(sonoro) Aprile 2021

da LUCE E FORZA di Maggio-Giugno 1954

LA PAROLA DEL PARROCO

       La Visita Pastorale

       La venuta del Vescovo in una Parrocchia è sempre un avvenimento atteso e pieno di significato.
       Il Vescovo parla, esorta, istruisce, ammonisce, se del caso, loda e benedice. Inoltre è apportatore di grazie speciali ai piccoli ai quali conferisce il Sacramento della Cresima. I nostri cresimandi furono 29 colla partecipazione di tutti i rioni della parrocchia. Tutti fecero la loro offerta in mano del Vescovo per il Seminario per totale di L. 6223 cui furono aggiunte altre L. 10.000 raccolte dalle Delegate Opera Buon Pastore. La breve permanenza del Vescovo in Parrocchia (una sola giornata) fu un lavoro ininterrotto di funzioni, ricevimenti, esortazioni intense ed accorate, specie negli organizzati nell’A. C. Nella parola del Vescovo, sempre calda, calma e paterna s’è sentita chiara la sua preoccupazione per un maggior risveglio di vita cristiana davanti ai pericoli che minacciano di travolgere la società: Preghiera, carità, mortificazione spirituale, organizzazione cristiana, sono stati i punti su cui ha maggiormente insistito. Vogliamo sperare che le preziose esortazioni non siamo cadute su terreno sterile possano col tempo e colla buona volontà produrre copiosi frutti di bene.
       Intanto è nostro preciso dovere ricambiare tanto bene colla riconoscenza e col più sincero proposito di mettere in pratica c’è stato detto.
       E chiudiasmo questa breve cronaca ripetendo la domanda che corre sulla bocca di tanti: “Sarà stato contento il Vescovo della nostra Parrocchia?”. Il Parroco lo spera ma non lo saprebbe dire. Di lagnanze o rimproveri non ne ha ricevuti; forse li riceverà ancora e nel caso lo dirà per il bene di tutti. Certo che non tutto quello che ci ha suggerito l’ha trovato fatto. Convinciamoci, cari parrocchiani, che molto rimane a fare per poterci chiamare una parrocchia quale il Vescovo la desidera.

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IN PARROCCHIA

       La Messa degli Scolari. Al Giovedì.
       Da anni, ogni giovedì, quando non c’è qualche impedimento, si celebra la Messa per gli scolari a ora comoda. Purtroppo dobbiamo dire che è poco frequentata. Non riusciamo a capire come molte mamme che pure hanno cura dei loro bambini e si farebbero colpa se, anche col tempo inclemente, facessero loro perdere un giorno di scuola, non si fanno poi dovere di avviarli alla Messa del giovedì.Mancanza di fede? Non vogliamo crederlo. Sarebbe troppo grave. Necessità di tenerli a casa? E per che cosa? Indolenza e poca stima della Messa forse sono le cause che accumulano sulla coscienza delle madri una grave responsabilità per non aver usato di questo mezzo di educazione religiosa e civile che almeno merita la stima che si dà alla scuola.
       Coll’occasione raccomandiamo anche alle Mamme di dare molta importanza al «Piccolo Clero» ed essere orgogliose che i loro fanciulli vi appartengano e facciano il loro dovere. Con dolore assistiamo da tempo al deperimento di questa santa «Istituzione» così raccomandata dal Vescovo e vivaio delle migliori vocazioni. Purtroppo oggi rimane poco tempo per cudirli: la Scuola, il Catechismo, il Doposcuola li occupano quasi tutto il giorno e poco è ciò che si può ancora pretendere. Ma ripiglieremo il lavoro quanto prima e fin d’ora ci raccomandiamo caldamente alle buone Mamme per avere la loro preziosa collaborazione per i già avviati e per i piccoli che pensiamo di avviare.

