Novembre 2016 (sonoro)

da LUCE E FORZA di Maggio-Giugno 1949

Agli amici lettori,

        ll Bollettino desidera riprendere le sue pubblicazioni mensili poiché sa di far piacere ai numerosi lettori parrocchiani e lontani. Per questo però occorrono due cose: 1° Che il Parroco continui a godere la salute relativa di cui grazie a Dio gode attualmente. 2° Che le offerte crescano notevolmente poiché quanto viene oggi è appena sufficiente a tenerlo in vita mensilmente. La carta, la stampa costano; la spedizione ai lontani è altra grave passività: 5 lire per copia, poiché non conviene più il conto corrente e non contiamo la fatica che ci mettiamo volentieri gratuitamente. Attendiamo quindi dalla generosità dei lettori la seconda cosa, mentre ci rimettiamo completamente nelle mani di Dio che solo può dare la prima.

La lettera del Parroco

        ll breve riassunto che andiamo facendo sul Bollettino delle istruzioni parrocchiali indirizzate specialmente agli uomini a Messa Grande, interessa anche fuori Parrocchia. Riceviamo infatti cordiali felicitazioni per la felice idea di queste istruzioni. C’è chi dice di leggerle e rileggerle più volte e perfino chi ci esorta a pubblicarle in volume. Noi ringraziamo della amichevole accoglienza al nostro Bollettino e continuiamo.
        Siamo rimasti, se ben ricordate, cari uomini, alla risposta da dare a quegli stolidi e perversi che si chiamano “i senza Dio”, detti anche atei.
        Cominciamo a dire che di atei veramente tali e non di atei speculativi non ne esistono poiché, come vedremo, è impossibile avere la testa sul collo e cervello nella testa ed essere persuasi che Dio non esiste, che non esiste un Essere Supremo che domina e regola e dal quale dipende ogni evento ed ogni cosa. Già Davide relegava costoro nella categoria degli stolti, dei pazzi, scrivendo nei Salmi: “Disse lo stolto nel suo cuore ma non nella mente “Dio non c’è”. Ora, un pazzo non ragiona e non ci si bada. Ci sono invece tanti atei pratici e cioè persone che vorrebbero che Dio non ci fosse, che vivono come non ci fosse e che perciò credono comodo dire per loro scusa: “Dio non c’è”.
        Aggiungiamo poi, che neppure Dio è un burattino alla mercé dei saputelli per farsi vedere e sentire da loro quando lo desiderano. Ricordiamo il fatto della maestrina russa o rossa che pretendeva che Dio, per provare la sua esistenza, scendesse a cancellare la bestemmia che ha scritto sulla lavagna: “Dio non c’è”. Ciò premesso, eccoci brevemente alla prova.

1° - Dio esiste perché esistiamo noi e con noi esiste il mondo intero.

        Il ragionamento è semplice. Provate a domandare a uno di questi superuomini: “Donde vieni tu?”. Vi risponderà con aria trionfale: “Da mio padre e da mia madre”.
        “E tuo padre e tua madre da dove sono venuti?”. Analoga risposta.
        Ripetete la domanda dieci, cento volte ed il vostro superuomo, se non vorrà contare nonni e nonne fino all’infinito, dovrà per forza ammettere che c’è stato un uomo ed una donna che non hanno avuto né padre né madre. Chi li ha creati? Dio. E se volete divertirvi ancora , ricordate la famosa storiella dell’uovo e della gallina. Chi fu prima? Un uovo o una gallina?Una gallina, certo. E donde è venuta? Da un uovo. E quell’uovo? Già. E bisogna anche qui arrivare ad un uovo non fatto da una gallina o ad una gallina non nata da un uovo.
        E’ poi ridicolo quanto alcuni pensano per cavarsela: “Il mondo è venuto da sé, dall’evoluzione della materia”. Ma una cosa per evolversi bisogna che esista. Da nulla viene nulla.

2° - Dio esiste perché esiste l’ordine.

