(sonoro)

da LUCE E FORZA di Gennaio 1951

Auguri

       A tutti i nostri cortesi lettori e benefattori, parrocchiani e forestieri giunga cordiale e sentito l’augurio di BUONE FESTE NATALIZIE E Dl FINE D’ANNO.
       Che il Signore, fatto bambino nella capanna di Betlemme, per nostro insegnamento, sia largo nelle sue benedizioni sulle famiglie, sugli affari, sulla salute e su quanto di bene ciascuno può desiderare.
       Che il Natale porti la·pace ovunque, comprese le povere nazioni straziate dalla guerra o dalla violenza che riducono, come dice il Papa, tanta gente ad una condizione di vita indegna di esseri umani.
       L'anno nuovo, purtroppo, si presenta carico di nubi fosche e minacciose.
       Che il Signore ci scampi da una nuova guerra seminatrice di morte e di rovine.
       Perciò, cari lettori, all‘opera della Provvidenza, che non manca mai, uniamo la forza della nostra preghiera e della vita cristiana.

LA LETTERA DEL PARROCO

       Carissimi parrocchiani,
       Avete compreso qual é l'intenzione del Parroco nel trattare sul Bollettino argomenti dl apologetica? ll Parroco aveva intenzione di ripetere o almeno sunteggiare le istruzioni (già di per sè brevi) che va tenendo agli uomini, in modo speciale a Messa Grande della Domenica.
       Ora mi accorgo che non é possibile seguire quanto si dice in Chiesa. Sul Bollettino siamo appena a Gesù Cristo (seguendo l’ordine del Credo) mentre nelle istruzioni abbiamo non solo finito il Credo, ma siamo già ai problemi che scaturiscono dal settimo comandamento: Non rubare. E precisamente Domenica scorsa abbiamo parlato sul problema complesso del lavoro concludendo col dire che il nostro Iavoro, se vuol essere veramente degno di tal nome dev’essere lavoro cristiano, poiché solo questo ha i tre privilegi di essere un atto di obbedienza a Dio, un’opera di espiazione, una fonte di meriti per·l’altra vita.
       Vedremo per I`avvenire quale via ci convenga seguire per il Bollettino.
       Stavolta contentiamocl ancora di dare un’ultima pennellata alla figura di Gesù Cristo che siamo venuti finora studiando attraverso la sua vita e la sua dottrina.
       Un solo sguardo alla sua Passione e Morte.
       Come Egli abbia patito e come sia morto lo sappiamo tutti. Ciò che invece meditiamo troppo poco é il perché Gesù Cristo,.che poteva salvare il mondo con una sola lacrima, anzi con un atto della sua volontà divina, abbia voluto patire e morire in quel modo.
       S. Agostino ci avverte che noi uomini, se le cose non fossero andate così, avremmo subito e facilmente trovato motivo di esimerci o almeno di lamentarci delle sofferenze che inevitabilmente accompagnano la nostra vita.
       E’ facile ed é poco esortare colle parole se non si confermano le medesime coll'esempio. E Gesù Cristo che tante volte aveva esortato alla rassegnazione, esaltata la povertà, magnificato il sacrificio, ha voluto precederci in questa via dandoci l'esempio di sofferenze a cui noi non arriveremo mai.
       Parlare della Passione e Morte non è cosa facile. Perciò io me ne dispenso esortandovi a fare queste meditazioni sui tanti libri di cui abbonda la letteratura ascetica e soprattutto a venire in Chiesa in cui parlano della Passione di Gesù non solo i predicatori, ma le funzioni di tutti i giorni. Cos'è infatti la S. Messa se non la rinnovazione incruenta del sacrificio della Croce?
       E termino con un fatto che dice più delle parole.
       Si presentava un giorno ad una popolazione di un paese ancora lontano dalla civiltà moderna, ma sufficientemente istruito nella religione cattolica per opera dei Missionari, un predicatore della riforma.
       Aveva parlato a lungo di molte cose, di molti errori ed abusi della religione cristiana ed invitava quella gente a passare dalla sua parte, lasciando Gesù Cristo.
       Finito il lungo concione, si alza un vecchio il quale, domandando di poter parlare, comincia col dire: «Signor predicatore, voi avete dette tante cose e noi Vi siamo riconoscenti del vostro tentativo di portarci , come dite, la verità. Ma tra le vostre cose ne manca una. Finora avete dette delle parole, ora fate i fatti. I Missionari ci hanno insegnato che Gesù Cristo, dopo aver predicato la sua dottrina, la confermò coll'esempio, cioè si lasciò mettere in croce sulla quale morì. Dopo tre giorni però è risuscitato e alla presenza dei suoi discepoli è salito al Cielo.
       Orbene: fate anche voi così: lasciatevi crocifiggere, chiudere in un sepolcro, risuscitate ilj terzo giorno e salite al Cielo dopo quaranta giorni. Vi prometto che tutti noi lascieremo Gesù Cristo e crederemo in voi».
       Inutile dire che il predicatore riformista non ribattè parola, ma lesto lesto se la svignò, temendo che quella brava gente non volesse fare l'esperimento di cui quel buon vecchio aveva parlato.
       Quanta gente, cari cristiani, anche ai nostri giorni, non ha che parole per ingannare!
       Fatti ci vogliono, fatti per provare Ia bontà di certe dottrine che vogliono soppiantare il Vangelo.

