(sonoro) Dicembre 2021

da LUCE E FORZA di Gennaio-Febbraio 1955

A tutti i Lettori del Bollettino vicini e lontani, a tutti i cari Parrocchiani, ai Superiori, Autorità, amici, parenti e conoscenti il Parroco invia a mezzo del Bollettino i più cordiali auguri di BUON NATALE e FELICE ANNO NUOVO.

Ai cortesi lettori

       Lagnanze
       In questi ultimi mesi dell’anno abbiamo ricevute numerose lagnanze per parte di amici che lamentano di non ricevere il Bollettino. Ciò se per una parte ci fa piacere perché ci dice che il nostro modesto, umile e pettegolo foglio è desiderato e letto, per altro ci spiace poiché ci accolla una colpa che noi non sentiamo aver commessa. Anzitutto diciamo che per forza di cose e cioè per mancanza di fondi il Bollettino è obbligato ad uscire solo ogni bimestre, mentre desidererebbe tanto venire a trovare i cari amici ogni mese. In secondo luogo avvertiamo i lontani che il Bollettino non viene spedito da noi, ma dalla Tipografia che lo stampa la quale può andare qualche volta soggetta a omissioni. Abbiamo fatto i dovuti ricorsi e speriamo che ciò non avvenga più, come pure abbiamo pregato una maggior sollecitudine nella spedizione avendo constatato che il N. Di Novembre è arrivato con discreto ritardo.

       CARISSIMI PARROCCHIANI E AMICI,
       Il Bollettino inizia ilo suo 31° anno di vita e se è ormai vecchio chi da quella data lo scrive e ve lo spedisce, non ha intenzione di morire così presto il caro foglio che certamente, dopo l’attuale padrone, ne troverà un altro giovane e volenteroso. E’ quello che anzitutto in questo inizio di anno, che potrebbe anche essere l’ultimo, augura alla carissima popolazione chi, da circa 34 anni, ha cercato di fare del suo meglio per il bene di tutti.
       E cominciando un nuovo anno non è possibile a questo augurio non unirne altri che ci stanno a cuore. E in secondo luogo, per procedere gradatamente, auguro a tutti che il 1955 sia un anno di benedizione: benedizione spirituale che renda più cristiane le nostre famiglie, più pura e formata la nostra gioventù, più santificate le feste, più frequentate le funzioni religiose ed in modo speciale i SS. Sacramenti. Penso con nostalgia alle belle LEGHE DI PERSEVERANZA dei primi anni quando i nostri uomini e giovani davano alla nostra bella Chiesa lo spettacolo di vere adunanze imponenti. Perché oggi, cari uomini, siete diventati così rari? Ripigliamo le nostre belle pratiche e stiamo sicuri che questo è il solo mezzo per avere dal buon Dio, oltre le benedizioni spirituali, anche le materiali sulle nostre famiglie, sulle nostre campagne, sui nostri interessi, su quanto ci sta a cuore in questi tempi così difficili.

       Tristezze.
       E’ vero. A Novello, da qualche tempo in qua, le cose vanno un po’ male; la campagna è bersagliata dalla grandine (ma è anche vero che il problema antigrandine siamo riottosi a risolverlo e pochi si decidono a pagare quanto è dovere); il maltempo ha frustrato le speranze di ripresa; le tasse crescono in proporzione inversa delle entrate; la nostra gioventù continua a guardare alla città dove si illude di stare meglio; intere famiglie ci hanno abbandonato e il nostro povero paese segue la triste sorte delle cose che si disgregano. Ho davanti a me, per dirne una, il Registro nascite del 1914 (la leva dei 40 anni). Sono 51 contro le 18 del corrente anno.
       Ma se tutto questo è vero, è anche vero che dopo la tempesta viene il sereno, è anche vero che l’uomo, se vuole ha delle risorse di buona volontà, di adattamento, di pazienza che vincono ogni contrarietà e per altra parte, se vogliamo essere sinceri, le cose dipendono in gran parte da noi.

       La famiglia… il denaro…
       Lo so. Oggi la costituzione di una famiglia nuova è un problema che impensierisce e crea preoccupazioni; la casa ha le sue esigenze; le ragazze (e non solo loro) hanno pretese… e poi occorre aver quattr’occhi per la scelta che deve decidere di tutto un avvenire. Il denaro è una buona cosa, la salute ha la sua importanza, ma il fattore principale che assicura una relativa felicità anche in mezzo alle tribolazioni, è sempre il valore morale delle persone, la serietà, la religiosità, lo spirito di lavoro cristiano, di sacrificio che rendono sopportabile la fatica e addolciscono il dolore.

