(sonoro) Aprile 2020

da LUCE E FORZA di Settembre-Ottobre 1953

In Parrocchia

       Anzitutto una parola di scusa. L'ultimo numero del nostro Bollettino (Luglio-Agosto) è mancato a molti e in tipografia ha portato un po' di confusione nella distribuzione e spedizione delle copie. Senza recriminazioni accettiamo il fatto compiuto e diciamo: «di sbagli ne facciamo tutti». Si farà il possibile perché tale inconveniente non succeda più. Intanto il Bollettino vi prega a continuare a volergli bene. A dirvi la verità oggi si trova in condizioni non troppo invidiabili. A Novello si sente ogni giorno di più le gravi conseguenze del disastro 16 giugno 1951. La campagna comincia appena a promettere qualcosa quest'anno, ma le riserve sono ormai consumate e il denaro scarseggia. Gli esercenti e gli operai si lamentano che si compra, si fa lavorare e non si paga e per altra parte (se si eccettuano poche famiglie) i nostri agricoltori aspettano che il 1953 dia loro la possibilità di pagare i debiti e fare il loro dovere. Le speranze e le promesse finora sono buone. Il grano, ormai tutto raccolto ma non ancora venduto comincerà a dare a qualcuno la possibilità di turare qualche falla; la vendemmia, purtroppo ancora un po' lontana e ancora esposta al pericolo, speriamo farà il resto. Cerchiamo di avere pazienza a vicenda: chi può fare il suo dovere subito lo faccia; chi può aspettare, aspetti ma, per carità, non seminiamo la diffidenza e lo scoraggiamento così dannoso per tutti. Abbiamo bisogno gli uni degli altri, anche se il proverbio dice: tutti utili, nessuno necessario. Torneranno i tempi buoni; la campagna ripiglierà la sua nobile tradizione di generosa ricompensa alle nostre fatiche, pur lasciandoci quel preziosissimo dono, che sovente non si gode in città: "la libertà, l'aria pura, la semplicità dei nostri consumi". Intanto vediamo di non essere dei pessimisti che maledicono e imprecano. Di malizia ce n'è già troppa e disgraziatamente cominciamo a vedere che per la nostra Italia le cose non vanno come qualcuno pensava prima delle elezioni. Il calcio dell'asino, la diffidenza, il tradimento sono ancora di moda e ci convincono che, come dice S. Paolo, non bisogna credere alle parole melate di certa gente che si presenta in veste di agnello, e sono lupi. E' il Vangelo che ce lo ripete. Fede sincera nella nostra Religione, onestà, lavoro cristiano, lotta all'egoismo, sono i segreti di una vita tranquilla, anche in mezzo alle tribulazioni, in attesa del premio di lassù.>
       Vi benedice
               il vostro Parroco

Le nostre feste

IL CARMINE E LA PRIMA MESSA DI P. D. FEDERICO SANGIANO

       Doppia festa il 12 Luglio scorso. La ricorrenza della Madonna del Carmine che a Novello ha una divozione speciale e una delle più fiorenti Compagnie con oltre 600 iscritti e la PRIMA MESSA solenne del 13° dei sacerdoti novellesi viventi il P. D. Federico Sangiano della Compagnia dei Somaschi.
       Riportiamo dalla Gazzetta d’Alba la cronaca della bella festa, aggiungendo per conto nostro che a Priori del Carmine per il 1954 sono stati chiamati i Sigg. Coniugi Tarditi Luigi f. Vincenzo e Montanaro Maria, sua degna Consorte, ai quali facciamo i migliori auguri.

LA PRIMA MESSA DEL P. FEDERICO SANGIANO.

