GENI DELLA FINANZA 2 (Gennaio 2011)
Caro Beato Angelo Carletti,
compatrono della Città di Cuneo,
Per non dimenticare, ogni due mesi
Ti ripropongo quanto scrissi alcuni mesi fa, e che
ripetei due mesi fa. Ti faccio presente che, anche se perseverare è diabolico,
continuo a servirmi della BRE ed ho investito anche i 10.000 euro che, in
questi ultimi due anni, mia moglie ed io siamo riusciti a risparmiare. Ora, il
totale investito è di 200.000 euro. Comunque, ecco il testo che già conosci:
“””””Avrai sentito molto parlare di
banche e di fondazioni. Siccome, a differenza di Te, io sono incompetente in
materia, mi piacerebbe capire bene che cosa siano le fondazioni. Credevo si
occupassero della distribuzione in beneficenza degli utili onestamente
conseguiti dalla banche.
Tu sai che, a cavallo fra la fine
degli anni '90 e l'inizio del 2000, investii il ricavato dei beni paterni e
della buonuscita (190.000 euro esatti fra tutt'e due) presso la Cassa di Risparmio di Cuneo
(ora, ha altro nome, mi pare, UBI), nelle azioni che la banca mi propose. Tu,
che conosci bene il mio conto, sai che mi trovo ora con 119.000 euro scarsi. Mi
spiegarono che loro sono solo intermediari; e sta bene. Ma io comprai ciò che
loro avevano in vendita.
Non Ti pare che, prima di
parlare di utili, sarebbe moralmente corretto venire incontro, prima di tutto,
a coloro che, fidandosi della capacità degli amministratori, persero parecchio?
Hanno un bel dire che chi investe rischia; ma, a quanto pare, chi vende
robaccia non rischia niente. Mio fratello, nello stesso periodo, investì la sua
quota presso quell'altra banca di Cuneo, che Tu conosci. Oggi (25 Settembre),
perde solo l'1,38%; non il 37,2%, come me.
Anche se dal punto legale le
banche non rispondono dei loro mali consigli, dal punto di vista morale, prima
di accumulare utili per le fondazioni, non Ti pare che dovrebbero sentire altri
doveri? O Casse e Fondazioni hanno scopo di lucro? Tanto lucro? Tanto
stipendio?
Tu sai che sono
affezionatisimo alla mia banca, la
BRE di Cuneo, dove faccio tutte le mie operazioni e dove ho
investito tutti i risparmi della mia vita (e quelli di mia moglie). Però non
riesco a capire se i gestori siano bravi o no. Uso il termine
"bravi", ma Tu sai che è un eufemismo.
Ho anche il dubbio ( e Tu no?) che la Fondazione - ottima per
fini, comportamenti e uomini - a volte sia a disagio nel dover utilizzare gli
"utili" della Banca, sapendo che sono frutto del danno dei clienti.
Però un peccato ce l’ha: essere azionista di maggioranza della BRE...””””
Qualche mese fa, scrivevo su
un giornale: "Il mio dubbio non è di responsabilità contabile, ma di
responsabilità gestionale (di capacità, in parole povere); mi interesserebbe
sapere se altri risparmiatori, da altre banche, abbiano avuto in tale periodo
un salasso del genere o se sia una specialità della BRE". Come Tu sai, nessuno si è lamentato o si è
fatto vivo.””””
Tanto per tenerti
aggiornato, preciso che i miei investimenti alla BRE ammontano a 200.000 euro e
che ora (23 Dicembre 2010) mi trovo con 140.006,72 euro, pari al 70%. E Tu,
come me, credevi che si investisse in banca per accrescere il capitale...
Scusami se, ancora una
volta, Ti ho annoiato con cose così banali come i soldi, i quali non danno la
felicità eterna, ma contribuiscono molto a quella terrena.
Con devozione, il Tuo
fedelissimo
Giovannino del Maestro
Indietro
lettera successiva
torna all'indice
Torna a LETTERE AL BEATO ANGELO