       Il nostro torto.
       Ed è qui, cari parrocchiani, il nostro torto. Abbiamo dimenticato un po’ che quaggiù non comandiamo ancora noi, ma che tutto, volere o non volere, dipende da Chi sta sopra; ci siamo attaccati alla terra dimenticando il Cielo; ci preoccupa troppo il pensiero del lavoro, del guadagno e trascuriamo quello che è più importante; per un piccolo pretesto tralasciamo la Messa ed il Vespro alla festa; convertiamo le feste in giorni di divertimento, di affari, di gite, di peccato e poi pretendiamo che il Signore ci benedica. Come faremmo noi se fossimo al suo posto?

       Ripresa e propositi.
       Allora, cari parrocchiani, all’inizio di un nuovo anno, spingiamo con fiducia lo sguardo all’avvenire e speriamo in una valida ripresa che ci paghi dei disinganni del passato. Sempre male non può andare, ma questo principio lo dobbiamo applicare anche a noi. Via il malumore, la diffidenza, la tristezza, le lamentele che lasciano il tempo che trovano, anzi demoralizzano e diminuiscono la buona volontà di ripresa.
       L’uomo che confida in Dio e nelle proprie forze non deve mai temere di nulla. Avete sfidato la trincea, cari reduci, e si può pensare che oggi vi perdete di coraggio alle piccole schermaglie della vita quotidiana?
       Ed allora ecco i consigli ed i suggerimenti del vostro Parroco:
       1 – Affezionatevi alla vostra campagna; amatela, lavoratela con intelligenza, non seminate grano e bestemmie, fatiche e imprecazioni; mandate via, come tentazione del diavolo, il sogno della città, dove, credetelo, non si sta bene come qualche volta vi dipingono gli illusi. La campagna risponderà alle vostre fatiche e vi ripagherà largamente.
       2 – Mettiamo nella nostra vita più spirito di soprannaturale per non confonderci colle bestie; più preghiera, più santificazione delle feste, più frequenza ai SS. Sacramenti, più spirito di giustizia col prossimo, cogli eguali, coi superiori, cogli inferiori (7° Comandamento) e poi meno rispetto umano, più coraggio nel fare il bene. Siamo d’inverno. Perché non pensiamo a farci un patrimonio di meriti coll’assistere frequentemente alla S. Messa, con belle Comunioni festive, colla recita del Rosario in famiglia?
       3 – E finalmente diamo al Signore la prova che non siamo poi tanto attaccati alla roba di questo mondo. Facciamo qualche cosa per la Chiesa, per le Opere Parrocchiali e promettiamo seriamente al Signore che se nel 1955 ci sarà una buona annata saremo anche più generosi con Lui.
       Con rinnovati auguri vi benedice il

                     vostro Parroco

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In parrocchia

La Festa dell’Immacolata. Chiusura Anno Mariano.
       Veramente avremmo potuto fare qualcosa di più. Perciò possiamo soltanto ammirare quelle Parrocchie più fortunate della nostra che in questa occasione hanno inaugurato e lasciano a perpetuo ricordo di quest’anno della Madonna qualche opera visibile a favore della popolazione, a decoro della Chiesa: altari, icone, saloni, ricoveri, istituzioni, congregazioni mariane, ecc.
       Noi, causa anche la terribile crisi economica che da anni travaglia il paese, non abbiamo potuto fare nulla del genere. E sì che del lavoro da fare ce ne sarebbe ancora tanto!
       Tuttavia l’Anno Mariano non è passato inosservato e per chi ha voluto interessarsi, qualcosa, sia pure di carattere spirituale, c’è stato. La pia pratica del 1° sabato del mese s’è intensificata e resa più interessante colla spiegazione e commento alla bella preghiera che il Papa compose per la Madonna. Anche le feste della Madonna ed in modo speciale le sette processioni che abbiamo fatto alla Crocette, dette di penitenza, hanno assunto carattere mariano e veduto maggior concorso. La chiusura poi del caro anno, che speriamo attirerà a Dio per intercessione della Madonna secondo l’intenzione del Papa, la pace vera sul mondo, ha pure avuto qualcosa di caratteristico e speciale: la numerosa Comunione anche di uomini e giovani, la corte a Maria continuata fino alle 18 in cui prese parte pure numeroso l’elemento maschile, la consacrazione della Parrocchia a Maria Immacolata e la funzioncina commovente e significativa dell’accettazione e vestizione della medaglia a numerose figlie delle care associazioni salesiane degli «Angioletti», «Aspiranti a figlie di Maria» e «Giardinetto di S. Maria M. Mazzarello» degnamente preparate dalle nostre Suore. Che la Madonna ci aiuti a conservare lungamente i frutti di queste opere buone!

