(sonoro)

da LUCE E FORZA del Gennaio 1925

Buon Anno!

Luce e forza, il modesto nostro giornaletto che in pochi numeri è diventato l'amico di tutte le famiglie Novellesi, specie dei residenti fuori paese che l'accolgono come un caro messaggero che viene a parlare loro dell'amato borgo natio, presenta a tutti i suoi amici i più fervidi auguri di Buon Anno. E l'annuncio è ancora compendiato nel suo titolo: «luce e forza» che il 1925, o amatissimi parrocchiani e lettori, sia apportatore nella vostra casa di vera luce, ché la luce viene dall'alto, dalla stella che guidò i magi alla Capanna di Betlemme ove trovarono la felicità e la salvezza.
        Troppe tenebre qualche volta s'addensano sulle nostre case, nelle nostre famiglie. Sono piccoli malintesi, sono rancori che vivono, sono qualche volta odii e inimicizie che dividono i fratelli dai fratelli, padri da figli, casa da casa, famiglia da famiglia e che il più delle volte hanno origine da cose insignificanti, da equivoci, da cause inesistibili.
        Che la Stella dei magi porti la luce su queste piccole miserie che fanno star male, che rendono oscura e tetra la vita, portano la notte nei cuori e nella famiglia.
        Buon Anno e colla luce il 1925 vi porti la forza: quella forza che qualche volta ci manca nelle prove inevitabili della vita, la forza a lavorare, la forza a sopportare, la forza a perdonare, la forza a compatire, ad amare, a farci del bene, a vivere da buoni cristiani. La vita costa sacrifici e non ostanti tutti gli auguri il 1925 avrà per tutti la sua parte di croci, di dolori, di disillusioni, sacrifizi da compiere, delle difficoltà da superare, dei problemi da risolvere. Ed è per queste ore tristi, per queste giornate tetre e nebbiose, per questi periodi della vita in cui l'uomo potrebbe scoraggiarsi che il nostro Bollettino augura la luce e la forza cristiana e la prega per tutti davanti alla culla di Gesù Bambino.

 

 

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Il Nostro Bollettino

Inizia con questo numero il primo anno di sua vita che si ripromette piena di bene. Non gli manca la buona volontà e spero pure non gli mancherà l'aiuto dai buoni. Esso non fa abbonamenti e non impone quote fisse. Vuole arrivare a tutti, entrare in tutte le case, essere letto, approvato per quel po' di bene che cerca di fare, compatito per i difetti che ha, per le dimenticanze che commette. Tuttavia come ogni cosa che vive anche «Luce e forza» consuma. Sono miriagrammi di carta, sono litri di inchiostro, è lavoro di operai per stamparlo, sono spese di posta per spedirlo. Con un calcolo che resta al disotto del vero si può giudicare che il Bollettino costa circa L. 90 per numero. Sono 600 copie di cui 200 vanno fuori paese e il numero crescerà ancora. La spesa quindi per tutto l'anno sarà di oltre L. 1000. Il Bollettino perciò stende la mano fin d'ora per l'aiuto nella buona crociata per il bene ed è certo di non far appello invano.
        E pieno di fiducia inizia il primo anno ringraziando.
        Ecco intanto il primo elenco di offerte che aprono la serie:
Pirra Antonietta, Torino, L. 5;
Fam. Dott. Balocco L. 5;
Maestra Cometto, L. 5;
Fam. Magg. Viglino, Savona, L. 5;
N. N. L. 2;
Clelia Tarditi, Torino, L. 5;
Taricco Teresa, L. 3;
Tarditi Giuseppe, Tarditi Sopr. L. 10;
Passone Domenica, L. 2;
Saccato Catterina, L. 2;
Fam. Costamagna Sebastiano, L. 5.

 

 

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AVVISO

Preghiamo nuovamente quelli che ancor non l'avessero fatto a volerci dare l'indirizzo dei loro cari residenti fuori paese e specialmente dei novellesi, soldati, operai, persone di servizio, impiegati, esercenti. Non possiamo però accettare indirizzi di residenti fuori Italia, America, Francia, ecc., per i quali è necessario una affrancatura speciale di 20 centesimi ; a questi conviene mandare il Bollettino in busta insieme ad una lettera. Se per dimenticanza o per errore qualche famiglia non lo ricevesse è pregata di farlo sapere e sarà tosto rimediato l'involontario inconveniente.

 

 

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Catechismo Parrocchiale
Relazione sul primo trimestre (OTTOBRE - NOVEMBRE - DICEMBRE)

