(sonoro)

da LUCE E FORZA del Luglio 1943

IL PAPA E LA GUERRA

        Sono in una vettura di una tramvia interurbana affollatissima.
        Sento un operaio che dice: - E' il Papa che ha voluto la guerra.
        Nessuno lo contraddice.
        Trovo il modo di avvicinarmi e gli dico:
         - Sentite, brav'uomo. Vedete quell'individuo che passa lì sulla strada? Se io. senza neppur conoscerlo, senza nessuna ragione, vi dicessi che è un ladro, che è un assassino, direi una cosa giusta. ragionevole?
         - Oh no. certamente.
         - E allora perchè voi pronunciate delle accuse così gravi contro il Papa? Lo conoscete voi? Conoscete la. sua opera? Avete delle ragioni?
         - L'ho sentito dire.
         - Sicuro: sentito dire! Ma basta questo? Lo dicono con ragione o no?
         - Se lo dicono, qualche ragione ci sarà...
         - Come se tutto quello che si dice avesse una ragione. Quante cose abbiamo sentito dire, specialmente in quest'epoca di bombardamenti (siamo in una città bombardata)... Eppure non una ha azzeccato giusto. Così per il Papa. E voi con le vostre parole contribuite al sentito dire. Vi saranno certamente di quelli che dopo averlo udito da voi lo ripeteranno con gran convinzione, perchè l'hanno sentito i dire.
         - Lo dicono tutti.
         - Tutti no, un certo numero sì. Ma siamo sempre qui: Hanno delle ragioni o no? Sentite brav'uomo, portatemi anche una sola ragione, portatemela voi o chiunque è qui presente, e se è buona, se è una vera ragione, ve l'ammetterò. Ma questa ragione non l'avete. Invece io ve ne porto cento per dimostrare il contrario. Avete presenti i discorsi e gli sforzi diplomatici del Papa, prima di questo, del Papa Pio XI, che ha offerto a Dio anche la sua vita per la pace? Avete udito i radiomessaggi e i discorsi, avete seguito l'opera diplomatica dell'attuale Papa Pio XII immediatamente prima della guerra?
        Conoscete del tempo di guerra per lo meno i Messaggi Natalizi del Papa nel Natale del 1940-41-42? Conoscete almeno le lettere del Papa agli Arcivescovi di Napoli, di Genova, di Torino, di Palermo dopo i bombardamenti di queste città? Sapete che in tutti i suoi discorsi il Papa non lascia l'accenno e l'invocazione alla pace, non lascia l'accento di compassione e di conforto per chi soffre a causa della guerra?
        E l'opera diplomatica del Papa la conoscete? Il Papa non cerca la gloria del mondo, e molto di quello che fa, anche di grande, è nascosto. Ma il giorno in cui sarà rivelato dalla storia, il mondo stupirà dell'opera così caritatevole, così grandiosa, così disinteressata del Papa. E l'opera meravigliosa di carità che il Papa svolge per alleviare la sofferenza della guerra, la conoscete voi?
        L'apprezzano i protestanti, l'apprezzano gli infedeli, e persino i massoni, e non l'apprezziamo noi che siamo i figli del Padre!.
        Sapete che cosa fa il Papa per i prigionieri, per i dispersi, per i concentrati, per i deportati, per gli affamati, per i bambini? E si potrebbe continuare. Non sapete che il Papa ha più di duemila richieste al giorno, solo per ciò che riguarda l'Ufficio Informazioni? Se lo sapete, perchè criticate? Se non lo sapete, perchè criticate?
        Perchè al Papa, e solo al Papa, si usa questa strana ingiustizia?

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IN PARROCCHIA

Dopo la benedizione delie case

Anche quest'anno il Parroco, trovandosi solo, s'è sobbarcato il non lieve peso della benedizione delle case del paese e della campagna. Sono stati otto giorni di dura fatica poiché è facile immaginare quanto costi il camminare per oltre cinque ore al giorno sotto la sferza del sole per chi non è abituato a tali disagi.
        Asu vei, bast neuv, dice il proverbio piemontese. E quante volte capita questo, specie in questi tempi.
        Tuttavia il Parroco deve dire anzitutto che lo ha fatto con molto piacere, poiché è sempre una gioia grande per il padre vedere i suoi figli, entrare nelle loro case, portarvi una buona parola e rendersi conto delle loro gioie e dei loro dolori.
        E purtroppo che di gioie ne ha trovate poche e di dolori tanti. Fatiche di poveri vecchi soli, lacrime di povere spose e madri, lavori gravi non usitati per donne e fanciulle, timori, ansie per i cari lontani, disagi economici, lamentele d'ogni sorta, ecc. è quanto il Parroco ha trovato in quasi tutte le case.
        In qualche casa purtroppo non ha creduto di entrare e ciò non certo per malanimo. Certe cose non troppo chiare, certe posizioni sociali, certi scandali non rimediati mettono il Parroco, che ha pure gli ordini superiori da eseguire, in condizioni dolorose in cui non vorrebbe trovarsi. Quando si è in aperto e notorio contrasto con Dio e colla sua legge, quando si è in lotta contro la propria coscienza, quando tutti dicono: " Così non va " non si può pretendere di aver diritto alla benedizione di Dio. Mettetevi a posto, cari parrocchiani ed il Parroco sarà ben lieto di portarvi la benedizione di Dio e sua. In altre case il Parroco ha taciuto tenendo un contegno riservato e quasi freddo. Lo Spirito Santo avverte che non è il caso di sprecare parole dove si sa di non essere ascoltati. Ciò serva a spiegare qualchecosa a certe famiglie a cui starebbe bene una parola di correzione e ricordiamo che non è possibile che Dio benedica quelle famiglie dove la parola del Parroco è disprezzata e tenuta in nessun conto, specie per ciò che riguarda la moralità, il nudismo, la profanazione delle feste, ecc..
        In generale però la benedizione delle case ha confermato al Parroco la stima e la divozione della stragrande maggioranza delle famiglie.
        Cordiale il ricevimento, modesto e divoto il contegno, soddisfacente la presenza dei membri non ostante il lavoro assillante della campagna, abbondanti le offerte. Grazie di tutto, cari parrocchiani che comprendete come il Parroco abbia un desiderio solo: farvi del bene; Dio rimuneri al cento per uno la vostra carità e divozione.
        Ed ora della benedizione cerchiamo conservarne i frutti. Il Sacerdote entrando nella casa dice per prima cosa: "Pax huic domui et omnibus abitantibus in ea" - Pace a questa casa ed a tutti i suoi abitatori. Conserviamola questa pace anzitutto con Dio, con noi, con quei di casa, coi parenti, coi vicini, con tutti e meriteremo da Dio di aver presto quella che tutti desideriamo: la pace nel mondo, la cessazione della guerra, il ritorno della moralità nella giustizia e nella carità.

Gi esami di catechismo

        Li abbiamo dati nella settimana 14- 20 giugno a tutte le 5 classi elementari e vorremmo dire di essere stati pienamente soddisfatti. Purtroppo abbiamo avuta più d'una delusione. Classi intere. che, fatte pochissime eccezioni hanno saputo pochissmo. E forse i genitori si sono illusi di essere a posto sopra questo importantissimo loro dovere perchè han trovato sulla pagella della scuola insieme agli altri voti anche questo: "Religione: buono o lodevole". Cari genitori ricordate che giudice della sufficiente istruzione religiosa dei vostri figli non sono gli Insegnanti elementari (a cui per altro dobbiamo tutta la nostra riconoscenza per quanto fanno in materia), ma il Parroco, e che il vero Catechismo - nel senso di completo - non è quello che si fa (se si fa) nella scuola, ma quello che si fa in Chiesa sotto lo sguardo ed il controllo dell'autorità religiosa, unica competente in materia. Ecco perchè si vetrificano certi contrasti: Sulla pagella della scuola: " Buono " ; sul registro parrocchiale " insufficiente e rimandato ". Perciò augurando che il nuovo ordidinamento sociale che dovrà trasformare l'Europa dopo la guerra porti pure ad una maggior comprensione dei valori spirituali e religiosi e ad una più pratica ed efficace collaborazione tra Scuola e Chiesa, non posso a meno che ricordare ancora una volta ai genitori il grave obbligo e la grave responsabilità dell'istruzione religiosa dei loro figlioli.
        Ecco intanto il

Resoconto catechistico 1942/43

        Le lezioni furono 57 per tutte le classi. Il primo numero indica le presenze, il secondo il voto di media (studio e condotta), il terzo l'esame.

CORSO ELEMENTARE CLASSE V

Abbona Celso di Antonio 49 9 6
Cogno Domenico di Antonio 48 7 6
Manzone Piero di Giuseppe 40 6 5
Pirra Ernesto di Giovanni 57 10 9
Ravera Ermes di Cesare 40 8 8
Garello Lorenzo di Giov. 48 8 8
Saccato Sergio di Giuseppe 38 7 8
Stra Mario di Pasquale 45 7 8
Tarditi Mario 37 9 9
Vlvalda Giovanni di Celso 13 9 9
Abbona Margherita fu Giov. 43 6 6
Abbona Maria di Celso 47 6 5
Anselma Olga 42 7 ass-
Arnulfo Maria fu Stefano 21 6 ass.
Arnulfo Stefanina fu Stef. 52 6 7
Giaccardi Metilde 8 6 ass.
Iberti Maria di Giuseppe 43 8 8
Manzone .Secondina fu Luigi 15 8 9
Mascarello Giulia di Gugl. 56 10 8
Penna Maria di Filippo 36 9 8
Pregliasco Nella di Carlo 56 9 8
Rinaldi Fiorina di Giov. 52 8 8
Tarditi Irma di Pietro 54 8 8
Tarditi Silva fu Pasquale 51 8 8
Vietto Luciana di Clemente 23 9 9

