(sonoro)

da LUCE E FORZA di Aprile-Maggio 1948

Cari Parrocchiani,

         E` con un senso di profonda gioia e insieme di dolorosa trepidazione che vergo per voi queste righe: gioia per l'argomento dolcissimo di cui vi parlo in primo luogo: - La Peregrinatio Mariae (il pellegrinaggio della Madonna) - e trepidazione per il timore di essere da alcuno di voi frainteso e scambiato per un negoziante da fiato di cui in questi giorni abbondano le piazze. E ciò per il secondo argomento di cui vi voglio parlare: le elezioni e il dovere dei cristiani cattolici.
        Spero tuttavia di essere compreso da tutti e se non tutti vorranno darmi ragione almeno ho fiducia che da tutti gli onesti si creda alla sincerità del Parroco.
        E infatti quando potete dire che il Parroco vi abbia ingannati? Quando, potendo, non si è prestato volentieri per aiutarvi nei vostri bisogni? Ho la coscienza di aver sempre fatto buon viso a tutti, amici e nemici (poiché è impossibile ad un Parroco che voglia fare il suo dovere non aver nemici) e se di una cosa posso lagnarmi è che non sempre e non tutti nelle loro necessità sono ricorsi al Parroco che li avrebbe volentieri ed efficacemente aiutati, mentre invece hanno sprecato denaro inutilmente ed incontrati non lievi fastidi che il Parroco avrebbe loro risparmiati.

La Peregrinatio Mariae

        Come già v’ho detto avrà luogo nella nostra Parrocchia nel mese di Aprile. La Madonna giungerà a noi il luuedì 19 Aprile sul far della notte e si fermerà fino alla domenica seguente 25.
        Noi andremo a prelevarLa al confine della Parrocchia, nai pressi di San Grato {Piano} dove la riceveremo dalle mani dei parrocchiani di Narzole. lo son convinto che sarà un corteo imponente di tutta la popolazione.
        Eccovi perciò un po’ di programma minimo. Altri particolari avremo tempo a pubblicarli a voce insieme all’orario delle funzioni.
        1) I buoni abitanti verso Narzole: (Piano, Bivio, Font. Olmo, Tomalini, Bori, Gregori, Chiarene, Rostagni, Tarditi Sott., ; Pianderle, Saccati, Colera, ErmigIione, Baricalino, Pasinotti, Fracchia, Strada Nuova) dei quali parecchi si sono già dati in nota, avranno l`onore di portare la prodigiosa effige della Madonna da S. Grato in Parrocchia alternandosi ogni breve tratto di strada.
        lnoltre ad assi é affidato l’incarico di innalzare sul luogo del prelevamento un grandioso arco trionfale sotto il quale sosterà la Madonna durante la breve cerimonia della consegna.
        2)Agli abitanti del resto della Parrocchia (Paese, Le-Strette, Palaretta, Corini, Serra, Ciochini, S. Rocco, Panerole, Bergera ecc...) é riservato l’onorifico trasporto della Madonna, alla sera della chiusura (25 Aprile} dalla Parrocchia ai confini di Lamorra dove sarà consegnata solennemente a quei buoni parrocchiani.
        3) Ai due cortei (entrata e uscita), spero vorrà prendere parte tutta la popolazione per dare il primo saluto alla Madonna che viene a benedirci e I’addio di riconoscenza. Per ordine di Monsignor Vescovo saranno in divisa le sole Figlie di Maria. Tutti gli altri in abito da festa così come pratichiamo da parecchi anni per il corteo al Camposanto il 1.o Nov.
        4) Durante la settimana di permanenza della Madonna fra noi, le funzioni si svolgeranno press’a poco così: Al mattino ed alla sera una funzione per tutti con predica (oratore forestiero). Lungo il giorno e tutti i giorni la Corte di Maria affidata alle diverse classi di persone.
        Martedì: Fanciulli. Fanciulle delle Scuole e del Catechismo del Paese e delle Borgate, Bambini anche portati a braccio pei quali si stabilirà I’ora per una speciale benedizione e consecrazione alla Madonna.
        Mercoledì: Giornata delle Donne.
        Giovedì: Giornata delle Figlie.
        Venerdì: Benedizione dei vecchi e ammalati; a sera Via Crucis solenne per le vie del Paese, predicata da giovani.
        Sabato: Corte df Maria per tutti.
        A notte solenne Processione con flambeaux (ceri chiusi in carta colorata che potremo trovare presso le Suore dell’Asilo con poca spesa) per le vie del Paese: Umberto I, Reg. Margherita, V. Giordano fino alle Scuole. Il Vescovo raccomanda che per questa Processione si addobbino le case e le vie e si faccia ad ogni casa e finestra l’illuminazione.
         Ogni famiglia, son certo, farà del meglio per onorare anche in questo modo la Madonna. La Strada Nuova invece potrà essere addobbata e se si può illuminata la sera del 19, arrivo della Madonna.
        5)Terminata la processione del sabato sera, comincerà in Chiesa la Veglia notturna riservata ai soli Uomini e Giovani che terminerà colla Messa di Mezzanotte e Comunione Generale. Durante la veglia ci sarà comodità di confessarsi per chi non l’avesse già fatto prima.
        Domenica 25: Solenne giornata di chiusura.
        Comunione Generale degli adulti a Messa prima. Comunione generale dei fanciulli a Messe seconda.
        Messa grande parata con musica. Consacrazione della Parrocchia al Cuore lmmacolato di Maria.
        A sera: Vespri solenni, Predica di chiusura. Benedizione. Corteo verso Lamorra. Consegna della santa effige della Madonna e cerimonia relativa.

        NOTE. - 1.o Per il trasporto della statua della Madonna, discretamente pesante, occorrono molti uomini e giovani forti (oltre un centinaio). Il Parroco ha bisogno di sapere chi si presta per questo servizio. Percò apposite persone passeranno alle case per prenotare.
        2.o - Ogni festa costa e questa che durerà una settimana avrà spese non ordinarie (predicatore forestiero, confessore. cera, illuminazione. ecc.) Perciò il Parroco domanda aiuto e spera nella collaborazione dei buoni.
        A questo scopo prega i buoni Massari e le buone Massare della Cappella delle Borgate di fare un giro per le famiglie della Borgata ritirando quanto ogni famiglia crederà di offrire così come anno per la festa della loro Cappella. Per il Paese si raccomanda alle Presidenze di A. C. ed ai Priori e Priore delle Compagnie.

Frutti

        Oltre i frutti spirituali che Ia bella settimana porterà in tutte le famiglie colla benedizione della Madonna, il Vescovo e il Parroco si ripromettono e raccomandano:
        1.o - Che siano molte le famiglie che s’impegnano a recitare il Rosario in casa ogni giorno. Per questo occorre la firma impegnativa su apposito Registro del Capo-Famiglia. Detto elenco verrà pubblicato.
        2.o - Dare maggiore incrrmento e solennità con maggior frequenza alla funzione del 1.o Sabato del mese che già si pratica in Parrocchia, ripetendo la Comunione del 1.o Venerdì.

        Cari Parrocchiani, il Vescovo, dal suo letto di dolore che gli impedirà di partecipare alla nostra settimana, come ha vivamente desiderato, ci benedice e spera molto bene per la nostra Parrocchia da questa eccezionale visita della Madonna. Con lui molto spera anche il Parroco.
        Voglia la Madonna portare nelle nostre famiglie un po' più di spirito di pietà a religiosa, una vita di maggior preghiera, di santificazione delle feste. di orrore alla bestemmia, di più sentito interessamento per Ia salvezza della nostra anima, di desiderio di servirsi dei beni che lddio ci dà per procurarci quel corredo di meriti che saranno la tessera d`entrata al Paradiso.
        Via lo spirito di gretta avarizia che caratterizza purtroppo tante famiglie della nostra parrocchia; via, specie nella gioventù, quella febbre di divertimenti non sempre onesti; via la spensieratezza che ci fa vivere come se mai dovessimo morire.
        La Settimana della Peregrinatio sia come una celeste apparizione della nostra Mamma che ci ama, che vuole il nostro bene e viene per dirci la parola di salute, di vita e di pace. Ascoltiamola.