       Per la chiusura mese del S. Cuore.
        Come gli altri anni in gennaio e precisamente dal 23 al 30 (ultima settimana) avremo in Parrocchia i cosidetti «Piccoli Esercizi» colle solite conferenze alle singole categorie di persone. Sarà predicatore della settimana il Rev.mo D. Giovanni Pio Prevosto di Narzole cui anticipiamo il nostro benvenuto e ringraziamento.

       Tre Sere ai Giovani.
       E’ stata una vera consolazione quella procurataci dai nostri cari giovani nelle sere 30 Novembre 1- -2 Dicembre . Il salone dell’Associazione completo di giovani attenti alle belle conferenze tenute dal bravo Sac. D. Borgogno Prof. Nel Seminario minore diocesano. L’attualità e diciamo anche l’originalità dei problemi, trattati tutti con tatto sacerdotale e conveniente preparazione, hanno interessato la numerosa assemblea che sottolineò con applausi e ringraziò sentitamente. Speriamo riavere presto tra noi il bravo conferenziere, mentre ringraziamo di cuore la buona persona che con una generosa offerta ha concorso a coprir le spese. A lei la riconoscenza dei giovani beneficati e il merito del bene a loro procurato. Pensiamo, appena ci sarà possibile, di fare ugual cosa per gli uomini. Troveremo anche per questo la generosa persona che ci venga in aiuto? Lo speriamo.
       Una bella Comunione generale dei giovani Venerdì primo del mese. La bella iniziativa di cui andiamo anche debitori al nostro ottimo Vicecurato D. Artusio.

       Scuola di Religione e canto.
       Non vorremmo che fosse una quasi smentita a quanto sopra, ma non possiamo non lamentare una dolorosa lacuna. Nella sede dell’Associazione giovanile masch. Si tiene da settimane una lezione settimanale di religione (al Giovedì ore 20) per tutti i giovani della Parrocchia e due volte alla settimana (martedì-venerdì stessa ora) la lezione di canto. Ora dette lezioni sono prese un po’ alla leggera e facilmente disertate. Preghiamo i nostri cari giovani a interessarsi di più. La cultura in materia di religione è mai troppa in questi tempi in cui se ne sentono e leggono di ogni colore e anche la musica ed il canto, oltreché servire per il decoro delle sacre funzioni e costituire un merito per chi vi contribuisce, può essere in avvenire, come lo è stato per molti, fonte di bene. Impara l’arte e mettila da parte, dice il proverbio. Così si deve dire per il teatro e per tutte quelle iniziative di cultura e d’istruzione.

       Propagazione Fede e S. Infanzia.
       Col mese di febbraio dovremo inviare in Curia (Ufficio Missionario diocesano) quanto la nostra Parrocchia ha dato per le Missioni. Perciò si pregano vivamente le persone incaricate di esigere le quote per la Propagazione della Fede e S. Infanzia di non tardare questa raccolta, anche se può costare loro qualche sacrificio, mentre esortiamo le famiglie a non rifiutarsi a quest’opera di misericordia. Almeno ogni famiglia si faccia un impegno di essere ascritta alla Propagaz. Della Fede e tutti i piccoli siano affiliati alla S. Infanzia.

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NOTIZIE DI CRONACA

       Verso il Sacerdozio.
       Riceviamo con infinito piacere la notizia dall’America che il giovane chierico salesiano Tarditi Marco di Lodovico ha ricevuto in questi giorni l’Ordine del Suddiaconato e si prepara a ricevere il Diaconato. Al caro giovane che vede appressarsi il giorno sospirato dell’ascesa giungano coi nostri rallegramenti, i più fervidi auguri uniti alla speranza di averlo presto fra noi a celebrare la festa della PRIMA MESSA.