I ragazzi e le ragazze della nostra parrocchia obbligati a frequentare le scuole di catechismo sono 208, di cui 26 sono di Bergera; 23 di Fornaci; 19 di Moriglione; 16 di Panerole. Gli altri 124 sono del capoluogo e dintorni. Sarebbe ottima cosa se tutti e tutte le domeniche venissero al catechismo che si fa in parrocchia. Dico ottima cosa perchè oltre al mettersi più a contatto con noi sacerdoti, assisterebbero alla messa delle undici celebrata per loro, imparerebbero, senza fatica e noia, canti e preghiere e sentirebbero brevi spiegazioni di vangelo fatte appositamente per loro. Ma data la Topografia del paese questo non è possibile e sarebbe esigere un sacrifizio dei più eroici il pretendere per es. che quei di Moriglione venissero in parrocchia. Ma, se dispensati dal venire in paese, sono però tenuti a frequentare il catechismo fatto nella borgata dal Cappellano e dalla Maestra. Quei di Bergera sono già in condizioni più favorevoli, perciò quelli che fanno quarta e quinta devono venire al catechismo in parrocchia. Quei di Fornaci e Panerole, non avendo il Cappellano, devono venire per doppio motivo: catechismo e messa. Fra questi sono degni di lode per la loro assiduità i fratelli Manzone e Porro e le sorelle Vietti. Ma si potrebbe anche fare il nome di alcuni che non sono mai venuti o solo qualche volta. In questo primo trimestre si sono impartite N. 8 lezioni con una frequenza complessiva dell'85%, come risulta dal seguente specchietto:
Classe 1^ mista obbligati 18 presenze 139
Classe 2^ mista obbligati 18 presenze 140
Classe 3^ mista obbligati 26 presenze 190
Classe 4^ mista obbligati 36 presenze 250
Classe 5^ mista obbligati 25 presenze 173
Classe di Forn. e Pan. obbligati 35 presenze 200
        Totali obbligati 162 presenze 1092
        Nel mese di dicembre meritarono di essere scritti nel quadro d'oro i seguenti nomi: Alessandria Agnese e Manzone Carlo di 5; Ghisolfi Lucia e Marrone Andrea di 4; Tarditi Onorina, Manzone Giuseppe e Pirra Renato di 3; Tarditi Metilde e Alessandria Eugenio di 2; Audisio Riccardo di 1. Ebbero la medaglia: Alessandria Eugenio, Passone Pierino, Tarditi Giovanni, Abbio Maria, Cogno Onorina e Tarditi Metilde di 2; Cogno Giuseppina, Tarditi Palmira.
        A questi ottimi ed ai loro genitori le più vive congratulazioni, ai buoni un bravo e ai pochi negligenti l'esortazione di essere più assidui per l'avvenire onde evitare la brutta sorpresa di leggere poi i loro nomi stampati sul bollettino.

 

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Alle Mamme di famiglia - Laboratorio

Raccomandiamo all'attenzione e alla coscienza delle madri di famiglia che desiderano provvedere ad una sana educazione e ad una buona istruzione delle loro figliuole due istituzioni.
        Il laboratorio femminile che funziona da tempo nel nostro asilo dove le ragazze oltre ad una soda istruzione in materia di cucito e taglio ricevono anche lontane da tutti i pericoli una seria educazione cristiana. Nel laboratorio dell'Asilo che è diretto da una abilissima Suora maestra, le ragazze lavorano, leggono, pregano, si istruiscono e una mamma che sappia l'importanza di tutto ciò non risparmia certo la lieve quota mensile che è richiesta.

 

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Convitti di Operaie

A volte e nel nostro paese piuttosto sovente capita che i genitori hanno bisogno di porre una figliuola a servizio. Sono necessità di famiglia e per altra parte è bene che anche le ragazze imparino a guadagnarsi il pane. Riflettano però i genitori ai gravi pericoli che specie in città sono esposte le loro figlie e alla grave responsabilità che incontrano lasciando che le ragazze si allontanino dai loro occhi in un'età di cui hanno il massimo bisogno dell'assistenza più amorosa e della vigilanza più oculata. Per altra parte difficilmente si impara qualche cosa a fare la serva e quel po' di salario è ben guadagnato con un lavoro assiduo e a volte sfibrante. Non mancano è vero, i padroni buoni e le famiglie che sanno sostituire la casa paterna ma sono rare.
        Le R. Suore di D. Bosco tengono in parecchi paesi dei Convitti di operaie dove accolgono le ragazze dai 13 anni in su, le accompagnano e le assistono alla fabbrica e le custodiscono come in collegio. Là, le ragazze oltre al lavoro della fabbrica che frutta loro una bella somma mensile e che dura solo otto ore al giorno, imparano il cucito, il ricamo, vanno a scuola e ricevono una educazione certo non inferiore a quella di tante collegiali.
        So di ragazze che in detti Convitti guadagnarono perfino 230 lire al mese, hanno sostenuto l'esame di sesta elementare e sono avviate molto bene alla carriera di sarte provette. La pensione varia dalle 90 alle 100 lire al mese.
        Se qualche mamma si trova nel caso di approfittarne per le sue figlie si rivolga alle R. Suore dell'Asilo o al Parroco, che daranno volentieri gli schiarimenti necessari e faranno le pratiche.

 

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Nell'Asilo

Rimandiamo ad altro numero la continuazione delle note storiche riguardanti il nostro asilo. Stavolta ci limitiamo a segnalare il risveglio che ha preso la beneficenza per il nostro Pio istituto.
        Ricordiamo anzitutto il Banco di beneficenza che fu tenuto in occasione della fiera e festa di S. Lucia che ebbe un esito veramente insperato.
        Nonostante il tempo inclemente tuttavia il Banco preparato con cura e con genialità dal solerte Comitato femminile di cui era pacifica ma operosa presidente la Sig.na Stra Felicina, fu preso addirittura d'assalto e della stessa sera letteralmente consumato. L'asilo così largamente beneficato ringrazia tutti e specialmente, col Comitato femminile che così volentieri si prodigò, il Cav. Anselma Sindaco che come al solito allestì gratis il Banco, i Sigg. Sangiano e Tarditi che diedero il legname e l'ass. Musso che diede valida opera col Cav. Anselma per l'incanto degli oggetti.
        Rimane del Banco il magnifico dono Reale e una splendida sveglia del Ministero degli Interni che daranno luogo ad una lotteria speciale.
        In secondo luogo ricordiamo in favore dell'Asilo la eccezionale produzione della notte di Natale al teatrino. Istruite con certosina pazienza e coll'abilità che lo distingue dall'ottimo e venerato Maestro Ghigo le brave ragazze ci regalarono una vera operetta in musica. Le due ragazze di Walter Graziani. Il successo non poteva mancare e fu richiesta la replica che fu data il 1° giorno dell'anno.
        Alle brave artiste di cui omettiamo il nome per brevità, ed al loro Illustre Maestro i ringraziamenti cordiali dell'amm.ne dell'asilo e le preghiere dei bimbi coll'augurio di riudire presto altri simili lavori che ci danno l'illusione di trovarci in un teatro di città.