CLASSE IV

Alessandria Gius, di Matteo 44 9 7
Alessandria Gustavo di Seb. 42 5 5
Borio Giovanni di Gius. 46 7 6
Borio Giovanni di Franc. 45 9 6
Borio Giuseppe di Giovanni 35 8 5
Borio Giovanni di Antonio 7 7 8
Camia Lorenzo di Carlo 52 10 10
Ferrero Alfredo di Candido 46 8 6
Ferrero Giov. di Michele 25 9 6
Greco Mario di Antonio 14 5 ass.
Grimaldi Gius, di Pietro 23 5 ass.
Giraudo Mario di Costanzo 28 9 9
Marenco Franc. di Modesto 48 9 8
Marrone Vinc. di Amedeo 47 9 8
Mascarello Ermanno di G. 32 7 5
Oberto Giovanni di Luigi 37 8 6
Pirra Pietro di Giovanni 6 4 ass.
Pavia Dom. di Giuseppe 25 8 8
Ravera Giovanni di Luigi 32 6 ass.
Stra Bernardo di Pasquale 39 8 8
Tarditi Bruno di Ernesto 47 6 9
Tarditi Angelo di Gius. 25 6 ass.
Vivalda Elio di Celso 6 7 9
Taricco Giuseppe di Dom. 17 6 ass.
Cogno Giovanna di Antonio 51 9 8
Giaccardi Maria di Pietro 47 9 10
Guglielmino Maria di Natale 34 8 6
Montaldo Maria G. di Paolo 40 9 8
Pavia Marina di Carlo 46 10 7
Rostagno Luciana di Cesare 39 8 ass.
Rinaldi Maria di Lodovico 6 8 9
Tarditi Lucia di Giuseppe 50 9 10
Tarditi Maria di Giuseppe 15 8 9
Sobrero Canterina di Dom. 51 10 9

CLASSE III

Alessandria Giovanni di Fr. 43 8 5
Bozzone Ugo di Angelo 40 7 5
Costamagna Sergio di Luigi 49 10 10
Giachino Francesco di Giac. 52 9 10
Lanza Luigi di Agostino 49 9 ass.
Lanza Mario di Agostino 41 9 ass.
Ravera Carlo di Cesare 54 7 7
Taricco Giovanni di Andrea 49 5 5
Alessandria Ausilia di Seb. 32 6 7
Borio Angela di Giovanni 38 10 10
Bocca Maria di Giacomo 33 9 ass.
Cogno Giovanna di Gioach. 41 10 10
Cogno Giuseppina di Gioach. 50 10 10
Garello Agnese di Giovanni 35 10 10
Girardi Lucia di Michele 49 9 9
Iberti Ernesta di Giuseppe 47 10 10
Mascarello Maria di Gius. 42 7 8
Montanaro Maria di Giov. 41 7 8
Pirra Gemma di Giovanni 46 10 10
Pirra Ida di Vittorio 51 10 10
Protto Luigina di Giacomo 51 8 8
Peperone Maria di Carlo 43 10 10
Ravera Maria di Luigi 48 8 9
Sarzotti Margherita di Fr. 34 10 10
Stra Catterina di Luigi 42 9 9
Stra Franca di Ottavio 45 7 6
Tarditi Clelia f. Guido 44 8 9

CLASSE II

Anselma Roberto di Felice 52 10 10
Borio Mario di Francesco 48 8 8
Daniele Terenzio di Franc. 51 10 10
Montaldo Giovanni di Paolo 47 10 10
Pirra Bruno di Francesco 50 10 10
Rinaldi Giuseppe di Giov. 52 8 8
Sanino Michele di Giov. B. 48 10 10
Settime Ercole di Giov. B. 49 10 10
Sobrero Giuseppe di Pietro 51 10 10
Stra Giovanni di Ottavio 48 10 10
Giaccardi Margh. di Pietro 45 10 10
Giraudo Carla di Costanzo 50 10 10
Goletti Ettorina di Secondo 48 10 10
Iberti Emma di Giuseppe 51 10 10
Marenco Valeria di Giov. B. 50 10 10
Mascarello Palmina di G. 49 8 9
Pirra Domenica di Michele 51 10 10
Rinaldi Maria L. di Giov. 51 10 10
Tarditi Margh. di Gius. 35 10 10
Vietto Emilia di Natale 1 10
Vietto Valeria di Clemente 1 10

CLASSE I

Alessandria Angelo di Fr. 49 8 9
Abbona Onorato fu Giov. 36 8 10
Balocco Adolfo dì Augusto 39 10 10
Borio Giorgio di Giovanni 42 9 10
Camia Luciano di Franc. 40 9 9
Cogno Elvio di Sebastiano 52 10 10
Costa Fiorenzo di Pietro 50 10 9
Garello Alfonso di Giov. 42 8 9
Goletti Umberto di Secondo 41 8 10
Pirra Luigi di Giovanni 52 10 10
Protto Sergio di Giac. 51 9 10
Ravera Lorenzo di Luigi 38 8 8
Cencio Giuseppina di Cesare 34 10 10
Montanaro Andreina di Ant. 41 10 10
Montaldo Teresa di Paolo 50 10 10
Novo Sandretta di Michele 49 10 10
Pirra Vera M. di Giuseppe 47 10 10
Protto Luigia di Sesto 46 10 10
Pressenda Celestina di Gius. 53 10 10
Ravera Anna di Luigi 51 10 10
Sobrero Margherita di Dom. 51 10 10
Sanino Teresa di Giov. B. 56 10 10
Sardo Maria T. di Alfonso 47 10 10
Tarditi Elvira di Giovanni 47 10 10

Osservazioni

        Anche uno sguardo superficiale alla suddetta tabella rivela parecchie cose: 1° - Che nelle classi inferiori si nota una maggior frequenza ed una migliore votazione. Perchè? Forse i perchè sono parecchi. Certo tra gli altri questi due: 1) Il Catechismo delle classi inferiori è certamente assai più breve ed assai più facile che nelle superiori. Sopratutto il testo di V si rivela qualchecosa di impossibile a mandarlo tutto a memoria. Cambiarlo? Non si può. Si cade dalla padella nella brace come già ci è accaduto. Noi ci contenteremo che molte risposte siano dette a senso, ma per questo occorre la spiegazione del Catechista ampia e sovente ripetuta, la frequenza alle lezioni e sopratutto l'attenzione, cose che certamente non ci sono sempre tutte. Per questo il Parroco si raccomanda ai genitori ed alle sorelle o fratelli più anziani che capiscono già qualcosa di più di voler assistere questi fanciulli e spiegar loro qualche volta le risposte da ritenersi a senso - 2) I grandicelli cominciano ad essere capaci a qualcosa nell'aiuto della famiglia e sovente i genitori li trattengono a casa invece di mandarli al Catechismo, senza pensare al male che fanno ai figli ed a se stessi. 2° - I rimandati e cioè quelli che non hanno ottenuta la sufficienza (media di almeno 6) e quelli che non han dato l'esame dovranno ripetere l'esame di riparazione alla fine di settembre. Avviseremo del giorno. Non presentandosi non potranno passare alla classe superiore.

NELLE BORGATE

        Da tempo è stato detto e ripetuto che anche dalle borgate si è obbligati a frequentare il Catechismo parrocchiale. L'obbedienza a questo ordine - che è un dovere per i genitori - è ancora poca. Niente da Moriglione e compatiamo per la lontananza. Poco da Panerole e da Bergera.
        Il Parroco desidererebbe - e più volte ha cercato di farlo - che in ogni Borgata alcune buone persone si incaricassero di un po' di catechismo ai fanciulli - almeno a quelli delle tre prime classi - i grandi possono venire in parrocchia - ma finora si è ottenuto poco. Nulla a Panerole, poco a Bergera anche perchè in quest'anno è mancata sovente la Messa festiva. Ripeto nuovamente l'invito a qualche brava donna o ragazza e spero poter ottenere un po' di aiuto. Certo, fortunate quelle Borgate che, come Panerole, hanno avuta la fortuna di una brava insegnante cristiana che, oltre la scuola ben fatta, ha trovato tempo anche per il Catechismo.
        Ecco i pochi risultati che potremmo avere con un po' d'esame:

MORIGLIONE

        Ha dato l'esame il Cappellano festivo che ci trasmette i seguenti voti:

Classe I.

Rovella Cesare di Domenico 9
Gatti Marisa di Giuseppe 10
Classe II

Gatti Giovanni di Giuseppe 10
Rovella Lucia di Giov. B. 9
Classe III. Civallero Lorenzo di Gius. 9
Classe IV. Rovella Giovenale di Dom. 10
Marengo Olga di Lorenzo 10
BERGERA
Classe I.

Gallo Rosalia di Giov. 10
Giachello Catterina di Gius. 8
Classe II.

Saccato Lorenzo di Giacomo 9
Tarditi Luigi fu Giovanni 7
Gallo Maria di Alfredo 10
Classe III.

Rapalino Angelo di Luigi 8
Saccato Walter di Michele 6
Marengo Attilio di Francesco 8
Marengo Carlo di Angelo 5
Classe IV.

Giachello Maria di Giuseppe 10
Saccato Gemma di Giacomo 9
Tarditi Elda fu Giovanni 7
PANEROLE
Classe I.

Iberti Bruna di Giuseppe 10
Classe II.

Vietto Emilia di Natale 10
Vietto Valeria di Clemente 10
Classe III.
Blengino Giuseppe di Giovanni 10
Pavia Filippo di Giuseppe 10
Alessandria Lidia di Giulio 10
Classe IV.

Borio Giovanni di Antonio 8
Pavia Domenico di Giuseppe 8
Vivalda Elio di Celso 9
Rinaldi Maria di Lodovico 9
Classe V.

Vietto Orlando di Giacomo 10
Vivalda Giovanni fu Valerio 9
Manzone Secondina di Carlo 10
Vietto Luciana di Clemente 9

Corso medio

        La breve durata dell'inverno ed i pressanti lavori della campagna non hanno permesso al Parroco di fare tutto il Corso medio. Furono fatte le lezioni ed esaurito il programma per le tre classi femminili. Per le maschili si spera di trovare una quindicina di giorni nel prossimo agosto o settembre.
        Ecco i risultati per il Corso femminile:
        Lezioni n. 25 (dal 23 novembre in avanti) .
        Testo : Catechismo grande. I^ Parte: «Le Verità».

CLASSE VIII.

Cogno Maria Dom.ca di G. ass. (malata) Abbona Margherita di Celso 16 8 ass.
Ferreri Luigia di Luigi 21 8 9
Rinaldi Adelina di Lodov. 7 7 ass.
Roggia Maria di Franc. 18 8 8
Tarditi Teresa di Lodov. 25 10 10
Vietto Gabriella di Giac. 5 ass.
        Alle promosse sarà consegnato il diploma di licenza.

CLASSE VII.

