuno la Quaresima è ridotta a ben poca cosa (mercoledì delle ceneri e venerdì santo) non bisogna però credere che specie in questi tempi siamo dispensati dalla penitenza e dalla mortificazione cristiana.
        La Pastorale di S. E. Mons. Vescovo ci ricorda eloquentemente questi doveri invitandoci a maggior proghiera e ad accettare con spirito di pietà cristiana le restrizioni ed i disagi di questi tempi. E dice "cristiana" poiché purtroppo si verifica che mentre tutti soffrono, molti non sanno soffrire cristianamente e mentre riempiono l'aria di lamentele cercano con frenesia i divertimenti, dolenti di non trovarne a sufficienza. E si vede gente che non contenta di aver trovata nelle nostre campagne cordiale ospitalità, critica e disprezza perchè "non vi sono divertimenti". E davanti a certe incomprensioni dei doveri dell'ora presente c'è proprio da piangere e da esclamare "povera società pagana che ne sarà di te?". E viene in mente il pianto di Gesù sulla povera e ribelle Gerusalemme.

LA SETTIMANA SANTA

        Comincia, come tutti sanno, la domenica delle Palme che questo anno cade assai tardi, 18 aprile. Se c'è un giorno che deve parlare di pace al nostro cuore è proprio questo - e specie in questi tempi - in cui la Chiesa ci pone fra le mani l'ulivo benedetto. Ma la pace bisogna meritarla ed implorarla da Dio, e la Settimana Santa è quanto mai adatta a questo scopo. La Chiesa celebra funzioni speciali con preghiere commoventissime che sarebbero un controsenso ed un'offesa se non fossero frequentate.

NOTIZIE VARIE

CONFERMA DEL PODESTA'

        Apprendiamo con piacere come con Decreto 11-2-1943 del Ministero dell'Interno il sig. Rosso Andrea è stato confermato Podestà del nostro Comune per un altro quadriennio. La notizia fu appresa con soddisfazione da tutto il paese che negli scorsi quattro anni ha potuto apprezzare le doti non comuni di amministratore avveduto ed economo prudente del sig. Rosso che aveva assunte le redini del governo del Comune in momenti di eccezionale gravità.
        A lui ed al suo valente e solerte coadiutore il Segr. Comunale signor Bria Vittorio il ringraziamento del paese e l'augurio di molte soddisfazioni nel delicato compito.

FURTO

        Ignoti ladri sono penetrati giorni fa nella casa del sig. Manzone Ciuseppe fu Giusto, albergatore, asportando, indisturbati, una discreta somma in denaro, cartelle e gioielli e lasciando sul posto una scaletta, strumento del mestiere. Auguriamo che i delinquenti, che si sospetta abbiano qualche cooperatore in paese, possano essere una buona volta scoperti e meritatamente puniti. I furti si ripetono ormai con troppa frequenza e sicurezza per non allarmare la popolazione.

AGLI SFOLLATI

        Il Parroco rivolge a questi suoi parrocchiani occasionali vivissima preghiera a voler ricompensare col buon esempio l'ospitalità cordiale che ricevono. Ringrazia di cuore quanti questo buon esempio lo danno già col frequentare la Chiesa e colla modestia nel vestire. Ma vorrebbe che tutti fossero esemplari: gli uomini e i giovani nel non giuocare in tempo delle funzioni domenicali e possibilmente assistere anch'essi a dette funzioni: le donne, le giovani ed i bambini a non portare in giro mode che non vanno e sopratutto nudità indecedenti. "Paese che vai, usanze che trovi" è un principio di sana educazione ed i forestieri si saranno già accorti che Novello è un paese dove la moralità e la religione sono rispettate e praticate.

        Ai cari soldati,

        Le vostre frequenti lettere e cartoline che ricevo tanto volentieri, mi dicono, cari soldati con quanta nostalgia ripensate alla vostra Parrocchia e con quanto piacere ricevete il Bollettino che vi porta coi nostri auguri e saluti le notizie di Novello. E noi vi ricambiamo di pari ricordo e posso assicurarvi che una volta di più voi continuate a tenere il posto principale nel nostro cuore, nei nostri discorsi e soprattutto nelle nostre preghiere.
        Abbiamo fatto nello scorso febbraio una settimana di esercizi, alquanto ridotti, con numerose Comunioni e preghiere per voi, e li abbiamo chiusi la domenica 28 febbraio con la consecrazione nostra e vostra al S. Cuore di Maria secondo l'intenzione ed il desiderio del Papa. Sono venute in seguito le SS. Quarantore di Carnevale. A proposito mi piace dirvi che quest'anno il Carnevale, per rispetto vostro, è stato quasi esclusivamente un Carnevale di preghiere, senza disordini o maschere, ecc. Forse - ma non son sicuro - qualche spensierato e spensierata hanno creduto di poter fare impunemente quattro salti in casa senza pensare che questo. in questi giorni, suona offesa a voi che soffrite ed a tanti sfollati che soffrono con voi e con noi.
        Il 19 marzo poi abbiamo celebrata la festa di S. Giuseppe ed i vostri padri e fratelli si sono ricordati di voi nella numerosa Comunione, raccomandandovi al grande Patrono della Chiesa di cui molti di voi portano il nome. Ora ci avviciniamo alla S. Pasqua e son persuaso che sarà una altra occasione per moltiplicare pei voi le preghiere a Dio. E voi la potrete fare la S. Pasqua? Spero di sì e ve la raccomando volentieri. Certo da casa vi avranno inviato il libretto "Dio, Patria, Famiglia" che ho acquistato espressamente per voi e che vi servirà molto bene per prepararvi a una santa Pasqua col pensiero rivolto alla vostra Parrocchia nella quale, speriamo e auguriamo, la farete tutti l'anno prossimo.
        Intanto vi raccomando, carissimi, di scrivere sovente alle vostre famiglie. Siamo in pena per parecchi di voi che non scrivono da tempo. Forse non potranno. Ma appena vi è possibile, cari figliuoli. scrivete, anche una riga sola ci basta.
        In paese nulla di nuovo. Campagna promettente. I lavori, grazie alla stagione buona ed alla volontà delle vostre mamme e sorelle. si compiono regolarmente. Stiamo facendo le semine primaverili e la sarchiatura del grano.
        State di buon umore ed unitevi alle nostre preghiere. La Divina Provvidenza non mancherà di aiutarci.
        Vi saluta cordialmente il vostro Arciprete.