        Ogni ordine nelle cose esige un ordinatore. Chi ha insegnato al ragno a tessere la sua mirabile tela? Alle api a costruire il favo? Agli uccelli a fabbricare il nido sovente modello di perfezione? L’istinto? Ma chi ha posto la legge dell’istinto? Il caso. Ma che cosa è il caso? E chi ha regolato in modo così perfetto il moto degli astri, il succedersi delle stagioni, l’alternanza senza mai preterire del giorno e della notte, ecc.? E se un orologio, che pur è una piccola cosa, non si fa senza l’opera ordinatrice dell’orologiaio, chi può sostenere che questo Universo, opera meravigliosa che stupisce chi lo considera non abbia avuto un ordinatore? E finalmente

3° - Dio esiste perché c’è moto e vita..

        "“La gloria di Colui che tutto muove” cantava il grande poeta teologico Dante Alighieri. Tutto si muove nel mondo e noi sappiamo che non si ha moto senza motore.
        Ci siamo mai provati a domandarci: “Da chi hanno preso il moto quegli immensi mondi che roteano vertiginosamente sul nostro capo?”. E dove si trova la sorgente da cui hanno attinta la vita e alberi e animali e l’uomo?
        Poiché é chiaro che nessuno di questi esseri é la vita, ma tutti l’hanno ricevuta. Provatevi a dire ad una mamma che piange sul cadavere del suo bambino:”Eh via. Donna, non disperarti. Come hai data una volta la vita a questo bambino. provati a ridargliela una seconda volta”. Vi guarderà in faccia sdegnata e vi dirà, se non colle parole. certo coi fatti, di non insultare al suo dolore.
        Dio solo è la vita. Dio solo la sorgente: tutti gli altri viventi l‘hanno ricevuta da Lui immediatamente, come l`anima, o mediatamente come i corpi.

Argomento Morale

        E finiamo con un ragionamento a cui i negatori di Dio non sapranno rispondere mai. C’è una legge dentro di noi che a volte l`uomo vorrebbe distruggere ma non può. Davanti al male compiuto, dopo un assassinio. un furto. una disonestà, un tradimento, l`uomo sente dentro di sé un rimprovero che gli dice: Hai fatto male. Questo rimprovero si chiama rimorso, che si fa sentire anche quando il delitto è sconosciuto perfino all`aria. Che cos`è? E` la legge morale che Dio ha scolpita nel cuore e che invano il delinquente vorrebbe distruggere. E’ la parola che Dio rivolse a Caino disperato: “ll sangue di tuo fratello ucciso grida vendetta contro di te”.
        Di qui la tremenda logicità del grido disperato di quel giovane straziato dai rimorsi: “Vorrei essere un cane!».
         Dunque Dio c’è e non basta la bestemmia a distruggerlo, non bastano i milioni dei senza Dio che lo negano. Chi non lo vuole in questo mondo lo Lo negato. Chi non lo vuole in questo mondo lo troverà nell’altro.        (continua)

