Gennaio 2017 (sonoro)

da LUCE E FORZA di Settembre-Ottobre 1949

La lettera del Parroco
Una cara visita ed una bella festa

        Diamo stavolta l'onore della prima paglna al ricordo della bella giornata trascorsa l'11 corrente Agosto dalla Parrocchia e son sicuro che nessuno se l'avrà a male, poiché il rievocare e fissare sul nostro caro Bollettino e ricordare quanto s'è fatto e quanto ci è stato detto farà del bene a noi ed agli altri.

La venuta del Vescovo

La celebrazione del 40°, 30° e 25° anniversario di fondazione delle Associazioni di A. C. rrspettivamente delle Donne, Giov. Femm. e Aspiranti, Giov. Maschile s’inziò tra no mercoledì sera 10 Agosto coll’arrivo di S. E. Rev ma Mons. Carlo Stoppa, nostro Vescovo amatissimo. Lo vollero ricevere per i primi gli Aspiranti che erano andati ad incontrarlo circa un km. Dal paese, a Borgata Serra. Un manifesto osannante al Pastore che per la prima volta visitava la Parrocchia ed un indirizzo di omaggio degli Aspiranti furono il primo saluto che il Vescovo ricevette con manifesta emozione. Alla Lovera, poi, in capo al paese, lo attendevano il Clero, le Autorità Civili al completo, le Associazioni di A. C., i Combattenti tutti con bandiere, i bimbi dell’Asilo ed una fiumana di popolo festante. Certo in giorno feriale a quell’ora non si poteava desiderare di più.
        IL corteo si snoda lungo ed ordinato al canto di «Noi vogliam Dio». In Parrocchia il Vescovo, dopo breve preghiera, rivolge al popolo la sua prima parola. E’ un ringraziamento per l’accoglienza cordiale, un invito a far frutto della circostanza, un accenno alla festa del giorno, S. Lorenzo, patrono di tutte le Parrocchie della Diocesi.

La Lega di Perseveranza

        A notte ebbe luogo la Lega di Perseveranza e ancora il Vescovo ricordò ai numerosi uomini l’importanza che la Lega fiorisca in ogni parrocchia, portando ad esempio un fatto personale della sua vita di Parroco, per conchiudere che la Lega di Perseveranza che ogni mese richiama gli uomini ad un serio esame della loro vita, dà loro una buona parola e traccia mensilmente ma efficacemente la via da seguire, finisce per trasformare una Parrocchia, rendendo cristiana la parte più importante e più responsabile della medesima: gli Uomini. E diciamo volentieri che i nostri uomini, numerosi alla sera e più numerosi al mattino a ricevere dalle mani del Vescovo la Comunione, hanno gradito la sua parola e speriamo che la metteranno in pratica.
        Superfluo dire che cogli uomini erano numerosissimi le Donne, le Figlie, i Giovani ed i fanciulli. Credo che a casa quella mattina siano rimasti solo quelli che non poterono venire.

La Benedizione delle Bandiere

        Ciò che davamo ancora per incerto, è stata invece una consolante realtà. Le Donne e le Figlie di A. C. desideravano la loro bandiera e l’ebbero. Grazie alle madrine delle medesime che non lesinarono nel concorso alla spesa non indifferente. La Signora Voersio Clementina in Tarditi per le Donne e la Sign.na Tarditi Antonietta di Giuseppe del Chiabotto per le figlie, le due belle e. fiammanti bandiere. tenute a battesimo dalle dette Madrine. ebbero l`onnre dl aprire la funzione del mattino ricevendo la benedizione dalle mani del Vescovo che ebbe vibranti parole d`occasione «La bandiera é un simbolo – disse il Vescovo - che deve guidare a vittoria. Essa precede l’avanzata e sotto di essa si schierano gli eroi. Sotto la vostra bandiera, simbolo di pace e di bene, schieratevi tutte e donne e figlie di Novello per il trionfo del regno di Cristo».

