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POVERA SCUOLA! (Luglio 2011)

            A quanto pare, la condanna  dei precari della Scuola del Centro-Nord è segnata. Il Ministro non ha trovato di meglio che rifare la graduatoria, quella graduatoria che, per legge, era ad esaurimento. Ma sa che cosa vuol dire ad esaurimento? Bah!

Ormai, si dà per scontato che tutto ciò che contrasta le pretese ingiuste (moralmente) dei precari di certe Regioni sia cassato dal TAR Lazio o dalla Consulta o dal Presidente della Repubblica.

Ora, come ultimo tentativo, sia pure maldestro, si parla dell'attribuzione, nella nuova graduatoria, di 40 punti agli aspiranti residenti nella Provincia in cui chiedono l'inserimento.

Apriti cielo! Sono già comparsi scritti all'insegna del grido: "E' incostituzionale!". E, certamente, almeno uno dei tre organi sopra citati sancirà che è proprio così. Sul perché lo faccia, non indago. Mi limito a far presente tre casi:

 

1) Da sempre, la residenza o la sede di servizio sono titoli preferenziali. Esempio: se un insegnante di Monza sta insegnando a Verona e, nella graduatoria per trasferimento,  ha 100 punti e chiede di essere trasferito alla scuola "Biancaneve" di Monza, non ci andrà, perché ci andrà un insegnante con soli 3 punti, ma che già insegni in altra scuola di Monza. Il requisito della localizzazione è una priorità assoluta, da sempre, e nessuno di quei tre organi si è mai opposto. Evidentemente non toccava quelli che difendono ora.

 

2) L'art. 21 dell'Ordinanza Ministeriale del 30 Ottobre 1991 (cito questa perché ho questa sottomano, ma è una costante), recita al comma 3:

"Le nomine di supplenza non superiori a 15 giorni nella scuola situata in sede di montagna e nelle scuole funzionanti in piccole isole sono conferite con precedenza agli aspiranti residenti nelle rispettive località".

Non ha rilevanza il perché lo si faccia; è rilevante il concetto di residenza come titolo preferenziale; in questo caso, una riserva vera e propria. E' sempre stato costituzionale. Vuoi vedere che, adesso, poiché soprattutto dal Sud non lo vogliono, non lo sarà più?

 

3) Nei decenni precedenti, più di una volta, in caso di graduatoria provinciale esaurita (ma solo in questo caso), si formava una graduatoria suppletiva (ripeto, suppletiva) con gli aspiranti richiedenti di altre Province. Mai si pensò all'inserimento a pettine, ben conoscendo il significato di "graduatoria provinciale", cioè, quella per cui l'aspirante fece domanda. E tutti i grandi personaggi che ora tuonano sull'incostituzionalità trovavano l'operato costituzionalissimo. Quando saremo seri? Ma abbiamo inventato il problema del pettine...

 

La Lega, pasticciona, sta a guardare, ma non ne ha colpa: proprio non capisce il problema.

E il Ministro? Poverina, sta imparando sulla pelle dei precari del Centro-Nord e, soprattutto, sulla pelle degli allievi del Centro-Nord. Sono convinto che si vergogni un po', ma, pensando a quanto guadagna al mese, riesca a far tacere la coscienza (e qualcuno non dica che sono troppo buono...).

Povera Scuola! Non perché i precari di altra Provincia siano meno bravi, ma per lo spirito di avvilimento con cui lavoreranno quei tanti del Centro-Nord che non otterranno la conferma del posto legittimamente acquisito. Di più, per lo spirito di frustrazione di qualche milione di genitori e nonni, che, per figli e nipoti, si aspettavano un insegnante noto, invece di uno sconosciuto, desideroso soltanto di andarsene al più presto, come è sempre successo.

 

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