IN PARROCCHIA

La festa di s. Giuseppe

        E` la festa degli uomini e specialmente dei nostri uomini, che l`hanno a speciale Patrono della loro Compagnia. Anche quest’anno la bella festa è riuscita una imponente dimostrazione di fede, se non nei giorni del triduo, certo nel giorno della festa. In verità siamo sinceri nel dire che il Parroco si aspettava più frequenza al triduo in cui si è sforzato di provare ai pochi uditori come dovrebbe essere la vita del vero uomo come individuo, come membro o capo di una famiglia e come appartenente ad una duplice società: la religiosa e la civile.
        Malgrado che la festa sia stata divisa in due giorni, il mattino del 19 Marzo e il pomeriggio del 20, non fu per niente diminuita la partecipazione e la religiosità, anzi la circostanza servì a dare a molti uomini la comodità di ripetere una seconda volta la Santa Comunione.
        Il pomeriggio del 19 Marzo l`abbiamo. come tutti sanno. consecrato alla doverosa e cordiale partecipazione di una numerosissima rappresentanza della Parrocchia. al solenne ingresso in Diocesi di S. E. il nostro amatissimo nuovo Vescovo. Mons. Carlo Stoppa. Che bella, spontanea, imponente, cordiale manifestazione è stata quella! Chi l`ha vista non la dimenticherà tanto presto.
        Una fiumana di gente calata da tutti i paesi della Diocesi, popolo, autorità civili, militari, politiche, musiche e canti. bandiere e stendardi! E il nuovo Vescovo che si avanza maestoso nelle sue divise, che benedice con ampio gesto, sorridente, commosso, quasi travolto da un oceano di cuori osannanti. Rare volte si assiste ad uno spettacolo così grandioso. Brava Alba e brava la diocesi! I cuori si sono incontrati, capiti, e ciò è garanzia di un fruttuoso ministero pastorale che noi auguriamo di cuore lungo e felice.
        Qualcuno ha domandato se e quando il Vescovo verrà a Novello. Pazienza, cari parrocchiani! Il nuovo Vescovo trova in Alba ed in altre Parrocchie più importanti della nostra dei gran di problemi da risolvere, un immenso lavoro da fare. Verrà anche da noi che, se non gli prepariamo fastidi, come spero, avremo pure qualche. funzione speciale da chiedere: come la consacrazione dei nuovi altari che sarebbero quattro: due in Parrocchia, uno alla Crocetta ed uno al Camposanto, senza parlare dellultimo ancora incompleto: quello di S. Giovanni Bosco. Certo che il nuovo Vescovo vedrà con piacere la nostra chiesa che si vanta d’essere una tra le più belle della Diocesi.
        E tornando alla festa di S. Giuseppe. accenniamo volentieri alla devota e nutrita processione, al servizio musicale della brava Cantoria maschile, all’offerta di L. 1000 a favore della chiesa del Priore Sig. Viglione Bonifacio ed alla nomina del nuovo Sotto-Priore nella persona del Sig. Marenco Angelo dei Ciocchini.
        Vada una parola di lode a tutti gli uomini e specialmente ai Dirigenti la Compagnia per l’impegno da loro posto nell’assumersi i non lievi disturbi per il funzionamento della medesima. Che S. Giuseppe ricompensi tutti con abbondanza.

La prima Comunione

        Secondo il solito degli altri anni il 20 Maggio, festa dell’Ascensione, vedrà riunite in una sola tre feste: l’Ascensione, la festa di Maria Ausiliatrice a chiusura del Mese e la Prima Comunione dei nostri bimbi.
        Mentre raccomando la frequenza al Mese della Madonna, che abbiamo incominciato in Parrocchia lunedì 25 Aprile, ricordo alle mamme il dovere di preparare i loro piccoli alla Prima Comunione. Sono loro le prime Maestre e sarebbe una vergogna sa una mamma non sapesse o non volesse assolvere questo grande dovere. Mi raccomando pure alle Insegnanti onde vogliano coadiuvarci in questo importante compito, mentre invitiamo fin d’ora tutti i bambini neo-comunicandi. alla settimana di lezioni speciali. cha si terranno par loro nell`Asilo dal giorno 10 Maggio in avanti, alle are 16.

II Corpus Domini

        Cade quest’anno il 16 Giugno. Non dubitiamo che le famigli che hanno la fortuna di vedere il Signore passare davanti alla loro casa, vorranno fargli onore con addobbare più che sia possibile.
        L’itinerario quest’anno avrà una modifica. Fatta la Via principale fino a Piazza Sant’Anna, seguirà l’itinerario delle Processioni di Penitenza, percorrendo poi la Strada Nuova.
        Sarà così abbandonato, come già una volta, il passaggio sul Muretto, dimostratosi troppo scomodo, specialmente per i vecchi ed i bambini, nel tratto lungo la via del Castello, e per chi porta il Santissimo. Ci spiace per gli abitanti di quel rione, ma siamo costretti, oltreché per le molte lagnanze avute, anche dalle disposizioni liturgiche, che prescrivono che le Processioni devono percorrere itinerari comodi e decenti. Per altra parte, non si può pretendere da poche famiglie l’addobbo per un percorso così lungo. Raccomandiamo alle famiglie di campagna verso quella parte di non lasciare senza addobbo la Strada Nuova.