La consacrazione degli altari

        Prima del termine della funzione il Vescovo volle ancora spiegare al popolo il significato della funzione lunga e interessante, piena di mistico significato, della consacrazione degli altari a cui si sarebbe accinto dopo breve ora di riposo, anche per dare alla gente tempo di recarsi a casa e ritornare.
        Gli altari fissati per la consacrazione erano due: quello del Sacro Cuore, che era eretto tempo fa nella cripta di S. Sebastiano, dove periva per l’umidità e che si dice essere dono di Re Carlo Alberto, e quello della Madonna. Questo del tutto nuovo e quello ristorato e dotato di nuovi marmi attendevano da tempo l’ora della definitiva abilitazione ai sacri ministeri, ora che giunse proprio Giovedì 11.
        Funzione lunga quella della consacrazione degli altari, densa di misteriose cerimonie, ma quanto mai suggestiva, nella quale si vede quanta importanza la Chiesa dia a questa funzione nella quale non risparmia al Vescovo due ore di intensa fatica. E con ragione poiché l’altare é la mensa dove Gesù Cristo discende ogni giorno misticamente ma realmente a rinnovare per l’umanità il Sacrificio della Croce.

Il Quarantennio e il Trentennio

        Il tempo impiegato dal Vescovo nella consacrazione degli altari fu necessariamente utilizzato dalle due Associazioni di A. C. per la commemorazione delle fatidiche date.
        In Confraternita parlò alle Donne, come sa parlare una Donna piena di zelo per il trionfo del Regno di Cristo e d’entusiasmo per |’Azlone Cattolica, la Signora Calcagno del Consiglio Direttivo Diocesano, ed alle Giovani nel salone dell’Asilo effuse la sua anima fatta di semplicità e di ardore la Sign.na Prof.sa Maria Scavino, ben nota nel campo dell’A. C. di Torino ed in altre numerose iniziative di bene.
        La soddisfazione che si lesse sui volti di tutte, giovani e donne, basta per dispensarci dall’aggiungere parole. Un desiderio ed un rimpianto hanno lasciato le due commemorazioni: riavere altre volte fra noi le buone conferenziere e rimpiangere che dai paesi vicini, cui era stato rivolto speciale invito, sia stata troppo scarsa la partecipazione.

L’adunata generale

        ll pomeriggio della bella giornata fu dedicato all’adunata generale.
         Alle 15 il salone dell’Asilo era già stipato, presentando un magnifico colpo d`occhio. Il Vescovo vi faceva il suo ingresso accolto da scroscianti battimani e grida da « Viva il nostro Vescovo ».
        Era doverosa anzitutto una parola di ringraziamento all`infaticabile Pastore della Diocesi e questa la porsero per tutti con poesie e canti le Figlie nell’Oratorio femm. ed l Piccoli Fanciulli di A. C. Seguì il Parroco con poche parole dicendo cheil più bel ringraziamento al Vescovo era la promessa di far frutto delle sue preziose esortazioni, sì da potergli dire, quest’anno venturo, celebrando colla sua partecipazione il bicentenario della nostra bella Parrocchia, (e anche il Vescovo Ia chlamò bellissima): «Eccellenza, la vostra visita a Novello non fu inutile.
        Le vostre parole caddero in buon terreno. Gli uomini si son fatti più religiosi e più buoni. Non si bestemmia più, si santifica la festa con Messa e Vespro, la Lega di Perseveranza rivede gli antichi splendori. Le Donne più comprese della loro missione; la gioventù s’è fatta più seria e morigerata e l’Azione Cattolica ha raddoppiato in numero e attività».
        Fate. cari Parrocchiani, che questo augurio si possa avverare.
        Ma la parte principale della adunata pomeridiana era ancora riservata al Vescovo che con parola facile e interessante insieme tracciò alle Donne, alla Gioventù Femminile, a tutti un programma di vita veramente degno del nome di «Azione Cattolica» poiché, disse, l’A. C. la possono e la devono fare tutti, tesserati e no, non essendo altro vivere la vita cristiana, che fare del bene quanto e quando sl può, cercando per questo di renderci ogni giorno più adatti, più preparati, più conscii attraverso a ciò che l`A. C. tende a darci: giornali, adunanze, esortazioni, buoni esempi e sopratutto ll sentirci membri di una grande immensa famiglia che lavora per l’avvento del regno di Gesiù Cristo.