       L’orfano si è fatto padre degli orfani. I Padri della gloriosa e benemerita Compagnia di S. Gerolamo Emiliani, detti Somaschi dal luogo della loro origine, hanno acquistato in un bravo giovane Novellese un nuovo e valoroso collega.
       Don Federico Sangiano, figlio di una delle più stimate e laboriose famiglie di quassù ha celebrato domenica 12 Luglio a Novello, in un’atmosfera di giubilo e di commozione, la sua PRIMA MESSA SOLENNE.
       Era stato consacrato Sacerdote a Roma il «sabato sitientes» (21 Marzo 1953). Dire della modesta ma toccante festa svoltasi attorno al neo-sacerdote non è possibile in poche righe. I RR. PP. Somaschi hanno voluto tenere in questa occasione un posto di primo piano ben meritato. P. Bianco, che fu rettore per molti anni del caro d. Federico, ha tratteggiato a Messa grande un quadro veramente commovente sulla vita del piccolo orfano che veniva affidato alle loro cure.
       La figura del padre Lorenzo Sangiano così presto strappato all’affetto dei figli e quella della madre a breve distanza, tutti e due ancor in ottima e fiorente età, balzarono vive e commoventi dalla parola ardente e scultoria del bravo oratore. Lavoro, onestà, preghiera, sacrificio furono le caratteristiche della loro vita alla quale non era riservata la gioia di vedere salire all’altare il figlio che con tanta comprensione e tanto dolore avevano dato alla gloriosa Compagnia.
       E D. Federico rispose alle cure intelligenti ed amorose dei suoi Superiori e P. Bianco che lo conobbe bene ne fece ieri pubblica testimonianza a lode sua e gloria della famiglia Sangiano.
       La festa, come abbiamo detto, abbinata alla Festa della Madonna del Carmine, la cui compagnia a Novello vanta antiche e gloriose tradizioni (risale al 600 circa) e comprende quasi tutti i parrocchiani e numerosi forestieri, ha concorso a dar maggior solennità alla giornata memoranda. Ne erano appositamente i Priori il fratello del neo-sacerdote Sign. Luigi Sangiano, ferroviere a la zia paterna Sign. Luigia Sangiano in Taricco che non risparmiarono spese e lavoro in unione ai parenti, perché il loro pupillo sentisse meno la dolorosa mancanza dei genotori.
       I bravi cantori eseguirono con lodevole buona volontà la Messa “Te Deum laudamus” del Perosi alla quale s’erano preparati in poche veglie notturne non ostante il lavoro sfibrante di questi giorni.
       Servirono la Messa parata il Teol. Pavia Arciprete e V. V. di Diano, parente del festeggiato ed il Padre Camia dei Somaschi di Cherasco. Assisteva il P. Bergesio ed una buona rappresentanza di giovani del Collegio di Cherasco.
       A vespro, cantato dal neo-levita, il Parroco lesse il telegramma di benedizione del S. Padre per D. Federico e tutta la popolazione presente mentre il caro neo-sacerdote dal pulpito porgeva a tutti il suo ringraziamento e illustrava brevemente le grandezze dell’ordine somasco.
       Superfluo parlare sel sontuoso pranzo allestito in casa Taricco, cui prese parte il Clero, le Autorità e numerosi parenti e amici.
       Non mancarono i brindisi del Parroco, del P. Bianco, del Teol. Pavia e del nostro bravo Dott. Dadone, sempre felice quando dà la stura alla sua parola piena di convinzione e di convincimento.
       Chiudeva la bella festa una riuscita accademia nel salone dell’asilo in cui le brave Suore salesiane hanno ancora fatto sfoggio della loro pazienza e abilità organizzativa. Gli ottimi Priori vollero pur loro chiudere la simpatica giornata invitando a notte i bravi cantori ad un fraterno simposio in cui non mancò l’appetito e l’allegria.
       Ed ora, caro D. Federico, ecco il campo aperto alle tue energie e non comuni doti.. La Compagnia che l’ha accolto fra i suoi membri ha un programma di lavoro immenso e di straordinaria importanza. Che Dio ltaccompagni nel gran cimento, t’hanno cantato, e noi siamo certi, mentre ti accompagniamo pure col nostro augurio e colle nostre preghiere, che non mancherai al tuo compito.

