La perfetta Letizia 26

ANNEGARE IN UN BICCHIER D'ACQUA (Marzo 2006)

Gentile ed Ottimo Signor Ministro, guardi, con l'automazione di cui Ella - come me - è strenua sostenitrice, com'è mutata la gestione pratica di un Provveditorato (ex) e come si è snellito il lavoro degli addetti. Se non si annega in un bicchier d'acqua.
      Un vecchio provveditore pensionato se ne stava bel bello godendo la pensione, quando un'amabile fanciulla - fidando nei suoi precedenti amministrativi - gli chiese un aiuto per la sua tesi di laurea. Voleva sapere qualcosa sulla scuola di quella provincia nel periodo fascista, con particolare riferimento alle leggi razziali.
      Il vecchietto si sovvenne che, nel periodo in cui lavorava alle dipendenze del Signor Ministro della P. I., custodiva nel suo Ufficio, in apposito cassetto, una cartella, con su scritto "Leggi razziali", che conteneva proprio cose del genere, dal 1938 al 1943. C'era anche il registro degli ordini di servizio interni, con le varie indicazioni circa l'abbigliamento (camicia nera, in certe occasioni), l'abolizione della stretta di mano, l'uso del "voi", eccetera. Erano atti interessanti ed adatti alla bisogna della sua giovane amica.
      Si precipitò ad accompagnarla dal successore del successore del suo successore e lo pregò di far loro visionare la cartella.
      Gentile, compìto, il Reggente l'Ufficio gli disse di tornare, chè, nel frattempo, si sarebbe informato dov'era finita, perché nel cassetto dove la lasciò sei anni fa non c'era più.
      Tornò dopo due giorni e il Reggente gli riferì che, tre anni fa, il suo predecessore - successore del successore del vecchietto - ne aveva fatto fare un pacco e portare nell'archivio.
      Al vecchio provveditore sembrò cosa ovvia il dire:
- "Bene, mandala a prendere...".
      Che cosa disse mai!
- "Non sai - gli rispose - che bisogna salire su una scala; che la scala ha i mancorrenti regolari ed il parapetto in cima, ma non ha il fermascala, per cui devono essere in due!".
- "Bene, dillo a due persone."
- "Benedetto amico, non sai che possono salire sulla scala solo gli A1?".
      Il vecchio provveditore arrossì, perché non sapeva che cosa fossero gli A1: fu informato benignamente che non erano cose, ma persone, i commessi dei suoi tempi.
- "Dov'è il problema? Dillo agli A1".
      Si fece forza a parlare così, perché i commessi li aveva sempre chiamati Signor Tale e Signora Talaltra.
- "Benedetto amico, gli A1 sono per lo più donne e non istà bene che salgano sulla scala".
- "Ci sarà un A1 maschio!".
- "Ma devono essere in due; eppoi, che siano in salute". Probabilmente, voleva dire che non siano invalidi civili.
- "Caro collega" , riprese l'anziano, "non farla lunga. Dillo a due persone, di quelle che lavorano, non importa se A, B o C, e che portino 'sto pacco. Semmai, posso salire io e dare una mano a tirarlo giù."
      Fu guardato con commiserazione:
- "Benedetto amico; e la Legge 300 del 1970, la cosiddetta Brodolini, che vieta a chi non è A1 di fare lavori da A1? Sai, la magistratura, i processi per violazione di tale legge, la necessità di coprirmi le spalle, l'ingegnere incaricato, che ha messo per iscritto che la scala non è del tutto in regola. Eppoi, tu non sei più in servizio. Guai, guai a me se ti succedesse qualcosa! Lo dico anche per te, sai, siamo amici e ti voglio bene!".
      Fra se, il vecchio provveditore pensava a quante volte doveva aver infranto la legge 300, pur di far funzionare l'Ufficio; a quante volte era salito personalmente su quella scala per reperire un fascicolo d'urgenza; a quante volte aveva incaricato di cose materiali persone che commessi non erano, pur di servire il pubblico e la Scuola. Anche quand'era sovrintendente in una grossa città, si era comportato così; non chiuse l'Ufficio anche quando aveva una sola entrata e nessun'altra uscita di sicurezza, malgrado i consigli di qualche amico che voleva tenerlo lontano da un famoso ed ottimo sostituto procuratore.
      Il successore del successore del suo successore è tanto una brava persona, colta ed educata, non è certo persona che anneghi in un bicchier d'acqua. E' cauto ed astuto, attento ai passi falsi, ossequioso verso i superiori ed affabile con gli interlocutori. Anche se non è ancora un dirigente, ha tecnicamente le doti per diventarlo quanto prima, almeno, coi metri della burocrazia italiana e con lo spoil system vigente. Ed il vecchio provveditore glielo augura di tutto cuore.
      Molto paternamente, il Reggente gli confidò:
- "Ora, vedi, per venirti incontro, farò una riunione del personale, per vedere chi potrà e dovrà salire sulla scala; poi, ti terrò informato".
- "Grazie, si vede che sei un amico".
      Sono passati 32 giorni; la giovane amica del vecchio provveditore ha omesso, nella tesi, quel passo che tanto le interessava. Ma il vecchio provveditore crede ancora a Gesù Bambino e spera che, per il Natale prossimo, ci sarà stata la salita sulla scala e la discesa del non più agognato pacco.

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