LE ELEZIONI

        Ed eccomi, cari parrocchiani, a parlarvi dell’imporlante argomento delle elezioni. Ne parlano tutli e spero concederete anche al Parroco il diritto di parlarne.
        E’ un cittadino come voi, il Parroco, che si gloria del nome di agricoltore appassionato, é l'uomo che il Slgnore ha mandato in mezzo a Voi per istruirvi, per consigliarvi, per guidarvi sulla buona via e per quanto sia persuaso di valere poco, ha la coscienza di non essere mai venuto meno a questo compito. Del male non ve ne ha fatto mai, del bene ha cercato di farvene tutte le volte che ha potuto.
        lnoltre il Parroco. a differenza di tanta gente che di elezioni parla più di lui, ha non solo il diritto, ma il dovere di parlare, specie in questi tempi ed in queste elezioni da cui dipenderà la salvezza o la rovina della religione, della famiglia e della proprietà, in una parola della civiltà crlstiana. ll Papa lo cornanda ed ll Parroco ubbidisce.
        Ed he precisamente per compiere questo dovere, per darvi ancora, come sempre, un buon consiglio paterno e disinteressato che il Parroco, capiti cio che deve capitare, vi parla apertamente. Qualcuno dirà che il Parroco fa della politica. Rispondo che, pur avendo diritto di far della politica, ma più pulita di tanti altri, il Parroco fa della religione.
        Parla in difesa di Dio. di Cristo, del Papa. del Vangelo e questo è il suo primo ed essenziale dovere poiché la lotta che oggi si è ingaggiata è proprio questa: O Cristo o Satana; o Roma o Mosca; o cristianesimo o comunismo;.o civiltà cristiana o barbarie bolscevica. Non c’è altro da scegliere. Perciò eccovi alcune idee chiare sul vostro dovere che é dovere di cristiani cattolici.

Votare

        Stavolta più che mai il votare costituisce un obbligo per tutti coloro che non sono fisicamente impediti e cioè che o coi propri mezzi o condotti da altri possono recarsi alle urne.
        Ecco in proposito le precise parole del Papa: «Data l’importanza del voto si trarra di obbllgo grave e quindi chi non lo adempie commette colpa grave».
        E il nostro Vescovo veneratissimo agggiunge:
        «Se un anno e mezzo fa alle elezioni per la costituente il vincere o no della corrente cristiana voleva dire avere o no una costituzione cristiana, oggi il vincere vuol dire avere un'Italia tranquilla, cristiana, operosa; il perdere vuol dire avere un'Italia comunista, anticristiana, turbata e acremente divisa dalla prepotenza. Il dovere cristiano e italiano è qui chiaro, inderogabile, assoluto».
        Ora ditemi cari parrocchiani, a chi dobbiamo ubbidire in fatto di religione, poiché qui si tratta proprio di difesa della religione, se vogliamo essere degni del nome di cristiani cattolici? Al Papa, al \/escovo, ai parroci, ai garibaldini, ai contadini? I comunisti che hanno rinnegato la loro dignità di cristiani e combattono la religione, ubbidiscono ai loro superiori e vanno tutti a votare. E noi staremo a casa? E non opporremo alle armi dei nemici della Chiesa l’arma nostra di cui dlsponiamo in grande maggioranza: il voto? Dico in maggioranza perché se tutti i buoni cristiani andranno a votare e voteranno come la coscienza cristiana vuole, la vittoria sarà certamente nostra, vittoria di Cristo, vittoria della Religione, della Famiglia cristiana, della pace.

Per chi votare

        Le liste che ci saranno presentate sono numerose. Ecco le principali che potranno capitarvi in mano: Democrazia Cristiana (Scudo crociato) - Comunisti (Stella con Garibaldi) — Contadini(uva e spighe) - Fronte Popolare (Garibaldi o Mazzini) —· Uomo Qualunque (U. Q.) - ecc. Dicono che i simboli rappresentati oltrepassano il centinaio. Quanti ambiziosi tra tutti! Gente che forse non è capace a governare se stessa e la loro famiglia e pretende di governare l’ltalial
        Da noi il problema sarà assai più semplice e la propaganda si fa specialmente per tre partiti: La Democrazia Cristiana - i Comunisti - i Contadini.
        Quale sccgliere dei tre?

Tre che sono due

Anzitutto vi dirò che i tre partiti sono due: La Democrazia Cristiana ed il Comunismo. E’ tra questi due che il 18 Aprile si ingaggerà la tremenda lotta da cui, ripeto, dipenderà la salvezza o la rovina dell’ltalia. E ve lo dimostrero più sotto.
        Per ora facciamoci una domanda:

Voteremo per i Comunisti?

        lo penso che nessun cristiano che sappia che vuol dire comunismo potrà in coscienza dare il voto a questo partito. Ed ecco alcune tra le tante ragioni che si possono portare contro il comunismo:
        1. - Noi crediamo in Dio ed il Comunismo é ateo. l veri comunisti si chiamano «l senza Dio». Per questo in Russia si abbattono le chiese o si trasformano in cinema, in sale da ballo, in stalle ecc. Per chi non crede in Dio le chiese sono inutili.
        2. - Noi crediamo in una vita futura, in un premio pei buoni ed in un castigo pei cattivi, come lddio ha rivelato e Gesù Cristo ha insegnato. ll Comunismo invece si professa materialista e cioé non crede all’anima, alla vita futura, al Paradiso, al|’inferno, alla Chiesa Cattolica ed ai suoi insegnamenti. Mette l’uomo al livello delle bestie e della macchina.
        Per tutti questi errori contro la fede e per la lotta che il comunismo fa alla Chiesa e in genere alla Religione, ai sacerdoti, specialmente ai cattolici in quelle nazioni dove riesce a dominare il comunismo è stato condannato già anni fa dal Papa Pi0 Xl e recentemente dal Papa regnante Pi0 Xll.
        Perciò si deduce facilmente che:
        1. - A nessun cristiano é lecito dare il nome al comunismo.
        2. - Chi si ascrive, sapendo ciò che fa, pecca mortalmente e si mette in gralvissimo pericolo di perdere la fede e disobbedisce in materia grave alle Ieggi della Chiesa.
        3. - Un comunista che, confessandosi, non promette seriamente di abbandonare il comunismo non può essere assolto perché non é pentlto di una colpa grave, così come non può essere assolto chi bestemmia e dichiara di voIer continuare nel suo vizio.
        E questo mi pare che basti per convincere tutti i veri cristiani a non votare per il comunismo.
        Le promesse che il comunismo fa sono in parte irrealizzabili e ciò che è realizzabile è anche programma in forma assai più seria e possibile, della Democrazia Cristiana.
        E allora.

Voteremo per il partito dei contadini?

        Ecco: anzitutto occorre fare una distinzione. ll Partito che ha preso il nome di contadini non é quello che veramente può e vuole fare gli interessi degli agricoltori.
        Non vuole, anche se lo dice perché per quanto ci consta i candidati dei contadini non sono agricoltori, ma professionisti che nulla sanno di agricoltura e tutto fa supporre che l’unico loro scopo é di acquistare la medaglietta da deputato che, oltre un buon stipendio, apre mille vie a dei buoni affari, come ad es. il privilegio di viaggiare a gratis sulle ferrovie e mezzi di trasporto governativi. Ed infatti venendo al caso nostro per il Collegio di Alba vi sono sulla lista tre persone di nostra conoscenza: Un dentista, un tipografo ed una maestrina. Sarebbe curioso vedere questa gente al Parlamento a trattare i vasti e complessi problemi dell’agricoltura.
        Non può perché, supposta anche una vittoria dei contadini nei nostri paesi, quanti deputati avrà al Parlamento questo partito in tutta Italia? Nelle ultime elezioni ha raccolto in tutto la miseria di 12 mila voti circa ed è riuscito a mandare a Roma un solo deputato, che ha parlato una sola volta tra l’indifferenza dei Colleghi.
        Supposto pure che stavolta ne mandi 10 che cosa potranno fare in mezzo a 500 e più deputati di parito diverso? O unirsi a loro o ridursi a fare nulla. Quindi o diventare comunisti o democratici cristiani. Ma allora questo conviene farlo adesso per parte degli elettori Ma c’é di piu ed io vi dico schiettamente, cari agricoltori che:

Chi vota per i Contadini vota per il Comunismo

         E prima sentite un fatto della storia romana.
        Roma era in guerra con un’altra città potente: Albalonga. Allo scopo di evitare spargimento di sangue (e da questo si vede che gli antichi avrebbero ancora qualche cosa da insegnarci) fu proposto, come già era accaduto tra Ebrei e Filistei con Davide e Golia, di affiidare le sorti della guerra a tre giovani da una parte e tre dall’altra. La proposta fu accettata. Roma scelse tre valorosi fratelli detti Orazi ed Albalonga altri tre non meno valenti detti Curiazi. Al primo scontro due Orazi caddero morti ed i tre Curiazi ebbero differenti ferite.
        Il superstite Orazio capì subito che la lotta diventava impari e che egli non avrebbe potuto da solo vincere i tre Curiazi. Che fece allora? Li divido e li piglierò uno per uno, certo di vincerli. E così fece. Si diede perciò alla fuga sul campo. I tre Curiazi lo inseguono, ma trovandosi in condizioni diverse si distanziarono l’uno da|l’altro. Quando l’Orazio li vide divisi e separati da un bel tratto di via, si voltò ed uno per uno li uccide tutti e tre. La vittoria fu di Roma che portò in trionfo il furbo Orazio.

ll gioco dei Comunisti

        Capite, cari agricoltori? ll comunismo sa che se tutti i buoni cristiani votano per la Democrazia Cristiana (I’unico partito che porta questo nome e questo vuol dire aqualche cosa) egli sarà sonoramente scontitto. Che fa perciò? Ecco: Ha fatto sorgere diversi partiti con diversi nomi ma tutti d’accordo con lui: ll Fronte Popolare.
        Ai contadini poi i comunisti vanno dicendo: Votate per chi volete purché non votiate per i preti e cioè per la Democrazia Cristiana. Anzi, poiché siete contadini e noi ai contadini vogliamo bene. votate per i contadini, per il vostro partito. E' più che giusto.
        Così facendo tentano di dividere le forze ed abbattendo i cristiani che si sono sminuzzati in vari partiti, assicurano il loro trionfo. Questo é il gioco di cui purtroppo molti buoni saranno vittima. Crederanno di votare per il loro partito ed avranno cooperato alla vittoria del comunismo.
        C’é poi da osservare che parecchie delle sezioni in cui s'è diviso il Partito dei Contadini hanno già fatto adesione al comunismo e perciò lavorano coi comunisti per il trionfo della stessa causa. Perciò attenti, o cari agricoltori, a non scavarvi la fossa e saltarvi dentro senza saperlo..
        E adesso qualche parola di risposta ad

Alcune difficoltà che si sentono

        La Democrazia é il partito dei preti. Se vince comanderanno i preti e allora andrà male.

        Risp.: - La Dem. Crist. non è il partito dei preti. l preti per comando del Papa (e specialmente i Parroci) non possono appartenere ad alcun partito ed é loro proibito prendere tessere di partito. La Dem. Crist. (unico partito che porta il nome di cristiano) è, per la serietà e la competenza degli uomini che propone, tutti sinceramente cristiani, l’unico partito che dà seria garanzia di difendere la Religione, la Famiglia, la Proprietà, tre cose sacre, combattendo il laicismo, il divorzio, l'incameramento delle terre allo Stato. Per questo i preti danno la preferenza a questo su tutti gli altri partiti. Tanto è vero che mentre alla Costituente la maggioranza dei deputati erano democratici cristiani, non c’era nemmeno un prete. E quanti sono i preti sulla lista delle prossime elezioni? Neppur uno. Perciò non comanderanno i preti.
        Ma supposto (cio che è impossibile) che comandassero i Preti, credete voi che le cose non andrebbero meglio di quanto vanno? Se avessero comandato i preti, ascoltando il Papa, non ci sarebbe stata la guerra, oggi saremmo già in piena pace, e non avremmo tante tasse da pagare. Quando prima del 1870 nello Stato Pontificio comandava il Papa, la gente stava molto meglio e molto più tranquilla che sotto Hitler, Mussolini o Stalin. Siatene certi.

        Ma il Parroco dicendoci di non votare per i Contadinl é contro di noi che siamo contadlni.
        Risp.:- Vi ho gia detto che il partlto dei Contadlnl non è peri i contadini perché non può e non vuole farne gli interessi. Se una persona ti dice: «Non ti conviene andar per quella strada erché pericolosa», puoi forse dire che quella persona ti vuol male, ti è contro? E se il Parroco ti dice: «Non conviene, mentre la casa brucia, dividerci e stare a discutere», se mentre il nemico incalza esorta ad essere tutti uniti per vincere e rimandare le discussioni dopo la vittoria, vuol dire forse che il Parroco ti vuol male?
        ll Parroco è persuaso di darti invece un buon consiglio nell’interesse tuo, della tua famiglia, della tua proprietà e tu sei un buon cristiano ed hai fiducia nel Parroco, come l’hai quando vai per un aiuto qualsiasi, devi ascoltarlo.
        E poi, caro cristiano, non hai altri interessi a|l’infuori delle imposte, dei concimi, degli ammassi, dei contributi ecc.? E la religione, e l’anima, e l’educazione dei tuoi figli e la scuola cristiana e tante altre cose non contano nulla per te? E se tu voti per chi non vive da buon cristiano ricordati che costui, fatto deputato, voterà a sua volta leggi non cristiane. E di chi sarà Ia colpa?
        Perciò prima di votare una lista assicurati bene: Sono gente cristiana costoro? Hanno religione? Vanno inChiesa? E se anche dicono di rispettare la religione ma poi non la praticano, non ci credere: sono traditori! E se il Parroco te lo dice non ti vuole ingannare.

        E allora per chi dobbiamo votare?
        Risp.: - Volete proprio che ve lo dica? lo voterò per la Democrazia Cristiana e chi mi ascolta seguirà il mio esempio.
        E ciò per parecchi motivi che riassumo:
        1 - Perché la lotta checché si dica è tra queste due forze. O vincerà la Dem. Crist. ed avremo pane, pace, religione, ordine, benessere. O vincerà il comunismo ed avremo, come nelle nazioni già cadute, fame, guerra, persecuzione religiosa contro i preti e contro i cattolici, disordine, vita insopportabile. l\lon c’è che da scegliere tra i due.
        2 - Perchè anche per gli interessi materiali la Democr. Crist. dà le maggiori garanzie. Basta dare uno sguardo a quanto, anche nel settore agricolo, ha fatto il Ministero De Gasperi. In cento anni mai nessuno ha fatto tanto. Sl caplsce che i problemi non si possono risolvere tutti d’un colpo ed in un anno. Se un malato entra all’Ospedale fracassato, non si può pretendere che ne esca guarito il giorno dopo. E l’ltalia cascò in mano al Ministero democristiano più che fracassata. A poco a poco le ferite si saldano ed il Paese riprende, coll’aiuto di quanti ci vogliono bene, la sua vita. Ma se vincono i comunisti, addio benessere!
        E del resto vuoi sapere, per rispondere a chi ti dice che la Democrazia Cristiana non ha fatto nulla, una piccola parte di quanto è stato fatto in questi anni di governo democristiano? Ecco: Ricostruiti Km 5491 di ferrovie; riparati e riaperti al traffico 2007 ponti ferrov., riparati e rimessi in servizio 85942 locomotive e vagoni; ricoslruiti 2248 ponti stradali; riattivati Km. 11779 di strade rotabili; dato Iavoro a oltre 3 milioni e mezzo di disoccuipati; impiegati in lavori pubblici oltre 321 miliardi; assegnati ai contadini 121 mila Ettari di terre incolte e spese per bonifiche terriere oltre 42 miliardi. Ed i comunisti che han fatto? Scioperi, agitazioni, disordini, massacri, sabotaggi. Sono cifre che pubblicano tutti i giornali veritieri.
        Noi, cari contadini, non abbiamo bisogno che ci diano della terra, ma dobbiamo aver paura che ci tolgano la nostra.
3 - E infine uno sguardo agli uomini che ci vengono presentati.
        Per noi agricoltori ci dovrebbe bastare un nome solo: I! Prof. Ferraris per deciderci a dare il voto alla sua lista. Chi non lo ricorda nei begli anni in cui ogni inverno veniva a tenerci quelle pratiche conferenze di potatura, di innesto, di viticoltura, di frutticoltura, ecc.? Non é vero che molto abbiamo imparato da lui e che se c’è un uomo capace di conoscere e di difendere gli interessi degli agricoltori è proprio il Profess. Ferraris? E che nessuno puo competere con lui? lo non voglio fare il profeta, ma é logico pensare che se il Ministero affiderà a qualcuno dei deputati qualche delicato incarico di carattere agrario per la Provincia di Cuneo, questo qualcuno sara certamente il Prof. Ferraris. E non parlo della sua onestà, della sua serietà, del suo carattere cristiano che non sa e non vuole ingannare. Se sarà deputato lo sarà per noi. E con lui farà l’interesse degli esercenti il Cav. Cagnasso.
        E chiudo con poche parole che compendiano tutto e che già avete Ietto più volte sui manifesti e sui giornali:
        Chi non vota, vota per il Comunismo! Chi vota per il Fronte popolare o altra lista (Garibaldi, Mazzini, stessa a 5 punte, aratro, spiga, ecc.) vota per il Comunismo! Chi vota per i contadini vota per il Comunismo!