PAGINA DELLA CARITA'

        PRO CHIESA
        C. C. L. 15: Raviola Lorenzo 50: Marenco Domenico 35: Boggione Giovanni (al S. C. di Gsù) 15 ; P. P. (p. g. r.). 500: Taricco Silvio sold. p. g. r.. 100: Sarzotti Rag. Giovanni 60; Tarditi Matteo, Fr.. 50: Borio Giovanni 30 : Rapalino Maria 75: Sobrero Caterina 20; Musso Angelo 40: Manzone Giuseppe Alb. 30: sold. Marenco Ercole 15: Pirra Pietro 50: Balocco Augusto 100; Garino Caterina 10: Famiglia Vietto Pietro 30: Saccato Giacomo 20; Rapalino Luigi 25: N. N. 20: sold. Saccato Sabino 100; Alessandria Giuseppe (Br. Neri), 100.

        PRO BOLLETTINO
        Borio Giovanni (Fasana) L. 10 ; Gallo Giovanni, 5; Gallizio Francesco, 10 : Roggia Francesco, 10 ; Dott. F. Franco, 10; Boggione Giovanni, 10 ; Conterno A. Maria 20; Passone Giacomo (Aosta), 10; Passone Gius., 5 ; Tarditi Matteo f. Fr., 20: Marrone Giuseppe, 10: Giacchello Lodovico, 10; M. Tarditi Serafina, 10; Tarditi Virginio sold., 10; Rapalino Maria, 5; Sobrero Catterina, 20; Prof.sa M. Ciravegna, 10; Manzone Giuseppe Alb., 20; sold. Tarditi Giovanni di Luigi, 10; sold. Marenco Ercole, 15; sold. Rinaldi Giovanni, 10; Roggia G. B., 5; Grisotto Domenico, 10 ; Balocco Augusto, 10; sold. Manzone Francesco, 8; Garino Catterina, 10; Pirra-Ciocca Clara, 5; Degiacomi Filippo (in occasione battesimo primogenito), 50; Fam. f. Vietto Pietro, 10 : Saccato Giacomo, G6; Cane- Gallo Adelaide, 6; Gallo Giovanni di Lod., 5; Cogno Luigi, panettiere, 20; Taricco Maria, 5; Passone Giuseppina, 10 : Sobrero M., 5.

        PRO ASILO: Tarditi Matteo f. Fr. L. 30: O. N. M. I.. 312.
        Sentiti ringraziamenti.

ANNIVERSARI DI MARZO

        Nota. - Allo scopo di evitare una enumerazione troppo lunga limitiamo l'elenco degli anniversari all'ultimo decennio (1933-43). Ciò però non va interpretato come dispensa dal dovere di suffragare i nostri defunti, dovere che deve durare per tutta la nostra vita, specie nel giorno anniversario della loro morte, ricordandoli colla celebrazione di una Messa, se è possibile, od almeno coll'assistenza alla medesima e Comunione.
Tarditi Maria f. Vinc. (Legato) 5
Marenco Mario 6-1939
Manzone-Montanaro Ter. 10-1933
Cabutto-Veglio Maddal. 12-1037
Galvagno Maddalena 15-1930
Borio Giovanni 17-1930
Stra Matteo 22-1938
Spinardi Giuseppe 29-1940

ANNIVEBRARI DI APRILE

Rosso Luigi 4-1934
Tarditi Luigi 5-1941
Pirra Giovanni 7-1941
Arc. Majolo Giov. B. (Legato) 10

R.I.P.

Diario religioso

11 Aprile - Domenica di Passione: Giornata Pro Universilà Cattolica del S. Cuore. Si raccomanda a tutti un'offerta di preghiere e di denaro.
18 Aprile - Domenica delle Palme: La Messa grande sarà anticipata di mezz'ora, per la benedizione dei rami d'olivo.
23 Aprile - Venerdì Santo: Obbligo dell'astinenza dalle carni e digiuno.
25 Aprile - Pasqua di Risurrezione: Cade anche in questo giorno la festa di S. Marco. La processione colla benedizione della campagna si farà al martedì 27. Seguiranno le processioni di penitenza per tutta la settimana, come di consuetudine e termineranno domenica 2 maggio colla solenne processione indetta dal Vescovo per ottenere la pace ai popoli.

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da LUCE E FORZA del Maggio 1943