       Le Processioni di Penitenza e le Feste Pasquali
       Quando uscirà questo numero del Bollettino avremo già fatte le Processioni di penitenza, lasciateci in eredità dai nostri vecchi, e saranno pure terminate le Feste Pasquali. Per queste ci limitiamo ad assicurare i nostri lettori, vicini e lontani che tutti li abbiamo ricordati nella bella ricorrenza della Pasqua ed abbiamo innalzato al Cristo Risorto una preghiera perché voglia farci tutti partecipi della sua Redenzione.
       Per ciò che riguarda invece le processioni di penitenza, che quest’anno mariano hanno assunto il carattere di pii pellegrinaggi, esprimiamo la nostra soddisfazione per la partecipazione numerosa e la divozione che ha accompagnato queste pubbliche manifestazioni di fede.

       Rogazioni – Ascensione – Prima Comunione
       Credo superfluo raccomandare che anche le Processioni delle Rogazioni (24-25-26 Maggio) siano frequentate ed abbiano la rappresentanza di tutte le famiglie della Parrocchia. Diamo anche ad esse, in quest’anno mariano, il carattere di pii pellegrinaggi in ossequio alla Madonna, affinché Essa ci ottenga, insieme alla benedizione sulle nostre campagne, oggi così insidiate, quel che più importa e cioè una maggior volontà di vita cristiana, nella quale consiste la vera divozione.
       Nella festa dell’Ascensione, come gli anni scorsi, avremo la bella funzione della Prima Comunione e la chiusura del mese della Madonna che ebbe inizio il 26 aprile.

La Benedizione delle case e delle Famiglie
       Avrà inizio il 10 Maggio col seguente ordine:
10 Maggio: Ore 8: Paese verso le Scuole comprese Le Strette – S. Giuseppe
        Sera: ore 15: Paese verso Castello – Str. Nuova – Arbi – Fracchia – Muretto.
       11 Maggio: Ore 14: Podio – Belmonda – Sardo – Tarditi Sott. - Chiarene – Tomalini – Bori – Piano – Cas. Ferr. - Rostagni.
       12 Maggio: Ore 14: Pallone – Veneria – Chiabotto – Merli – Prator. - Panerole – Ravera – Selvat. - Ebreo – Casc. N.
       13 Maggio: Ore 14: Isole – S. Rocco – Serra – S. Grato – Pilone – Ghercina – Pezzole – Ciochini – Losch. - Zora – Palaretta.
       14 Maggio: Ore 14: Bricco Neri – Piander. - Tard. Sopr. - Saccati – Rapalino – Mascarelli – Bergera – Corini – Gavetta – Crocetta.
       17 Maggio: Ore 14: Mosca – Pasinotti – Coll. - Bricco Cr. - Baricalino – Ermigl. - Linetti – Fasana – Bivio – Cabianca – Cas. Ferr.
       A Moriglione porterà la benedizione il Cappellano don Delrivo in giorno a lui comodo.

       RACCOMANDAZIONI
       Vediamo, cari parrocchiani, di dare grande importanza alla benedizione di Dio alle vostre famiglie. E perciò procurate:
       1) Di trovarvi possibilmente tutti a casa.
       2) Bagnare il dito della mano destra sull’aspersorio che il sacerdote vi porge e farvi il segno della croce.
       3) Inginocchiarvi e seguire e, se potete, rispondere alle preghiere.
       Il sacerdote entrando in casa dice: “Pace a questa casa e a tutti i suoi abitanti”. Poi continua: “Ho visto l’acqua uscire dalla Chiesa e tutti quelli a cui fu portata ne ricevettero salute”.
       E conchiude colla seguente preghiera: “Esaudisci, o Signore, e come un giorno hai preservate dalla sventura le case degli Ebrei segnate col sangue dell’agnello (figura di Gesù Cristo), così ora manda il tuo angelo che custodisca, protegga e difenda tutti gli abitanti di questa casa”.
       Cose belle, non è vero? Ma ci vuole anche la nostra partecipazione e la nostra fede.