 

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Nella nostra Chiesa parr.

L'artistico crocifisso dalla sua cappella è passato al suo vero posto e troneggia e domina e parla veramente dall'alto dell'altare maggiore ove sembra doppiamente bello abbellendo a sua volta la chiesa.
        La cappella del Cristo però non ha perduto il suo carattere, anzi ne ha acquistato uno di più: è diventata la cappella del Cristo morto e dell'Addolorata. Il bellisimo gruppo della Pietà, dono prezioso dei Priori del Carmine del 1923, ha trovato il suo posto e spicca nello sfondo austero della nicchia. Sovrasta la croce vuota col sudario. Il lavoro compiuto diventerà certo una delle più belle cappelle della nostra chiesa e speriamo anche una delle più frequentate.

 

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Per voi, fanciulli

Carissimi. L'articoletto «Il Giornalino» comparso sull'ultimo numero del nostro periodico ha fatto del bene. Le copie da 40 sono salite a 70 e questo fa piacere: dimostra che il Giornalino riscuote le vostre simpatie.
        Ma, lasciate che ve lo dica, non sono ancora del tutto contento anzi un po' vergognato perchè ho letto che altri paesi più piccoli del nostro hanno già oltrepassato le 100 copie. Noi non dobbiamo stare indietro e lasciar, come si dice, che altri ci bagnino il naso. Quindi tra i buoni propositi dell'anno nuovo facciamo pure questo: Voglio essere un piccolo propagandista del Giornalino presso i miei compagni. Fino ad oggi hanno lavorato per la sua diffusione il giovane Pirra Giovanni di Angelo e Passone Maria di Giuseppe cui viene regalata la loro copia.
        Tra i solutori delle sciarade la fortuna, sempre cieca, ha favorito Pirra Giovanni e Taricco Luigino i quali ricevettero in premio un libro di avventure di Ugo Mioni.

 

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NELLA MUTUA INCENDI

Coloro che sono assicurati alla nostra Mutua devono, entro il mese di gennaio, presentarsi all'ufficio della medesima per regolarizzare la loro posizione pagando la quota per il 1925 e ponendo la firma sul libro soci controfirmata da due testi. Inoltre verrà dato ad ogni assicurato una copia dello Statuto.

 

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Nella Cassa Rurale

I soci e non soci che hanno depositi a risparmi presso la nostra Cassa sono invitati, entro il mese di gennaio, a presentare i loro libretti per la verifica e l'annotazione degli interessi maturati a tutto il 1924. Ci è lieto scrivere che le condizioni finanziarie e morali della Cassa migliorano di giorno in giorno e che gli Amministratori nella prossima assemblea generale sperano di dare importanti comunicazioni e di ridurre goà in parte, la cambiale firmata dai singoli soci a garanzia della Cassa.

 

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MATRIMONI

Giungano graditi gli auguri del Bollettino ai novelli sposi:
1.° Moscone Michele da Alba con Cogno Maria S. Stefano da Novello (Paese)
2.° Foglio Giovanni di Luigi da Novello (Selvatico) con Castella Teresa di Luigi (Novello Ravera)
3.° Capra Giacomo (da La Morra S. Maria) con Manzone Luigia (da Novello Panerole)
4.° Tarditi Giovanni Angelo (paese) con Tarditi Margherita di Luigi (paese)
5.° Bozzone Sebastiano (Moriglione) con Antonione Lucia di Giovanni (Narzole)
6.° Dotta Giovanni di Domenico (paese) con Rosso Margherita (da La Morra).

 

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MORTI

Il nostro stato civile non registra fortunatamente alcun morto in questo mese. I Novellesi però si uniscono in questi giorni al dolore dei buoni vicini di Monchiero cui la morte immatura ha rubato il loro papà, il loro ottimo ex-Sindaco, il loro consigliere, il loro benefattore, il Comm, Carlo Pia - cavaliere del lavoro e per molti anni assessore Com. di Torino. Novello, dove il Comm. Pia contava tanti amici, lo considerava come uno dei suoi e si unisce oggi al dolore della famiglia e dei Monchieresi inviando a mezzo del Bollettino sentita condoglianza.

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E sentita condoglianza porgiamo pure alla famiglia Germano della Ravera che ha avuta la terribile disgrazia di perdere in questi giorni il loro amato padre Germano Teobaldo di Barolo che pure a Novello godeva meritata stima ed aveva larga conoscenza ed amicizia.

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Pro orfani di guerra

Il Prefetto di Cuneo ha formato la Commissione Comunale per orfani di guerra nelle seguenti persone:
- Tarditi dott. Elia, Conciliatore, Presid.
- Dott. Balocco Adolfo
- Cav. Anselma Pasquale, Sindaco
- Rosso Andrea, Pres. Congreg. di Carità
- Maestra Borio Tarditi Carolina
- Graneris Bernardo, Arciprete.
        La Commissione radunatasi la prima volta ha preso visione del compito assegnatole facendo una rapida rassegna del numero e dei bisogni dei nostri orfani e spera in un prossimo lavoro a pro dei figli dei nostri prodi caduti. Auguri.