La funzione di chiusura

        La benedizione del SS. Sacramento poneva termine alla laboriosa e bella giornata; ed ancora il Vescovo rivolgeva la sua parola di saluto al numeroso popolo. Toccanti le sue ultime parole:
        «Alla benedizione del SS. lasciate che io aggiunga ancora la mia; una, due, tante volte vi benedico. cara popolazione di Novello. Ricordate questa giornata e fatene frutto. La Chiesa, la Società hanno bisogno di vita cristiana, dl uominl onesti, di donne religiose, . di gioventù pura e tutto questo é Azione Cattolica».

La partenza

        La giornata era terminata. Il Vescovo attraversa ancora una volta la bella Chiesa benedicendo; due minuti in Canonica, ove aveva ricevuto l`omaggio delle Autorità e delle Donne, Figlie e Dirigenti, e poi la bella macchina ce lo porla via fra fragorosi saluti della folla radunata sulla piazza della Chiesa. Però vuole fare ancora una sosta. Nella casa dei Giovani l’attendono gli Effettivi, gli Aspiranti e numerosi giovani Cui il Vescovo rivolge ancora una parola, l’ultima, augurandosi dalla gioventù maschile di Novello una vera rivoluzione cristiana di pace e di bene.

Conclusione

         Il Vescovo è partito. Rimane però il ricordo della sua visita e soprattutto l’eco delle sue parole. Ben sei volte in una giornata ha parlato e sarebbe doloroso se dovessimo dire che le sue parole se l’è già portate il vento.
        La benedizione delle bandiere, ci ha detto, deve ricordare a tutti che, se vogliamo salvarci, dobbiamo militare sotto la bandiera di Cristo e non sotto quella dal demonio. Due eserciti, due vessilli che conducono a fini opposti.
        Scegliamo e diciamo sotto quale bandiera vogliamo combattere.
        La consacrazione degli altarici ricorda il rispetto che la Chiesa porta essa stessa e vuole da tutti al tempio dove Dio abita colla sua presenza e discende realmente ogni volta si celebra la Santa Messa.
        Considerazione quanto mai utile per noi che per la Chiesa dovremmo sentire più venerazione, come al luogo più santo, entrandovi con modestia, prendendo l`acqua benedetta e facendo con devozione il segno della Croce e la genuflessione e standovi con rispetto, inginocchiati, senza ciarlare, senza dormire, ma pregando. Considerazione che vorremmo sopratutto meditata da quel gruppo di persone, per Io più giovanotti o ragazze, che, specie a Messa Grande, ritti in fondo si fanno lecito di disturbare, ridere, scerzare, meritandosi la maledizione di Dio, cui insultano, e la taccia di maleducati da quanti,. specie forestieri, desiderano assistere alla Massa e sentire la parola del predicatore.