       Nuova Suora.
       SUOR MARIA SABINA è il nome di religione assunto dalla giovane Pirra Alfonsina di Giuseppe e di Popolo Maria che il giorno 2 Ottobre, festa degli Angeli Custodi, a Savona faceva la sua prima solenne professione fra le Suore dell’Immacolata. Alla nuova Suora ed ai parenti le più cordiali felicitazioni e vivissimi auguri di ogni bene.

       Neo Dottore.
       Presso l’Università di Torino, il giorno15 Dicembre u.s. il giovane Cogno Achille di Luigi e di Sangiano Agostina conseguiva con lusinghiera e piena votazione la laurea in chimica industriale. Allo studioso giovane, Presidente della nostra Associazione Giovanile di A. C., che esce vittorioso da studi lunghi e difficilissimi, i più cordiali rallegramenti, anche a nome di tutti i giovani e l’augurio di una brillante carriera quale merita la sua modesta serietà.

       E auguri di buona carriera facciamo pure al giovane Tarditi Silvio di Luigi (Bergera) che ha conseguito in questi ultimi mesi a Torino il diploma di ragioniere.

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La Pagina dei Giovani

       Caro Amico,
Ti sei convinto ormai come sia bello avere un cuore puro, completamente libero, un cuore che non si nutre di melanconie, di desideri illeciti, di tristezze, di affetti disordinati e di sentimentalismi romantici, ma che vibra di amore limpido, di gioia infinita? Sei venuto alle TRE SERE? Hai sentito, capito e meditato quanto ti è stato detto? «C’è niente di più bello e di più prezioso che il cuore di un giovane». Il tuo cuore, caro amico, conta più di ogni cosa, perché esso è un pezzo del cuore stesso di Dio. Per questo lo devi custodire colla massima cura, devi esserne geloso e non lasciartelo sbattere dalle «Circi» incantatrici che ti svolazzano attorno come farfalle che girano attorno ai fiori per succhiarne la sostanza migliore. Con un cuore così fatto alla leggera la tua vita diventerebbe un nulla.
       Difatti, se ci rifletti bene, ti accorgerai che è principalmente il cuore a dirigere la tua giovinezza. Prova ad esaminare le azioni di un giovane: stringi, stringi e giungi al cuore. E’ violento, dissoluto, egoista? Ha un cuore pervertito. Ruba? Inganna? Ha il cuore attaccato alle ricchezze. Fa invece opere di bene? Compie atti di eroismo? Ha un cuore generoso e puro. Dunque hai compreso? Se il cuore sbanda sono guai seri. La porta è aperta ai disastri. Ma senza arrivare a questi estremi, si può tuttavia correre un pericolo assai diffuso fra i giovani: lo svuotamento della vita. Quanti giovani non vivono un ideale, sono freddi, apatici, insensibili al bene e al bello perché il loro cuore non aderisce a nulla di concreto e svolazza da una creatura all’altra senza fermarsi mai! Tu stesso forse avrai già avuto in materia qualche esperienza. Non è forse vero che quando il tuo cuore pulsava piuttosto forte per quella determinata persona o per qualche fantasticheria che t’è passata per la testa, si sentiva più inquieto, più innervosito; con meno voglia di lavorare e sopratutto la tua vita spirituale, le tue pratiche di pietà, la tua preghiera diventavano distratte e pesanti? Sono i sintomi di uno svuotamento di vita che denunziano la via aperta al fallimento. Caro amico, non sia così la tua giovinezza: una profanazione dell’amore, un lasciare un brandello del tuo cuore lungo tutte le strade! Ricorda che la giovinezza è il più grande dono che il Signore ti ha fatto; essa passa una volta sola e passa per farti del bene. Se la sciupiamo sarai sempre infelice.
       L’augurio che voglio farti per il S. Natale è questo: che il Bambino Gesù venga nel tuo cuore e te lo conservi sempre bello, puro, immacolato, ardente e generoso perché la tua giovinezza non sia amareggiata dalla noia, dalla solitudine, dalla tristezza.
       Il tuo Vicecurato D. G. Artusio

       A tutti gli amici e benefattori vicini e lontani l’Associazione S. Paolo dei giovani di A. C. Di Novello porge i più cordiali e fervidi auguri di «BUON NATALE E DI BUON ANNO».

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A. C. L. I.