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S. ANNA

       E’ la festa delle Donne che la celebrarono il giorno 26 Luglio con lodevole divozione. Precedette il triduo di predicazione tenuto dal Parroco sul tema: «Questa è la vita eterna: che conoscano Te (Padre) e Colui che ha mandato, Gesù Cristo». (Vangelo).
       Purtroppo la causa del rilassamento della vita cristiana che oggi ovunque si nota è la grande ignoranza in materia di religione. Si arriva da tanti fino alla negazione di Dio e di Gesù Cristo, o almeno a vivere come se non esistessero, perché non si ha una sufficiente conoscenza, anzi da molti si ha una completa e voluta ignoranza di queste due ospitali verità. Speriamo che le nostre Donne, che poi devono essere le Maestre delle loro famiglie, abbiano colto qualche frutto dalle brevi conferenze e soprattutto fatto il proposito di approfondire sempre più questa conoscenza senza la quale è impossibile salvarsi.
       Fu Priora quest’anno della Compagnia Umiliate la Sign. Vachetta Lucia in Passone che, oltre il lodevole servizio, fece l’offerta alla Parrocchia di L. 3000. Entra a Priora per l’anno seguente la Sign. Montanaro Maria in Passone e fu eletta Sotto Priora la Sign. Marengo Felicina in Alessandria. Ringraziamenti e auguri a tutte.

LA CROCETTA

        Quest’anno il 2 Agosto cadde di domenica, motivo non unico per cui la festa esterna alla cara Cappella della Crocetta a cui è annessa l’Indulgenza della Porziuncola, fu trasportata al lunedì 3, pur lasciando aperta la devota chiesetta tutta la domenica per l’acquisto della preziosa indulgenza. Veramente l’affluenza dei divoti quest’anno non fu così numerosa come per il passato. Quale sarà la causa? Nel triduo il Parroco parlò della Porziuncola e delle principali virtù di cui ci fu esempio S. Francesco d’Assisi che ne fu l’impetratore. Certo se oggi si tornasse allo spirito di povertà e di obbedienza francescane le cose andrebbero un po’ meglio. La chiusa del lunedì diede motivo, coll’occasione dell’inaugurazione del nuovo pavimento in graniglia, che dà alla chiesetta un tono di pulizia e di eleganza, per un breve resoconto che qui ripetiamo e per un ringraziamento a quanti si sono adoperati per il decoro e l’incremento della medesima ed in modo speciale alla Famiglia Tarditi della Fracchia, della quale è lustro e onore il Rev.mo Canonico D. Gabriele Tarditi, Professore in Seminario di Alba, che celebrava con l’occasione nell’intimità della famiglia il suo cinquantesimo di Messa. Ci spiace che l’umiltà del caro canonico ci abbia assolutamente impedito di dare alla bella circostanza un più solenne carattere di dovuta riconoscenza per quanto da tempo fa per la Cappella e per la Parrocchia. Valga la nostra preghiera a ottenergli da Dio quanto noi possiamo semplicemente desiderargli.
       Ed ecco un po’ di resoconto: La Cappella della Crocetta, fino allora quasi dimenticata, ebbe il privilegio dell’Indulgenza della Porziuncola nell’Aprile del 1928, rinnovato ogni settennio. Il conto di quest’anno registrava un passivo di L.. 388,90. L’occasione della preziosa concessione che trasportava la festa della Cappella dal 15 al 2 Agosto, animando la divozione e il concorso della gente, volle di conseguenza importanti lavori di restauro e di abbellimento. Fu quasi rifatto il tetto, provvisti, specie per cura della indimenticabile Suor Tarditi, delle cosiddette Cappellone di Genova, un buon numero di arredi sacri, fatto l’altare di marmo, decorata tutta la Cappella, chiuso con cancellata e muro il portico, ecc. Il primo decennio si chiudeva già in attivo che andò sempre aumentando. Gli anni della guerra fecero sentire il bisogno della protezione della nostra Madonnina e coll’afflusso sempre crescente di divoti crebbero le offerte. L’anno 1952 si chiuse con un fondo attivo di L. 141.812 che diede coraggio per la spesa del nuovo pavimento il cui importo toccherà e forse sorpasserà le 150 mila lire. Altre offerte ed elemosine ci metteranno, ne siamo certi, in grado di pensare ad altri lavori che se non urgenti, sono pure necessari, anche per liberare il luogo sacro dalle così frequenti soste di girovaghi che a volte rasentano la vera profanazione. Fu Rettore-Massaro per l’anno trascorso il Sign. Cogno Gioachino della Gavetta che regalò alla Cappella L. 5000 e chiuse la festa con un sontuoso ricevimento, mentre i giuochi popolari mandavano in visibilio il mondo piccino e grande. Entra per l’anno venturo il Sig. Tarditi Pietro delle Strette e fu eletto Sotto-Rettore il Sig. Cogno Antonio dei Corini.
       Ringraziamenti e auguri a tutti.