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Nelle Cappelle

A S. Grato

        I lavori alla Cappella di S. Grato sono ultimati. La Cappella ora si presenta con un carattere di finitezza che soddisfa. L’interno di essa è quasi raddoppiato e così sarà evitato l’inconveniente di obbligare la popolazione, specie in occasione di processioni e della festa, a rimanere in buona parte fuori. Certo non tutto è stato fatto e qualcosa attende ancora il suo turno, come l’intonacatura all’interno, la sistemazione delle finestre, la decorazione e l’altare che rimane provvisorio. Ciò ch’è finito è il fondo di cui la Cappella poteva disporre e prudenza esige di non far debiti. Non dubitiamo che la buona popolazione di S. Grato, e con essa anche tutta la Parrocchia, vorrà ancora aiutare questa bell’opera fino al suo compimento. Per ora diamo una parola di lode ai bravi uomini e giovani che tanto efficacemente si sono prestati colla loro mano d`opera, alla solerte Commissione che curò i lavori ed in modo speciale al bravo Sig. Marenco Angelo, dimostratosi un provetto sorvegliante che non abbandonò il suo posto anche quando occorsero sacrifici.
         Ecco l’elenco delle ultime offerte:
        Stra Francesca e Figli L. 5000 (e una trave); Cagnasso Giuseppe (Panerole) 500; Alessandria Giovanni (Ravera) 500; Stra Catterina 500: Alessandria Margherita 100: Grimaldi Paolo 1000: Ravinale Angelo 100: Musso Agostino 2000; Tarditi Giuseppe fu Gaspare 300: Tarditi Luigi fu Vinc. 500; Alessandria Michele fu Lor. 100: Borio A dolfo 500; Frat. Tarditi fu Vinc. 300: Bozzone Angelo 300: Mascarello Giuseppe 1000: Capra Giovanni 500: Pirra Benedetto di Pietro 500: Galliano Pietro 500; Pirra Angelo 100: Pirra Giovanni fu Ben. 1500: Tarditi Pietro (Le Strette) 200: Bracco Francesco 500; Tarditi Matteo 100: Frat. Marenco Aless. e Nipoti 1000: Burletti Pasquale (Torino) 10.000: Canale Luigi (Monforte) 1500: N. X. 10.000: Vaira Carlo(2^ off.) una trave. Totale L. 35.400. Primo elenco L. 49.500. Totale a tutt’oggi L. 84.900.
        Primo elenco delle spese L. 84.766.
        Come si vede la brava Commissione non è uscita dai limiti prefissi: Non fare debiti. Ma siccome parecchie delle suddette offerte sono subordinate alla condizione di finire i lavori che non sono ancora finiti ed altri offerenti hanno promesso, ma con questa condizione, si è deciso di dare l’ultimo colpo per una decorosa sistemazione della Cappella. ll lavoro importerà un aumento di circa 50 mila lire. l buoni Borghigiani faranno un altro piccolo sforzo, ma confido anche nell`aiuto di tutti i devoti di S. Grato, specie di quelli che hanno le campagne in quella regione, dei quali parecchi figurano già nel presente elenco. La processione delle Rogazioni, portandoci a quella Cappella, ci riserverà certo una sorpresa. e nessuno rifiuterà di portare per l`occasione la sua offerta. Che S. Grato ci liberi quest’anno dalla grandine ed avremo guadagnato tutti.

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Mutuo Aiuto Cristiano

        Gli uomini sanno che cosa vogliamo dire con questa parola. Venire incontro alla eventuale rovina di qualche famiglia per causa d’incendio. Chi è dell’idea non ha che da presentarsi ed appena possibile il Mutuo Aiuto Cristiano potrà entrare in funzione. senza domandare sacrifici personali.

