(sonoro)

da LUCE E FORZA di Dicembre 1948

AUGURI

        Dicembre è il mese degli auguri. Le care Feste di Natale e Capodanno non possono lasciare indifferenti chi ama, chi ricorda, chi spera, chi attende. E il Parroco che più d'ogni altro sente di amare la sua famiglia spirituale ed i numerosi amici vicini e lontani, che ricorda fatiche e. spesso, dolori e gioie incontrate per essi e con essi, che spera per i suoi cari figli sempre un avvenire migliore, che attende con ansia crescente il ritorno a Dio di tanti cristiani traviati, il Parroco più che ogni altro sente il dovere, il bisogno, l'importanza di questi auguri uniti alla preghiera più fervida affinchè il Signore li voglia consolidare con la sua grazia ed esaudire nella sua misericordia.
        Buon Natale! cari Parrocchiani ed amici.
        Buona Fine e Principio d'Anno! Che Gesù Bambino vi ricolmi dei suoi favori per voi, per le vostre famiglie. pei nostri soldati dispersi in Russia e faccia che l'anno nuovo sia veramente apportatore di felicità, di salute e soprattutto di pace.

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La Lettera del Parroco

        Carissimi Parrocchiani,
        Grazie ancora una volta, specie a voi, carissimi uomini e giovani, che venite numerosi all'istruzione della Messa grande e dimostrate colla vostra attenzione che gli argomenti trattati vi piacciono. Voglia Iddio che sappiate anche farne frutto.
        Una cosa però vi raccomando caldamente: Venite per tempo (appena sentite i tre) onde non privarvi di parte dell'istruzione, e non disturbare entrando a predica iniziata, quelli che sono già in Chiesa.
        Nelle ultime istruzioni, abbiamo affrontato il delicato e difficile problema del male. Se Dio c'è e se è necessariamente buono, (perchè un Dio cattivo non potrebbe esistere),perchè

esiste il male?

        Perchè tanti mali nel mondo, malattie, dolori fisici e morali, tradimenti, assassinii, guerre, abbandoni, ecc.?
         Abbiamo distinto anzitutto il male fisico dal male morale. Di questo (offese, dispiaceri, tradimenti, ecc.) la causa non è certamente Dio, nè noi possiamo pretendere che Dio ce ne liberi. Bisognerebbe che ci rendesse insensibili come le bestie o togliesse la libertà agli uomini. Nel caso potrebbe cominciare a tutelare il suo onore e fulminare colla sua potenza il bestemmiatore, il disonesto, il ladro, ecc. che lo oltraggiano e violano i suoi comandamenti.
        Per il male fisico (dolori corporali, malattie, ecc.) confessiamo che il più delle volte siamo noi o gli altri che li procurano. Vizi, disonestà, intemperanze, odii, vendette ecc. sono frutto della malizia umana e non della bontà di Dio. E chi osa dire che Dio è autore delle guerre mentre nei suoi comandamenti ci ordina apertamente: Non ammazzare; non rubare? Ma allora

Come si spiega il male?