 


 

da LUCE E FORZA del Febbraio 1925

Il nostro giornaletto

Come tutte le altre cose umane subisce le sue vicende.
        Stavolta per es. esce con un discreto ritardo causato dall'assenza di chi in massima parte lo deve compilare e dalle circostanze speciali create in parrocchia dalle preldicazioni straordinarie di questi giorni.
        Qualcuno avrà perfino già dubitato che sia morto in fasce. Per grazia di Dio, no.
        Il nostro - Luce e Forza - ha una voglia matta di vivere, di parlare, di fare del bene, e procurerà di essere più puntuale; attorno lui va creandosi una famiglia numerosa di vicini, e di lontani.
        Oltre tutte le famiglie del paese (anche quelle delle borgate lontane) sono già oltre 200 le persone che lo ricevono fuori di Novello e il umero crescerà ancora.
        A tutta questa gente che vuol bene al nostro giornaletto e che, come si vide dall'elenco delle offerte, gli è larga di aiuti e di incoraggiamenti, diciamo il nostro grazie sentito e commosso. Dio renderà loro merito del bene che Luce Forza fa nelle famìglie. Oggi vorremmo fare a tutti una preghiera, come abbiamo già detto, il nostro modesto foglio dovrebbe diventare lo specchio della vita vellese, portare a tutti le notizie del nostro paese, essere l'organo della nostra vita, della nostra civiltà e del nostro progresso.
        Per questo lato più di uno, e noi per i primi, avrà notato in esso delle lacune. Sono notizie mancate, sono offerte omesse, sono altre cose, piccole in sè ma importanti per questa o quella borgata, per questa o quella famiglia. E il Giornaletto non può pensare e ricordare tutto.
        Ebbene diveniamone all'occasionecollaboratori. Segnaliamo con libertà le cose che ameremmo vedere stampate e che farebbero del bene che saranno una lode, un incoraggiamento, un consiglio, una proposta. E il Giornaletto diventerà sempre più bello e interessante e raggiungerà sempre meglio il fine per cui è nato, diventando sempre più Luce e Forza.

 

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IL NOSTRO ASILO - UN PO' DI STORIA

(V. Continua: N. 3 Anno 1.o)
        Comprendiamo in questo tratto di storia il tempo passato dai Novembre 1883 epoca deIl'apertura dell'Asilo al 12 Dicembre 1886 data dell'erezione in ente morale del Pio Istituto. Durante questi tre anni l'Asilo non ebbe regolare ammini strazione. Lo governava come opera sua il Rev. Arciprete Mons. Maiolo sostenendone le spese colle offerte che giungevano ogni anno abbastanza generose.
        La memoria scritta dalla M.a Abrate da cui togliamo queste notizie ricorda in questi anni a titolo di onore alcune tra le principali offerte oltre quelle già sopraccennate. E così troviamo oltre le azioni annue di cui non abbiamo motivo a dubitare che siano diminuite le seguenti oblazioni:
- Sig. Sciolla Paola n. Croce da Torino L. 50;
- Sig. Vaira Margherita n. Monchiero L. 5O;
- Sig. Passatore Margherita n. Maiolo L. 50;
- Sig. Coniugi Giuseppe e Marianna Quarone L. 200;
- Sig. Giordano Avv. Luigi e fam. L. 100;
- Sig. Comm. Angelo Allara Sindaco una cartella al portatore del valore nominale cli L. 1000 e dell'annua rendita di L. 50.
        La memoria accenna ad altre molte oblazioni di cui però non fa il nome e che dice "registrate in un elenco appositamente stampato nel 1887 da cui si potrebbe rilevare infino all'ultimo centesimo ciò che venne donato al Pio Istituto dalla fondazione (l883) alla sua erezione in ente morale (I886)".
        Disgraziatamente non esiste alcuna copia di questo elenco e ciò spiace per non poter additare nominatamente alla pubblica lode e ammirazione tutte quelle buone persone, umili e grandi, che a costo di sacrifizi furono il sostegno del nostro Asilo in quei tre primi anni dì vita. Il Signore avrà certo ricompensata la loro carità nascosta.
        E siamo così alle prime pratiche per far riconoscere il nostro Asilo come Ente Morale dalle competenti autorità civili. L'Asilo era destinato a vivere, mentre le persone che l'avevano creato e nutrito nei primi anni, purtroppo avrebbero dovuto scomparire. Fu certo questo pensiero, che spinse l'Arciprete Maiolo ad intraprendere la lunga pratica per il riconoscimento e l'erezione dell'Asilo in Ente Morale, erezione che doveva assicurargli la vita elevandolo al grado di istituzione legalmente riconosciuta, e migliorare sotto tanti rapporti le sue condizioni economiche.
        La prima domanda diretta a nome dell'Assemblea degli azionisti alla Deputazione Prov.le di Cuneo per ottenere l'approvazione alla pratica per l'erezione in ente morale porta la data 28 Luglio 1885 ed è sottoscritta dall'Amm.ne provvisoria così formata: G. Battista Maiolo Arcip., Not. Bernardo Pirra, Tarditi Giov. Antonio, Alessandria Giuseppe, Graziano Pietro, Oreglia Domenico, Quarone Matteo, Bernardino Abrate, Segretario.
        Sono persone già tutte scomparse a cui mandiamo un grato e commosso ricordo.
        Dalla lunga relazione che rifà la storia dell'Asilo togliamo come più interessante il seguente prospetto finanziario che ci dà un'idea dello stato d'allora del nostro Asilo:

SPESE
      Per provvista di legna            L. 150
                Per commestibili                    L. 550
                Per stipendio al personale      L. 800
                Per casuali                              L. 50
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                 Totale spese                       L. 1550

ENTRATE
      Per pensioni di bimbi facoltosi       L. 600.
                Per N. 158 azioni da L. 5 caduna  L. 790.
                Proventi di sepolture                      L.  30.
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                          Tot. entrate                       L. 1420.