Barberis Elsa di Giuseppe 16 9 9
Grimaldi Ferdinanda di P. 8 9 9
Iberti Giovanni di Giov. 15 8 7
Manzone Severina fu Luigi 7 6 ass.
Maregoo Maria di Modesto 17 8 9
Nada Luciana di Lorenzo 12 9 10
Pavia Francesca di Carlo 24 10 9
Pregliasco Tarcisia di Carlo 11 10 10
Ravera Carla di Luigi 20 7 7
Stra Lucia di Ottavio assente Tarditi Catterina di Pasq. 14 7 7
Tersiglio Teresa di Gius. 24 10 10

CLASSE VI

Borio Anna M. di Franc. 24 10 10
Cogno Piera di Sebast. L. 2 8 9
Cogno Franca di Gioach. 23 9 10
Iberti Angela di Gius. 14 9 ass.
Marenco Teresa di Dom. 23 8 8
Oberto Gemma di Luigi 15 8 8
Pirra Maria Angela di Vitt. 25 9 10
Rapalino Maria di Luigi 12 8 8
Sanino Claudia di Giov. B. 22 10 9
Sangiano Maria di Lorenzo 25 10 10

        Una parola di lode a chi ha frequentato e studiato; un ringraziamento alle buone Catechiste che ci hanno coadiuvato nel grave e delicato compito; un'esortazione ai genitori a voler curare colla massima diligenza questo primo e massimo dovere: l'educazione e istruzione religiosa dei loro figliuoli.
        Il Catechismo continuerà tutte le domeniche per le 5 classi elementari alle quali verrà tenuta lezione di Storia Sacra, per tutte le vacanze.

A voi, cari Militari

        Poche parole stavolta, ma sempre ugualmente cordiali. So che qualcuno di voi non riceve il Bollettino. Sappiate che io con tutto piacere lo mando a tutti i soldati di cui ho l'indirizzo. Se avete cambiato fatemelo sapere anche a mezzo dei vostri. Ricordate che i vostri scritti mi fanno sempre molto piacere anche se è una semplice cartolina coi saluti. Vi abbiamo ricordati nella solennità del Corpus Domini; vi ricorderemo in modo speciale alla Crocetta nella festa della Porziuncola. Vedete se vi torna possibile fare in tal giorno la S. Comunione anche voi.
        La mietitura è terminata e il raccolto pare buono. E' venuta un po' di pioggia e speriamo non sia l'ultima. I vostri tutti bene. State bene anche voi, soprattutto tenete alto il vostro morale e siate di buon umore. Le cose fatte volentieri o almeno con la pazienza cristiana sono anche più sopportabili. Tutto finisce quaggiù e verrà anche il giorno del vostro ritorno in famiglia vittoriosi e benemeriti della Patria che vi serberà riconoscenza.
        Vi saluta cordialmente il vostro
                         Parroco

Diario religioso - Luglio e Agosto

9 luglio - Inizio Novena della Madonna del Carmine - Rosario e benedizione a sera.
18 luglio - Festa della Madonna del Carmine. Quest'anno avrà carattere puramente religioso senza sfarzo e per le circostanze attuali e perchè, contro le nostre previsioni, on abbiamo con noi il Rev. D. Passone Evaristo, salesiano, ancora in America, in grazia del quale avevamo chiamata la sua Mamma e il suo Fratello maggiore a Priori del Carmine.
22 - 23 - 24 luglio - Triduo in preparazione alla festa di S. Anna, patrona delle Umiliate. Breve meditazione a Messa; Rosario, conferenza alle ore 17.
25 luglio - Festa di S. Anna. Comunione generale delle Donne; Messa parata con musica; Panegirico e Processione.
30 luglio - Inizio triduo alla Crocetta in preparazione alla festa della Porziuncola. Rosario, predica, benedizione alla Cappella ore 21. Confessioni uomini la sera del 1° ag.
2 agosto - Festa della Porziuncola. Messe e Benedizione alla Crocetta. Le feste dei Luigini e delle Figlie di Maria coi loro tridui predicati le celebreremo rispettivamente nelle Domeniche 5 e 12 Settembre.


 

da LUCE E FORZA dell'Agosto-Settembre 1943

I doveri dell'ora presente

        Gli avvenimenti di questi giorni sono così gravi, che la mente ne rimane come sbigottita, quando sotto la forza dei fattori umani considera la mano di Dio, che se ne serve e li conduce agli altissimi fini suoi.
        Purtroppo, una parte del nostro buon popolo si illude che siamo ormai alla fine dei giorni tragici, mentre questi potrebbero cominciare appunto ora che bisogna riedificare la Patria su di una vasta rovina di regioni bombardate o invase da truppe straniere.
        La Chiesa - il cui Regno non è di questo mondo - lascia ed affida il compito politico ai cittadini ed ai legittimi Poteri, ai quali tuttavia rivolge il monito di governare secondo Dio, che è la prima fonte di ogni diritto e giustizia.
        Siccome tuttavia i fedeli debbono essere pur consci della gravità dell'ora che attraversiamo, e tutti debbono cooperare perchè l'Italia ritrovi la propria salute nella sua tradizione bimillenaria di Cattolica Religione, è necessario soprattutto di pregare assai.
        Dice lo Spirito Santo che è nella sua superna luce che i reggitori dei popoli reggono e promulgano le norme della giustizia. "Per me principes imperant et legum conditores iusta decernunt". Perche dunque coloro che presiedono alle sorti della Patria, e che in questo momento debbono risolvere tanti vitali problemi di massima responsabilità, nella luce di Dio prendano quelle decisioni che conducano al maggior bene d'Italia, i Cattolici possono e debbono portare un enorme conributo: quello soprannaturale della preghiera cristiana.
        Perché poi la sospirata restaurazione deIla Cosa Pubblica sia giusta e stabile essa dovrà rispondere a tre condizioni:
        1. Rispetto della personalità del cittadini e del cristiano in correlazione alla sua missione verso la propria famiglia, verso la Chiesa e verso la Patria e verso l'umana società.
        2. Rispetto alle tradizioni religiose, culturali, politiche del popolo italiano, nell'osservanza delle dottrine sociali propugnate dai romani Pontefici, soprattutto da Leone XIII in poi.
        3. Rispetto alla missione provvidenziale di Roma cristiana, che in grazia della Cattedra del Principe degli Apostoli, provvidenzialmente stabilita nella Città dei sette colli, è succeduta alla missione universalistica di Roma imperiale, divenendo a sua volta, in un senso assai migliore e superiore, datrice di civiltà. baluardo del diritto, capitale del Cristianesimo, madre comune di tutti i popoli affratellati insieme nel Sangue del Redentore Gesù Cristo.
        Infine libertà alla Chiesa perchè, massime in questo momento, possa svolgere tra il popolo la sua divina missione educatrice.
        In questi giorni così carichi di responsabilità raccomandiamo a tutti massimamente tre cose:
        a) Serena fiducia in Dio, Salvatore e custode del suo popolo, mercè l'intercessione della Madonna.
        b) Ciascuno con ordine compia il proprio dovere al suo posto sociale, senza intralciare l'opera dei Governanti con inopportune incrinature e divisioni. I più assennati facciano opera persuasiva presso i propri colleghi, perchè sopratutto negli stabilimenti, non si rendano vittima di chi potrebbe fare l'interesse degli estranei. Le Conferenze di S. Vincenzo continuino ed intensifichino l'esercizio della carità.
        c) Serietà di vita cristiana e preghiera incessante.
        Dio ci protegga e benedica tutti.
                (Da una recente lettera del Card. SCHUSTER)

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Avviso importante

        Il rincaro della carta e di quanto riguarda la stampa del Bollettino ci obbliga alla massima economia. Perciò fin dal mese di Luglio u. s. abbiamo sospeso l'invio del medesimo a quanti risulta non abbiano fatta offerta da oltre un anno, fatte le debite eccezioni per i benefattori straordinari. Sono perciò ingiustificate le lamentele che a volte si sentono ed i reclami che si ricevono. Il Bollettino costa e non si può dare gratuitamente.
        Preghiamo pure chi ha cambiato indirizzo e specie i soldati e gli sfollati a volercelo notificare, poiché ci consta che molte copie del Bollettino vanno disperse.

Le feste celebrate

        IL CARMINE. La cara festa, tradizionale a Novello, a carattere schiettamente religioso fu celebrata la domenica 18 Luglio colla solennità possibile e compatibile alla tristezza dei tempi.
        Non ci fu il triduo predicato di preparazione. In compenso fu fatta la Novena nella quale, come il giorno della festa, furono ricordati i nostri soldati ed i bisogni della Patria.
        Numerosa la Comunione, specie di uomini, nel giorno della festa. A Messa grande, parata, cui assistevano in apposito banco i Priori Sign. Passone Domenica Ved. e Figlio Domenico, fu eseguita dalla Cantoria femminile la bella Messa, facile e melodica, di Mons. Terreno. Accompagnò egregiamente all'organo il Chierico Domenico Tarditi, cui facciamo i migliori rallegramenti per il promettente inizio nella carriera musicale.
        Fu abolita ogni manif stazione esterna (pranzo, bicchierate,ecc.) sia per i tempi che corrono, sia perchè, contro le previsioni fatte l'anno scorso, in omaggio alle quali furon eletti i suddetti Priori, il figlio D. Passone Evaristo salesiano, ordinato in America nel 1941 non ha potuto, causa la guerra, trovarsi con la famiglia che lo sperava presente alla duplice festa. Speriamo non tardi il giorno desiato in cui la nostra Parrocchia assisterà in festa alla sua Prima Messa tra noi. Alla Famiglia Passone, che per l'occasione ha fatto alla Chiesa la generosa offerta di L. 500, i migliori ringraziamenti ed al caro D. Evaristo i più cordiali auguri.
        A Priori del Carmine per l'anno 1944 furono eletti i Coniugi Alessandria Giovanni, Giudice conciliatore e Marengo Felicina che accettarono volentieri la carica cui siamo certi faranno onore. Anche a loro i più sinceri rallegramenti e cordiali auguri.

        LA PORZIUNCOLA ALLA CROCETTA. Anche questa simpatica festa campagnola, caratterizzata da parecchi anni da un'intensa devozione, ha subito l'esigenza dei tempi. Il triduo di prediche e benedizioni, sempre così frequentato, non ebe luogo in omaggio alle saggie disposizioni superiori che ordinarono il coprifuoco alle 21,30. Supplì nei tre giorni la benedizione in Parrocchia. Anche l'affluenza alla Cappella nel giorno 2 Agosto sacro alla grande Indulgenza del «Perdono d'Assisi» fu limitata alle ore diurne. Tuttavia non fu meno numerosa la folla dei fedeli alla S. Conunione, alla Messa grande cantata come nella festa del Carmine ed alle funzioni del pomeriggio. La Cappella fu chiusa alle ore 21.