Il Seminario

         Anche del Seminario ci ha parlato il Vescovo in Chiesa ed in privato a chi é venuto a visitarlo. Il Seminario è, si può dire, l`assillo quotidiano del Vescovo, gravemente impressionato dallo stato attuale dal massimo convitto diocesano dove si formano i sacerdoti destinati alle Parrocchie della Diocesi. Il Vescovo denunziò con dolore come in Seminario diminuiscono spaventosamente i chierici e i convittori, colla inevitabile conseguenza cha fra pochi anni non avrà più sacerdoti da mandare alle Parrocchie. E che cosa farà una Parrocchia senza sacerdoti o con un semplice sacerdote vecchio od inabile? Ed è per ciò che il Vescovo va domandando: «Datemi delle vocazioni coi vostri ragazzi o datemi i mezzi per accogliere in Seminario i fanciulli di buona volontà che Non possono pagare Ia pensione». E chi può dire che il Vescovo non abbia ragione? Pensarci lui? Ma si crede forse da taluno che il Vescovo sia straricco? Avete letto la Gazzetta d’Alba dell’ultimo numero? Un Vescovo ha come onorario la terza parte di quanto percepisce un manovale. Perciò, cari Parrocchiani, questa questione riguarda anche noi. Dio provvederà alla nostra Parrocchia i sacerdoti necessari se noi contribuiremo nell’una o nell’altra maniere a nutrire il Seminario.
        Per ottemperare a questo desiderio del Vescovo e per dare a tutti facilità di compiere questo dovere, verso la fine di settembre passerà alle case del paese e della campagna, apposita commissione con carro per ritirare ciò che ogni famiglia potrà dare di generi in natura (grano, meliga, fagiuoli, patate, ceci, vino, ecc.)
        A nome del Vescovo prego poi caldamente i genitori che avessero figli aspiranti al Seminario a non voler ostacolare la vocazione nascente. Dio ricompenserà anche in questo mondo colle sue benedizioni, restituendo al cento per uno il regalo ricevuto da questi genitori cristiani. Del resto non vediamo in pratica, cari parrocchiani, che per lo più aiutano di più i genitori e la famiglia i sacerdoti (anche se poveri) di quanto facciano i figli passati a matrimonio?

Azione Cattolica

        Sull’Azione Cattolica il Vescovo é ritornato più volte, con vive raccomandazioni. L`A. C., ha detto, non é un partito di azione politica. Essa mira a fare comprendere meglio ciò che sia il Cristianesimo e come si fa a viverlo veramente. E` una goccia che, lentamente, dolcemente, senza strepito, riesce a far presa nell`anima anche più indifferente. Una parola oggi, un consiglio domani, una buona lettura, un buon esempio, sono tutte cose che |’A. C. distribuisce a larga mano e che a poco a poco, insieme ad una non comune istruzione, ci danno le norme per compiere bene i nostri doveri.
        Perché dunque aver diffidenza? Perché tanta paura ad iscriversi?

°°°°°O°°°°°

IN PARROCCHIA

        :Ricordiamo brevemente le principali feste celebrate:

        II Carmine - l Priori della compagnia Sig.ri Coniugi Montagnoni Cav. Silvio e Bianca Perego non hanno smentito le tradizioni del Carmine a Novello. Oltre all’oflerta di L. 10.000 del Priore, la Sig.a Priora lavorò di sue mani e offerse alla Chiesa una preziosissima tovaglia per altare di pura tela lino del valore di circa L. 10 mila. Un grazie sentito coll`augurio delle benedizioni di Dio a loro che oltre, il pranzo alle autorità e parenti, vollero a sera uri sontuoso ricevimento coi portatori della statua, i cantori, che avevano eseguito brillantemente la parte musicale colla Messa del Ravanello e Tantum ergo di Zaninetti.
        A Priori per l’anno venturo furono chiamati i Coniugi Sig.ri Rag. Sarzotti Francesco e Clelia Tarditi che accettarono volentieri e ringraziarono con un signorile ricevimento.
         Fu predicatore della festa, sempre facondo e fecondo, il Reev.mo Canonico Tarditi, onore della nostra Parrocchia.
        Ringraziamenti ed auguri a tutti.

