(sonoro)

LA STORIA BELLA ED ISTRUTTIVA DEL SIGNOR PAOLO XU

Shanghai, Ottobre 2001

Cari amici,
      vi scrivo da Shanghai. Sono di nuovo al seminario di She Shan per qualche lezione ai seminaristi: Morale familiare al quarto anno e Greco Biblico al primo. Starò qui solo due mesi, perché ordini superiori mi spingono a tornare presto a Taipei per cercare di finire il dottorato in Teologia.
      La cattedrale di Shanghai sorge vicino alla tomba di un tipo interessante, la cui storia desidero offrirvi come piccolo contributo a tenere vivo, in questo mese di ottobre dedicato alle missioni, il fuoco dello zelo per l'annuncio del Vangelo. Eccola:

La storia bella ed istruttiva del signor Paolo Xu

Colonna della Cristianità cinese, lo definì il grande missionario Matteo Ricci (1552-1609), che pare si intendesse sia di Cina sia dì cristianità. Tuttavia, il signor Paolo Xu non fu sempre una colonna, né fu cristiano dalla nascita. Nella "Biografia dei Cinesi illustri" la storia ufficiale cinese lo ricorda soprattutto per un suo testo di tecniche agricole e per il suo titolo di Mandarino di Shanghai.
      Nato a Shanghai il 24 aprile 1562 da famiglia nobile, il signor Xu Guan-Chì incontrò la prima volta il missionario gesuita Padre Ricci all'età di 34 anni, a Nanchino. Ricci ne aveva 44 e aveva appena terminato di tradurre in Latino i "Quattro Classici" confuciani, per far capire agli animatori missionari italiani che in Cina i missionari sono chiamati a portare il Vangelo, non la civilità. Ricci e Xu Guan-Chi diventarono amici e il missionario prese l'occasione per presentargli un terzo amico, un tipo interessante, vissuto in Galilea, vivo nella Chiesa.
      Purtroppo, allora il Xu era occupato a preparare l'esame per diventare ufficiale del governo e, malgrado le insistenze, rifiutò l'invito al banchetto dell'agnello. Disse che ne era affascinato, ma per ora non aveva tempo per conoscere Cristo perché doveva studiare altro. All'esame fu bocciato. Incerto se prenderlo come un segno a lasciare tutto e seguire Cristo o un monito a lasciar perdere Cristo e seguire tutto, decise di mettere la carriera al primo posto. Nel 1601, dopo estenuanti giorni e notti di studio, si presentò dì nuovo a Pechino per l'esame di riparazione. Il risultato fu ottimo, ma per un difetto di procedura non gli fu dato il titolo.
      Deluso e amareggiato, tornò a Nanchino, cercando del padre Ricci per conforto, o capro espiatorio. Ma Ricci era nel frattempo andato proprio a Pechino, inseguendo il sogno di convertire l'imperatore. A Nanchino era rimasto un gesuita portoghese, padre Da Rocha. Questi disse a Xu qualcosa a proposito di eternità e centuplo quaggiù, e nel 1603 Xu Guan- chi ricevette il battesimo, prendendo il nome cristiano di Paolo. Nel 1604 ritentò l'esame, lo passò e divenne accademico e ispettore del censorato. "Cercate prima il regno dei Cieli, e tutto il resto vi sarà dato in sovrappiù'".
      Dal 1608 Paolo Xu visse a Shanghai, animato da grande zelo per le anime, sfruttando la sua alta carica politica per favorire la diffusione del Vangelo. E non da solo: sua nipote Candida, che morì nel 1680, fu definita "la più attiva delle donne cristiane cinesi".

    Nella foto: Nella Cattedrale di Shangai, davanti all'affresco di Matteo Ricci

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