(sonoro)

da LUCE E FORZA di Luglio-Agosto 1947

LA LETTERA DEL PARROCO

        Carissimi Parrocchiani ed amici,
        Il Bollettino ha dovuto subire un’altra sosta. ll Signore ha inviato al Parroco una nuova croce (i Santi la chiamerebbero regaIo) per cui ha dovuto ricorrere ancora all’Ospedale. Un nemico mortale si era lentamente insinuato nell’organismo minacciando la vita. Dopo mesi e mesi di sofferenze una visita radioscopica ha accertato la presenza di un discreto calcolo (pietra) ella vescica. La sentenza fu altrettanto facile quanto brutale: o l’operazione o la morte in pochi mesi fra orribili sofferenze. Per dovere ho scelto I’operazione che fu fatta la sera del 9 maggio u. s.
        Non vi dico se fu dolorosa e quanto ho sofferto nel mese che seguì. Ho cercato di prendere la cosa colla massima rassegnazione possibile, offrendo tutto al Signore per i bisogni miei, dei miei parrocchiani ed amici. Non mancarono le crisi a! cuore che fecero temere della vita ed ancora una volta sinceramente riconosco che se sono saIvo, Io devo alle preghiere vostre che strapparono al Cuore di Gesù la grazia.
        Ed ora, tornato in mezzo a voi, cari parrocchiani e riprendendo per quanto posso, il mio lavoro, compio il dovere di ringraziarvi tutti dal profondo del cuore. Le vostre preghiere, le vostre numerose visite, i vostri regali mi hanno detto ancora una volta che amate il vostro Parroco. Che il Signore vi ricompensi, mentre per conto mio nuovamente mi dichiaro felice quando posso rendervi qualche servizio ed aiutarvi nelle vostre necessità.
        Ed ora permettete che io prenda l'occasione da questo fatto per fare insieme a voi, a bene delle nostre anime, qualche breve riflessione sul dolore che purtroppo non dimentica alcuna casa. Sono frutto di lunga esperienza.
        1) Anzitutto persuadiamoci che non è possibile passare la vita senza dolori. E allora é somma sapienza saper all’occasione accompagnarci a quei pensieri e principii che solo possono renderci relativamente calmi e tranquilli in mezzo alle sofferenze anche le più atroci.
        2) Questi pensieri sono unicamente suggeriti dalla nostra Religione. E‘ certo infatti che, quando noi siamo sicuri che le malattie ed i dolori non ce li siamo procurati con disordini o stravizi, essi sono dono della Provvidenza di Dio, che, padre amoroso, sa meglio di noi ciò che ci conviene. ll dolore infatti è uno dei mezzi più efficaci per pagare i nostri debiti colla giustizia di Dio. E chi può dire che di questi debiti non se ne fa tutti i giorni?
        ll dolore è si può dire un portafoglio ben fornito che il Signore cl porge dicendoci; «Prendi e paga». Ed è veramente disgraziato colui che. con questo tesoro nelle mani non se ne sa servire, anzi a volte accresce ancora i suoi debiti colle imprecazioni, colle bestemmie, colla ribellione alla volontà di Dio.
        3) Per convincerci di quanto sopra basta una semplice riflessione: Dio aveva a sua disposizione tanti mezzi per redimere il mondo. Bastava un atto della sua volontà. Che cosa ha scelto invece? L’incarnazione, passione e morte di Gesù Cristo e cioè il dolore nella sua più alta e cruda espressione. Ed i Santi che hanno capita questa sublime filosofia si stimavano felici quando Dio mandava loro da soffrire, sicuri di essere così in compagnia di Gesù Cristo, e si lamentavano quando scorreva un po’ di tempo senza dolori, come se Dio Ii avesse dimenticati. «O patire o morire» esclamava sovente S. Teresa Ia cui vita fu un continuo martirio, e S. Maria Maddalena de` Pazzi andava più avanti e diceva: «Patire e non morire».
        4) Un‘uItima riflessione: C'è una gran differenza tra i dolori che ci manda il buon Dio e sofferti per Lui e le gioie, anche Iegittime, che può procurarci il mondo. Dopo aver goduto anche onestamente, nulla rimane all’infuori di un vano ricordo. Che se il piacere era illecito il ricordo è avvelenato dal rimorso.
        lnvece dopo aver sofferto cristianamente si ha un senso di piacere e si è contenti perché si pensa: «E’ vero che ho sofferto, ma ho anche pagato e forse anche meritato poichè in ogni tribolazione sopportata con pazienza al valore espiatorio va unito il meritorio».
        Dunque prendiamo sempre dalla mano di Dio il bene ed il male e nelle nostre sofferenze diciamo volentieri «Sia fatta la volontà di Dio» pensando anche - e ciò non é poco - che il dolore ci insegna anche ad essere più buoni poichè chi ha sofferto più facilmente sa comprendere e compatire i dolori e le miserie altrui e, potendo, cerca di sollevarle.