        S. ANNA. Come si sa, è la festa delle Umiliate la cui Compagnia, fiorentissima, l'ha scelta da qualche anno a compatrona. La Santa Madre della Madonna fu onorata dalle nostre donne domenica 25 Luglio con una numerosa Comunione, Messa parata con musica, panegirico letto dal Prof. D. Isaja, nostro Vicecurato fest. Processione e benedizione.
        Fu Priore dell'anno la Sign. Cogno Vietto Francesca che offrì a ricordo alla Chiesa P. la somma di L. 100 e volle a cordial bicchierata le colleghe ufficiali della Compagnia. A lei i ringraziamenti per quanto fece per il bene della stessa e l'augurio che S. Anna ripaghi con copiose benedizioni. Le succede nella carica la Sign. Tarditi-Taricco Maria della Borg. Tarditi Sott. e fu nominata S. Priora la Sign. Tarditi Montanaro Maria del Rione S. Giuseppe alle quali facciamo i migliori auguri.

        FESTA DI S. LUIGI. E' la festa dei nostri giovani sotto la protezione del grande Gonzaga. E purtroppo in questi anni di guerra è la festa che ci fa pensare con più intensa nostalgia ai nostri soldati lontani per i quali intensificheremo ancora in tal giorno domenica 29 Settembre. Siamo certi averli tutti uniti a noi in tale occasione col pensiero e nella preghiera attorno all'altare del caro Santo protettore della gioventù. E noi li ricorderemo in modo speciale implorando da Dio per l'intercessione di S. Luigi la onorifica risoluzione del grande conflitto che da anni logora la società ed il ritorno totale e sollecito dei nostri cari soldati alle loro famiglie per godere nel lavoro i frutti di una pace giusta e duratura. Anche per S. Luigi attendiamo una Comunione generale dei giovani che ancora sono tra noi ai quali, siamo certi, si uniranno gli uomini come già negli anni scorsi. Anche la cara festa dei giovani, se non potrà avere quest'anno le belle manifestazioni di gioia esterna, avrà in Chiesa la solennità possibile con funzioni parate, musica, panegirico, Processione e Benedizione. Precederà il triduo di preparazione.

        FIGLIE DI MARIA. La domenica 12 Settembre, sacra al nome di Maria sarà la festa della Compagnia delle Figlie dalle quali crediamo lecito e doveroso attendere qualche cosa di più degli altri anni proprio in considerazione dei tempi che corrono ed in riparazione del male che continua a commettere la gioventù femminile nudista. A queste amanti del nudo poi che certamente vorranno unirsi, anche solo per rispetto umano alla rovescia, alle loro compagne modeste nella Comunione generale, diciamo francamente che i Sacramenti sono cose sante da rispettare e che per andarvi col proposito di continuare nella vita leggera e nello scandalo del nudismo, è meglio astenersi. Un sacrilegio è presto commesso, ma è cosa così grave che basta da solo ad attirare sulla povera anima disgraziata le più tremende maledizioni divine.
        Anche la festa delle Figlie di Maria sarà celebrata colla massima solennità consentita dai tempi. Precederà un triduo di predicazione.

La pagina della carità

PER LA CHIESA

        Novo Sandretta di Michele (in occ. 1.a Com.) L. 30; Rinaldi Emilio 50; Tarditi Giovanni f. Fr. 50; Marrone Giovanni 25; Scarzello Sabino 10; Ferrero Candido 50; Dott. Gervasone 50; Borio-Passone Catterina 15; Sold. Mascarello Giuseppe (Al S. Cuore p. g. r.) 100; Ved. Alessandria Passone Catterina 25; (a S. Lucia 10); Popolo Clemente 40; Ved. Raviola Teresa 20; Ved. Passone Domenica e figlio Domenico Priori del Carmine 500; Cogno-Vietto Francesca Priora delle Umiliate 100; Garino Lucia 5; Protto Sesto 100; Abbona Catterina (sedia) 10; Con. Taricco P. L. 100.

PER L'ASILO

        Novo Sandretta (in occasione 1.a Com.) L. 30; O. N. Maternità e Infanzia 135; Dal Messo Ravera G. (per contravvenzioni alla legge sul pascolo) 25; Colonia elioter. 200; O. N. Maternità e Infanzia 161; Sussidio del Comune L. 1000.

PER IL BOLLETTINO

        Alessandria-Rossotto Maria 10; Cogno Gioacchino 10; Fam. Rinaldi 5; Camia Francesco 10; Tarditi Catterina Ved. 10; Tarditi Giuseppe f. Gasp. 10; Iberti Giuseppe 10; Protto Sesto 10; Manzone Giuseppe Aut. 7; Ravera Matteo 5; Sangiano Lorenzo 10; Scarzello Sabino 5; Ved. Tarditi Clara 10; Cogno Giovanni 10; Passone Giov. B. 10; Alessandria Giovanni 10; Germano Giovanni 10; Germano Giacomo 5; Sold. Alliaria Ezio 10; Allaria-Ravina Maria 10; Sold. Passone Luigi 10; Grisotto Domenico 10; Cristino Francesco 10; Fam. Rosso G. B. 5; Borio-Passone Catterina 10; Ved. Marengo Margherita 10; Marenco Angelo 10; Marenco Batt. 10; Gallo Sebastiano 10; Rosso Francesco 15; Giachino Giacomo 5; Cogno Ernesto 20; Cogno Luigi 10; Astore Federico 10; Vivalda Luigi 5; Tarditi Benedetto 5; Sobrero Giuseppe 10; Alessandria Giuseppe 10; Sold. Mascarello Giuseppe 50; Saccato Giuseppe 10; Alessandria Giuseppe 5; Ved. Alessandria-Passone Catterina 10; Popolo Clemente 10; Ravera Giorgio 10; Ved. Raviola Teresa 7; A. G. 10; Tarditi Cristina e Frat. 10; Carab. Allaria Ezio 10; Vietti Natale 5; Calcagno Cristina 10; Sold. Pirra Giuseppe 10; Aw. Ferreri Luigi 100; Suor Claudina Cantoni 10; Rovella Domenico 5; Maria Bellardi 10; Tarditi Onorina 15; Salvano Lucia 10; Bozzone Angelo 10; Roggia Pietro 10; Sold. Viglione Francesco 10; Fam. Alessandria (Govone) 20.

PER LA CROCETTA

        Taricco Francesca 70.

PER IL RICOVERO

        Borio-Passone Catterina 50; Eredi Boschis 35; Con. Taricco P. e L. 100; N. N. 20.

PER IL TEMPIETTO VOTIVO A SAN GIOVANNI BOSCO

        Fam. Dott. Gervasone 50; Ved. Alesaandria Catterina 25; Pirra Pietro 50.

PER LE OPERE PARROCCHIALI

        Cogno Sebast. Luigi 20; Vancini Federico 40; Saccato Giacomo 20.
        A tutti i Benefattori delle nostre opere di bene vada l'espressione della più sincera riconoscenza e le benedizioni rimuneratrici di Dio.

ERRATA-CORRIGE

        Nell'elenco dei bimbi della Prima Comunione è stato omesso il nome di Novo Sandretta di Michele. Ripariamo e raccomandiamo al proto maggior attenzione.

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Notizie varie

        Il Sig. Tarditi Oreste f. Pasquale ci comunica da Torino la sua meritata promozione a Ufficiale marconista e Sott. di P. S. Al bravo giovane i nostri più cordiali rallegramenti e vivissimi auguri.

         Per la "BORSA DI STUDIO" Mons. Grassi che sta costituendosi in Diocesi in omaggio al 1° Decennio di Ministero episcopale del Veneratissimo nostro Vescovo, la nostra Parrocchia ha inviata una prima offerta di L. 200. La "BORSA" nell'intenzione dei promotori è destinata a costituire un fondo per aiutare chierici di buona volontà negli studi superiori e per altre opere a favore del Seminario. Di qui si capisce che la medesima resta sempre aperta e che ogni offerta sarà sempre bene accetta.

        A MORIGLIONE. - Col mese di Luglio ha cessato il suo ufficio di Cappellano festivo di quella Borgata il Rev.mo Can. D. Giovenale Garezzo che da oltre 10 anni serviva quella buona popolazione con generale compiacimento. il Borghigiani esprimono per mezzo del Bollettino al buon Sacerdote insieme al loro rincrescimento, le loro azioni di grazia ricordando i numerosi viaggi a piedi fatti dal Rev. Canonico da Benevagienna alla loro Cappella anche quando il tempo inclemente e le vie impervie richiedevano fatiche e disagi non indifferenti.

        LA BIBLIOTECA PARROCCHIALE è ormai istituita e funziona regolarmente nella sedi delle Donne di A. C. . Esortiamo la popolazione a servirsene sicuri di trovare una lettura sana, istruttiva e divertente. Ci sono libri di ogni genere per adulti e per giovanetti. Rivolgersi alla domenica dopo Vespro alla suddetta sede dove le Sig. Dagnino e Daniele, che con zelo ne hanno curata la riorganizzazione, attendono al regolare funzionamento.

        AL VATICANO è stato inviato dal Parroco l'elenco dei nostri soldati di cui da tempo non abbiamo notizie. Speriamo che quanto prima il provvido Ufficio ci possa inviare coasolanti informazioni.

Funzione speciale per la pace

        Aderendo ben volentieri al suggerimento del nostro Veneratissimo Vescovo ho stabilito una funzione speciale settimanale per la pace. Questa avrà luogo ogni sabato con Messa cantata da vivo per i soldati nostri all'Altare della Madonna, S. Comunione e preghiere speciali. Seguirà il canto delle Litanie e la Benedizione del SS. Invito tutti i Parrocchiani, compresi gli sfolllati, a tale funzione propiziatrice e le Famiglie dei militari a procurare !a celebrazione di dette Messe per i loro cari. Avranno la precedenza i primi iscritti.

Ringraziamento

        Nell'impossibilità di farlo singolarmente, il Parroco ringrazia di cuore quanti in occasione del suo Onomastico l'hanno ricordato con preghiere, scritti ed auguri. Ricambia cordialmente i voti di bene e promette riconoscenti preghiere.

