Ave Maristella 24

BERSANI O GELMINI? (Giugno 2010)

Quando una persona antipatica viene trattata a pesci in faccia ed in modo triviale, allora comincia a diventarmi simpatica.
      E' ciò che mi succede con la Maria Stella, descritta da Bersani con parole sporcaccione.
      Nelle ultime elezioni regionali non ho votato per partiti al governo e nemmeno per Casini, che dice di collocarsi saldamente al Centro, mentre a me pare che si collochi sempre più saldamente al Sud. Perciò, non sono influenzato dalla politica.
      Ma, se all'opposizione abbiamo solo dei Bersani, mi cascano le braccia. Nell'assemblea del Partito Democratico, ad un certo punto, senza alcun nesso con l'argomento (parlava dell'organizzazione del partito), è scattato in un'invettiva contro la Gelmini, che trascrivo letteralmente:
"""L'idea di una figura eroica, quella di quelle insegnanti che nei grandi quartieri urbani o nelle città degradate in tanti luoghi d'Italia vanno a inseguire il disagio sociale a tener fermo il bambino a veder che non vada via mentre la Gelmini gli rompe i coglioni."""
      L'ho registrata dalla sua voce, non ci sono errori di stampa.
      Ora, al di là dell'aspetto grammaticale - che già la direbbe lunga - , è tutto qui ciò che sa dire un leader? Naturalmente, Rosy Bindi gli ha subito dato ragione, ma, come si sa, della Bindi è stato detto che sia più bella che intelligente. Se facciamo politica affidandoci a tali battute, al solo scopo di catturare voti (captatio benevolentiae, si diceva una volta), come possiamo sperare di fare strada?
      Se all'opposizione abbiamo statisti di tale levatura, è la volta che il Berlusca augura lunga vita a Bersani.
      E la Gelmini? Sarà inesperta, sarà ostaggio di certi marpioni della sua amministrazione, sarà un giocattolo di Tremonti, ma è pur sempre persona sincera ed educata.
      Maristella, fatti coraggio, ma ascolta, però, la voce di chi di scuola s'intende.

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