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IN PARROCCHIA

Le nostre feste

        Non mi è possibile dare la relazione dettagliata delle feste celebrate nei mesi scorsi, data la mia assenza. Sono però lieto di poter dire che, grazie allo zelo del Vice-curato D. Novo, validamente e volenterosamente coadiuvato dall’ottimo Can. Tarditi, tutte le feste riuscirono ottimamente: la bella festa della Prima Comunione dei nostri bimbi, svoltasi nel massimo ordine il 15 maggio (Ascensione); la festa di Maria Ausiliatrice celebratasi con gran solennità la domenica di Pentecoste con una nutritissima «Corte a Maria» cui partecipò tutta la popolazione domandando, fra I'altro, alla Madonna la guarigione del Parroco; e finalmente la cara solennità del «Corpus Domini» colla solenne processione, riuscita, a detta di molti, più imponente degli anni scorsi. Contribuì pure al maggior decoro delle feste la ricomparsa della Cantoria maschile, composta in massima parte dei nostri giovani di A. C., che affrontò con coraggio, sotto la direzione del Vicecurato, la non facile Messa «S. Giuseppe Calasanzio» del Ravanello.
        Coll’occasione poi il Parroco desidera esprimere la sua riconoscenza alle brave persone (donne e figlie) che hanno provveduto alla pulizia della Chiesa e che ogni sabato continuano a rendere al Signore questo omaggio per il decoro della Sua Casa.

ll Carmine

        Abbiamo anticipato la cara festa - forse la più solenne della nostra Parrocchia - alla domenica 13 luglio, per .lasciar posto alla domenica 20 alla Prima Messa del neo-Sacerdote Salesiano: D. Luigi Davide Roggia di Giuseppe, (Ermiglione).
        Anche la festa del Carmine è riuscita come si desiderava. Numerosa la Comunione, anche di uomini. Cantò Messa solenne l’Arciprete ed eseguì la bella Messa del Ravanello la Cantoria maschile accompagnata all’organo dal Suddiacono D. Giuseppe Cogno, figlio dei coniugi Luigi e Agostina Sangiano, Priori della Compagnia per il corrente anno. Veramente si era sperato che la bella festa coincidesse colla Prima Messa di D. Giuseppe, la cui ordinazione invece, per disposizione dei Superiori, non avverrà che a Natale.
        Tultavia per i bravi Priori del Carmine la festa ha avuto un significato speciale ed una intenzione particolare: ringraziare la Madonna per lo scampato pericolo del figlio D. Giuseppe che colto nello scorso maggio da un gravissimo attacco di appendicite-peritonite ne riusciva vittorioso dopo una dolorosa operazione che lasciava poca speranza di salvezza. ln riconoscenza il Signor Cogno faceva |’offerta di L. 3000 per la Chiesa, L. 500 per il Piccolo Clero, oltre un sontuoso ricevimento a Clero, Autorltà e amici. Che la Madonna del Carmine ricompensi largamente chi l’ha generosamenle onorata.
        A Priori per l`anno 1948 sono stati eletti i Coniugi Tarditi Francesco e Borgogno Rosa del Chiabotto cui vanno i migliori auguri.

La Porziuncola

        Quest‘anno la festa della Porziuncola, solita a celebrarsi il 2 agosto, avrà una nota particolare: l'istituzione cioè del Terz’ordine Francescano. Da qualche vago indizio pare potersi pensare che il Terz’ordine francescano esistesse già a Novello in ternpi assai lontani. Però, non essendovi documenti certi che lo comprovino, è bene pensare ad una nuova istituzione. E l'occasione della Porziuncola è un’occasione propizia.
        Sarà con noi un bravo Padre Francescano che predicherà il triduo e curerà l’accettazione dei nuovi terziari. E noi speriamo siano tanti poiché i vanlaggi spirituali sono immensi e gli obblighi (se così si vogliono chiamare poiché nessuno di essi importa un dovere stretto) sono assai pochi. Noi del Clero saremo i primi a dare l'esernpio sicuri di procurare all`anima nostra un grande vantaggio.
        La similitudine forse un po‘ troppo materiale ma significativa già portata dal Parroco in Chiesa non va dirnenticata.
        Quando ai piedi di una salita il peso del carro pare un po' sproporzionato alle forze dell'animale si ricorre al traino. Unite così le forze (poiché é chiaro che tutte le bestie attaccate devono fare il loro dovere) il carro va su con facilità.
        Così nelle cose spirituali. Cerchiamo di fare quanto possiamo per raggiungere il Paradiso, ma non trascuriamo l’aiuto di quei mezzi che la Chiesa mette a nosrra disposizione e che ci facilitano la conquista del monte santo: ll Cielo.
        Tra questi sono in primo luogo il Terz’ordine, la Compagnia del Carmine, ecc.

S. Anna

        Per motivi facilmente indovinati, non ultimo l’economico, la festa di S. Anna invece che al 27 luglio quest'anno la celebreremo il 3 agosto, abbinando il triduo alle Donne con quello della Crocetta. Lo stesso predicatore farà l’una e l`altra cosa: una breve meditazione per tutti al mattino in parrocchia, la conferenza alle Donne alle 9,30 e la solita predica a notte alla Crocetta.
        Così sabato 2 faremo la festa della Porziuncola e domenica 3 quella di S. Anna, senza gravare troppo sul bilancio delle Compagnie e forse con maggior frutto spirituale.