FATTI E NON PAROLE - I comunisti vogliono la pace?

        R. Ecco dei fatti.
        1 - Chi attaccò nel 1939 la piccola Finlandia?
        R. - La Russia.
        2. - Chi nel 1939 si alleò con la Germania per attaccare la Polonia?
        R. - La Russia.
        3. - Chi attaccò e ridusse in schiavitù gli Stati Baltici?
        R. - La Russia.
        4. - Chi ha tolto la libertà alla Bulgaria, alla Romania, all'Ungheria?
        R. - La Russia.
        5. - Chi alimenta la guerriglia in Grecia e in Cina?
        R. - La Russia.
        6. - Chi lotta contro il piano Marshall che vuole ridare all'Europa il benessere e la ripresa?
        R. - La Russia.
        7. - Chi nel momento attuale ha soffocato in Cecoslovacchia ogni altro partito che non sia il Comunismo?
        R. - La Russia.

        Citiamo dei fatti e non delle parole.
        «Ora la lunga mano del comunismo russo vuole arrivare anche in Italia per togliere l'ndipendenza, per sfruttarne le ricchezze, per strapparle il suo grande tesoro: il Cattolicesimo. Tutta una menzogna, in Italia, la strategia di Stalin. Tutta una menzogna, in Italia, la strategia attuale de! Fronte Democratico popolare. Ne volete la conferma? Sentite che cosa dice un altro comunista: Leone Trotzki (Memorie: Ed. Garzanti):
        «Io non credo che in tutta Ia storia dell'umanità si possa trovare qualcosa che rassomigli anche lontanamente alla gigantesca fabbrica di menzogne organizzata nel Kremlino di Stalin». (Da "Carroccio" - 7 marzo 1948).

Chi vuole veramentela pace?

        Anche qui fatti e non parole.
        1. - Chi, prima della guerra, scrisse a tutti i capi parole forti onde impedire che si scatenasse l'orribile scempio?
        R. - Il Papa.
        2. - Chi, non ascoltato, ha cercato in tutti i modi di lenire i dolori della guerra soccorrendo gli abbandonati, asisistendlo i combattenti, aprendo le porte della sua casa ai profughi, istituendo ospedali per i feriti, inviando una Commissione apposita per la Iiberazione dei prigionieri, ecc. ecc.?
        R. - Il Papa.
        3. - Chi spese e spende ancora miliardi e miliardi per soccorrere i bisognosi che la guerra ha lasciato senza pane e senza tetto?
        R. - Il Papa.
        4. - Chi durante la guerra fu esposto a mille pericoli per evitare fucilazioni di partigiani o di borghesi minacciati di morte? Chi ha perorata la causa di molti giovani, nascondendoli nelle canoniche, sui campanili, sulle volte delle chiese, con pericolo di essere scoperti?
        R. - I Vescovi, i Parroci, i Sacerdoti, i Frati.
        5. - Chi ottiene dall'America somme enormi di denaro per distribuirlo alle famiglie povere di oltre 18 Stati rovinati dalla guerra?
        R. - Il Papa.
        E si ha il coraggio di dire che il Papa ed il Clero ha voluto e vuole la guerra!

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Propaganda Missionaria

        Il Rev. P. Oggè Emilio, Missionario della Consolata, ha passato con noi la bella Settimana Santa aiutandoci nel ministero delle confessioni e parlando con facondia ed entusiasmo delle sue Missioni dell'Africa. Magnifiche le proiezioni luminose sulla Missione del Tanganica efficacemente illustrate dalla sua parola convincente che faceva rivivere sotto lo sguardo dei numerosi uditori le curiosite e strane vicende della vita africana, da lui vissuta per tanti anni.
        Parlò in modo speciale delle Opere Pontificie dicendo essere dovere di ogni buona famiglia cristiana di cooperare a dare ad altri la fede cristiana che noi abbiamo ricevuta gratuitamente, scopo a cui mirano le Opere Pontificie della Propagazione della Fede e della S. Infanzia. Alla prima dovrebbero essere ascitti tutte le persone adulte; alla seconda tutti i bambini. La quota annua è minima: L. 10 per la Propagazione della Fede; L. 5 per la S. lnfanzia.
        Senza pretendere che ogni buon cristiano della nostra Parrocchia, a imitazione di tante altre, sia iscritto a queste Sante Opere, raccoemanda che vi sia almeno una iscrizione per ogni famiglia. Dovrebbe poi essere impegno di ogni mamma cristiana curare l’iscrizione dei suoi bimbi subito dopo la nascita e fino ai 10 anni alla S. lnfanzia.
        Le offerte si possono consegnare alle gentili distributrici del Bollettino o ad altra persona delegata. Facciamoci del bene e facciamone fare ai nostri bimbi fornendo ai Missionari i mezzi per la dilatazione del Regno di Cristo tra Ie popolazioni infedeli.

Pagina della Carità

PER LA CHIESA

        1947 - Foglio Luigi L. 400; Vivalda Celso 10; Ved. Sangiano 300; Cav. Silvio Montagnoni 800; Alessandria Giovanni (in suffr. figlia) 1000; T. A. 150; Abbona Celso 1000; P. G. 1500; Geom. Tarditi (Dogliani) 300; Frat. Protto 1000; Conterno Francesco 500; Passone Luigi (Paese) 500.
        1948 - Taricco Domenico 500; Stra Giovanni 400; Galfré Maria 400: Tarditi Matteo 300: Fam. Anselma Cav. Pasquale 1000; Borio Adolfo 500; Costamagna Luigi 500; Sold. Tarditi G. di Pasquale 200; Borio Giuseppe 300; Ferrero Michele 400; C. O. 1000; N. N. 1000; Marenco Battista 300; Vietti Giuseppe (Paese) 1000; Tarditi Benedetto 500; Protto Sesto 1000; Ricca Mario 100; P. P. 1500; Ved. Tarditi (Veneria) 500; V. L. 300; Raimondo Maria 100; Figli di f. Tarditi Egidio (in suffr. della Mamma) 700; N. N. (per il trionfo della buona causa) 2000.
        NOTA. - La Chiesa ha chiuso il bilancio 1947 con un deficit (o passivo) di L. 18.235,40. E’ forse il primo anno dacché sono a Novello che capita questo doloroso fatto. E’ vero che sul conto 1947 grava la spesa straordinaria di L. 65.000 per l’altarino di S. Giovanni Bosco. Qualcuno sarà tentato a dire che é troppo e si poteva avanzare. Ma, se ricordiamo, questa era parte del voto fatto in quei dolorosi giorni in cui si temeva che tutto audasse perduto. Forse li abbiamo dimenticati. Abbiamo fatto le processioni alla Crocetta, sistemata la nicchia del S. Cuore di Gesù. Rimaneva da sciogliere la promessa a D. Bosco e l’abbiamo fatto (per quanto la Cappelletta non sia ancora totalmente ultimata) perché ogni promessa é debito. Il male si é che non tutti i reduci hanno fatto il loro dovere e molte famiglie si sono dimenticate od hanno assai ridotta la loro offerta alla Chiesa mentre le spese sono aumentate. Temiamo che Dio si paghi diversamente.

PER IL NUOVO BATTISTERO

        Tarditi Antonietta (in,occ. batt. figlioccia) L. 300; T. C. 100; Passone Luigi f. Luigi 500; Taricco Silvio (in occ. batt.) 400; Saccato Sabino(in occ. batt.) 200; Pirra Michele (in occ. batt.) 2'00; Rostagno G. B. (in occ. batt.) 300; Sposa Gallo·Giachello (in occ. matrim.) 500; Cristino Michele (in occ. batt.) 500; Passone Pietro (in occ. batt.) 100; P. P. (in occ. batt.) 500.