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La Benedizione delle case

        La benedizione pasquale delle case o meglio, delle famiglie, se fosse capita nel suo intimo significato, sarebbe certo più desiderata e meglio ricevuta da tutti i membri.
        Essa si apre col saluto cristiano del sacerdote: “Pace a questa casa ed a tutti i suoi abitanti”. Segue l’aspersione dell’acqua benedetta col rito solenne del Sabato Santo, mentre il sacerdote rievoca la visione del Profeta: “Ho visto uscire dal tempio un’acqua e tutti coloro a cui essa è pervenuta sono stati fatti salvi… Cantiamo dunque al Signore perché è buono e la sua misericordia dura nei secoli”. “Gloria al Padre, al Figlio, ecc. Mostraci, o Signore, la tua misericordia e donaci la tua salute”.
        Finisce colla bella orazione: “Esaudiscici, o Signore, e come hai difeso in Egitto le case degli Ebrei segnate col sangue dell’agnello pasquale, così degnati di mandare il tuo Angelo che visiti, difenda, protegga, custodisca e dia sanità a tutti gli abitanti di questa casa”.
        La benedizione delle case sarà portata a tutte le famiglie nei giorni e coll’ordine seguente:
         GIOVEDI’ 5 Maggio: Mattino Ore 8: Paese verso Castello: Via Umberto a destra e a sinistra; Via_Millefiori; Regina Margherita.
Pomeriggio; Ore 15: Via Giordano; Lovera; Le Strette; S. Giuseppe; Arbi; Fracchia; Muretto.
        Se eventualmente non si potesse finire, le rimanenti case saranno prese al mattino seguente.
        LUNEDI’ 9 Maggio Ore 15: Podio, Belmonda, Sardo, Tarditi Sott., Chiarene, Tomalini, Bori, Piano, Mantileri, Rostagni.
        MARTEDI’ 10 Maggio Ore 15: Pallone, Veneria, Chiabotto, Merli, Pratorot., Panerole, Ravera, Selvatico, Ebreo, Casc. Nuova.
        MERCOLEDI’ 11 Maggio Ore 15: Isole, S. Rocco, Serra, S. Grato, Pilone, Ghercina, Pezzole, Ciochini, Loschetto, Zora, Palaretta.
        GIOVEDI’ 12 Maggio Ore 15: Crocetta, Gavetta, Corini, Bergera, Mascarelli, Rapalino, Saccati, Tarditi Sopr., Pianderle, Bricco Neri.
        VENERDI’ 13 Maggio Ore 15: Mosca, Linetti, Fasana, Bivio, Cas. Ferr., Font. Olmo, Piano, Abbona, Cabianca.
        LUNEDI’ 16 Maggio Ore 15: Moriglione, Pasinotti, Br. Croce, Ermiglione, Baricalino Colera.
        NOTA: ln caso di pioggia il giro non fatto in tale giorno sarà rimandato dopo il 16 maggio.
        Non occorre far ripetere la benedizione a più locali. Basta una per tutti, eccetto si tratti di casi speciali come ammalati, ecc.
        Si accettano con riconoscenza le offerte in denaro od in natura che sono destinate. oltre a coprire le spese, a sostenere le Opere Parrocchiali.
        Riportiamo, per nostra edificazione. una relazione di benedizione delle case lin terra di Missione (Niassa, Africa Portoghese): “Mi porto a benedire - scrive il Missionario - la capanna nuovissima di due sposi, Romualdo ed •Emma. Mi ricevono inginocchiati sulla soglia. Nella veranda hanno steso una stuoia ed ai lati della porta hanno collocato due vasi di terracotta con due mazzi di fiori. Dopo la benedizione si alzano e la sposina mi offre due uova dicendo: Padre. sono per te che sei venuto fin qui. Non abbiamo altro”.

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Tra i nostri Giovani di A. C.

        Giovedì 21 aprile fu tra noi il Rev.mo D. Savigliano Assistente Diocesano della Giov. Maschile di A. C. per un po` di esame ai nostri Giovani sul Corso di Cultura religiosa tenuto nello scorso inverno dal nostro zelante Vicecurato. Le lezioni furono I4 e l`esito dell`esame fu consolantissimo come si vede dal seguente resoconto:
        Anselma Giuseppe (9) 10-: Bergamino Attilio (13) 9-; Garello Riccardo (12) 9-. Giachino Antonio (9) 10-; Roggia Eugenio (13) 10-; Tarditi Sebastiano (11) 9-: Cogno Domenico (14) 8-; Cogno Luigi (14) 9-; Garello Lorenzo (12) 9-; Pirra Ernesto (13) 9-; Pirra Giuseppe (14) 10-; Roggia Ferdinando (14) 10.
        l numeri tra parentesi indicano la freuenza che non poteva essere più lodevole. Ai genitori raccomandiamo un po’ di meditazione su queste cifre e poi facciamo loro la domanda: Se anche i vostri figli facessero parte di questa Associazione di A. C. credete che ci sarebbe da rimettere?