Luigini e Figlie di Maria

        Per lo stesso motivo quest'anno abbineremo pure le due feste dei Luigini e delle Figlie di Maria celebrandole insieme la domenica prima di Settembre. Precederà il triduo predicato coll'orario come sop: ore 9.30 conferenza alle Figlie ed a sera notte conferenza ai giovani che. speriamo non vorranno più infliggerci la mortificazione, come già è capitato, dl invitare il predicatore a parlare ai banchi.La Prima Messa di D. Roggia

Chi si è trovato domenica scorsa. 20 luglio, in Parrocchia a Messa grande. non ha potuto a meno di fare una curiosa constatazione; la Messa parata era officiata da tre fratelli: celebrante D. Davide Roggia che saliva per la prima volta il nostro altare; diacono e suddiacono i suoi fratelli Fiorenzo e Felice. Caso più unico che raro. La bella festa ebbe esito consolantissimo. Numerosa la Comunione distribuita dal neo Sacerdote che regalò a tutti una bella immagine ricordo. La Cantoria maschile ripetè la bella Messa già eseguita al Carmine, preceduta da un armonioso «Tu es sacerdos» mentre il neo-Sacerdote accompagnato dal Clero e dai parenti faceva dalla porta grande l’ingresso in Chiesa.
        lnfra Missarn il Rev.mo Prof. D. Suraci dei salesiani poiché salesiano è anche D. Davide ed i suoi fratelli ha tenuto uno smagliante discorso sul sacerdozio cattolico.
        La Famiglia Roggia di Ermiglione, la fortunata casa che ha dato ai Salesiani 4 dei suoi figliuoli (il 4°, Emilio, è coadiutore laico) è stata, come sempre, all’altezza del grande avvenimento. Tutti hanno ricevuto la S. Comunione dal neo Sacerdote, hanno presenziato alla Messa solenne ed ai Vespri ed hanno ospitato con distinta signorilità alla tavola del mezzogiorno clero, autorità, parenti e congiunti. A Vespro l’Arciprete, prendendo occasione dalla festa parlò della posizione della Parrocchia nei riguardi del Clero. Enumero brevemente il clero novellese già sul campo del lavoro: ll decano Can. Tarditi. Prof. in Seminario; D. Bartolomeo Alessandria, Cappellano (Mad. dei Boschi Vezza d`Alba); D Pavia Arcipr. \/. P. di Diano d’Alba; D. Abbona, Vicec. a Castagnito; D. Alessaridria Pietro, Vicec. a Castagnole L.; P. D. Giorgio Marenco dei Giuseppini di Asti, Parroco a Sacramento in California; D. Evaristo Passone salesiano a Los Angeles in America (che attendiamo ancora per la Prima Messa in Parrocchia); D. Fiorenzo Roggia col fratello D. Davide pure salesiani.
        Tra i Chierici ha ricordato: D. Giuseppe, suddiacono che celebrerà la sua Prima Messa a Natale, e Tarditi Luciano, ambi del Seminario diocesano; Audisio Claudio, Gesuita a Genova; Sangiano Federico, somasco a Corbetta (Milano); Tarditi Giovanni della stessa Congr. a Somasca (Bergamo}; Roggia Felice e Tarditi Marco salesiani e Giachino Valeriano di S. Paolo (Alba).
        Per il presente, ha detto il Parroco, non c’è da lamentarsi, ma per il futuro c’é da temere che la fonte s’inaridisca.
        Ne è doloroso sintomo l'assenza completa dl piccoli aspiranti dal Seminario e dalle Congregazioni. Quando una Parrocchia non dà più c`è da temere che Dio s'allontani e vada a scegliere altrove i suoi ministri.
        Ciò che equivale ad un abbandono.
        Perciò terminava con una accorata esortazione a tutti: Insegnanti, Genitori, a cooperare coi mezzi che abbiamo alla mano alla formazione di buoni sacerdoti novellesi che tengano alto l’onore della nostra Parrocchia e facciano del gran bene nel campi a cui Dio li assegna. Tutti possiamo e dobbiamo dare qualche cosa: candidati, offerte per la Borsa di studio, per il Seminario, per le Missioni ed infine preghiere al padrone della messe perché scelga tra i nostri fanciulli tanti santi operai. Auguriamo e preghiamo che queste belle funzlonl abbiano a a ripetersi sovente.

Catechismo Parrocchiale

        Abbiamo terminato in ouesti giorni gli esami di catechismo, dopo oltre 15 giorni di intensa scuola che crediamo ed esperimentiamo assai più proficua ora che i fanciulli e le fanciulle sono liberi della scuola elementare. L‘esito ha corrisposto abbastanza alle nostre speranze. Alla porta della Chiesa sono pubblicati i voti riportati dai singoli nell’esame con voto di media dell’anno ed il numero delle assenze, rendiconto che per mancanza di spazlo non riportiamo sul Bollettino. Una parola dl lode in modo speciale alla classe V che trovammo assai bene preparata e nella recita e nella spiegazlone. Buone anche le classi l e ll nelle quali nessuno è stato rimandato. Deficienti invece per molti il rlsultato delle classi lll e IV in cui non abbiamo avuto la soddisfazione di dare un 10. Parecchi· sono statl rimandati e questi dovranno ripetere l‘esame se vorranno al prossimo ottobre passare alla classe superiore.
        Abbiamo pure avvertito i genitori degli assenti perché procurino di mettere i loro flgli in regola coll'istruzione religiosa, ricordando la responsabilità di chi la trascura. Purtroppo non sempre i genitori sentono la gravità del loro dovere e non pensano che questa trascuratezza da del danno alla loro famiglia ponendole nel numero delle trascurate e negligenti, ciò che non fa loro onore.
        Coll‘occasione ci permettiamo di insistere presso i cappellani festivi e Famiglie di Panerole e Bergera i cui figli sono stati trovati in masslma parte poco preparati. La parrocchia lontana, il freddo, ecc. sono ostacoli, specie pei più piccoll. Per questo raccomandiamo ai genitori di supplire e saremmo assai riconoscenti alle Signore lnsegnanti se volessero farsi questo merito.
        Per il periodo delle vacanze le lezioni dl catechismo sono sospese; ma alla domenica si farà alla stessa ora un breve corso di storia sacra.