Aggiungendo a queste L. 1420 il residuo del primo anno in L. 251,00 e il residuo di questo secondo anno in L. 1129,45 si ha un totale di L. 2801,05 per conseguenza un avanzo di bilancio di L. 1251,05 che unito alte entrate annue assicura il pareggio del bilancio per parecchi anni.
        Questo conto mirava a persuadere che la vita del t'Asilo era assicurata e che perciò era equo concederne il ricoscimento in ente morale.
        Infatti la Giunta provinc. nell'Agosto del 1885 approvava la domanda e la inviava al competente Ministero a Roma, ma questo rimandava poco dopo indietro l'incartamento, negando la chiesta erezione perchè o'istituto non possedeva a sufficenza rendite fisse e certe non potendosi ritenere come tali le azioni e altri incerti, e parendo esagerata al Ministero la pensione in L. 600.
        Si cercò allora un capitale sicuro e questo fu trovato come segue: L. 1500 per pubblica sottoscrizione e L. 1500 furono cedute ad imprestito all'Amm. dell'Asilo dalla Sig. Lucia Saaroglio nata Maiolo sorella l'Arciprete. La somma doveva essere restituita a poco a poco senza intressi come infatti lo fu. Anche il Comune intervenne e nella seduta 1.o Maggio 1885 presenti i consiglieri: Allara Angelo Sindaco, Montanaro Lorenzo, Bergamino Luigi, GaIliano Giacinto. Abbona Giovanni, Borio Luigi. Tarditi Giov. Antonio, Tarditi Gio. Battista, Geneziano Pietro e Gallo Alberto deliberava all'unanimità di appoggiare la domanda dell'Ammistraz. dell'Asilo al Ministero e di concedere un sussidio annuo proporzionato alle finanze comunali appena l'Asilo fosse eretto in morale.
        L'incartamento così modificato tornò a Roma. Saranno richieste ancora alcune modificazioni allo Statuto organico e finalmente il 12 Dicembre 1886 con R. Decreto firmato dal Re Umherto I e dal Ministro Depretis che approvava pure lo Statuto organico composto di 24 articoli l'Asilo infantile di Novello veniva eretto in Ente Morale. Cominciava con quel giorno la seconda fase della vita del nostro Asilo segnando per merito dei suoi Amministratori e per la generosità dei benefattori la prima gloriosa conquista: il diritto alla vita.
        Vedremo in seguito la sua a ascesa continua verso il raggiungimento del suo ideale, ascesa che avrà raggiunto il culmine quando l'Asilo, vivendo di vita propria, potrà aprire gratuitamente le sue porte allo sciame di bimbi che attendono e spargere attorno a sè la carità di Gesù C. che tutto dà e nulla domanda. Auguriamoci che questo giorno non sia lontano.

 

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Resoconti Parrocchiali

MATERIALE
        Anche quest'anno il registro delle entrate per la Chiesa Parrocchiale segna un consolante crescendo.
        Accanto all'attivo del 1923 di L. 4736,56 registriamo nel 1924 un attivo di L. 5422 così ripartito:
        Elemosine                 L. 2612,60
          Sepolture e funerali L. 1181,00
         Offerte straordinarie L. 641,70
        Rendita cartelle         L. 472,50
        Varie                        L. 194,60
        Bozzoli                     L. 419,60
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                       Tot.         L. 5422,00
        Il passivo registra un'uscita complessiva di L. 5256,85 con un avanzo di L. 165,15. Sono però molte le spese da fare.
        Segnaliamo all'esempio la buona abitudine invalsa in più di un capo famiglia di fare un'offerta annua straordinaria in ringraziamento a Dio della buona annata e ringraziamo anche le generose persone che regalarono alla Chiesa oggetti tra cui ricordiamo in quest'anno una tovaglia da altare della Sig. Giordano Adele, una stola bianca, un cuscino e fiori finti della Sig. Pavia Emilia, due cotte in pizzo del Sig. Cav. Anselma Pasquale Sindaco, due ampolle in cristallo con piatto del Sig. Galvagno Filippo, una copritovaglia della Sig. Maria Zanucchi, un conopeo per l'altare maggiore egregiamente lavorato in pirogravure della Sig. Tarditi Quintina, un copri-pisside della sig. Giordano Pejron Bernardina, un camice con pizzo al tombolo della Sig. Maffei, una pianeta bianca con accessri della Sig. Stra Teresa n.Olivero. una tovaglia per il battistero, e altri piccoli oggetti. Anche la Confraternita ebbe il suo regalo in una bella copritovagiia della Priora Sig. Pirra.
        
        MORALE
        Nellanno 1924 le Comunioni raggiunsero circa la cifra di 28000. La media darebbe 20 ogni individuo, ma è facile indovinare che non tutti hanno al loro attivo 20 comunioni. Alcuni potrebbero fare qualche cosa di più. Ci sono parrocchie uguali alla nostra per popolazione che raggiungono 40 mila comunioni all'anno e anche più.
        Consolante abbastanza la frequenza ai Vespro per quanto anche qui qualcosa di più rimarrebbe a fare, da molti.
        La Buona Stampa ha la sua parte per quanto non troppo abbondante in 54 Gazzette d'Alba, 100 Giornalini, 20 Bollettini Salesiani, Gioventù Missionaria, e Vita femminile.
        In tutto attendiamo di più pel 1925.

 

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Oratorio festivo femminile

Che cos'è? E' un luogo dove le giovanette, sotto la materna sorveglianza delle rev. Suore, trovano piacevoli ed onesti sollazzi, facilità d'istruirsi e di assistere decorosamente alle sacre funzioni.
        E' il ritrovo prediletto della fanciulla che ama conoscere profondamente i propri doveri di cristiana e ricevere, a tempo opportuno, un buon consiglio, un aiuto, un conforto da chi per celeste missione ha dedicato mente, cuore, energia al bene della gioventù.
        Che si richiede per essere ammesse?
        1) Andarvi;
        2) essere vestite decentemente secondo lo comporta la propria condizione;
        3) aver desiderio di essere virtuose;         4) non frequentare divertimenti proibiti, per es. il ballo ecc.
        Quando è aperto? Tutti i giorni festivi dell'anno dalle tredici fino a sera dopo vespro.
        Quale il dovere dei genitori? 1) di mandarle; 2) di accertarsi ch'esse ci vadano realmente onde non succeda che certe figliole sbagliano strada ed invece di salire verso l'oratorio, scendano o girino a zonzo pel paese con evidente loro danno.