NEL RICOVERO

       Lo chiamiamo ancora così per modo di dire e tanto per intenderci, ma oggi tutti sanno che di ricoverati non ce ne sono più e che, perdurando le condizioni di vita attuali, non è possibile mantenere della gente senza mezzi.
       Ed ecco perché abbiamo pensato che se il locale non può più servire ai vecchi, serva ai giovani ed a tutta la popolazione sana.
       Sono in corso lavori di adattamento e il salone che ne uscirà a giorni servirà per la televisione, per conferenze di coltura varia, e per installarvi l’Ufficio A.C.L.I. al quale si rivolgeranno tutti coloro che hanno pratiche da sbrigare: pensioni, reclami, assicurazioni, ecc. Oggi, si sa, le raccomandazioni valgono più poco e secca enormemente mettere la gente nei fastidi.
       Però per tutto questo occorrono spese e il Parroco, che ne sostiene la parte più grave, confida che la popolazione gli verrà incontro. Qualcosa è già venuto da chi comprende la cristiana finalità dell’opera.
       A tutti coloro che concorreranno con l’offerta di almeno lire mille daremo un tesserino che permetterà loro l’ingresso gratis alle televisioni per un anno. Così hanno fatto altri parroci e ci pare che mille lire per godere di un sano divertimento per un anno non sia esigere troppo.
       Confidiamo poi che ci sia gente che darà molto di più.
       A suo tempo invieremo a tutte le famiglie che crediamo possano aiutarci una circolare già pronta e ne speriamo effetti consolanti e incoraggianti.
       Intanto annunziamo fin d’ora che in una delle prossime domeniche dopo Pasqua, faremo la solenne inaugurazione e benedizione del comodo salone che, potremo dire, sarà tutto nostro, liberi di destinarlo a quegli scopi di bene che crederemo meglio.
       Una brillante conferenza, canti e dizioni completeranno la suggestiva funzione, della quale daremo avviso a suo tempo.

La Pagina della carità

Per la Chiesa
       Roggia Francesco (F. Olmo) 700 – Castella Felicina 200 – Grisotto Giuseppe (occ. battes.) 500 – Stra Luigi – Borio Adolfo 500 – Ramello Agostino (occ. battes.) 400 – Fam. Rostagno f. Seb. 1000 – Fam. Foglio Luigi – Passone-Protto Salvatrice 500 – P. P. 500 – Sposi: Viberti-Marenco (occ. Matrim.) 2000 – Con. Cerini-Grimaldi 500 – Scarzello Antonio (occ. Battes.) 500 – Rapalino Giuseppe (Priore Uomini) 5000 – Tarditi Giov. Francesco 500 – Manzone Domenico (a S. Lucia p.g.r.) 1000 – Chiarbonello Ettore (occasione battes. Padrino) 500 – Borio Adriana (come sopra) 200 – Marenco Domenico (occ. Matrimonio) 1000 – Giachello Maria (id.) 1000.

Per olio Lampada SS. Sacramento
       Taricco-Sangiano Luigia (2 bottiglie) – M. M. L. 300 – M. Borio Carla (2 bottiglie) – Sangiano-Cogno Agostina (1 bott.).
       Vediamo con molto piacere questa nobile gara segno di fede e di divozione al SS. Sacramento sperando si intensifichi.

Per il Bollettino
       Roggia Francesco 300 – Borio Giovanni 300 – Dotta Giovanni 200 – Castella Felicina 100 – Taricco Marco 500 – Cabutto Giovanni (Barolo) 500 – Stra Luigi 300 – Tarditi Luigi f. Fr. 100 – Passone Angelo (Genova) 500 – Fam. Rostagno f. Seb. 300 – Sobrero Pietro 250 – Gallo Margherita 200 – Sorelle Tarditi 200 – Stra Caterina (Monforte) 500 – Passone-Protto Salvatrice 200 – Con. Cerini-Grimaldi 500 – Prof. Luisa Fantino (Torino) 500 – Riva margherita 700 – Sorelle Piovano (Bra) 1000 – Ricca Luigi 500 – Tarditi Giov. Francesco (Torino) 500 – Tarditi Angelo (Cuneo) 200 – Cogno Gioachino (per figlia suora) 1000 – Taricco Silvio 400 – G. M. 300 – Tarditi Margherita 500.

       A tutti i sostenitori del nostro modesto foglio la più viva riconoscenza.

Per Opere Parrocchiali
       Tarditi Filippo 500 – Ferrero Michele 400.