        Ecco: Dio il male non lo vuole, ma lo permette per ì suoi grandi fini.
        Anzitutto il male, il dolore, è conseguenza del peccato originale. Questo, è vero, non l'abbiamo commesso noi, ma noi abbiamo ereditato dai nostri progenitori ciò che avevano: la maledizione di Dio, la condanna data ad un ribelle. S. Agostino dice che l'umanità, dopo il peccato, avrebbe dovuto essere una massa dannata, destinata alla perdizione. Dio ebbe compassione dell'uomo caduto: promise il Redentore e Gesù Cristo pagò per tutti, aprendoci di nuovo il paradiso dicendoci: Se vuoi puoi ancora salvarti. E vi pare, cari uomini, che un Re che cambia la pena di morte a un condannato, in pochi anni di prigione, sia un tiranno?
        E Dio ha fatto così: Ha cambiata la pena eterna in pochi anni quaggiù di dolori misti ancora, per chi vuole, a tante gioie cristiane.
        Il dolore è un grande maestro e non si arriva a comprendere il significato della vita se non attraverso il dolore. I grandi uomini, i santi, sono stati anche i grandi sofferenti.
        Ma, si dice, perchè Dio permette che siano colpiti da male anche i buoni? e perchè sovente si vede che i cattivi sono prosperati, mentre i buoni soffrono?
        Due parole solo di risposta: Nel mondo noi formiamo una società, la società umana. E nelle società tutti ne sopportano gli andamenti. Si guadagna? Guadagnan tutti. Si perde? Perdono tutti. Applicate.
        Ma poi ricordiamo che la risposta ce l'ha data Gesù Cristo stesso nella parabola del grano e della zizzania. I servi volevano andare sradicare la zizzania. No, dice il padrone. Aspettate il tempo della messe. Allora dirò ai mietitori: Separate il grano dalla zizzania; questa andrà sul fuoco, quello nel mio granaio. il tempo della messe è la morte, e Dio aspetta per dare a ciascuno il suo.
        Inoltre ecco il ragionamento di un valente scrittore cattolico: Non c'è al mondo persona cattiva che non abbia insieme al male qualche po' di bene. Dio giusto che premia i buoni e castiga i cattivi, Dio che sa che questa persona non si salverà, paga in questo mondo col benessere quel po' di bene. E pei buoni? Non c'è persona così buona che non faccia anche un po' di male.
        Di difetti ne abbiamo tutti, perfino i Santi. E Dio che fa? Col dolore ci fa pagare questi pochi debiti, per poter un giorno metterci in Paradiso. E allora che diventa il dolore?
        Una moneta preziosa con cui paghiamo, come Gesù Cristo colla sua Passione e Morte ha pagato. E vogliamo lamentarci quando abbiamo qualche cosa da soffrire?

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IN PARROCCHIA

Le Ss. Quarantore dei Santi

        Hanno avuto luogo nei giorni 29- 30-31 Ottobre e possiamo essere soddisfatti. Numerose le Comunioni specie degli uomini e giovani; numerosissimo e devoto il corteo al Camposanto.
        C'è però un'osservazione da fare, quella solita delle Quarantore; la poca frequenza alle funzioni ed all'Adorazione in questi tre giorni.
        Il Parroco ed i Predicatori non riescono a spiegarsi perchè mai, a differenza di tante altre Parrocchie, dove le Quarantore sono tre giorni di festa solenne, con partecipazione di tutta la popolazione, la nostra gente invece sia così indifferente da non accorgersi che hanno doveri speciali e si regoli come in tutti i giorni feriali, trascurando completamente le Sacre funzioni per accudire alle loro faccende. Speriamo che ciò non succeda più nelle prossime occasioni, poiché le Ss. Quarantore sono giorni preziosi in cui Gesù dal suo trono dispensa grazie spirituali e materiali di cui abbiamo tanto bisogno durante il corso dell'anno, e nota anche le nostre assenze.
        Predicò e si spese per le confessioni il Rev. Padre Luigi Creola dei Missionari della Consolata incontrando la comune soddisfazione.

L'Immacolata

        E' la festa più solenne che la Chiesa ci chiama a celebrare lungo l'anno in onore della Madonna, una delle poche che han conservato il privilegio di festa di precetto. Una volta, a Novello era la festa delle Umiliate. Oggi è la festa di tutti, poiché la Madonna è Madre di tutti.
        Speriamo di avere nella settimana che precede l'8 Dicembre la Lega di Perseveranza col predicatore forestiero che si presterà volentieri anche per le confessioni per tutti.
        La cara festa sarà preceduta dalla novena che s'inizierà in Parrocchia la sera del 29 Novembre alle ore 17. Speriamo pure di fare in detto giorno il tesseramento dell'A. C. con una bella Accademia in onore della Madonna.