PER S. GIOV\NNI BOSCO

        T. C. 100; Musso Alfonso 500: R. M. 100.

PER GLI ESERCIZI

        Oltre l due offerte sopranotate di L. 1000 l'elemosina della Settimana fruttò L. 2683. Totale L. 4683 contro la spesa (tenuta nella più stretta economia) di L. 13.850. Ecco perché non si possono sempre e come si vorrebbe fare funzioni di predicazioni straordinarie che pure sarebbero tanto necessarie in questi tempi.

PER IL BOLLETTINO

        Fracchia Margberita 50; Foglio Luigi 100; Vivalda Celso 100; Alessandria Matteo 100; Scarzello Carlo 50: Tarditi Luigi 50; Ved. Sangiano 100: Vivalda Luigi 100; Borio Francesco 100; Cav. Montagnoni 200; Alessandria Giovanni (in suffr.) 200; Abbona Celso 100; Sobrero Catterina 50; Abio Giovanni 50; Borio Adolfo 100; T. C. 100: Sorelle Graneris (Sommariva P.) 200; P. S. 100; Tarditi Giov. B. 150; P. G. 200; Geom. Tarditi (Dogliani) 200; Conterno Francesco 100; P. L. 250; Ved. Passone Dom. 100; Salvano Giuseppe 80; Taricco Domenico 100; Pirra Vittorio 100; Giaccardi Maria 50; N. N. 100; Passone Angelo (Genova) 300; Galfré Maria 100; Tarditi Matteo 100; Alessandria-Capra Maria 100: Ravera Matteo (in occ. batt.) 150: Alessandria Giovanni 200; Fam. Anselma 500; Mascarello Guglielmo 100; Vivalda-Rapalino Pierina 100; Costamagna Luigi 100; Borio Giuseppe 100; Pirra Giuseppe (Fracchia} 300; Tarditi Stefano 150; Cabutto Giovanni 100; Settime G. B. 100; C. O. 100; M. C. B. 200: Gallo Rosalia 100; Gallo Virginia 50: Passone Pietro 100; Saccato Teresa 400: Cogno Luigi barb. 100; Vedova Tarditi Margherita 30; Ved. Cogno Giovanna 200; Pelizzetti Alberto 100; Rosso-Rostagno Maria 100; Ricca Mario 100; Marenco Carlo 200; Sobrero Pietro 200; Ved. Tarditi (Lestrette} 100; Barile·Vietti Filippina 100; Ved. Tarditi (Veneria) 60; Costamagna Giuseppe (Savona) 100; V. L. 200; Antonione Lucia 100; Civallero Giuseppe 20; Roggia Francesco (F. Olmo] 100; Roggia Pietro 100; Roggero G. B. (Bori)100; Cogno Giacomo 100; Mascarello Gugljelpmo 200.

CROCETTA

        Saccato-Viglione Maddalena 200.
.         A tutti gli offerenti Dio renda merito e restituisca il cento per uno.

        Domande a cui qualcuno forse non sa rispondere:
        1° - Perché, potendo, non vai a sentire la Messa nei giorni feriali?
        2° - Perché non vai e non mandi i bimbi al Rosario della sera?
        3° - Pecrché alla Domenica, andando a Messa, non fai anche la S. Comunione?
        4° - Perché, sapendo di dover morire, vivi come se dovessi morire mai?
        5° - Perché, sapendo che ti porterai appresso solo il bene che ti sei fatto, te ne fai così poco?
        6° - Perché, uomo, sapendo di far male, ti ostini alla festa a star fuori della Chiesa, mentre la Messa è già incominciata e vi entri quando forse la Messa non è più buona?



 

da LUCE E FORZA di Giugno 1948

La lettera del Parroco

        La lettera del Parroco

CARISSIMI PARROCCHIANl,

        Ricordate? ll l4 Aprile 1948, festa del Patrocinio dl S. Giuseppe, ai fedeli raccolti nella piccola Cappella il Parroco raccomandava di chiedere a Dio per l'intercessione di S. Giuseppe e della Madonna tre grazie: la pioggia, la vittoria cristiana nelle elezioni e il buon esito della «Peregrinatio» nella nostra Parrocchia. Tutt e tre le grazie ci furono concesse ed in misura insperata.

La pioggia

        E’ venuta e fin troppo abbondante. In certe località l'eccesso di acqua ha perfino portato danni considerevoli: inondazioni, allagamenti, frane, ecc. Da noi non c’è da lamentarsi, anzi dobbiamo ringraziare il Signore. Se pensiamo a che sarebbero ridotte le nostre campagne se la siccità che allora le minacciava fosse continuata fino al presente c'é da rimanere veramente meravigliati e riconoscenti al vedere invece i nostri grani così promettenti ed i nostri prati così ricchi di erbe. Una vera ricchezza che non si può calcolare in milioni.

Le Elezioni

        Anche questa battaglia, decisiva per la pace e Ia prosperità dell`ltalia, s`é conclusa con la vittoria dei partiti del'ordine e della vera democrazia. Se avesse vinto il fronte conmunista noi oggi molto facilmente ci troveremmo in guerra fra due fuochi. L'America non avrebbe certamente tollerato il dominio russo in Italia e per contro la Russia avrebbe preteso di instaurare tra noi il regime di terrore che vige nei paesi da essa controllati e dominati.
        E noi avremmo dovuto essere le povere vittime disgraziate dell`urto formidabile dei due colossi.
        lnvece godiamo dl una discreta pace avviati verso un avvenire di ricostruzione e di prosperità sotto la guida saggia e cristiana di un governo che gli altri paesi ci invidiano. E anche di questo siano rese grazie infinite a Dio.
        E` vero che non mancan mai i critici, i malcontenti che credevano che il trionfo della Democrazia crist. portasse subito alla felicità del paese della cuccagna. Ma occorre essere ragionevoli in tutto.
        l miracoli li fa solo Iddio e solo quando crede essere necessari. Nessun uomo al mondo può fare che un ammalato che entra oggi all'ospedale con un mondo di malattie e di ferite ne possa uscire completamente guarito domani. E l`ltalia, tutti lo sanno, é uscita dalla guerra malata nei suoi organismi e orribilmente straziata nel suo corpo. Occorre del tempo e della buona volontà per parte di tutti e se nessuno metterà bastoni nelle ruote, anche l’ltalia uscirà dal suo ospedale più bella e più prospera di prima in un'atmostefa di libertà da tempo non goduta.
        Intanto il nuovo Governo é al lavoro e cominciamo a sentire i beneflci dei popoli liberi. Occorre perà sentire la necessità di unirci nel pensiero cristiano e di istruirci nella conoscenza dei problemi sociali poiché la causa di tutti i mali è sovente l'ignoranza che trascina a militare per la causa del male gente che in fondo ha il solo torto di essere ingannata e sfruttata.
        Preghiamo perché questi nostri fratelli più disgraziati che colpevoli conoscano il loro errore e vengano con noi a militare sotto la bandiera di Cristo, l’unico datore di pace e di felicità.

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La Peregrinatio Mariae

        E parliamo dell`argometo più bello, della settimana delle Madonna che ci ha fatto dimenticare per pochi giorni le miserie di questa povera vita e date soddisfazioni che solo la Fede può dare.
        Riporto per intero quanto ha stampato la Gazzetta d`Alba nel N. del 4 Maggio.

La «Peregrinatio Mariae» in diocesi di Alba

Da Novello, 26-4-1948
        E` proprio vero che certe cose si possono sentire ma non esprimere, vedere ma non descrivere.
        Questa è l'impressione che vanno provando di parrocchia in parrocchia le popolazioni ove la Madonna passa in pio pellegrinaggio. Narzole, S. Nazario, Novello furono le prime tappe di questo viaggio misterioso che suscita entusiasmi mai visti, che opera conversioni, che attrae turbe infinite di popolo orante e piangente.
        Chi scrive si Iimita a quest'ultima Parrocchia e può dire, senza tema di essere smentito, che la buona popolazione novellese non poteva fare di più e che nessuno si sarebbe aspettato da una piccola Parrocchia quanto Novello seppe fare in archi trionfali, numerosi e artistici, e in addobbi per le vie del paese e soprattutto in partecipazione alle suggestive funzioni in Chiesa ed all’aperto. Ma é bene procedere con un po' d’ordine e tentare di dare una pallida idea di quanto va succedendo di parrocchia in parrocchia con un crescendo meraviglioso.
        Le eccezionali solennità che hanno del fantastico e del commovente hanno avuto inizio per noi di Novello martedì a sera 20 Aprile, con solenne incontro (debitamente autorizzato) delle due popolazioni guidate dai rispettivi Parroci che si scambiarono il saluto con commosse parole. La cerimonia della consegna fu breve e mentre la popolazione di Narzole se ne tornava a casa po' dolente per il diatacco, quella di Novello si snodava festante su per la collina in una lunga e fantastica processione a flambeaux di effetto lourdiano sotto numerosi archi trionfali scintillanti di luce che le buone popolazioni delle varie Borgate a gara eressero sul trionfale percorso. Mai certo coro poderoso di voci maschili e femminili in perfetto accordo echeggiò così toccante tra i nostri colli ameni nel silenzio suggestivo della notte sotto il sorridente raggio della luna d’Aprile.