IN PARROCCHIA

Cari parrocchiani,

        All'arrivo di questo numero del Bollettino saranno già passate le sante feste di Pasqua. Ve le ho augurate buone nello scorso numero e spero che l'augurio unito alle preghiere che sempre, ma specie in certe occasioni più solenni, faccio per tutti voi, vi sia tornato gradito. Dio lo renda efficace! E spero che nessuno dei miei parrocchiani, stabili o provvisori, abbia messo ostacolo alla realizzazione dei miei auguri che si possono ridurre ad una parola sola "la benedizione di Dio ".
        A Pasqua incombe a tutti un grave dovere che dalla Pasqua stessa ha preso il nome: "Fare la Pasqua". Consiste in una buona Confessione e santa Comunione, fatte non per abitudine o convenienza, come purtroppo capita a molti, oppure per secondi fini, ma per intima convinzione, perchè abbiamo bisogno dell'aiuto di Dio, della sua pace, cose che non si possono sperare se la nostra coscienza non sente il suo perdono. Ed a questo proposito, mentre esorto tutti a farla bene questa Pasqua, magari ripetendola se non ci avesse troppo soddisfatti, noto qualche inconveniente che capita sovente in queste occasioni.
        1. C'è gente, specie uomini che, si vede, non vi hanno troppo l'abitudine, che fanno la Pasqua così come si pagano le imposte. Attendono, con più o meno di pazienza, il loro turno per confessarsi e per lo più non hanno nulla da dire; vanno alla balaustra per la Comunione e poi via subito. Hanno pagato. No, cari uomini, così non è una Pasqua ben fatta. Non voglio dire die abbiate fatto male, ma neanche avete fato bene e voi sapete che cosa rendono, specie in campagna, le cose non fatte bene. La vostra Pasqua così fatta basterà a contentare vostra moglie, a gettare un po' di polvere neuli occhi, ma non contenterà Iddio e neppure il Parroco che soffre quando vede tali cose. La Pasqua, ripeto, è una buona Confessione, una santa Comunione ed il Catechismo insegna che la confessione, per essere buona, richiede cinque cose: Esame, dolore, proponimento, confessione, soddisfazione. Per la Comunione poi ci vogliono tre cose: Essere digiuno - sapere e pensare chi si va a ricevere - accostarsi con fede e divozione. Non è vero, cari uomini, che tante volte molte di queste cose mancano? E allora si fanno delle Pasque nulle. (quando non sono sacrileghe).
        2. E c'è gente, speriamo in piccolo numero, che sarebbe meglio che non facesse Pasqua. Tutti sanno che hanno cose gravi sulla coscienza: bestemmie, disonestà. inganni, truffe, odio, profanazioni di feste e di Sacramenti, ecc. Come fa pena vedere questa gente confessare neppur un decimo dei loro peccati, tacere i più gravi, rispondere di no al confessore che li interroga, carpire così un'assoluzione che non val nulla ed andare audaci alla Comunione a compiere il secondo sacrilegio Una Pasqua così fatta attira non la benedizione ma la maledizione di Dio. E' la Pasqua del diavolo, la Pasqua di Giuda. Meglio cento volte non farla.
        E finalmente c'è gente - e tra questi tanti uomini - che sanno fare le cose per bene, con serietà e divozione. Non si vuol mica dire con questo che siano senza difetti o peccati. Ma si vede che la confessione fa loro del bene, che la Comunione è stata veramente un cibo per l'anima che ha attinto forza e buona volontà. Come fa piacere sentire in confessione espressioni come questa: "Di bestemmie non più!" - oppure - " Me n'è scappata solo più una o due!" "Farò il possibile per togliere del tutto la cattiva abitudine".
        Queste sono Pasque ben fatte e noi vorremmo additare queste persone a modello per tutti. Ma per arrivare a ricevere i Sacramenti in questo modo occorre non accontentarsi di andarvi una o due volte all'anno. E la Lega di Perseveranza ha appunto questo scopo: abituare a confessarsi bene ed a vivere abitualmente in grazia di Dio.
        Approfittatene volentieri, cari nomini, e voi donne e ragazze pigliate occasione dalla medesima per fare il vostro ritiro mensile con quelle disposizioni con cui vorrete fare l'ultima confessione e ricevere il SS. Viatico.
        E ricordiamo tutti che per ricevere bene i SS. Sacramenti in punto di morte è necessario avere imparato a riceverli bene e sovente in vita.

Avvisi e notizie brevi

ALLE DISTRIBUTRICI DEL BOLLETTINO

        Il Parroco desidera che il Bollettino entri in ogni famiglia. Perciò, mentre prega quanti non lo ricevono a notificarglielo, si raccomanda alle buone distributrici perchè si facciano un dovere di darlo a tutte le famiglie, comprese le sfollate, anche se risiedono a Novello per poco tempo. Se occorre, si provvedano di maggior numero di copie richiedendole aIle Suore incaricate della divisione dei pacchi.

PROCESSIONI DI PENITENZA

        Anche se non vi è alcun obbligo o legato per questo, le tradizionali processioni di penitenza furono fatte con discreta partecipazione della popolazione, nelle settimane dopo Pasqua, comprendendovi anche quella di S. Marco. Avrebbe dovuto chiudere la serie la grande processione comandata da S. E. Mons. Vescovo la domenica 2 maggio, ma la pioggia impedì la solenne manifestazione che sarebbe certamente riuscita grandiosa e divota. Fu rimandata alla domenica seguente.

MESE DELLA MADONNA

        L'abbiamo incominciato la domenica 2 maggio per terminarlo il giorno dell'Ascensione colla tradizionale festa di Maria Ausiliatrice e Prima Comunione dei nostri bimbi. Oltre la breve meditazione del mattino durante la .Messa, ogni sera alle ore nove ha luogo in Parrocchia la solita divota funzioncina in onore della Madonna, con Rosario, Predica e Benedizione.

FESTA DI S. GIUSEPPE

        Ricorre quest'anno mercoledì 12 maggio e l'unica Messa sarà celebrata alla Cappella alle ore 8 con Comunione.

PER LA 1* COMUNIONE

        Come si è già detto la commovente funzioncina avrà luogo nel giorno dell'Ascensione a Messa seconda. Di regola sono ammessi gli alunni della classe prima ed anche i piccoli dell'Asilo che risultano sufficientemente preparati. Procurino perciò le Mamme di pensarci per tempo ed occorrendo prendere opportuni accordi colla Suora Maestra dell'Asilo che volentieri si presta per questa preparazione spirituale. Nulla di speciale è poi prescritto circa il vestito. Dati i tempi ed il costo delle stoffe, basterà che siano puliti. decenti e sopratutto sia evitata anche la più piccola nudità.

TEMPO PASQUALE

        Come si sa il tempo utile per fare la Pasqua va fino al Sabato precedente la festa della SS. Trinità e cioè per quest'anno 19 giugno. Ci pensi chi ancora avesse da compiere il proprio dovere.