Santa Lucia

        Anche questa è per noi di Novello una festa tradizionale carissima. Se il tempo ci favorirà rivedremo anche quest'anno, il 13 dicembre, una fiumana di forestieri alternarsi nella piccola e devota Cappella, alcuni per dire grazie a S. Lucia per favori ricevuti, altri per domandare alla Santa Taumaturga la salute degli occhi per sé o per i loro cari. Ogni anno infatti registriamo veri miracoli comprovati da sincere attestazioni di malati che, esauriti i conati della scienza, hanno ottenuto da S. Lucia la guarigione.
        Anche quest'anno la devota festa che vedrà alla Cappella tutte le funzioni della giornata, sarà rallegrata da un sontuoso banco di beneficenza a favore del nostro Asilo che, come tanti altri Enti, è costretto a ricorrere a questo mezzo per vivere in questi tempi così dolorosi.
        La novena comincerà in Parrocchia la sera del 4 dicembre alle ore 17.

Natale

        Le belle e commoventi feste di Natale che mettono tanta gioia nei nostri bambini e dovrebbero portare tanta pace e desiderio di vita cristiana nelle nostre famiglie, hanno inizio, come si sa, colla solenne novena che si differenzia per grandiosità da tutte le altre, la sera del 16 dicembre alle ore 15,15. Speriamo in una frequenza un po' più numerosa degli altri anni e confidiamo che dei nostri fanciulli delle scuole neppur uno vorrà mancare di venire ogni sera a ripetere la bella invocazione: "Regem venturum Dominum, venite adoremus".

Capo d'Anno

        31 dicembre - 1 gennaio: Due date che fanno pensare. Un altr'anno che va, un altr'anno che viene. Com'è andato l'anno 1948?
        Materialmente possiamo dire: "Abbastanza bene". Abbondanza di prodotti, stagioni propizie, salute pubblica buona, pace e tranquillità in paese.
         Quale il primo pensiero chiudendo quest'anno?
        La riconoscenza a Dio per i grandi e numerosi benefici fattici in quest'anno. Eccovi un grande esempio: Truman, Presidente degli Stati Uniti d'America, ha in questi giorni lanciato un proclama invitando il popolo americano alla "Giornata del ringraziamento". Ecco alcune delle sue parole:
        """Nell'appressarsi della tradizionale "Giornata del ingraziamento" il nostro pensiero ricorre alla ricchezza dei favori che ci sono stati largiti... Il nostro raccolto è stato abbondante, come pure abbondante la nostra produzione.
        Le nostre risorse ci hanno consentito di venire in aiuto ai bisognosi ed ai derelitti di altri paesi. Preghiamo quest'anno non solo nello spirito di rendimento di grazie, ma anche per chiedere di essere illuminati nel momento in cui ci avviamo a risolvere i problemi del nostro paese... Chiediamo alla guida divina che ci aiuti a proteggere questi beni per noi e per gli altri popoli della terra. Io, Harry S. Truman, Presidente degli Stati Uniti d'America, in conformità della risoluzione in comune del Congresso, in data 25 Dic. 1941, proclamo giovedì 25 Novembre 1948, "giornata di ringraziamento nazionale" e invito i cittadini a trascorrere tale giorno rendendo grazie a Dio Onnipotente per l'abbondanza che ha elargito alla nostra Nazione, dando a noi modo di fornire generosa assistenza agli affamati e ai profughi degli altri paesi, e di confermare il nostro attaccamento alla causa della solidarietà umana."
        Firmato Truman. 12-11-1948."""
         Preghiere ed offerte. Ecco l'esempio dell'America.