Anniversari di Settembre - (dal 1932 al 1042)

1 Sett. - Tarditi Margherita 1942
4 " - Mascarello Teresa 1941
10 " . Spinardi Giovanna 1942
18 " Alessandria Lorenzo 1941
22 " Galvagno Filippo 1933
26 " Pirra Maria 1942
29 " Conterno Giuseppe 1940

R. I. P.

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A voi, cari militari

        Due sole parole poiché la strettezza dello spazio mi impedisce far di più. In compenso un sempre più intenso ricordo nelle nostre preghiere. Gli awenimtenti di questi ultimi giorni sono stati certamente seguiti anche da voi con ansia febbrile. C'è anche chi ha corso troppo aspettandosi da un giorno all'altro la pace. Vi raccomando al proposito molta calma e spirito di rassegnazione e di confidenza in Dio. Gli uomini non possono fare dei miracoli e per fare la pace occorre essere d'accordo dalle due parti. E questo è appunto ciò che manca. E' certo che il nuovo Governo ha tutta la buona volontà di venire ad una sistemazione di questa guerra che nessuno di noi ha voluta. Ma voi capite che il cedere completamente alle richieste del nemico e darci mani e piedi a lui sarebbe convertire tutta l'Italia, compreso il nostro bel Piemonte, in un solo campo di battaglia, dove forse si scatenerebbero su di noi le ire di due opposti nemici. Continuiamo a pregare, a offrire a Dio i nostri sacrifici e stiamo sicuri che più presto di quanto ce lo pensiamo il Signore, che già tante volte ha salvato l'Italia, troverà modo di non lasciarci cadere sotto il dominio dei protestanti.
        Qui nulla di nuovo. Molta siccità e bisogno grande di pioggia. Raccolti ancora discreti eccetto la meliga che è ormai quasi perduta, insieme alle ortaglie. L'uva resiste ancora. Speriamo.
        Saluti affettuosi.
                Vostro Arciprete.

Ridere

        Fu scritto: Per ridere basta essere un po' scemi: per capire è necessario essere ntelligenti.
        Le ragazze sopratutto, oggi ridono sempre. Le senti squittire dalle risa, sghignazzare per le strade, sui tram, ne la casa. Non sanno tenere conversazione cinque minuti senza scoppiettare in risate lunghe, sonore, sguaiate.
        Hanno imparato anche al cinema; una volta indivano concorsi per il miglior sorriso. Diventava una professione, una arte.
        Ridono: ma non hanno il segreto, la sorgente della letizia: il loro riso è una maschera che vorrebbe nascondere il vuoto, il deserto del cuore; e tanto maggiore è lo sforzo del riso, e più sonante e prolungato il gorgogliar della voce, tanto più profonda e triste è la nullità che ricopre.
        Protestano: "Anche il ridere ci volete negare?".
        No: è una cosa buona il ridere. Anzitutto costa meno fatica che a tenere il volto serio e sereno. Dicono che per sorridere si mettono in moto tredici muscoli, mentre ne occorrono cinquanta per aggrottare le sopracciglia.
        E poi il ridere fa del bene; è un ottimo tonico; fisicamente e moralmente; purifica, alleggerisce il sangue, rasserena i nervi e lo spirito.
        Ma nella misura e nel modo che vuole la ragione e l'ordinamento di Dio. Sopratutto in questi tempi in cui tanti piangono, e muoiono.
        Non far del ridere uno scopo od una funzione della propria vita. La quale è cosa seria e tragica anche, perchè vale un destino eterno; ed è costata il sangue e la morte di Gesù.
        Ridere, sì; meglio direi, sorridere, ma con garbo, con grazia. Ecco: proprio così; con la Grazia di Dio.
        Ricordo queste parole di un romanzo di Bazin: Un giovane alsaziano parla ad una sua amica francese. Dice: "Avete il sorriso cattolico. (Come se ci fosse un modo cattolico ed uno protestante di sorridere). Ho degli ottimi amici protestanti, ma non hanno il modo di sorrìdere che avete voi; l'anima che si apre, una luce candida, chi viene e va, come la luce, placidamente".
        E Joinville dice di S. Luigi re, che "moult clérement". Magnifico. Così bisognerebbe che imparassero a sorridere le nostre ragazze, le nostre donne, molto chiaramente; più con la luce dell'anima, che con la voce; il sorriso luminoso della Grazia, con la bontà dello Spirito del Signore. E ci sarebbe anche più bellezza nel mondo.
        Ma per avere questo sorriso è necessario, assolutamente necessario, che tolgano dalle labbra e dal volto, e più ancora dal cuore, quanto procede dallo spirito del male; che è quanto dire, dal demonio e dall'inferno.
        Si,è spento questo sorriso cattolico, questo ridere di bontà e di grazia sul volto di troppe nostre giovani. Ed è triste, tanto triste. Perchè indica che nelle anime si è spenta la luce dello Spirito Santo, il candore di Gesù.


 

da LUCE E FORZA di Ottobre-Novembre 1943

Per la giornata missionaria

        I MISSIONARI. - Tutti i fedeli sono chiamati a raccolta per la Giornata Missionaria fissata alla penultima Domenica di ottobre, occorrente quest'anno il 24 del mese. A tutti si fa pressante invito di prestarsi con preghiere ed offerte in aiuto delle Missioni.
        In questi tempi di tante lotte, di tanti odii e di tante distruzioni è cosa confortante sollevare lo spirito nella visione di una grande, magnifica opera di bontà, di dedizione, di civiltà umana e cristiana, compiuta dai nostri valorosi Missionari.

        CHI SONO I MISSIONARI - L'Apostolo S. Paolo li definisce Adiutores Dei, Coadiutori di Dio. Infatti essi hanno lasciato la casa, la famiglia e la patria per il più grande comandamento di amore: "Andate. e predicate il Vangelo a tutto il mondo".
        Ossequenti alla chiamata divina essi sono andati. La marcia di questi seminatori di bontà cominciò da Gerusalemme il giorno della Pentecoste, e procede ininterrottamente da oltre 19 secoli fra tutte le genti. Il loro cammino è bagnato di sudori e di lacrime, spesso di sangue, che risplende glorioso. Non si spaventano delle difficoltà, non temono i sacrifici.
        Vanno dappertutto, nelle gelide regioni polari e sotto la canicola dell'Equatore. E dovunque o sotto una tenda, o sopra una barca o in una capanna o in una chiesa celebrano gli stessi misteri della Redenzione di Gesù Cristo.

        CHE COSA FANNO I MISSIONARI - Predicano il Vangelo. Ma questa piedicazione non è facile, e assume le più varie forme di apostolato. Cambiare di religione non è come cambiare di vestito: è un mutamento intimo, radicale, una nascita nuova, che richiede il sacrificio dell'uomo vecchio per edificare in sua vece l'uomo nuovo. Talvolta la conversione è una tragedia dello spirito ed il Missionario conosce questa tragedia, e la sorregge e la consola con l'amore e la grazia soprannaturale.
        Il Missionario si fa spesso medico, scienziato, architetto, esploratore, geografo, storico, ecc.: tutto per servire la causa dell'espansione del Cristianesimo. Lavora nelle scuole, nelle offcine, negli orfanotrofi, negli ospedali, nei lebbrosari: procura farsi tutto a tutti per guadagnare tutti a Gesù Cristo.

        CHI SOSTIENE I MISSIONARI - Spiritualmente li sostiene la fede in Dio, la santa Eucaristia. Gesù Cristo è l'amico ed il consolatore del Missionario, e gli ripete la grande parola: "Non temere. Io ho vinto il mondo. Io sono con te".
        Materialmente chi sostiene i Missionari? Sono i fedeli, gli amici delle Missioni che sostengono con il loro obolo questi meravigliosi araldi della fede.
        I bisogni delle Missioni sono tanto grandi, e si moltiplicano ancora di più in questi tempi calamitosi. E tutti i Cristiani debbono sentire impellente il dovere di cooperare generosamente all'opera spesa con tanta generosità dai Missionari. Cooperando così, avran pure pate del loro merito e della loro ricompensa.

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Come leggete?

        Un folto gruppo di giovanotti, cattolici anche di fatto, è entrato in un albergo e prima di sedersi a tavola, ha detta chiara un 'Ave Maria.
        Un gagà, fingendo di leggere nella gazzetta rossa, sorride a un tavolo, quando sopraggiunge un suo amico.
        - Sai, gli dice, se arrivavi un momento prima, avresti goduto uno spettacolo originale...
        - Avresti sentito, cioè - interviene uno dei nostri - un'Ave Maria; ma la ripeteremo al termine del pranzo, per i poveri di spirito...
        Il gagà si nasconde ancor più dietro la gazzetta rosa fingendo di leggere.
        - Scusatemi, signore - sopravviene ancora uno dei nostri - non vi siete ancora accorto che leggete il giornale alla rovescia?...
        Per certa gente che ha solo tanto cervello per ridere alle spalle di coloro che hanno convinzioni e coraggio, non c'è miglior modo di persuasione.

IN PARROCCHIA

LE NOSTRE FESTE

SAN LUIGI

        La festa annuale del caro Santo .patrono della gioventù e della Compagnia dei Luigini è stata celebrata, come al solito, l'ultima domenica di agosto colla solennità permessa dai tempi. Purtroppo il triduo di predicazione tenuto dall'Arciprete fu quasi del tutto disertato. Forse vi contribuì la scarsità di mano d'opera di questi anni per i lavori della campagna e l'urgenza. dei medesimi. In compenso fu abbastanza numerosa la Comunione generale di domenica 26, cui presero parte anche molti uomini e la partecipazione alle funzioni. Tenne il panegirico del Santo il prof. D. Isaia nostro Vicecurato festivo.
        Fu Priore per l'anno decorso il giovane Tarditi Virginio, militare, per cui il padre fece l'offerta alla Chiesa, di L. 50, ricevute con riconoscenza. Lo supplì lodevolmente il giovane Tarditi Sebastiano di Giuseppe dei Tarditi Sottani e fu nominato sotto-Priore il giovane Bergamino Pierino di Giovanni. A tutti i più sentiti ringraziamenti per il lavoro compiuto a pro della Compagnia e l'augurio di copiose benedizioni del Santo Protettore.
        Naturalmente il pensiero più vivo e le preghiere più fervide furono per i notri cari soldati, tutti appartenenti alla Compagnia di S. Luigi che in quel giorno uniti in spirito ai loro compagni, ricordarono la bella festa degli altri anni che, speriamo, ritornerà presto. Che S. Luigi ce li conservi e ce li restituisca tutti.

IL NOME DI MARIA

        Quest'anno la festa delle Figlie di Maria coincise col giorno sacro al nome di Maria (12 settembre) cui è dedicata la Compagnia. A differenza dei giovani le Figlie furono numerose al triduo di preparazione predicato pure dall'Arciprete che in forma molto popolare invitò le Giovani a classificarsi in una delle tre categorie in cui si dividono le anime: le buone, le cattive, le tiepide. Numerosa la Comunione cui parteciparono pure molte donne.
        Fu Priora zelante dell'anno decorso la sig.na Tarditi Emilia fu Francesco (Veneria) che colla sotto-priora, che entra in carica, la sig.na Vietto Filippina fu Pietro, ebbero una cura costante del loro altare. Fu nominata sotto-Priora la sig.na Pirra Teresa di Giovanni (Serra). Seguendo la lodevole tradizione delle sue antecessore la priora Tarditi ha fatto offerta alila Chiesa di L. 100 in ricordo del suo priorato. Anche a loro vadano i ringraziamenti per l'offerta e il lavero compiuto e gli auguri di benedizione.