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IN PARROCCHIA

       Festa Catechistica. Ha avuto luogo la domenica 12 Novembre e la festa di quest'anno è riuscita anche più solenne. Più numerosa la Comunione e più abbondanti e ricchi i premi distribuiti alla sera nella breve Accademia di occasione, in cui debuttarono in un istruttivo dialogo le bimbe Saccato Caterina e Costa Maria, preparate dalla loro Maestra Sig.na Daniele. Le bimbe della Cantoria femminile , istruite dalle Suore rallegrarono con riusciti canti.
       I presenti furono oltre 40 e tra i premi ce ne furono tanti di discreto valore, consistenti in maglie, cravatte, ecc. confezionate da brave persone con la lana raccolta dalle donne di A. C. Basti dire che il prezzo complessivo dei premi fu valutato un minimo di lire ventimila. Se l'elenco non fosse troppo lungo, vorremmo citare tutti i nomi delle ottime cooperatrici, alla quali va il nostro più sentito ringraziamento ed il merito di una delle più grandi opere buone qual è quella di cooperare a dare ai piccoli l'istruzione più necessaria: la religiosa. I loro nomi sono scritti nel libro del Cielo ed anche in quello della Compagnia della Dottrina Cristiana alla quale appartengono di diritto perché membri attivi, godendo di tutti i vantaggi spirituali di cui è arricchita detta Compagnia. Speriamo ed auguriamo che la bella iniziativa continui e cresca a incoraggiamento dei nostri scolari ed a maggior merito dei buoni cooperatori.

       La Giornata Missionaria. Per cause nostre particolari quest'anno abbiamo dovuto rimandarla alla domenica 26 nov.
       Non per questo è stata meno fruttuosa. In Chiesa si è parlato delle Missioni e dell'obbligo che abbiamo tutti di aiutarle con preghiere ed offerte. Delle preghiere non possiamo valutarne il numero e l'efficacia. Certo furono tante. Diamo invece la distinta delle offerte: Elemosina raccolta in Chiesa L. 807. Alla porta dalla Gioventù Femm. di A. C. L. 1070. Nella Cassetta L. 68. M. B. C. L. 1000. Off. varie L. 160. Dalle buste distribuite ai bimbi dell'Asilo L. 27. Da Bergera L. 380. P. P. L. 1000. Tot. L. 3712.
       A questo si deve aggiungere quanto fu versato dalla Presidente della Commissione Missionaria Parrocchiale Sig.ra Tarditi Cristina per le Opere Miss. Pontificie: Propagaz. Fede L. 2380 (N. 238 iscritti); S. Infanzia L. 515 (N. 107 iscr.); Op. S. Pietro per il Clero indigeno L. 248. Varie L. 330. Tot. L. 3493; Tot. generale L. 7205 arrotondate in L. 7500 che furono spedite all'Ufficio Missionario diocesano il 27.11.1950.
       E' già qualche cosa in paragone di altre parrocchie più piccole della nostra che sono arrivate alla cifra di 20 mila lire colla offerta media per persona di L. 20, mentre noi arriviamo appena alla media di L. 5. E' vero che molti hanno dato generosamente, ma è anche vero che molti han dato nulla e che sono ancora troppe le famiglie dove il dovere di aiutare la Missione é sconusciuto. E sì che non si domanda troppo: una iscrizione per famiglia alla Propagaz. Fede (L. 10 annue) e l`iscrizione di tutti i bambini alla S. Infanzia (L. 1 all’anno) è una domanda più che discreta. E se si pensa al bene che si fa, non si dovrebbe esentare nessuno.
       E questa dovrehbe essere opera delle Donne e Madri cui sta a cuore il bene spirituale della loro famiglia e che capiscono cosa vuol dire fare dei loro bambini piccoli apostoli della S. Infanzia.
       Raccomandiamo alle brave componenti la Commissione parrocchiale di non tralasciare alcuna casa ma di visitarle tutte offrendo l'apposita pagella di iscrizione. Sono certo che pochissime o nessuna famiglia si rifiuterà.