S. Cecilia

        Sicuro, quest'anno vogliamo tentare di ritornare alla bella usanza di anni fa e celebrare la festa di S. Cecilia per le nostre due Scuole di canto, maschile e femminile. E vogliamo sperare che la bella data, che vedremo di rendere divota e cristianamente allegra, valga a mettere un po' di ossigeno in queste due belle ed utilissime (direi quasi necessarie) istituzioni, in verità un po' decadute dallo splendore e valentia di una volta. Le brave canterine han fatto onore alla loro Santa il 22 Novembre venendo numerose alla Messa che cantarono benino ed al modesto ricevimento loro preparato nell'asilo.
        I giovani invece, allo scopo di trovarsi tutti (poiché qualcuno il 22 è impegnato altrove) hanno rimandata la festa al 3 dicembre. Speriamo anche da loro una completa adesione ed auguriamo un pieno successo.

L'Epifania

        Siamo ancora lontani, è vero, ma nel timore che un altro numero del Bollettino possa ritardare, ci preme ricordare come la bella Festa dell'Epifania sia in modo speciale la festa dell'Infanzia. Raccomandiamo perciò alle Madri di tenerlo presente e di prepararvi i loro figliuoli, facendoli iscrivere all'Opera S. Infanzia, dando loro l'offerta da presentare a Gesù Bambino in quel giorno, e di portare, se la giornata permetterà, al bacio del Bambino anche i piccoli ancora in fasce.

Gli Esercizi

        Mi è giunto proprio oggi (19 Novembre) mentre scrivo il Bollettino, la bella notizia che i nostri Esercizi sono assicurati coll'intervento di due valentissimi Predicatori, i Rev. Padri Gesuiti che noi già conosciamo: P. Benedetto Boeri che venne tante volte, parecchi anni fa, per la Lega di Perseveranza, e P. Vittorio Fransos che già tenne la settimana di Esercizi alla fine di Gennaio 1946. Ambedue hanno lasciato nella popolazione profonda soddisfazione e intenso desiderio di riudirli presto.
        Essi non solo faranno il desiderato dialogo per tutti alle ore 15, ma ogni sera terranno un altro interessantissimo dialogo su argomenti di attualità per i soli uomini e giovani.
        La data? Se nulla avverrà in contrario, resta fissata per la prima settimana di Febbraio e precisamente dal 30 Gennaio al 7 Febbraio.
        Davanti a tanta grazia che ci fa il Signore, non ho. che due raccomandazioni a fare:
        1° - a tutti ma specialmente agli uomini e giovani ricordo che non basta per fare gli Esercizi, venire al dialogo, ma occorre assolutamente sentire la meditazione del mattino. Perciò raccomando alle donne e giovani, (che avranno già a parte le loro conferenze) di lasciare per il mattino il posto ai loro uomini e insistere perchè vengano almeno due volte al giorno: mattino presto e sera tardi, potendo così lungo il giorno badare ai loro lavori.
        2° - Gli Esercizi sono una grave spesa per la Chiesa. Tutto sommato non bastano 20.000 lire Perciò, in riconoscenza del bene che gli Esercizi ci fanno, diamo volentieri la nostra offerta un po' più generosa.
        Superfluo poi raccomandare a tutti la preparazione morale e materiale in modo da non ammettere in quei giorni lavori o viaggi che ci impediscano la frequenza. Le mamme facciano pregare per il buon esito degli Esercizi i loro bambini, ed il Rosario che, confido, si dice in queste sere nelle famiglie, sia anche destinato a questo grande scopo. C'è ancor tanto male da correggere nella nostra Parrocchia: tanto bene da desiderare, tanti indifferenti da scuotere, tanti buoni da migliorare.
        Preghiamo che questo sia l'esito degli Esercizi.

Nel nostro Asilo

        La buona Direttrice Sr. Maria Gambino ha finito quest'anno il suo sessennio e con rincrescimento suo e nostro, in obbedienza alle leggi ecclesiastiche, è stata trasferita in altra sede. E' venuta a sostituirla la Rev. Sr. Lina Molinari che pure ha lasciato nel posto da cui viene ricordi e rimpianti.
        Alla buona Sr. Gambino, che per sei anni ha speso le sue energie per il nostro Asilo, edificandoci coi suo amore ai bambini, col suo lavoro indefesso e intelligente protratto sovente anche nelle ore di notte, col suo tratto signorile ed umile nello stesso tempo, la nostra riconoscenza unita al ricordo nelle nostre preghiere. Alla sua Rev. Successora nel delicato ed importante compito della Direzione del nostro povero Asilo, il nostro benvenuto, coll'augurio di copiosa messe di bene in mezzo ai nostri bimbi ed a favore della nostra gioventù femminile.