NOZZE D'ORO

        I coniugi Antonione Benedetto d'anni 80 e Cane Anna d'anni 78, della Borgata Moriglione hanno celebrate il 3 aprile le loro nozze d'oro, anzi il loro 60° di matrimonio. Dopo aver divotamiente sentita la .Messa celebrata appositamente nella Cappella della Borgata dal Rev. Can. Carezzo e fatta la Comunione, si svolse in casa dei due arzilli vecchi una simpatica festa familiare tra gli auguri dei figli, nipoti e vicini, ai quali il Bollettino unisce volentieri i suoi ringraziando dell'offerta di L. 50 a favore della Chiesa parrocchiale.

ONORIFICENZE MILITARI

        Apprendiamo con piacere che alla famiglia Marenco Carlo di San Grato sono giunti in questi giorni dal Ministero della Guerra tre diplomi che conferiscono al figlio Marenco Alfredo, camicia nera volontaria, perito nella guerra di Spagna, la Croce al merito di guerra per la campagna di Spagna, la medaglia di benemerenza e la medaglia commemorativa. Mentre ci congratuliamo colla buona famiglia Marenco per il riconoscimento ufficiale dei meriti del loro Alfredo, formuliamo cordiale l'augurio che, dato che i detti diplomi non parlano di morto o di prigioniero, il filo di speranza che da essi rinasce, possa, come già in altri casi, diventare una realtà.

NOZZE SOLENNI

        Poiché capitano così di rado nella nostra Parrocchia accenniamo volentieri alle nozze solenni svoltesi nella scorsa settimana nelle famiglie Grimaldi e Alessandria, sia per ringraziare le famiglie stesse della generosa offerta (di cui a parte), sia per rilevare la solennità del rito, rallegrato dal suono dell'organo, magistralmente toccato dal Prof. D Talliano. organista del Duomo, venuto appositamente da Alba, fra l'ammirazione di numerosi parenti, amici e conoscenti che quasi riempivano la vasta Chiesa.

FESTA DI PANEROLE

        Ebbe luogo, come negli altri anni, il giorno 25 aprile, sacro alla Madonna del Buon Consiglio, titolare della Cappella. Religiosamente la festa fu molto divota con molta partecipazione alle funzioni e numerosa Comunione. Fu però velata da un senso di mestizia per i tempi che corrono e per la presenza sulla terra del cadavere della povera Allaria Teresa, morta il giorno avanti.

RINGRAZIAMENTI

        Il Parroco nell'impossibilità di rispondere per lettera a quanti gli hanno inviati auguri in occasione delle scorse feste di Pasqua, ringrazia tutti sentitamente promettendo per tutti speciali preghiere e ricambiando auguri. Uno speciale ringraziamento e augurio vada ai cari soldati che in numero consolantissimo hanno ricordato con auguri il loro Parroco.

Benedizione delle case

        La porteremo nei giorni e coll'ordine sottoindicati:
        Avvertiamo: 1° - Quando per qualunque causa non si potrà fare il giro stabilito, non si aspetti il giorno dopo, ma il giro perduto sarà ripreso per ordine alla fine. Nel caso ne daremo avviso anche in Chiesa. - 2° - Ogni giro si svolgerà solo nel pomeriggio.
7 giugno (ore 15) : Paese verso le scuole, Lovera, Le Strette, San Giuseppe, Arbi, Fracchia.
8 giugno : Paese verso Castello, Tane, Pallone.
9 giugno : Veneria, Chiabotto, Merli, Fra toro tondo, Fanerole, Ravera, Selvatico.
10 giugno : Cascina Nuova, Ebreo, San Rocco, Serra, San Grato, Loschetto, Ciocchini, Zora Palaretta, Isole.
11 giugno: Pilone, Ghercina, Pezzole, Bergera, Mascarelli, Corini, Gavetta, Crocetta, Maslera.
14 giugno : Rapalino, Tarditi Sopr., Saccati, Pianderle, Bricco, Casello, Piano. Bori, Tomalini.
15 giugno : Podio, Tardirotti, Belmonda. Sardo, Tarditi Sott., Gregori, Chiarene, Rostagni.
16 giugno : Mosca, Pasinotti, Colera, Bricco Cr., Baricalino, Ermiglione, Linetti, Fasana, Bivio, Font. Olmo, Cabianca, Casello 73, Abbona.
        A Moriglione verrà il Cappellano in un giorno di sua comodità.