       Santa Cecilia. La nostra Cantoria maschile (dico maschile perché la femminile non s’é fatta viva) ha festeggiato il 22 Novembre la sua Patrona S. Cecilia. Al mattino tutti i bravi cantori furono presenti alla Messa della Santa della musica ed a mezzogiorno consumarono in allegria la tradizionale oca offerta dal Parroco.
       Una lode sincera ai bravi cantori che con vero sacrificio dedicano molte ore alla bell’arte del canto a decoro delle sacre funzioni con generale suddisfazione della popolazione.
       Ora ne ha assunta la direzione il Parroco che non mancherà di fare quanto le povere forze ancor gli permettono e che per questo fa appello alla buona volontà degli alunni nell'essere assidui alle lezioni che saranno brevi il più possibile.
       Alla Messa del Ravanello già eseguita più volte sotto la direzione dell’ex Vicecurato D. Novo cui va, anche per questo, il nostro ringraziamento, stiamo aggiungendo la Messa «Hoc est» a tre voci del Perosi cou varii mottetti classici che sono allo studio.
       Auguriamo pari buona volontà e una buona ripresa alla scuola femminile che pur tanta parte ha sempre avuto nelle funzioni parrocchiali.
       Dio pagherà a tutti abbondantemente il lieve sacrificio.

       L'Immacolata. La festa dell'Immacolata ha avuto quest'anno una nota particolare e caratteristica: la Messa di mezzanotte. Abbiamo sentito la Messa del Papa col quale abbiamo pregato per la pace anche al Rosario della sera. E tutto ciò nonostante la neve che ha ostacolato non poco l’afflusso dalla campagna. Interessante la predica di Padre Lombardi, Ie cui conferenze sono attese con ansia e sentite con religiosa attenzione in molte famiglie.

       Giornata pro Seminario. Al Seminario abbiamo dedicato la domenica 3 dlcembre. Fu. tra noi e parlò a Messa Grande ed a Vespro, con feconda semplicità, il Rev. Prof. Don Stella Vice-Rettore del Seminario maggiore, che ringraziamo sentitamente. Anche per questa grande opera le preghiere furono tante. Delle offerte non possiamo ancora dare il resoconto completo essendo ancora a mano delle brave delegate il provento della lotteria e delle azioni di L. 100 che speriamo siano molte. Per. ora diamo un primo elenco di offerte che sono a mano del Parroco: Elemosine in Chiesa L. 1801; Recita 2520; Cogno Giovanna Ved. 100; Saccato Luigi 200; Suore Asilo 100; Avv. Gino Giordano 5000; Giov. Femm. A. C. 849; Dalla Cassetta apposita 233. Totale L. 10803.
       Esortiamo vivamente tutte Ie famiglie·a concorrere a questa opera grande e doverosa colla offerta annuale di L. 100, accessibile a tutte·le borse, entrando così a far parte della grande famiglia diocesana, sostenitrice del Seminario, col nome di Opera Buon Pastore, arricchita di tante indulgenze e favori spirituali. Lavorare e offrire al Seminario é procurare ai nostri figli una preziosa eredità spirituale più necessaria a loro che I'eredità di beni materiali per la quale pur tanto si suda e si lavora.