SAN MICHELE

         Anche il Patrono della nostra Parrocchia fu ricordato in modo speciale la domenica 26 settembre. Una bella Comunione cui parteciparono oltre 150 uomini è stato il regalo che la buona nostra popolazione ha offerto al glorioso S. Michele anche in riconoscenza dei benefici ricevuti nel corso delI'anno.

Giornata pro Seminario

        L'abbiamo celebrata nello stesso giorno della festa patronale. Oltre alle numerose preghiere, notiamo con soddisfazione l'offerta di L. 800 raccolte da zelanti persone alla porta della Chiesa, alla riuscitissima accademia organizzata dal Prof. D. Isaia e fuori di Chiesa. Questa somma, mai raggiunta per il passato, sarà divisa in parti eguali tra il Seminario e la nostra Borsa di studio. Ringraziamenti a quanti hanno cooperato alla riuscita della bella giornata.

A BERGERA

        Le presenti circostanze che rende prezioso e raro il carburante ridurranno con nostro vivo rincrescimento le Messe festive alla Cappella di Bergera. Questo stato di cose, che obbliga parte di quella buona popolazione che tanto ci tiene a cercare la Messa festiva altrove e parte a perderla, ci addolora assai. Speriamo che l'attesa .non sia lunga mentre esortiamo chi può a frequentare di più la Parrocchia, anche a costo di qualche sacrificio che Iddio saprà ricompensare.

Per la borsa di studio

        II Parroco ha fatto la proposta e avanzata la domanda alla popolazione per il completamento della Borsa di studio da parecchi anni iniziata nella nostra Parrocchia. La cosa non deve parere eccessiva se si pensa al denaro che quest'anno è entrato in tante famiglie in conseguenza del prezzo delle uve e della frutta. Di fronte a quanto la benedizione del Signore ha dato quest'anno a Novello la somma di L. 20.000 necessarie per la costituzione di questa Borsa diventa cosa non solo piccola ma quasi irrisoria. Il pensiero di mettere la nostra Parrocchia in condizioni di dare ogni dieci o dodici anni un sacerdote alla Chiesa, un ministro al Signore, sacerdote che sarà obbligato a pregare sempre per chi lo ha aiutato ad ascendere all'altare, e che queste preghiere si moltiplicheranno col moltiplicarsi dei sacerdoti novellesi e dureranno per sempre, deve spronare chi può e specie le persone più abbienti a essere generose.
        Il Parroco inizia o meglio continua la sottoscrizione coll'offerta personale di L. 1000 (mille) e spera che il suo esempio sia da molti imitato per modo da completare la somma necessaria prima della fine dell'anno.
        Ecco intanto lo stato della Borsa a tutt'oggi:
        Al 1° gennaio 1943 le offerte convertite in cartelle 3,50 % rappresentavano la somma di L. 5600. Residuo a mani del Parroco lire 25.50. Off. Donne di A. C. (in occasione dell'onomastico del Parroco) L. 300. Off. Pia Persona (In cartelle) L. 2000. Off. Uomini di A. C. (onomastico dei Parroco) L. 85. Off. del Parroco (cartella) L. 1000. Totale a tutt'oggi lire 9010,50.
        Restano appena a coprirsi lire 11.000 e la prima Borsa di studio novellese sarà un fatto e la nostra Parrocchia avrà in perpetuo un Chierico in Seminario che pregherà per i suoi benefattori ed in seguito ogni 10 anni un neo-sacerdote che li ricorderà in ogni Messa e farà parte a loro, vivi o defunti, dei frutti del suo apostolato. Coraggio, cari novellesi! l'opera si raccomanda da sè.

Catechismo parrocchiale

        Approfittando del tempo ancora bello e senza freddo e della libertà dei nostri figli non ancora legati dall'orario scolastico, il Parroco ha pensato di anticipare il Catechismo d'Avvento.
        Le lezioni sono cominciate lunedì 12 ottobre e continueranno tutti i giorni alle ore 15,30 fino all'apertura delle scuole elementari. Sarà tanto di guadagnato per l'istruzione religiosa dei nostri fanciulli per i quali in tempo di scuola torna gravoso il fare due volte la strada a volte fangosa e lunga.
        Raccomandiamo perciò ai genitori di mandarli volentieri e sempre sacrificando, se sarà necessario. un'ora in cui impiegano i figli nella semina o nel pascolo.

Festa di Gesù Cristo Re e giornata della riconoscenza

        Come gli altri anni e più degli altri anni la festa di Gesù Tristo Re che ricorre l'ultima domenica di ottobre ci deve portare questo anno al dovere della riconoscenza. Riconoscenza a Dio per i tanti benefici d'ordine materiale ricevuti in quest'annata: l'abbondanza dei raccolti immuni da grandine e da malattie non ostante la deficienza dei mezzi di difesa, i prezzi altamente rimunerativi, le stagioni favorevoli ai lavori campestri che si sono potuti eseguire a tempo bene non ostante la scarsità di mano d'opera, la salute pubblica soddisfacente, anzi buona e tante altre grazie materiali che ogni famiglia può enumerare per proprio conto. E' vero, non abbiamo ancora avuta la grazia che più abbiamo domandato a Dio nelle nostre preghiere pubbliche e private: la pace del mondo, nella giustizia e nella carità del Vangelo, con tutte le consolanti conseguenze; ma possiamo essere sicuri che questa non è lontana e che il Signore ce la darà anche se il mondo cattivo non se la merita ancora.
        Per tutto questo e soprattutto per le grazie d'ordine spirituale che ogni anima può ricordare privatamente, qual è ad es. la conservazione della fede in tempi così difficili, dobbiamo sentire vivo e pratico il dovere della riconoscenza verso Dio. E questo dovere si compie in due modi:
        1° - Col ringraziamento nella preghiera e nella frequenza alle sacre funzioni, specialmente alla festa ed in questi giorni di diminuito lavoro della campagna. Quante Messe si potrebbero sentire con un po' di buona volontà anche nei giorni feriali!
        2° - Coll'offerta generosa per le Opere che sono di Dio: la sua Chiesa, i suoi poveri, le istituzioni di carità, ecc. Il Parroco quest'anno si raccomanda ed insiste sulle offerte per la BORSA DI STUDIO, una delle opere certo più care a Dio perché destinata a provvedergli dei santi sacerdoti.
        La festa di Gesù Cristo Re ci serva di occasione per dimostrare a Colui che tutto ci ha dato la nostra riconoscenza in proporzione di quanto abbiamo ricevuto.

La festa dei Santi e le Quarantore per i nostri Morti

        Come tutti sappiamo il signor Tarditi Ambrogio ha fatto alla nostra Parrocchia il dono delle SS. Quarantore in perpetuo da tenersi in occasione della Festa dei Santi ed in suffragio dei nostri morti. L'opera buona gioverà anzitutto al generoso fondatore e alla sua famiglia.
        Quest'anno le SS. Quarantore saranno tenute nei giorni 29-30-31 terminando colla festa di Gesù Cristo Re che cade proprio alla vigilia dei Santi.
        Farò il possibile per avere un predicatore forestiero; comunque non mancherà la comodità di confessori.
        Il tempo libero dai lavori della campagna, poiché a quell'epoca sarà già terminata anche la semina, ci permette di adottare per tutti e tre i giorni l'orario festivo che qui riportiamo:
        Venerdì e sabato (29-30 ottobre):
Ore 7 Messa prima: Breve meditazione, Esposizione del SS. Sacramento. A questa Messa sono invitati in modo speciale gli uomini e i giovani.
Ore 8-9 adorazione donne.
Ore 9-10 adorazione figlie. Messa cantata, reposizione.
Ore 14 esposizione del SS. - Adorazione donne (specie della campagna).
Ore 15 adorazione, figlie (id.).
Ore 16 Vespro, predica, benedizione.
        Domenica 31:
Esposizione a Messa seconda (ore 9). Adorazione donne, figlie, uomini. Messa grande ore 11,15. Reposizione. Esposizione ore 14, adorazione come sopra. Vespro ore 16.
Sabato sera: Lega di Perseveranza.
        Occorre raccomandare la partecipazione attiva e devota a queste SS. Quarantore? Lo credo superfluo. Ne abbiamo tanto bisogno.

Pagina del!a carità

PRO CHIESA

        Tarditi Giuseppe e frat. Francesco lire 50, coscritti partenti 50, Tarditi Virginio Priore dei Luigini) 50, Tarditi Emilia Priora delle Figlie di Maria) 100, P. M. (p. g. r.) 1000, Camia Carlo 20, Tarditi Elvira , in occ. battesimo della sorellina 50, Prandi Margherita vedova Marenco 10, Abrate Irene (aff. sedia) 10, prof . Can. G. Tarditi 50, Saccato G. 50, Galizio Giuseppe (T. V.) 10.

PRO BOLLETTINO

        Tarditi Giuseppe frat. Seb. 5, Veglio Giovanni 10, frat. Marenco 10, Borio Giuseppe (Ch.) 5, Fantino Luisa 10, fam. Giachello 10, Tarditi Angelo 5, Rapalino Maria 7, Saccato Luigi 10, sold. Raviola Sebastiano 5, fam. Gervasone 10, Giachino Giacomo 5, Ferrero Ferdinando 50, fam. Sbrero 20, P. A. 10, Abbio Emilia 10, Camia Carlo 10, Prandi Margherita ved. 5, Maffei Catterina ved. Adipot 10, Abrate Tersilla ved. Milanese 20.

PRO ASILO

        Maternità e Infanzia L. 138, Colonia Elioterapica 94, Tarditi Elvira (in occ. batt. sorellina) 20, Abrate Tersilla ved. .Milanese 30.
        Chi il Signore ricompensi al cento per uno i generosi benefattori delleopere nostre.

