(sonoro)

Ave Maristella 7

MAESTRO UNICO? (Dicembre 2008)

Se abbiamo la pazienza di utilizzare la banca dati della rete Eurydice sui sistemi educativi europei (http://eacea.ec.europa.eu/portal/page/portal/Eurydice/) si fa una scoperta interessante: nessun paese prevede nella scuola primaria la pluralità dei docenti che vige in Italia nell'organizzazione modulare. Alcuni prevedono docenti per materie particolari, ma nessuno col sistema che vige in Italia.
      Ho evidenziato in grassetto alcune parole, di cui parlerò la prossima volta.

AUSTRIA: Per tutti e 4 gli anni della scuola primaria, c'è un maestro unico per classe + insegnante di religione e, in certi casi, insegnante di lavori tecnici e/o tessili.
BELGIO (nl): Un maestro unico insegna normalmente tutte le materie. Talvolta, sono nominati insegnanti specifici per materie come musica, educazione fisica, religione ed etica non confessionale.
BELGIO (FR): Generalmente un unico insegnante è responsabile di tutte le materie, eccetto per i corsi di filosofia, educazione fisica, lingua moderna. Talvolta accade, ma molto raramente, che alcuni insegnanti si specializzino e si suddividano le materie (assouplissement du titulariat). Questo avviene alla fine dell'istruzione primaria.
ESTONIA: Nei primi 6 anni del ciclo di base (corrispondenti al livello primario) c'è un maestro unico (insegnante generalista) che insegna tutte le materie.
FINLANDIA: Nei primi 6 anni del ciclo di base (corrispondenti al livello primario), c'è generalmente un maestro unico che insegna tutte le materie.
FRANCIA: Maestro unico. Ci sono talvolta insegnanti negli ambiti artistici e sportivi, ma si tenta di "scoraggiare" queste iniziative.
GERMANIA: Maestro unico nel 1° e 2° anno; dal 3° anno vengono introdotti più maestri per le varie materie per abituarli al livello secondario.
GRECIA: Maestro unico. Maestro specialista per inglese e seconda lingua straniera, educazione fisica e musica.
INGHILTERRA: Maestro unico, generalmente annuale (cambia ogni anno).
MALTA: Maestro unico annuale (cambia l'anno successivo). Altri insegnanti per arte, musica, teatro, TIC, sviluppo personale e sociale, scienze ed educazione fisica.
PAESI BASSI: Maestro unico, ma le scuole possono avere docenti specialisti (es. per educazione fisica, religione, arte, musica, artigianato).
PORTOGALLO: Lo stesso insegnante accompagna la classe per tutto il primo ciclo del percorso obbligatorio (6 a 10 anni di età).
REPUBBLICA CECA: Generalmente, nel primo ciclo della struttura unica di base (corrispondente al livello primario), c'è un maestro unico (insegnante generalista); talvolta lingue straniere ed educazione fisica sono insegnate da un insegnante specifico.
ROMANIA: Un insegnante per classe.
SLOVACCHIA: Un insegnante + eventuali altri insegnanti (che insegnano anche in altre classi del primo o del secondo ciclo) per musica, disegno, educazione fisica, educazione tecnica.
SPAGNA: Maestro unico. Insegnanti specialisti per educazione fisica, musica, lingua straniera e per eventuali altre materie offerte dalla scuola.
SVEZIA: In genere un insegnante per i primi 3 anni del ciclo unico (da 7 a 10 anni).
UNGHERIA: Maestro unico per i primi due anni e un altro maestro unico per i successivi due anni.

L'interessante non è tanto l'unicità o meno del maestro, ma la mancanza di compresenza. In Italia, invece, il tutto è in funzione della compresenza. Non per niente, il professor Panebianco (che, essendoci dentro, dovrebbe difendere l'attuale scuola, Università compresa) così scrive, senza usare mezzi termini:
"""""""""""""""Si fa finta di dimenticare che la riforma della scuola elementare del 1990, quella che abolì il maestro unico, fu un classico prodotto del consociativismo politico-sindacale che caratterizzava tanti aspetti della vita repubblicana... L'abolizione del maestro unico fu dettata esclusivamente da ragioni sindacali."""""""""""""""

Penso che maestri differenziati per materia - come chiedono sindacati ed insegnanti - possano essere utili. Per venire incontro alle richieste di avere insegnanti diversi per materie diverse, anche nelle elementari, si potrebbe strutturare la scuola con tre aree, come adesso, ma senza compresenza. Ovviamente, in cambio, gli insegnanti dovranno sobbarcarsi il cambio fra tre classi, come nelle medie, anche se ciò può comportare la cattedra su più plessi.
      Mi aspetto che Sindacati ed Associazioni lo propongano.

Indietro
Pagina successiva
torna all'indice
Torna a AVE MARISTELLA