TUTTO IL POSSIBILE? (Aprile 2011)
Gentile
Signor Ministro,
Ave (le dicono i precari Cuneesi), morituri te salutant.
Io
l'ho sempre difesa, perché ha fatto cose buone, ma ne ha fatto alcune che gridano
vendetta al cospetto di Dio. O, meglio, dimostrano che Ella non conosce a fondo
la Scuola. Di
entrambe già parlai in passato, ma mi ripeto, perché troppo importanti.
La prima.
La
storia dei precari di altre Province inseriti e pettine è una frase che riempie
la bocca per nascondere la verità: vuol dire cacciare i precari del Nord, che
si sono guadagnato il posto per la propria Provincia, per sostituirli con
precari del Sud, che si sono guadagnati il posto per la loro Provincia, non per
le altre.
Ella
mi dirà che non era suo intendimento, che è volontà dal TAR Lazio (quanti del
Nord?), della Corte Costituzionale (quanti del Nord?), del presidente
Napolitano (nomen omen).
Sarà
vero, ma perché non ha rimediato, come era suo dovere? Doveva subito presentare
una legge che reggesse al vaglio del giudizio di costituzionalità o, nel timore
che venisse comunque bocciata, proporne una semplicissima: l’abrogazione della
legge che permette la trasmigrazione di graduatoria da Provincia a Provincia
con conseguente proroga delle graduatorie fino all’assorbimento dei 65.000
precari di cui si parla in questi giorni. Una legge di abrogazione pura e
semplice è sempre costituzionale. I Sindacati del Sud avrebbero fatto fuoco e
fiamme; Tremonti anche. Ma poteva sempre dire loro: proponetemi qualcosa cha
salvaguardi i diritti acquisiti. Invece, niente.
Mi
dirà, anche, che si sta studiando un nuovo sistema di arruolamento. Vedremo;
purché non faccia arretrare in graduatoria quelli che il posto se lo sono
guadagnato col concorso in Piemonte, colla frequenza S.I.S.S. in Piemonte o che
già sono nelle graduatorie di Province Piemontesi come unica scelta.
Sono
solo speranze.
Perché
non si è imposta?
Il
dire che si è fatto tutto il possibile è un’ipocrisia; non si è fatto, ad
esempio, quanto sopra suggerito.
Lo
stesso rimprovero – elevato al cubo - faccio alla Lega, che dice di difendere
gli interessi della cosiddetta Padania; perché non ha presentato, come Governo,
un disegno di legge del genere? Mi si dirà: perché non sarebbe stato accettato
dal partito di Berlusconi, che attinge voti al Sud. Allora, perché non si è
chiesta la fiducia e, se il Consiglio dei Ministri non avesse voluto porla,
perché non si è fatto cadere un governo del genere? Per paura di perdere i
20.000 e più euro al mese?
Signor
Ministro, mi trovi un'altra risposta.
Signori
della Lega, trovatemi un’altra risposta.
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