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Pagina della carità

Per la Confraternita

        Le offerte per i restauri urgenti della Confraternita sono state pubblicate alla porta della Chiesa e non stiamo a ripeterle. Aggiungiamo qui alcune venute dopo: D. Luigi Maiolo L. 1000; Popolo Clemente 200. Totale delle offerte L. 12044.
        Le spese già pagate a tutt‘oggi ammontano a L. 6850 per ferro più L. 10500 per materiale e mano d’opera. Totale L,17450. Altro resta a fare per la Confraternita. ma oggi ci limitiamo al puro necessario per necessità di cose.

Per il Bollettino
(dal dicembre 1946)

        Gallo Battista 100; Cogno Giacomo 100: Giachino Giacomo S0; Cav. Anselma 200; Tarditi Gius. f Seb. 120; Frat. Alessandria (Prator.) 100; Pirra Pietro 25: Cagnasso Giuseppe 50; Cogno Giovanna ved. 100; Borgogno Valter 50; Cencio-Borio Rosa 50; Abbona-Pirra Cristina 200; Roeso Andrea 100; Tarditi Matteo 50; Capra Margherlta 50; Settime lsabella 50; Coscritti partenti 260; V.. C. 100; Rosso Paola 50; Gallo Virginia 30; Vivalda Luigi 50; Vaira Carlo 100; Passone Michele 40; Stra Conterno Francesca 100; Popolo Cl. 50; Rapalino Gius. 50; Saccato Gius. 50; Gallo Romolo 50; Novo Clara 100; Borio Adolfo 200; Cogno Luigi (Sommariva B.) 200; Galfré Maria 50; Ved. Passone (Merli) 100; Tarditi Onorina 50; Tarditi Lodovico 50; Marenco Domenico 100; Taricco Angiolina ved. 100; Geom. Tarditi Angelo 200; _Audisio Giovanni 50; Roggia Battista 100; Stroppiana Nicola 200; Roggia Francesco (F. Olmo) 100; Dotta Luigi 50; Abbona Clelia 50; Saccato Giacomo 50; Galliano Pietro 50; Cav. Montagnoni 500; Montanaro Antonio 100; Marenco Margherita 100: P. P. 400; P. P. 30; Tarditi Clementina 50; Gallo Giovanni (Priore Discipl.) 500; Cazzani-Stra Emma (Savona) 100; Sobrero Caterina 200; Pirra Michele 50; Raviola Teresa 50; Abbona Cclso 200; M. R. 50; Galvagno Giuseppe 250; Principiano Giovanni 200; Marenco Angelo 100; ved. Passone Maria 100; Vietti Clemente 100; Manzone Giuseppe f. Sabino 100; Alessandria Giovanni 150; Figlie di Zabaldano-Rost. Maria 1000.
        A tutti i generosi sostenitori del caro Bollettino i piu sentiti ringraziamenti e le benedizioni del Signore.

Per Ia Chiesa Parrocchiale - Tempietto Vot. e Battistero
(dal dicembre 1946)

        Sposi Passone·lberti 500; Pirra Benedetto di P. 400; Con. Dutto-Alessandria (in occ. bait.) 200; Roggia Eugenio 100; Gallo Battista 300; Cav. Montagnoni 1000; Giachino Giacomo 200; Novo Anna 100; Cav. Anselma 500; Tarditi Gius. f. Seb. 900: Frat. Alessandria (Prator.) 1000; Cagnasso Giuseppe 50; Sposi Mascarello-Ferrero 500; Alessandria Giovanni 500; Sposi Passone-Sanino 230; Tarditi Teresa Ved. Gasp. 300; Cogno Giovanna Ved. 200; Tarditi Matteo (Ven.1f200; Balocco Lidia 100; Capra Margherita 100; N. N. 100; Rosso Paola 50; Gallo Virginia 20; Vivalda Luigi 50; Prof. Tarditi Alfonso 500; Vaira Carlo 200; Dutto·Alessandria Luigina 100; Passone Michele 100; Popolo Cl. 50; Rapalino Gius. 200; Tarditi Luigi f. Vinc. 500; Novo Clara 300; Giachino G. 100; Musso Angelo (in occ. batt.) 200; Dott. Viglino (Clavesana) 300; Borio-Cogno Rosa 100; Sposi Grisotto·Scarzello S0; Sposi Viglione-Tarditi 275; Ved. Passone (Merli) 100; C. L. 100; Marenco Domenico 300; Abrate Tersilla Ved. Milanese 200; Filodramm. 100; Roggia Batt. 100; G. L. 60; Stroppiana Nicola 400; Foglio Luigi; 200; Galliano Pietro 100; Sposi Boffa Stra 500; Manzone Gius. f. Carlo 200; Tarditi Sottimano Clement. 200; Coniugi Rosso-Vaira 500; Cazzani Stra Emma 400; Sobrero Catterina 400; M. A. 1000; Pirra Michele 50; Rosso Elena 50; Capp. S. Nicola 70; P. P. 500: Coniugi Dotta-Grisotto (in occ. batt) 500; Passone Domenlca 50; Stra Pasquale 100; Castella Felicina 50; Borgogno Walter (in occ. batt. fratellino) 300; Abbona Celso 800; O. C. 500; M. R. 100; Cogno Gioacchino 500; Manzone Giuseppe f. Sabino 100; Figlie di Zabaldano-Rostagno Maria (in suffr.) 1000.
        E` un totale di L. 21235 che è certo una cifra discreta. Ma tutti sappiamo che oggi i biglietti da mille contano assai meno che i biglietti da cento di una volta. La cera, che costava allora L. 6 al Kg. oggi supera la L. 600 e l`entrata suddetta non é bastata per il consumo della cera. E le spese della Chiesa non si limitano alla sola cera. Per questo esortiamo le famiglie a non diminuire anzi ad aumentare in proporzione le loro offerte, pensando che l’offerta di L. 10 di oggi è forse inferiore a quella di 10 centesimi di una volta. Iddio non si lascia vincere in generosità e paga chi dà volentieri.
        Una grandine, una malattia risparmiata è una paga che sorpassa assai tutte le nostre offerte e fa male dover constatare che molte famiglie non danno mai nulla. Non hanno bisogno loro della benedizione di Dio? od hanno paura che lofferta alla Chiesa li mandi in malora?
        Le nostre preghiere per tutti gli offerenti affinché Dio ricompensi col cent per uno.