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Anniversari

OTTOBRE

2 Alessandria Catterina 1940
4 Cogno Giovanni Battista 1925
8 Vietto Pietro 1932
9 Rosso Silvio 1935
10 Blengino Giuseppe 1924
1 Vivaìda-Manzone Maria 1942
13 Saccato Giacomo 1934
14 Tarditi-Bernocco Marianna 1936
17 Tarditi Luigi 1927
20 Stroppiana Catterina 1933
20 Comm. Carlo .Milanese 1942
20 Tarditi Giov. Batt. (Legato) 1939
24 Sangiano Clara
25 Sangiano Massimiliano
25 Tersiglio Giovanni 1939
26 Cencio-Alessandria Luigia 1930
27 Abbona Onorato 1928
27 Passone Felicina 1935
29 Rostagno-Graziano Antonina 1927
31 Ravera-Stra Elvira 1925

NOVEMBRE

1° Vaira D. Carlo 1938
5 Gioffredo Lorenzo (Legato) 1939
6 Alessandria Giovanni 1939
7 Comm. avv. Pietro Giordano
7 Tarditi Domenico fu Tommaso
7 Novo Giuseppe
8 Abbona Michele 1939
9 Anselma-Stella Catterina 1926
11 Tarditi Stefano 1940
11 Viglione-Borio Petronilla
12 Vaira Maria 1938
12 Cogno Giuseppe !939
18 Sold. Raviola Sebastiano
21 Tarditi Egidio 1927
22 Passone Domenico 1924
22 Tarditi Sebastiano 1932
24 Ferrero Giuseppe (Legato)
28 Marengo Ottavio 1936
28 Musso Federico
24 Raviola-Montanaro Teresa
28 Passone Luigi
29 Taricco Luigi 1939
29 Castella Luigi 1941

R. I. P.

        Nessuno può pensare che i proprii morti siano all'Inferno; ma hi può essere sicuro che siano già in Paradiso?

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Genitori!

volete rovinare i vostri figli?

        Fate così:
        1. Cominciate col dare loro tutto quanto vi domandano.
        2. Parlate davanti a loro delle loro belle qualità. Sono i professori che sono ignoranti... Credetelo.
        3. Dite che vi è impossibile correggerli.
        4. Dite davanti a loro, che, a suo tempo, avete fatto anche voi le stesse marachelle.
        5. La mamma dica che il papà è un prepotente.
        6. Il marito dica che la mamma è una bigotta.
        7. I genifori se le cantino alla presenza dei figli.
        8. Quando l'uno castiga, l'altro perdoni.
        9. Lasciate che frequentino qualsiasi compagnia.
        10. Lasciate che leggano quel che vogliono.
        11. Lasciate denaro nelle loro mani.
        12. Lasciateli rincasare quando credono.
        13. Puniteli per stupidaggini e poi lasciate passare quelle più grosse.


 

da LUCE E FORZA del Dicembre 1943

AVVENTO

        Novembre noi lo abbiamo incominciato con due grandiose visioni: una quella della "turbam magnam", dell'innumerevole schiera dei beati, osannanti davanti al trono dell'Agnello, l'altra quella della schiera, innumerevole essa pure, di anime che, rapite alla terra, si rendono nelle fiamme purificatrici del Purgatorio, degne di salire alla visione beatifica del Sommo Bene.
        Ora questo mese volge al termine per dar luogo al mese della redenzione. Dicembre: e la Chiesa per non lasciarci perdere troppo presto tutta quella pace che ci ha messo nel cuore, ecco che prima del termine del Mese dei Morti ci introduce in un periodo che è quanto mai atto a tenerci nel raccoglimento. nella intimità della unione con Dio: ci introduce cioè nell'Avvento.
        Avvento!... Questa parola, noi tutti losappiamo, indica venuta, arrivo. Ma se questo è il senso etimologico della parola, il senso che le viene dato dalla Chiesa è questo: "preparazione": senso che si fonde in uno con quello che è lo scopo di tutto il periodo dell'Avvento: di preparare cioè gli animi nostri alla commemorazione del Natale.
        Tanti sono i modi coi quali noi possiamo assolvere a tale dovere: e fra tutti il più sicuro e più proficuo è ancora sempre la penitenza. Potrebbe sembrare fuori di proposito il voler parlare di penitenza in questo tempo di guerra in cui tante penitenze e tanti sacrifici ci sono imposti: invece no: bisogna che ci convinciamo che in questo periodo più che in ogni altro, è necessario fermarci, sia pur brevemente, sull'argomento.
        Penitenza propriamente è l'azione che fa l'uomo pentito per espiare un peccato, una colpa: di qui appare chiaramente l'importanza e la necessità di un tale atto. Rientriamo un momento in noi stessi, nell'intimità della nostra coscienza, e con sincerità domandiamoci: ho io peccato nella mia vita? Impossibile ci venga risposto di no: chè cesserebbero d'esser vere le parole del divino Maestro: che sette volte al giorno cade il giusto. Tutti noi dobbiamo riconoscere d'aver peccato. E notiamo che per peccato non solo intendesi quello mortale: questo tanti, grazie a Dio, possono asserire di non averne commessi mai, ma anche quello veniale, il più comune, quello che si commette così di frequente: in un certo senso esso pure è grave: perchè la gravità dell'offesa si misura dalla dignità dell'offeso: ora tanto nel peccato mortale come nel veniale l'offeso è sempre lo stesso Dio.
        Ci deve invogliare alla penitenza anche un altro motivo: le parole di Gesù: "Nisi poenitentiam habueritis, omnes similiter peribitis - se non farete penitenza, tutti allo stesso modo perirete". Gesù è sempre molto chiaro nelle sue parole: e anche qui ci pone un dilemma terribile: o far penitenza o perire: costituisce cioè la penitenza mezzo indispensabile. per raggiungere il cielo; e, lo sappiamo, Dio non parla invano.
        Esiste ancora un terzo motivo: la vista dell'utile materiale che a noi ne viene. Per convincerci di questo utile non abbiamo che da considerare noi stessi. Non è forse vero che dopo una mortificazione, un sacrificio, una pena sopportata volentieri e per amore di Gesù noi ci sentiamo l'animo inondare da ineffabile gioia, siamo contenti, felici, non solo, ma siamo in grado di ripetere con l'Apostolo: "sovrabbondo di gioia in ogni mia tribolazione"; e la gioia nostra è la vera, quella esclusiva dei servi di Dio. Amiamo la penitenza e la nostra fronte sarà sempre serena, il notro cuore ardente, la vìta tutta un paradiso anticipato.
        E' superfluo elencare le penitenze che possiamo fare, per il fatto che la guerra tante ne comporta. Mi è però necessario dir una parola su queste penitenze che, volere o no, ci sono imposte.
        Troppi tra i più provati dalla guerra soggiaciono alle prove e non sanno farne mezzo d'espiazione e di propiziazione, quando anche non imprecano contro Dio. Sia a chi soggiace che a chi impreca così si può parlare: Dato che anche lamentandoci non approdiamo a nulla, è maggior sapienza fare di necessità virtù, accettando tutte le prove con rassegnazione, pensando a soffrire in vista dei peccali nostri e degli altri che hanno attirato sull'umanità il castigo e anche per arricchire la corona dei nostri meriti: in tale modo tutte le pene, di qualsiasi genere esse siano, ci parranno meno dolorose, e da un male ne trarremo un inestimabile bene.
        Concludendo: dobbiamo fare penitenza se vogliamo che Dio ci perdoni i nostri peccati, se vogliamo pervenire al paradiso, se vogliamo che sul volto nostro brilli la vera gioia; e la miglior penitenza è quella di soffrire con rassegnazione le pene, i dolori, le privazioni inerenti al tempo in cui viviamo.
        Teniamo presenti questi insegnamenti per tutto l'Avvento. e soprattutto cerchiamo con buona volontà e con costanza di attuarli nella pratica, nella vita quotidiana: sarà questo un bel modo per prepararci alla celebrazione del Natale, e sentire nella Notte Santa rivolto anche a noi l'armonioso annuncio degli Angeli: "... e pace in terra agli uomini di buona volontà!"

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IN PARROCCHIA

        AVVISO: Il Bollettino, per necessità di COSE, data la tristezza dei tempi, ha dovuto ridurre alquanto il numero delle copie. E' venuta di conseguenza una diminuzione negli indirizzi.
        Aboliti quasi tutti quelli dei soldati che in questi ultimi tempi hanno mutato di sede; soppressi anche molti indirizzi nelle città dove causa le sfollamento le copie andavano perdute ed infine cancellati gli indirizzi di quelle persone che da oltre un anno non hanno fatta alcuna offerta.
Dovendosi perciò procedere ad una ristampa dei nuovi indirizzi preghiamo le persone che lo desiderano di farci sapere il loro preciso recapito.
        Inoltre raccomandiamo agli sfollati a Novello (ai quali come nostri parrocchiani provvisori desideriamo far pervenire il Bolettino), di interessarsi per averlo presso le persone distributrici del loro rione o darne notizia in Canonica.
        A tutti poi la preghiera di una offerta (anche modesta) onde sopperire alle aumentate spese della carta, stampa, ecc. Il fine anno è una buona occasione per ricordarsi anche del Bollettino.

GIORNATA MISSIONARIA

        Quest'anno la "Giornata Missionaria" celebratasi la domenica 24 Ottobre ha raggiunto un successo mai ottenuto negli anni scorsi in preghiere ed in offerte.
        La festa coincideva colla solennità del S. Patrono della nostra Parrocchia S. Michele. Di qui le numerose Comunioni anche di uomini, preparati dalla Lega di perseveranza, tutte offerte per la prosperità delle Missioni Cattoliche.
        Le offerte raggiunsero la somma di L. 1.010, così distinte:
Alla porta della Chiesa L. 101,20
Nel sacchetto (Messe e Vesp.) 69,60
Dai regali 590
Off. Giovani Cattolici 200
Offerte varie 50
Totale L. 1010,80
        Mancano ancora le offerte annuali per la "Propagazione della fede e S. Infanzia" il cui conto sarà tirato in fine anno. Se pensiamo che l'anno scorso la Giornata Missionaria ha dato appena L. 320,75 possiamo dire con cristiana compiacenza di aver fatto un bel passo avanti nella comprensione del dovere di aiutare le Missioni.
        Al successo della giornata contribuì sopra tutto, oltre al lavoro dei bravi giovani, lo zelo delle brave delegate ed il breve Bozzetto Missionario recitato con grazia dai Fanciulli Cattolici sulla pubblica piazza in costumi indigeni dai colori sgargianti, pazientemente preparati dal prof. D. Isaia.
        A tutti i bravi collaboratori le preghiere dei beneficati ed il ringraziamento del Parroco e dei Dirigenti il movimento missionario italiano.
        Ripetiamo intanto la raccomandazione a tutte le famiglie perchè vogliano curare la propria iscrizione all'opera della propagazione della Fede, ed alle Mamme quella dei propri bimbi alla S. Infanzia.