        Festa di S. Anna - Preceduta da triduo predicato egregiamente dal Rev. Prof D. Antonio Toppino, nostro ex Vicecurato, la festa delle Donne riuscì di generale soddisfazione. Gradito il regalo della Priora Sig.ra Abbona Cristina in Pirra in L. 1500, degno il ricevimento in casa della medesima delle colleghe ex Priore e Clero, esemplare la cura che la Priora ebbe per tutto l`anno dell`altare della Compagnia.Che S. Anna ricompensi tutti questi meriti.
        Succede nella carica la Sig.ra Clelia Abbona Ved. e fu chiamata a Sotto Priora la Sig.a Borgogno Rosa in Tarditi del Chiabotto. Auguri.

        La Porziuncola - Anche alla Crocetta il 2 Agosto la cronaca può registrare un soddisfacente esito. Numerosissime le Comunioni, specie a Messa prima; folla di visitatori oranti per l’acquisto della preziosa Indulgenza della Porziuncola per tutto il giorno; commovente le spettacolo della sera che ha visto attorno alla cara immaglne della Madonna degli Angeli una turba di devoti che cantavano a piene voci le più belle lodi alla Madonna.
        Nota stonata da lamentarsi con dolore: l`infelice idea di pochi scioperati che organizzarono il ballo nel solito locale e altri che coronarono la tradizionale merenda con canti notturni tutt`altro che religiosi. Agli uni e agli altri, come pure a chi ha cooperato all’indegna profanazione di giorno così sacro, ricordiamo che la Madonna non la si offende impunemente.
        Quest’anno, allo scopo di suscitare sempre maggior interessamento per la Cappella e per soddisfare il desiderio ripetutamente espresso dai Borghigiani, abbiamo iniziata la serie dei rettori e Massari della Crocetta nominando per i primi i più vicini e cioè i Sigg. Tarditi Benedetto e Sardo Giuseppe ambi del Podio.
        Con questo non intendiamo menomamente di ridurre i diritti legittimamente acquistati con non comune interessamento dalla Famiglia Tarditi della Fracchia, che ne resta la custode in perpetuo ed alla quale tutti riconoscono le benemerenze verso la Cappella. I Massari saranno, come nelle altre Cappelle, valido aiuto per il buon andamento e contribuiranno colle usuali collette ad accelerare il giorno in cui si potranno vedere ultimati i lavori di restauro e di abbellimento che la Cappella da tempo attende.

        Festa dei Luigini e delle Figlie dl Maria - Le celebreremo anche quest’armo in una sola ricorrenza la domenica seconda di Settembre (11). Forse qualcheduno preferirebbe che, come una volta, le due feste si celebrassero in domeniche distinte. A dire la verità lo preferiremmo anche noi. Ma c`é una differenza da allora. Allora i giovani venivano numerosi al triduo, ed alla meditazione del mattino; oggi invece nessuno al mattino e quattro o cinque alla sera. E il Parroco non osa invitare un Predicatore forestiero e far fare così brutta figura alla Parrocchia ed in specie alla gioventù maschile. Che importa se al mattino della festa se ne ha un buon numero? Le predicazioni dei tridui hanno un’importanza speciale perché tendono a formare delle coscienze, cosa che purtroppo difetta nella nostra gioventù. Una confessione e Comunione fatte pro forma e che lasciano il tempo che trovano valgono poco, anzi è meglio non farle da quei giovani o ragazze che sono disposti a mettere insieme la Comunione del mattino e il ballo della sera. Intenzione del Parroco é anche d: risparmiare le spese del triduo per procurare nel prossimo inverno alla gioventù di buona volontà un Corso di Esercizi Spirituali che la renderanno migliore e spera che in ciò nessuno gli dia torto.

        La Festa del Patrono – La celebreremo colla solennità che ci sarà possibile la domenica 2 Ottobre e vorremmo che quest’omaggio doveroso della Parrocchia al grande suo Patrono S. Michele Arcangelo. Riuscisse ogni anno più solenne e devoto. E` necessario, cari parrocchiani, toglierci dalla testa che per celebrare la festa dei Santi Patroni sia necessario e balli e divertimenti e chiasso. Certe feste, come accade ancora in certe parrocchie ligie alle tradizioni di una volta, sono insulti non omaggi ai Santi, perché forse in nessuna altra epoca dell’anno si commettono tanti peccati come in quei giorni. La Chiesa tenda a scindere la festa del Santo dalla festa del demonio e in ciò non si può che dare ragione ai suoi materni provvedimenti.