        


 

da LUCE E FORZA di Ottobre 1947

LA LETTERA DEL PARROCO

        Carissimi parrocchiani,

        Di molte cose vorrei parlarvi in questo Bollettino, che purtroppo, per necessità di cose, viene a trovarvi cosi di rado. Cercherò di essere breve sui vari argomenti che mi stanno a cuore.

Il Seminario

        Più volte in questo mese, anzi in quest’anno, vi abbiamo parlato di questo importante Istituto diocesano che è il Seminario, cercando di farvi convinti che esso è una cosa che ci riguarda da vicino e che abbiamo il dovere di interessarcene e di aiutarlo.
        Chi ha sentito, domenica sera, 5 Ottobre, la bella e pratica conferenza del bravo diacono Cogno si è facilmente fatto un’idea dei compiti e delle necessità del Seminario. La formazione culturale, spirituale, pastorale e fisica degli aspiranti al sacerdozio che si svolge lentamente in tredici lunghi anni esige sacrifici non comuni per parte dei Superiori e degli studenti.
        Da aggiungere che mentre nessun Istituto ha le tariffe della pensione così basse come il Seminario e mentre un buon numero di chierici poveri ha sulle medesime delle riduzioni che vanno fino al cento per cento, il Seminario non riceve dallo Stato — che pure mantiene le Università e tanti Istituti di cultura superiore — il minimo sussidio, anzi paga le tasse come ogni cittadino.
        Di qui il dovere dei diocesani di aiutare e sostenere il Seminario se non vogliono andare contro il pericolo di restare un giorno senza preti in Parrocchia. E questo pericolo non è una mera supposizione. Il Ch. Cogno ha riferito dei dati impressionanti. Le vocazioni diminuiscono anno per anno; il numero dei chierici si va assottigliando in maniera allarmante, e se si continua di questo passo non è lontano il giorno in cui il Seminario sarà quasi spopolato ed il Vescovo dovrà rispondere alle popolazioni che chiamano un sacerdote, come già oggi avviene in altre diocesi: «Non ne ho».
        Di qui un altro dovere specie dei genitori cristiani cui Dio ha concesso una bella corona di figli: fare quanto possono per darne almeno uno a Dio. Una buona educazione religiosa, la frequenza alla Chiesa ed al Catechismo, l’iscrizione al Piccolo Clero, la parola suadente dei genitori e specie della mamma sono tutti mezzi che possono-sviluppare in un tenero cuore la chiamata di Dio.
        E non temano i genitori di rimetterci se un giorno avranno la fortuna di vedere un loro figlio prete. A parte il bene spirituale di cui il sacerdote li ricolmerà in vita e dopo morte, anche materialmente parlando, in pratica, si vede che chi più pensa ai genitori sono proprio i figli preti.
        Quanti vecchi genitori, mentre i figli e le figlie sposate pensano per la propria famiglia, hanno trovato amore, pace e cure filiali nella Canonica dei figlio prete. E non vediamo ancora che famiglie che nuotano nell’abbondanza di beni si danno attorno per affidare i genitori vecchi al Cottolengo?
        La nostra Parrocchia ha dato per il passato alla diocesi buon numero di buoni sacerdoti, ma oggi pare che la fonte voglia inaridirsi ed il Seminario minore attualmente non conta alcun studente novellese.
        E non può darsi che per questo la nostra Parrocchia resti un giorno senza sacerdoti? Come sarebbe un grave danno per il paese rimanere senza medico, senza farmacista, senza esercenti ecc., sarebbe anche più dannoso, per chi capisce, restare senza prete.