Per i Restauri al Ricovero
       Sorelle Galvagno L. 3700 (in cartelle) – Tarditi Giov. Francesco 1000 – Marenco Domenico di Fr. 1000.
       Per tutti i generosi offerenti le più copiose benedizioni del Signore.

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La mutua incendi

       Ne parliamo ancora una volta perché sappiamo che c’è gente in aspettativa di una parola decisiva: un bel sì o un bel no. In una delle prossime domeniche perciò vedremo di parlarne in speciale adunanza e vedremo l’umore della nostra gente. Se sì, si nominerà una nuova Amministrazione che vedrà di portare la cosa in porto; se no, lascieremo a tutti la propria libertà, contenti di aver il merito di un’opera buona desiderata e tentata per il bene e non riuscita.

Anniversari di Maggio – Giugno

1953: Allaria Giuseppe, 28 maggio
1952: Abrigo Pietro, 4 maggio
        Gallo-Rapalino Maria, 9 maggio
        Gallo Maria ved. Gallo, 24 giugno
1951: Artusio-Corino Maria, 17 maggio
        Pirra Giovanni, 17 maggio
        Vaira-Tersiglio Maria, 20 maggio
        Marengo Giuseppe, 25 maggio
1950: Principiano Pierina, 2 maggio
        Antonione Benedetto, 3 giugno
        Ravinale Giov. Battista, 18 giugno
1949: Tarditi-Schellino Metilde, 20 maggio
1948: Stra Domenico, 3 maggio
        Popolo-Marengo Secondina, 21 maggio
1946: Genesio-Negro Teresa, 19 maggio
        Cagnasso-Debened. Maria, 18 maggio
1945: Davico Giuseppe, 9 maggio
        Giachello Lodovico, 10 maggio
        Tarditi-Cogno Felicita, 20 maggio
        Mantilleri-Vietti Cristina, 5 giugno
        Gervasone Alessandro, 11 giugno
1944: Stella-Gervasone Lucia, 22 maggio
        Tarditi Mario, 25 maggio
        Rinaldi Felice, 26 maggio

R. I. P.

       E preghiamo anche per i dimenticati.

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La pagina dei Giovani

       CARO AMICO,
       Forse avrai già già pensato che mi sia dimenticato di te. No, mi sono ricordato sempre e ti chiedo scusa se arrivo un po’ in ritardo.
       Se ti ricordi, ti avevo proposto di venire con te alla ricerca della vera felicità. Ebbene, se vuoi, io sono pronto. Non so se il viaggio sarà lungo o breve, ma non sarà certamente dei più facili. Ti chiedo perciò un po’ di coraggio. Sei stato già in montagna? Penso che si. Ebbene ricordi quelle candide pareti che si ergono ardfite sugli abissi, quegli immensi campi di neve e quei laghi grandi e piccoli riflettenti nelle acque chiare tutti i colori del Cielo. Ricordi il sentierino che sale a fianco del ruscello spumeggiante tra il verde cupo degli abeti, le stelle alpine che fanno capolino tra le erbe, e su in alto bianche e immacolate le vette scintillanti al sole! Come non sentire il fascino e il richiamo della montagna? Come sarebbe bello salire fin lassù! Ma non tutti hanno voglia di salire: non tutti hanni l’ardire e la costanza di affrontare la scalata.
       Ebbene, anico, quello che dobbiamo fare noi adesso è un po’ come la scalata di una montagna; la nostra meta è come una vetta che ci sta dinanzi e si erge ripida sì, ma affascinante. Bisogna salire, faticare, sudare magari, ma raggiungerla. Se ti rifiuti per paura o per indolenza o per pigrizia dovrai rinunziare ad una giovinezza piena di gioia che ti canta negli occhi, nel volto, nel cuore. Diventeresti come i “Vitelloni”. Hai mai sentito questo nome? E’ il titolo di un film presentato con successo alcuni mesi fa al “Festival” di Venezia. I “Vitelloni” cioè giovani senza sogni e senza ideali, senza scrupoli di coscienza e senza rimorsi. Giovani che tirano a campare soddisfatti di piccoli piaceri (forse anche illeciti) di un momento, annoiati e stanchi, nauseati di una vita grigia e vuota. Uno solo è il loro programma: “non impegnarsi in nessuna cosa”; uno solo il loro ideale: “godere”. Povere giovinezze fallite che non concludono; tesori di intelligenza e di cuore sciupati e dispersi; giovinezze da meno ancora che “una semplice canzone da due soldi”.
       Se vuoi dunque, caro amico, che la tua giovinezza valga qualche cosa di più che “due soldi” devi saperla conquistare a prezzo del tuo sacrificio e colla tenacia della tua buona volontà. Nella vita non si improvvisa niente! Tutto si costruisce faticosamente, lentamente, mattone su mattone come una casa. Anche la gioia e la felicità non si improvvisano. Ti ho già detto che soltanto da Dio può venire la tua gioia, solo Dio può colmare il vuoto del tuo cuore. Dio che è la luce della tua vita. I problemi della tua vita si risolveranno a mano che ti avvicinerai a Lui, a mano che ascolterai la Sua Voce. Bisogna quindi cercare il modo di sentirla questa Voce, trovare questo Cuore che ti ama, godere la Sua gioia. E’ quello che cercheremo di fare poco per volta con pazienza e con umiltà. Sta bene!

