(Settembre 2009)
CAPITANI CORAGGIOSI?

E così, il buon Lombardo (di cognome, ma di fatto siciliano) ha presentato il conto: o date tanti soldi al Sud (eufemismo) o ritiro l'appoggio al governo.
       Berlusconi, Fini e Bossi tremano. Capisco i primi due, ma il terzo dovrebbe gioire. Se la sua politica è veramente per un'Italia migliore e non un mezzo per garantire un discreto orticello di indennità parlamentari (e non) a se stesso, alla famiglia ed agli amici fidati ed obbedienti, dovrebbe prendere al volo l'occasione.
       Bossi sa certamente che la Padania non esiste, almeno come dice d'intenderla lui. Esiste invece un Sud che dissangua tutto il resto d'Italia. Allora appoggi Lombardo nelle sue rivendicazioni, a condizione che giungano a richiedere un'autonomia totale del Sud, uno stato del Sud federato, ma indipendente (federazione ed indipendenza non sono concetti contrastanti, come a volte si crede...).
       E' ovvio che non c'è differenza di comportamenti, civici, economici e culturali, ad esempio, fra la Lombardia e l'Emilia, come non c'è fra il Piemonte e l'Umbria, sempre ad esempio. Fino al Garigliano, la Penisola è abbastanza omogenea; dove sembra pappona (Roma) è per la presenza massiccia di gente del Sud. Nei ministeri e nei posti che contano ci sono più siciliani - sempre ad esempio - che romani.
       Bisogna che Bossi - che ha fiuto politico, ma solo quello - faccia una politica seria e coraggiosa, anche se rischiosa, che la pianti con le piazzate di cui nemmeno lui è convinto, che cacci alcuni dei suoi che fanno proposte che più sceme non potrebbero essere. Ma, diceva mia nonna, ogni botte dà il vino che ha.
       Sono sempre più convinto delle mie parole scritte nel capitolo BORBONIA LIBERA.
       Dubito che l'Umberto abbia questo coraggio: tenersi il solo orticello padano è più sicuro, anche se non è la soluzione migliore per rimettere l'Italia all'onor del mondo.

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