Come aiutare il Seminario

        Il primo aiuto certo è dare giovani Apiranti. Poi occorre pensare a provvederli del necessario: vitto abbondante, buoni insegnamenti, sufficiente riscaldamento, nutrita biblioteca, ecc. E per questo I occorrono milioni.
        Se la diocesi si prospettasse il problema nella sua realtà, non vi sarebbe gran difficoltà a trovarli. Dd es. ci sono tante famiglie che tengono in casa infruttuose migliaia e migliaia di lire. Non potrebbero imprestarne una parte senza interessi al Seminario? Lì non c’è pericolo di perderli e per di più sono al sicuro dai ladri e dall’incendio.
        Altri potrebbero dare offerte in natura od in denaro, specie in occasione della giornata pro Seminario. Ottima cosa pure pensare alla istituzione di borse di studio. E qui c’è da dare una parola di lode alle Donne, agli uomini di A. C., alle Zelatrici alle Zelatrici del S. Cuore per cui merito è già stato possibile la fondazione di una prima Borsa e si sta formando la seconda, come dimostra l’elenco delle offerte pubblicate più avanti.
        Ciò che facciamo per il seminario, cari parrocchiani, è una delle opere più meritorie che Iddio paga generosamente. Di qui a dieci, venti. cinquanta, cento anni ci sarà più nessuno che preghi per noi tra i nostri cari, ma i sacerdoti che continueranno a farsi grazie alle nostre Borse di studio ricorderanno nella S. Messa ed in tutte le preghiere i loro benefattori ed i loro suffragi e ci abbrevieranno di molto il conto che tutti dovremo pagare in Purgatorio.

Ai Coscritti

        Parlare ai coscritti, specie mentre sono in piena fase di svolgimento del loro programma, è cosa assai delicata ed io non vorrei esser frain¬teso. Se mai parlo ai coscritti degli anni prossimi invitandoli ad una considerazione nell’interesse loro e delle loro famiglie.
        E’ cosa che tutti vedono come i coscritti in tale circostanza spendono somme non ordinarie. Musica, pranzi, divertimenti (non sempre tutti leciti) ecc. sono cose che costano ai nostri giorni. E sovente si dà il caso che qualche famiglia non sarebbe del tutto comoda per tali spese, ma finisce di adattarsi per forza perchè il loro coscritto non vuol fare brutta figura.
        A volte in casa ci sono ammalati e la famiglia ha tutt’altra voglia che sentire attorno del chiasso e dell’allegria. E allora? Fate più niente? No. Eccovi, cari coscritti dell’avvenire, una bella proposta che fu già attuata in molti paesi ed anni fa ha pure trovato buon viso presso i coscritti di Novello. Non sono io che ve la faccio, ma la tolgo dal Bollettino di Monforte (numero di settembre) che riporto alla lettera.
        Scrive dunque quel degnissimo e stimatissimo Parroco:
        «Quest’anno, in occasione della visita, la maggior parte dei coscritti di Monforte farà una bella gita d’istruzione alla città di Pavia, Milano, Verona, Venezia, Padova, Lago di Garda, su corriera della Ditta Rossino. La gita durerà quattro giorni. Sarà così: al mattino del 2 Ottobre Messa, poi a Dogliani per la visita in corriera: al ritorno breve sosta a Monforte e poi partenza per la gita. Con essa finiscono tutte le feste solite a prolungarsi per interi mesi. Una bella gita d’istruzione è una bella cosa da tutti approvata e per più ragioni. Anzitutto per economia perchè con poche migliaia di lire ogni coscritto fa la sua festa che diversamente, per lo più, è occasione di disordini. La gita invece dà occasione di vedere almeno qualcuna delle bellissime meraviglie della nostra Italia; per le quali i forestieri vengono da lontanissimi paesi. Se non si prende l’occasione della visita, molti dei nostri giovani finiranno con conoscere proprio nulla della nostra bella Patria.
        “Ma ci sono altri motivi, continua il Parroco di Monforte, di indole morale e religiosa. Finora accadeva così: ognuno dei coscritti si faceva obbligo di dare ai compagni una bella cena, poer lo più in giorno festivo. Cosi erano 10, 20 feste di fila poco santificate e alla fine profanate col ballo.
        «Si videro finora molte famiglie che non avevano mai lasciato ballare a casa loro; ma nell’occasione dei coscritti non osano dir di no, perchè il figlio insiste: Tutti gli altri han dato il ballo, se non lo dessimo anche noi passeremmo da spilorci. Dunque si dà il ballo anche in quelle famiglie che non l’hanno mai permesso in casa loro e questo per molte feste di fila e in tanti posti quanti sono i coscritti (e con partecipazione, aggiungo io, anche di minorenni).
        «Sanno bene, continua il Bollettino di Monforte. che a Pasqua non si possono benedire le case che han dato il ballo; si offendono terribilmente se il Sacerdote non le benedice, ma non hanno il coraggio di rifiutarsi e sperano forse che il Sacerdote non venga a saperlo e le benedica lo stesso; cosa che veramente accade sovente perché i Sacerdoti non possono andare in giro per le campagne a vedere dove si balla. C’è però Uno che vede senza muoversi di casa, ed è il Signore Iddio il quale non può benedire quella casa in cui si balla e chi trasgredisce i suoi Comandamenti o tosto o tardi la paga (E gli esempi sarebbero numerosi se volessimo citarne).
        «E c’è ancora un altro inconveniente che direi pietoso. Ed è questo: ci sono sempre tra i coscritti quelli che possono, senza scomodarsi, spendere decine di migliaia di lire in pranzi e cene e musiche e balli; ma ce ne sono anche altri che stentano la vita. E questi? o rimanersene indietro da quegli altri — e questa è una dolorosa mortificazione — o con uno sforzo spendono come hanno speso i benestanti ed allora è un sacrificio troppo grave per la famiglia. Il figlio farà baldoria ed anche i genitori si sforzeranno di sorridere, ma non potranno fare a meno di sentire il peso del sacrificio superiore alle loro forze”.
        Fin qui il Bollettino di Monforte.
        Che ve ne pare, cari coscritti dell’avvenire? A voi la risposta degna di un giovane cristiano.

