La perfetta Letizia 5

SADISMO PURO (Febbraio 2004)

 

- "Errare humanum est, perseverare diabolicum!" - mi par di sentire tuonare (ma tuonava poco, perchè era mite e generosa) la mia insegnante di latino in seconda media, quando qualcuno veniva sorpreso per la terza volta a chiacchierare. La ricordo con affetto, perchè è stata, per me, una grande insegnante: si chiamava Maria Domenica Pettazzi Vallauri.

Erano i tempi in cui, in seconda media, si traduceva e si studiava a memoria dal Vangelo di San Luca tutta la parte relativa alla notte di Natale.

Ora, non so se la perfetta Letizia parli latino- mi dicono di si -, ma so con certezza che persevera.

Pochi giorni fa, è stata pubblicata l'ordinanza ministeriale - con allegato tanto di contratto coi sindacati - con cui si regolano i trasferimenti per il prossimo anno scolastico: l'ordinanza sulla cosiddetta mobilità o, meglio, sulla ministerialmente auspicata immobilità .

Già nel brano "La perfetta Letizia 1" illustravo la caparbietà con cui la Nostra si ostinava a vessare (con la complicità dei sindacati) i docenti, impedendo loro di presentare domanda di trasferimento se non dopo tre anni dall'immissione in ruolo (assunzione a tempo indeterminato).

Lo scrissi su un giornale, lo mandai per iscritto alla Perfetta stessa, lo ripetei in riunioni varie: attendo ancora che qualcuno mi spieghi il perchè di tale proibizione.

Una cosa è certa: non si tratta di continuità didattica, perchè il docente di prima nomina ha una sede provvisoria (che chiamiamo A) e, l'anno successivo, può benissimo cambiarla (sede definitiva B). Non solo, ma, anche se non la cambiasse, può chiedere l'assegnazione provvisoria ed ottenerla (località C). Non solo, ancora, ma il terzo anno può, avendo scelto la sede definitiva B, dove non è mai andato, andarci ora, oppure chiedere l'assegnazione provvisoria per altra sede (D). Perciò, continui cambiamenti di sede e niente continuità.

Ma il trasferimento, giammai!

Insomma, parafrasando Nanni Moretti: "Facciamogli (agli insegnanti) del male!".

Sadismo puro.

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