        Ed a proposito dell'Asilo, per il quale si è costretti a ripetere, nella festa di S. Lucia, il banco di beneficenza, crediamo non inutile dare qualche schiarimento sulla situazione.
        C'è gente che si illude facilmente sulle condizioni delle Suore e dell'Asilo. Ma ci vuol poco a mettere le cose a posto. Le Suore sono ricche? E di che? Oggi il più modesto degli Insegnanti percepisce circa (e forse più) 25 mila lire al mese. E la classe si agita perchè lo crede uno stipendio inadeguato alle esigenze della vita. Le Suore sono quattro e percepiscono in tutte lire 18 mila annue (poco più di 4 mila lire caduna all'anno). Come potrebbero vivere se la carità dei buoni (che fortunatamente finora non è mancata) non vi supplisse con offerte libere in natura o in denaro?
        Per l'Asilo occorre poi osservare che la sola refezione del mezzogiorno, supponendo anche solamente il valore della minestra 10 lire per un bambino (e dove si trova la minestra a questo prezzo?) costa all'Amministrazione 300 lire al mese per capo. E quanto si paga? E quanti sono i bambini che sono accettati gratis o a pensione ridotta? C'è inoltre la spesa del riscaldamento, della luce, della pulizia, ecc. Il Cinema? Per ora è passivo ed è molto se riesce a tenersi in piedi.
        E' il caso di ricordare il detto; "Campa cavallo..."

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La pagina della Carità

         Nella persuasione di far piacere a quanti hanno dato, diamo il resoconto sommario di quanto abbiamo raccolto a favore di altri bisognosi.

PER IL SEMINARIO

        Abbiamo inviato al Seminario di Alba in questi giorni, come frutto della nostra colletta, L. 6.500 in denaro cosi offerto:
Arciprete L. 1000
Panerole e dintorni 400
Rione verso Monchiero 1202
Signora Giordano 500
Oratorio maschile 600
Bergera 200
Totale L. 3902
        Il resto fu raccolto in Chiesa.
        Inoltre furono inviate al Seminario: cinque ceste frutta varia: 1 cesta cipolle; 60 Kg. di ceci: mezzo q. di grano: Kg. 70 di patate: 1 dag. vino: farina, conserva, sapone, ecc. il tutto raccolto dalle nostre buone Donne di A. C. nel paese e nelle varie Borgate, specie a Panerole, Corini, Ciocchini, ecc. A tutti ed a tutti il ringraziamento nostro e del Seminario che gradì con espressioni di riconoscenza.
        Ci spiace che certe persone, forse male informate, abbiano insinuato che il Seminario non ha più bisogno poiché ha ricevuta una grossa eredita dal compianto D. Maiolo. Non sappiamo come stiano precisamente le cose, ma siamo certi di non errare dicendo che forse mai il Seminario s'é trovato in condizioni disastrose come oggi. Mi pare aver sentito da fonte degna di fede che il bilancio 1947 fu chiuso con un milione di debiti. E ci vuol poco a capirlo. Posto anche che ogni chierico, e parliamo solo di questi, costi al Seminario 400 lire al giorno, ed è poco, sono 12 mila lire al mese, 120 mila all'anno. Ora si sa che la pensione più alta è 6000 lire al mese, che molti chierici pagano nulla, altri ben poco (8-10 mila lire all'anno) come il nostro chierico. Purtroppo le vocazioni vengono dalle famiglie povere che stentano già a privarsi di quel poco; i ricchi che stanno bene, non cercano la carriera ecclesiastica. Perciò è opera assai meritoria dare per la vita del Seminario per la formazione di un Sacerdote oggi che le Borse di studio per la svalutazione del denaro, sono diventate del tutto irrisorie. Noi ne abbiamo già una di 20 mila lire. Ma che cosa rendono oggi o meglio a che serve il loro interesse?