                     Il tuo Vicecurato Sac. G. Artusio

Vita di Associazione

       Col finire dell’inverno e il sopraggiungere dei lavori agricoli è diminuito il ritmo delle attività della nostra Associazione. Se dovessimo dare un giudizio sul lavoro svolto fino ad oggi, potremmo dire di essere abbastanza soddisfatti. Dobbiamo però anche confessare che si potrebbe fare qualcosa di più. Se si vuole che l’Associazione diventi una vera comunità, una vera forza di Azione Cattolica, una vera fucina formatrice di caratteri e di coscienze, non basta radunarsi per ascoltare l’insegnamento religioso o presenziare le adunanze, ma è necessario che tutti i soci diventino membri attivi, che tutti facciano qualche cosa di sostanziale. Bisogna che ogni socio senta anzitutto la sua responsabilità, che abbia la coscienza chiara del dovere di essere con Cristo un corredentore del mondo, animandolo col soffio della grazia e della verità evangelica e cioè coll’esempio di una vita cristiana nel vero senso della parola. Un giovane di A. C. Deve sapere che è giunto il tempo di vivere il Cristianesimo «totalitariamente» senza compromessi, senza tentennamenti, senza vigliaccherie. C’è tutto da costruire e da ricostruire nel mondo! Per questo la Chiesa ha bisogno di Apostoli e di Santi. E noi ci auguriamo che ogni socio della nostra Associazione diventi Apostolo e sappia portare, secondo le sue possibilità, il suo contributo per il mondo nuovo che si deve costruire.

Offerte pro Associazione
Pubblic. Dal Bollettino di Gennaio: L. 62.500 – Provento lotteria 14.650 – Sig. Giordano Dina 2000 – Davico Bernardino 2000 – Fam. Roggia (Ermigl.) 1500 – Dott. Dadone 1000 – Taricco Giuseppe (Torino) 1000 – Tarditi Giov. Francesco (Torino) 1000 – N. N. 1000 – Vietto Francesca (Panerole) 500 – Galvano Francesco 500 – Taricco Marco 500 – Bozzone Lucia (Torino) 500 – Novo Michele (Torino) 500 – Rag. Sarzotti 500 – M.o Ravera 500 – N. N. 500 – N. N. 500 – Musso Angelo 200 – Alessandria Giov. (Ravera) 200 – N. N. 135 – Tersiglio Clemente 50 – Totale offerte L. 97.735

Spese
       Pubbl. In gennaio: L. 17.900 – Ping Pong L. 23.500 – Per 12 sedie 17.000.
       Per contributo a Soci partecipanti agli Esercizi L. 10.500 – per legna da ardere 10.000 – Per 5 tappeti da tavolo 5.500 – Per pulizia delle stanze 5000. Totale L. 89.400.

       A tutti i generosi che ci hanno aiutato o che ci vorranno aiutare il nostro sincero ringraziamento e la nostra preghiera.
                     L’Assistente dell’Assoc. Sac. G. Artusio

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