°°°°°O°°°°°

Nelle borgate

        Superfluo ricordare che il 7 Settembre ricorre la Festa di S. Grato. Titolare della Cappella dei Loschetti e Ciochini. Sappiamo che quella buona popolazione sta preparandosi attivamente con lodevoli iniziative nella speranza che numerosi visitatori si uniscano a loro nelle preghiere e nelle offerte onde saldare il non piccolo debito che quella Borgata s’è fatto per i restauri e l’ampliamento della Cappella. Così pure il giorno 8 Settembre è festa a Bergera la cui Cappella è dedicata alla Natività di Maria Vergine.
        Auguriamo e preghiamo vivamente affinché né l’una né l’altra Borgata abbia in tale occasione a dare lo scandalo di divertimenti proibiti sotto pena di rimandare la festa e tenere chiusa la Cappella.

A Panerole

        Diamo con piacere la notizia che alla resa dei conti risulta che quella buona popolazione ha quasi saldato la spesa non indifferente occorsa per i restauri della Cappella e specie del campanile che minacciava rovina.
        Al solo Capomastro furono pagate a saldo lire 75.500 oltre quanto andò in altre spese minute. Diamo qui a titolo d’onore l’elenco degli offerenti ai quali tributiamo un caldo elogio ed un vivo ringraziamento a nome della Madonna che certo non li lascierà senza ricompensa.
        Arciprete di Novello L. 1000: Iberti Giuseppe 500; Massolino Giuseppe 50; Manzone Fedele 500; Vivalda Pierina 400; Cagnasso Giuseppe 600; Allaria Giuseppe 100: Fratelli Rinaldi 450; Rinaldi Lodovico 900; ;Vivalda Celso 1000; Pavia Giuseppe 400: Barberis Giuseppe 500; Passone Battista 50; Passone Luigi 50; Passone Michele 50; Passone Giuseppe 50; Rosso Francesco 20: Alessandria Francesco 500; Allaria Matteo 900; Rinaldi Luigi 1000; Vietto Giacomo 700: Manzone Giuseppe f. Carlo 500: Cav. Anselma Pasquale 500; Boggione Giuseppe 1000: Manzone Giuseppe f. Sabino 1000: Vietto Clemente 500; Vietto Natale 500: Fam. Vietto f. Pietro 3000; Manzone Domenico f. Luigi 500; Blengino Giovanni 500: Barile- Vietto Filippina 100; Alessandria Giovanni 600; Alessandria Giulio .500: Bria Vittorio Segretario 1000: Manzone Giorgio 500; Padre Dario Cappellano fest. 1000; Bo Costanzo 500: Fiorina Marco 500: Sorelle Galvagno 500: Maestra Carla Borio 200: Maestro Michele Ferrero 300: Montanaro - Passone Maria 190; Alessandria Luigina 100: Passone Luigi calz. 100.
        Una lode speciale ed un merito particolare va riconosciuto alla Signora Montanaro-Vietto Carolina che oltre al servizio fatto per la Chiesa in tutto l`anno, validamente aiutata dalla Sign.a Blengino•Vietti Catterina, a costo di non pochi sacrifici, hanno raccolto oggetti e denaro. per la pesca di beneficenza che ha fruttato un’insuperabile somma senza la quale rimarrebbe scoperta una buona parte di debiti. A loro una speciale benedizione della Madonna.
        E con ciò è fatto il primo passo verso |`abbellimento delle Cappella, tanto cara ai buoni Borghigiani. Però altra strada rimane a fare. Il pavimento ha bisogno estremo di essere rifatto, così pure sarebbe buona cosa pensare ad un altare migliore del presente.
        Una cosa per volta. Ma intanto se per es. fosse presa in buona considerazione la proposta fatta di una colletta di grano, sarebbe tanto di guadagnato per la Cappella e non peserebbe poi esageratamente sulle famiglie. Se n’è fatto grano quest’anno!