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        Cari soldati,
        Ritenete detto anche a Voi quanto dico nella solita lettera ai parrocchiani, poiché anche Voi lo siete ed oggi più che mai il Parroco vi considera come i più vicini al suo cuore. Come le vostre Mamme pensano più a voi che ai figli che hanno a casa, cosi il Parroco. Vi ricordo ogni giorno nelle mie povere preghiere e specie nella S. Messa che celebro per tutti i Parrocchiani alla festa, ed ho ferma fiducia che le preghiere di noi tutti saranno esaudite e che presto a guerra finita e vittoria conseguita potremo rivedervi gloriosi e contenti di aver compiuto uno dei più grandi doveri.
        Intanto mi permetto domandarvi: "E Pasqua l'avete fatta?" Lo voglio sperare, data la comodità che avete e lo zelo dei vostri cari Cappellani militari. E come l'avrete fatta bene promettendo al Signore di meritarvi sempre più la sua protezione coll'evitare la bestemmia, il turpiloquio, l'immoralità e coll'adempiere il meglio che potete i vostri doveri religiosi, specie alla festa.
        Leggo su altri Bollettini che molti soldati, dopo aver fatto Pasqua, mandano il biglietto al Parroco. Cosa buona e che fa certo piacere. Io però penso che farà anche più piacere alla vostra Mamma il riceverlo e perciò vi dico che non mi offendo se invece di mandarlo a me lo manderete alle vostre mamme o spose.
        Ho ricevuti da molti di voi gli auguri di Pasqua e se la lista non fosse troppo lunga riporterei i vostri nomi. Mi contento di ringraziarvi sentitamente e di ricambiarvi di tutto cuore gli auguri. Che il Signore vi accompagni sempre, vi difenda da tutti i pericoli e vi riconduca a suo tempo alle vostre famiglie e alla nostra Parrocchia.
        Qui nulla di nuovo, ad eccezione di quanto vi riporta il Bollettino.
        Ripetute piogge hanno ormai provvista alle nostre campagne la sufficiente umidità dandoci per primo un buon raccolto di fieno ed una buona promessa per il grano e le altre sementi. Abbonfante la frutta che non ha sofferto nè geli nè brina. S'allungano i germogli delle viti lasciando intravedere che l'uva sarà molta.
        Per ora nessuna notizia cattiva circa i vostri compagni. Dalla Russia nessuna notizia, ma insieme molta fiducia e fondata speranza che i nostri cari siano tutti vivi. Anche di qualcuno di cui temevamo, ad es. di Saccato Antonio e di Settimo Agostino sappiamo che sono vivi e in salute. Parecchi reduci dalla Russia sono a casa come Settimo Pierino, Passone Luigi, Taricco Silvio, Grimaldi Attilio ed altri di cui mi sfugge il nome.
        State di buon umore, compite volentieri il vostro dovere, ricordando che le croci portate con pazienza sono più leggere di quelle trascinate per forza. E' sempre stato così: dopo il nuvolo viene il sereno, dopo la tempesta la calma, dopo la guerra la pace. Tutto passa quaggiù ed ogni sacrificio diventa meritorio se lo si sa accettare con pazienza cristiana. Vi saluta cordialmente il vostro
                Arciprete

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Nota agricola

        L'Ufficio Provinciale dell'Ente Economico delle Fibre Tessili (v. Vitt. Amedeo II, n. 9, Cuneo) con apposita circolare invita i Parroci a fare opera di propaganda per un'intensa coltura del baco da seta.
        Persuaso di fare opera patriottica e vantaggiosa insieme per voi, cari agricoltori, eccovi in riassunto alcune norme che l'Ufficio suddetto dà per una proficua e razionale coltura del prezioso insetto.
        1. Specie nelle prime età evitare gli sbalzi di calore. Tenere la temperatura sui 21-23 centigradi. In caso di temporali evitare il soffoco con qualche fiammata.
        2. Dare molta aria ai bachi, ma evitare le correnti.
        3. L'umidità eccessiva è pericolosa. In tempi umidi tenere nei locali pezzi di calce viva e spargere anche calce in polvere sui bacili.
        4. Tenere i bachi radi e se è possibile dopo la terza muta od almeno dopo la quarta portarli sul cavallone friulano con economia di lavoro e maggior risultato.br>         5. Pasti frequenti, foglia fresca (non bagnata) e tagliata almeno fino alla terza muta.
        6. Cambio dei letti con carta forata (che potete confezionare in casa) almeno ogni due giorni. Non perdere i bachi ricordando che ogni 400 bachi perduti (e se ne perdono migliaia nelle prime età) si perde un Kg. di bozzoli.
        7. Imboscare con materiale ben secco e sano; non legare il materiale ma lasciarlo soffice che il baco possa entrarvi; non staccare i bozzoli prima della maturazione (almeno 10 giorni dopo la salita al bosco).

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Pagina della carità

        PRO CHIESA
        Conterno Matteo L. 200; Allaria Teresa, 50; Concina Paola, 100; sold. Passone Luigi (p. g. r.), 300; Manzone Maria, 10; Saccato Teresa, 50; Tarditi Oreste, 25 ; Eredi Boschis, 26; Borio Giuseppe (in occ. batt. primog.), 40; sposi Fiorina-Grimaldi, 200; sposi Dutto-Alessandria, 250.
        Le quattro Compagnie religiose della Parrocchia, nonché la Compagnia del Carmine e la Cappella di S. Lucia, come contributo alle spese occorse per i restauri alla Chiesa Parrocchiale hanno ridotto di L. 1000 caduna il loro credito verso la medesima.

        PER IL TEMPIETTO VOTIVO A SAN GIOVANNI BOSCO: Stra-Berutti Maria L. 10.

        PRO ASILO: Da O. N. Maternità e Infanzia L. 468.
        A tuti i generosi offerenti le più grazie e le benedizioni del Signore.

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da LUCE E FORZA del Giugno 1943

IN PARROCCHIA

Chi è reo di furto?

        Non è reo di furto solamente chi entra nella casa altrui per togliere quanto non gli appartiene o aggredisce il viandante per spogliarlo del suo. Peccano contro il settimo comandamento gli accaparratori, che sfidano l'ignominia, l'odio popolare, la prigione, pur di realizzare turpi guadagni; peccano quanti corrompono i pubblici funzionari per ottenere la trasgressione della legge o la violazione della giustizia; peccano i contadini che a danno dei poveri sottraggono i prodotti dei campi dai pubblici mercati per venderli poi privatamente a persone facoltose disposte a dare qualunque prezzo: sono rei di furto tanti che profittano delle presenti tristi circostanze, col pretesto del rincaro generale, si arricchiscono a danno dei bisognosi; peccano gli sciagurati che ai profughi, agli sfollati toltisi alle città devastate o minacciate dalle infernali incursioni aeree, esigono prezzi esagerati per dare loro in fitto qualche stanza dove riparare con la famiglia.