Il Ricovero

        Dallo stesso Bollettino di Monforte apprendiamo che anche là si sta pensando ad un Ricovero. Anzi dai progetti si è già passato all’opera ed i muratori stanno già allestendo il locale — una casa lasciata dal defunto Sig. Ghisolfi Attilio. Una prima sottoscrizione ha fruttato la somma di L. 68466. Altre offerte anche più generose sono promesse, specie in considerazione dell’alto prezzo delle uve ed in ringraziamento della buona annata. Somme vistose sono giunte anche j dall’America in dollari sonanti. E’ un bell’esempio.
        E noi cosa facciamo, cari parrocchiani? Anche noi abbiamo bisogno del Ricovero. Da tempo c’è la casa che aspetta i lavori di adattamento e non mancano i poveri che aspettano anche loro di essere ricoverati. L’inverno si avvicina. Se potessimo accettarne qualcuno sarebbe una gran bella cosa. C’è anche già una discreta somma lasciata a questo scopo dalla Signora Ghigo-Bosco Delfina alla Chiesa Parrocchiale. Ma il Parroco verrebbe conservare questo denaro come fondo del Ricovero onde farlo funzionare regolarmente.
        E se facessimo anche noi una i sottoscrizione per questo? Forse che mancano i denari a Novello? Per tante famiglie il togliere mille lire su quanto hanno preso dalle uve è una cosa quasi insignificante. Il Parroco è disposto ad iniziare la sottoscrizione coll’offerta personale di L. 50 mila. Attende solo i di sapere che ne pensa il paese. Si capisce che qualche “Bastian cantrari» che per altro sta bene a casa sua, non mancherà; ma se si dà mente a questa gente non si fa mai nulla di bene. E’ perchè non hanno voglia di dare e non vorrebbero insieme far brutta figura. Dunque animo mentre il denaro abbonda. Avremo fatta un’opera che fa onore al nostro paese e dalla quale potranno uscire tante utili iniziative per il bene di tutti.

Ultima raccomandazione

        «Facciamoci del bene mentre abbiamo tempo». Lo dice l’Apostolo S. Paolo. E’ cominciato il mese del Rosario. Veniamo a recitarlo in Chiesa al mattino ed alla sera recitiamolo in famiglia.
        Vi trascrivo qui un metodo facile per recitarlo bene e con frutto senza lungaggini.
        Recitatelo così. Fatelo imparare e dire dai vostri fanciulli e fanciulle tutte le sere nelle vostre veglie. Non vi mancherà la protezione della Ma¬donna.
        Vi saluta e vi benedice tutti il vostro        Arciprete.

omissis

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In Parrocchia

Le Ss. Quarantore dei Santi

        Avranno luogo nei tre giorni precedenti la festa dei Santi (29-30-31 ottobre) col solito orario. Se il tempo favorirà i lavori della campagna limiteremo le funzioni a poche ore del mattino e della sera; se invece il tempo sarà piovoso terremo orario festivo. Comunque pubblicheremo o l'uno o l’altro alla porta della Chiesa.
        Ricordiamo in tali giorni e specialmente nei giorni 1-2-3 Novembre i nostri Morti che sono già in Paradiso o che attendono i nostri suffragi in Purgatorio e siamo larghi di preghiere e di SS. Messe. Il domandare una Messa per ognuno dei nostri morti in questi tempi in cui la spesa è minima non ci pare troppo. Forse per molti è un dovere di giustizia.
        Facciamo pure generosa elemosina al Camposanto in occasione della visita collettiva. Sapete che queste elemosine si convertono in Messe di suffragio. che sentite annunziare ogni settimana. Sono per i parrocchiani più dimenticati tra i quali ci sono anche dei nostri parenti. Chi infatti prega ancora per i nonni e bisnonni? Eppure forse godiamo tuttora i loro beni.

La pagina della carità

        Per la Chiesa. — Leva dei 40 anni L. 150: Galliano Edvige (Priora Umiliate) 500; Giachello Celestina 200: Sposi Manzone-Cogno 1000: Sposi Musso-Nada 400; Abbona Antonio 1000; Vietti Natale 100: Montanaro Giovanni !00; Baroero Luigi 100; Cabutto Lino un occ matrimonio; Tarditi Rina Priora Figlie di .Maria) 500; Mascarello Giuseppe (in occ. matrim figlia) 350; Saccato Luigi 1000; Con Roggero - Tarditi 800; Marrone Aldo 500; P G. 500; Con. Sarzotti Tarditi 700; Rapalino Giuseppe 1000;. Ved. Passone Domenica 1000; Con. Musso Agost. e Domenica 1000: S. G. 2000; Tarditi Battista (Tar. Sott.) 500; Pirra Pietro 1000; Peperone Carlo 400; Gallo Battista 1000.
        I più vivi ringraziamenti e le benedizioni del Signore, alla cui casa vanno le offerte. Le spese della Chiesa vanno aumentando, anche senza fare nulla di straordinario. La sola cera (L. 650 il Kg.) grava in quest’anno sul bilancio della Chiesa per oltre L. 20 mila.
        E’ per questo che ringraziando quanti hanno offerto generosamente, il Parroco si permette di ricordare a chi può di aumentare alquanto l’offerta. Che sono buone a fare oggi 100 lire? E chi non ha ancora fatta l’offerta annua veda di non dimenticarsi. E’ una piccola parte di quanto il Signore ha dato a noi. Una piccola restituzione.