 

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Offerte per la vita deI bolIettino

(Seconda puntata)
Novo Anna ved. Tarditi 1,50; Ravera Giuseppe (Loschetti) 1; N. N. 2: GaIliano Luigi 2; Tarditi Marco fu Lodovico 5,- N. N. 2; Piovano Catterina 2; Ravera Michele (Savona) 4; Galvagno Giuseppina ved. Pirra 2; Stella dottor Giuseppe 10; Gervasone dott. Alessandro 5; Anselma cav. Pasquale 5; Michele Ghigo maestro 5; Fam. Rostagno Sebastiano 2; Pressenda Carlo 2; N. N. 2; N. N. 1; Tarditi Francesco (Podio) 5; D. Calorio Giuseppe arciprete S. Martino di Cherasco 5: Raviola Francesco 3; Marengo Battista (Ciocchini) 2; Ricca BasiIio 1; Vaira Pietro (Ghercina) 2; N. N. 3; Marengo Teresa 2: Marengo Alessandro 2; Musso Antonia 4; Pirra Francesco 2; Fam. Taricco Giacomo 2; Saccato Luigia (Bergera) 5; Passone Pietro (Merli) 5; P. Barto 1; Alesandria 5; Dottor Ferreri Luigi Rett R. Coll. Umb Primo Chieri 100; Tarditi Quintina 5; Gallo Teresa 5; Gallo Giuseppe 4; Stra Felicina 5; Manzone Domenica 2; Capra Eugenio (La Morra) 2; Ravera Domenico F. Giov. 2; M.a Ida Baron 5.
        A tutti e specie all'Ill. Sig. Dott. avv. Ferreri, generoso fra i generosi, il nostro sentito ringraziamento.

 

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Mutua incendi

I soci della nostra Mutua oltrepassano già il centinaio ed il capitale assicurato s'avvicina ai tre milioni.
        Quasi tutti hanno già regolarizzata la loro posizione pagando la piccola quota annuale: i pochi non l'hanno ancor fatto, procurino di farlo entro il corrente mese. Avverto però che l'ufficio rimarrà chiuso nei giorni festìvi. Nella prossima assemblea verrà distruibuito a tutti i soci lo statuto della Società che è in corso di stampa.

 

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Cassa Rurale

Ha ripreso il suo normale funzionamento. I depositi affluiscono, segno evidente che non è venuta meno in lei la fiducia del paese. Quest'anno si è potuto far fronte pagamento di tutti gli interessi senza chiedere il sacrificio di un centesimo ai soci e senza aggravare il bilancio. Oggi possiamo dir questo che fra tutte le casse rurali dissestate, la nostra è quella che si trova in migliori condizioni. Nella prossima assemblea di Marzo il consiglio d' amminastrazione darà comunicazioni molto consolanti per tutti.

 

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Al Catechismo

Albo d'onore
        Meritarono di essere scritti sul quadro d'onore per frequenza, buona condotta e studio del catechismo i seguenti:
Mese di gennaio:.- Tarditi Marziano e Bergamino Fortunata classe 5; Pirra Giovanni e Viglione MaddaIena di 4; Florio Luigi ed Anselma Maria di terza; Tarditi Giovanni di Luigi ed Abbio Maria di seconda; Montanaro Lorenzo e Tarditi PaImira di prima.
Mese di febbraio: Ravera Gino Vietto Maria classe 5; Viglione Francesco e Ghisolfi Lucia di 4; Taricco Silvio e Tarditi Emma di 3; Filiberto Teobaldo e Cristino Lucia di 2; Basso Raul e Filiberto Teresa di 1.
        A tutti te nostre congratulazioni.

 


 

da LUCE E FORZA del Marzo 1925

 

Ai nostri lettori

L'ultimo numero del nostro - Luce e Forza - uscì molto imperfetto. Mancava del solito stato civile della Parrocchia, e cioè della cronaca dei nati, morti e dei matrimoni, cosa assai importante, inoltre furono omesse parecchie altre notizie riguardo al teatrino del nostro Asilo, ecc... Ebbene sappiano i lettori che tutto questo fu colpa non nostra ma del proto-compositore che ha saltato queste notizie di piè pari, come sono colpa del compositore tanti errori occorsi nei nomi e nelle parole tanto da variare il senso dei periodi come ad es. figlio per foglio, saranno per suonano, Io per io, istruzione per istituzione, Geneziano per Graziano, saranno per furono, Pina per Pirra, Sturfino per Sturpino, ecc... senza contare i numerosi errori di punteggiatura. Tutto ciò dispiace certamente ai lettori e noi, condividendo il loro rincrescimento e domandando venia per un fallo non nostro, richiamiamo il proto-compositore ad una maggior attenzione.

 

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IN PAESE

Il nostro Camposanto: - Presto saranno ripresi i lavori di ultimazione e la bella opera che farà onore al paese e alla brava nostra Amm. Comunale starà a testimoniare di quanto affetto e di quanta venerazione, Novello sa circondare i suoi figli trapassati all'altra vita. I nostri morti ce ne saranno grati.

Le Scuole di Panerole e Bergera: - Sono anch'esse un fatto compiuto grazie alla buona volontà dei borghigiani e all'aiuto della provvida Amministrazione Comunale. Poche borgate possono vantare un'aula scolastica come le due suaccennate, specie quella di Panerole che fatta completamente nuova è riuscita un vero modello di scuola rurale piena di aria e di luce.
        La M.a Giaccardi di Panerole ha allestito nello scorso autunno una riuscita festa scolastica, per l'arredamento della scuola. Altre consimili feste si stanno organizzando, segno che anche le nostre scuole continuano a tenere quel primato tra le scuole rurali meritamente conquistato con tenace volontà di insegnanti, popolo e autorità.
        Auguri e congratulazioni.