CATECHISMO D'AVVENTO

        Lo chiamiamo così per modo di dire poiché in verità l'Avvento è appena cominciato ed il Catechismo è terminato da tempo.
        L'abbiamo tenuto tutti i giorni dal 12 Ottobre al 14 Novembre. approfittando così della continuata vacanza dalle Scuole e del tempo ancora abbastanza mite.
        La frequenza fu soddisfacente, fatta qualche rara eccezione di fanciulli i cui genitori hanno preferito al Catechismo il pascolo od i lavori della semina.
        Queste sono le occasioni per saggiare il valore religioso delle famiglie e purtroppo a rendere poco sono sempre le solite.
        Un grazie sentito alle brave Catechiste che con zelo encomiabile e con non lieve sacrificio hanno prestato l'opera loro alla grande opera dell'istruzione religiosa dei nostri piccoli.

AI GENITORI

        Già più d'una volta il Parroco s'è raccomandato perchè alla Messa seconda della Domenica e Feste siano mandati tutti i ragazzi e ragazze del Catechismo. E ciò per diversi motivi: 1° Perchè detta Messa è stata concessa appositamente per questo scopo. 2° Perchè a questa Messa i I fanciulli sono assistiti e guidati nelle preghiere e canti e perciò la sentono meglio. 3° Perchè così si trovano radunati per il Catechismo che segue immediatamente la Messa. Ripetiamo ai genitori la raccomandazione nella fiducia di essere aiutati.

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Anniversari di Dicembre

1 Dic. Passone-Ravinale Angela 1936
Montanaro Giuseppe 1941
2 Stra-Olivero Teresa 1937
Rapalino Giovanni 1940
Balocco Dott. Adolfo 1940
4 Iberti-Allaria Luigia 1931
5 Alessandria Giuseppe 1936
Rostagno G. B. (Leg.) 1941
3 Tarditi - Simonetti Mara 1942
9 Anselma-Stella Cat. 1926
Ferreri Rosa 1936
Bergamino Lucia 1933
Costamagna-Bozzone Catterina 1934
12 Torta-Rinaldi Anna 1931
13 Mascarello-Borgogno Laura 1933
Tarditi-Rostagno Ant. 1941
14 Costamagna GioBatt. 1939
15 Tarditi Angelo Guido 1939
23 Taricco Andrea Giac. 1933
26 Conterno-Tarditi Ter. 1931
27 Sardo Bartolomeo 1927
Tarditi Elia Giuseppe (Leg.) 1940
28 Settime Bartolomeo 1942
         Dal registro Messe: 3 dic. Stra Ernesta; 5 Cogno Maria; 8 Saccato Teresa; 9 Galvagno G. B.; 10 AnseIma Paolo; 11 Grisotti Giovanni; 13 Musso Paolo: 15 Tarditi Giov. Antonio; 25 Giacchino Antonio; 27 Manzone Luigi; 28 Manzone Luigi.

R. I. P.

        Crediamo dare un buon consiglio esortando a fondare per sè e per la famiglia un legato. La spesa è relativamente leggera data la svalutazione del denaro ed il costo basso delle cartelle. Dice il proverbio: "Fa più chiaro una candela davanti che tre di dietro". Il tempo per la costituzione di legati non potrebbe essere più propizio.

LEGA DI PERSEVERANZA.

        La faremo la sera della vigilia dell'Immacolata (7 Dicembre) onde poter fare una bella Comunione generale nel giorno solenne della Madonna. Confidiamo nell'Intervento di tutti gli uomini e giovani.

AZIONE CATTOLICA.

        Nel giorno sacro a Maria SS. Immacolata. come gli altri anni faremo anche la solenne adunanza plenarie degli iscritti all'Azione Cattolica per il nuovo pagellamento.

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Pagina della carità

PRO CHIESA

        Cencio Rosa (sedia) L 10; S. G. 500; Abbona Onorato (p. g. r.) 500; R. G. B. 25: Dotta Matteo 150; Ravera Luigi 50; Tarditi Giuseppe fu Domen. 100; Roggia Giuseppe 100 ; P. A. 15; Sor. Allessandria (Savona) 85; Tarditi B. Rosa 10 (sedia); Musso Agostino 100; Fam. Sangiano (in sufr. del padre) 50; Fam. Giordano 300; Giov. Cat. 100; Fam. Borgnini. Blengino 50; Rapalino Giuseppe 50; R. A. (A S. Lucia) 100; R. A. (A Maria Ausil;) 50; Tarditi G. B. 50; Tarditi Francesco 25; Sardo Giuseppe 100; Pirra Ernesto 50; Passone Salvatrice 20.
        Le suddette offerte, specie le maggiori, rappresentano l'annuo tributo di riconoscenza che, da parecchi anni, con lodevole consuetudine, molte delle nostre famiglie compiono, come un dovere verso la Chiesa - meglio, verso Dio - da cui riconoscono i benefici dell'annata, specie nel campo materiale.
        Il Parroco le ringrazia sentitamente pregando loro dal Signore la ricompensa; esprime insieme la speranza che tutte le famiglie della parrocchia sentano il dovere di tale offerta, poiché tutte sono state, chi in un modo e chi in un altro beneficate.
        La festa di Gesù Cristo Re ci ha ricordato quest'obbligo verso Colui dal quale tutto riceviamo e che di tutto è padrone. Vediamo di adempierlo prima della fine dell'anno.
        Qualcheduno si domanderà: Che ne fa il parroco dei denari offerti per la Chiesa? Ecco: Anzitutto conviene tenere bene a mente che le offerte, pur passando per le mani del Parroco, hanno una contabilità a parte, di cui il Parroco risponde presso il Vescovo. Perciò le offerte si accumulano e quando verrà il tempo opportuno si faranno le spese che ora non è possibile fare, tra cui le prime saranno lo zoccolo in marmo all'interno della Chiesa ed il tempietto votivo a S. Giovanni Bosco. Nel prossimo numero del Bollettino, potendo, daremo il resoconto finanziario che dirà le condizioni attuali della Parrocchia.

PRO BOLLETTINO

        Cencio Rosa 5; Borio Laura 5; Cabutto Giovanni 10: Galizio Francesco 20; Ved. Cogno 5; Sandrone Teresa Ved. 10; Musso Michele 50; Vigliecca Quintina Ved. Tarditi 15; Ravera Luigi 5: Tarditi Giuseppe f. Dm. 10; Rapalino Giuseppe 10; Pirra Anna 5; Fam. Tersiglio 10; Taricco Angela 5, Fam Bertrando Conterno 20; Tarditi Francesco (Chiab.) 10: Salvano Giuseppe 10: Giordano Comm. Pietro 25; Giordano Santonè Giuseppina 25; Tarditi Caterina Ved. 15 ; Maresc. Alessandria Pietro 15; Pirra Mario 10: Abbio Caterina 5: Tarditi Giov. B. 5 ; Tarditi Francesco (Podio) 20; Pirra Ernesto 10; Passone Salvatrice 5.

PER LA BORSA DI STUDIO

        Dalla Giornata Pro Seminario e B. di studio 400; Fam. Cogno Giovanna Ved. 100; Fam. Sangiano (in suffragio del padre) 50; P. P. a mezzo S. C. 500; Dotta Matteo 140; G. L. (in occ. batt. del nipotino) 100; Pirra Pietro (in suffr. della moglie) 200; Tarditi Francesco f. Giov. 100: Fam. Giordano 200: Tarditi Francesco (Podio) 25; Zelatrici S. C. 103; Giov. Catt. 200; Sardo Giuseppe 50.br>         Totale L. 2165. Offerte precedenti L. 9010. Somma a raggiungersi L. 20.000 Somma raggiunta " 11.175 Mancano L. 8.825.
        Siamo persuasi che tutte le famiglie vorranno essere rappresentate in questa prima Borsa di Studio che porterà il nome del nostro glorioso Santo Patrono " Borsa di Studio S. Michele Novello ", per aver diritto al merito ed alle preghiere del primo neo-sacerdote beneficato dalla medesima. Siamo a buon punto, Un passo ancora e l'opera sarà un fatto compiuto.

PRO ASILO

        Fam. Giordano 100; Giov. Catt. 100. Inoltre abbiamo devoluto all'Asilo la somma di L. 250; la metà cioè di una offerta fattaci dal Sig. Alessandria Giovanni, Giudice Conciliatore quale provento di una sistemazione di vertenza. L'altra metà (L. 250) furono invìate come offerta al Cottolengo di Alba quale tenue attestato di riconoscenza per il ricovero del vecchio Tarditi Giovanni di Bergera.
        Anche per l'Asilo c'è una raccomandazione da fare. Da parecchi anni le azioni sono diminuite in modo da diventare quasi nulla. Ciò dipende non da cattiva volontà e da disinteressamento verso l'Asilo, ma a pura dimenticanza. Se le Signore Patronesse volessero pigliarsi il disturbo di farsi raccoglitrici di dette azioni nel piccolo circuito del loro rione, è facile pensare quanto vantaggio ne verrebbe all'Asilo, poiché sarebbe far torto alle famiglie credere che si rifiutino d'offrire all'Asilo annualmente la lieve somma di L. 5. A tempi migliori l'Asilo ha un ampio programma di lavori da eseguire, tra i quali il principale importante restauro al locale e specie al tetto ormai quasi rovinato dalla vecchiaia.

L'anno che muore

        L'anno 1943, che passerà alla storia come uno dei più infausti e dolorosi per le tante rovine seminate. sta per finire. Nessuno certo rimpiangerà questo povero vecchio che muore, all'infuori forse di quegli ingordi speculatori che coi loro raggiri e traffici illeciti hanno messo insieme dei patrimoni favolosi. Per loro forse il 1943 sarà stato l'anno di benedizioni ma di benedizioni del diavolo, la cui farina andrà in crusca.
        Questo materiaImente parlando, poiché se vogliamo discorrere un momentino dai tetti in su il povero 1943 sarà chiamato un anno di meriti e di ricchezze Spirituali (che un giorno saranno trovate) da tanti e cioè da tutti coloro, specie poveri e sfollati, che hanno saputo prendere le tribolazioni ed i dolori dalla mano di Dio e ripetuto col Santo Giobbe: "Dio ha dato, Dio ha tolto, sia benedetto il suo santo Nome".
        E sta per spuntare un altro anno: il 1944. Sarà migliore del suo antecessore? Speriamolo ed auguriamocelo. Nessuno però può saperlo poiché non è dato all'uomo scrutare nell'avvenire.
        Comunque però siano per andare le cose, sarà sempre un buon consiglio quello della pazienza, della disciplina, del silenzio e soprattutto della preghiera. L'uomo si agita e Dio lo conduce, dice il vecchio proverbio, e quando Dio conduce non c'è da temere che si finisca male. Anche il dolore nelle mani di Dio è un fattore di bene e solo Dio sa ciò che dovrà uscirà da questo anno, da questo marasma in cui da anni si dibatte la povera umanità.

Auguri a tutti di buon fine e buon principio d'anno.

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