NELL'AZIONE CATTOLICA

       Poco alla volta la nostra popolazione va persuadendosi del bene che compie in Parrocchia ed in tutta la Chiesa l’Azione Cattolica. I quadri stanno crescendo in tutti quattro i rami. In testa sta il Gruppo G. Femminile con 75 tesserate. Anche le Donne e la Giov. Maschile e speriamo gli Uomini sono in aumento.
       L’Azione Cattolica ha un solo scopo: fare del bene a tutti coll'istruzione, colla partecipazione ai grandi raduni eccitatori di sane energie, col creare in parrocchia gruppi di gente esemplare che devono essere il lievito che fa fermentare la massa.
       Perciò é bene mettersi in mente che l‘A. C. non fa della politica, non combatte nessuno, non é Iegata a nessun partito, anche se i suoi membri, come tutti i Iiberi cittadini, sono padroni di dare Ie sue simpatie (e in ciò fanno bene) a quei partiti che danno maggior aflidamento di rispettare la religione, la dignità della persona, non usano violenza e Iavorano sinceramente per il benessere e per la pace; al contrario di altri partiti che smentiscono coi fatti ciò che van predicando colle parole.
       Esortiamo vivamente (ed é parola del Papa e dei Vescovi) tutti i cattolici di buona volontà e specialmente gli uomini ad entrare nelle file dell’A. C. persuasi essere questo un grande mezzo per farsi del bene e per guidare bene la famiglia. I denari spesi per la tessera sono i meglio spesi a petto di tanti biglietti da mille forse spesi inutilmente od anche male impiegati. Un giorno ringrazieremo la Chiesa che colle sue numerose iniziative ci da occasione di impiegare in opere buone quel denaro che sovente é frutto di iniquità.

Nel ricovero

       Abbiamo iniziati i primi lavori di adattamento e di riparazioni anche per preparare l'alloggio al nuovo sacrestano che prenderà servizio al|`anno nuovo. (Non bisogna dimenticare che i locali del Ricovero sono di proprietà del Beneficio Parrocchiale). In seguito cercheremo di adattare a ricovero il piano superiore. Ci sono parecchi poveri che attendono da tempo. L'ampia cantina al piano del cortile l’adatteremo per la ricreazione dell'Oratorio maschiie, specie per l'inverno ed i tempi piovosi. Nascono così dal poco parecchie opere necessarie che, speriamo, prenderanno sviIuppo col tempo, man mano che la gente ne riconoscerà l’utilità e ci verrà in aiuto. Delle spese e delle entrate daremo resoconto sul Bollettino.

Nell'Asilo

       Come si sa, il Parroco, per ordine della Prefettura, che ha voluto fosse ridata all'Asilo la regolare Amministrazione, ne ha ripresa la Presidenza, conforme allo Statuto che lo dichiara Presidente nato. E' un nuovo carico che s'aggiunge ai tanti che pesano sulle spalle del Parroco, dal quale negli anni di malattia, era stato provvisoriamente liberato colla nomina del Commissario prefettizio nella persona del degno sig. Musso Agostino. Occorre anzitutto dire che il bravo sig. Musso ha assolto molto bene il suo compito, tenendo vivo l'Asilo in anni di difficoltà non comuni, nei quali dovettero perire, per mancanza di mezzi, Istituti ben più attrezzati del nostro. Per questo deve andare a lui la riconoscenza del paese.
       ll compito che si assume la nuova Amministrazione non è leggero. Il numero dei bimbi che frequentano l'Asilo va crescendo e quest'anno raggiunge quasi la quarantina. L'aula scolastica che li accoglie è ormai insufficiente e s'impone il problema della sua sostituzione o ampliamento. Per altra parte per pensare a questo lavoro occorrerebbe una sistemazione generale dell'intero fabbricato, che, come tutti i locali vecchi, ormai ha consumato più denari di quanto sarebbe costato un Asilo nuovo, colla differenza che più andiamo avanti e più si dimostrerà inadatto. Per una meno insufficiente soluzione del problema (poiché oggi e forse per molti anni ancora, non si potrà parlare di opere nuove il cui compito lasciamo ai nostri successori), occorrerebbe alzare di un piano tutto il fabbricato, rifacendo il tetto che a dir vero non ne può più e si regge per misericordia. Si potrebbe così sistemare al piano superiore il laboratorio femminile, il dormitorio per le Suore e lasciare tutto il piano terreno a disposizione dell'Asilo. Ma per questo occorrono fondi non indifferenti e l'Asilo si trova invece completamente al verde. Aggiungiamo poi che molti genitori non mostrano di capire che l'Asilo fa già loro una grande carità accettando i loro bambini alla pensione ridottissima di L. 500 al mese, e cioè a meno che 20 lire al giorno, è il valore di una pagnotta di cui a casa certo non si accontenterebbero. Poiché bisogna pensare che tutti i bambini, compresi quelli che a casa fanno gli schizzinosi, alla tavola dell'Asilo diventano dei veri divoratori. Eppure c'è sempre chi si lamenta e insiste per riduzioni. Forseché a casa non mangiano i loro bambini? O che si creda che l'Asilo abbia il pozzo di S. Patrizio?
       E questo ci pare che basti per dire a tutti che l'Asilo va sostenuto, aiutato in tutti i modi possibili: offerte in denaro, in natura, prestazioni d'opera, pensioni non lesinate, ecc. I buoni non mancano e l'abbiamo sperimentato nell'ultima colletta fatta in generi alimentari. Per questa brava gente, che capisce i tempi che corrono, la nostra viva riconoscenza e le preghiere dei bimbi. Ma ci sono anche i taccagni che non danno mai nulla, che non prendono neppure una povera azione, ed anche che pretendono che l'Asilo accolga gratis i loro bambini. Ecco le ultime offerte: Tarditi Margherita in suffr. del marito L. 10.000; Fam. del f. Giachello Marco (in suff.) 2500; Luigina Fiorina Grimaldi (in occ. battes.) 500; Dutto Aldo 500; Coniugi Vaira (America) 500; Giordano Bernardina (in suff.) 1000; Bianca Montagnoni-Perego 1000; Sposi Ramello-Tarditi 500; Patronesse: offerte in natura.