La funzione all'aperto

        Non tentiamo neppure di descrivere le funzioni che si svolsero a|l'aperto nella bella settimana.
        La Via Crucis di Venerdì notte per le vie del paese attirò un mondo di persone in un raccoglimento e fervore mai visto. Una breve sosta davanti ai 14 quadri dislocati e affidati alle famiglie che andarono a gara per ornarli ed illuminarli; brevi ma toccanti parole dette dai nostri giovani, una piccola preghiera e poi il canto dello «Stabat Mater» che saliva al cielo da mille voci.
        Più solenne ancora la Processione di sabato sera che terminò verso le 23. ll carro della Madonna, come già per il prelievo a S. Grato di Narzole.elegantemente ornato, era trainato da quattro cavalli bardati in bianco; scortavano Ia Sacra Effigie sei giovani in divisa di crociati e faceva corona alla Vergine un nugolo di angioletti e paggetti preparati con arte speciale dalle nostre Suore. Apriva l'immenso corteo una schiera di cavalieri in divisa e seguivano il carro il Consiglio Comunale al completo con gonfalone, le Associazioni di A. C. ed i Reduci con bandiera ed una fiumana di uomini e giovani che - onore a loro - hanno dato in questa e nelle altre occasioni esempio di serietà e divozione edificante.
        La magnifica sfilata svoltasi tra un fantastico addobbo alle case, sotto la luce multiforme di fantastici archi elettrici, obbligata a svolgersi lentamente per poter ammirare i numerosi quadri viventi e gli altarini artistici che ornavano le vetrine e gli ingressi alle case, sostava in piazza della Chiesa per una riuscitissima accademia all’aperto in cui gareggiarono in lodi alla Madonna i poderosi cori maschili e le voci angeliche della Cantoria femminile. Applaudito il canto «Vergin bella, di sole vestita» sul motivo di «Va pensiero» e di quello «O del mare bell’astro lucente» sul motivo di «O Signore dal tetto natio». Gustosissimo il «Magniftcat» magistralmente eseguito dai due cori maschile e femmmile accompagnati all’armonio dal bravo neo-Sacerdote e valente musico, D. Giuseppe Cogno.

La veglia

        La mezzanotte era vicina e s`iniziava in Parrocchia Ia veglia notturna per soli uomini e giovani. Mai la nostra bella ed ampia Chiesa ha visto una piena come quella notte. Superfluo dire che tutti indistintamente si accostarono alla S. Comunione distribuita con profonda commozione dal Parroco.
        E la giornata di Domenica 25 fu degna chiusura della eccezionale settimana. La Comunione generale del mattino ha visto alla balaustra quanti, uomini, donne e gioventù non avevano potuto essere presenti a mezzanotte. A Messa grande la Cantoria maschile non smentì la propria valentia eseguendo magistralmente la Measa di Ravanello col Gloria e Credo del Perosi.
        Toccante l`Ave Maria del Gounod cantata con arte dal giovane Lorenzo Montanaro.
        A sera chiuse il ciclo delle funzioni il Te Deum di D. Chiesa ed il Tantum Ergo di Zaninetti.

Le manifestazioni speciali

        Furono parecchie. Al mercoledì si ebbe il Convegno delle Ex Allieve Oratoriane, che stiparono il vasto salone dell’Asilo per sentire la smagliante e pratica conferenza della Presidente Regionale ex Allieva salesiana Prof. Maria Scavino. appositamente venuta da Torino.
        ll giovedì fu la Giornata della Gioventù Femminile. Alle brave giovani in numero di 200 venute pure dai paesi vicini - tra cui emerse il gruppo di Monchiero - parlò con eloquenza cristiana e foga giovanile la Maestra Saffirio di Alba.
        Peccato che la pioggia abbia alquanto disturbato la bella iniziativa che avrebbe visto a Novello un vero mondo di gioventù femminile attorno alla bella Madonna, giglio tra i gigli.
        Suggestive e piene di santa emozione la funzioncina per i Caduti ed i Dispersi in Russia le cui fotografie unite in artistico quadro erano state presentate alla Madonna e deposte per tutta la settimana ai suoi piedi.
        Tali pure le funzioni per la benedizione dei vecchi ed ammalati e quella dei bambini che riempirono la Chiesa dei loro pianti e grida.
        A tutte queste belle manifestazioni ed in tutte le funzioni della settimana parlò colla. valentia ed unzione che tutti gli riconoscono l’ottimo Vicario Parrocchiale di Monchiero, D. Giulio Montanaro, che segue la sua Madonna coll'affetto di figlio e colla premura del più solerte custode.

II convegno di G. M.

        Ebbe luogo domenica 25 e fu degna coronazione delle feste mariane. Da Roddino, da Narzole, da Monchiero, da Vergne ecc. affluirono i cari giovani guidati in corteo dall`instancabile Prof. Pieroni di Alba che parlò loro con quella parola di quasi papà diocesano che gli è propria. ll culmine dell'entusiasmo della giornata fu suscitato, dopo Messa grande, dal|’alata e fervida parola del giovane Prof. Manfredi di Fossano che in un suggestivo e profondo discorso tenuto sul piazzale della Chiesa alla numerosissima popolazione, tracciò in modo mirabile le vie nuove della società cristiana anelante alla pace, all’ordine, al benessere nella fratellanza in Cristo.

Bernadette

        Anche questo fu un numero non trascurabile del complesso programma mariano. Dire che quanti ebbero la fortuna di assistervi ne rimasero profondamente colpiti è dire troppo poco. Un uomo, non certo solito al pianto, confessò candidamente di aver mai versate tante lacrime. E questo basti per documentare l’apporto del bellissimo film alla settimana.

Verso La Morra

        Ogni distacco é doloroso. E doloroso, nella sua imponente maestà , é stato l'ultimo numero del programma: il distacco della nostra popolazione dalla cara Madonna con cui aveva vissuta una settimana di paradiso, ai confini delle due Parrocchie.
        Dove Novello abbia preso tanta gente qual era la moltitudine che accompagnò fra canti e preghierere il carro trionfale che portava via la Sacra Effigie è una domanda che si son fatti tanti forestieri e che rimane senza risposta.
        Di nuovo archi trionfali, quadri viventi per la via, tra cui ammiratissima la riproduzione al vivo della Madonna della Provvidenza di Cussanio, all'altezza della Borgata di Bergera, bimbi di pochi mesi in artistiche culle, sorridenti alla Madonna, e fiori, fiori: una catena interminabiile che finì solo al punto di convegno.
        Un improvviso temporale diaturbò alquanto la cerimonia della consegna alla popolazione di La Morra che era venuta colla Banda musicale incontro alla cara Madonna.