PER I LUIGINI E FIGLIE DI MARIA

       Nei giorni 27, 28 e 29 Agosto avrà luogo il triduo di predicazione per i Luigini e le Figlie di Maria. Un bravo predicatore forestiero parlerà alle figlie alle ore 16 e ai giovani a notte alle ore 20,30. La festa però delle due Compagnie non si farà più in comune ma il 30 Agosto sarà la festa dei Luigini e la domenica seguente 6 Settembre quella delle Figlie. Speriamo così di aver risolto il problema con soddisfazione di tutti.

A S. GRATO E BERGERA

       Nei soliti giorni 7-8 Settembre i btavi Borghigiani di S. Grato e di Bergera ricorderanno con solennità i Patroni della loro Borgata: S. Grato per i Ciochini e la Natività di Maria SS. Per Bergera. Ripetiamo che dette feste delle Borgate sono sempre ben viste ed approvate se non degenerano in disordini e non vanno contro alle disposizioni dell’Autorità Ecclesiastica in materia di divertimenti. Purtroppo ciò non sempre si ottiene e qualche volta, specie per opera di qualche spregiudicato o interessato, tali feste che dovrebbero essere l’espressione della fede, si chiudono con cose che non vanno. Non è vero, cari Borghigiani, che a volte vogliamo fare come ci pare e piace, trovando mille pretesti e poi osiamo pretendere che Dio ci benedicae i nostri Santi ci difendano dai pericoli?

ALLA MORRA       Nella settimana 16-23 Agosto si svolgeranno in LA MORRA solenni festeggiamenti religiosi in onore del Sacerdote lamorrese Don Rubino G. B. fondatore della Compagnia Suore Luigine di Alba del quale ricorre quest’anno il 1° centenario della morte.
       Speciali giornate per il clero (20 Agosto); per le Suore (21 Agosto); per le Donne e Giovani (22) e per gli Uomini e Giovani (23) daranno occasione per conferenze di valenti oratori, ore di adorazione e spettacoli cinematografici interessanti. Faremo il possibile per parteciparvi.

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L’assistenza alla Messa nei giorni feriali