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Auguri e preghiere per i nostri Superiori Ecclesiastici

        Per il Papa
        Il 3 Giugno, festa dell'Ascensione, il Papa Pio XII felicissimamente regnante ha chiuso, con una solenne funzione in S. Pietro, il suo Giubileo Episcopale. Tutto il mondo cristiano e non cristiano si è stretto attorno a Lui con preghiere, auguri e voti ed in tutte le città, paesi e parrocchie si sono succedute in quest'anno funzioni speciali per ricordare la fausta ricorrenza del Padre comune ed ottenergli da Dio le grazie di cui Egli abbisogna in questi critici momenti. "Dominus conservet Eum er vivificet Eum... et non tradat Eum in manibus inimicorum eius". Che il Signore lo conservi a lungo, lo sorregga e lo fortifichi e non permetta che abbiano a trionfare i suoi nemici.
        Anche noi abbiamo ncordato il Giubileo papale e più volte, ma specialmente nel giorno dell'Ascensione abbiamo fatto speciali preghiere in unione ai nostri bimbi che in tal giorno hanno ricevuto per la prima volta Gesù nel loro cuore. Vogliamo sperare che le preghiere nostre e dei cristiani di tutto il mondo siano salite al trono di Dio e ottengano la realizzazione dei voti comuni ed al S. Padre la felicità di vedere adempiuti i suoi desideri di pace e giustizia e coronate le sue fatiche e sofferenze. Ripeteremo preghiere e Comunioni il 29 Giugno, festa di S. Pietro e del Papa.

        Per il Vescovo
        Domenica 13 Giugno si compirà il primo decennio dacché il nostro amatissimo Vescovo Ecc. Rev.ms Mons. Luigi M. Grassi ha fatto il suo solenne ingresso in Diocesi nostra. Dieci anni sono passati e Dio solo sa il cumulo di lavoro, di fatiche, di ansie, di preoccupazioni che hanno formata la tela di questo primo decennio. La Gazzetta d'Alba ci ha ricordato qualche cosa di quanto forma il Calvario di un Vescovo, parlando di fatiche, di lavori compiuti, di iniziative, di risultati ed anche di incomprensioni, di ostilità, di pregiudizi, di spine. Poiché è sempre stato così: più si sale in alto e più si trova da soffrire. Soffre il Parroco, ma soffre di più il Vescovo e soffre immensamente di più il Papa. Le freddezze più snervanti. le incomprensioni pnù dolorose, le calunnie più atroci sono assai più numerose che le rare consolazioni.
        Di qui il dovere nostro di pregare per i nostri Superiori Ecclesiastici, di sostenerli nelle loro iniziative, di farci sentire accanto a loro per il bene della parrocchia, della diocesi, della Chiesa.
        Ed è con questa intenzione che noi ci raccoglieremo attorno all'altare nel giorno di Pentecoste per pregare al nostro Vescovo le grazie ed i doni dello Spinto Santo.
        E perchè alla nostra preghiera sia unito anche un proposito efficace che dica al Vescovo che i nostri auguri non sono di sole sterili parole, ricordiamo, con volontà di metterli in pratica, alcuni consigli che Egli ha dato nella Pastorale della scorsa Quaresima, dove, dopo aver accennato ai mali che oggi travagliano la povera umanità ed alle cause che li produssero conchiude: "Bisogna tornare alla preghiera, a pregare di più e anche meglio; bisogna tornare al concetto che la vita è un grave dovere, accettarne con amore i sacrifici, i pesi e togliersi di mente che la vita debba essere una corsa a chi più se la gode a chi fa più denari, nelle quali cose infine non si trova proprio la felicità e la tranquillità; bisogna insomma tornare a vivere più cristianamente, se no andremo sempre peggio e gli uomini e le nazioni diventeranno sempre più lupi feroci gli uni per gli altri".

La festa di S. Giuseppe

        L'abbiamo celebrata divotamente alla Cappella del Santo mercoledì 12 Maggio celebrandovi la S. Messa con numerose Comunioni e frequenza di devoti anche alla funzione della sera. Fu Rettore per l'anno il Sign. Galvagno Giuseppe; gli succede per l'anno venturo il Sign. Tarditi Giuseppe f. Gaspare. L'augurio del Parroco e l'intenzione delle preghiere fu: "Che S. Giuseppe ci mantenga saldi nella fede in questi tristi tempi in cui essa è esposta a tanti pericoli".

La processione di Penitenza

        Comandata dal Vescovo per la domenica 2 Maggio e rimandata causa la pioggia alla domenica 9 riuscì veramente divota ed imponente. Il divoto Santuariettp della Madonnina non ha potuto contenere la moltitudine di fedeli cui il Parroco prima della Benedizione del SS. ha rivolte brevi parole di circostanza esortando alla fiducia, alla preghiera, alla vita cristiana e morale ricordando i nostri cari soldati ed i bisogni della nostra cara Patria nella preghiera di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria.
        La Messa grande dello stesso giorno per iniziativa del Fascio maschile e femminile fu cantata per i caduti in guerra il cui sacrificio fu eloquentemente esaltato dal Prof. D. Isaia nelle brevi parole infra Missam.

Giornata del Quotidiano

        La Domenica 9 Maggio fu pure dedicata, secondo le raccomandazioni dei nostri Superiori, alla propaganda per il quotidiano cattolico " L'ITALIA ".
        Per cura della Gioventù Femm. di A. C. furono raccolte L. 25 che saranno, per tramite della Curia Vesc., inviate al valoroso giornale. Sarebbe desiderabile che le poche copie che arrivano alla domenica crescessero di numero, poiché " L'Italia " e per la serietà delle sue notizie e specie per l'importanza dei suoi articoli merita veramente di entrare in tutte le famiglie cattoliche.