Ringraziamenti e auguri

        Il Parroco vorrebbe incaricarci dei dovuti ringraziamenti e ci fa una lunga fila di persone a cominciare dalle Autorità Comunali con a capo l’ottimo Signor Sindaco Cav. Anselma ed il Segretario Sig. Bria che si sono tutti prodigati per la bella riuscita della Settimana; dovrebbero venire in seguito il comitato, le Associazioni, i Sodalizi, i Cavalieri, le Compagnie religiose, le Suore, i Conferenzieri, le famiglie che a proprie spese hanno provvista la bella illuminazione delle vie, i bravi costruttori di archi, gli esecutori degli addobbi ed in una parola tutta la popolazione che ha dimenticato i propri interessi per dedicarsi anima e corpo alla Madonna, ecc. ecc. Per paura di dimenticanze involontarie, lasciamo il laborioso compito al Bollettino Parrocchiale che tramanderà ai lontani posteri la cronaca dell’indimenticabile manifestazione.
        Auguri? Una parola sola. Che le Parrocchie che ancora attendono la «Peregrinatio» possano rendersi conto adeguato della sua importanza e del bene che porta ed imitare, anzi superare se possibile, quanto a Novello, a Narzole, a S. Nazario s`e fatto in proporzione dell’importanza del paese.
        Al caro ed instancabile D. Montanaro, insieme ai più vivi ringraziamenti, l'augurio unito alla preghiera, che la sua Madonna lo sostenga nella laboriosissima fatica e colla salute necessaria dia alla sua parola tale eflicacia da ottenere in pieno i frutti che egli si ripromette dalla gloriosissima impresa.
                        Biagi

O

        Il Parroco ha poco da aggiungere. Vorrebbe però che il suo ringraziamento - che è pure il ringraziamento della Madonna - giungesse personalmente a quanti hanno contribuito al buon esito della bella Settimana: all'Autorità comunale in primo luogo, ai singoli che hanno lavorato per gli archi e per gli addobbi assumendosi altresì quei del paese la spesa per l'illuminazione veramente riuscita delle strade e quei di campagna per l'erezione dei numerosi archi veramente belli. Ma nell`impossibilità - poiché bisognerebbe farne una lunga fila - e nel timore di dimenticare qualcuno, ripete a tutti il grazie più sentito comprendendo in questa riconoscenza anche i bravi oratori e oratrici e la Ditta Abbona di Barolo che ci imprestò generosaamente il carro.
        Una riflessione però s’impone a chiusura. Forse ci può essere persona che, dopo la solenne settimana di cui la Madonna deve certamente essere stata contenta (non tanto per il successo esterno ma specie per l’interno) sia tentato di ragionare così: Quest'anno la Madonna deve ricompensarci con. una speciale protezione. Perciò niente grandine, niente malattie, niente disgrazie.
        Dio lo voglia, ma il ragionare così non sarebbe da vero cristiano. Sarebbe infatti una cosa molto comoda spendere qualche migliaio di lire ed assicurarci l'incolumità per noi e per le nostre cose. No, non é questa l’incolumità che la «Peregrinatio» ci vuol dare, ma un`altra molto più preziosa e fruttuosa: l’incolumità dal male spirituale, dal peccato. E questo dipende in gran parte anche da noi che per altra parte l`abbiamo anche promesso alla Madonna colle numerose promesse acritte e più numerosi verbali.
        Santificare di più le feste, abolire dalla famiglia la bestemmia, vivere una vita più morale, farci del bene col|’aiutar le opere buone della parrocchia, in una parola vivere una vita più cristiana, ecco quanto dovrebbe essere per tutti il frutto della bella settimana della Madonna. Da non dimenticare poi Ie promesse speciali: il Rosario ogni giorno ed il primo sabato del mese. Cose che non sono impossibili ma per le quali basta un po' di buona volontà.
        Coraggio, cari parrocchiani, l`aiuto della Madonna non ci può mancare.
        Quest'anno i pericoli per le nostre campagne paiono anche maggiori. l metereologici preannunziano un'annata umida con frequenti formazioni temporalesche, foriere, come al solito, di grandine. Già ne siamo alle prove. Motivo di più per vivere in modo da meritarci le benedizioni di Dio e della Madonna anche sopra i nostri interessi materiali.

O

        Diamo ora l’elenco delle offerte fatte in occasione della «Peregrinatio», offerte che furono veramente generose e che ci posero in grado di chiudere le nostre belle feste, che certo costarono spese non ordinarie, senza aggravare la Chiesa, come si vedrà dal resoconto che segue.

        Apriamo il resoconto ringraziando le ottime persone che si sono prestate, con loro grave sacrificio, per la raccolta delle offerte medesime. Vorremo anche quì fare i normi ma per timore di dimenticanze ci limitiamo a ringraziarli collettivamente lasciando alla Madonna l'incarico di ricompensare la loro opera buona.
        Ecco l'elenco degli offerenti:
        Ravera Giuseppe M. G. L. 100; Fam. Daniele 500; Cristino Francesco 100; Frat. Protto 100; Galliano Pietro 100; Marrone Aldo 40; Ved. Ravera 10; Fam. Parusso 40; Motta Luigi 35; Stra Giovanni 50; Capra-Alessandria Margherita 100; Borio Anna 10; Protto Letizia 10; Frat. Rostagno 100; Grisotto Palmira 130; Grimaldi Paolo 50; Passone Luigi 100; Tarditi Francesco 50; Tarditi Marrone Maddalena 50; Rapalino Giuseppe 100; Gabutto Emilia 15; Camia Francesco 50; Cav. Anselma 200; Tarditi Ludovico 100; Sorelle Tarditi 400: Viberti Giacomo 100; Pirra Benedetto, Serra 500; Gerardi Michele 50; Taricco Marco fu Luigi 100: Ved. Stra Francesca 500; Galfré Maria 100; Rinaldi Giuseppe 100; Settime G. B. 100; Sardo Alfonso 500; Tarditi Carlo Ludovico 500; Pirra Pietro 500: Gallo Pietro 150; Sorelle Galvagno 500; Anselma Angelo 50; Tarditi Giuseppe 100; Alessandria Michele 500; Tarditi Matteo, Ven. 150: Ved. Tarditi Maria 100: Tarditi Francesco, Chiab. 500; Vivalda Luigi, Pod. 200; Tarditi Angelo, Veneria 300; Ved. Cogno Giovanna 500; Donne di A. C. 1500: Borio Adolfo 500; Borio Giuseppe 100; Galvagno Francesco 500; Rinaldi Lodovico 200; Frat. Rinaldi 300: Allaria Giuseppe 50; N. N. 50; N. N. 100: Cagnasso Giuseppe 100; Massolino Giuseppe 20: Manzone Domenico 200: Allaria Matteo 50; Vietto Giacomo 500: Vietto Giuseppe 150: lberti Giuseppe 100; Pavia Giuseppe 50; Barberis Giuseppe 50; Alessandria Giulio 100; Alessandria Giovanni 100: Vivalda Celso 300; Vietti Clemente 100; Manzone Giuseppe f. Carlo 400: Blengino Giovanni 250; Passone Michele 100; Alessandria Francesco 500: Pirra Giovanni (Serra) 500; Tarditi Salvano Margherita 100: Pirra Angelo 500; Conterno Francesco 500: Abbona Catterina (Fasana) 200: Gallo Maria Olga 300; Sobrero Catterina 200; Taricco Domenico 1000: Taricco Silvio 500; Taricco Marco f. Luigi 500: Taricco Marco f`. Silvio 100; Frat. Marenco (Cioch) 100; Ved. Raviola-Taricco Teresa 200; Cassinelli Secondo 500: Tarditi Pietro 500: M. B. 500; Con. Galvagno Giuseppe e Irene 1000; Frat. Principiano 1500; Degiacomi Filippo 800; Borio Giovanni 300: Saccato Luigi 800; Saccato Giuseppe 350; Barale Romolo 200; Saccato Ottavio 150; Saccato Michele 300; Saccato Giacomo 300; Gallo Giovanni 200: Grisotti Pietro 200; Rapalino Luigi 200: Gallo Michele f. Giov. 400; Tarditi Luigi 250: Tarditi Maria 100: Frat. Pelassa 50: Pirra Pietro (Berg.) 25: Tarditi Giovanni 300: Raviola Stefano 19; Tarditi Delfina 100; Tarditi Frontiniano 200; Tarditi Gaspare 200; Saccato Oreste 100; Gallo Michele f. Mich. 50; Giachello Giuseppe 500: Frat. Marenco f. Carlo 300; Marenco Francesco 300; Gallo Battista 500; Frat. Rosso 200; Ciravegna Rosa 200; Giachello Marco 100; Marenco Marco 100; Rosso Paola 100; Gallo Giovanni di Mich. 200; Frat. Gallo f. Ludovico 500; Alessandria Sabino 50; Marenco Catterina 75; Marengo Luigi 25; Cabutto Domenico 700; P. G. 500; Costamagna Giuseppe (Savona) 200; A. G. 4000; Strada Paolina 20; Balocco Augusto 100; Tarditi Valerio 500; Manzone Giuseppe f. Giusto 500; N. N. 52; Pirra Antonio 100; Cristino Giuseppe 30; Ravera Matteo 20; Tersilio Clemente 30; Bergamino Giovanni 100; Maffei Vincenzo 200; Mantello Sabino 80; Taricco Andrea 300; Passone Pierino 100; Settimo Ferdinando 50; Pressenda Maria 20; Ved. Taricco Angiolina 100; Vietti Giuseppe 100; Alessandria Sebastiano 100; Abio Lucia 50; Vaira Carlo 1000; Dott. Franco 500; Marrone Andrea 40; Galvagno Francesco 50; Tarditi Teresa 50; Rosso Andrea 500; Alessandria Giovanni 500; Costamagna Luigi 500; Ravera Giuseppe M. C. 150; Tarditi Clara 150; Pirra Giuseppe 100: Pirra Benedetto di Giov. 500; Audisio Giovanni 100; Ved. Sangiano 100; Parusso Luigi 20; Popolo Clemente 100; Abio Giovanni 50; Sanino Giov. B. 100; Settimo Pierino 45; Tarditi Giuseppe (Zora) 50; Degiorgis Corrado 15; Degiorgis Secondo 150; Ricca Basilio 30; Riva Paolo 50; Dotta Catterina 50; Ravinale Angelo 200; Roggia Stefano 50: Cogno Giovanni 30; Montagnoni Cav. Silvio 1000; Pirra Giuseppe 50; Passone Lorenzo 200; Raviola Sebastiano 50; Tersilio Carlo 50: Raviola Matteo 25; Tarditi Giuseppe f. Gaspare 500; Protto Sesto 200; Conterno Matteo 200; Scarzello Sabino 100; Pressenda Giuseppe 100; Borio Alberto 15; Musso Giuseppe 15; Passone Giuseppe 200; Pirra Giuseppe 150; Davico Bernardino 400; Taricco Pasquale 500; Ferrero Michele 471; Musso Matteo 100; Manzone Gemma 150; Passone Fiorenzo 400; Passone·Conterno Lucia 100; Tarditi Cristina 100; Tarditi Anna 50; Ved. Passone Domenica 200; Tarditi Benedetto (Podio) 400; Tarditi Marziano 100; Tarditi Giuseppe (Podio) 140; Tarditi Natale 250; Ravera Luigi 200; Marenco Modesto 300; Stra Luigi 200; Stra Pasquale 200; Peperone Carlo 300; Florio Luigi 50; Borio Bartolomeo 20; Ferrero Candido 300; Marenco Angelo 100; Marenco G. B. 100; Marenco Domenico 100; Stra Ottavio 400; Montanaro Giuseppe 400; Ortola Francesco 50; Conterno Ottavio 200; Cogno Giacomo 200; Cogno Natale 100; Saccato Giacomo 250; lberti Giuseppe 500; Dotta Matteo 1000; Roggia G: B. 500; Rinaldi Giovanni 50; Cogno Gioacchino 200; Tarditi Francesco 47l: Cogno Luigi 471; Marrone Giuseppe 100; Roggia Giuseppe (Erm.) 700; Pirra Vittorio 200; Sussidio del.Comune 15.000: Montanaro Antonio 400; Tarditi Pasquale 50; Borio Giuseppe 150; lberti Giuseppe 100; Grisotto Marianna 50: Frat. Viglione 300; Gallo Giuseppe 50; Alessandria Giuseppe 200: Giachino Giacomo 500; Voerzio Domenica 50: N. 500; Piovano Celso .100; Tarditi G. B. 200; Girardi Michele 100; Pavia Carlo 200: Ciravegna Giacomo 50; Dotta Giacomo 1200: Gallo Alessandro 100; Borio Giovanni 50; Tornatis Rocco (Carrù) 100; Montanaro Giovanni 500: Tarditi Giuseppe, Chiar. 500: Manzone Gius. f. Sab. 200; Balocco Lidia 100. (Di altri offerenti di Piano. Bivio, ccc.) manca la distinta. In tutto gli offerenti di questa regione (Chiarene ecc...) versarono L. 8505.
        Dalla cassetta alla porta della Chiesa L. 2875. Elemosina in Chiesa L. 5615.
        Totale generale delle offerte L. 92.547