PER LE MISSIONI

        La giornata Missionaria, che abbiam tenuta il 24 ottobre ha fruttato L 2500 cosi raccolte: Capp.. Bergera L. 400; Capp. Moriglione 100; Gioventù Femminile alla porta della Chiesa 550; Bimbi asilo 222; P. P. 500; Orat. Maschile 150; in Chiesa 1178.
        Riporto qui per curiosità ed a titolo di paragone il resoconto che il Bollettino di Monforte pubblica come frutto della stessa giornata: Biglietti da mille 2: da ento 5: da cinquanta 14: da dieci 240: da cinque 300: da due 129: da una 539. Totale L. 3542. Segno che a Monforte si capisce di più l'importanza delle Missioni e il valore dell'elemosina a loro favore. Ora, continua il Bollettino di Monforte. si stanno raccogliendo le quote per la Propagazione della Fede (L. 10) e per il Clero indigeno (L. 10). Un bel numero di famiglie pagano tante quote quante sono le persone, ma non ci dovrebbe essere neppure una famiglia che non paghi almeno una quota di L. 10.
        Impariamo dagli altri, cari parrocchiani, noi che in materia di religione non vogliamo essere inferiori a loro.

PER LA CHIESA

        Cogno Palmira in occ. matrimonio L. 550; Borio-Cencio Rosa 200; Saccato Teresa 500; Novo-Tarditi Clara 500; Con. Dattola-Grimaldi 200; N. N. 5000; Piovano Celso 500; Stra-Conterno Francesca 1000; Sposi Manzone Rinaldi 500; Sposi Cogno-Rinaldi 500; Vigliecca Quintina Ved. Tarditi 1300; Dotta-Sardo 2000; Ved. Tarditi (Veneria) 500; Tarditi Lodovico 1000; Abbona Clelia in suff. del marito 1000; Ved. Passone Domenica 600; Montanaro Lorenzo in occ. matrim. 1000; Ved. Cogno Giovanna 1000; Tarditi Filippo 500; Tarditi Gius f. Sebastiano 1000; Pirra Annetta 100; Castella Felicina 200. Totale L. 18.950 (due mesi).
        A Monforte in un mese solo L. 28.485.
        E sì che a Monforte hanno avuta un po' di grandine, noi no. Quante famiglie hanno ritirato biglietti da 1000 in quantità e non soffrirebbero nulla a darne uno alla Chiesa in riconoscenza a Dio.
        Ma speriamo e mentre ringraziamo di cuore chi ha già dato, attendiamo che tutti facciano il loro dovere. Veramente non siamo ancora alla fine dell'anno e deve ancora venire la fiera di Narzole.

OPERE PARROCCHIALI

        Ved. Abio 500; Dotta-Sardo 1500; Uomini leva 1898-1899 L. 1700.

PER LA SETTIMANA DELLA MADRE

        Off. Donne raccolte dalle Priore delle Umiliate L. 1220.

PER LA BORSA DI STUDIO

        Off. Uomini di A. C. in occasione onomastico Arciprete L. 1165.

        Grazie a tutti gli offerenti.
        Che il Signore li ricompensi della loro generosità verso le opere di bene che si cercano di sostenere in Parrocchia. E domando scusa se ho voluto fare un po' di paragone con la Parrocchia vicina. E' soltanto per far capire a certa gente che non siamo soli a dare e che il Parroco non è il solo a domandare. Se ci mettiamo, cari parrocchiani, nell'occasione di fare un po' di bene, anche se oggi mugugnate un poco, come dicono i genovesi, un giorno ne ringrazierete il Signore perché la vostra elemosina vi accompagnerà all'eternità.

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