Ave, Maristella 2

CHI BENE INCOMINCIA... (Luglio 2008)

Signor Ministro,
        la sera del 10 Giugno, ho apprezzato il suo intervento alla TV, sia per la forma sia per il contenuto. L'aspetto all'acqua e sapone è stato un tocco di genio.
        Ora, però, mi permetta qualche osservazione.
        Intanto, non legga la presente di corsa; la rimetta in borsa e la legga con calma, in un momento in cui avrà bisogno di tirare il fiato.
        Sono un ex: ex provveditore, ex sovrintendente. Inoltre, sono figlio d'insegnanti, marito d'insegnante, padre d'insegnanti, fratello d'insegnante, genero di insegnanti, suocero d'insegnanti (il tutto nei vari ordini di scuole); insomma, diciamo che sono stato la pecora nera della famiglia. E' meglio così. Come il comandante dei carabinieri non proviene dall'Arma (di solito), così è bene che i provveditori e i sovrintendenti non provengano dalla Scuola.
        
        Le osservazioni.
        1) Quando ha parlato dei precari, ha omesso di dire che, nella scuola, i precari ci saranno sempre. E' importantissimo farlo capire, anche ai giornalisti, anche se vicedirettori di giornali nazionali. Se, in un ufficio o in un'azienda, si ammala qualcuno, si tira avanti lo stesso, procrastinando al massimo certe scadenze, certe consegne, certe pubblicazioni, certi interventi chirurgici.
        Se se assenta un insegnante - e le sole maternità, nella scuola, portano ad una elevata percentuale di assenze - non si possono mandare a casa i ragazzi, bisogna che ci sia un insegnante. Non si pensi di poter ricorrere ad accorpamenti provvisori, che - è stato provato - danneggaino entrambe le classi: ci vuole il supplente. Bisogna che ciò non crei precariato.
        Sul come, dirò un'altra volta. L'essenziale, per ora, è che si convincano, tutti, che le supplenze sono fisiologiche.
        2) Valutazione.
         Mi riferisco agli insegnanti. Non s'illuda che un sistema centralizzato possa essere utile. La base della valutazione degli insegnanti risiede nel dirigente d'istituto. Allora, bisogna che il Ministero si occupi a fondo della valutazione dei dirigenti, cosa difficilissima. Ci aveva provato il ministro Berlinguer, purtroppo con scarso risultato e tanta spesa. Ma di qui bisogna partire. Deve essere un monitoraggio continuo, eseguito ovviamente, da persone di indiscussa capacità. Ne consegue la necessità di monitorare anche gli ispettori.
        3) Riconoscere che i dirigenti, oggi, sono impotenti. Fra genitori, sindacati e TAR hanno sempre la peggio e non riescono mai ad allontanare tempestivamente docenti incapaci o fannulloni. Non usi frasi ad effetto, come un suo collega, ma continui a lavorare con discrezione, come sta facendo.
        Alcune di queste cose le trova nel mio sito, dove una rubrica è per la Scuola. Cambiando i ministri, devo cambiare il titolo alla rubrica. Ecco la sequenza:
- La perfetta Letizia - Se son Fioroni, fioriranno? - Ave, Maristella!         Coraggio, comunque.br>         Con profondo ossequio.

Giovanni Ferrero
http://www.giovanniferrero.it

P.S. - Sarà un caso, ma qualcosa è già cambiato in meglio. Seguo sempre i siti di vari Provveditorati (ex) e, in questi ultimi giorni, alcuni sono di lettura molto più facile; soprattutto, si capisce sempre quanto la notizia è stata pubblicata. Personalmente, non m'interessa molto, ma è indice di attenzione verso gli utenti.
        Invece, perché il sito ministeriale, alla voce "Il Ministro", continua a portare la scritta "sezione in aggiornamento?".

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