       Le ACLI: che cosa sono? Lo dice la sigla A. C. L. I. Che vuol dire: Associazione cristiana lavoratori italiani. Perciò è anzitutto un movimento che tende ad organizzare i lavoratori ed in modo speciale gli agricoltori che purtroppo sono ormai l’unica categoria sbandata e perciò discretamente abbandonata. Gli agricoltori disuniti non possono far sentire in alto la loro voce, non possono come gli operai imporsi collo sciopero e con clamorose chiassate; se hanno bisogno di qualche cosa ricorrono agli Avvocati che naturalmente sanno menar per le lunghe le cose e spillare denari.
       1) Perciò le A. C. L. I. (Associazione cristiana) cercano di venire incontro agli agricoltori come a tutti i lavoratori, di sentirne i bisogni, aiutarli per disbrigo di pratiche a volte complicate, far sentire in alto le loro necessità. E tutto ciò completamente gratis, bastando dare all’Associazione la propria adesione.
       2) In secondo luogo la A. C. L. I. si propongono un lodevolissimo scopo di elevazione morale, civile e culturale dei lavoratori.
       E’ suo programma indire conferenze di svariato genere: sociali, politiche, religiose, sanitarie, amministrative, lezioni di agricoltura, di economia domestica ecc. Non esclusi coesi di cucito, taglio, cucina, ecc. Per le donne.
       3) In terzo luogo le A. C. L. I. Non senza motivo si chiamano «Associazione cristiana». Se allo scopo di incontrare il favore dei lavoratori le A. C. L. I. Si fanno anche iniziatrici di sani divertimenti, di gite istruttive, favorendo il sorgere nelle loro sedi di spacci e cercando di provvedere generi alimentari necessari per la vita a prezzi ragionevoli, senza speculazioni, tutto ciò è subordinato al rispetto verso la religione, verso la Chiesa, verso le funzioni religiose che non intendono per nulla intralciare ed ostacolare. Perciò le A. C. L. I. Avranno il loro orario di apertura e chiusura, senza però fare imposizioni di sorta. Certo se i suoi aderenti sono cristiani, non avranno difficoltà a lasciare il divertimento per assistere alle funzioni religiose, come è loro dovere. Però anche qui la massima libertà e nessuno pretenderà di esercitare il minimo controllo. Perciò non è il caso di parlare di danni o sottrazione di clienti a questo o quell’eseercizio. Ciascuno sarà libero di fare ciò che meglio crederà, lieti i dirigenti della cristiana associazione di fare un po’ di bene sotto le svariate forme a chi possa averne bisogno.
       Siamo quindi riconoscenti al Segretario Provinciale Sig. Tancredi Dotta e al Rev. Assistente Ecclesiastico Provinciale per la chiara ed interessante esposizione fatta ai nostri lavoratori, domenica 14 Novembre; come lo siamo all’egregia Delegata Provinciale Prof.ssa Dogliani per la riuscitissima adunanza e conferenza tenuta alle donne e giovani la domenica 19 Dicembre.

       MUTUA INCENDI O NOVELLESE?
       Abbiamo saputo con piacere che la domenica 19 sono pure stati convocati numerosi agricoltori dall’Ispettore Generale della F.A.T.A (Fondo Assicurativo tra Agricoltori) Geom. Giachino, accompagnato dall’Ispett. Provinciale signor Cappa del Consorzio Agrario di Dogliani, per la costituzione di una sezione di una «MUTUA INCENDI NOVELLESE». Non sappiamo che cosa si sia concluso ma pare che si voglia, con lodevole iniziativa, ridare vita alla vecchia mutua «NOVELLESE» con criteri moderni e maggiori garanzie. La F.A.T.A. infatti è Società riconosciuta dal governo a differenza di altre società che fanno propaganda nei nostri paesi ma che restano ancora delle misteriose incognite.
       Siccome la F.A.T.A. fa capo ai Consorzi Agrari così crediamo bene avvertire chi volesse avere maggiori informazioni di rivolgersi al Consorzio che a sua volta trasmetterà le richieste al Provinciale.
       Certo c’è da augurarsi che si esca finalmente, in un modo o in un altro, dalla pericolosa situazione nella quale si trovano ancora molti proprietari che non sono abbonati a nessuna società assicuratrice o lo sono in modo che se avvenisse un incendio, sarebbe ben poco quanto procurerebbe loro la polizza del tutto insufficiente e non aggiornata. Ciascuno anche qui è libero di scegliere tra le società assicuratrici.

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