La pagina della Carità

       PER LA CHIESA. F. P. L. 1000; M. G. A. 2000; Sobrero Catterina Ved. 200; Abbona Antonio 2000; Tarditi Giuseppe (Podio) 1000; Fam. Giachello Marco (in suff.) 2500; Tarditi-Vigliecca Quintina 500; Marenco Modesto 250; Tarditi Giuseppe f. Sebastiano 1000; Genesio Domenica (a S. Lucia) 100; Fam. Ved. Cogno Giovanna 1000; Fam. f. Taricco Luigi 1000; Protto Sesto 800; Patriti Costanza 100; Saccato Giuseppe 500; Borio Francesca 100; Scarzello Pietro (in occ. matrim.) 500; Marrone Giuseppe 300; Tarditi-Marrone Maddalena 500; Tarditi Giuseppe (Chiabotto) 1000; Vaira-Tarditi Giacinta (America) 500.
       C'è chi domanda: E i lavori per la Chiesa e pel Battistero a quando? Ripeto brevemente quanto già s'è detto. La Chiesa non dispone di grandi fondi. Si e no, alla chiusura dell'anno 1950, potrà avere in cassa (su libretto a risparmio) un massimo di L. 150.000. Tutti capiscono che con questo si fa poco. Si attende che tutte le famiglie facciano verso la Chiesa, cioè verso il Signore che in quest'anno è stato tanto generoso, il loro dovere coll'offerta annua di riconoscenza. Finora sono pochine.
       In quanto ai lavori da farsi (Battistero, Zoccolo in marmo, Portale, ecc.) scartati ormai i progetti che importano la spesa di milioni, il Parroco vedrà nel prossimo anno di prendere una via di mezzo e spendere il minimo possibile.
       E' allo studio un progetto che non peserà eccessivamente e che soddisferà. Siamo in attesa di poter combinare cogli imprenditori dei lavori. Di tutto sarà reso debito conto.
       PER IL BATTISTERO. Sposi Ramello-Tarditi (in occ. matrim.) 500; M. A. G. 2000; Passone Filippo (in occ. battes.) 500.

Per la Confraternita

       Ricordate cari uomini? Nel numero di agosto il Bollettino dava il resoconto della Confraternita col residuo passivo di L. 60.020. Ricordavamo a tutti gli uomini che appartengono alla Compagnia dei Disciplinanti il dovere di concorrere a pagare questo debito, come i nostri vecchi, più poveri di noi, hanno concorso con veri sacrifici a edificare l’artistica:Chiesa della Confraternita, che deve essere costata non poco. In modo speciale ricordavamo agli ex Priori viventi che sono ancora in numero di 33, di accogliere benevolmente la proposta fatta da uno di loro di fare l'offerta di 200 lire ciascuno saldando così il debito e lasciando che le altre offerte fossero riservate ai lavori ancora necessari. E' così poca la somma di L. 200 in paragone di quanto abbiamo ricevuto anche solo in quest`anno! ll Bol|lettino portava già fin d’allora un piccolo elenco di offerenti. Qualcuno si é già aggiunto in questi ultimi mesi; ma siamo ancora lontani dalla meta.
       Cari uomini, e specialmente cari ex Priori, fatevi un santo dovere, ed affrontate questo piccolo sacrificio. S. Giovanni Baltista,.titolare della Confraternita vi ricompenserà largamente.
       Ecco le ultime offerte: Tarditi Benedetto (Podio) 1000; C. A. P. 1000; Musso Agostino 2000; Ravera Luigi 1000; l'Arciprete 1600; La Compagnia Umiliate 8000. Tot. 14.600.
Resoconto Passivo L. 60.020;
Attivo: L. 14.600;
Rimanenza pass. L. 45.420.