        Per il nuovo Battistero. — Tarditi Angelo (Veneria) in occ. battesimo 200; Roggia Enrico (in occ. battes.) 500.
        Il battistero attende ancora i mezzi per diventare realtà. Esortiamo tutti e specialmente i fortunati genitori di neonati a fare a nome loro l'offerta in occasione del Battesimo. E’ un mezzo efficace per assicurare ai bimbo la protezione di Dio.
        Eguale esortazione facciamo ai novelli sposi onde avere più copiose le benedizioni celesti sulla nuova famiglia.

        Per il Tempietto votivo (S. Giov. Bosco) - Rosso Gaspare 1000.
        Segnaliamo l’esempio a tutti i reduci che ancora non hanno fatta la loro offerta. Tra di essi ce ne sono che hanno molto sofferto ed in quei giorni dolorosi forse hanno fatto promesse non ancora mantenute. E ce ne sono di quelli che, più fortunati hanno realizzato somme considerevoli. Questi hanno doppio obbligo di ricordarsi dei favori ricevuti.

        Per la Crocetta. — Taricco Francesca (p. g. r.) 1000.

        Per il Bollettino. — Fam. Borgnini-Capra 200; Sposi Revello-Conterno 500; Giachello Celestina 50; Garino Lucia 40; Manzone Giuseppe (Alba) 50; Cogno Catterina (Barica) 200; Manzone Francesco (Pan.) 200; Abbona Antonio 100; Anselma Felice 125; Pressenda Giovanni 100; Vietti Natale 50; Cogno Natale 50; Sor. Galvagno 100; Sposi Musso- Nada 300; M.a Ida A. Baron 100; Rosso Andrea 100; Ortola France¬sco 50; Santone-Giordano Giusep¬pina 100; Manzone Gius, fu Carlo 50; Iberti Giuseppe (Corini) 100; Saccato Luigi 100; Con. Roggero-Tarditi 200; Stra Ottavio 200; Tarditi G. B. (Tard. Sott.) 100; Peperone Carlo 100; Rinaldi Giovanni 40; Rinaldi Giacomo (Ciochini) 200; Gallo Battista 300.
        Anche il Bollettino, ringraziando i generosi offerenti, stende la mano a quanti lo possono aiutare. Una piccola offerta (almeno L. 100) la dovrebbero fare quasi tutte le famiglie. Aiutato, il Bollettino potrà continuare l’opera sua ed uscire almeno ogni due mesi più regolarmente.

        Per la Borsa di studio (2.a). — In occasione dell’onomastico dell’Arciprete sono giunte le seguenti offerte per la seconda Borsa di studio: M.a Cabutto Genoveffa 200; Prof. Maria Scavino 1000; Giovani di A. C. 550; Zelatrici S. Cuore 730; Gioventù Femm. di A. C. 380; Donne di A. C. 3135; Uomini di A. C. 2120.
        Il parroco (che non domanda mai nulla per sè) ringrazia commosso per questa gentile dimostrazione e vede con piacere consolidarsi la seconda Borsa di studio per i nostri seminaristi poveri.
        Colle offerte antecedenti pervenute dopo la costituzione della prima Borsa, la somma per la seconda (comprese le offerte elencate sopra) ha raggiunto la cifra di 10155 lire. Somma da raggiungere L. 20 mila.

        Per il Seminario. — In occasione della «Giornata pro Seminario» si sono fatte le seguenti offerte: In Chiesa L. 1746; Da Bergera L. 75 più 3 sacchetti generi alimentari; in sala cinema 2265; Donne di A. C. le pie persone L, 2545 e 8 sacchetti generi alimentari raccolti in giro per le case.
        La raccolta continua. A mezzo dell’Arciprete il Seminario ringrazia le generose persone ed in modo speciale le Donne di A. C. che tanto lavorano per le iniziative parrocchiali.

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ANNIVERSARI DI OTTOBRE - NOVEMBRE

23-11-1945 Scotto Michele
25-11 “ Prandi-Marengo Margh
29-10 “ Gallo Lodovico
18-10 “ Abbona-Dotta Cristina
3-10 " Stra Feiicina
27-11 1944 Vivalda Elio
2-11 » Bosio Amedeo
2-11 » Bocca Franco
27 11 1943 Torre Bartolomeo
20 11 » Tarditi-Albarello Madd.
26 10 » Torchio-Roggero Maria
18 10 » Sangiano Giov. Lorenzo
11-10 1942 Vivalda-Manzone Maria
29-11 1941 Castella Luigi

R. I. P.

Nel mondo intellettuale

        1° - Apprendiamo con piacere che il giovane Giordano Luigi figlio del Comm. Dotti. Pietro, nella scorsa sezione d’esami ha conseguito con esito brillantissimo a pieni voti presso l’Università di Torino la laurea in legge. Al neo Avvocato che ha già trovato importante impiego le più cordiali felicitazioni ed auguri.

        2° - Nella decorsa settimana il nostro Ch. Cogno Giuseppe riceveva dalle mani di Mons. Vescovo l’ordine del Diaconato, ultimo degli ordini che precede il sacerdozio che gli sarà conferito al prossimo Natale. Congratulazioni ed auguri.

        3° - Abbiamo pure appreso con piacere un notevole mutamento nel nostro Corpo Insegnante. La Maestra Cabutto è tornata a Bergera con soddisfazione di tutta quella Borgata ed il Maestro Ravera è stato assegnato aIla frazione Panerole.

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