OFFERTE

        A tutt’oggi abbiamo inviato alla Curia Vescovile diocesana per la loro destinazione le seguenti offerte:         Per l’Opera pontif. Propagazione della Fede e S. Infanzia L. 3158;
        Per l’Obolo di S. Pietro 464;
        Per l’A. C. 300;
        Per il regalo al nuovo Vescovo compresa la spesa per le cartoline L. 9000;
        Per l’Università Cattolica 5205;
        Alle Missioni Consolata offerte dai bambini all’Epifania 500.
        Totale L. 18.627. Carità che il Signore ricompenserà certamente.

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La Festa dei coscritti

        Speravamo poter tare quest’anno una bella relazione della festa dei coscritti classe 1929; relazione che fosse insieme una lode, un augurio. un esempio da imitare. Purtroppo ci siamo illusi ed anche quest’anno i coscritti. non ostante i ripetuti propositi, non hann tenuto fede alle promesse fatte: “Faremo una festa sola, . limitata al giorno della visita, ed invitiamo alla festa le Autorità civili e religiose del paese”. Le Autorità hanno accettato plaudendo ai bei propositi di serietà, di ordine. di moralità cui pareva volesse ispirarsi la festa. Le cose però, ci spiace dirlo, non andarono così. La festa, fatta al Venerdì 8 aprile, si protrasse al sabato, si intensificò alla Domenica, si è ripigliata nel giorno della Pasquetta, con canti, schiamazzi notturni non tutti di schietta moralità e, ciò che è peggio, con ripetute serate di ballo.
        E non é stato solo il Parroco a soffrirne e disapprovare tale condotta. C`é chi ha ragionevolmente fatto osservare come sia doloroso ai nostri giorni constatare come non si sappia più pensare e fare una festa senza trasmodare in libertà e divertimenti che non vanno.
        E vorreste forse, cari coscritti. che il Parroco, tradendo la sua coscienza. ed il suo ministero, vi autorizzasse a simili divertimenti? Ma se anche lo facesse, non per questo il ballo cesserebbe di essere illecito. Si unirebbe a voi nel male.
        Persona molto seria, disapprovando tale usanza, ha detto: “E non sarebbe stato molto meglio che invece di divertire quattro ragazze scervellate, che sono in continua morbosa attesa di qualcuno che le faccia ballare, che non sono certo le migliori del paese e che i coscritti stessi non sposserebbero domani; i coscritti avessero terminata la loro festa con un bel concerto in piazza. rallegrando così tutta la popolazione? Tanto piu che parecchi degli stessi coscritti non dovevano condividere l’idea del ballo.
        I più seri si sono squagliati appena videro la piega delle cose: alcuni altri li seguirono mogi mogi, assistendo per forza ad un divertimento che la loro coscienza condanna; alcuni poi non sapendo ballare si sono contentati di pagare per divertire gli altri. Bel piacere!
        Concludendo, il Parroco si sente in dovere di ripetere le parole che già S. Paolo aveva indirizzate a certi primi cristiani che ne avevano fatta una grossa: “Quid dicam vobis? Laudo vos? ln hoc non laudo”. Che devo dirvi? Devo lodarvi? ln questo non posso darvi lode”. Speriamo che almeno ora i disordini cessino, poiché certe cose, come gli schiamazzi ed i canti in piena notte, certe posa da persone di poco spirito, ecc. si condannano da sé in nome della buona educazione. E speriamo di meglio dalle leve future.

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Anniversari di Maggio e Giugno

        Maggio

21 1948 Popolo-Marengo Secondina
3 1948 Stra Domenico
18 1946 Cagnasso-Debenedetti Maria
29 1946 Pavia Michele
19 1946 Negro-Genesio Teresa
20 1945 Tarditi-Cogno Felicita
11 1945 Gervasone dott. Alessandro
10 1945 Giachello Lodovico
9 1945 Davico Giuseppe
26 1944 Rinaldi Felice
25 1944 Tarditi dott. Mario
22 1944 Gervasone Stella Lucia
27 1943 Manzone Giovanni B.
24 1942 Vietto-Manzone Maria
5 1941 Capor. Tarditi Stefano
3 1941 Ferrero-Abbo Emilia
22 1940 Taricco-Rosso Maria

        Giugno
5 1945 Mantilleri-Vietti Cristina
15 1940 Tarditi-Foglio Margherita
30 1942 Grisotto Luigi

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Nella Famiglia Parrocchiale (in questo sito, nati, morti e matrimoni sono riportati a parte).

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