(sonoro)

PRIMO INCIAMPO (Settembre 2008)

Povera Maristella!
        E' partita di corsa ed è subito inciampata nell'ultimo ostacolo fioroniano: l'oscuramento dei risultati della maturità.
        "Libertà, libertà, quandi delitti si compiono in tuo nome!" disse Maria Antonietta salendo sul palco della ghigliottina.
        "Privacy, privacy!" disse Fioroni prima di cadere dalla poltrona. Voleva dire "riservatezza", ma è un medico, non un uomo di lettere.
        Purtroppo, la Maristella non è stata abbastanza svelta nell'abolire quell'inutile norma, che serve solo a due cose.
        1) A deprimere i migliori, quelli che dovrebbero essere la risorsa per un possibile futuro sviluppo dell'Italia. Ma è nella mentalità della sinistra che il merito vada annullato, che tutto si debba livellare sulla mediocrità. Perciò, tutti i promossi sono promossi e basta, tutti allo stesso livello. Era la strada già percorsa alcuni decenni fa per arrivare al 6 (o al 18 all'Università) politico., indipendentemente dalla preparazione.
        2) A far nascere tutti i sospetti possibili sulle commissioni esaminatrici. Gli esami orali sono pubblici, perciò chiunque può rendersi conto se un ragazzo risponde da persona preparata o meno, senza bisogno di attendere l'esposizione del voto. La mancata pubblicazione, purtroppo, nella mente di tanti genitori e studenti, fa nascere il sospetto che serva a coprire chissà quali truschini per promuovere il figlio del Tale o il nipote del Talaltro. E non si può nemmeno ricorrere, perché non si hanno elementi di partenza, quali potrebbero essere i voti assegnati e conosciuti.
        Prima di parlare di riconoscimento del merito, la Maristella lo renda noto, almeno dov'è possibile, come nei tabelloni della maturità.
        E' difficle, per un inesperto, fare il Ministro della P. I. senza conoscere le norme vigenti in materia. Peggio sarebbe se, conoscendole, fosse d'accordo nel non modificarle.

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