       Nessuno si offenda dei nostri buoni parrocchiani se il Parroco lamenta la indifferenza di troppi per la Messa nei giorni feriali. A Novello edifica il vedere la nostra ampia Chiesa piena di fedeli nei giorni festivi; ma stupisce e direi quasi scandalizza il vederla vuota nei giorni feriali. Certo non si pretende che tutti vengano a Messa specie nel periodo dei grandi lavori campestri. Ma se è vero che tanti, anche con tutta la buona volontà non possono venire, è anche vero che a molti, a troppi che non vanno in campagna, manca la buona volontà e preferiscono starsene a letto o far nulla in casa al vantaggio di sentire una Messa. E dire che a volte sono a quattro passi dalla Chiesa! Eppure è così bello, così cristiano, così utile, cominciare la giornata in Chiesa, offrendo col sacerdote a Dio il primo e il più grande sacrificio!
       Questione di abitudini! C’è gente che non potrebbe stare senza la Messa quotidiana. Pare manchi a loro qualche cosa; che la giornata sia vuota; e c’è gente che il pensiero di prendersi una Messa non passa neppure per l’anticamera del cervello. Abitudini! Chi ci guadagna di più?
       Ciò che poi fa maggiormente pena è che troppe mamme non cercano di dare questa abitudine ai loro figliuoli! A scuola sì, ma a Messa… ! E così, senza accorgersi, allevano degli indifferentoni, che col tempo si disinteresseranno di tutto quanto riguarda i doveri religiosi, veri atei pratici. Come potranno dire di aver compiuto il loro dovere queste mamme?

Cronaca minuta

       Il 5 Agosto nella casa Madre delle Suore di Maria A. a Nizza Monf. Ha fatto la sua solenne professione Suor Teresa Marengo di Domenico dei Ciochini. Anche questa vocazione che viene ad aggiungersi alle numerose altre femminili che in Europa e nelle lontane Americhe portano il nome del nostro caro Novello, ci riempie di consolazione nel constatare ogni tanto che il Signore sceglie dal giardino della nostra Parrocchia i più bei fiori per farne degli Apostoli di bene. Deo gratias! Auguri alla nuova suora, congratulazione alla Famiglia e voti e preghiere onde la nostra Parrocchia produca ancora tante di queste vocazioni.

NUOVA FARMACIA

       Finalmente un vuoto è stato riempito con generale soddisfazione! La Farmacia che pure ha avuto nei tempi scorsi le sue gloriose tradizioni sta per riaprirsi. Ormai tutto è in ordine. Siamo più che sicuri che i Novellesi vorranno contribuire afar fiorire un istituto così necessario che darà importanza al nostro paese e comodità a tutti. Auguri!

LA RADIOSQUADRA

       Ha fatto pure la sua comparsa a Novello il giorno 3 Luglio u. s. accolta da un buon nucleo di gente. Furono eseguiti canti per parte della Cantoria femminile, delle Scuole Elementari e da un gruppo di giovani che eseguirono canti popolari. Il bravo direttore fu largo di regali (buoni per l’acquisto di radio, penne stilografiche, ecc.) e la popolazione fu larga di applausi a lui, ai bravi cantanti ed in modo speciale al vecchio Tarditi Giorgio dei Bergera che non ostante i suoi 98 anni ha eseguito con brio giovanile briose suonate colla sua fisarmonica per bocca.

La pagina della Carità

       PER LA CHIESA
       Ravera Matteo (in occ. Battes) 500 – Vigliecca-Tarditi Quintina 500 – Con. Ferrero-Grisotto (in suffr. Mamma) 500 – Ravera Giuseppe (in occas. Battes.) - Passone-Vacchetta Lucia (Priora Umiliate) 3000 – Alessandria Giovanni (Ravera) 100 – Alessandria Eugenio (in occ. Battes.) 1000.

       PER IL BOLLETTINO
       Vigliecca Tarditi Quintina 500 – Con. Ferrero-Grisotto (in suffr. Mamma) 500 – Alessandria Giovanni (Ravera) 200 – Raviola Teresa ved. 50 – Garino Catterina 500 – Alessandria Eugenio 500 – Alessandria Lucia 200 – P. P. 200.

       PER L’ASILO
       Con. Ferrero-Grisotto (in suffr. Mamma) 1000.

       PER LA CROCETTA
       Cogno Gioachino (Massaro per l’anno 1953) 5000.

       OPERE PARROCCHIALI
       Eredi di Dott. Giov. Stra (in suffragio) 2000.
       Ai generosi offerenti, sostenitori delle nostre opere, i più vivi ringraziamenti e le benedizioni del Signore.

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