La festa di Maria Ausiliatrice - La chiusura del suo mese - La prima Comunione

        La cara triplice festa che da anni coincide colla solennità dell'Ascensione ha chiamato anche quest'anno la divota popolazione novellese attorno alla Madonna a pregare per i suoi soldati, per la Patria, per la pace.
        Fu come al solito la festa del Bianco, come ci piace chiamarla, poiché in tal giorno, oltre i bimbi della 1^ Comunione, si stringono attorno alla bella effige dell'Ausiliatrice le nuove Figlie di Maria e le Aspiranti, indossando l'abito della Compagnia e ricevendo la medaglia dietro la formale e pubblica protesta di voler far onore all'uno ad all'altra. Speriamo. Ecco i nomi:
        FIGLIE DI MARIA : Abbona Maria di Celso - Barberis Elsa di Giuseppe - Cogno Maria Domenica di Gioacchino - Garello Teresa di Giovanni - Iberti Giovanna di Giovanni - Mascarello Maddalena di Giuseppe - Pavia Francesca di Carlo - Pirra Pierina di Giovanni - Pregliasco Tarcisia di Carlo - Ravera Carla di Luigi - Rinaldi Teresa di Giovanni - Roggia Teresa di Francesco - Saccato Maria di Giacomo.
        ASPIRANTI: Borio Anna Maria di Francesco - Cogno Franca d; Gioacchino - Mascarello Giulia di Guglielmo - Pirra Maria Angela di Vittorio - Rapalino Maria di Luigi - Sangiano Maria di Lorenzo - Sanino Claudia di G. B. - Tarditi Catterina di Pasquale.
        Diamo pure i nomi dei piccoli fortunati che, convenientemente preparati dalle brave Suore Salesiane, si sono accostati con l'ingenua loro devozione che commuove, a ricevere per la prima volta il pane degli Angeli. Eccoli.
        Abbona Onorato fu Giovanni, Anselma Osvaldo di Felice, Barberis Teresio di Giuseppe, Borio Giorgio di Giovanni, Cogno Piero di Gioacchino, Garello Alfonso di Giovanni, Goletti Umberto di Secondo, Pirra Luigi di Giovanni, Passone Pierangelo di Fiorenzo, Protto Michelangelo di Francesco, Protto Sergio di Giacomo, Pirra Bruno di Francesco, Ravera Lorenzo di Luigi, V'ietto Franco di Clemente, Cencio Giuseppina di Cesare, Gallo Rosalia di Giovanni, Giachello Rina di Giuseppe, Iberti Bruna di Giuseppe, Montaldo Rosangela di Michele, Tarditi Elvira di Giovanni, Tarditi Maria di Marziano.
        A tutti fu regalata una bella immagine grande ricordo e per cura dell'ottima Maestra Borio Tarditi Carla, che ogni anno vuole riservato a sè questo onere ed onore, servita una abbondante colazione di caffelatte e biscotti.
        Possa la bella giornata restare a lungo impressa nella mente e nei cuori dei cari piccini ed attirare su di loro e sulle loro famiglie le benedizioni di Dio.
        Superfluo aggiungere che nelle preghiere dei cari innocenti non furono dimenticati i nostri soldati ed i bisogni della nostra Italia.

Il Corpus Domini

        Quest'anno coincide colla festa di S. Giovanni Battista, 24 Giugno. Un po' tardi veramente ed i nostri contadini ripetono un antico proverbio che proprio non deve contenere gran sapienza e non si sa donde sia uscito. Siamo persuasi che quest'anno sarà smentito in pieno e che Gesù e Giovanni più che rendere triste l'anno che ha unite le due feste, gareggeranno insieme a colmarci delle loro benedizioni, se noi sapremo meritarcele. Per intanto la campagna non potrebbe essere più promettente ed una smentita allo sciocco proverbio che non è cristiano l'ha già data Maggio riempiendo i nostri fienili di ottimo fieno e di bigliettoni i portafogli di chi ne ha avuto di superfluo ed un'altra, speriamo, la darà la mietitura dandoci un abbondante raccolto che fin d'ora si presenta bellissimo.
        Anche qnest'anno il Parroco rivolge dalle pagine del Bollettino un caldo invito a tutta la popolazione e prima alle Autorità e sodalizi civili alle Associazioni di A. C., Scuole ed Asilo ad intervenire numerosi con le proprie bandiere e stendardi alla solenne processione del SS., atto doveroso di fede pubblica e di pubblico riconoscimento verso Colui che fu, è e sarà sempre' il primo Cittadino di ogni città e di ogni paese cattolico.
        Il solenne corteo percorrerà quest'anno la Via Umberto 1° fino al Castello, scenderà al Muretto e sboccherà sulla Provinciale. Si raccomanda a tutte le famiglie che si trovan sul percorso di addobbare il più possbile le loro case e siccome buona parte del medesimo non è fiancheggiata da abitati si fa fermo assegnamento sulle famiglie di campagna e specie su quelle verso Monchiero, sul Bivio, Rostagni, Chiarene, Tarditi, ecc. Ecco per il buon ordine della Processione il posto a ciascuno assegnato:
1. - Balilla Piccole Italiane Organizz.. Fasciste, maschili e femminili.
2. - Massaie Rurali Donne e Figlie senza divisa speciale.
3. - Asilo, Fanciulli di A. C.
4. - Compagnie religiose nel solito ordine.
5. - Bambini della 1^ Comunione con fiori.
6. - Piccolo Clero, Clero e SS. Sacramento.
7. - Autorità Civili.
8. - Uomini e giovani di A. C. Lega di Perseveranza, Uomini e Giovani senza divisa speciale.