Santa Lucia

       Favorita da un magnifico tempo con un sole eccezionale che inondava fin dalle prime ore del mattino la simpatica chiesetta, la festa di S. Lucia (impropriamente chiamata fiera), si svolse mercoledì 13 Dic. in un'atmosfera di religiosità confortante. Numerosissimi i forestieri accorsi a ringraziare la Santa per segnalati favori ricevuti o venuti per implorare grazie. Abbondanti anche le elemosine, tra cui abbiamo lrovati due biglietti da mille e parecchi da cinquecento, veri segni della riconoscenza e della fiducia per la nostra Santa.
       Nota stonata fu l'affluenza di gioventù, specie forestiera, ad un ballo organizzato a scopo di lucro, cosa che non ci aspettavamo parendoci che in occasione di feste puramente religiose detto peccaminoso divertimento non dovrebbe comparire.

       PRO BATTISTERO. Sposi Ramello-Tarditi (in occ. matrim.) 500; M. A. G. 2000.
       PRO BOLLETTINO. Con. Rostagno (Roma) 500; Germano Giacomo 800; Saccato Giacomo 200; Rag. Bria Vittorio 1000; Patriti Costanza 100; Stra Franca e Cogno Lucia (Nizza Monf.) 500; Novo-Tarditi Clara 300; Novo Michele (Torino) 200; Prof. Tarditi Alfonso (Genova) 500; Picco-Giordano Marisa (Torino) 1000; Stroppiana Nicola 500; F. P. 600; Ravera Luigi 100; Sobrero Caterina Ved. 200; Cap. Fiorina Marco (Teramo) 500; Abbona Antonio 500; Grisotto Domenico 100; Tarditi Giuseppe (Podio) 300; Ved. Tarditi-Vigliecca Quintina (Dogliani) 500; Marengo Modesto 250; Tarditi Gius. f Sebast.300; Dellatorre Domenico (Narzole) 150; Rinaldi Giovanni (Biavasca) 300; Mascarello Giuseppe 1000; Stra Carlo (Torino) 500; Con. Burletto-Stra (Torino) 500; Settimo Ferdinando 100; Protto Sesto 200; Gallo Battista 200; Cogno Giovanni (Francia) 100; Alessandria Lucia 200; Passone Fiorenzo 200; Frat. Rinaldi 200; Marrone Giuseppe 200; Tarditi-Marrone Maddalena 300; T. D. 200; Tarditi Giovanni (Chiabotto} 300; Saccato Ottavio 500.
       PER LE OPERE PARROCCHlALl. Sign. Giordano Pejron L. 2500; Stroppiana Nicola 100; M.a Caputo 500; Germano Le Masson (in suffragio della madre) 500; Marengo Orsolina 200; Germana Le Masson (Torino, in sulfr. del Papà) 500; M. G. Cabutto 500; Stroppiana Nicola 100; Sposi Ferrero-Tarditi 700;. P. P. 500; Gallo Battista 800; Pirra Annetta 200: R. G. 500; Tarditi Giuseppe (Chiabotto) 500; Marengo Giuseppina.Ved. 500; Cogno Giacomo 500.
       PRO TERZA BORSA STUDIO dal 1949: V. F. 200; Uomini di A. C. (in occ. dell’onomastico del Parroco) 667; Zelatrici S. Cuore (nella stessa occasione) 1100: Giovani di AZ C. (idem) 500; Donne di A. C. (idem) 4000; Capriata Agostino (Br. Neri) 1000; Giov. Fem. A. C. (nella suddetta occas.) 305; Prof Fantino Luisa 100.
       A tutti i generosi oblatori per la pagina della carità i più sentiti ringraziamenti e le benedizioni del Signore.

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