A San Grato

        Non siamo ancora in grado di dare il completo elenco delle spese occorse per i lavori straordinari fatti da quella buona popolazione alla Cappella, ormai raddoppiata di capacità, né possiamo dare completo l`elenco delle offerte che si spera aumenteranno colla prossima festa. Faremo tutto al prossimo numero, dando fin d’ora una parola di lode ai bravi borghigiani, uomini, donne e giovanotti che sappiamo tutti uniti per il maggior decoro della loro Cappella.

E San Nicola?

        ln tanto fiorire di lodevoli iniziative sarebbe cosa poco onorifica per noi di Novello se dimenticassimo .e lasciassimo perdere la cara Cappella di S. Nicola, che più che tante altre ha una tradizione secolare di divozione anche fuori della nostra Parrocchia. E` vivo desiderio del Parroco di pensare anche a questo. Perciò il Parroco invita i possidenti di quel rione a parlarne tra loro, poi a riunirsi al più presto possibile in conferenza col Parroco per vedere il da farsi. Non crede mandare inviti personali onde evitare possibili e spiacevoli dimenticanze. Se mai quando avrete deciso, il Parroco ne parlerà in Chiesa.

ANNIVERSARI DI SETTEMBRE E OTTOBRE

1948 1-10 Alessandria Borio Anna
1947 22-10 Suor Maria Marenco
25-10 Ferrero Francesco (trasp. Salma)
1946 19-9 Ortola Costantino
18-9 Tarditi Sebastiano
1945 3-10 Stra Felicina
18-10 Abbona-Dotta Cristina
29-10 Gallo Lodovico
1944 3-9 Ch. Tarditi Domenico
25-9 Basso Domenico
1943 18-10 Sangiano Giov. Lorenzo
26-10 Torchio-Roggero Maria
1942 1-9 Tarditi Margherita
10-9 Albarello-Spinardi Giovanna
26-9 Abbona-Pirra Maria
11-10 Vivalda-Manzone Maria
1941 18-9 Alessandria Lorenzo
4-9 Mascarello Teresa
24-9 Vietto Giuseppe
1940 29-9 Conterno Giuseppe
2-10 Alessandria Caterina
1939 20-10 Tarditi Giov. Battista
1938 25-10 Tersiglio Giovanni

R. I. P.

Pagina della carità PER LA CHIESA

        Vietti Giuseppe Calz. 500; Davico Bernardino 500; Peperone Carlo 500; Rosso Francesco (Maresciallo Torino) 800; Vaira Carlo e Coniuge (America) 2000; Tarditi Giovanni (Bergera) 300; Vacchetta Lucia 100; Anselma Angelo 60; P. P. 5000; Pressenda Giovanni 100; Stra Giovanni 1500; Saccato Maria (in occ. matrim.) 500; Marengo Teresa 8 a S. Lucia p.g.r.)100; Fam. Tarditi (Fracchia) 1000; Pirra-Abbona Cristina, Priora Umiliate 1500; Barberis Elsa (in occ. Matrim,) 500; Conterno Francesco 1000.

PRO BATTISTERO

        Foglio Michele (in occ. battes.) 500; Tarditi Teresa 1000; Viglione Francesco (in occ. Battes.) 500; Tarditi Angelo (in occ. Battes.) 500.

OPERE PARROCCH. E RICOVERO

        Tarditi Francesco 100; Pirra Pietro 1000; Conterno Francesco 1000; Vigliecca quintina Ved. Tarditi (Dogliani) 1000.

PRO BORSA DI STUDIO

        Zelatrici S. Cuore 700 (in occ. Onomastico Arciprete).

torna a Novello
torna all'indice
avanti
indietro