La Strada dei Corini: - Anche quest'opera così necessaria sta per vedere il suo compimento grazie all'energia della commissione che nulla risparmia, viaggi, sollecitazioni, preghiere per non lasciar dormire la pratica. Si dice che la strada sarà pronta per il prossimo estate.. Sarà così una nuova arteria che con quella di Pezzole e di S. Nicola, opere anch'esse di questi ultimi anni, unirà sempre più le borgate al paese favorendo il bene e l'interesse di tutti.
        Auguri.

 

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AVVISI DEL PARROCO

Ai Genitori. - E' invalso un po' la brutta abitudine di tardare oltre otto giorni il battesimo ai neonati. Questa usanza non va e va abolita. Ricordino i genitori che il Codice Ecclesiastico fa obbligo ai genitori di procurare il battesimo ai bambini entro gli otto giorni dalla nascita. Ricordino la grave responsabilità che hanno davanti a Dio e il torto che fanno ai bambini e infine che certe disgrazie avvenute in famiglia hanno forse la loro causa in questa trascuranza.
        Alle ragazze. - Circolano in paese libri e giornali non lodevoli che fanno del male. State attente e non accettate libri o giornali se non furono prima visti da chi può darvene un retto giudizio. Per vostra massima di libri servitevi alla biblioteca circolante dell'Asilo.
        Agli uomini e giovani. - Santificate di più la festa. Da qualche domenica, quando il tempo è bello, si formano nel tempo delle funzioni e specie del vespro, partite alle boccie o al pallone nelle varie strade del paese e nelle borgate. Questo non stà bene; è un cattivo esempio che date ai ragazzi e non è certo il miglior modo per attirare le benedizioni di Dio sulle vostre famiglie e campagne.
        A tutti. - Circola in paese, e una copia è arrivata fino al Parroco, una lettera recante una preghiera da recitarsi e da mandare a nove persone nello spazio di tre giorni sotto pena di disgrazie. Che conto farne? Chi la ricevesse la butti sul fuoco, e non ci pensi più. É' bene sempre la preghiera ma il resto sa di superstizione. Perciò avanzate i saldi nei francobolli.

 

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HERRIOT HA VINTO?

La Carnera Francese, con 314 voti contro 275, si è pronunciata contraria all'Ambasciata e favorevole invece ad una missione presso il Vaticano.
        Così presso il Vaticano la Francia sarà in coda alle altre Nazioni: avrà soltanto una missione: crederà di far dispetto alla Santa Sede: ma il temporale passerà e tornerà il sereno.

 

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IN PARROCCHIA

Sante Quarantore
        Si tennero nei tre ultimi giorni di Carnevale e furono predicate dal Sig. Arciprete. Per la prima volta tutti i ragazzi delle scuole in corpo presero parte alla pubblica adorazione assistiti dalle sigg. maestre.
        I canti e le preghiere dei nostri frugolini avranno di certo intenerito il Cuore di Gesù sempre buono coi piccoli e strappate a Lui tante grazie.

SAN GIUSEPPE
        Ci avviciniamo alla festa di S. Giuseppe che celebreremo il 19 di questo mese, portando in processione l'artistica statua che troneggia ed abbellisce il suo altare. Chi di noi non nutre per il caro Santo una divozione speciale! Chi non ottenne o non ha bisogno di qualche grazia! Orbene, in questo mese a lui sacro, abbiamo tutti un'occasione assai bella di offrirgli un mazzo di fiori spirituali, venendo al mattino a sentire la messa che si celebra a suo onore. San Giuseppe non ci lascierà di certo senza ricompensa.

 

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Offerte per il Bollettino

Il nostro giornaletto incontra le simpatie di tutti ed è ricevuto come un vero regalo dai lontani che desiderano sapere le buone e tristi notizie del paese. Tutti i giorni arrivano lettere di ringraziamento e sopratutto offerte che qui elenchiamo:
- Saccato Maria ved. Violardi (Govone) 5
- Saccato Maddalena ved. Ravinale (Mussotto) 5
- Suor Tarditi (Genova) 10
- D. Chiesa arciprete di Roddino 5
- Giordano avv. Luigi 20
- prof. Milanese (Torino) 10
- Sig.ra Irene Abrate (Torino) 5
- Camia Clementina 5
- Saccato Giovanni (Mosetto) 5
- Stra Maria 2
- Fam. Cogno (Corini) 5
- Fam. Saccato (Saccati) 2
- Conterno Mattia 3
- Raviola Matteo 2
- Fam. Damore 3
- Fam. Scavino (Garbelletto) 5
- Taricco Luigi fu Silvio 2
- Astore Filiberto 5
- Bosio Giovanni 2
- Passone Michele (Merli) 3.
        La bontà del Padre Celeste che pensa a nutrire gli uccelli dell'aria ed a vestire i fiori del campo pensa pure al nostro Giornaletto col suscitare attorno a lui generosi oblatori. Molti danno del superfluo, tanti del necessario, tutti si accumulano grandi tesori pel Cielo. Ad essi il Bollettino porge i suoi ringraziamenti.

 

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Stato Civile - DaI 1 gennaio aI 1 marzo

MATRIMONI
        Giungano graditi gli auguri del Bollettino ai seguenti novelli sposi:
1) Campograude Giuseppe Pietro da Belvedere Langhe con Perno Celestina (Corini).
2) Marenco Antonio Gio. Battista con Cristino Margherita (Ciocchini).
3) Ravera Luigi con Stra Elvira (Loschetto).
4) Porro Sabino da Lequio Tanaro con Mulazzano Vittoria (Moriglione).
5) Marenco Modesto Antonio con Giacchello Rosina (Pilone).
6) Stroppiana Guido da Monforte con Tarditi Maria (Chiabotto).
7) Bernocco Eligio Giorgio da S. Bartolomeo di Cherasco con Costa Esterina (paese).