Spese

        Per l'illuminazione L. 45.000 - Per le funzioni della Settimana (Predicatore, Confessori, ecc.) 15.000 - Per cera L. 14360 - Per mantenimento operai L. 8317 - Per lampadine elettriche 4630; - per consumo luce 3003 - Spese varie 1535. Totale spese (salvo imprevisti) L. 91835 - Restano all’attivo della Chiesa L. 712.

        NOTA: C'è da essere soddisfatti. Aver fatta bella figura e chiudere il conto con un piccolo avanzo; ciò che non capita in tutte le parrocchie.
        Un’altra riflessione che fa onore alla nostra gente è questa: Lasciando a parte la considerazione su chi poteva dare di più o di meno, fa piacere constatare che tutte le famiglie sono rappresentate nelle offerte. Le mancanti sono pochissime e credo si possano contare sulle dita delle mani. Per altro hanno ancor tempo a riparare se lo vogliono. Il Bollettino le pubblicherà in un altro numero e serviranno per la riparazione delle due corone (della Madonna e del Bambino) che il vento di domenica sera (25 Aprile) ha scaraventato in piazza dall'alto della Chiesa dove era collocata la statua e che l'Arciprete ha trovate per caso nel buio della sera molto malconcie e rovinate. La spesa certo sarà rilevante. E' stato questo l’unico incidente della settimana che per fortuna è riparabile.
        Consolante lo spoglio delle «Consecrazioni personali alla Madonna». Una vera quantità con promesse esplicite di mantenere quanto è scritto nel foglio. Rileggiamolo qualche volta, cari parrocchiani, e ricordiamo che le promesse alla Madonna sono qualcosa di più sacro che le promesse fatte ad una persona cara. Meno numerose le promesse per la recita quotidiana del S. Rosario in famiglia. Forse qualcuno si è lasciato spaventare dal pensiero che in certe epoche dell’anno in cui i lavori della campagna sono più gravosi torna quasi impossibile mantenere la promessa. Promettere e poi non mantenere... Ma il predicatore ha ripetutamente assicurato che non c'è il minimo peccato veniale anche se la recita si lasciasse per poca voglia. Perciò, cari parrocchiani, facciamo questa promessa alla Madonna e recitiamo il Rosario tutti i giorni che ci torna possibile. La Madonna ci ricompenserà, specie in punto di morte, quando ci porranno tra le mani la sua corona.
        Commoventi poi alcune offerte fatte in anonimo tra cui citiamo solo questa: «Offro L. 200 per l'illuminazione della Madonna domandando il ravvedimento delle nostre anime e i nostri bisogni spirituali» (Una persona non ricca).
        Che i bei frutti della «Peregrinatio» durino a bene delle nostre famiglie.
        Le pagelle delle consecrazioni e delle promesse del S. Rosario sono deposte nel nostro Archivio a perenne memoria della indimenticabile settimana. Parleranno di noi ai nostri posteri.

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Morte del Vescovo

        S. E. Monsign. Luigi Grassi, Vescovo nostro amatissimo è spirato Santamente il 5 Aprile dopo doIorosa malattia, contratta nella guerra 1915-1918 ed aggravatasi in modo irreparabile in questl ultimi tempi. Era nato a Mondovì il 7-3-1887 e fu creato Vescovo d’Alba il 13 Marzo 1933.
        Di lui e delle sue opere hanno parlato diffusamente i giornali esaltando il suo carattere dolce e popolare.
        ln parrocchia, a suffragio dell’anima sua, abbiamo fatto due funerali: la settima il 13-4 e la trigesima il 26 Maggio.br>         Requiescat in pace.

ANNIVERSARI DI GlUGNO·LUGLlO

14-7-1947 Zabaldano Tarditi Maria
5-7-1947 Manzone Maria Teresa
28-7-1946 Olivero-Alessandria Ester
21-7-1945 Tarditi Giuseppe
18-7-1945 Viglino Alfredo
5-6-1945 Vietti Mantilleri Cristina
25-7-1944 Alessandria lgnazio
19-7-1942 Tarditi Francesco
18-t-1942 Marenco Carlo
30-6-19-12 Grisotto Luigi
3-7-1941 Rostagno Sebastiano
26-7-1940 Audisio Michele
15-6-1940 Foglio Tarditi Margherita
20-7-1939 Alessandria-Conterno Teresa
15-7-1938 Sarzotti·Tarditi Anna
14-7-1938 Raviola Franceaco
13-6-1938 Tarditi Giovanni
4-6-1937 Tarditi Michele
20-7-1937 Passone-Vancini Angela
6-7-1936 Castella Giovanni
        Poveri morti così presto dimenticati!
        Eppure quante promesse abbiamo loro fatto! Pensiamo proprio che siano già in Paradiso? O abbiamo il coraggio di pensarli nell'inferno?

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