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        Ai cari Soldati

        Carissimi - Per quanto sappia che il Bollettino lo leggete tutto e volentieri e poi lo rileggete una seconda volta e magari una terza nella dolce illusione di passare un'ora nel vostro Novello, (e questo me lo dicono le vostre lettere sempre graditissime) tuttavia non mi è possibile scrivere una volta il Bollettino senza indirizzare una parola a Voi, carissimi, che siete sempre in cima ai nostri pensieri. E la parola che so che vi fa piacere, per quanto ripetuta, è sempre la medesima: Vi ricordiamo sempre, ogni giorno, in ogni funzione colla preghiera.
        Abbiamo fatte le processioni di penitenza, abbastanza frequentate non ostante i lavori della campagna e l'intenzione speciale per la cessazione della guerra, la conclusione di una pace giusta e duratura e il vostro non lontano ritorno alle famiglie che vi aspettano. Così pure hanno pregato per voi i bimbi della prima Comunione e gli uomini e giovani della Lega di Perseveranza.
        Delle vostre madri e spose e sorelle è superfluo parlare poiché sapete che forse in vita loro hanno mai pregato e sofferto tanto. E Dio accetterà certamente le loro preghiere e i loro sacrifici e benedirà la nostra Patria dandoci la pace vittoriosa.
        Della campagna vi posso dare le migliori notizie. Il tempo magnifico è proprio un prezioso dono del buon Dio che ci risparmia tanto lavoro. Sovente dico in Chiesa che dobbiamo essere riconoscenti a Dio perchè ci ha mandato in questo Maggio un manovale che ha lavorato per tutti senza costo di spesa. Abbiamo portato a casa del fieno abbondante ed ottimo; le viti sono in fiore senza darci tanto lavoro; la messe si presenta bellissima e dritta, sicché la mietitura importerà assai meno lavoro.
        In sostanza, non ostante lo stupido proverbio piemontese: "Trist è cul ann che Gesù ciapa Giuan" quest'anno il Corpus Domini cade il 24 Giugno festa di S. Giovanni Batt.) forse pochi anni sono stati così promettenti come questo. Se non verrà la grandine il 1943 sarà un'annata tra le migliori. E la grandine non verrà se non ce la tireremo addosso.
        Aiutatemi anche voi, cari soldati, a raccomandarlo alla nostra gente: Più preghiera, più santificazione della festa e soprattutto (ditelo a certe figlie e donne che potrebbero anche essere le vostre fidanzate o sorelle o parenti) più moralità, specie nel vestire. Pur rincresce dirlo, qualcuna ha perso la testa e certe cose fanno schifo. Non è così, diteglielo, che si attirano le benedizioni di Dio sui soldati e sulla Patria. E ricordate a certe teste vuote che quando verrete a casa le vostre preferenze non saranno per le nudiste.
        State di buon umore, carissimi. Tutto ha una fine e finirà anche la guerra. Fate volentieri il vostro dovere e ricordatevi che la preghiera fa dei miracoli, ma quella preghiera che si accompagna con la vita cristiana. Non potete fare tanto bene? Almeno non fate del male.
        Vi saluta con affetto il vostro
                Arciprete.

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Anniversari di Giugno

1 Giugno: Tarditi Giovanni
3 Cucco Rosso Teresa
4 Tarditi Michele
6 Rosso Michelle
" Vietti Giuseppe
" Cucco Abbona Virginia
" Rosso Nicolini Clara
7 Tarditi Vincenzo (Legato)
12 Gallo Giorgio
" Roggia Bartolomeo
13 Tarditi Giovanni
15 Foglio-Tarditi Margh.
16 Sangiano Costamagna M
18 Rosso Giov. B.
23 Ricca Elena
" Scarzello Paolo
I Raviola Luigi
25 Tarditi Marrone Madd.
26 Saccato Michele
27 Cogno Giuseppe
29 Ferrero-Carabelli Anna (Legato)
30 Grisotto Luigi
        Da Registro Messe : Borio Luigi il 14; GIraneris Bernardo 17; Taricco Anna 1 ; ; Novo Ambrogio 28 ; Bracco Angelo 29 ; Marengo Francesco 14 ; Camia Rosa 8 ; Giachino Tibaldi Maria 30 ; Avv Giordano G. 21.

R. I. P.

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Nota agricola

        RAMITAL
        Credo fare opera buona ricordando nuovamente ai viticultori alcune norme per il buon uso dei disinfestanti: Contiene 18% di sali di rame ed è già conosciuto dai viticultori.
        USI : Se ne mettono da 350 gr. all'inizio fino a 700 gr. (verso la fine e quando la malattia sia insistente) ogni brenta di acqua. Non si aggiunge né calce, nè altro. Sciogliere lentamente e agitare. Se rimane del deposito si scioglie con altra acqua.

        RAMATO P - I
        Ha la stessa percentuale di rame del Ramital, però si adopera misto alla calce. USO : Un Kg. ogni 100 litri d'acqua (5 etti per brenta) e 300 gr. di calce sciolta a parte in 20 litri d'acqua. Sciolti ambedue separatamente le sostanze, si versa lentamente la calce (il latte di calce) nel liquido del Ramato agitando e provando colla cartina (tornasole). Quando la cartina diventa rosea la miscela è fatta. Ogni aggiunta dell'una o dell'altra materia danneggerebbe.
        A seconda del tempo si. può aumentare le dosi fino a 2 Kg. di ramato e 6 etti di calce per ettolitro.

        CUPRAMINA (id. 8 per cento di rame)
        Si usa come il Ramato P - I - aumentando la dose della calce a 400 gr. ed anche fino a 1 Kg. per ogni 100 litri di liquido, specie se si usa la calce comune.
        USO: E' al rovescio del Ramato. Qui si versa la soluzione della Cupramina nella soluzione della calce preparata a parte, agitando e servendosi pure della cartina tornasole.
        La dose massima di Cupramina - che non deve mai essere superata - è di Kg. 1,4.
        Dare molta importanza ai trattamenti a polvere (zolfo, calce, cenere, ecc.) e impolverare sempre subito dopo una pioggia e al mattino sulla rugiada, allo scopo di togliere l'umidità.
        Alternare un trattamento liquido ed uno polverulento, ricordando di non omettere un trattamento di zolfo ramato sul grappolo prima e subito dopo la fioritura.
        Non aver fretta a cominciare i trattamienti liquidi e darli solo alla comparsa delle prime macchie d'oidio sulle foglie. E' bene portar via queste foglie intaccate e bruciarle.
        Molta pulizia sotto la vite togliendo ogni comparsa d'erba.
        Inoltre togliere alla vite tutti i succhioni o tralci che non portano uva (scarsurè abbondantemente).

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