        

MORTI
        Ci eravamo consolati dando la lieta notizia che nel mese di dicembre non avevamo avuti morti in parrocchia. Purtroppo non possiamo dir così dal primo Gennaio fino ad oggi in cui ben nove sono i decessi.
1. Torta Giuseppe d'anni 79 (paese). Fece la morte del giusto. Durante la sua lunga malattia ricevette più volte la Santa Comunione e spirò stringendo al petto il Crocifisso.
2. Scarzello Giovanni Antonio morì improvvisamente senza poter ricevere i conforti religiosi, aveva 83 anni. La morte arriva quando meno ce la aspettiamo quindi conviene essere sempre preparati.
3. Gallo Giuseppe d'anni 58 (Fornaci). Anch'egli morì di morte improvvisa. Sappiamo che nel suo Testamento ha voluto legare una cospicua somma al nostro Asilo. A nome perciò dell'Amministrazione del Pio Istituto il Bollettino porge sentiti ringraziamenti alla famiglia ed al caro estinto manda i suffragi dei bimbi.
4. Cogno Maria Luigia d'anni 47. Con lei scompare una delle donne più assidue alla chiesa ed al canto delle messe funebri. Dio che premia un bicchier d'acqua dato al povero avrà di certo già premiato col paradiso le messe che si faceva scrupolo di sentire quasi ogni mattina.
5. Marenco Michele d'anni 82 (Ciocchini). Affrontò la morte con una tranquillità e gioia addirittura invidiabile, proprio come dice la sentenza che sentiamo tante volte ripetere nelle prediche: muore bene che vive bene.
6. Taricco Maria Teresa di Silvio di mesi sette. Volò al Cielo ad accrescere il numero degli angeli.
7) Alessandria Matteo Francesco d'anni 47 (Arbi). Moriva il 13 dello scorso Febbraio dopo brevi giorni di malattia.
        La sua morte lasciò un largo rimpianto nel paese che stimava in lui un modello di padre e di cristiano.<        br> Nessuno, mai sentì uscire dalla sua bocca la più piccola bestemmia. Lasciò orfani cinque figli di cui il maggiore tocca appena i 16 anni.
8). A Torino dov'erasi recata da alcuni mesi a prestar servizio è morta il 22 u. s. la Signorina Tasiero Margherita della borgata Rostagni. Alla distanza di appena 7 mesi dalla morte del padre lascia nel dolore l'unica sorella, cognato e nipoti. Trasportata a Novello le si fecero, mercoledì sera, imponenti funerali. Fu la prima ad usare la nuova coperta da morto acquistata dalla Compagnia delle Figlie di Maria ch'essa ebbe l'incarico di pagare quando partì per Torino. Era una delle ragazze più affezionate all'oratorio ed alla scuola di canto. Benchè lontana ogni mattina veniva a sentire la sua messa e non si vide mai mancare al ritiro mensile che si fa il 24 di ogni mese. E Maria SS. Ausiliatrice l'ha premiata chiamandola a sè la vigilia della sua festa. Ricordino le figlie dell'Oratorio i rari esempi di virtù lasciati dalla buona Margherita e preghino per l'anima sua.
9). Roella Benedetto d'anni 77, (Morigliorie). Con lui la borgata perde uno di quei cristiani dallo stampo antico che vivevano unicamerite per la famiglia e la chiesa.
        Alle famiglie sì duramente colpite il bollettino invia sentite condoglianze.

 

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TEATRO

Le filodrammatiche del nostro oratorio vollero nei giorni di Carnevale regalarci una loro rappresentazione. E seppero davvero farsi onore! Le comicissime «Gianduiotto» e «Maccheroni del diavolo» furono da loro egregiamente interpretate. Dimostrarono di possedere oltre maestri valenti quali sono il Sig. Michele Ghigo e le rev.de Suore Salesiane, delle spiccate doti artistiche. Studiato bene lo spartito, compresi perfettamente della loro parte restarono padroni della Scena. Gli spettatori ne rimasero ammirati ed applaudirono. A tutte le attrici ed in modo speciale alle protagoniste Marianna Raviola e Cristina Tarditi l'augurio sincero d'altri allori sul nostro palcoscenico. Al maestro e alle rev.de Suore il grazie più cordiale e sincero.

 

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Assemblea - Mutua

I soci della Mutua «La Novellese» sono invitati all'assemblea generale che avrà luogo dom. p. 8 nel salone dell'asilo alle ore 17, per deliberare sul seguente ordine del giorno:
- 1) Approvazione del Bilancio.
- 2) Rinnovazione delle Cariche.
- 3) Proposte varie.

- Il Presidente Pressenda C. -

 

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ASILO

Gli azionisti dell'Asilo sono invitati a radunarsi in Assemblea Generale Domenica 15 c. m. ore 17 per discutere sul seguente ordine del giorno:
- 1) Relazione morale e finanziaria 1924.
- 2) Nomina delle cariche.
- 3) Varie.

Il Pres. Graneris B. Arciprete.

 

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Cassa Rurale

I soci della Cassa Rurale sono invitati all'assemblea Generale che avrà luogo domenica 22 c. m, nel salone dell'Asilo ore 17 per deliberare sul seguente ordine del giorno:
- 1) Bilancio 1924.
- 2) Rinnovazione delle cariche.
- 3) Proposte varie dei Soci.
Un'ora dopo la convocazione l'assemblea delibera validamente qualunque sia il numero dei Soci.

Il Pres. Graneris B. Arcip.

 

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AVVISO

Da affittare per il prossimo S. Martino Casa Colonica con circa 8 giornate di terreno. Per schiarimenti rivolgersi al Rev. Arciprete.

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